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Supermercati a Foggia, Stornara e Lucera
Musica dal vivo a Foggia - La Carboneria Sabato 27 marzo - Contaminazione fra Terra d' Africa e Gargano con ASSANE DIOP (SENEGAL) feat. RIONE JUNNO

Avellino - Madre disperata fa arrestare in Irpinia tre giovani pusher (7/03/2010)

Madre disperata racconta ciò che vede nei pressi della sua abitazione ai carabinieri e consente a questi di arrestare tre giovani provenienti dalla Puglia.

I Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino, nel corso del week end, al fine di prevenire e all’occorrenza reprimere i reati legati alla movida nel comune irpino, hanno effettuato numerosi servizi di pattugliamento a piedi.

Nel corso di uno di questi i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino, comandata dal Luogotenente Ernesto Sbandi, sono stati avvicinati da una mamma preoccupata dall’andirivieni di persone nelle adiacenze della sua abitazione, anche perché la donna, era seriamente preoccupata che i due figli adolescenti potessero acquistare droga dagli spacciatori. Immediatamente i militari dell’Arma hanno organizzato un servizio di osservazione e controllo in abiti civili.

Dopo un paio di ore i Carabinieri sono intervenuti, avendo visto transitare l’autovettura segnalata dalla donna, con tre giovani a bordo. I Carabinieri hanno notato nel mezzo un ragazzo, già segnalato in passato alla Prefettura per utilizzo di sostanze stupefacenti. A quel punto i militari hanno avuto conferma che la segnalazione della signora era più che corretta e hanno proceduto al controllo del mezzo e dei suoi occupanti.

I Carabinieri, guidati dal Maresciallo Capo Antonello Marangelli, hanno effettuato un’accurata perquisizione nonostante i giovani a bordo dell’autovettura, un Alfa Romeo 147, avessero consegnato due pezzi di hashish per far credere ai Carabinieri che quella sostanza fosse per uso personale. Le perquisizioni personale e veicolare svolte d’iniziativa hanno consentito di rinvenire altra sostanza stupefacente del tipo hashish.

A quel punto è stato più che evidente che i giovani, oltre ad avere la sostanza consegnata spontaneamente ai Carabinieri per un eventuale uso personale, ne avessero dell’altra ben occultata in auto per finalità di spaccio. I Carabinieri della Stazione hanno, quindi, proceduto all’arresto dei tre, A.R. 26enne, V.V. 22enne e C.P. 21enne tutti e tre della Provincia di Foggia.

Delle operazioni compiute e dell’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è stata data immediata notizia al Procuratore Capo di Ariano Irpino Dott. Luciano D’Emmanuele e al Sostituto Procuratore Dott.ssa Michela Palladino, che coordinano le indagini per risalire ad altri episodi di spaccio nel comune arianese.

I Carabinieri sono convinti che la droga sequestrata fosse destinata ai giovani in cerca di sballo durante il week end e quindi ad alimentare i traffici illeciti connessi alla movida. I tre sono stati associati presso la locale Casa Circondariale.
da Lunaset.it
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MANFREDONIA - e la cultura del mare - Il caso del delfino Filippo…l'amico venuto dal mare (7/03/2010)


Palazzo Celestini, a Manfredonia, ha ospitato la 3^ edizione della serie di convegni sulla "Cultura del Mare nel Golfo di Manfredonia" dal titolo "Il delfino Filippo…un amico venuto dal Mare". La manifestazione è stata organizzata dal Lions Club Manfredonia Host, con la preziosa collaborazione del Centro Cultura del Mare di Manfredonia.

Per il comitato organizzatore,Salvatore Guglielmi, ha affermato che: 'In questa edizione, nel rappresentare alcuni aspetti della biologia marina, attraverso il caso del delfino Filippo, e dei cetacei più in generale, e le relative connessioni legate all'ambiente, vogliamo rappresentare un ponte tra il territorio della ricerca scientifica e quello d'un pubblico ben più ampio, fondamentalmente convinti che non può esistere progresso se le conoscenze acquisite non vengono partecipate e condivise, e che la ricerca scientifica, e la più allargata consapevolezza del nostro straordinario patrimonio marino può efficacemente contribuire alla sua tutela e salvaguardia, in questo "mare nostrum", fonte d'inesauribili ricchezze.

L'intento del convegno è anche quello di fornire l'occasione ad un pubblico, il più vasto possibile, per l'approfondimento di temi del mare, al fine di risvegliare la consapevolezza della collettività e il ruolo delle istituzioni nel recepire ed interpretare le istanze sociali, promuovere il rapporto tra i cittadini e le istituzioni e tra cittadino e territorio, per lo sviluppo della Cultura del Mare, in un'azione sempre più sinergica con la comunità, l'economia locale, e le associazioni.

La manifestazione vuole anche essere lo stimolo e il filo conduttore d'un programma ben più vasto che faccia comprendere, specialmente ai giovani, tale cultura, di cui dovranno divenire i custodi futuri". Renato Sammarco, Presidente Centro Cultura del Mare di Manfredonia, ha spiegato: "la nostra finalità principale è quella di realizzare nella nostra città un luogo culturale, di incontri ed eventi, quindi una struttura "viva".

La nostra città vive con il mare e per il mare. Le nostre radici provengono dal mare. Pertanto è giusto che le tradizioni locali, il lavoro dell'uomo con le sue passioni, le tecniche artigianali, i canti, le poesie e i racconti, le foto e i filmati, i reperti di archeologia marina e l'habitat del nostro golfo siano ospitati in un contenitore "magico" come un Museo del Mare".
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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ROMA - Anche i volontari P.A.S.E.R. in udienza dal Papa - Una delegazione di operatori sipontini oggi da Benedetto XVI (7/03/2010)

Cinque volontari dell'associazione P.A.S.E.R. si sono recati questa mattina a Roma insieme a tutta la delegazione della Protezione Civile italiana in udienza da Papa Benedetto XVI. Il gruppo è partito in nottata da Foggia, con un folto numero di volontari provenienti da tutta la Capitanata, che hanno formato una lunga colonna mobile verso Roma con tutti i gruppi pugliesi, in tutto 300 volontari.

All'udienza, a cui hanno preso parte circa 7000 volontari riuniti in Sala Nervi, ha partecipato il capo dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, al quale il Papa Benedetto XVI ha rivolto parole di elogio per l'impegno della Protezione Civile per la società civile ed anche per gli stessi grandi eventi religiosi: «Come non pensare con ammirazione - si è chiesto Papa Ratzinger - ai tanti volontari e volontarie che hanno garantito assistenza e sicurezza alla folla sterminata di giovani, e non solo, presente all'indimenticabile GiornatMondiale della Gioventù del 2000, o venuta a Roma per l'ultimo saluto al Papa Giovanni Paolo II».

Il programma ha previsto, oltre all'udienza del mattino nell'aula Paolo VI, la visita nel primo pomeriggio alla tomba di Giovanni Paolo II e successivamente la Santa Messa in Basilica officiata dal Cardinale Angelo Comastri. Per tutti i volontari si è trattato di un'esperienza unica e di grande valore.

«Non è stato un caso che abbiamo scelto cinque giovani volontari per partecipare all'udienza del Papa -afferma Matteo Perillo, neopresidente dell'associazione P.A.S.E.R. - perchè stiamo investendo tanto sull'operatività dei volontari giovani e, soprattutto, in età scolastica».

Prossimo appuntamento per i Volontari P.A.S.E.R. il 20 e 21 marzo a Firenze dove verranno consegnate le benemerenze a coloro che hanno preso parte alle operazioni di soccorso e accoglienza nelle tendopoli de L'Aquila all'indomani del terremoto del 6 aprile 2009.
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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Foggia in aiuto dell'Africa: "Forti senza Violenza" per finanziare un progetto di formazione per l'Angola (7/03/2010)

PER FINANZIARSI IL PROGETTO PREVEDE LA VENDITA DEL LIBRICINO "FORTI SENZA VIOLENZA" (AL COSTO DI 1 EURO), CON PENSIERI DI PACE DI GIOVANNI PAOLO II - Anche Foggia è attiva nella lotta alla povertà ed all'emarginazione dell'Africa

Il Vangelo della Vita, associazione onlus di Foggia, fortemente attiva nella solidarietà per l'Africa, è impegnata in questi giorni in un progetto di formazione di formatori per autoriparazione, un'iniziativa che prevede la formazione di 4 ragazzi che dovranno venire a breve dall’Angola a Foggia per formarsi come meccanici autoriparatori e che, al loro rientro in Angola, dovranno avviare l’officina meccanica realizzata con i fondi raccolti dall'associazione ed a loro volta formare altri ragazzi alla professione di autoriparatori.

"Il nostro sogno, infatti, oltre a sostenere a distanza i bambini e costruire la scuola primaria, era di fare qualcosa in più che servisse ai ragazzi per il futuro: la casa e la scuola hanno contribuito a toglierli dalla strada, ma solo il lavoro può evitare loro di ritornarci", afferma Dora De Palma, presidente de Il Vangelo della Vita, "Con il progetto che abbiamo chiamato “La scuola e il lavoro per costruire il futuro” abbiamo pensato di costruire e attrezzare una moderna officina meccanica che possa dare lavoro e formare giovani locali alla professione di meccanici autoriparatori.

A Lubango non ci sono moderne officine meccaniche e le auto, molte sono fuoristrada Toyota e Mitsubishi, rischiano di essere precocemente rottamate, mentre chi può le porta a riparare in Namibia o in Sud Africa. L’attività di autoriparazione, quindi, ha grosse possibilità di essere abbastanza proficua" dichiara ancora la responsabile del progetto.

Al fine di formare i 4 ragazzi dell'Angola i volontari del Vangelo della Vita Abbiamo hanno elaborato un programma da realizzare a Foggia con la cooperazione e la collaborazione congiunta della CNA (Confederazione Nazionale degli Artigiani della Provincia di Foggia) e di tre aziende meccaniche dei sig. Elio Scalzi, Maccheroncini Luigi, e Gesualdo e Russo che volontariamente presteranno la loro opera gratuita per la formazione dei 4 giovani.

La Fondazione Banca del Monte contribuirà in parte alle spese, ma a occorreranno altri 10.000,00 Euro per le spese di viaggi (Lubango-Luanda-Roma-Foggia A/R), assicurazioni sanitarie, assicurazioni Inail, spese di documenti, di ospitalità, etc.

