Per il momento restano fuori, ma di certo non si arrenderanno. Gli
otto consiglieri che aspiravano ad entrare attraverso il premio di governabilità continueranno la battaglia davanti al Tar. Ed insieme ai loro, nelle aule dei tribunali amministrativi arriveranno pure i ricorsi di quanti - e sono parecchi - ritengono che l’ufficio elettorale regionale non abbia applicato correttamente i meccanismi previsti dalla legge pugliese.
I tempi, però, non saranno brevi: almeno due mesi, salvo ulteriori gradi di giudizio. Il ricorso al Tar potrà essere materialmente presentato soltanto dopo che gli uffici elettorali avranno effettuato la proclamazione degli eletti, dunque non prima di un’altra settimana.
In materia di ricorsi elettorali la norma prevede tempi dimezzati (il termine è di 30 giorni), con una procedurà inversa rispetto all’ordinario: il ricorso va depositato al Tar, che poi provvede a emettere un decreto di fissazione d’udienza notificato alle parti. A Bari i ricorsi saranno discussi davanti alla prima sezione, presieduta da Corrado Allegretta, che ha competenza sulle questioni elettorali.
E non è difficile immaginare, visto qual è il nodo del contendere, che i giudici decidano di fissare una maxi-udienza in cui riunire tutti i fascicoli. Altrettanto prevedibili sono, del resto, le motivazioni che sorreggeranno i ricorsi: gli otto del premio di governabilità, ad esempio, avevano già notificato alla Corte d’appello di Bari delle memorie in cui chiedevano l’applicazione letterale della legge pugliese: L’ufficio elettorale centrale - è la loro tesi - non ha il potere di disapplicare le normative vigenti, e comunque non esiste alcun contrasto tra legge elettorale regionale e Statuto.
«Invece - dice Alfonso Pisicchio, barese, che ieri ha visto saltare il suo seggio di governabilità nelle file della lista di Vendola - questa decisione non solo è riuscita a modificare la legge elettorale regionale ma anche a ignorare quella nazionale, falcidiando il premio di governabilità e smentendo in pieno quanto deciso dalla Corte d’appello di Roma che in circostanze simili ha deciso in modo del tutto opposto».
Ma i giudici amministrativi potrebbero non bastare, come spiega l’av vo c at o Pier Luigi Portaluri secondo cui il Tar potrebbe decidere di sollevare una questione di costituzionalità della legge elettorale regionale: «Con questa decisione - spiega - i magistrati pugliesi hanno mostrato di ritenere che il numero di consiglieri è espressione della forma di governo di una Regione, che secondo l’articolo 123 della Costituzione è riservata allo Statuto.
Ma stabilire se il numero di consiglieri rientri nella forma di governo piuttosto che nel sistema di elezione è questione davvero complessa: non a caso Puglia e Lazio hanno deciso in modo diametralmente opposto.
Ecco perché, alla fine, è probabile che la soluzione definitiva arrivi dalla Consulta». Nel frattempo, esultano i sostenitori della soluzione dei 70 consiglieri. Secondo l’av vo c at o Gianluigi Pellegrino (Movi- mento Difesa del Cittadino), ad esempio, «in Puglia si afferma il diritto e il buon senso».
CHI SONO GLI 8 CHE RESTANO FUORIBARTOLOMEO COZZOLI (6.573 voti) 38 anni, di Bisceglie, avvocato, ex assessore comunale al Bilancio e vicesindaco.
SERGIO CLEMENTE (6.573 voti) 41 anni, di Foggia, lavora nella formazione professionale, è consigliere provinciale e comunale.
LUIGI CALÒ (2.545 voti) 58 anni, di Zollino, dipendente Asl, sindaco del suo paese dall'85 al '95, assessore provinciale uscente.
ENZO RUSSO (7.025 voti) 57 anni, di Nardò, diploma magistrale, è stato assessore regionale all’Agricoltura prima del rimpasto.
ANNA RITA LEMMA (4.828 voti) 48 anni, nata a Torino, insegnante di Lettere all’istituto d’arte di Massafra, capogruppo Pd al Comune.
COSIMO BORRACCINO (3.717 voti) 42 anni, di Pulsano, impiegato, è consigliere regionale e provinciale uscente.
ALFONSINO PISICCHIO (5.811 voti) 50 anni, docente di scuola superiore, è vicesindaco del Comune di Bari.
LORENZO CAIOLO (2.901 voti) 56 anni, di San Vito dei Normanni, insegnante di scuola superiore, consigliere comunale uscente.
da
La Gazzetta del Mezzogiorno
FOGGIA — L'Amore in tutte le sue forme - Per 'Femminile Plurale' il libro di Maria Caterina Festa. L'esordio della scrittrice di origine foggiana 'Offro i miei pensieri al giudizio del pubblico' (30/04/2010)
Per il ciclo di appuntamenti Femminile Plurale della libreria Ubik, é stato presentato il primo lavoro di Maria Caterina Festa (in foto) dal titolo L'Amore Assoluto, edito per i tipi di Kimerik. Giovedí 23 nella sala eventi della libreria, l'autrice ha parlato della sua opera incentrata sulla forza e sul coraggio necessari per affrontare l'amore, con tutte le conseguenze del caso.
Il libro ha pertanto come tema l'affetto, come suggerisce lo stesso titolo inteso peró nell'accezione piú ampia del termine: Amore con la A maiuscola, capace di rompere tutti gli schemi, di andare oltre la solita e banale definizione. Il sentimento in questo caso interessa quindi non solo le coppie di fidanzati, ma lega le persone anche nell'amicizia, é inteso anche come amore per la vita.
In questa dimensione, ossia quella di apprezzare a pieno la vita, é anche inserito l'altro tema principale del romanzo, quello della lotta contro la droga: 'Questa é stata anche fonte d'ispirazione perché l' incipit per la stesura del libro é stato un evento tragico, ossia la morte di mio conoscente per overdose. Sono rimasta sconvolta e subito dopo aver appreso la notizia ho deciso di scrivere tutte le mie sensazioni' ha spiegato la stessa scrittrice.
Tra le righe del romanzo si legge e s'intuisce quindi il tentativo filantropico di Maria Caterina per salvare gli adolescenti dal baratro degli stupefacenti: 'Io fortunatamente non ho mai provato nessun tipo di sostanza stupefacente, ma credo che il mio sia stato un salvataggio divino. Penso che Dio mi abbia aiutata, mi abbia preservata dal fare scelte sbagliate'. Stesse scelte che hanno dovuto affrontare Marco e Gaia, i due diciannovenni tra i protagonisti principali del romanzo l'Amore assoluto: 'Ci sono scene anche abbastanza forti, di scontro generazionale, tra genitori e figli. Ho tentato di descrivere molte realtà, sempre peró avendo come supporto ed ispirazione la musica, altra mia grande passione oltre la letteratura'.
Il romanzo racconta la storia di quattro coppie d'amici e il loro difficile passaggio dall'adolescenza alla maturità; il ritrmo del libro é vivace, intervallato da riflessioni quasi filosofiche: 'Da accanita lettrice quale sono, ho provato a dare una buona forma alla mia opera, per non annoiare il lettore nei 26 capitoli. Ho ponderato scene drammatiche e momenti di stasi. Sí, ci sono delle regressioni filosofiche, ma torno presto nel vivo della storia' ha specificato la Festa.
L'Amore Assoluto é il libro d'esordio della scrittrice di origini foggiane, residente da anni in Svizzera, ma il romanzo ha avuto tempi di gestazione molto lunghi 'Ho iniziato a scriverlo attorno al 2002 e non era mia intenzione pubblicarlo. Rispondevo alla mia esigenza di scrivere, poi ho pensato di doverlo condividere con altri, di offrire i miei pensieri al giudizio del pubblico. Mi rendo conto di aver affrontato temi, come la fede o la morte, molto difficili per un'esordiente della scrittura: ma ne sentivo il bisogno' ha concluso la scrittrice al termine dell'incontro.
Anna Ilaria Tattoli da
Foggia & Foggia
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FOGGIA — Parola di Sindaco/ Foggia, tra presente e futuro - L'importanza di ricevere il sostegno della Regione. Risolvere le emergenze sociali presenti nel nostro territorio ed avviare un'opera di programmazione efficiente (30/04/2010)
di Gianni Mongelli*
La scansione temporale degli eventi di mercoledí e giovedí chiarisce piú e meglio di molte parole cosa l'Amministrazione comunale si trova ad affrontare e con quali strumenti intende farlo.
La mattinata del 28 si apre con l'inaugurazione della Fiera Internazionale dell'Agricoltura alla presenza dell'appena proclamato presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e di alcuni componenti della sua squadra di governo. A loro, ed alle istituzioni e forze sociali presenti, ho chiesto di essere al nostro fianco nella gestione del presente e nella programmazione del futuro, inscindibilmente legati tra loro dalla necessità di affrontare e risolvere alcuni nodi strutturali dell'azione amministrativa pubblica.
Per l'oggi, il governo cittadino si trova ad affrontare un complesso lavoro di riorganizzazione del modo in cui opera, particolarmente nei servizi pubblici locali, da cui é prevedibile derivino effetti sociali e finanziari critici, particolarmente a carico di soggetti già deboli.
Per il domani, l'Amministrazione ha già attivato e sta continuando a programmare investimenti ed iniziative che mirano a promuovere la costruzione di case per risolvere l'emergenza abitativa, la realizzazione di opere pubbliche anche di alto valore sociale, l'organizzazione di nuovi servizi e il potenziamento di quelli esistenti; interventi realizzati con il supporto della Regione Puglia e delle imprese e che produrranno, a breve termine, occupazione diretta ed indotta in alcuni settori chiave della nostra economia.
