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Supermercati a Foggia, Stornara e Lucera
Musica dal vivo a Foggia - La Carboneria Sabato 27 marzo - Contaminazione fra Terra d' Africa e Gargano con ASSANE DIOP (SENEGAL) feat. RIONE JUNNO

STORNARA-STORNARELLA - Spara per mettere in fuga ladro: ucciso straniero (6/03/2010)

Si è accorto della presenza di due individui, intenti ad armeggiare nei pressi dell'ingresso della sua azienda agricola, per questo motivo ha esploso due colpi di fucile per metterli in fuga, uccidendone uno.

Questa la dinamica dell'omicidio avvenuto verso le nove nelle campagne tra Stornara e Stornarella. La vittima è uno straniero, probabilmente di nazionalità bulgara o rumena. Stando a quanto raccolto fino a questo momento dalle indagini condotte dai carabinieri del posto, il titolare dell'azienda, un uomo di 56 anni, verso le 21, ha udito i cani abbaiare.

Si è portato verso l'esterno e lì ha notato due uomini che stavano per compiere un furto nella sua ditta. Trovandosi di fronte a questa scena, il 56enne ha esploso due colpi di fucile calibro 12.

Vistisi scoperti i due sono saliti in auto e fuggiti, ma dopo pochi metri è stata ritrovata l'auto dei malviventi con all'interno il cadavere di uno dei due attinto dal proiettile. Ora gli inquirenti stanno vagliando la posizione del titolare dell'azienda.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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STORNARELLA (FOGGIA) – Contadino spara muore un uomo nel Foggiano (6/03/2010)

Una persona è stata uccisa stasera nelle campagne di Stornarella, a una trentina di chilometri da Foggia, con colpi d’arma da fuoco sparati da un agricoltore nel tentativo di sventare un furto nel suo podere.

Queste le prime sommarie informazioni sulla vicenda in attesa che i carabinieri della Compagnia di Cerignola, da poco giunti sul posto, ricostruiscano le circostanze dell’omicidio.



da La Gazzetta del Mezzogiorno
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MILANO - Regionali, Mauro (PDL), da Napolitano equilibrio e imparzialità (6/03/2010)

'Profondo attaccamento al bene comune, assoluto equilibrio e imparzialita''. Con queste parole il presidente dei deputati del Pdl al parlamento europeo, Mario Mauro, giudica l'operato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ieri ha firmato il dl interpretativo varato dal governo per risolvere la questione delle liste regionali.

'Napolitano - ha aggiunto Mauro - firmando il documento interpretativo del governo, lungi dal distinguere tra forma e sostanza, ha invece voluto intendere che forma e sostanza coincidono' .
da Teleradioerre
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Bari - Decreto salvaliste Pdl Vendola: è come un pezzo di fascismo (6/03/2010)

Infuriano le polemiche all'indomani dell'approvazione da parte del governo del "decreto interpretativo sulla presentazione delle liste". Il provvedimento, infatti, ha "salvato" le liste del Pdl nel Lazio e in Lombardia che - rispettivamente - per tardiva consegna e mancanza del numero richiesto di firme, rischiavano di essere escluse dalle prossime elezioni regionali.

Il decreto prevede che nel valutare i termini di presentazione delle liste ci si basi anche sul fatto che con qualsiasi mezzo si possa dimostrare di essere stati presenti nel luogo di consegna nei termini stabiliti dalla legge e che la documentazione possa essere verificata anche in un secondo momento, per la parte che attiene ai timbri e alle vidimazioni.

Protesta Emma Bonino che, questa mattina in diretta a Radio Radicale, ha fatto notare che sono state sanate le situazioni di Lombardia e Lazio ma non di tutte quelle regioni - come la Basilicata - in cui sono state escluse liste che non sono del Pdl. Secondo la candidata del Centrosinistra alla Regione Lazio: «Oggi ci troviamo di fronte ad un decreto veramente incredibile, chiaramente incostituzionale».

Spetta al salentino Raffaele Fitto difendere l'operato della maggioranza. Secondo lui: il decreto legge sulle Regionali «sana alcuni aspetti interpretativi, non interviene in alcun modo se non per consentire a 15 milioni di italiani di poter votare: una polemica su questo mi sembra singolare».

E - da Bari - il presidente del Senato, Renato Schifani, invita ad abbassare i toni, dopo che Antonio Di Pietro (leader dell'Idv) ha avanzato l'ipotesi di impeachment per il presidente della Repubblica

ORE 10.43 - BONINO: E' INCREDIBILE E INCOSTITUZIONALE
«Si sa quanto e da quanto tempo abbiamo lottato con tutti i mezzi democratici e nonviolenti a disposizione contro questa illegalità pervasiva che da anni ammorba i processi elettorali. Nel 2000 presentammo denuncie alle Procure.

Più recentemente abbiamo detto e documentato le violazioni per omissione delle istituzioni preposte al processo elettorale e a questa antistorica situazione di raccolta firme, che però nessuno ha voluto cambiare.

Con uno sciopero della fame e della sete abbiamo tentato di attirare l'attenzione delle più alte cariche dello stato su questo fenomeno. E oggi ci troviamo di fronte ad un decreto veramente incredibile, chiaramente incostituzionale, che pone rimedio - si fa per dire – ai due casi di Lazio e Lombardia».

Lo ha detto Emma Bonino, questa mattina in diretta a Radio Radicale. «L'appello che abbiamo sentito in questi giorni – ha ricordato Bonino – è stato "come si fa a privare del voto milioni di elettori". Nessuno ha ascoltato e si è emozionato quando siamo andati ripetendo fino alla nausea che altri milioni di cittadini erano privati del loro diritto di voto, in molte altre regioni, dal Veneto alla Emilia alle Marche alla Basilicata. Nei giorni scorsi, e ancora ieri, abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio appunto per rappresentargli una proposta erga omnes, che fosse accettabile, che riguardasse l’intero territorio nazionale».

Emma Bonino ha preannunciato per oggi una riunione dei Radicali «per valutare la situazione, ma è indubbio che rispetto alle nostre denunce, poi alle nostre proposte, è indubbio che il governo ha invece voluto reagire semplicemente con questo ennesimo decreto che tutti possono giudicare.

Oggi trarremo delle conseguenze, e decidere il da farsi, perchè viene da chiedersi – e non è una battuta – se si cominceranno a fare anche decreti interpretativi per stabilire chi ha vinto o chi ha perso le elezioni. Noi radicali abbiamo almeno l’orgoglio di non essere stati conniventi, e di aver cercato fino all’ultimo momento possibile di evitare questa situazione», ha concluso la Bonino.

