È scontro sui temi del lavoro e dello sviluppo tra i candidati governatori: Nichi Vendola difende i risultati raggiunti in cinque anni e rilancia l’economia verde, Rocco Palese annuncia un piano straordinario per l’edilizia in grado di creare 100mila posti di lavoro. Il ministro Fitto accusa l’Udc di favorire la vittoria di Vendola, la Poli Bortone replica per le rime. ECCO IL PROGRAMMA DI VENDOLA:BARI - Il presidente della Regione, ricandidato dal centrosinistra, Nichi Vendola, alle promesse del centrodestra contrappone le cifre. «Il ragionamento - dice - è presto fatto, Basta mettere a confronto i 10 anni di governo delle destre in Puglia con i cinque del centrosinistra. In quei dieci anni abbiamo assistito al più totale immobilismo quanto a misure finalizzate allo sviluppo economico, avevamo l’indice di crescita del prodotto interno lordo più basso d’Italia.
De Bartolomeo (vicepresidente indicato dal centrodestra, ndr) promette 100mila posti di lavoro? Noi, invece che le balle spaziali di De Bartolomeo, ne abbiamo già creati di posti di lavoro, nei nostri cinque anni di governo, 70mila veri, buoni. Abbiamo ereditato dalle destre una Puglia il cui tasso di disoccupazione era al 15,5% e oggi l’abbiamo portato all’11,5%.
E poi De Bartolomeo vada rileggersi cosa dice Bankitalia della Puglia di questi ultimi cinque anni e constati come abbia oggi un tasso di crescita che non ne fa soltanto la locomotiva del Sud, ma per la prima volta ha superato il tasso di crescita medio nazionale»
Si parla di lavoro e Vendola elenca in dieci punti tutto ciò che è stato avviato e che il centrosinistra intende completare nei prossimi cinque anni, ma l’affondo nei confronti del centrodestra continua: «Il povero De Bartolomeo, che si accompagna all’altro povero Palese - ha spiegato - cerca di stupire gli elettori proponendo una cosa un pò nascosta e una cosa un pò esplicita.
La cosa nascosta è che ribadisce, in tutti i documenti e in tutte le conferenze stampa – cosa che Palese gli vorrebbe strappare dalla bocca – la difesa delle energie tradizionali, prodotte da combustibili fossili, che vanno liberate da lacci e lacciuoli. È il messaggio autentico, anche se subliminale, che dice carbone e nucleare nel destino della nostra regione».
È questo, secondo il presidente uscente, il modello di sviluppo che il centrodestra vuole perpetrare, scippando ai pugliesi la possibilità di autodeterminare il proprio futuro che è fatto invece di «green economy», di innovazione, tecnologia, ricerca, di una nuova filiera industriale basata sulla produzione di fusoliere per le centrali dell’energia eolica e celle di ultima generazione per il fotovoltaico.
«Tra il 2000 e il 2005 - racconta ancora Vendola - il governo regionale di Raffaele Fitto ha stanziato per il capitolo innovazione appena 80 milioni di euro. Noi, tra 2005 e 2010, siamo passati a 1 miliardo e 700 milioni. Siamo al primo posto in Italia per la diffusione della banda larga. Al momento abbiamo coperto il 97% del territorio. Abbiamo da fare un calcolo affascinante per il futuro della nostra terra, altro che balle spaziali».
Quindi Vendola snocciola i grani di questo calcolo affascinante che è il progetto presentato agli elettori: più promozione di prodotti tipici e di qualità per diffondere la Puglia nel mondo («già oggi - spiega - abbiamo investito 65 milioni di euro per le cantine di qualità e riaffermato sul mercato la produzione di antichi vitigni quali il negramaro e il primitivo»), continuazione di quella lotta portata avanti contro lavoro nero e precariato («mentre il centrodestra - è ancora il presidente a parlare - che attacca l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori ha nel suo programma il ritorno ad un medioevo postmoderno»), diffusione del turismo sostenibile e della promozione del territorio nel mondo attraverso i servizi forniti ad esempio a chi lavora nel cinema («con i cineporti - chiarisce il presidente - abbiamo creato le condizioni perché chiunque venga da noi a girare e trovi le professionalità che gli servono. la gente del cinema viene qui, lavora con i nostri artigiani, dorme nelle nostre città e parla bene di noi nel mondo»).
Ieri, accanto a Vendola, i vertici dei Repubblicani europei, Luciana Sbarbati e Roberta Culiersi, che lo sostengono nella corsa alla presidenza.
di Giuseppe Armenise da
La Gazzetta del Mezzogiorno-----------------------
ECCO IL PROGRAMMA DI PALESEBARI - Arrivano (finalmente) i programmi con cui gli sfidanti governatori si candidano a guidare la Puglia e il Pdl mette in campo la ricetta «berlusconiana» con cui rilanciare lo sviluppo della regione. Otto punti, tra i quali qualche novità, compongono il «patto d’onore» che Rocco Palese, coadiuvato dal vice-governatore in pectore Nicola De Bartolomeo, ha annunciato di voler stringere con i cittadini pugliesi. Tutte proposte - sottolinea il «ragionier Palese» - che attingono a fonti certe di finanziamento, alla faccia dei sogni spesso sbandierati per andare a caccia di voti.