Nel mezzo c'é un periodo di tempo da affrontare con strumenti che garantiscano sostegno al reddito di chi lo ha già perso o rischia di perderlo, formazione professionale a vantaggio dei lavoratori meno qualificati, azioni positive di supporto sociale che riducano l'area del disagio materiale e immateriale. Interventi che l'Amministrazione comunale non é in grado di attivare autonomamente, per difetto di competenza e carenza di risorse, e per i quali chiede solidarietà istituzionale e civica.
Indispensabile anche a cogliere le opportunità di sviluppo economico che si sono simbolicamente materializzate nel breve arco di 24 ore tra il pomeriggio di mercoledí e la mattina di giovedí.
Prima l'inaugurazione del tratto a 4 corsie della statale 16 tra Foggia e Cerignola; poi il via libera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al casello autostradale di Foggia-Incoronata. Entrambe opere decisive per il futuro delle nostre imprese e per l'attrazione di nuovi investimenti, quindi, per quanti potranno avere un'opportunità di lavoro nel sistema imprenditoriale privato e non in quello pubblico. Cioé di quegli stessi lavoratori che oggi potrebbero essere coinvolti nel processo di riorganizzazione delle aziende comunali.
L'Amministrazione comunale si sta impegnando a fondo nella gestione delle tensioni presenti avendo questa prospettiva futura, e lo potrebbe fare decisamente meglio ed in un lasso di tempo piú contenuto potendo contare sul sostegno delle altre istituzioni e della comunità foggiana.
* Sindaco di Foggia da
Foggia & Foggia
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MONTAGUTO (AVELLINO) - La frana che blocca treni e SS90 avanza di un metro in 24 ore (30/04/2010)
La frana continua a muoversi, ieri è avanzata di un altro metro. È più veloce nella parte centrale del corpaccione che si stende poi fino alla statale 90 e alla ferrovia, più lenta ai lati. Sono le prime informazioni date dal radar speciale (un radar interferometro) installato lungo la Ciccotonno, una strada che dalla stazione s’inerpica fino a Savignano, nel recinto di un casolare della comunità montana, proprio di fronte alla montagna di Montaguto che è venuta giù.
«È tutto in movimento - dice Nicola Casagli, un geologo dell’università di Firenze che collabora con Ber tolaso -, anche la collina sulla quale abbiamo piantato il radar». In effetti, ovunque ci sono fratture che dimostrano il distacco di pezzi di montagna che prendono la direzione della valle del Cervaro, diventata sempre più a rischio.
«Mi hanno detto che di qui, lungo lo stesso tracciato, dovrebbe passare l’Alta Capacità (una cosa a metà tra gli attuali treni interregionali e l’Alta Velocità che il Sud forse non conoscerà mai, ndr). È una follia, sarebbe meglio spostare il tracciato. Al limite si potrebbe ipotizzare una galleria drenante in grado di mettere in sicurezza la ferrovia e la strada».
Il radar, progettato dai nostri ricercatori, è costruito con tecnologia interamente italiana. «È molto avanzato - aggiunge Casagli -, il migliore tra quelli in circolazione». E’ stato posizionato in tempi record grazie al lavoro del militari del Genio Guastatori di Foggia. Le sue mini antenne hanno un’efficienza straordinaria. Le onde elettromagnetiche riflesse sulla collina di fronte riportano dati in modo continuo. La frana sarà studiata in ogni elemento e particolare. Così gli interventi potranno essere più accurati e precisi.
«E’ una frana gonfia di acqua - sottolinea Alfredo Cozza, un geologo di Greci che dal 2000 tiene sotto osservazione il movimento della montagna -. Sulla sommità, tra le sorgenti che alimentano il laghetto, alcune sono perenni. Questo comporta la necessità di una cura continua e precisa delle opere idrauliche e del governo delle acque».
La testa della frana si è allargata fino a 500 metri, l’erosione continua e pezzi dei monti di calcarenite continueranno a staccarsi e a venire giù alimentando la pressione del fango. I lavori di terrazzamento continuano per mettere in sicurezza il fronte del piede della frana. Poi si ricomincerà con il trasporto del materiale. Da Roma, gli uomini di Bertolaso sono ottimisti: «A fine maggio liberemo la ferrovia».
dal nostro inviato TONIO TONDO da
La Gazzetta del Mezzogiorno
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FOGGIA — Consiglio provinciale alle Isole Tremiti - Riunione straordinaria monotematica. No alle trivellazioni petrolifere. Tutelare l´ecosistema dell´arcipelago diomedeo (30/04/2010)
Il Consiglio provinciale, riunitosi alle Isole Tremiti in una seduta monotematica straordinaria dedicata alle trivellazioni petrolifere, ha ribadito all´unanimità un No forte e chiaro alla richiesta di scavi nei fondali marini avanzata da una società irlandese, la Petroceltic Elsa.
La compattezza della classe politica del nostro territorio ha già prodotto un primo importante risultato: il ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha annunciato di non aver firmato alcuna autorizzazione alle trivellazioni petrolifere. Le pratiche ritornano quindi alla Commissione ministeriale Valutazione impatto ambientale (Via) per un riesame della situazione.
'Non solo non ho firmato il decreto di Petroceltic, ma ho rimandato indietro il progetto al comitato Via per ulteriori approfondimenti', questo il testo del messaggio sms inviato dal ministro Prestigiacomo all´europarlamentare Salvatore Tatarella qualche istante prima della votazione in Consiglio provinciale. Il contenuto della comunicazione era, d´altra parte, stato anticipato dal capo di gabinetto del Ministero dell´Ambiente al presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, con una telefonata poco dopo l´inizio dei lavori consiliari di martedí mattina alle Isole Tremiti.
Si allontanano quindi per il momento, ma non tramontano del tutto, le ipotesi di trivellazioni petrolifere nel basso Adriatico, ad 11 km a sud delle isole Tremiti, non molto distanti dalle coste del Gargano. Ipotesi che, se tradotte in realtà, si tradurrebbero in un vero e proprio 'scempio ambientale', come hanno sottolineato all´unisono i rappresentanti del mondo politico ed economico provinciale, con gravi danni per l´ecosistema e la fauna marina dell´arcipelago delle Diomedee.
Anche il direttore generale del Touring club italiano, Fabrizio Galeotti, ha ribadito la necessità di preservare la bellezza e l´integrità del patrimonio ambientale delle isole Tremiti, una delle mete turistiche piú ambite dell´intero territorio nazionale.
Per testimoniare l´unità d´intenti della classe politica locale, erano presenti martedí mattina per il Consiglio provinciale alle Tremiti numerosi sindaci dei Comuni della Capitanata, consiglieri regionali, parlamentari e rappresentanti delle categorie produttive. Presenti anche alcuni consiglieri della Regione Molise, territorio da sempre vicino geograficamente e culturalmente alle Tremiti e alla Capitanata.
'La Provincia di Foggia continuerà ad utilizzare tutte le azioni di natura politica, istituzionale e legale utili a scongiurare il rilascio di qualunque autorizzazione ministeriale' ha sottolineato il presidente della Provincia, Antonio Pepe. 'Noi non permetteremo a nessuno di toccare il nostro territorio - aggiunge il sindaco delle Isole Tremiti, Giuseppe Calabrese - La nostra economia si regge tutta sul turismo, l´unica industria che non inquina. Questa non é solo la battaglia delle Tremiti ma di tutto il territorio, dobbiamo lottare tutti insieme per raggiungere l´obiettivo di scacciare l´incubo trivellazioni' (in foto da sinistra Pepe, Santaniello e il sindaco delle Tremiti, Calabrese, durante il Consiglio provinciale).
Durante i lavori consiliari, moderati dal presidente del Consiglio provinciale Enrico Santaniello, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, la senatrice Colomba Mongiello, il parlamentare europeo Salvatore Tatarella, l´assessore uscente della regione Puglia Onofrio Introna, i capigruppo in Consiglio provinciale di Pdl (Paolo Mongiello) e Pd (Antonio Prencipe), i presidenti provinciali di Camera di Commercio (Eliseo Zanasi), Confcommercio (Matteo Biancofiore) e Confesercenti (Carlo Simone), il presidente del Parco nazionale del Gargano Giandiego Gatta. Presenti anche i consiglieri regionali Orazio Schiavone, Giannicola De Leonardis, Pino Lonigro, Arcangelo Sannicandro e Dino Marino, i segretari provinciali di Pd (Paolo Campo) e Pdl (Gabriele Mazzone) e la vicepresidente della Provincia di Foggia, Billa Consiglio. Tre ore di dibattito culminate con l´approvazione dell´ordine del giorno.
Paolo La Rotonda da
Foggia & Foggia
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BARI - Authority alimentare «Foggia umiliata per rappresaglia Lega» (30/04/2010) -
«L'Authority nazionale per la sicurezza alimentare è stata subdolamente cancellata. Uno schiaffo a Foggia e alla sua dignità», dice la senatrice del Pd Colomba Mongiello, precisando di averne avuto notizia dal ministro per la Salute Fazio, da lei sollecitato a dare celere attuazione all’iter del procedimento.
Mongiello riferisce di aver appreso dal ministro Fazio che l'Authority sarebbe stata ricompresa negli Enti inutili la cui soppressione è affidata al ministro per la Semplificazione Calderoli. «Tralascio – commenta Mongiello – il brutale marchio nordista di questa decisione, che sa molto di rappresaglia per il fallito tentativo di spostare l’Agenzia a Verona. Ma è riprovevole che questa decisione sia stata presa in modo subdolo, eludendo il dovere civile di darne almeno notizia alla comunità interessata e alle sue rappresentanze».
«Dal Governo viene uno schiaffo a Foggia e alla sua dignità, alla quale – sono convinta – l'opinione pubblica risponderà duramente. Il Pd e le forze di opposizione saranno in prima linea nella protesta contro questa decisione scellerata. Ma spero che anche i colleghi di maggioranza, a cominciare dall’on. Pepe, non si limitino a generiche deplorazioni, ma – conclude Mongiello – contribuiscano a dar voce all’indignazione della nostra comunità, che va ben oltre i ruoli e le appartenenze».