ORE 11.12 - FITTO: POLEMICHE SINGOLARI
Il decreto legge sulle Regionali «sana alcuni aspetti interpretativi, non interviene in alcun modo se non per consentire a 15 milioni di italiani di poter votare: una polemica su questo mi sembra singolare». Lo ha detto il ministro per il Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Università Lum di Casamassima (Bari).

Alla cerimonia partecipa anche il presidente del Senato, Renato Schifani. «Evidentemente – ha proseguito Fitto – qualcuno credeva veramente di poter fare elezioni senza avversari in due tra le più importanti regioni d’Italia, sinceramente mi sembra del tutto singolare».

«Il governo si è mosso in modo lineare – ha concluso – il Capo dello Stato ha controfirmato il decreto, quindi mi sembra che siamo sulla strada giusta».

ORE 11.38 - D'ALEMA: ATTO ARROGANTE SENZA PRECEDENTI
Il decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri per le elezioni regionali è «un atto di arroganza che non ha precedenti e interviene per cambiare le regole del gioco». Lo ha detto Massimo D’Alema al margine dei lavori dell’Aspen.

D’Alema ha detto che «si crea una ferita difficile da sanare nei rapporti politici». Infine ha definito il provvedimento «un insulto a tutti i cittadini italiani». D’Alema rivolge i suoi attacchi esclusivamente al governo.

«Non siamo in una Repubblica presidenziale e al presidente della Repubblica spetta un vaglio formale. La responsabilità è del governo», ha risposto ai giornalisti che chiedevano se ci fosse anche, a suo avviso, una responsabilità del Capo dello Stato.

ORE 11.40 - DI PIETRO: "VALUTARE IMPEACHMENT NAPOLITANO"«Ieri sera appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva Pdl, che permette a chi ha violato la legge di essere riammesso alla competizione elettorale, ho pensato tra me e me, come già è avvenuto per le altre leggi ad personam, che il presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Poi, stamattina, dalla lettura dei giornali ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo.

Se così fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l’arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta. Allora c'è la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa faccenda, onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni.

Lo dico con tutto il rispetto per la sua funzione ma anche con il dovere che spetta ad una forza politica presente in Parlamento che deve salvaguardare la democrazia.

Da subito ci attiveremo per mobilitare i cittadini onesti con una grande manifestazione a difesa della Costituzione contro quest’ennesima legge ad personam». Lo afferma, in una nota, il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

ORE 11.50 - SCHIFANI: NON SI LEGITTIMA ATTACCO A CAPO STATO
"Nessuna campagna elettorale può legittimare una attacco al Capo dello Stato la cui autorevolezza e il cui prestigio è noto a tutti i cittadini italiani come garante della Costituzione e del senso alto delle istituzioni”.

Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, a proposito dell’ipotesi avanzata da Antonio Di Pietro (leader dell'Idv) di impeachment per il presidente della Repubblica. “Mi auguro fortemente – ha detto Schifani – che questi toni si abbassino perchè non ve ne è affatto bisogno".

ORE 11.55 - LATORRE: INACCETTABILE DI PIETRO CONTRO CAPO STATO
Per il vicecapogruppo Pd al Senato, il pugliese Nicola Latorre, la posizione di Di Pietro sull'impeachment al Capo dello Stato «è assolutamente inaccettabile».

«Napolitano continua ad operare con grande equilibrio – ha aggiunto – e garanzia per tutto il Paese». Latorre ne ha parlato a Casamassima a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Lum cui partecipa anche il presidente del Senato, Renato Schifani.

ORE 15.25 - POLI BORTONE A FITTO: INDECENTE E' QUESTO PDL
"A vedere come il Pdl sta gestendo questa fase pre-elettorale verrebbe da dire che è un partito senza capo né coda: in realtà non è così, perché il capo c'è ed è Berlusconi, mentre è tutto il resto che manca". Lo dichiara Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Mpa e Io Sud.

Replicando al ministro Raffaele Fitto che stamattina ha parlato di "polemiche indecenti", Poli Bortone aggiunge: "DI indecente in questa vicenda c'è l'assurdità del ricorso a un decreto per risolvere dall'alto dissidi interni al Popolo della libertà e una dose enorme di approssimazione che investe i vertici nazionali e regionali dei partiti".

"I 15 milioni di italiani ai quali questo decreto, secondo il ministro, consentirebbe di votare – insiste la senatrice – avrebbero votato ugualmente, nel rispetto delle regole, quelle liste che hanno rispettato le norme, i tempi e le modalità stabilite dalla legge, che era chiarissima anche prima di questa toppa peggiore del buco".

"La vergogna di questo decreto – conclude Poli Bortone – fa il paio con l'assurdità della modifica alla legge elettorale per le regionali in Puglia, nella parte in cui ha consentito che un consigliere regionale potesse supplire alle firme dei cittadini per la presentazione delle liste. Una modifica voluta da un emendamento Palese-Vendola, ennesima riprova del consociativismo che unisce trasversalmente Pd e Pdl in questa regione".

ORE 17:55 - VENDOLA, QUESTO DECRETO E' UN PEZZO DI FASCISMO
"Questo decreto è un atto di gravità inaudita, è un pezzo di fascismo. Io penso che dobbiamo restare sul terreno della critica aspra e radicale alla grande truffa che è stata costruita dal governo Berlusconi". Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha risposto a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano di commentare l’ipotesi di empeachment avanzata dal leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Il governatore uscente partecipa al teatro Piccini di Bari a una manifestazione elettorale, insieme al sindaco del capoluogo pugliese, Milchele Emiliano.

Secondo Vendola non si può "pensare per legge di sterilizzare altre leggi, pensare di usare un decreto per decretare che l’autentica delle firme e i timbri sono un formalismo inutile, pensare così di poter dare un colpo allo stato di diritto. Questo decreto è inaccettabile -ha proseguito Vendola- e fa il paio con gli interventi legislativi che hanno cambiato lo statuto dei diritti dei lavoratori.

Da un lato - ha sottolineato - si colpisce alle fondamenta la civiltà del lavoro, cancellando l’impossibilità di licenziare se non per giusta causa, dall’altro si cambiano le regole del gioco di una partita in corso, rendendo possibile retroattivamente ciò che la legge considera impossibile. Siamo davvero - ha concluso - ai colpi di coda pericolosi e violenti di un regime ormai al suo capolinea".
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BARI - Nichi e Michi «fraternamente» di nuovo insieme (6/03/2010)

Tornano «insieme» Nichi e Michi, dopo le incomprensioni pre elezioni primarie che li avevano visti stilettare anche aspramente, tornano uniti e si abbracciano come fratelli il governatore uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il sindaco di Bari, Michele Emiliano, dinanzi alla platea del teatro Piccinni osannante.