Con lo scopo di raccogliere i fondi necessari l'associazione ha provveduto a stampare un libricino, “Forti senza violenza”, a cura di Don Leonardo Catalano parroco di Pietra Montecorvino, che racchiude un pensiero di pace di Giovanni Paolo II per ogni giorno dell'anno.

"Ci sembrava strano chiedere soldi alle persone ed abbiamo così pensato a questo libretto che lancia messaggi di pace al mondo, e chiediamo a tutti gli amici e persone di buona volontà un aiuto concreto, affinchè ci aiutino a vendere questi libretto alla modica cifra di solo 1 euro ciascuno in modo da portare a compimento l’ultima parte del progetto" conclude Dora De Palma.


Ad aiutare "Il Vangelo della Vita" ci saranno anche i ragazzi di Terra Nera (www.terranera.ws), associazione di giovani della provincia di Foggia, che saranno attivi già dai prossimi giorni nella vendita del libretto "Forti senza Violenza" nei Monti Dauni ed a Foggia.


Per aiuti e/o richieste d informazione potete contattare "Il Vangelo della Vita" al 347-1922223, oppure al sito web www.ilvangelodellavita.org
Comunicato Stampa Il Vangelo della Vita
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STORNARELLA - spara ai ladri e ne uccide uno: arrestato agricoltore (7/03/2010)

E' stato arrestato nel corso della notte con l’accusa di omicidio volontario il titolare dell’azienda agricola di Stornarella che ieri sera ha sparato contro due sconosciuti che si erano introdotti nel suo podere, uccidendone uno.

La vittima è un cittadino romeno, Ionel Marin di 37 anni, residente a Cerignola che già in passato era stato arrestato per furti e ricettazione. È morto in seguito alle ferite causate dai colpi di fucile che lo hanno raggiunto alla testa mentre tentava di fuggire a bordo di una Citroen Zx, condotta da un'altra persona.

Secondo quanto accertato dal medico legale, l'uomo è stato raggiunto alla testa da almeno sei colpi sparati con un fucile calibro 12 che hanno anche infranto il lunotto posteriore dell'auto su cui si trovavano i due.

L'agricoltore arrestato si chiama, Domenico Corbo di 54 anni, che aveva regolarmente registrato l'arma. È stato lo stesso Corbo ad avvertire i carabinieri dell'accaduto.

Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia Luciana Silvestris. Per tentare di rintracciare il secondo uomo, sono stati allertati tutti gli ospedali della zona per verificare se vi siano persone ricoverate o medicate per ferite d'arma da fuoco.

Secondo quanto lo stesso imprenditore ha raccontato ai carabinieri, la sua azienda aveva in passato subito altri furti. Quando ieri sera ha visto le due persone che si aggiravano nella sua proprietà, l’uomo ha quindi sparato due colpi in aria con il suo fucile da caccia. I due sono fuggiti a bordo della loro automobile e l’uomo ha sparato ancora colpendone uno.

L’altro ha quindi abbandonato la vettura ed è fuggito a piedi. Per tutta la notte i carabinieri hanno compiuto battute nella campagne circostanti senza però riuscire a rintracciare il fuggitivo.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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FOGGIA - «Mondiali di pizza» al foggiano Giorgio la medaglia d’argento (7/03/2010)

Ancora una volta i pizzaioli foggiani sul podio mondiale. Dopo aver raggiunto il terzo posto nel 2009 a San Sebastiano al Vesuvio, Gianni Giorgio (della pizzeria Pinogiorgio) prova a guadagnare posizioni e centra la medaglia d’argento conquistando il secondo posto al campionato mondiale "Associazione Spigamica" presso la fiera di Rimini con la pizza Kamut.

Il 49enne foggiano, che fa parte dell'associazione Pizzaioli Pugliesi con Presidente Luigi Stramerra, ha creato una piccola godibile opera d’arte per palati anche forti.

Nella pizza Kamut ingredienti particolari, a cominciare dalla farina integrale di Kamut, poi lardo di Colonnata, mozzarella, caciocavallo e dopo averla tirata dal forno si aggiunge yogurt greco, noci e miele. Da provare insomma.

«E’ la seconda volta che sfioro il titolo mondiale. Arriverà anche il primo posto ne sono convinto», dice Gianni Giorgio che spiega come è fatta la pizza kamut: grano biologico che non può essere trattato dai mulini.

«A Foggia ci sarà il primo forno per la pizza kamut, saremo pronti subito dopo la Pasqua. Al nord va molto bene, sono convinto che avrà successo anche nella nostra città», aggiunge Gianni Giorgio.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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BARI - Nichi e Michi: «Basta errori, siamo fratelli» (7/03/2010)


Tornano uniti «Nichi & Michi», tornano a chiamarsi fratelli e ad abbracciarsi sul palco del Teatro Piccinni davanti alle 600 persone che ieri hanno partecipato all’evento barese del Pd per la candidatura del governatore. Ma i segni degli ultimi mesi, quelli passati a gettarsi veleno l’un contro l’altro per la questione candidatura, non sono cancellati del tutto sui volti di Michele Emiliano e Nichi Vendola.

I due campioni del centrosinistra - e delle «primavere» che dal 2004 in poi hanno travolto la Puglia - ieri si sono chiesti reciprocamente scusa, si sono commossi e «pubblicamente» riappacificati, uniti come sono dall’«obbligo» di dover vincere il centrodestra alla prossima sfida. Ma a quelle ferite, che la politica ora vuole cancellare, hanno guardato per tutta la serata, l’uno (Michi) ad ammettere gli errori del suo partito, il Pd, nell’aver tentato di far prevalere il «ragionamento politico» sulla «volontà popolare» quando si trattava di scegliere il candidato; l’altro a ricordare che il sindaco di Bari «fratello» era «nel momento più duro del confronto» e fratello è rimasto, perché «farsi un po’ male è inevitabile quando ci si vuole bene», come in ogni famiglia che si rispetti, a patto che «nella vita pubblica si abbia sempre l’accortezza di ascoltare l’altro».

La serata comincia con un video promozionale ironico e stralunato (il tratto distintivo della campagna di Vendola): un tg all’incontrario dove Vito Lammersa (chiaro il richiamo al dialetto barese) descrive una Puglia dal 2005 in poi governata da Fitto. Risultato: una centrale nucleare al posto del risorto Petruzzelli, Punta Perotti che si erge direttamente sul mare onde consentire ai residenti il tuffo dal balcone, un tunnel nella Fibronit.

Risate e applausi in sala (ci sono anche mamma e sorella di Nichi). Prende il microfono Emiliano e ripercorre tutte le tappe che in questi 5 anni hanno accomunato Regione e Comune di Bari. Le scuse del Pd (di cui è presidente) a Nichi, ma anche l’attacco al governo Berlusconi per lo sfregio alla Costituzione col decreto salva-regionali. Quindi la citazione di «un poeta che non conosco, Alfred Tennyson».

Tocca a Vendola, che non se la fa scappare la «sfida» con il «fratello». Conosce Tennyson e lo cita perfino in inglese: lo sfottò è per Palese (reo di non conoscere bene la lingua e per questo di aver sbagliato nel famoso bond della Regione), ma ai più salta agli occhi la punzecchiatura poetica tra i due.

Poi giù con le conciliazioni e il richiamo al popolo della sinistra, quello stesso che lo vide stravincere alle primarie contro il «ragionamento» dei vertici Pd: non accontentiamoci, dice, «non basta puntare sul disfacimento del berlusconismo per vincere, occorre costruire città per città una vera alternativa» a quell’«egemonia culturale» che è stata seppellita dalle macerie dell’Aquila ma non è finita. Anzi, può risvegliarsi «con una regressione reazionaria».

È un Vendola cupo che parla, quello che assiste alla fine «tragicomica» della Seconda Repubblica, dove la «missione bontà» declamata per il terremoto in Abruzzo si è rivelata nelle «risate di una banda di delinquenti», dove si straccia senza remore un «pilastro della democrazia» qual è l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (i licenziamenti). È un Vendola che non ci sta a fare una campagna rispondendo ai «toni da teppista da stadio» usati dallo sfidante Palese e che sa che «le allusioni sulla vita privata» lanciategli contro anche ora (fu così anche nel 2005) si «ritorceranno contro» i suoi detrattori.

Ma è anche un Vendola consapevole che la partita è tutta da giocare e che quelle prospettive di sviluppo lanciate in questi 5 anni in Puglia («altro che filastrocche») non bastano ad assicurare la vittoria. Fine serata, elogi per i sindaci di Bari e Melpignano (Blasi è in sala), abbraccio sentito e forte tra i due fratelli-coltelli. «Palese recupera nei sondaggi? È simpatico - sorride Nichi - gli faccio tanti auguri».
BEPI MARTELLOTTA da La Gazzetta del Mezzogiorno
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BARI - Fitto: con Berlusconi e Palese vinceremo (7/03/2010)

La campagna elettorale inizia adesso, entra nel vivo con una squadra forte intorno a Rocco Palese con il presidente Silvio Berlusconi che l’altra sera ha preannunciato la sua presenza in Puglia: siamo partiti con convinzione per andare a vincere queste elezioni». Lo ha detto il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto.

Per Fitto «i sondaggi che vengono in qualche caso enfatizzati, da chi li ha sempre criticati, dimostrano un affanno e un nervosismo. Noi siamo in presenza di un dato oggettivo, che era ovvio e noto, di un candidato, il nostro, che era meno conosciuto del suo avversario».

«Ma - ha aggiunto il ministro - non è un caso che negli ultimi venti giorni si sia passati da meno quindici a quasi un livello analogo dei numeri. Lo dicono sondaggi autorevoli che sono pubblicati su quotidiani nazionali e su settimanali nazionali». «Io - ha aggiunto Fitto - voglio chiedere scusa a oltre duemila persone che ieri a Bari sono rimaste fuori dal Teatroteam (dalla convention del Pdl, ndr) perché il luogo ha consentito solo a quattro-cinquemila persone di partecipare».

«Questo - ha concluso il ministro– penso sia una risposta concreta anche allo sforzo di qualche mezzo di informazione che prova a minimizzare una manifestazione di questo tipo, rendendola quasi omologabile a quelle che quotidianamente si fanno in giro per la Puglia».