ORE 10.23 - ADAMO (UDC GIOVANI): LA LEGA INFLUENZA IL GOVERNO A DANNO DEL MEZZOGIORNOIl Ministro per la semplificazione legislativa Roberto Calderoli ha classificato come “ente inutile” l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare che avrebbe dovuto avere sede nella città di Foggia. Dunque Authority tagliata. Il coordinatore regionale dei giovani UdC Sergio Adamo, a tal proposito, tuona: «Avevamo già commentato negativamente il tentativo dell’ex Ministro Luca Zaia, allora in campagna elettorale come candidato Presidente del Veneto, il quale tentò di portare l’Authority nella sua Verona e oggi un altro Ministro leghista compie l’ennesimo scippo ai danni del Mezzogiorno».
Sulla classificazione di “ente inutile”: «Francamente tra tanti enti realmente e indiscutibilmente “inutili” l’Agenzia per la Sicurezza Alimentare assumeva un ruolo e un significato di rilevante importanza: promuovere e proteggere il made in Italy, effettuare ricerche sulla salute e sulla dieta alimentare mediterranea e assumere il ruolo di garante della sana nutrizione grazie alla competenza e alla professionalità di esperti in campo alimentare. Tutto questo ora non sarà più possibile».
Amaro il commento finale di Adamo: «Constatiamo ancora una volta quanto le volontà della Lega Nord influenzino l’operato politico-amministrativo del governo nazionale ai danni, come sempre, del Sud».
ORE 11.53 - CISL FOGGIA: FORTE SDEGNO PER SCHIAFFO ALL'AGROALIMENTARE DI PUGLIALa segreteria provinciale della Cisl di Foggia esprime “forte sdegno” alla notizia della cancellazione dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Alimentare con sede a Foggia. “Se questa notizia venisse confermata dalla decisione ufficiale del Governo nazionale, si tratterebbe dell’ennesimo schiaffo al territorio di Capitanata ed al complessivo Sistema agro-alimentare della Puglia e dell’intero Mezzogiorno”, afferma il segretario generale, Emilio Di Conza.
“Un colpo inferto all’immagine ed alle fondate aspirazioni di fare di Foggia e della Puglia il cuore pulsante dell’agricoltura d’eccellenza”. Secondo la Cisl, “non è possibile sostenere che, l’Authority destinata a Foggia da una legge nazionale, sia un ente inutile. Si tratta evidentemente di una motivazione pretestuosa, che cerca invano di nascondere questioni di altra natura, in quanto non si capisce perché tale ente – rileva Di Conza - sia già operativo in tutti i principali Paesi dell’Unione Europea, che hanno costituito tempestivamente le proprie Agenzie Nazionali che si raccordano con l’Authority europea ubicata a Parma”.
A tal fine, la Cisl, “chiede a tutti i rappresentanti del territorio provinciale e regionale, eletti nelle Istituzioni nazionali e locali, ed a tutte le forze sociali e politiche di far sentire con forza – sottolinea il segretario provinciale Di Conza - la nostra voce e le nostre buone ragioni, che non sono affatto campanilistiche, contro una decisione che appare ingiusta per la Capitanata, oltre che politicamente incomprensibile, vista l’importanza crescente che assume, nei giorni nostri, tale tematica per i cittadini dell’intero Paese Italia. La sicurezza alimentare nazionale – conclude il segretario della Cisl - non è affatto inutile”.
da
La Gazzetta del Mezzogiorno
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FOGGIA — Settore primario, nuovi indirizzi - Nichi Vendola inaugura la 61° edizione della fiera dell´agricoltura e zootecnia. Innovazione, esperienza ed energie rinnovabili (30/04/2010)
La primavera finalmente arrivata ha salutato, come é tradizione da piú di mezzo secolo, la Fiera dell´agricoltura e della zootecnia che come sempre apre i battenti nella settimana a cavallo fra fine aprile e inizio maggio e che nel 2010 festeggia il suo sessantunesimo compleanno. Fra le grandi mietitrici e macchine agricole sistemate all´interno dell´ente fiera é possibile anche ammirare le piú diverse specie di animali da cortile insieme con le mastodontiche bufale e le piccole pecore dal soffice manto bianco, l´attrattiva preferita dei bambini.
Mercoledí 28 aprile, ad inaugurare la nuova stagione fieristica sono intervenute le massime autorità locali: infatti oltre al Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il Presidente della Provincia Antonio Pepe e il Presidente dell´Ente Fiera Fedele Cannerozzi, c´erano anche i neo o rieletti componenti della Giunta regionale pugliese come Elena Gentile, assessore alle Politiche Sociali, Dario Stefano assessore all´Agricoltura, Caccia e Pesca e Nicola Fratoianni assessore alle Politiche Giovanili. Su tutti il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (in foto), che ha tagliato il nastro tricolore.
A parte l´allegria di circostanza, la Fiera si svolge in un momento particolarmente critico per le sorti del settore primario, di quella agricoltura e quella zootecnia che costituiscono il tradizionale nerbo del nostro sistrma produttivo. La cerimonia inaugurale, svoltasi nella rimodernata sala dei congressi, é stata l´occasione per sollevare e rendere evidenti agli occhi della nuova Giunta regionale i problemi che Foggia e la Puglia stanno vivendo in questo periodo.
Il primo ad intervenire é stato Gianni Mongelli, che ha chiesto sostegno e mobilitazione per la questione della frana di Montaguto che sta creando grandi disagi nei collegamenti con la Capitale; il sindaco ha anche chiesto l´apertura di un Tavolo Foggia, dove elaborare un progetto in grado di dare sostegno e reddito ai nostri lavoratori.
Altro tema, sottolineato nell´intervento del presidente Pepe, é stato quello dell´importanza di questa manifestazione fieristica per dare visibilità al nostro territorio, bisognoso di importanti vetrine che possano rendere la Capitanata punto di riferimento per il settore agricolo. Il presidente della Provincia ha illustrato un progetto a cui la sua Giunta sta lavorando per valorizzare la Capitanata in occasione dell´Expo 2015 di Milano.
Il Presidente dell´Ente fiera Fedele Cannerozzi che ha spiegato la voglia e la necessità di cambiamento dalle parti di viale Fortore, alla luce della possibile privatizzazione dell´Ente e delle collegate incognite.
Brillava per la sua assenza la Camera di Commercio: anche se il presidente Eliseo Zanasi ha assicurato che il rilevante contributo finanziario dell´Ente di via Dante alle manifestazioni fieristiche non sarà nè eliminato nè ridimensionato, nessun rappresentante della Giunta camerale ha preso parte alla cerimonia. Un´assenza con la quale si voleva sottolineare la propria protesta per il mancato rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Fiera, in cui i rappresentanti degli enti locali (CCIAA compresa) sono espressione delle vecchie Giunte. Un episodio della conflittualità che oppone da tempo Coldiretti e Assindustria alla Confcommercio e al suo presidente Matteo Biancofiore, che é per l´appunto il rappresentante della Camera in seno alla Fiera.
In conclusione é intervenuto il presidente Nichi Vendola che ha incentrato il suo intervento sui temi di un nuovo patto fra uomo e natura, puntando a tutela ambientale, sviluppo sostenibile, energie rinnovabili. Vendola ha inoltre spiegato che la questione meridionale, ridotta ormai ad argomento marginale o scomodo, é un tema importante da inserire tra i primi punti dell´agenda politica nazionale. Con la crisi planetaria ed europea in atto sarebbe il momento di agire ed essere uniti per difendere i diritti di tutti e mobilitarsi contro 'ogni forma di povertà'.
Valentina Caiazzo da
Foggia & Foggia
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FOGGIA - Tre spazzini senza lavoro ostacolano - la raccolta dei rifiuti: arrestati - Dipendenti di una cooperativa rimasti senza lavoro dopo che il Comune di Foggia non ha rinnovato il contratto (30/04/2010)
ritorsione. A un quarto spazzino è stato notificato l’obbligo di dimora
Per aver ostacolato, e in alcuni casi impedito, la raccolta dei rifiuti urbani, tre spazzini sono stati arrestati dalla polizia su ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale di Foggia Enrico Di Dedda. Si tratta di dipendenti di una cooperativa che hanno deciso la ritorsione essendo rimasti senza lavoro dopo che il Comune di Foggia non ha rinnovato il contratto per la raccolta di rifiuti alla loro società. Sono accusati di interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli arrestati sono Claudio D’Angelo, di 48 anni, di Bari, Franco Spagnuolo, di 54, e Gaetano Iammarino, di 46, entrambi di Foggia, ai quali è stato concesso il beneficio dei «domiciliari».
A un quarto spazzino è stato notificato l’obbligo di dimora. I provvedimenti cautelari sono stati richiesti dal pm Antonio Laronga.
da Corriere del Mezzogiorno
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FOGGIA — FISCO: SCOPERTA DA GDF FOGGIA AZIENDA "EVASORE TOTALE" (30/04/2010)
I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Foggia hanno individuato un'azienda risultata "evasore totale". I militari delle fiamme gialle hanno accertato che una ditta individuale, operante nel settore del commercio di autovetture, ha: omesso di presentare le prescritte dichiarazioni ai fini Iva e imposte dirette.
L'azienda, inoltre, avrebbe sottratto a tassazione, base imponibile per oltre 900 mila euro ed evaso l'Iva per circa 150 mila euro. Una persona e' stata segnalata all'autorita' giudiziaria.
da Agi.it/Bari
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FOGGIA — Il maestro e l´icona di Quentin Tarantino - Barbara Bouchet parla del suo ruolo in 'Milano calibro 9´. Incontri su due grandi cineasti di Capitanata per la settimana della cultura. Il mito del grande Fernando Di Leo (30/04/2010)
'Non appena la vidi pensai che era perfetta per quel ruolo: avevo colto nella dolcezza del suo viso delle cattiverie adattissime al personaggio di Nelly. Ballava benissimo'.