Torna la coppia più bella del mondo, quindi, unita per battere il Centrodestra alle prossime elezioni regionali e per dimostrare che veramente tutto è passato si chiedono reciprocamente scusa, si abbracciano, poi spalla spalla salutano gli oltre 600 presenti nel teatro.

In serata in un incontro a tre tra Vendola, Emiliano e Blasi, Vendola sottolinea: «Oggi sono vicino a due grandi sindaci che hanno rappresentato, se posso dire cosi, la struttura fondante di quel sogno e che abbiamo chiamato 'La Puglia migliore'»
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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FOGGIA - Estroso e foggiano: il secondo pizzaiolo più bravo del mondo (6/03/2010)

Yogurt greco, noci e miele sono il tocco d'arte che si stende su lardo di Colonnata, mozzarella e caciocavallo. La base è farina integrale di Kamut ed è proprio la farina a dare il nome alla preziosa creazione di Gianni Giorgio.

Non un pizzaiolo qualunque, ma un foggiano di 49 anni che è riuscito a salire sul podio dei più bravi al mondo in fatto di pizza. Per lui un secondo posto e una medaglia d'argento al campionato del mondo dell'associazione "SpigaAmica" che si è tenuto a Rimini. Gianni Giorgio, con la sua piccola opera d'arte, la pizza Kamut, ha deliziato i palati più estrosi.

Ma questo pizzaiolo non è nuovo a colpi di genio in cucina. Lui, che fa parte dell'associazione pizzaioli pugliesi già lo scorso anno si era classificato al terzo posto, in una competizione che si è svolta a san Sebastiano al Vesuvio.

Storceranno il naso gli estimatori della pizza napoletana doc, quelli abituati a pomodoro, mozzarella e basilico, ma si sa, nella cucina, un pizzico di fantasia non guasta, e qualche volta osare premia e porta pure una medaglia.
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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POGGIO IMPERIALE (FOGGIA) - finti matrimoni per avere cittadinanze Arrestato marocchino (6/03/2010)

Accusato di aver fatto acquisire a suoi connazionali la cittadinanza italiana con matrimoni civili con cittadini italiani, in cambio di una somma di danaro che variava tra i cinquemila e i settemila euro, è stato arrestato Alì Azougarh, un marocchino di 50 anni, residente a Lesina (Foggia).

All’uomo, che era già detenuto nel carcere di Lucera per un altro reato, è stata notificata dai carabinieri di Poggio Imperiale e di San Severo un’ordinanza di custodia cautelare del tribunale di Lucera.

A quanto hanno accertato i militari, Alì istruiva la pratica di matrimonio negli uffici comunali comuni dell’alto tavoliere, trovava i testimoni e gli italiani disposti a sposarsi in cambio di una somma di denaro, in genere circa 2.000 euro.

Gli 'sposi' si conoscevano tramite foto e, dopo la firma sugli atti di matrimonio, non si incontravano più. Le indagini hanno accertato che in questo modo si sarebbero svolti almeno cinque matrimoni.

E’ stato anche accertato un episodio di estorsione del quale Alì Azougarh è accusato perchè, ricevuto il denaro e non potendo seguire il consueto iter per le modifiche introdotte da una nuova legge, si era rifiutato di restituirlo, minacciando una donna.

Le minacce erano degenerate tanto che, nel novembre scorso, Azougarh ha tentato di investire la donna, che era andata a Lesina per chiedere la restituzione del denaro. In quella occasione fu appunto arrestato per tentativo di omicidio.

Le indagini, avviate nel dicembre 2008 dopo una denuncia per circonvenzione di incapaci presentata dal genitore di uno dei cittadini italiani, si sono concluse nel marzo 2009.

Le indagini hanno consentito di denunciare altre 13 persone, nove cittadini italiani e quatto marocchini. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip presso il tribunale di Lucera Caterina Lazzara, su richiesta del pm Pasquale De Luca.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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FOGGIA - I laureati si confrontano con il mondo del lavoro (6/03/2010)

In media hanno 25 anni e preferiscono le facoltà umanistiche, prima tra tutte Scienze della Formazione, peccato, però, che solo il 41% riesce a laurearsi. E' la fotografia dello studente medio pugliese presentata dall'Ipres, l'Istituto pugliese di ricerche economiche e sociali, che ha illustrato il primo rapporto sul «Capitale umano qualificato, mercato del lavoro e mobilità territoriale», analizzando i dati dei laureati dal 2003 al 2008.

Tra i neo dottori riesce a trovare, lavoro il 61%, dieci punti in meno rispetto alla media nazionale (71,8%). Si tratta principalmente di dipendente (67,8%); il 3,5% invece ha un'occupazione occasionale. Non lavora ancora il 37,9% dei laureati pugliesi (la media nazionale è del 26,2%). Inoltre ben il 30% dei laureati in Puglia si trasferisce fuori regione (Emilia Romagna e Lombardia) o addirittura all'estero.

Con una retribuzione che varia tra gli 800 e i 2.124 euro al mese. L'indagine ha analizzato anche quanto i titoli di studio influiscano sulla possibilità di trovare lavoro. Ne è derivato che un diplomato riesce a trovare un'occupazione prima rispetto ad un laureato.

Anche il titolo da dottore di ricerca non assicura il posto subito e nel settore prescelto. Basti pensare che i dottorati sono occupati esclusivamente nei servizi e non nell'industria. Solo il 2% dei pugliesi che lavorano ha il master. Master che non sempre vengono avviati una volta banditi: il 37% di questi corsi finisce nel nulla proprio perchè manca la domanda.

I disoccupati raggiungono quota 17mila. In ultimo, secondo il rapporto, influisce nella ricerca del lavoro anche la classe sociale di appartenenza: chi proviene da una famiglia della piccola borghesia o della classe operaia trova occupazione prima.
da Teleradioerre
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MAFREDONIA - "Sviluppo e legalità". A Manfredonia con Gatta, Mantovano conclude il mini-tour del PdL (6/03/2010)

Altra tappa del cammino verso l'appuntamento elettorale del 28 e 29 marzo del candidato del Pdl, l'avvocato Giandiego Gatta. Lunedì 8 marzo in Capitanata e sul Gargano al fianco del commissario straordinario del Parco Nazionale del Gargano è annunciata la presenza del sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni Alfredo Mantovano.