«È vergognoso che per motivi elettorali la sinistra salentina continui ad impedire il raddoppio della ss 275 Maglie-Leuca», afferma intanto Rocco Palese, per il quale «la giunta Vendola proprio non vuole realizzare questa infrastruttura fondamentale per il Basso Salento e per impedire che tante vite continuino a spegnersi su questa strada pericolosissima».

«I sondaggi che stanno uscendo in queste ultime ore denotano in realtà soltanto, con il voto ancora lontano e con le liste ancora non decollate, due dati veramente significativi. Il primo è che la partita si gioca soltanto tra Vendola e Palese, con la terza incomoda (Adriana Poli Bortone, ndr) di fatto utile soltanto a Vendola», commenta il coordinatore regionale pugliese del Pdl, sen. Francesco Amoruso. «Il secondo - aggiunge Amoruso - è che la forbice tra Nichi Vendola e Palese, ammesso e non concesso che ci sia e sia a favore del primo, si sta comunque riducendo sempre più».

«L'eccezionale riuscita della manifestazione del Teatroteam costituisce una svolta fondamentale di questa campagna elettorale», afferma dal canto suo il vicecoordinatore regionale pugliese del Pdl, Antonio Distaso: «Il popolo pugliese di centro-destra si è stretto intorno a Rocco Palese, Nicola De Bartolomeo ed ai suoi candidati nelle liste della coalizione».

«Sulla vicenda acqua la propaganda del centrosinistra di Vendola non conosce confini. È vero, come dice lui stesso, che ha preso la rincorsa in questi cinque anni di governo. Un rincorsa evidentemente lunga, ma non per fare “il salto verso il futuro”, solo per farlo nel vuoto dell’ipocrisia e dell’inganno», afferma il senatore Pdl Luigi D’Ambrosio Lettieri.

«In una intervista, il collega Arcangelo Sannicandro si è prodotto in un’esilarante decantazione dei presunti meriti di Vendola verso la Puglia e segnatamente verso la Capitanata, inanellando un autogoal dopo l'altro», attacca il capogruppo di An-Pdl alla Regione Puglia, Roberto Ruocco: «Ha, per esempio esaltato l'eliminazione dell’addizionale Irpef, dimenticando che essa era stata introdotta con il Bilancio 2008 dallo stesso Vendola, insieme agli inasprimenti di IRAP ed imposte su carburanti, gas e rifiuti, ed entrerà in vigore con il prossimo governo regionale».

«Nei miei confronti ho visto piu' d iun accanimento giudiziario, ho visto un accanimento sulla persona», ha poi detto il coordinatore regionale pugliese del movimento «Puglia prima di tutto», Salvatore Greco, a proposito di un’inchiesta sulla sanità pugliese, risalente ai primi anni 2000, nella quale qualche mese fa è risultato indagato. «Ci vuole chiarezza soprattutto quando un pubblico ministero come Lorenzo Nicastro si candida nelle file dell’Idv a sostegno di Vendola», ha concluso Greco.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Bari -Liste, quote rosa la beffa è servita (7/03/2010)

Le chiamano «quote rosa», in realtà sono una beffa. Le candidature per le prossime elezioni regionali confermano che ogni promessa sulla parità di rappresentanza tra i sessi è un debito disatteso. In Puglia come in Basilicata, dove ogni proporzione è affidata al buonsenso dei partiti e non è codificata, la «quota di genere» (come viene, in maniera meno folkloristica, chiamata all’estero) è al di sotto di quel 30 per cento contemplato dagli statuti dei partiti in base alla normativa nazionale. In Puglia il dato si attesta al 24% (215 donne su un totale di 874 candidati) e in Basilicata - calcolando anche le candidate inserite nei «listini» - il dato sfiora il 23% (63 su 448).

Questa tornata elettorale si segnala per una novità assoluta, che non trova precedenti nella storia politica della Regione Puglia: la candidatura di una transessuale. Figura in provincia di Lecce nella lista presentata dal cartello della sinistra a sostegno del candidato presidente Vendola. Nessuno dei partiti, tuttavia, si distingue per predominanza di candidature femminili.

In generale, è lo schieramento di centrosinistra più attento alle quote rosa nelle liste. In provincia di Bari, per esempio, la sola lista «La Puglia per Vendola» schiera nove donne su 21 candidati, a fronte di una sola donna nel Pdl. A Lecce è il Pd a brillare, rispetto agli altri partiti, con 5 donne su 14, come a Taranto (3 su 10, come anche per Sel). La provincia di Brindisi è quella in cui il centrodestra si mostra più «muscolare», insomma meno «rosa»: nessuna donna per due liste su sei; niente donne anche per i centristi.

Nel Foggiano i radicali eccellono con sei candidate su 11; l’Udc le lascia a quota zero.

In Basilicata i listini collegati ai candidati presidenti compensano in qualche modo le lacune delle liste dei partiti e fanno lievitare la percentuale di presenze rosa. Anche qui è il centrosinistra a mantenere uno sguardo di attenzione maggiore alle indicazioni di legge.

Alle comunali nei capoluoghi di provincia - Matera e Andria - la musica non cambia: un solo candidato sindaco donna in ciascuno dei due centri, e solo occasionalmente il posto di capolista è affidato a una donna. A Matera c’era una novità assoluta, una lista civica tutta al femminile: non è stata ammessa per irregolarità formali.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Conversione punto debole della predicazione di Gesù - Oggi la 3a Domenica di Quaresima (7/03/2010)

“Dio non ha bisogno degli uomini; sono gli uomini che hanno bisogno di Dio. La luce esiste anche in un mondo di ciechi; la Luce non si spegne se gli occhi non la vedono (Guareschi). E’ proprio vero che siamo, soprattutto noi uomini che abbiamo bisogno di Dio. Il Vangelo di oggi (Luca 13, 1-9) è di incredibile attualità.

Parafrasandolo, potremo dire, forse che quegli uomini e quelle donne colpiti nel crollo delle Torri Gemette a New York o negli attacchi terroristici in Spagna o nei maremoti in Asia o nel terremoto dell’Aquila o di Haiti, fossero più peccatori di noi? Dove era Dio? Ci domandiamo davanti a tanto dolore innocente. E Dio ci risponde: “Io-Sono”. Io ci sono! Dio interviene per soffrire con noi. Dio è onnipotente esclusivamente nell’amore.

Potente come l’amore. Impotente come l’amore. Perché può solo ciò che l’amore può. E’ quella che qualcuno ha chiamato “l’onnipotenza povera di Dio”. Dio, comunque, c’è! E’ colui sul quale si può contare in ogni circostanza. Non è un Dio assente, lontano, indifferente. Dio esiste per l’uomo e lo attende anche quando l’uomo lo ignora e perfino lo nega, proprio come “la luce che esiste in un mondo di ciechi”.

Uno scienziato britannico ha rivelato che “Dio esiste al 67%”, sulla base di calcoli matematici. Ma “sono proprio gli atei la miglior prova dell’esistenza di Dio” (Liverani). Dio non abbandona l’uomo, anche se molte volte è l’uomo che abbandona Dio. Dio non cessa di essere l’orizzonte, anche se i nostri occhi non lo vedono. Gesualdo Bufalino si chiedeva in modo suggestivo: “Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?”.

L’agnostico drammaturgo Jonesco concludeva: “E’ difficile immaginare un mondo senza Dio”. Invece di chiederci “Dove era Dio?” proviamo a chiederci: “Dov’è l’uomo?”. Quando Dio passa a chiedere i nostri frutti (Vangelo) cosa gli diamo? Nonostante le delusioni che gli diamo, Dio continua a credere in noi, sperare in noi, ad aspettare qualcosa di buono da noi. “Se non vi convertirete....” non è una minaccia, ma un invito.

Facciamo opere di conversione, cambiamo strada, rinnoviamo la nostra vita. Dio si rivela come un essere dinamico, come salvatore, come giudice esigente, come appello all’umanità. La liturgia odierna vuole che il fedele cerchi di purificarsi da tutte le idolatrie, da tutte le false nozioni di Dio. “Nulla risulta più capestro della storia di un Dio falsato, messo lì ad indorare di sacro Le forme morali, economiche e sociali già fatte” (Mancini).

Con Dio ci si deve sempre incontrare o scontrare. L’Israele della schiavitù l’ha incontrato come liberatore, l’Israele del deserto si è scontrato con lui ricusandolo, l’Israele del tempo di Cristo è restato indifferente senza produrre frutti. A Dio non si sfugge e speriamo che il nostro sia un incontro per un abbraccio (Luca 15).

“Ti ho amato con pietà, con furia ti ho adorato. Ti ho violato, bestemmiato. Tutto puoi dire di me tranne che ti ho evitato” (Testoni). Per ottenere da Dio un incontro-abbraccio è necessario seguire una rotta, la conversione, uno dei punti nodali della predicazione di Gesù. Dio, però, “è paziente e misericordioso, lento all’ira e ricco di grazia e fedeltà” (Es 33,6) Dio lascia un altro anno ai nostri “tre anni” di inutilità e di vuoto (Vangelo).

Egli spera sempre che all’orizzonte della strada riappaia il figlio amato. Timore e speranza si fondono in questa domenica. Timore per la giustizia, speranza per la bontà di un Dio che “perdona sino alla millesima generazione”. Alla rivelazione di Dio deve corrispondere l’adesione dell’uomo: Parola di Dio e parola umana si devono incrociare in un dialogo libero e spontaneo. Anche il cammino da cristiani è come un deserto, luogo della tentazione.

L’appello di Paolo nel brano della prima Lettera ai Corinzi (10, 1-6. 1-12) è semplicissimo: il deserto detta nostra vita dev’essere invece il luogo dell’intimità, come aveva cantato il profeta Osea: “Ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (2, 16).

L’esigenza della risposta alla Parola di Dio diventa radicate e urgente con Gesù, la parola definitiva del Padre. Luca la sottolinea in due modi: con la cronaca e la parabola. Al centro della cronaca ci sono due episodi: una repressione brutale della polizia romana all’interno del Tempio (13, 1) e la tragedia delle diciotto vittime sotto il crollo della Torre di Siloe (13, 11).

I fatti si ripetono oggi. Gesù non si allinea con quelli che vogliono vedere nelle disgrazie il dito di Dio giudice. Quelle vicende hanno un significato per noi spettatori distaccati: la storia è breve e spesso spezzata all’improvviso. Non si possono lasciar cadere nel vuoto gli appelli e i messaggi di Dio, perché possono essere quelli definitivi. Si mostra a noi la parabola del fico improduttivo (13, 6-9).