Il regista, sceneggiatore, attore e scrittore Fernando Di Leo, nato a San Ferdinando di Puglia nel 1932, in una intervista rilasciata a Davide Pulci, parlava cosí di Barbara Bouchet, la bionda e bellissima attrice scelta per un ruolo in Milano calibro 9, film cult del cinema italiano anni '70, riscoperto dalla critica come grande capolavoro del genere noir polizziotesco solamente negli ultimi anni.
Esistono incredibili retroscena che legano il nome dell´attrice e quello del cineasta pugliese a personaggi del calibro di Quentin Tarantino. Il filo narrativo degli eventi pare disgregarsi dinanzi alla classe ed al fascino glaciale dell´attrice che ha incantato il pubblico foggiano accorso nella mattinata del 21 aprile a Palazzo Dogana per ascoltare la sua preziosa testimonianza.
Barbara Bouchet, classe 1943, é infatti intervenuta come relatrice all´incontro rientrante nella due giorni dedicata ai registi Fernando Di Leo e Francesco De Robertis, svoltasi a Foggia nell´ambito della Settimana della Cultura.
Si tratta di Quando il cinema inizia con la D, l´iniziativa organizzata dall´Associazione Rinascita Universitaria in collaborazione con l´Assessorato alla Cultura della Provincia di Foggia, volta a divulgare tra le nuove generazioni la conoscenza di due straordinari registi nati nella nostra terra e troppo spesso dimenticati, importantissimi per la qualità delle loro opere e le innovazioni apportate al cinema italiano attraverso una produzione low budget e puramente creativa. É infatti piuttosto esiguo il numero di giovani studenti che conoscono il cinema di Di Leo, il suo grande successo riscosso in America e l´incredibile influenza avuta sulla creatività di Quentin Tarantino.
All´incontro svoltosi nella Sala del Tribunale, oltre a Barbara Bouchet hanno partecipato il Vicepresidente della Provincia, Maria Elvira Consiglio, Antonio Di Sapio, componente del Consiglio di Amministrazione dell´Ateneo per Rinascita Azione Universitaria, e Maurizio Cabona, critico cinematografico de Il Giornale (in foto l´attrice Barbara Gutscher in arte Barbara Bouchet nata in Cecoslovacchia nel 1943 con il critico cinematografico de 'Il Giornale´ Maurizio Cabona durante l´incontro).
L´incontro ha preceduto la proiezione del film Milano calibro 9, il primo capitolo di una trilogia molto dura e violenta sulla malavita. Il regista prese spunto da un´antologia di racconti dello scrittore ucraino Giorgio Scerbanenco e dette vita ad uno dei migliori noir italiani, rivalutati peró dalla critica soltanto dopo le dichiarazioni di Tarantino, che ammise di essersi ispirato all´opera del regista italiano e di averlo omaggiato nei suoi film piú famosi.
Le sue dichiarazioni destarono scalpore in occasione del festival di Venezia del 2004, quando pretese che fosse organizzata una retrospettiva sui B-movie degli anni ´70 e che fosse presente come ospite d´onore Barbara Bouchet sua icona e musa ispiratrice. L´attrice ne rimase scioccata, non avrebbe mai immaginato che Tarantino custodiva tutti i suoi poster.
'Ho avuto la mia piccola rivincita' ha detto la Bouchet: 'É buffo come oramai ovunque vada mi associno a Tarantino senza che abbia mai lavorato con lui'. Gli americani hanno molto amato la crudezza con cui Di Leo ritraeva la mafia, tanto da ritenerlo il vero maestro del cinema gangster; i suoi film parlano di criminali ritratti come un branco di cani arrabbiati nonostante la complessità delle sceneggiature.
Barbara Bouchet ha detto: 'Nel film interpretavo il ruolo di Nelly, la cubista di un night. Fernando rese celebre il mio balletto con riprese particolari, fatte da angolazioni diverse.
Indossavo un costume di sole perline e Fernando mi lasció libera di ballare ed esprimermi. Gastone Moskin interpretava il protagonista e in una delle scene piú violente doveva fingere di darmi un pugno sul viso ma, dopo molti ciak, decidemmo che doveva colpirmi davvero e cosí ho preso dei pugni reali e ció é piaciuto molto a Tarantino. Ho incassato molti pugni ma non é stato perchè sono masochista, semmai sono una perfezionista'.
Laura Ciano da
Foggia & Foggia
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FOGGIA — Missione Cina, terza puntata - Danilo Russo, il Marco Polo dei giorni nostri. Al via la nuova edizione del progetto 'La Puglia sbarca in Oriente´: sognando l´Expo (30/04/2010)
Quando si dice il genio italiano. A ció aggiungiamo un pizzico di tenacia tutta meridionale, esperienza e tanta passione: é la formula che ha permesso all´ingegner Danilo Russo di pervenire ad astra. O meglio, all´estero.
Danilo Russo, 38 anni, é un product manager in sistemi di automazione industriale. Originario di Foggia, ha compiuto i suoi studi di Ingegneria elettronica a Bologna, da cui é cominciata la sua brillante carriera e i suoi viaggi per il mondo: Maranello (dove tuttora risiede nel Maranello Village Ferrari, ndr), dove ha progettato i primi software per la Ferrari; Dubai e Abu Dhabi, dove ha lavorato per il principe magnate Ahmed Al Maktoum; Cile, e cosí via.
L´esperienza maturata grazie al suo peregrinare e la serie di contatti sviluppati con grossi broker internazionali lo hanno spinto ad ideare quella che costituisce forse una delle piú grandi conquiste sinora raggiunte nella sua carriera (e che senza dubbio lo é per l´economia del nostro territorio). Il nome di questa conquista é La Puglia sbarca in Oriente, un progetto di respiro nazionale e aspirazione europea e mondiale.
In cosa consiste questo progetto? L´idea di fondo é di creare un ponte tra le istituzioni e le aziende di Capitanata e quelle della lontana Cina. A questo scopo, Russo ha un ruolo decisivo: quello, cioé, di mettere la propria esperienza e le proprie competenze manageriali a disposizione di una serie di audaci industriali nostrani che decidono di affrontare con coraggio la sfida di importare un pezzo d´Italia nel Paese del riso. Una sfida, come é intuibile, non facile e molto ambiziosa; eppure già con risultati concreti all´attivo. I periodi che vanno dal 6 al 14 dicembre 2009 e dal 14 al 22 marzo 2010, infatti, hanno testimoniato una capacità di raggiungere gli obiettivi preposti.
I due periodi corrispondono, rispettivamente, alla prima e seconda missione che Russo ha organizzato a Shanghai, in Cina, con il patrocinio del Comune di Foggia, della Provincia di Foggia e con l´appoggio di Confindustria, Confagricoltori, Confartigianato e Confcooperative. In particolare durante l´ultima missione, Russo é riuscito a stabilire un accordo di partnership con Industrial Area of Changshu; proprio questo ci varrà un incoming della delegazione della municipalità di Changshu, prevista per il mese di maggio.
Oltre a ció, ha ottenuto la garanzia di uno start-up di 8 mesi, con un´area di 2000 mq e annesso capannone nella zona industriale di Changshu, interamente gratuito e senza impegno per i mesi a venire, per gli industriali che hanno scelto di seguirlo nella sua impresa di conquista del suolo cinese (in foto la delegazione pugliese prima del rientro in patria al termine della seconda missione).
Il successo delle due missioni precedenti ha spinto l´ingegnere foggiano a promuoverne un´altra. La terza delegazione di imprenditori pugliesi, la cui composizione é ancora in progress, si recherà ancora una volta a Shanghai nel periodo 13-20 giugno 2010.
Qui, come già per le precedenti esperienze, avrà l´opportunità di far visita alle piú interessanti industrie cinesi, con seminari ed incontri tra manager e industriali di tutto il mondo. La novità é costituita dal concomitante svolgersi del famoso Expo 2010 di Shanghai, la Fiera piú grande del mondo orientale ed occidentale, in cui si prevedono oltre 70 milioni di visitatori.
La partecipazione all´iniziativa comporta la facoltà per i delegati di scegliere le realtà industriali che desiderano visitare. In aggiunta a questo, tutta una serie di incontri istituzionali e seminari, all´insegna della creazione e del consolidamento delle partnership internazionali.
Un´opportunità da non perdere, per chi proprio adesso si immette nel mondo dell´industria e del commercio, ma anche per chi già vanta esperienza nel campo. Per coloro che fossero interessati, le iscrizioni sono aperte fino al 20 maggio. La locandina e il regolamento si possono trovare sul sito www.lapugliasbarcainoriente.com.
Giuseppe Di Furia da
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FOGGIA — Ufficiale di Stato Incivile, peró il matrimonio si fa - Storie. Brillante difesa di un legale lucerino. Nozze italo-albanesi ostacolate dal 'pacchetto sicurezza' (30/04/2010)
'Or bene-gli disse il bravo, all'orecchio, ma in tono solenne di comando-questo matrimonio non s'ha da fare, nè domani, nè mai'. E cosí cominciarono i guai per il timoroso Don Abbondio incaricato di celebrare il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, in arte I promessi sposi, nati dalla penna di Alessandro Manzoni. La storia, a dir poco travagliata, si svolge, come tutti sanno, nel 1600 nella Lombardia dell'occupazione spagnola e tra peste, conventi e galere si conclude finalmente con il matrimonio dei due sfortunatissimi fidanzati. 'Cose dell'altro mondo!' avrà detto piú di qualcuno leggendo il romanzo. Vediamo se é vero.
Ragusa, anno del signore 2010. Lui e lei, al secolo Mucaj Egentian ed Eugenia Libro, sono in piedi, emozionati davanti all'ufficiale di stato civile. Parenti ed amici in ghingheri sono spronti a festeggiare la loro unione. I nostri promessi sposi hanno ventiquattro anni a testa e sono una coppia mista: lui é albanese di Valona, lei é italiana, di Ragusa appunto.