Il deputato salentino sarà il protagonista di un interessante convegno dal titolo "Sviluppo e legalità" in programma alle ore 19 a Manfredonia, presso Palazzo Celestini di Corso Manfredi. L'appuntamento nella città sipontina sarà la tappa conclusiva del mini tour in programma che prevede altri due incontri con iscritti e simpatizzanti del Popolo delle Libertà: il primo alle ore 17 a Foggia presso la sede del Comitato elettorale di Giandiego Gatta di via XXIV Maggio 51/53 ed il secondo a San Giovanni Rotondo alle ore 18 presso il Grand Hotel degli Angeli.
da Teleradioerre
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MANFREDONIA - le stazioni abbandonate - Sulla tratta Foggia - Manfredonia i caselli di Candelaro e Frattarolo versano in uno stato di degrado. Tra l´indifferenza di tutti. (6/03/2010)

Mentre si discute di Tav e di vagoni a 'quattro livelli', c'è un immenso patrimonio di binari e stazioni lasciato al degrado. In Capitanata, sul solo tratto ferroviario Foggia-Manfredonia ci sono due stazioni che versano in completo stato di abbandono. sono i caselli di Frattarolo e Candelaro, da anni diventati ricettacolo di rifiuti di ogni genere, anche nocivi.

Il 7 marzo si celebra la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate: un patrimonio di 6400 km di strade ferrate e edifici lasciati al degrado. La finanziaria prevedeva 2 milioni di euro per il recupero, ma il Governo ha preferito dirottare questi soldi altrove.
Saverio Serlenga da Teleradioerre
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Apricena -MARCELLO PIRRO, UNA PIAZZA PER RICORDARE: DOMANI LA CERIMONIA - Il poeta, pittore e scultore apricenese, scomparso nel 2008, il 7 marzo avrebbe compiuto 70 anni (6/03/2010)

Sarà intitolata a Marcello Pirro, artista apricenese, morto a Ravenna il 29 novembre 2008, l’area antistante “Casa Matteo Salvatore”. La cerimonia si svolgerà domani (domenica 7 marzo), con inizio alle ore 11. La data del 7 marzo non è casuale: il poeta, pittore e scultore della “Città del Marmo e della Pietra”, nacque in quel giorno del 1940. «Ricordare la figura di Marcello Pirro – commenta Concetta Pennelli, Assessore alla Cultura – è un atto dovuto al vivo sentimento di appartenenza che egli ha sempre dimostrato nei confronti della sua terra e della sua gente, anche nella lontananza e nella diversità del tempo e dei luoghi.

Nonostante avesse sperimentato sulla sua pelle la locuzione latina “nemo propheta in patria”, nei suoi versi così ebbe a scrivere: “se non dovessi tornare, sappiate che non sono mai partito”».
Marcello Pirro si è formato culturalmente a Milano, dove visse oltre che a Venezia e Pavia. Ha pubblicato poesie tradotte in molti Paesi e illustrate da Hans Richter, Lucio Fontana, Virgilio Guidi, Zoltan Kemeny, Emilio Scanavino, Gianni Dova, Roberto Crippa, Concetto Pozzati, Vasco Bendini, Emilio Vedova, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Renzo Vespignani, Luciano De Vita, con i quali trattenne rapporti di amicizia e di lavoro nel corso degli anni. Nel 1964 ha fondato e diretto la rivista di lettere e arti “La Città”. Sue opere si trovano presso numerosi Musei italiani e stranieri. Di Pirro ad Apricena si può ammirare il “Momento ai caduti” in piazza dei Mille.
Il programma di domani

Presentazione: Vito Zuccarino, Sindaco di Apricena, Concetta Pennelli, Assessore alla Cultura; interverranno: Stefano Cecchetto, Critico d’arte, Elena Gentile, Assessore Regionale al Welfare, Andrea Mingozzi, Poeta, Giuseppe Iozza, Docente Comunicazione di Massa alla New York University.

Durante l’incontro sarà inaugurata la mostra-personale di pittura di Sandro Nardella.
Ufficio Stampa Città di Apricena
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San Severo - Messaggio di S.E. Mons. Lucio Angelo Renna, in occasione della “Giornata Internazionale delle Donne”, lunedì 8 marzo 2010 (6/03/2010)

Il Pastore della Diocesi, con somma gioia, ha inteso porgere il Suo sincero augurio a tutte le donne, ricordando che andrebbero festeggiate tutti i giorni e rispettate sempre, al di là dei ruoli, in un modello distorto, coniato dall’attuale società.

<< Sorelle carissime, ritorna la “festa della donna” e si organizzano diverse cose per festeggiarvi. Credo che ogni giorno, dovreste essere festeggiate, perché siete la sorgente di vita. Il mondo è abitato da tante creature, frutto del vostro grembo. È giusto e doveroso festeggiarvi, non con l’euforia di iniziative che si consumano in un sol giorno, ma con il rispetto, l’onore e l’amore, dovuti a chi dona la vita.

Mentre “fate festa”, sono sicuro che parlerete tra voi, anche delle guerre che uccidono coloro che avete generato o delle cosiddette “stragi degli innocenti”, perpetrate di nascosto o con l’avallo di eventuali normative civili.

Queste festa, che si celebra in tutto il mondo, viene definita da qualcuno un alibi, per far dimenticare il calvario su cui quotidianamente, molte donne, vengono trascinate dall’egoismo dei prepotenti.

Come ignorare, che tante sorelle rischiano la vita, in una terra martoriata, sulla quale scorre sangue innocente? Vi state accorgendo che il mondo sta cambiando ed intristendo sempre di più? Con quanta commozione, ricordo il sorriso di mamma Filomena! Oggi, il sorriso, viene rifiutato, condannato e spento in mille modi, incluso quello brutale dell’uccisione di chi rifiuta la legge inesorabile della prostituzione.


Noi, oggi, sembriamo allergici all’odore di pane, di pulizia, di speranza, che voi donne, potete e sapete, quando lo volete, spargere nei sentieri della storia delle famiglie e di ciascuno dei vostri figli. Il focolare domestico sembra, a molti, un’immagine patetica di un mondo tramontato. La cultura del millennio, iniziato da dieci anni, rifiuta tutto questo come segno di sentimentalismo e propone un’immagine confusa, problematica, deformata, di “donna-oggetto”.