Il dialogo tra il padrone della vigna e il contadino dominato dalla pazienza e dall’attesa, ci dà l’immagine del Padre (il padrone) e il servo contadino (Gesù); si instaura un rapporto d’intercessione per l’umanità indifferente e arida (il fico). Presso il Padre abbiamo sempre un mediatore per annodare i fili di un dialogo che l’uomo ignora e vuole spegnere.
Franco Camaggio da quotidianopuglia.it
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Turismo: basta un click e la fregatura (purtroppo) è fatta (7/03/2010)

Allettati dal ‘tutto compreso’ e a poco prezzo? State attenti: la fregatura purtroppo è fatta. Basta poco, soltanto un click. Se nella “vacanza tutto compreso” il mare non è limpido e la spiaggia non è pulita come appariva dal depliant promozionale del soggiorno organizzato, allora il tour operator è tenuto a risarcire i danni patrimoniali e lo stress da “vacanza rovinata” a chi ha comprato il pacchetto turistico che non ha mantenuto le aspettative. Lo sottolinea la Cassazione condannando un tour operator al risarcimento. La sentenza costituisce un precedente.

Il risultato? Centinaia di cause analoghe. Anche in Puglia una valigia di consigli che spesso però non vengono ascoltati. Disdette, aerei che partono in ritardo, valigie smarrite, traghetti impazziti, overbooking, alberghi di lusso simili a catapecchie, agenzie che falliscono. La lista dei disagi inflitti ai turisti durante le loro vacanze sembra senza fine (I dati si riferiscono al rapporto ‘Vacanze Rovinate’ di Telefono Blu, l’associazione consumatori per la salvaguardia dei diritti del turista). Per fortuna il 4% dei richiami arrivano dalla Puglia. Questo significa che non ci sono fregature? Forse. Il problema è un altro: non servono soltanto belle spiagge, sole e mare. Bisogna anche ‘coccolare’ il turista.

Basta fare un giro (naturalmente virtuale) sul web: offerte per Pasqua: Dubai, Turchia, Praga e Parigi le mete più gettonate. La domanda: ma non siamo in tempo di crisi? La risposta (la solita): non c’è crisi che tenga, le vacanze sono un must. E c’è chi ricorre al prestito pur di godersi tre-quattro giorni di relax.

Un’altra soluzione potrebbe essere il buono vacanza del governo. Ma questi non sono i bisogni reali. Secondo l’indagine 2008 della banca d’Italia il 50% delle famiglie si trova sotto la soglia dei 26.062 euro annui e solo il 10% sopra i 55.712 euro. Nonostante questi allarmanti numeri l’incentivo messo a disposizione dal governo sui buoni vacanza si rivolge ai single, che a loro volta sono classificati in tre fasce di reddito.Chiaramente gli incentivi comprendono solo i mesi di bassa stagione, perché nella stagione alta solo pochi si possono permettere una vacanza.
Delta da quotidianopuglia.it
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Foggia - Prezzi concorrenziali e piste più lunghe: questo è il Gino Lisa dei desideri (7/03/2010)

Il Gino Lisa che vorrebbero i foggiani o almeno mille di loro. Migliorare i collegamenti nel week end, attivare nuovi voli, pubblicizzare quelli già operativi, rendere i prezzi più concorrenziali e allungare la pista. Queste le proposte lanciate da un migliaio di fruitori dell’aeroporto di Foggia che hanno risposto ad un sondaggio lanciato dal comitato Gino Lisa.

Al sondaggio hanno partecipato maggiormente uomini, tra i 18 e i 45 anni soprattutto della fascia tra i 25 e i 30. Hanno dichiarato di aver volato da o per il Gino Lisa passeggeri provenienti dalla Bat, da Brindisi e da Lecce (per raggiungere la Sicilia), ma anche dalle province di Campobasso, Avellino e Potenza, che non dispongono di altri aeroporti nelle immediate vicinanze. Milano Malpensa risulta essere la destinazione più scelta, seguita da Torino, Palermo e Roma. Tra le nuove destinazioni in molti vorrebbero Pisa, una città difficilmente raggiungibile con treno o pullman, e Bergamo.

L’aeroporto di Orio al Serio costituirebbe un secondo collegamento per Milano, e coprirebbe anche tutta la zona a sud e a est della Lombardia, ricca di concittadini della Capitanata, che non scelgono l’attuale collegamento con Malpensa, perchè scomodo o non conveniente.

Tra le proposte spiccano anche Venezia e Cagliari, i cui aeroporti coprono aree di interesse lavorativo e turistico. Tra le mete internazionali, in vetta alla classifica, Londra e Parigi. Non potevano mancare i prezzi: molti hanno fatto notare che quelli delle compagnie low cost in aeroporti limitrofi, potrebbero indurre i foggiani a scegliere altre soluzioni di viaggio.

Gli intervistati sono anche consapevoli che l’attuale lunghezza della pista impedisce l’atterraggio ed il decollo di aerei più grandi, e quindi il concreto sviluppo di un serio traffico di passeggeri. Tutti i suggerimenti sono stati comunicati alle compagnie aeree Darwin Airline e SkyBridge, nonchè ad Aeroporti di Puglia. Un esempio per le istituzioni che predicano il coinvolgimento dei cittadini, ma ‘razzolano’ tutt’altro. Se i sondaggi venissero ascoltati…
Ypsilon da quotidianopuglia.it
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ALBERONA – Assistere gli anziani A Alberona il centro - Giovedì il via libera al bando (7/03/2010)

Giovedì con l’aggiudicazione del bando per l’attivazione del centro di assistenza agli anziani, il progetto “Dopo di noi” compirà un passo molto importante. L’obiettivo è quello di inaugurare la struttura entro il 2010. Il centro di assistenza, ormai in fase di ultimazione, accoglierà anziani disabili non autosufficienti.

Nell’ambito delle politiche socio-sanitarie, sono state confermate le “Borse Lavoro” destinate ai cittadini in condizioni di svantaggio economico e sociale. Il programma, che interessa 8 persone, è già in corso e prevede un monte complessivo di 120 ore lavorative.

Si tratta di un intervento programmato e attuato nell’ambito del Piano Socio sanitario di Zona che mette insieme 14 Comuni, Lucera capofila assieme alle amministrazioni comunali dei paesi appartenenti alla Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali.

Le persone che hanno avuto accesso alle “Borse Lavoro” sono impiegate in lavori di pubblica utilità: miglioramento dei servizi di manutenzione e pulizia del verde pubblico, servizio di scuolabus e doposcuola. Grazie ai fondi messi a disposizione dal Piano Socio sanitario di Zona, ad Alberona sono già stati attivati lo sportello di aiuto psicologico per i bambini e quello per il sostegno alle famiglie. Attivati anche importanti misure a sostegno dei portatori di handicap fisici e di chi soffre di disagio psichico.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - diritto allo studio: sì al Piano Rinvio per il centro sociale - In Consiglio comunale nessun voto contrario, solo 6 astenuti nella minoranza (7/03/2010)

E’ stato approvato anche con il voto favorevole di un consigliere comunale di minoranza e l’astensione del PdL il Piano comunale per il Diritto allo Studio per il 2010. Rinviata, invece, la decisione sulla localizzazione della struttura socio-culturale prevista nel piano di riqualificazione urbana che interessa l’area compresa tra viale Europa e via Postiglione. E’ stato questo il primo argomento trattato dall’Assise, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Vinicio Di Gioia, che già nella seduta consiliare del 22 febbraio aveva illustrato il contenuto della delibera.

L’opera pubblica in questione, che è parte integrante di un PRU adottato oltre 10 anni fa, deve essere realizzata interamente a spese dell’impresa, con investimento di circa 800.000 euro, su un suolo di proprietà comunale, individuato alla convergenza tra viale Europa e via monsignor Cavotta. “Questa collocazione fu concordata, all’incirca 5 anni fa, tra l’Amministrazione comunale e l’impresa a seguito delle proteste dei cittadini – ha affermato Di Gioia – contrari alla costruzione dell’opera in via Sbano”.

Sempre sul punto, il presidente della Commissione Territorio, Raffaele Capocchiano (PS), ha sostenuto “documenti alla mano, la titolarità comunale tanto del suolo di via Sbano che di quello di viale Europa”. Ciò nonostante il consigliere Angelo Benvenuto (PS) ha avanzato la proposta di rinvio della delibera a causa della “mancanza degli atti formali che certificano la proprietà dei suoli”. La proposta è stata approvata con 14 voti favorevoli, 1 voto contrario (il consigliere del PD Paolo De Vito) e 5 astenuti (tra i quali il sindaco, Gianni Mongelli, ed il presidente del Consiglio comunale, Raffaele Piemontese).

Il Piano comunale per il Diritto allo Studio è stato, invece, approvato con 21 voti a favore, espressi da tutti i gruppi di maggioranza e dal gruppo di minoranza Prima Foggia; astenuti i 6 consiglieri del PdL presenti in aula.Illustrando la delibera, l’assessore all’Istruzione e Formazione, Matteo Morlino, ha sottolineato che “il Comune ha confermato gli impegni di spesa previsti lo scorso anno, nonostante le ben note difficoltà finanziarie”.

Tra le iniziative specifiche, invece, a fronte del “costante aumento delle richieste di ampliamento del servizio di trasporto, abbiamo presentato domanda alla Regione Puglia di un contributo straordinario per l’acquisto di uno scuolabus”. Nel corso del dibattito consiliare, il capogruppo di Prima Foggia, Bruno Longo, ha invitato l’Amministrazione a “non operare alcun discrimine, in ordine ai finanziamenti, tra scuole pubbliche e private, anche per evitare contenziosi giudiziari in cui il Comune sarebbe soccombente”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Pdl: ‘La terza incomoda aiuta il voto a Vendola’ - ‘La partita si gioca tra due’ (7/03/2010)

“I sondaggi che stanno uscendo in queste ultime ore denotano in realtà soltanto con il voto ancora lontano e con le liste soltanto, con il voto ancora lontano e con le liste ancora non decollate, due dati veramente significativi. Il primo è che la partita si gioca soltanto tra Vendola e Palese, con la terna incomoda (la Poli Bortone, ndr) di fatto utile soltanto a Vendola”.