Quando il lieto fine sembra imminente ed il classico The End sta per apparire sul nostro schermo immaginario, l'ufficiale di stato civile oppone un rifiuto verbale alla celebrazione delle nozze perchè - obietta-il cittadino albanese é da considerarsi clandestino. Non ha fatto richiesta di rinnovo nei tempi previsti ed il permesso di soggiorno é scaduto da piú di due anni. Risultato: matrimonio saltato.
I nostri beniamini, peró, sono stati piú fortunati dei loro omologhi letterari. Quelli, come ricorderete, ricorsero ad un avvocato che ahi loro si chiamava Azzeccagarbugli. Questi, invece, hanno incontrato sulla loro strada l'avvocato Michele Maiellaro (in foto), 40 anni, amministrativista del foro di Foggia, diplomatosi presso la Scuola di Specializzazione in Diritto Amministrativo e Scienza dell'Amministrazione dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Il problema, ci ha spiegato l'avvocato al telefono, é il cosí detto pacchetto sicurezza che ha introdotto nel nostro ordinamento il reato di clandestinità (reclusione da sei mesi a 4 anni) ed avverso il quale sono già state sollevate molte questioni di legitimità costituzionale. Nel caso di matrimonio, gli immigrati devono presentare un regolare permesso di soggiorno per il via libera dall'ufficiale di stato civile, che ha questa competenza in forza della circolare del 19 luglio 2009. A patto peró che il suo parere abbia forma scritta: se cosí non fosse infatti, non ci si potrebbe opporre al provvedimento e verrebbe leso il fondamentale diritto di difesa dell'individuo.
Ad ogni modo, una volta ottenuto il diniego formale (a quanto pare a causa della scadenza dei termini per la richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno da parte di Egentian), l'avvocato Maiellaro ha impugnato l'atto amministrativo davanti al Tribunale di Ragusa in composizione collegiale. In questa sede ha evidenziato i profili di illegittimità di un atto amministrativo che, non vantando nessun valore di legge, non puó ledere il diritto, tutelato dalla Costituzione e da norme sovranazionali, a contrarre matrimonio. Inoltre, il termine dei 6 mesi previsto dalla normativa del pacchetto sicurezza per la richiesta di rinnovo di soggiorno non é perentorio ma ordinatorio e dunque non implica nessuna decadenza.
'Ecco perché ho ottenuto la disapplicazione dell'atto e preteso l'autorizzazione immediata per i nubendi al matrimonio, celebrato il 21 aprile scorso', ha detto l'avvocato Maiellaro. La battaglia é stata vinta ma la guerra per l'annullamento di norme che, a parere del difensore, hanno profili evidenti di incostituzionalità sarà lunga e complessa. Una nota al margine della vicenda: la sposa, commessa, non poteva godere di permessi lavorativi perció, conclusa la cerimonia, é tornata in negozio ed ha rimandato i festeggiamenti alla sera.
Certo non si é trattato di peste o rivoluzioni ma questa storia sembra proprio un romanzo.
di Carla De Girolamo da
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FOGGIA — Tutti i primati del Foro dauno Il Tribunale piú produttivo sui 165 esaminati - Diminuiscono le pendenze penali (-33%), in vertiginoso aumento quelle civili (79%) (30/04/2010)
Come é facile intuire dal titolo che abbiamo scelto, il primo piano di questa settimana é dedicato all'ennesima classifica pubblicata da Il Sole24Ore, che questa volta ci vede primi nella graduatoria relativa alla produttività dei tribunali italiani per il quinquennio 2004-2008. Fermo restando tutti i limiti delle classifiche, che non abbiamo mai mancato di sottolineare quando ci piazzavamo ultimi e a maggior ragione in questo caso, in cui il brillante risultato, nel volgere di poco tempo, potrebbe essere superato dalle troppe criticità in cui versa il Tribunale di Foggia (in foto), il piazzamento del Palazzo di Giustizia al primo posto della graduatoria per la produttività dei suoi magistrati é una buona notizia.
Nella classifica stilata dal Ministero della Giustizia infatti, (rilevata dall'analisi dei dati raccolti da 16 tribunali e 142 procure della Repubblica, cioé l'attività svolta da 247 giudici, 179 Gip e 979 sostituti procuratori della Repubblica, 120 giudici di sorveglianza su 150, mentre per il civile i rilevatori hanno censito i carichi di 1.070 magistrati, tutti i 527 operanti nei tre tribunali metropolitani di Roma, Milano e Napoli, 356 dei grandi tribunali, 187 dei medi e piccoli), il dato principale emerso é che il Tribunale di Foggia é risultato primo nella graduatoria che misura la produttività dei tribunali ordinari, con oltre seimila procedimenti conclusi da ciascun magistrato nel periodo considerato.
Da evidenziare i dati positivi per la sezione penale, con cali notevoli registrati per le pendenze (-33,1%), nonostante gli altrettanto evidenti vuoti d'organico: sono in tutto 1.202 i fascicoli chiusi a Foggia per ogni magistrato. Tuttavia cresce in modo sproporzionato il carico delle pendenze civili: é del foro del capoluogo dauno l'aumento percentuale piú consistente, con il 79% di procedimenti in piú nel 2008 rispetto al 2004, confermato da un altro dato interessante, il numero dei procedimenti civili pendenti nel 2008: quasi 150 mila, dato inferiore soltanto a quello di Napoli (oltre 214 mila), Roma e Bari e che precede invece, incredibilmente, quello di Milano e che fa guadagnare alla città l'ultimo posto nella graduatoria specifica. Nel 2004 erano 83.317.
Ben diversi al contrario i dati relativi ai procedimenti penali: a Foggia nel quinquennio preso in esame sono diminuiti del 33%, portandosi nel 2008 a quota 6.634 dai 9.921 del 2004; piú che raddoppiati invece a Bari, seconda nella graduatoria sulla produttività dietro Foggia, dove sono passati dai 7.894 del 2004 ai 16.777 del 2008.
Restano purtroppo tutti i dubbi relativi al futuro del Tribunale del capoluogo che, come leggerete in questa e nella pagina successiva, non intravede alcuna possibilità oggi di sperare nei fondi per la Giustizia tanto richiesti e che non avrà ricambi di togati e personale amministrativo prima dell'anno prossimo.
Aurelio Andretta da
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FOGGIA — L´Authority é kaputt Cancellata dal ministro Calderoli. L´Authority a Foggia non esiste piú(13/04/2010)
'L´Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, meglio conosciuta come Authority, istituita nella scorsa legislatura ed ubicata a Foggia, per la cui operatività si attendevano solo i decreti attuativi, é stata fraudolentemente cancellata.'
Lo dichiara la senatrice del Partito Democratico Colomba Mongiello (in foto), cui la notizia é stata data dal ministro per la Salute Fazio, da lei sollecitato a dare celere attuazione all´iter del procedimento. Secondo quanto detto dal titolare del Dicastero, l´Authority sarebbe stata ricompresa negli 'Enti inutili' la cui soppressione é affidata al ministro per la Semplificazione Calderoli. 'Tralascio il brutale marchio nordista di questa decisione, che sa molto di rappresaglia per il fallito tentativo di spostare l´Agenzia a Verona' prosegue Colomba Mongiello 'Ma é riprovevole che questa decisione sia stata presa in modo subdolo, eludendo il dovere civile di darne almeno notizia alla comunità interessata e alle sue rappresentanze.'
'Dal Governo viene uno schiaffo a Foggia e alla sua dignità, alla quale - sono convinta- l´opinione pubblica risponderà duramente.' conclude la Mongiello 'Il Partito Democratico e le forze di opposizione saranno in prima linea nella protesta contro questa decisione scellerata. Ma spero che anche i colleghi di maggioranza, a cominciare dall´on. Pepe, non si limitino a generiche deplorazioni, ma contribuiscano a dar voce all´indignazione della nostra comunità, che va ben oltre i ruoli e le appartenenze.'
La notizia é arrivata come un fulmine a ciel sereno nelle redazioni intorno alle 14 di ieri, giovedí. Troppo a ridosso della nostra chiusura tipografica per dedicarle lo spazio che merita, ma abbastanza per inserirla, in attesa di approfondire l´argomento nel prossimo numero. Ricordiamo che l´Agenzia Europea per la sicurezza alimentare ha sede proprio in Italia, a Parma. L´attivazione delle singole agenzie nazionali é una scelta che spetta ad ogni Stato membro. L´inopinata decisione del Governo desta perplessità anche in ordine al destino delle risorse stanziate per la sua attivazione e il suo funzionamento. L´Authority avrebbe dovuto avere come sede il sesto piano della sede dell´Università in via Gramsci. Forse é il caso di pensare ad utilizzi alternativi.
da
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La Giunta Vendola II vista da qui La Capitanata é ancora - sottorappresentata. Le scelte zapateriste confermano il desiderio di visibiità nazionale del presidente (30/04/2010)
Nichi Vendola über alles: nella formazione della nuova Giunta il riconfermato presidente ha dato dimostrazione di non essere solo un oratore impareggiabile e un carismatico seduttore, ma anche di essere un abile tattico, capace di sedersi al tavolo delle trattive come un pokerista consumato, che con i suoi rilanci ed i suoi bluff é in grado di spiazzare qualsiasi avversario.
A dirla tutta, il largo primato di Vendola é dato anche dall'insipienza dei suoi interlocutori: il presidente della Regione é apparso una volpe nel pollaio, ad esempio, nel rapporto con un Partito Democratico apparso debole, diviso su tutto e percorso da faide personali; ma anche con la rissosa Italia dei Valori divisa tra l'astro nascente del pm Nicastro e il segretario regionale Olivieri; per non parlare delle diverse e tumultuanti anime di Sinistra, Ecologia e Libertà.