Scuola, lavoro, tasse, welfare, casa, opere pubbliche, agricoltura e taglio dei costi della politica i temi prioritari scelti dal centrodestra per rovesciare la «rivoluzione gentile» dei cinque anni di governo Vendola. Innanzitutto, un piano straordinario di 400 milioni di euro per l’adeguamento strutturale e tecnologico delle scuole nei prossimi tre anni; la conferma dei già annunciati 150 milioni di euro del Fse per formare neo-laureati in azienda (con una «borsa» di 18mila euro l’anno per ciascuno di loro);
l’azzeramento delle addizionali fiscali (Irpef, Irap, Irba); sinergia pubblico-privato per dare attuazione alla legge del 2001 con un piano regionale di edilizia sociale; taglio ai costi della politica con una riduzione da 70 a 50 consiglieri e un risparmio di 25 milioni nel quinquennio.
Quindi le novità del «piano di Rocco». Innanzitutto la social card: gli 80 euro a bimestre sinora erogati ai meno abbienti verrebbero portati a 100 euro mensili mediante una convenzione con il Ministero dell’Economia.
Quindi un maxi-piano di opere pubbliche, utilizzando 5 miliardi di euro destinati alla Puglia per investimenti e « fermi da anni»: secondo Palese sono sufficenti iprimi 60 giorni di governo per varare una legge apposita «e creare così 100.000 posti di lavoro».
Infine l’agricoltura, per la quale «non sono stati utilizzati 1,6 miliardi di euro di fondi europei». L’idea è di un intervento straordinario a favore delle aziende con un contributo «de minimis» sino a 15.000 euro e l’accelerazione dei pagamenti delle domande di integrazione.
«Le nostre otto proposte fanno infuriare il cantastorie di Terlizzi (vendola, ndr) che vaneggia su Berlusconi e scherza con i Santi e con la Chiesa. È talmente disperato dinanzi alla nostra concretezza, da scomodare le palle di vetro di sedicenti bookmakers stranieri.
Vendola è nervoso - dice Palese - perché capisce che i cittadini vogliono in Puglia il buongoverno che il presidente Berlusconi sta dando all’Italia».
«Tutti propongono sviluppo e occupazione, per noi che veniamo dalle imprese - dice De Bartolomeo - la realizzazione di un posto di lavoro è un dato economico matematico. Potrei sparare anche io delle cifre, ma dico che, data l’ingente mole di risorse comunitarie non ancora utilizzate dalla Regione, parlare di 100mila posti di lavoro è un obiettivo credibile».
Attacchi, quindi, all’Udc: «è nervosa anche la Poli Bortone - dice Palese - perché ha scoperto di essere stata usata come specchietto per le allodole dall’Udc, che dà in giro chiare indicazioni per far votare Vendola».
«Gli elettori dell’Udc - dice il ministro Raffaele Fitto - hanno piena consapevolezza delle furberie e dei giochi di palazzo di alcuni dirigenti del partito che cercano di spostare voti sulla sinistra estrema. La Poli Bortone ha ormai tutti gli elementi per farsene una ragione: l’Udc sta giocando sulla sua pelle e per la sinistra.
Resta da chiedersi se sia solo vittima o anche complice». «L'Udc sta scaricando la Poli Bortone per Vendola. Se non è complice - aggiunge il coordinatore regionale Pdl Francesco Amoruso - la Poli si ritiri».
di Bepi Martellotta
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LA CRONACA DELLA GIORNATA:
ORE 12.29 - RIZZI: IN PUGLIA SERVE UN NUOVO '68«Serve un nuovo '68 anche in Puglia: una vera alternativa a Prodi-Vendola e a Berlusconi-Poli-Palese». Lo afferma il candidato presidente alla Regione Puglia per Alternativa Comunista, Michele Rizzi, secondo il quale «al berlusconismo, anche pugliese, va opposto non certo una soluzione moderata e filopadronale, interna al sistema, del duo Vendola-D’Alema, fatto di regali economici al padronato che delocalizza, di centrali a biomasse, di privatizzazione della sanità, ma un fronte unico di lotta come il '68, un’alleanza di classe contro i padroni della Puglia, di centrosinistra e di centrodestra».
«Anche in Puglia, Alternativa comunista – dice Rizzi - ritiene che vadano saldate le lotte degli studenti contro la privatizzazione della scuola pubblica e quelle dei lavoratori che vengono licenziati e cassintegrati». Alternativa comunista, «l'unica vera voce di lavoratori, precari e disoccupati in questa campagna elettorale pugliese, si batterà perchè una nuova stagione di lotte, un nuovo '68 pugliese, spazzi via il sistema padronale che sta a cuore a Vendola e ai suoi finti competitori di centrodestra».