Lo ha detto il senatore Francesco Amoroso, coordinatore regionale pugliese del Pdl. “Il secondo – prosegue – è che la forbice tra Vendola e Palese, ammesso e non concesso che ci sia e sia a favore del primo, si sta comunque riducendo sempre più. Basti per tutti l’esempio di un Istituto storicamente affidabile come la Ghisleri, che vede una riduzione della stessa dagli otto punti del primo rilevamento al poco più di due del più recente”.

Per Amoroso, la “straordinaria affermazione” della manifestazione di Bari “con migliaia di persone che non hanno trovato posto, un clima indescrivibile di entusiasmo e lo straordinario valore aggiunto della prima, calorosa discesa in campo del presidente Berlusconi, dimostra che già oggi anche queste previsioni devono ritenersi superate”.

Per l’onorevole del Pdl Antonio Distaso, vicecoordinatore regionale pugliese, “l’eccezionale riuscita della manifestazione costituisce una svolta fondamentale di questa campagna elettorale. Il popolo pugliese di centro-destra si è stretto intorno a Rocco Palese, Nicola De Bartolomeo e ai suoi candidati nelle liste della coalizione e ha tratto dalla grande prova di forza che esso stesso ha dato una spinta formidabile per le settimane che contano nella conquista del consenso.

Se c’era una differenza di partenza, dovuta alla sterminata esposizione mediatica, tra Vendola e Palese” dopo la manifestazione è stata “certamente annullata, per il salto di qualità che ha prodotto nella nostra presenza, a partire dall’annuncio dell’apporto diretto del presidente Berlusconi”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Pdl: ‘L’acqua gratis di Vendola è solo propaganda’ (7/03/2010)

“Sulla vicenda acqua la propaganda del centrosinistra di Vendola non conosce confini. E’ vero, come dice lui stesso, che ha preso l arincorsa in questi cinque anni di governo. Una rincorsa evidentemente lunga, ma non per fare ‘il salto verso il futuro’, solo per farlo nel vuoto dell’ipocrisia e del’inganno”.

Così il senatore del Pdl, Luigi D’Ambrosio Lettieri. “Vendola promette ai pugliesi acqua gratis – ha continuato – attraverso una legge approvata dalla sua giunta al photofinish in modo da non dover ottemperare a quanto promesso, ma da regalarsi un argomento utile in campagna elettorale, ma dimentica di dire che quella legge è in contrasto con la normativa nazionale e che la copertura finanziaria per consentire acqua gratis sarà a valere sulla fiscalità generale”.

Per D’Ambrosio Lettieri, dunque, “Vendola h aintenzione di aumentare ancora le tasse, come se non bastassero quelle che ha propinato ai pugliesi fino a questo momento. Questo avviene in una regione dove già si pagano servizi idrici con tariffe aumentate del 20% in due anni”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Pd: Aqp non finisca nelle mani di una multinazionale (7/03/2010)

“Salvare l’acqua è una questione di civiltà e democrazia. E’ un bene della collettività, insostituibile per la vita di ognuno di noi. La sua fruizione non può dipendere dalle leggi di mercato, ma deve essere tutelata e garantita.

Apprezzo la presentazione del disegno di legge che il presidente Vendola ha ufficializzato affinché l’Acquedotto pugliese torni ad essere pubblico”. Sono le parole del csegretario regionale del Pd, Sergio Blasi, candidato al Consiglio regionale.

“Tutti noi dobbiamo unirci – ha aggiunto – contro l’idea di una privatizzazione. Dobbiamo evitare che in futuro l’Acquedotto dei pugliesi possa finire nelle mani di multinazionali che per i loro interessi economici e finanziari, aumentino i prezzi del servizio e decidano su un bene comune che è un diritto umano fondamentale per la vita di ogni uomo.

Dobbiamo prendere coscienza che l’acqua deve essere gestita nell’interesse generale della collettività. L’acqua non è una merce e i cittadini pugliesi non possono essere considerati dei clienti”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Poli: ‘Ogni voto è utile. Quote rosa orribili. I sondaggi? Mistificazioni’ - Osceno il decreto salvaliste. Salari alle casalinghe coi fondi Ue’ (7/03/2010)

Domani, 8 marzo, ricorre la Festa della Donna. Un’occasione troppo spesso retorica e di cui la maggior parte del gentil sesso non conosce l’origine. Ogni giorno dovrebbe essere occasione di protagonismo per tutte le donne , ma purtroppo ci sono settori in cui la presenza femminile è ancora troppo scarsa, primo fra tutti la politica. Ne è convinta la senatrice Adriana Poli Bortone, candidata alla Presidenza della Regione Puglia per la lista Io Sud – Udc, che ieri a Bari ha ribadito il concetto nel corso di una manifestazione elettorale in via Sparano.

La leader di Io Sud non ha perso l’occasione per commentare le affermazioni del ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, che avrebbe citato sondaggi che danno il candidato del centrodestra Rocco Palese a +15% su di lei e dello stesso Palese, che ha invitato gli elettori del centrodestra a praticare il “voto utile” in suo favore: “È osceno non soltanto il decreto salvaliste, che serve per risolvere dall’alto dissidi interni al Partito, ma anche il tentativo di orientare l’elettorato attraverso questi sondaggi mistificati a pagamento.

Parlare di voto utile è un segno di disprezzo nei confronti dei cittadini perché ogni voto è utile. A vedere come il Pdl sta gestendo questa fase preelettorale vrebbe da dire che è un Partito senza né capo Né coda, ma in realtà il capo c’è ed è Silvio Berlusconi, è tutto il resto che manca”.

Mimose, rose e palloncini rossi a forma di cuore protagonisti della manifestazione, distribuiti ai passanti per sensibilizzare sull’importanza del ruolo femminile. Al centro del suo discorso proprio il suo essere donna di successo in politica: “In queste occasioni piene di retorica bisognerebbe dare indicazioni positive, ad esempio le quote andrebbero inserite per finalizzare una parte dei fondi comunitari per aiutare le donne capaci e dare un salario alle casalinghe.

Ritengo le quote rosa uno strumento orribile perché le donne dovrebbero fare politica per le proprie capacità, perché hanno qualcosa da dire e non per imposizione della legge – ha affermato la Poli Bortone rispondendo alle domande dei giornalisti – le poche donne candidate nelle liste dei miei avversari sono il frutto dell’emendamento votato da loro il 31 dicembre scorso, che consente di aggirare l’obbligo di inserire donne in lista e che rappresenta l’ennesima riprova del consociativismo che unisce trasversalmente pd e Pdl in questa Regione. Adesso in Puglia può esserci la maturità democratica e politica per eleggere un presidente donna”.
Antonella Paparella da quotidianopuglia.it
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BARI - Una cartolina ‘in rosa’ dalla Regione - Consulta femminile (7/03/2010)

Di ogni età, condizione, nazionalità e tutte sorridenti: sono le donne ritratte nella cartolina che la Consulta regionale femminile diffonde in occasione della Giornata della Donna. Un’occasione per “riflettere aiutare, aiutarsi a vivere più consapevolmente il proprio essere donna e persona, tutelata da ogni forma di violazione”, nota in un breve messaggio sul retro Annamaria Carbonelli Quaranta, presidente dell’organismo di parità del Consiglio regionale. E la Consulta femminile pugliese dedica le celebrazioni dell’8 marzo 2010 al “rispetto dei diritti di tutti”, senza differenza di generi. L’invito è comunque a non dimenticare ogni giorno i diritti delle donne.
da quotidianopuglia.it
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Al via la seconda edizione del sostegno del circuito Adriatico del Gruppo Conad: domani nei punti vendita delle regioni Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e Basilicata verranno donate le primule Ant a tutte le donne. Un gesto simbolico per sottolineare l’importanza della prevenzione.

Al via la seconda edizione del sostegno del circuito Adriatico del Gruppo Conad: domani nei punti vendita delle regioni Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e Basilicata verranno donate le primule Ant a tutte le donne. Un gesto simbolico per sottolineare l’importanza della prevenzione.

L’omaggio floreale promuoverà il servizio numero verde: Ant metterà a disposizione un oncologo che risponderà all’ 800 92 92 03 il giovedì dalle ore 9 alle 17 dal giorno 11 marzo al giorno 1 aprile. “La Fondazione Ant Italia Onlus è grata alla cooperativa Conad Adriatico,– afferma Raffaella Pannuti, Segretario Generale Ant – la cui Solidarietà ci permette di sostenere il nostro Progetto Eubiosia – un progetto di Vita”.

“Conad Adriatico è da sempre impegnato in opere solidali sul territorio nelle zone in cui opera, - afferma Antonio Di Ferdinando, ad Conad Adriatico - e quest’anno abbiamo scelto di sostenere ancora Ant. La cooperativa devolverà l’1% dell’intero fatturato della giornata dell’8 marzo 2010 a sostegno dell’assistenza domiciliare”.
da quotidianopuglia.it
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ROMA - Ant: nei ‘super’ Conad di Puglia e Lucania le primule alle donne - Prevenzione in rosa (7/03/2010)

Al via la seconda edizione del sostegno del circuito Adriatico del Gruppo Conad: domani nei punti vendita delle regioni Abruzzo, Marche, Molise, Puglia e Basilicata verranno donate le primule Ant a tutte le donne. Un gesto simbolico per sottolineare l’importanza della prevenzione.

L’omaggio floreale promuoverà il servizio numero verde: Ant metterà a disposizione un oncologo che risponderà all’ 800 92 92 03 il giovedì dalle ore 9 alle 17 dal giorno 11 marzo al giorno 1 aprile. “La Fondazione Ant Italia Onlus è grata alla cooperativa Conad Adriatico,– afferma Raffaella Pannuti, Segretario Generale Ant – la cui Solidarietà ci permette di sostenere il nostro Progetto Eubiosia – un progetto di Vita”.

“Conad Adriatico è da sempre impegnato in opere solidali sul territorio nelle zone in cui opera, - afferma Antonio Di Ferdinando, ad Conad Adriatico - e quest’anno abbiamo scelto di sostenere ancora Ant. La cooperativa devolverà l’1% dell’intero fatturato della giornata dell’8 marzo 2010 a sostegno dell’assistenza domiciliare”.
da quotidianopuglia.it
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Continuiamo a vivere i nostri anni, ma soprattutto, vi prego, sorridete di più -  La lettera di Ida Sorrentino/Pronti, sin dal mattino, come soldati al fronte per cercare di non deludere, di essere all’altezza (7/03/2010)

Caro direttore, è diventato proprio difficile, per ognuno di noi abitanti della terra, poterci rinchiudere in un solo attimo di serenità. Vaghiamo da ogni parte come formiche al sole, in cerca di risolvere non uno e neppure due o tre, ma mille problemi che, quotidianamente, richiedono priorità l’uno sull’altro ed eccoci pronti sin dal mattino, come soldati al fronte a cercare di non deludere, di esserne all’altezza, di essere degni di vivere questa vita che, nonostante tutto, è il più grande regalo che ci sia mai stato donato.