A noi sembra che lo schema della prossima legislatura sia abbastanza chiaro: Vendola sarà sempre piú proiettato in una dimensione nazionale. Non importa quanto sia realistica (secondo noi lo é) la prospettiva che Nichi il rosso conquisti la premiership 2013, che cioé sia lui a contrastare l'ennesima candidatura del Cavaliere a guidare l'Italia.
Di sicuro Vendola punta ad essere il grande traghettatore della sinistra italiana verso un approdo ad oggi ancora indefinito, ma che nelle sue intenzioni sarà diverso dallo schema otto-novecentesco dei partiti e del primato delle alleanze.
A questo serve la mossa zapaterista della parità di genere, che ha creato piú di un malumore nella coalizione: un gesto che proclama la diversità vendoliana, il suo volersi accreditare come l'uomo di sinistra che sa fare cose di sinistra.
La presenza di un vendoliano di ferro come Nicola Fratoianni in Giunta, e soprattutto la delega all'Attuazione del programma che gli é stata conferita, sanno tanto di designazione proconsolare: potrebbe essere proprio l'esponente di Sel il 'maggiordomo di casa reale' incaricato di fare gli interessi del Re impgnato nella sua personale crociata nazionale.
Su altro fronte, la volontà di Vendola di tenere ferma la pressione sul Partito Democratico ma senza arrivare al punto di rottura é probabilmente costata la vicepresidenza o almeno un assessorato di maggiore peso ad Elena Gentile, l'esponente del Partito Democratico che durante lo scorso mandato ha sviluppato un'intesa a tutta prova con il Governatore.
La Gentile rimane l'unica rappresentante della Capitanata in Giunta. È vero che non c'é un'equazione dimostrata fra numero di assessori foggiani e attenzione ai problemi specifici del nostro territorio; ma non c'é dubbio che la provincia di Foggia sia sottorappresentata nell'esecutivo, sia dal punto di vista demografico sia da quello dei rapporti di forza politici (il successo del 2010 é stato piú omogeneo di quello del 2005, ma il nostro territorio si é confermato uno dei piú vendoliani in Puglia) (in foto Elena Gentile sarà ancora una volta l'unico assessore della Capitanata in Regione). 'L'assessore di Foggia sono io' ha detto il presidente inaugurando la Fiera, e sulla sincerità di questa affermazione parleranno i fatti, a cominciare dalla risposta all'appello del sindaco Mongelli, che ha chiesto un impegno corale per salvare la città.
Ma al di là delle facili suggestioni ed anche delle becere rivendicazioni di campanile, il nostro timore é che la condizione di marginalità della Capitanata sia destinata ad accentuarsi.
Per evitarlo o almeno attenuarlo, molto potranno fare i ruoli di responsabilità consiliare. Con il Consiglio 'ristretto' a settanta consiglieri e solo otto voti di margine (a parte il soccorso bianco dell'Udc), il peso dei gruppi, delle Commissioni e dei loro presidenti cresce di molto rispetto alla scorsa legislatura: i vari Marino, Sannicandro, Lonigro potrebbero acquistare un peso specifico molto superiore rispetto al passato.
Enrico Ciccarelli da
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FOGGIA — La bellezza non conosce età - Barbara Bouchet ed il cult 'Milano calibro 9´ (30/04/2010)
Esistono incredibili retroscena che legano il nome dell´attrice ceka e quello del regista pugliese Fernando Di Leo a personaggi del calibro di Quentin Tarantino.
Il filo narrativo degli eventi pare disgregarsi dinanzi alla classe ed al fascino glaciale dell´attrice che ha incantato il pubblico foggiano, accorso nella mattinata del 21 aprile a Palazzo Dogana, per ascoltare la sua preziosa testimonianza.
Barbara Bouchet, classe 1943, é infatti intervenuta come relatrice all´incontro rientrante nella due giorni dedicata ai registi Fernando Di Leo e Francesco De Robertis, svoltasi a Foggia nell´ambito della Settimana della Cultura ed intitolato Quando il cinema inizia con la D.
Laura Ciano da
Foggia & Foggia
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FOGGIA - agricoltura e zootecnia, alla Fiera in vetrina i progetti di ricerca dell’Ateneo - Occasione unica di incontro tra mondo universitario e imprese (30/04/2010)
Fino a lunedì torna a Foggia la Fiera dell’Agricoltura e della Zootecnia, il salone internazionale dedicato al mondo agricolo e zootecnico che vedrà quest’anno tra i suoi principali protagonisti l’Università degli Studi di Foggia. Giunta alla 61ª edizione, la manifestazione costituisce per l’Ateneo foggiano, in particolare per la facoltà di Agraria, un’ occasione unica di incontro tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.
“La Facoltà di Agraria è diventata un significativo punto di riferimento culturale nel settore agricolo e zootecnico per il nostro territorio. - Ha dichiarato il Preside Agostino Sevi - La Fiera Internazionale dell’Agricoltura rappresenta un’ importante occasione per presentare le nostre attività e i nostri progetti di ricerca per lo sviluppo di un settore strategico per la Capitanata come quello dell’agro-alimentare.
La nostra partecipazione si pone, infatti, l’obiettivo fondamentale di far conoscere ai vari attori i risultati ottenuti nell’ambito della ricerca scientifica sia di base che applicata ma, rappresenta anche l’occasione per presentare la nuova offerta formativa basata su percorsi di studio, all’interno di strutture e laboratori all’avanguardia, volti all’acquisizione di competenze altamente professionalizzanti in sintonia con le attuali esigenze del mercato del lavoro.”
Gli imprenditori agricoli e del settore agroalimentare avranno la possibilità di conoscere i progetti realizzati dalla facoltà di Agraria e i risultati raggiunti, o in via di acquisizione, nei settori della produzione vegetale, della zootecnia, dell’industria alimentare, dell’ambiente, del territorio rurale e delle energie rinnovabili. Docenti, ricercatori e personale amministrativo saranno a disposizione dei visitatori per presentare le tecniche, i brevetti e i progetti ad alto contenuto innovativo utili per l’impresa agricola, l’industria alimentare, per le imprese che si occupano di ambiente, gli enti di governo del territorio rurale e dei parchi, oltre che per le imprese che si occupano di monitoraggio della qualità delle filiere agroalimentari.
All’interno dello Padiglione n. 71, sede dello stand espositivo dell’Università, uno spazio specifico sarà riservato al Dipartimento Orientamento e Tutorato dell’Ateneo che presenterà la nuova offerta formativa per l’a.a. 2010-2011, un’offerta fortemente innovativa e attenta alle esigenze del mercato del lavoro, basata sul principio di interdisciplinarità dei saperi e delle conoscenze. Gli interessati potranno ricevere materiale informativo sui vari percorsi di studio, sugli sbocchi occupazionali ma anche sui servizi offerti dall’Università.
da quotidianopuglia.it
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Il concetto di normalità nelle piccole cose della vita. Un pallone contro i pregiudizi (30/04/2010)
Malati psichici e operatori socio-sanitari insieme su un campo di calcio per favorire l’integrazione: quando il concetto di normalità si esprime nelle piccole cose della vita quotidiana. Anche una partita di pallone può aiutare a sconfiggere i pregiudizi che affliggono gli affetti da malattie mentali. A Troia si son dati appuntamento 120 operatori e pazienti per la seconda edizione di ‘Sportiva…mente’, un torneo internazionale fra 12 squadre provenienti non solo dall’Italia ma anche da Austria e Inghilterra.
Il progetto costituisce una grande occasione per sensibilizzare la collettività, sviluppare processi di integrazione sociale dei soggetti coinvolti e superare il pregiudizio, lo stigma, la discriminazione. Sul rettangolo verde si sono cimentate fianco a fianco persone colpite da disturbi mentali e coloro che quotidianamente le seguono passo dopo passo nel difficile inserimento nella società.
Queste persone, sino a qualche tempo fa erano chiuse in manicomio, nella maggior parte dei casi senza alcun controllo, abbandonati a loro stessi, e questo non era il peggio che poteva capitare. I loro giorni tutti uguali, mesi, anni.
I farmaci, dicono gli esperti sono fondamentali per curare le malattie del cervello, ma altrettanto importante è il lavoro degli operatori dei centri di salute mentale. Il calcio, se ai massimi livelli, non dà un ottimo esempio di civiltà, da questo punto di vista aiuta a socializzare, educa ai valori della tolleranza, della solidarietà, al gioco di squadra. Tutti abbiamo diritto alla vita sociale, alle stesse opportunità. Ma c’è anche altro a Troia: la manifestazione ‘Corte dei Miracoli’.
Un mercato della partecipazione (dei pazienti) che dovranno integrarsi con i cittadini attraverso una variegata offerta enogastronomica e produzioni artigianali. E’ un’inedita formula di mercatino itinerante che consente, attraverso l’animazione di piazza e la proposta di spettacoli musicali, la sensibilizzazione e l’informazione sulle tematiche dell’esclusione sociale. E come sempre (o quasi) si finisce a tarallucci e vino.
Delta da quotidianopuglia.it
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‘Col nuovo casello Foggia-Incoronata finalmente si rilancia l’area industriale’ - Il presidente della Provincia Pepe: “Potenziato il traffico merci” (30/04/2010)
“Dopo l’allargamento della Strada Statale 16 l’esito della conferenza di servizi dedicata alla realizzazione del secondo casello autostradale segna un altro importante punto a favore del progresso e dell’innovazione infrastrutturale della Capitanata”. Così Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, commenta l’esito della riunione tecnica, tenutasi questa mattina a Roma presso la sede del ministero delle Infrastrutture che ha esaminato il progetto del casello autostradale da realizzare in prossimità dell’area industriale di Foggia- Incoronata.
“Il nuovo casello autostradale, il secondo in Capitanata, sarà un elemento strategico per il rilancio dell’area industriale di Foggia, uno strumento attraverso il quale potenziare il traffico merci ed attrarre ulteriori investimenti produttivi - afferma il presidente della Provincia -. Si tratta di una conquista importante, perché avvenuta in tempi rapidi e con il concorso e la collaborazione di tutte le Istituzioni del territorio, che in una logica di sistema hanno saputo fare squadra e lavorare in un’unica direzione, consentendo così alla provincia di Foggia di potersi candidare con autorevolezza ad assumere un ruolo centrale nelle dinamiche produttive della Puglia e più in generale dell’intero meridione d’Italia”.