Alcune di voi, occupano spazi di rilievo nella società e si lasciano apprezzare per come svolgono il proprio ministero. Ma quante altre, sono condannate ad un’esistenza subumana! Voi, donne privilegiate, non chiudete gli occhi ed il cuore; sentitevi unite, in difesa di tante sorelle sfruttate, violentate, eliminate. Voi, tutte insieme, rese più forti da organismi nazionali ed internazionali, in difesa della donna, sentitevi impegnate in reciproco aiuto. Nella storia, si parla di una donna che faceva i complimenti ad un personaggio straordinario che seminava amore ovunque: “Beato il grembo che ti ha portato ed il seno che ti ha nutrito”. Veniva lodato il figlio, Gesù, per la madre, Maria di Nazareth.

Il mio augurio: che possiate essere tutte lodate e festeggiate unitamente ai vostri figli, nutriti dei valori che vivete e volete trasfondere in loro, per rendere più bello e vivibile il nostro mondo. Allora, la “festa della donna”, si trasformerà nella “festa della vita, della pace, dell’amore, della famiglia” e sarà celebrata da tutti, uomini e donne, in un tripudio di entusiasmo e di speranza >>.
San Severo lì, 08.03.2010
San Giovanni di Dio
Addetto Stampa
dott. Beniamino Pascale
Comunicato Stampa Diocesi di San Severo
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GARGANO ALI TARPATE.(6/03/2010)

TURISMO, LE ALI TARPATE DEL GARGANO

E’ in cima ai desiderata di turisti, viaggiatori, pellegrini e vacanzieri in generale. E’ al centro delle attenzioni dei media, del mondo dello spettacolo e, ancor più, dell’anfiteatro della politica nazionale. La Puglia vola. Fa tendenza, e testimonia uno stato di grazia unico, quale controcanto al tema dominante di una crisi diffusa, perdurante e per certi versi devastante. Per taluni è un modello, per molti un laboratorio, per altri ancora la nuova frontiera di un’alternativa o di un riscatto troppo a lungo aspettato, e in alcuni momenti addirittura temuto.

Persino il New York Times inserisce e suggerisce il Gargano fra le trentuno destinazioni turistiche al mondo, in cui merita essere spesa una vacanza. Ed è proprio esso, oggi, a vestire il ruolo di coscienza critica di questa Puglia, una e trina, che da tempo si identifica sempre più col Salento e si promuove meglio attraverso l’entroterra della Murgia e il fascino dei trulli della Valle d’Itria.

E’ angosciante come il Gargano, nonostante rappresenti oltre il 55% dei posti letto in Puglia, non riesca a trasformare tanto peso in capacità d’influenza su scelte politiche e strategie di programma regionali, adeguate ad aspettative spesso deluse se non talvolta tradite. Forse è ora di dar corpo a tale consapevolezza ed approfittare dei pellegrinaggi elettorali, che si accingono a scalare la Sacra Montagna, per chiedere impegni concreti a chi aspira al governo della Regione nei prossimi anni.

Impatto paesaggistico ed accessibilità sono le due urgenze di una riqualificazione del Gargano, quale patrimonio ricettivo che continua ad essere sottoutilizzato. Un concentrato di opportunità trasversale a diversi segmenti di mercato. Un marchio apprezzato e conosciuto che va rilanciato con decisione, facendo perno su una rinnovata offerta di qualità.

Qualità e rilancio dure a praticarsi, quando la lontananza dell’aeroporto di riferimento appesantisce gli indici di comfort (trasferimenti, movimento bagagli, ritardi, viabilità), collocandolo a una “distanza percepita” ben al di là delle attuali e già insostenibili due ore, due ore e mezza. Un’eternità in tempi di fibra ottica e alta velocità. Piombo nelle ali di un’offerta turistica sempre più caratterizzata da soggiorni via via più corti, e da una rincorsa virtuosa a servizi sempre più eccellenti.

Qualità e rilancio improbabili quando a tre anni di distanza dallo sciagurato incendio, che devastò la bellezza verde di gran parte della sua pineta mozzafiato, ancora nulla si è fatto per ripristinarne i lineamenti ambientali unici. E nella desolazione di un paesaggio, che ha smarrito il suo suggestivo potere d’attrazione, a farsi largo è soltanto un accenno spontaneo di macchia mediterranea.

Il trimotore pugliese col propulsore più potente da un pezzo in avaria, è costretto ad accontentarsi di modesti risultati da turismo di prossimità. A tal proposito, è stimolante l’ipotesi del presidente Vendola di un “Gino Lisa” quale hub strategico verso i Balcani, nell’ambito di quella centralità mediterranea ripetutamente affermata, ma ancora poco praticata. Ma la proposta dà più l’idea di una prospettiva per l’aeroporto di Foggia, che una vera soluzione alle problematiche del Gargano.

Il territorio ha bisogno di mettere a frutto tutte le sue potenzialità e di riconquistare il coraggio di un’ambizione condivisa. Di recuperare un piglio imprenditoriale adeguato e di non rimanere vittima di accidiosi incroci di veti e di reciproci dispetti di corto respiro. Lo stesso governatore, nel riprendere una felice metafora di don Tonino Bello, ricorda che gli esseri umani sono angeli con una sola ala e che, per volare, hanno bisogno di stringersi in un abbraccio.

La sensazione diffusa, però, sulle coste e le pendici del Gargano è di avere le ali tarpate. E il lamento stridente delle diomedee ne perpetua quotidianamente il disagio. Che questo accada lungo i versanti della Montagna dell’Angelo e sui sentieri smarriti dell’antica via Francigena del Sud, non fa che esasperare il paradosso. A cui sarà doveroso porre rimedio quanto prima.
Comunicato Stampa Antonio V. Gelormini"
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Apricena -OGGI AD APRICENA CONFERENZA SU MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA (6/03/2010)

OGGI AD APRICENA CONFERENZA SU MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA

E’ il primo appuntamento del cartellone “Cultura, prevenzione e solidarietà 2010”

“Medicina e chirurgia estetica: il nuovo culto della bellezza”. Al via domani (sabato 6 marzo), il ricco cartellone “Cultura, prevenzione e solidarietà 2010”, promosso dall’Amministrazione Comunale di Apricena-Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità e Solidarietà, diretto da Concetta Pennelli. Relatore della conferenza sarà Nicola Grifa, chirurgo estetico dello studio medico specialistico “Omnia Salus” (amministratore Tommaso Pizzicoli).