E, poiché le forze fisiche diminuiscono giorno dopo giorno (si abbia il coraggio di ammetterlo), è necessario curare se stessi per essere in grado di presentarci al prossimo in maniera tale di non angustiare maggiormente coloro che ci restano vicini, quei pochi che non ci abbandonano con i quali possiamo ancora colloquiare e rilassarci, nei ritagli di tempo pur sempre preziosi, ritrovando “i tempi che furono”.

Non mi dite, amici cari, che sono una “piagnona”, non mi accusate di aver perduto, attraverso gli anni, gli entusiasmi di allora. Tutt’altro! Gli entusiasmi non appartengono ad una “età precisa”: si esplicano in maniera diversa, è logico, è naturale, ma… quelle sensazioni restano in tutta la loro forza perché fanno parte di un certo Dna che non tutti posseggono.

Quindi, cari coetanei, continuiamo a vivere i nostri anni finché il Signore ce lo permetterà ma, soprattutto, vi prego, sorridete di più. Sere fa, accanto a me, signore che nonostante un trucco che considererei piuttosto pesantuccio, ascoltando l’orchestra di Paolo Lepore, in un circolo cittadino fra i più belli della nostra città, in un vortice di musica, di professionalità, di note che avrebbero fatto rimbalzare anche i “non udenti”, ebbene, restavano lì, mute, con espressioni assenti quanto annoiate forse perché (pensai) erano state distolte dalla vera vocazione del momento: il burraco!

Grazie a te, Paolo Lepore, ad Armando De Cillis e tutti gli altri che li attorniano, veri maestri della buona musica, grazie per quelle ore meravigliose durante le quali io ritrovo la musica della mia vita, quando qualcuno mi disse: “Ida, se non conosci il jazz, non puoi considerarti una musicista”.

E poiché, tra mille difetti nascondo qualche virtù, ascoltai quell’insegnamento che mi ha completata in ciò che di più bello esista al mondo: la musica. “Senza la musica, la vita sarebbe un errore” Nietzsche. “Colui che non può contare su nessuna musica dentro di sé e non si lascia intenerire dall’armonia concorde di suoni dolcemente modulati, è pronto al tradimento, agli inganni e alla rapina: i moti dell’animo suo sono oscuri come la notte e i suoi affetti tenebrosi come l’Erebo. Nessuno fidi mai in un uomo simile” Shakespeare.

E passo ad altro argomento anche se, la precedente considerazione sulla ricerca del bisogno insito in ognuno di noi di ricercare un attimo di serenità, non era altro che la conseguenza di stupore, di incredulità quasi difronte ad una notizia che circola da tempo lo so, ma che, oggi, ha ricevuto da me più attenzione provocandomi una ulteriore tristezza interiore che mi prende ogniqualvolta io riceva, dall’esterno, quasi un tradimento e, per farvi sorridere, vi citerò ancora il grande Shakespeare che, rivolgendosi al Cristo, ebbe a dire:

“Lui, fra dodici, scoperse il tradimento in uno solo; io, in dodicimila, l’ho scoperto in tutti!”. Lontana da simili pretese, io umilmente mi rivolgo ad un personaggio della mia terra, un uomo che avevo sempre apprezzato, uno che consideri amico, un punto di riferimento e orgoglio del mio sud quando, la scorsa estate in quel di Forte dei Marmi, alla “Versiliana”, si esibì in un duo “salvando” categoricamente una Catherine Deneuve che, senza del suo interlocutore a nome Michele Placido, sarebbe stata affossata ancor di più non solo dalla critica italiana ma soprattutto da quella francese.

Nonostante i suoi capelli bianchi, Placido, il buon ragazzo della “porta accanto”, salvò letteralmente la scena, frenando un pubblico tra i più scelti ed esigenti, riuscendo a rabbonirli, a farli sorridere, a farli applaudire persino educatamente. Stamane, leggo, durante una sua intervista: “Tutto il rispetto per i parenti delle vittime.

Ma certo, non possiamo solo fare film su Padre Pio”. E così, caro Michelino Placido, anche tu scendi da quel piedistallo sul quale ti avevo posto. Te ne freghi di me? Ne hai tutto il diritto così come ho anch’io il diritto di dire la mia: “Cambio canale quando sullo schermo televisivo appaiono personaggi pubblici quali Santoro, Travaglio, Di Pietro ecc. ecc. Ora, farai parte anche tu della mia scelta e ricordati che ‘perdere un amico, è perdere un tesoro’.

Tieniti pure il tuo bel René, ma abbi almeno il coraggio, quello che attribuisco ad alcuni uomini della mia vita, di mostrarti per ciò che tu sei e, soprattutto non rilasciare (riferendoti a Vallanzasca) dichiarazioni quali: ‘non lo assolvo, indago sul lato oscuro’”. Per quanto riguarda me, ti auguro che, Padre Pio, assolva te.
Ida Sorrentino da quotidianopuglia.it
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ROMA – Vendola: ‘Con il dl una grande truffa. E’ un pezzo di fascismo’ - Il presidente della giunta regionale: “Inaccettabile” (7/03/2010)

“Il decreto salvaliste è come un pezzo di fascismo”. Parola di Nichi Vendola, all’indomani della firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha innescato un acceso dibattito politico. Di seguito una sintesi degli interventi di alcuni esponenti dei 2 schieramenti.

SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTÀ – Il Partito del presidente uscente della Regione Puglia e ricandidato del centrosinistra, Nichi Vendola, adedirà alla manifestazione in programma sabato prossimo a Roma per protestare contro il decreto salvaliste.

Lo ha annunciato lo stesso Vendola nel corso di una telefonata con il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani. Vendola ha anche reso noto che la protesta riguarderà anche la nuova norma che permette di aggirare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

ANTONIO LEONE, vicepresidente della Camera (Pdl) – In Italia c’è ormai un’emergenza democratica e questa è certamente rappresentata da Antonio Di Pietro.

Lo conferma la sua ultima dissennata minaccia di impeachment contro il Capo dello Stato, che ancora una volta ha invece dimostrato equilibrio e saggezza riconoscendo la legittimità costituzionale di un decreto interpretativo che restituisce al corpo elettorale il suo pieno diritto di voto in 2 Regioni importanti del Paese. GAETANO

QUAGLIARIELLO, vicecapogruppo Pdl al Senato – Il decreto è frutto di una leale collaborazione tra istituzioni dello Stato, permette di coniugare in modo più razionale forma e sostanza, ribadisce il rispetto delle regole, ma ricorda anche che la sostanza della democrazia è il confronto fra posizioni differenti.

NICOLA LATORRE, vicecapogruppo Pd al Senato – La posizione di Di Pietro sull’impeachment al Capo dello Stato è assolutamente inaccetabile. Napolitano continua ad operare con grande equilibrio e garanzia per tutto il Paese. FRANCESCO

PIONATI, Alleanza di Centro – Berlusconi, con una scelta coraggiosa, dimostra di essere uno statista liberale: per lui la democrazia viene prima della democrazia.
da quotidianopuglia.it
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VENEZIA – D’Alema: ‘E’ un atto di arroganza. S’interviene per cambiare il gioco’ - Opposizione polemica sul dl (7/03/2010)

“Il decreto salva-liste approvato venerdì sera è un atto di arroganza che non ha precedenti e interviene per cambiare le regole del gioco. E’ un insulto a tutti i cittadini italiani”. Così Massimo D’Alema (nella foto), esponente del Pd e presidente del Copasir, commenta da Venezia il via libera del Consiglio dei ministri.

“Così – aggiunge - si crea una ferita difficile da sanare nei rapporti politici. Non siamo in una Repubblica presidenziale e al presidente della Repubblica spetta un vaglio formale. Napolitano, non poteva esimersi dal firmare il decreto del Governo per le elezioni regionali. Poteva opporre un problema di costituzionalità per una norma sostanziale, mentre questo non poteva avvenire per una forma interpretativa. La responsabilità politica è del governo.

C’è una casta pasticciona che si autoassolve, siamo di fronte a un atto d’arroganza. Il decreto è una delle cose più gravi fatte da questo esecutivo, che pure ne ha fatte tante. Credo – spiega D’Alema - che questo decreto sia un atto senza precedenti, volto a intervenire sul procedimento elettorale cambiando le regole del gioco.

Il centrodestra non ha potuto intervenire in forma sostanziale perché ha trovato un muro nel Presidente della Repubblica, e ha ripiegato su questa forma interpretativa che non si sa se funzionerà. C’è una doppia regola perchè i partiti di governo non vogliono che a loro si applichino le regole democratiche e sono pronti a sovvertirle attraverso trucchi, e questo è inaccettabile.

L’opposizione e noi conclude D’Alema -, che siamo il maggior partito di opposizione, dobbiamo reagire all’altezza di quanto è accaduto, anche sul piano legale e giuridico perché, naturalmente, bisognerà misurare gli effetti di questo decreto, valutarne la costituzionalità”. Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario del Pd, Pierluigi Bersani: “Lasciamo fuori Napolitano”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - ‘Con Palese vinceremo’ (7/03/2010)

“Con Palese e Berlusconi vinceremo”. Lo ha detto il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, parlando delle Regionali. “ La campagna elettorale inizia adesso, entra nel vivo con una squadra forte intorno a Rocco Palese con il presidente Berlusconi che ha preannunciato la sua presenza in Puglia: siamo partiti con convinzione per andare a vincere queste elezioni”.

E sui sondaggi ha aggiunto: “ Non è un caso che negli ultimi venti giorni si sia passati da meno quindici a quasi un livello analogo dei numeri”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Decreto salva-liste, Fitto: ‘Non ci sono polemiche. Restituito il diritto di voto’ - Il ministro a Bari: “Da Di Pietro solo dichiarazioni farneticanti” (7/03/2010)

Il decreto del governo sulle norme elettorali “sana alcuni aspetti interpretativi, ma non interviene in alcun modo se non per consentire a 15 milioni di italiani di poter votare”. Lo dice Raffaele Fitto, ministro per gli Affari regionali, a Bari. Fitto considera “singolare una polemica su questo da parte delle opposizioni: evidentemente qualcuno credeva veramente di poter fare le elezioni senza avversari in due tra le più importanti regioni d’Italia.