“Adesso non resta che attendere l’ultimo passaggio rappresentato dalla variante al Piano Urbanistico Territoriale che la Giunta regionale approverà nei prossimi giorni - conclude il presidente della Provincia per poter avviare una riflessione operativa su una nuova politica industriale che produca sviluppo e progresso economico per la Capitanata”. Una innovazione, quella rappresentata dall’inaugurazione della strada a quattro corsie, che permetterà sicuramente un maggior sviluppo e anche una migliore dotazione infrastrutturale sull’asse Foggia- Bari.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Il lavoro che non c’è ma si continua a festeggiarlo. 1° maggio di protesta - Manifestazione della Triplice in 13 comuni della Capitanata (30/04/2010)
Il lavoro che non c’è è la vera emergenza nazionale italiana. Nonostante tutto si continua a festeggiarlo il 1° maggio. Speranza e rassegnazione sono sentimenti che spesso si mescolano enll’animo di chi vive una situazione lavorativa precaria o non la vive affatto. E proprio queste sono le parole d’ordine della manifestazione unitaria che i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno in programma per domani in 13 Comuni della Provincia di Foggia (Apricena, Ascoli Satriano, Cagnano Varano, Lucera, Manfredonia, Mattinata, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Paolo Civitate, San Severo, Sannicandro Garganico, Torremaggiore e Cerignola) e in Calabria, a Rosarno, per chiedere “lavoro, legalità e solidarietà in Capitanata”, terra da sempre teatro del caporalato nelle campagne.
“I temi generali del 1° maggio 2010, voluti dalle confederazioni sindacali nazionali – hanno spiegato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Foggis, Mara De Felici, Emilio Di Conza e Gianni Ricci - trovano nella nostra terra, con il suo 16% di disoccupazione, una grandissima attualità e una maggiore accentuazione, che dovranno caratterizzare le iniziative della festa dei lavoratori.
La tragica morte dell’operaio Nicola Gadaleta, caduto in un silos di grano a Cerignola 2 giorni fa mentre lavorava in nero, è davanti agli occhi di tutti e conferma l’impietosa drammaticità della situazione che vive il mondo del lavoro sul territorio provinciale. È indispensabile intensificare la lotta contro lo sfruttamento e la negazione dei diritti umani nei confronti dei lavoratori italiani e stranieri”. Intanto oggi la Cgil pugliese ha indetto uno sciopero dei lavoratori di Teleperfomance, chiedendo l’intervento del Governo.
Un’altra iniziativa è organizzata dal Coordinamento Nazionale Piccoli comuni italiani e resa nota dal fondatore della Fabbrica di Nichi, Virgilio Caivano, che ha annunciato “un 1° maggio come occasione di riflessione vera sul lavoro, quello che non c’è, quello negato ai giovani del Sud, un 1° maggio in tutte le piazze italiane dedicato al presidente Nichi Vendola e alla Costituzione.
Oggi – ha sottolineato Caivano – il vero interprete del disagio giovanile e del mondo del lavoro è proprio Vendola e in lui il mondo govanile riconosce valori alti della costituzione e in particolare l’articolo 1. Il lavoro come tema sociale è scomparso dall’agenda politica italiana e in particolare da quella dei Partiti che si rifanno alla tradizione del lavoro”.
Un messaggio anche dal sindaco di Andria, Nicola Giorgino (Pdl): “Il 1° maggio costituisce un’importante occasione per riflettere sul lavoro come valore essenziale della persona ed elemento fondante della nostra società e, per espresso dettato costituzionale, della nostra Repubblica. È dunque l’occasione per riscoprire l’importanza del lavoro quale elemento di crescita non solo professionale, ma come strumento di coesione sociale e di riconoscimento della dignità umana, che passa necessariamente per una tutela della sicurezza del lavoratore.
Per questo è necessario un raforzamento dell’attività ispettiva e della formazione”. Il lavoro al Sud spesso manca, ma quello che c’è produce frequentemente ottimi risultati: verranno consegnate domani alle 11 alla Fiera del Levante le ‘Stelle al merito del lavoro’ a 59 persone distintesi per impegno e laboriosità in vari settori.
da quotidianopuglia.it
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BARI - L’acqua non si vende: in Puglia raccolte oltre 13mila firme (in una sola giornata) - A sostegno dei tre referendum contro la privatizzazione (30/04/2010)
La causa dell’acqua bene comune e diritto universale fuori dal mercato sta a cuore ai pugliesi. Lo dimostrano i dati sull’andamento della sottoscrizione per promuovere i tre referendum abrogativi delle leggi che in Italia aprono alla privatizzazione dei servizi idrici. Nella sola giornata di domenica 25 aprile, data di partenza della campagna referendaria, i volontari del Comitato pugliese Acqua Bene Comune (oltre 130 associazioni e comitati) hanno raccolto 13231 firme in tutta la regione, contribuendo significativamente al lusinghiero dato nazionale: 100mila firme.
Questi i dati provincia per provincia: Bari: 5062; Lecce: 2170; Brindisi: 2045; Taranto: 2013; Foggia: 1456; Bat: 684. Un ottimo risultato che dimostra la forza della cittadinanza attiva e l’alto livello di consapevolezza raggiunto dall’opinione pubblica sul tema della tutela dei beni comuni. Una bella pagina di partecipazione che ha reso onore al giorno in cui si celebrava il ritorno dell’Italia alla democrazia, 65 anni prima.
E’ solo il primo passo però: la campagna referendaria va avanti fino a luglio, l’obiettivo per la Puglia resta quello di raccogliere 60mila firme, quello nazionale di superare abbondantemente il limite costituzionale di 500mila. L’elenco completo dei banchetti dove firmare è presente sul sito www.acquabenecomune. com.
Ricordiamo i tre quesiti: riguardano l’abrogazione dell’art. 23/bis della legge 133/2008 e di due articoli del cosiddetto “Codice dell’ambiente”, il 152/2006. Messi a punto da giuristi come Stefano Rodotà, Gianni Ferrara e Alberto Lucarelli, se approvati renderanno possibile il ricorso ad aziende speciali o enti di diritto pubblico che gestiscano l’acqua come servizio di interesse generale, senza profitti.
PRIMO QUESITO: fermare la privatizzazione dell’acqua. Si chiede di abrogare l’art. 23 bis della legge 133/2008. L’ultima normativa in materia approvata dal Governo Berlusconi, che ha segnato un’accelerazione del processo di privatizzazione. Stabilisce come modalità ordinaria di gestione l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o affidamento a società miste con socio privato almeno al 40%.
SECONDO QUESITO: aprire la strada alla ripubblicizzazione. Si chiede di abrogare l’art. 150 del decreto 152/2006 che stabilisce come uniche modalità di affidamento del servizio idrico la gara o la Gestione attraverso SpA a capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblico.
TERZO QUESITO: eliminare i profitti dal bene comune acqua. Si chiede di abrogare l’art. 154 del decreto 152/2006 che dispone che le tariffe del servizio siano determinate tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
da quotidianopuglia.it
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“Per le beghe interne dell’Idv un altro milione a carico dei pugliesi”. A denunciarlo il consigliere regionale Pdl Pietro Lospinuso ed il candidato eletto Domi Lanzilotta in una nota. Dopo l’insediamento dei 14 assessori della nuova giunta Vendola, una riunione a tarda sera avrebbe messo le cose al
“Per le beghe interne dell’Idv un altro milione a carico dei pugliesi”. A denunciarlo il consigliere regionale Pdl Pietro Lospinuso ed il candidato eletto Domi Lanzilotta in una nota. Dopo l’insediamento dei 14 assessori della nuova giunta Vendola, una riunione a tarda sera avrebbe messo le cose al loro posto nelle fila del partito di Di Pietro. Il coordinatore del partito pugliese, Pierfelice Zazzera, insieme al parlamentare Maurizio Zipponi (emissario di Di Pietro nelle trattative con Vendola sulla giunta) ha chiamato i consiglieri regionali, tutti schierati con Giacomo Olivieri, il consigliere più suffragato dei dipietristi escluso dal negoziato per il posto in giunta promesso al pm in aspettativa Lorenzo Nicastro.
Alla soluzione della vicenda, avrebbe contribuito anche la decisione di Nicastro di chiedere l’aspettativa al Csm da assessore, rinunciando così alla carica elettiva in Consiglio regionale per lasciare il seggio per il primo dei non eletti nel Barese, Giacinto Forte. I consiglieri del Popolo della Libertà scrivono: “Nel formulare comunque i nostri migliori auguri all’interessato, ci permettiamo rilevare che le beghe interne all’Italia dei Valori, a seguito delle quali il neo assessore all’ambiente pare, suo malgrado, si è dovuto dimettere dal mandato ricevuto in Consiglio dal popolo sovrano, comporteranno un costo aggiuntivo per le casse della Regione di oltre un milione di euro, cui devono aggiungersi quelli del vitalizio e di vari benefits.