L’incontro si svolgerà alle ore 18.30, presso “Casa Matteo Salvatore”. «La medicina e la chirurgia estetica – commenta Grifa - rappresentano senz’altro il nuovo culto della bellezza. Risalgono al tempo della civiltà egizia le prime “pratiche” documentate di medicina estetica. Nell’antico Egitto i concetti di armonia e bellezza del corpo, come qualcosa da rispettare, nutrire e abbellire, rappresentavano un vero e proprio culto.

Dal bagno delle donne nobili in vasche riempite di latte inacidito con finalità levigante, schiarente e biostimolante, più o meno un rudimentale peeling odierno a base di alfa-idrossiacidi. Nell’antica Grecia la perfezione fisica rappresentava oggetto di culto, mentre per i Romani il rito di bellezza preferito era recarsi alle terme per prendersi cura del loro corpo».

L’appuntamento di domani è realizzato con il supporto della R.P.F. s.r.l. Nell’occasione saranno presenti aziende del settore e verranno offerti prodotti dermocosmetici ai presenti.
L’UFFICIO STAMPA Città di Apricena
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FOGGIA - Cocaina nell'armadio della camera da letto: arrestato insospettabile (6/03/2010)

Nascondeva la cocaina in un piccolo termos, conservato all'interno dell'armadio della camera da letto. Lo hanno scoperto gli agenti dell'antidroga della squadra mobile di Foggia che hanno arrestato un insospettabile, un operatore del 118 di 26 anni, con qualche piccolo precedente specifico.

Questa mattina, durante dei controlli specifici una pattuglia ha individuato il ragazzo che a bordo della sua auto mentre percorreva via Candelaro e via Rovelli. All'alt della polizia, gli agenti hanno notato che il 26enne ha nascosto un piccolo involucro contente cocaina, detta comunemente dose da strada, nell'intercapedine della leva del cambio.

Successivamente è stata estesa una perquisizione presso la sua abitazione. Lì gli agenti della mobile hanno recuperato altri 70 grammi di cocaina, ancora in pietra.

Dalla sostanza il giovane avrebbe potuto ricavare circa 300 /350 dosi, per un valore commerciale complessivo di circa 12 mila euro (ogni "cipollotto" di cocaina viene venduto a 40 euro). Il 26enne ha dichiarato agli inquirenti che la droga era per uso personale.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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San Severo, Corso in 'Manager per lo sviluppo del territorio' (6/03/2010)

Alta Formazione, un corso in 'Manager per lo sviluppo del territorio'
E' organizzato dall'I.T.C. 'Fraccacreta' di San Severo, in collaborazione con Medtraining e Proeto


Un corso di Alta Formazione in 'Manager per lo sviluppo del territorio', finanziato dalla Regione Puglia e dal Fondo Sociale Europeo, con l'obiettivo di formare figure esperte nell'intercettare tutte quelle risorse finanziarie indispensabili per la crescita e lo sviluppo locale. E' quanto organizzato dall’I.T.C.S. 'Angelo Fraccacreta' di San severo, in collaborazione con l’Associazione 'Medtraining' e l’Agenzia di comunicazione 'Proeto' di Foggia, con l'intento di far acquisire ai partecipanti le competenze e gli strumenti necessari per accedere alle risorse finanziarie ed elaborare proposte progettuali che possano contribuire a migliorare il territorio.

Diventando, in pratica, figure professionali capaci di operare con un elevato grado di autonomia e di svolgere funzioni di direzione, di management e di coordinamento per l’attuazione di programmi di sviluppo locale.

Il corso ha una durata complessiva di 300 ore, di cui 180 ore di formazione teorica-pratica e 120 ore di stage. Inoltre, al termine del percorso didattico seguirà una fase di accompagnamento al lavoro o alla creazione di impresa, al fine di facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani partecipanti.

Il corso, che si svolgerà presso la sede dell’I.T.C.S. 'A. Fraccacreta” di San Severo, è riservato a giovani laureati, inoccupati e disoccupati fino a 34 anni, iscritti ai Centri per l'impiego della Provincia di Foggia e dei comuni di Margherita di Savoia, Trinitapoli e di San Ferdinando di Puglia con preferenza per i residenti nelle periferie urbane.
Per i partecipanti ammessi è prevista un’indennità di frequenza pari a € 2,00 ora/allievo.

La partecipazione al corso è limitata ad un massimo di 18 allievi, previo superamento di una selezione basata su uno screening dei curricula per verificare i requisiti in possesso e su un colloquio motivazionale individuale.

Gli interessati dovranno presentare la domanda di iscrizione al corso, reperibile presso il sito internet www.itcfraccacreta.it o presso la segreteria didattica dell’I.T.C.S. 'A. Fraccacreta'.

Alla domanda dovranno essere allegati il certificato relativo al titolo di studio posseduto, il curriculum vitae, 2 foto tessera e la copia del documento di identità.

Le domande di iscrizione dovranno essere presentate, a mano o a mezzo raccomandata, entro e non oltre il giorno 20 marzo 2010 e dovranno essere indirizzate, all’Istituto Tecnico Commerciale Statale 'Angelo Fraccacreta' - Via Adda, 2 – 71016 San Severo (Fg).

Per ulteriori informazioni:
I.T.C.S. 'A. Fraccacreta'
Via Adda, 2 - 71016 San Severo (Fg)
Tel. 0882/221470 - Fax 0882/223023
e-mail [email protected],
www.itcfraccacreta.it

Medtraining
Corso del Mezzogiorno, 10 - 71122 Foggia
Tel. e fax 0881/684956
e-mail [email protected]
www.medtraining.it
Comunicato Stampa "Medtraining
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FOGGIA - Salatto incontra il Coordinamento Artigiani di Lucera (6/03/2010)

"Il lavoro nero non uccide, ma a Lucera fa più vittime delle morti bianche. Siamo stanchi di doverci indebitare, di investire denaro e sudore per qualificare il nostro mestiere, per poi vederci sottrarre il pane dai doppiolavoristi che lontani da ogni regola e controllo si svendono senza qualità a prezzi che uccidono il mercato e fanno annaspare le nostre famiglie".

E' Giancarlo, idraulico lucerino, a esprimere tutta l'amarezza del neo nato Coordinamento Artigiani di Lucera. Sono in 20, ma stanno raccogliendo nuove adesioni, e in questi giorni hanno deciso di costituirsi in associazione.