Il governo si è mosso in modo lineare e il capo dello Stato ha controfirmato il decreto, quindi siamo sulla strada giusta”. E poi aggiunge: “‘’Credo che la posizione dell’onorevole Di Pietro sia sopra le righe e fuori da qualsiasi idea e logica del rispetto democratico perche’ l’attacco al capo dello Stato non puo’ essere in alcun modo tollerato’’.

Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto interpretativo per risolvere il «nodo» delle liste rimaste escluse in vista delle prossime elezioni regionali. Il via libera è arrivato attorno alle 21,40, circa due ore dopo rispetto l’ora fissata per l’inizio della seduta: un intervallo che è stato reso necessario per affinare il testo e renderlo compatibile con una valutazione positiva da parte del capo dello Stato. Il presidente della Repubblica aveva infatti detto chiaramente di non essere disposto ad avallare un intervento d’urgenza di tipo innovativo.

Ma secondo quanto annunciato in serata, si sarebbe reso disponibile ad esaminare un testo diverso. I tempi lunghi di inizio del Cdm sono dunque stati legati alla necessità di un confronto preventivo tra gli staff di Palazzo Chigi e della presidenza della Repubblica. In tarda serata, comunque il Colle ha dato il benestare al decreto così come formulato pocanzi dal Consiglio dei ministri.

Il tutto è avvenuto al termine di una giornata di fibrillazione in cui hanno tenuto banco la posizione intransigente dell’opposizione rispetto a possibili scorciatoie legislative e, la posizione che sulla vicenda potrebbe assumere il presidente della Repubblica, Napolitano.

Il Quirinale aveva fatto sapere al premier di non essere propenso ad avallare provvedimenti d’urgenza che modifichino la legislazione. E per questo l’esecutivo ha optato per un decreto interpretativo che dovrebbe consentire di far rientrare nell’alveo della regolarità anche le liste rimaste escluse pur senza introdurre nuove norme. Interviene anche il ministro degli Interni Maroni: “Il nostro provvedimento è assolutamente nell’ambito della Costituzione, se non fosse così voi pensate che il presidente Napolitano avrebbe firmato il decreto?”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Biologico: cosa cambia con le nuove regole per i produttori Gli agricoltori devono adeguarsi alle norme di certificazione ed etichettatura - In Puglia sono oltre 130mila gli ettari di superficie agricola coltivata col bio (7/03/2010)

Ci sono nuovi obblighi e opportunità per i produttori biologici pugliesi, più di 5mila operatori che coltivano con questo metodo oltre 130mila ettari di superficie agricola. Impegnati a competere sui mercati internazionali con prodotti affidabili e di grande qualità devono adeguarsi ai nuovi regolamenti CE 834/07 e 889/08 (recepiti dal DM 18354 del 27 novembre 2009 pubblicato sulla Gu due settimane fa) che introducono novità sulle regole di certificazione ed etichettatura.

Se ne è discusso alla Camera di Commercio di Bari, in un affollato seminario, “L’agricoltura biologica tra nuovi adempimenti normativi e opportunità di mercato”, il primo di un ciclo di sei, organizzati nell’ambito della settimana Bio in Puglia, promossa da Unioncamere Puglia e dal Consorzio Bridg€conomies, partner della rete Enterprise Europe Network, in collaborazione con Cibi - Consorzio Italiano per il Biologico – e l’ente camerale barese.

L’adeguamen-to a norme e convenzioni globali (Wto, Iso 65, Codex), riconoscimenti e accreditamenti sui mercati di destinazione (Usa Giappo-ne, India e Cina), affidabilità e riconoscibilità dei marchi di certificazione italiani sono i maggiori problemi del sistema di controllo italiano nel contesto internazionale.

La nuova normativa amplia il campo di applicazione dei controlli e della certificazione, ha spiegato Gaetano Paparella, presidente Icea (Istituto di certificazione etica-ambientale): si aggiungono i prodotti dell’acquacoltura, le alghe marine, i lieviti utilizzati come alimenti e mangimi e saranno definite le norme tecniche per il vino.

Agli organismi di controllo, inoltre, è richiesto l’accreditamento En 45011. Le ispezioni devono essere programmate sulla base di un’analisi dei rischi, garantendo comunque una verifica completa annuale. Il regolamento comunitario si applica ad ogni operatore che eserciterà l’attività in qualsiasi fase della produzione.

Infine sono definite le sanzioni, dal richiamo scritto alla diffida, alla soppressione dell’indicazione metodo biologico, alla sospensione sino al ritiro del certificato di conformità. Ma cambiano anche le regole di etichettatura biologica, ha spiegato, Nicola Panaro, coordinatore del Ci.Bi: entra in vigore il nuovo logo comunitario, un rombo di stelle su uno sfondo verde, sul quale scompare il nome dell’organismo di controllo ed è obbligatorio solo il codice numerico ministeriale.

“La normativa europea comporta per le imprese vincoli ma anche opportunità - ha concluso Paparella - e noi oggi siamo qui per fare il punto sulla situazione del biologico in Puglia e in Italia con i protagonisti del settore delle imprese. Considerata la crisi nazionale e internazionale possiamo dire che i risultati conseguiti sono buoni, ma rischiamo di precipitare se tutti insieme, imprese e istituzioni non facciamo sistema”.

E qui ha rivolto un appello all’Ente Regione Puglia a proseguire il percorso di sostegno ala comparto biologico anche nella programmazione del fondi comunitari 2007-2013. L’agricoltura biologica ha raggiunto in Puglia un elevato livello di diffusione con oltre 130mila ettari di superficie agricola utilizzata e più di 5mila operatori agricoli e agroalimentari impegnati a competere sui mercati internazionali con prodotti affidabili e di grande qualità. Prossimi appuntamenti: domani alle 15.30 nella sala Resta della Cittadella delle Imprese di Taranto; martedì sempre alle 15.30 ma nella sala conferenze della Camera di Commercio di Lecce.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Lettera ai rettori pugliesi: un patto sui giovani tra Regione e Università - Palese: progetti mirati per fare ‘un salto di qualità’ (7/03/2010)

“Un patto per i giovani” con la duplice firma “Regione e Università”. Così Palese candidato del centrodestra alla Regione in una lettera ai rettori pugliesi. Propone di finanziare progetti mirati a combattere dispersione e abbandono degli studi: “E’ necessario – spiega - rimodulare l’offerta formativa con standard di qualità e settori più vicini alle esigenze del mercato del lavoro: “L’Università – scrive – è la fucina dei migliori talenti della nostra regione.

Purtroppo il tasso di impiego di laureati nelle nostre imprese è ancora troppo basso: serve una rete di centri per l’orientamento”. Per questo occorrono tirocini con tesi di laurea in aziende: “Sono solo alcune delle nostre ipotesi di utile collaborazione tra Regione e Università – sostiene – sulle quali mi duole non essere riuscito a portare il mio contributo nei giorni scorsi all’Università di Foggia.

Lo faccio con questa lettera confidando nella disponibilità dimostrata dal mondo accademico ad aprirsi al confronto con una platea più ampia di enti e soggetti portatori di interesse e nella speranza di poter costruire insieme un futuro migliore per la Puglia”. “Nel 2004 - ricorda infine Palese - firmammo il primo Accordo di Programma Quadro con il sistema universitario pugliese, oltre 180 milioni di euro, finanziando interventi importanti: dall’edilizia al diritto allo studio, dai servizi per gli studenti al finanziamento dei progetti di ricerca.

Credo sia giunto il momento per un salto di qualità nella collaborazione tra Università e amministrazione regionale. Il passaggio cioè dalla logica della lista della spesa ad un programma condiviso di sviluppo. Penso inoltre ad un gruppo di lavoro interateneo che con la Regione, definisca un piano di federalismo demaniale universitario”. Questo significa immobili e aree da destinare a formazione universitaria, ricerca e servizi per gli studenti.
Cinzia Stramaglia da quotidianopuglia.it
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C’è speranza di liberarsi del razzismo? (7/03/2010)

Quel “tarlo” sciocco e vischioso che si insinua negli interstizi del reale con effetti dirompenti e che si chiama razzismo. Ha molte facce, una più inquietante e brutta dell’altra. Si presenta in varie forme: palesi e carsiche, sottintese. C’è quello della ragazza nera che prende l’autobus e deve ascoltare battute tipo: “Sporca negra”, “Buuuu”, “Torna nella foresta” e cose di questo tenore escatologico.

Se ha i nervi saldi riesce a scendere alla sua fermata senza rispondere alle provocazioni ma con l’acidità di stomaco. I mittenti sono quasi sempre persone disturbate, che hanno un rapporto paranoico con la realtà. Bisognose di un buon analista. Poi c’è il razzismo insulso dei cori allo stadio per il giocatore nato in Italia da genitori neri. In un mondo multietnico e multirazziale, ancora sopravvivono tali sentimenti deteriori.

Altra gente vigliacca che nasconde nella folla della curva la sua faccia ripugnante e che dovrebbe andare alla Asl del quartiere e farsi rimuovere tare psicologiche pericolose. A uno a uno si spaventano con uno schiocco delle dita. Per un po’ lo sopporti, poi annoia, angoscia, rompe.

E viene alla mente Einstein: “La stupidità umana è più profonda dell’oceano”. Poi c ‘è il razzismo inaspettato e perciò ancora più deplorevole. Una ragazza rumena giunge in un ospedale siciliano, ha le doglie, la fanno sedere su una sedia, poi se la “dimenticano”.

Lì, in quella posizione, mette al mondo la sua creatura, da sola, ignorata da medici e infermieri indaffarati. Quando qualcuno se ne ricorda, le porge una forbice mezzo arrugginita per tagliare il cordone ombelicale. E infatti la bimba muore per un’ infezione: setticemia.