Così, per di più, gli assessori ‘esterni’ superano per numero quelli interni, con un costo complessivo di più di 9 milioni di euro più quanto sopra moltiplicato per 8. Se pensiamo che, per effetto dello sfondamento del “patto di stabilità” di cui l’assessore riconfermato al Bilancio ha avuto perfino l’impudenza di vantarsi, sono stati recentemente tagliati fondi destinati al sociale per un ammontare di 45 milioni di euro, tra i quali 13 destinati ai ‘non autosufficienti’, non possiamo non domandarci dove sia finito il noto rigore del partito di Di Pietro e De Magistris, tanto bravi e solerti quando si tratta di far la morale agli altri”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Pdl pugliese, ‘il caso Nicastro ora costerà ai cittadini oltre un milione’ - Lospinuso e Lanzillotta: “Per le beghe interne ad Idv” (30/04/2010)
“Per le beghe interne dell’Idv un altro milione a carico dei pugliesi”. A denunciarlo il consigliere regionale Pdl Pietro Lospinuso ed il candidato eletto Domi Lanzilotta in una nota. Dopo l’insediamento dei 14 assessori della nuova giunta Vendola, una riunione a tarda sera avrebbe messo le cose al loro posto nelle fila del partito di Di Pietro. Il coordinatore del partito pugliese, Pierfelice Zazzera, insieme al parlamentare Maurizio Zipponi (emissario di Di Pietro nelle trattative con Vendola sulla giunta) ha chiamato i consiglieri regionali, tutti schierati con Giacomo Olivieri, il consigliere più suffragato dei dipietristi escluso dal negoziato per il posto in giunta promesso al pm in aspettativa Lorenzo Nicastro.
Alla soluzione della vicenda, avrebbe contribuito anche la decisione di Nicastro di chiedere l’aspettativa al Csm da assessore, rinunciando così alla carica elettiva in Consiglio regionale per lasciare il seggio per il primo dei non eletti nel Barese, Giacinto Forte. I consiglieri del Popolo della Libertà scrivono: “Nel formulare comunque i nostri migliori auguri all’interessato, ci permettiamo rilevare che le beghe interne all’Italia dei Valori, a seguito delle quali il neo assessore all’ambiente pare, suo malgrado, si è dovuto dimettere dal mandato ricevuto in Consiglio dal popolo sovrano, comporteranno un costo aggiuntivo per le casse della Regione di oltre un milione di euro, cui devono aggiungersi quelli del vitalizio e di vari benefits.
Così, per di più, gli assessori ‘esterni’ superano per numero quelli interni, con un costo complessivo di più di 9 milioni di euro più quanto sopra moltiplicato per 8. Se pensiamo che, per effetto dello sfondamento del “patto di stabilità” di cui l’assessore riconfermato al Bilancio ha avuto perfino l’impudenza di vantarsi, sono stati recentemente tagliati fondi destinati al sociale per un ammontare di 45 milioni di euro, tra i quali 13 destinati ai ‘non autosufficienti’, non possiamo non domandarci dove sia finito il noto rigore del partito di Di Pietro e De Magistris, tanto bravi e solerti quando si tratta di far la morale agli altri”.
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BARI - La ricetta dei sindacati? Due ‘L’ per uscire dalla crisi: legalità e lavoro - Sabato in piazza a Rosarno per la festa dei lavoratori (30/04/2010)
“Lavoro, legalità e solidarietà” sono le parole d’ordine che Cgil-Cisl- Uil lanciano quest’anno in occasione del “Primo Maggio”, che sarà celebrato con la manifestazione nazionale di Rosarno (Rc), tristemente nota per le recenti vicende di illegalità, sfruttamento del lavoro e la negazione dei diritti e della dignità umana. Una scelta che per Cgil- Cisl-Uil di Puglia parla a tutto il Mezzogiorno e all’intero Paese per rivendicare politiche del lavoro e dell’accoglienza più giuste e un contrasto più efficace a qualunque forma di illegalità.
Questo Primo Maggio non poteva che caratterizzarsi con temi che rappresentano l’attualità della “festa del lavoro” del 2010 che, come ogni anno, intende richiamare l’attenzione delle forze politiche, del Governo, degli Organi dello Stato e dalle Istituzioni, a partire da quelle locali, ad una maggiore decisione nell’attuare intereventi più incisivi ed efficaci, con azioni concrete e mirate. Un impegno che, deve essere ancora più convinto nel correggere le storture esistenti e rilanciare i processi di legalità nel mondo”.
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BARI - Per gli industriali pugliesi ‘Si proroghi subito il Mud’ - Il Modello unico di dichiarazione ambientale è in scadenza (30/04/2010)
Il presidente vicario di Confindustria Puglia, Luigi Sportelli, interpretando il disagio di tutte le imprese rappresentate dalle altre Organizzazioni datoriali regionali e in linea con la posizione espressa dagli Organismi nazionali di Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confesercenti, solleva il grido di allarme per la mancata approvazione dell’emendamento sulla proroga dei termini di presentazione del Mud, il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, in scadenza a fine mese.
Una situazione che crea grave disagio e contribuisce a peggiore la situazione del sistema produttivo pugliese, in particolare delle piccole e medie imprese, che vivono già in una situazione congiunturale non positiva. Infatti, numerose imprese, se il Governo non interverrà con urgenza, si troveranno fuori legge e soggette a pesanti ed ingiuste sanzioni per aver fatto affidamento agli annunciati e numerosi impegni già assicurati dal Governo. Le imprese meritano più attenzione.
Da mesi, infatti, Confindustria insiste per una norma di proroga sulla quale il Governo si era detto d’accordo, ma purtroppo si è giunti ad una situazione paradossale che potrebbe esasperare le imprese poste di fronte a regole prive di certezza e di chiarezza. A tal fine anche gli industriali pugliesi, all’unisono con le richieste già avanzate a livello nazionale, chiedono la necessità e l’urgenza che il Consiglio dei ministri, convocato per domani, individui una soluzione rapida e condivisibile in materia deliberando una proroga dei termini di presentazione del Mud con uno specifico decreto legge. Una situazione che si spera, con l’accoglimento delle richieste, che possa migliorare decisamente per gli agricoltori della nostra regione.
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BARI - Ance Puglia: ‘Il Corridoio VIII? Opportunità di lavoro da cogliere per le imprese del Meridione’ - Matarrese: “L’area balcanica punto di snodo importante” (30/04/2010)
« I Balcani rappresentano un’area geopolitica nevralgica e la realizzazione del Corridoio VIII ha una valenza strategica significativa sia come asse di trasporto vero e proprio tra l’area balcanica e le regioni del Mezzogiorno, sia come strumento di integrazione economica tra i territori interessati, favorendo lo sviluppo di attività economiche, commerciali e produttive».
Lo ha dichiarato stamattina a Tirana Salvatore Matarrese, presidente Ance Puglia e vicepresidente nazionale Ance, in occasione della conferenza ‘Il Corridoio VIII: un ponte fra l’Adriatico e il Mar Nero’, alla presenza del Primo Ministro della Repubblica albanese Sali Berisha, del ministro italiano delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli, del ministro dei Trasporti albanese Sokol Olldashi, di quello macedone Mile Janakieski e del ministro bulgaro Aleksander Tsvetkov.
All’incontro presenti anche i rappresentanti della Commissione Europea, delle Dogane dei Paesi dei Balcani, delle istituzioni finanziarie internazionali e del settore privato.
La due giorni intende aggiornare lo stato delle priorità del progetto Corridoio VIII, uno dei progetti della rete europea dei trasporti che si propone di diventare asse intermodale ovest-est fra i mari Adriatico, Ionio e Nero, partendo dai porti di Bari e Brindisi fino a quelli bulgari, passando attraverso il territorio albanese e macedone, coinvolgendo le limitrofe terre greche e turche, accorciando le distanze tra vicino ed estremo Oriente.
L’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha organizzato ultimamente nell’area balcanica una serie di iniziative che hanno coinvolto le rappresentanze imprenditoriali italiane operanti in Albania, Bulgaria, Croazia, Macedonia e Serbia oltre che missioni alle quali hanno partecipato circa 300 imprenditori, società di ingegneria, studi di architettura e i maggiori istituti bancari italiani.
«La presenza delle imprese di costruzione italiane sui mercati esteri - ha aggiunto Matarrese -si va rafforzando anche per effetto della crisi in cui versa il mercato interno; tanto che nel periodo 2004-2008 il fatturato estero è passato da 3,1 a 6,4 miliardi di euro.
L’area balcanica costituisce in questo senso un mercato di grande rilievo: le attività nelle quali le imprese del nostro Paese sono maggiormente impegnate in quei territori riguardano la costruzione di strade e ponti, per oltre un miliardo di euro, e di metropolitane per oltre 800 milioni di euro, a dimostrazione del grande fabbisogno infrastrutturale di quei Paesi.
L’auspicio è che le opere riguardanti il Corridoio VIII possano finalizzarsi divenendo un’ulteriore occasione di lavoro per le imprese italiane in territori vicini, in cui lo sviluppo socio-economico passa in primis da un’importante crescita infrastrutturale».
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BARI – Legge sanità pugliese: la Consulta boccia 4 articoli - Uno, tre e quattro del 2008 (30/04/2010)
Si risolve a favore del Governo Nazionale la disputa con la Regione Puglia davanti alla Corte Costituzionale sulla legge 45/23 dicembre 2008 riguardante ‘Norme in materia sanitaria’. Bocciati 4 articoli, di cui uno per incostituzionalità, perché “cessata la materia del contendere, in quanto, successivamente al ricorso, è entrata in vigore un’altra norma regionale che ha integralmente modificato il testo di quella impugnata”: il primo comma dell’art. 1 (possibilità di accedere al processo di stabilizzazione per il personale medico, assunto a tempo determinato, in servizio nelle unità operative di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza delle aziende sanitarie), l’art. 3 (esclusione dal regime dell’autorizzazione degli studi medici o odontoiatrici privati perché non aperti al pubblico), l’art. 4 (possibilità, su domanda degli interessati, per i dirigenti medici in servizio a tempo indeterminato negli uffici a staff della direzione generale funzionalmente dipendenti dalle direzioni sanitarie delle Asl, delle aziende ospedaliere e degli istituti di ricerca e cura, di essere inquadrati nelle direzioni sanitarie con la disciplina ‘direzione medica di presidio ospedaliero’) e l’art. 18 (equiparazione del personale laureato non medico in servizio nelle Asl con la qualifica di educatore professionale e in possesso di laurea magistrale alle figure similari laureate e inquadramento nella dirigenza sanitaria non medica).
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