"Il nostro è un problema che tutti i veri artigiani di Lucera e della provincia sentono moltissimo - hanno spiegato - per questo vogliamo crescere numericamente e sviluppare la nostra azione con le proposte non solo con la protesta". Hanno chiesto e ottenuto un incontro con Michele Salatto che li ha incontrati a Lucera.

"Quello che posso fare fin d'ora - ha dichiarato il candidato al Consiglio regionale nelle file del Pd - è darvi assistenza nel percorso che avete avuto il coraggio e l'intelligenza di cominciare. L'idea dell'associazione, però, credo sia solo il primo passo. Se davvero intendete affrontare in modo maturo la crisi, allora dovreste valutare l'idea di creare una cooperativa, di consorziare le vostre risorse e le competenze che esprimete.

I doppio lavoristi non potranno mai essere competitivi, nè sottrarvi ingiustamente il lavoro, se vi mettete insieme, ampliando e specializzando la vostra offerta di servizi, abbattendo i costi che ora ciascuno di voi deve sostenere singolarmente per dotarsi di strumenti, per promuoversi sul mercato.

Unendovi avrete anche un maggiore impatto nella vostra denuncia contro il lavoro nero, il sommerso, la sottocultura di chi vuole fare il furbo e si svende". Nel corso dell'incontro, Salatto ha proposto al Coordinamento Artigiani di Lucera di trasformarsi in soggetto attivo, proponendo a sindacati, organismi di controllo e istituzioni una propria piattaforma programmatica per il rilancio delle piccole e medie aziende artigiane a Lucera e in Provincia. "Lucera sconta una crisi lunga 30 anni - ha dichiarato Salatto -, un lasso di tempo che non è stato sufficiente a realizzare un Piano per gli Insediamenti Produttivi.

E' una città meravigliosa, potenzialmente una locomotiva di sviluppo, dove ho insegnato per 14 anni. Per questo conosco i problemi relativi agli strumenti urbanistici mai decollati, dal Piano Urbanistico Generale al Piano Particolareggiato per il Centro Storico.

Unirsi per rivendicare con più forza l'attuazione di questi strumenti significa battersi affinchè gli artigiani lucerini possano lavorare qui, dando un contributo essenziale al rilancio della riqualificazione edilizia e all'uscita da una crisi occupazionale che a Lucera riguarda circa un terzo della popolazione attiva".

A Lucera, secondo i dati del locale Centro Territoriale per l'Impiego, negli ultimi 5 anni disoccupazione e precarietà hanno riguardato una media di 8.000 lucerini in età lavorativa. Il mondo dell'artigianato, nel centro svevo, da oltre 30 anni chiede sia realizzato un Piano per gli Insediamenti Produttivi, un'area diversa da quella vetusta e senza servizi che giace nel degrado nella zona di Pezza del Lago.

Nell'ultima relazione della Camera del Lavoro di Lucera, si evidenzia come l'attuazione del Pip sia fondamentale per dare nuovi sbocchi all'artigianato, permettendo alle piccole e medie aziende di lavorare fuori dal centro cittadino, in capannoni ampi e funzionali, in modo da ammortizzare gli investimenti, fare formazione e usufruire degli incentivi previsti per chi assume giovani lavoratori.

L'assenza di un Piano Regolatore Generale e di strumenti urbanistici di riqualificazione del centro storico ha reso asfittico, riducendolo ai minimi termini, il mercato delle ristrutturazioni. Nessun investimento nell'eco edilizia e nelle bio architetture. Per questo motivo, proviene dal mondo dell'artigianato una buona parte delle 500 persone che mediamente, ogni anno, lasciano Lucera. Un dato che, dal punto di vista demografico, ha bloccato la crescita della città nonostante i continui flussi in entrata di immigrati e nuclei familiari delle aree montane circostanti.
da Teleradioerre
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Manfredonia - CS Paracasocia al Teatro Comunale di Manfredonia. (6/03/2010)

I mille volti del teatro: break dance, hip hop, acrobatic, danza moderna e arti circensi sulle note di Verdi e Rossini per lo spettacolo Paracasoscia

Venerdi 12 marzo ore 21.00 esplode l’energia di Paracasoscia all’interno della Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Manfredonia, organizzata dal Comune di Manfredonia e dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con la compagnia Bottega degli Apocrifi.

Paracasoscia è l'ultima produzione della Botega, compagnia del prestigioso coreografo Enzo Celli, che ha dato vita ad uno spettacolo arguto ed autoironico rivisitando lo splendido patrimonio lirico nazionale con il linguaggio della danza contemporanea: il risultato è una miscela giovane, frizzante, contestuale, tanto energica e vigorosa, quanto sottile e delicata.

Un modo nuovo ed estremamente moderno di avvicinarsi all'opera, un nuovo modo di restituire respiro all’arte consacrata, non allontanandola dal mondo ma immergendovela con fragore.
Paracasoscia (tradotto dal dialetto ‘Sembra che soffi’) è un carosello delle arie celebri che dal mondo della lirica ’soffiano’ verso il pubblico travolgendolo con un linguaggio contaminato tra danza, break dance, acrobatica e arti circensi, fuse tra loro in un gioco semi serio…
Paracasoscia vuol giocare con le nostre tradizioni ‘soffiando via’ il peso del tempo.

La Compagnia Botega nasce nel 1995, e da allora al suo interno convivono stili, forme gestuali ed esperienze diverse la cui contaminazione crea un mix assolutamente vincente, fatto di dinamismo, atletismo ed una carica energetica che in questi anni le ha permesso di riscuotere un notevole successo sia di pubblico che di critica, e di affermarsi come una delle compagnie più significative del panorama nazionale e non solo.

Questo spettacolo è un appuntamento atteso e prezioso della Stagione 2009/10, un momento di incontro tra giovani, profani e repertorio classico: potrebbe essere un’occasione da non perdere.

Paracasoscia
coreografie e regia Enzo Celli

con Enzo Celli, Federica Angelozzi, Mattia De Virgiliis, Francesco Di Luzio, Andrea ferrarini, Marco Foglia, Federica Galimberti, Elisabetta Minutoli, Laura ragni
assistente alle coreografie Federica Angelozzi
disegno luci e fonica Luca Barbati
costumi Luciana Strata
elaborazioni grafiche Dingrafica
elaborazioni musicale Enzo Celli
una produzione G.D.O.