Per i rumeni non ci sono letti all’ ospedale: ha giocato contro il luogo comune: sono tutti brutti, sporchi e cattivi. Sono degli untori, portatori di valori negativi, violenti e inaffidabili. Così ce li descrivono i media e certa malapolitica. E, si sa, i media creano e distruggono a loro piacimento e capriccio. C’è speranza di liberarsi di questi sentimenti deteriori, di queste sentine, nel prossimo decennio?
Francesco Greco da quotidianopuglia.it
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E se non c’erano Confidi e CdC di Bari? (7/03/2010)

E’ il grande mistero (si fa per dire) di questa campagna elettorale. Nessun candidato parla, neppure per sbaglio, delle banche, locali per prime. Invece di aiutare famiglie ed imprese, come esse stesse dicono ogni giorno di voler fare, le rovinano. Pur essendo elezioni regionali, provinciali, comunali, non nazionali - dunque, le più importanti per il territorio e quindi per imprese e famiglie - il massacro del credito continua ad essere ignorato, anche da chi si candida per la prima volta. Eppure è il primo problema, non l’ultimo della nostra comunità.

E’ grave che la politica, vecchia e nuova, nel suo insieme, senza eccezioni, si preoccupi di non disturbare i manovratori del credito, a cominciare dal cosiddetto sistema bancario locale. Pur essendo stato inventato dalla clientela pugliese e lucana, che gli ha consentito anche impensabili sviluppi in altre regioni, si comporta peggio del sistema bancario d’importazione o di occupazione, in anni ormai da dopoguerra.

Agisce come se la situazione fosse normale, non da crisi nella crisi. La richiesta di rientro nei fidi è diventata ormai più asfissiante del negare credito alle imprese che in questi anni, per la più elementare delle logiche (anche bancarie), hanno urgenza di essere “sostenute”. Ci sono casi di banche che negano affidamenti a chi ha proprietà immobiliari che valgono, per le perizie giurate, tre volte più del passivo aziendale.

Sempre per lo stesso motivo: l’impresa è “in sofferenza bancaria”. Come se questa “sofferenza” fosse reale e, comunque, più pericolosa di quella per l’imprenditore e chi lavora con lui, rischiando molto di più della banca. E quale azienda, piccola o grande, può non essere “in sofferenza” in questi anni e ovviamente nei prossimi? Ne occorreranno molti, per recuperare la normalità.

Ovviamente, in questi periodi solo le banche non sono in sofferenza, anche per i tassi più elevati sul “massimo scoperto” di cui chiedono il rientro. E lo chiedono perché glielo impone la Banca d’Italia. Sempre, però, nella matematica certezza che il cliente non sarà in grado di ridurlo e tanto meno di eliminarlo.

Essere inevitabilmente “in sofferenza bancaria”, per la cosiddetta “centrale rischi” di Bankitalia, sta massacrando le imprese e le famiglie degli imprenditori (e dei lavoratori, al 99% con stipendi non pagati da mesi) più dei sequestri e pignoramenti di Equitalia.

Anzi, il massacro di Equitalia qui è fortunatamente e lodevolmente in flessione dopo le critiche della Gazzetta e nostre. Anche per questo invitiamo i nostri lettori e telespettatori di “Rtg Puglia” a segnalarci le loro “odissee” bancarie per poterle segnalare, ogni giorno se necessario, a Bankitalia. Il suo governatore, Mario Draghi, di sicuro, non imiterà i politici pugliesi e lucani di centrodestra e centrosinistra.

Vivendo solo sulla loro luna, i candidati sottovalutano anche l’importanza di sostituire questi problemi popolarissimi alle molte sciocchezze di cui straparlano ogni giorno. Ma è sempre più evidente la loro preoccupazione, in ogni tornata elettorale, di non disturbare i manovratori del credito, contribuendo indiscutibilmente alle difficoltà delle imprese e delle famiglie. S’intende, quelle non gradite o protette dal sistema bancario.

C’è, inoltre, da ricordare che la situazione del credito sarebbe ben più grave nelle nostre regioni se la Camera di Commercio di Bari e il Cofidi (per indicare i soli due esempi a conoscenza dei giornali) non avessero offerto le proprie garanzie alle imprese non in grado di fornirle, perché “in sofferenza” per il sistema bancario.

Senza questi interventi e senza quelli della Regione Puglia (in una quota, purtroppo, notevolmente inferiore alle sue possibilità e ai suoi doveri, oltre che con criteri di assegnazione complessi e inadeguati all’urgenza dei sostegni) la situazione sarebbe peggiore. Le imprese fallite ogni giorno in Puglia non sarebbero venti, ma a dir poco il triplo.

E’ un discredito anche per il sistema bancario pugliese far constatare che famiglie e imprese sono sostenute, anzi salvate, più da iniziative come quelle di Cofidi, Camera di Commercio di Bari e altre organizzazioni di categoria che dalle banche regionali. Ed è più anomalo ricordare lo sviluppo che imprenditori e famiglie pugliesi e lucane per primi hanno, di fatto, consentito alle banche del territorio, Popolari per prime, nell’acquisizione di centinaia di sportelli in altre regioni.

Il loro è stato uno sviluppo di evidente e lodevole successo, per la nostra intraprendenza. Ma a maggior ragione è diventato negativo, proprio quando avrebbe dovuto produrre il massimo sforzo, a vantaggio della comunità, non solo dei suoi bilanci sempre in attivo.

Invece di premiare, almeno in anni difficili, la clientela per così dire di origine che lo ha consentito, il sistema bancario non l’ha ricambiato con pari gratitudine. Al contrario, meglio ripeterlo, senza le garanzie della Camera di Commercio di Bari, del Cofidi, eccetera, questa crisi sarebbe già stata catastrofica.
GIS. da quotidianopuglia.it
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BARI – Ma D’Alema: ‘Un’arroganza inaudita’ per Vendola invece è ‘un pezzo di fascismo’ - Contrari anche Poli Bortone e Udc (7/03/2010)

Per il ministro pugliese Fitto il decreto salva-liste “sana aspetti interpretativi, non interviene in alcun modo se non per consentire a 15 milioni di italiani di poter votare”. Non ci stanno nè Vendola, “è un atto di gravità inaudita, un pezzo di fascismo”, nè D’Alema: “Arroganza senza precedenti.

S’interviene per cambiare le regole del gioco”. Contrari anche Udc (“giornata oscura per la democrazia”) e la P. Bortone: “Di indecente c’è solo questa proposta”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Schifani da Bari: per il decreto salvaliste precedenti autorevoli - Napolitano: “Mancano evidenti vizi di incostituzionalità’ (7/03/2010)

“Ritengo vi fossero precedenti autorevoli nella giurisprudenza amministrativa su questi punti, per cui il governo, con l’appoggio del Presidente della Repubblica, ha ritenuto di intervenire per confermare l’orientamento della magistratura amministrativa”.

Così il presidente del Senato, Renato Schifani (ieri a Casamassima per inaugurare l’anno accademico dell’Università Jean Monnet e poi a Bari per visitare il rinato Petruzzelli), interviene sull’approvazione del decreto ‘salva-liste’ e aggiunge: “Non spetta a me valutarne la bontà o meno, ma al Parlamento che sarà chiamato liberamente a pronunciarsi”.

Rispondendo alle lettere di due cittadini, una a favore e l’altra contraria al decreto, sul sito del Quirinale Napolitano scrive: “Il problema da risolvere era garantire che si andasse ovunque alle Regionali con la piena partecipazione degli schieramenti politici. Il decreto non ha presentato evidenti vizi di incostituzionalità.

Non c’era più tempo per garantire quella ‘piena partecipazione’ e l’unica soluzione politica era il decreto. Poi l’intesa tra gli schieramenti politici avrebbe pur sempre dovuto tradursi in un provvedimento legislativo. E i tempi – conclude Napolitano - si erano a tal punto ristretti che quel provvedimento non poteva che essere un decreto legge”. Di seguito una sintesi, per argomenti, delle dichiarazioni di Schifani.

REGIONALI – Nessuna campagna elettorale può legittimare un attacco al Capo dello Stato la cui autorevolezza e il cui prestigio sono noti a tutti i cittadini italiani come garante della Costituzione e del senso alto delle Istituzioni. Mi auguro che questi toni di abbassino: non ce n’è affatto bisogno.

Casini dice che col decreto salva-liste il messaggio che passa è che le regole valgono solo per i deboli, mai per i forti? Mi auguro che non sia così, e che a pagare siano tutti i cittadini posti sullo stesso piano. La giustizia deve essere ed è uguale per tutti e in questo dobbiamo crederci.

Non sono momenti di impeachment per nessuno, figuriamoci per il Capo dello Stato che gode della fiducia di tutti gli italiani. Naturalmente le opposizioni hanno il sacrosanto diritto di esprimere elementi di critica, starà poi al Parlamento recepirli e pronunciarsi.

ISTITUZIONI – Il valore di una classe dirigente si realizza con la selezione su meritocrazia e professionalità, impartendo anche le vere regole etiche che devono guidare ogni comportamento e che passano dal rispetto per le Istituzioni. E’ necessario che le Istituzioni siano credibili: per questo bisogna pretendere efficienza, trasparenza, rispetto dei ruoli, limiti e competenze secondo il principio della separazione dei poteri cardine della nostra Costituzione.

CORRUZIONE – Contro la corruzione non bastano indagini di magistrati e forze dell’ordine che intervengono in fase repressiva, occorre recuperare il senso dell’etica che significa trasparenza. La corruzione è come un tumore. Lo sono anche i reati più odiosi che dilagano nel Sud, quelli di criminalità organizzata. Ma esiste una corruzione più insidiosa che scardina dalle fondamenta lo Stato e la sua stabilità: quella basata sull’abuso del diritto. Alla forza dell’abuso si deve rispondere con la forza della legge.

La trasparenza deve guidare l’attività di amministratori, imprenditori, lavoratori e comuni cittadini e significa avere la forza e la capacità di allontanare chi tenta di inquinare regole e leggi del vivere civile. PDL – Sconta un periodo di rodaggio e quindi può presentare al proprio interno diversificazioni di opinioni, l’importante è guardare avanti e credere nel processo di semplificazione della politica.

PETRUZZELLI – Grande entusiasmo e grande soddisfazione. Esprimo gioia per il recupero di un patrimonio artistico del quale possiamo essere fieri non solo in Italia ma anche nel mondo: riusciamo, quando vogliamo, e spero che questo avvenga spesso, a recuperare patrimoni come questo. In questo l’Italia dimostra di essere un grande Paese.
Maria Losole da quotidianopuglia.it
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