Alternativa, per Rizzi, «non la primavera pugliese di Vendola, trasformatasi in estate per i vari Natuzzi, Riva, Adelchi, rappresentanti di quel padronato arricchito dal suo governo e inverno per i lavoratori pugliesi, ma una nuova fase di lotte sociali, un nuovo '68 pugliese che spazzi via il capitalismo ed i suoi referenti politici, per portare al governo i lavoratori».
ORE 12.31 - P.BORTONE: PALESE DA' NUMERI SENZA RITEGNO ''Sette note, otto punti, 100milaposti di lavoro, liste d’attesa azzerate in 3 anni, 20 consiglieri regionali in meno: il ragioniere ormai dà i numeri senza ritegno”. Lo dichiara Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Io Sud e Mpa, a proposito delle cifre diffuse dal candidato alla presidenza della Regione per il centro-destra, Rocco Palese. Quest’ultimo, per Adriana Poli Bortone, “non avendo argomenti concreti con i quali convincere gli elettori della bont… di una proposta inconsistente, prova a imbambolarli con un fiume di cifre fine a se stesso”.
“Non c'è niente di originale nelle sue proposte – aggiunge la senatrice – anche perchè il più delle volte si tratta del tentativo di eliminare i guasti che egli stesso, durante il governo Fitto, ha voluto e varato: basti pensare alla promessa di ridurre il numero dei consiglieri regionali, come se non sia stato il duo Fitto-Palese a elevare a 70 i componenti del Consiglio, che per un meccanismo artificioso possono arrivare addirittura fino a 100”.
“Gli amministratori – prosegue – vanno misurati per ciò che hanno fatto: Fitto e Palese sono stati già bocciati nel 2005 e non mi risulta abbiano fatto corsi di recupero per fare meglio in quei settori della Regione dove hanno fatto sfaceli negli anni in cui hanno governato”.
“C'è un numero che Palese non cita mai, per esempio - incalza Poli Bortone – e sono gli 870 milioni di euro di bond che ha sottoscritto in inglese senza neppure capire che cosa stava firmando. Ci piacerebbe sapere – conclude – in quale lingua Palese abbia scritto questo contratto che propone oggi agli elettori”.
ORE 12.36 - PALESE: VENDOLA HA PERSO 550 MLN DI FONDI Il presidente uscente dellaRegione Puglia, Nichi Vendola, è come il mago Otelma, perchè in questa legislatura ha fatto perdere fondi Ue e ha fatto sparire i soldi destinati al sistema Puglia, dando un colpo mortale al territorio”.
Ne è convinto il candidato presidente alla Regione Puglia del centro-destra, Rocco Palese che oggi, insieme con l’ex presidente di Confindustria Puglia, Nicola De Bartolomeo, che in caso di vittoria, diventerà vicepresidente della giunta regionale, ha tenuto un incontro con i giornalisti per rendere pubbliche le cifre del denaro non speso dalla giunta Vendola nella passata legislatura.
“Sono andati persi – ha detto Palese – 80 milioni di euro sui fondi Fers, 68 milioni di euro di cofinanziamento nazionale, 50 milioni di euro per la Formazione professionale.
Nel 2009, 163 milioni di euro che erano stati destinati alla realizzazione di dissalatori, 50 milioni di euro per la bonifica del quartiere Tamburi di Taranto, 90 milioni di euro ricevuti su delibere Cipe”. E poi ci sono “50 milioni di euro persi sul programma interregionale energie rinnovabili 2007-2013”.
“Siamo di fronte a un danno per i pugliesi – secondo Palese – che si aggira intorno ai 550 milioni di euro con cui sarebbe stato possibile finanziare infrastrutture, sostenere l’agricoltura, l'innovazione, fare interventi sugli edifici scolastici”.
“Il presidente uscente – ha detto Palese – non ha dimestichezza con la pubblica amministrazione”. E i dati Istat, secondo Palese, la dicono lunga: la Puglia nel primo semestre 2009 ha perso 44.200 occupati, di questi 5.151 in agricoltura, 18.100 nell’industria e 20.357 nel servizi”.
Le risorse, per creare occupazione, secondo Palese ci sono e riguardano soprattutto i fondi comunitari: 5,2 miliardi di euro dal Fers; 1,6 miliardi di euro dal Fondo sociale europeo; 1,2 miliardi di euro dal piano di sviluppo rurale; 3,4 dal Fas; 6,5 dai fondi comunitari 2000-2006; 1,2 miliardi da risorse liberate; 1,6 miliardi dal fondo rurale; 2,82 miliardi dal Pon”. “Risorse disponibili che se utilizzate – secondo Palese – darebbero 100.000 posti nuovi di lavoro”.
da
La Gazzetta del Mezzogiorno