Info e Prenotazioni
Bottega degli Apocrifi
tel. 0884-532829
[email protected]

Biglietti
I settore Intero 17€ - ridotto 15€
II settore e galleria 15€ - ridotto 13€
speciale under 19 - 8€
Comunicato Stampa Bottega degli Apocrifi
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FOGGIA - 'Oggi sposi', ma solo per la cittadinanza: arrestato marocchino (6/03/2010)

Matrimoni perfettamente regolari, con pubblicazioni al comune e documenti del Consolato. Tutto apparentemente normale, se non altro nella formalità del rito. Ma a Poggio Imperiale dietro il proverbiale "giorno più bello" si celava un'organizzazione criminale, dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere Alì Azougarh, marocchino di 50 anni.

Intricata, ma di sicuro molto redditizia, la trama della vicenda. Marocchine che si sposano con nostri connazionali. Matrimoni celebrati, ma mai consumati. Nozze ufficiali, concordate, però, davanti ad una tazzina di caffè.

Tutto per ottenere la cittadinanza italiana dietro il pagando di un corrispettivo che oscillava dai 5mila ai 7mila euro. Ecco cosa accadeva: la straniera versava il denaro al wedding planner Alì Azougarh. Lui procedeva all'organizzazione "dell'evento".

Pagava 50/100 euro per il testimone di nozze, rigorosamente italiano, e 2000 euro, invece, li versava allo sposo. Il resto, ovviamente, rimaneva nelle sue tasche. "Abbiamo preso un cappuccino ed una brioche al bar ed abbiamo festeggiato così il nostro matrimonio", hanno detto, poi, alcuni complici del marocchino.

L'accordo prevedeva, inoltre che lo sposo e la sposa, una volta firmati gli atti, non si sarebbero mai più rivisti. Solo in un caso è nato l'amore tra l'italiano e la straniera, da qui il nome dell'operazione "Romeo e Giulietta". 13 le persone denunciate nell'inchiesta, tra cui nove italiani, più 4 marocchine.

Inoltre Alì Azougarh è anche accusato di un piccolo episodio di estorsione degenerato in tentativo di omicidio, quando a novembre scorso cercò di investire un'extracomunitaria alla quale doveva restituire del denaro, precedentemente versato per un matrimonio mai celebrato.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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Il Carpino Folk Festival a Carpino (6/03/2010)

Ho dato comunicazione ufficiale al consiglio direttivo del Consorzio Five Festival Sud System (5FSS) di autosospensione dall'incarico di Presidente nel periodo della campagna elettorale, vista l'incompatibilità sostanziale tra la carica di presidente di un consorzio e quella di candidato alle regionali.

Questo anche allo scopo di poter parlare liberamente dei temi che hanno a che fare con la cultura e lo spettacolo. Come ex presidente del consorzio, però, devo dire che mi sento in parte lusingato, in parte mi sento offeso da questa improvvisa attenzione che candidati di più parti politiche dedicano al Carpino Folk Festival e alla cultura del nostro territorio.

Ci chiediamo perchè, all'improvviso, vi interessiate del rilancio della cultura del Gargano, facendo proposte estemporanee ed eclatanti (il Carpino folk festival al Giordano, al Petruzzelli, al ... Madison Square Garden!).

Mi permetto di dire la mia sostenendo la necessità di far crescere il Carpino Folk Festival li dove è nato, a Carpino, dando il massimo sostegno affinchè a Carpino si radichi e prosperi.

Chiedo inoltre perchè a tutt'oggi il progetto dell'Auditorium della Musica di Carpino non è ritenuto una priorità per il territorio.
Infine chiedo a tutti di prendere impegni economici precisi per permettere a chi organizza un festival di non soffrire, come per anni hanno fatto e fanno ancora gli amici del Carpino Folk Festival, nonostante che l'impegno regionale abbia permesso a quello e ad altri festival di incrementare il proprio valore e le proprie risorse.

Prendete impegni precisi, senza lasciarsi andare a strumentalizzazioni elettorali per poi dimenticare tutto il giorno dopo. E chi ha rivestito incarichi in Provincia si chieda cosa ha fatto per valorizzare di più la rete dei festival e il Carpino Folk Festival anche nelle politiche provinciali. Evitiamo pertanto le strumentalizzazioni elettorali per dare spazio a ragionamenti seri e non estemporanei.

Franco Salcuni
Candidato al Consiglio Regionale della Puglia
Lista “La Puglia per Vendola”
[email protected]
Comunicato Stampa Franco Salcuni
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Apricena - CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI, INIZIA L’ERA PALMUCCI - “Casa Matteo Salvatore” cornice della cerimonia ufficiale di insediamento (6/03/2010)


Tredici anni, appassionato di basket, scacchi, lettura e videogiochi, frequenta la classe “2 D” della scuola media “Fioritti” di Apricena. Materie preferite storia e matematica, suona il pianoforte, ama stare con gli amici, in palestra e presso il conservatorio di Rodi Garganico.

E’ Leonardo Palmucci, il nuovo Minisindaco di Apricena; presentati anche i “colleghi” del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Assessori: Bruno Arnese (Vicesindaco), Antonia Mininno, Nazario Cruciano, Giulia Nargiso, Martina Ciccone e Andrea Pipino; Presidente del Consiglio: Antonio Cesareo; Segretario: Antonio Strazza; Consiglieri di maggioranza: Bruno Arnese, Antonia Mininno, Umberto Piano, Pasquale Lange, Giulia Nargiso, Gianluca Galullo, Francesco Faiella, Nazario Cruciano, Martina Ciccone, Francesca Sassano, Severina Pastucci, Ilaria Galassi, Simone Gravina, Andrea Pipino, Antonio Strazza; Consiglieri di minoranza: Antonio Cesareo, Nino Nargiso, Luciano Nargiso, Giovanni Leggieri e Mario Villani. Tutti studenti del “Fioritti” (comprende anche il plesso “Rodari”), diretto da Arduino Albanese, presente all’incontro insieme alle docenti responsabili del “Progetto Minisindaco”: Angela Tartaglia, Michelina Colio, Anna

Maria Cardella e Lucia Fioritti. «Il progetto – commenta il Dirigente scolastico – è una bussola: essa non fa lezione né ragionamenti filosofici, è strumento che indica una direzione.

E in questo scenario mutevole, determinato dalla perdita di identità e di valori di riferimento, è fondamentale la voce dei ragazzi per costruire un progetto di partecipazione e di ruolo attivo per un domani migliore».


Da Vincenzo Fiscarelli, Minisindaco uscente, anche lui all’appuntamento, a Leonardo Palmucci: un nuovo mini omologo per Vito Zuccarino, primo cittadino di Apricena. «Un’esperienza che si ripete – dichiara il Sindaco -, che si vuole consolidare soprattutto quale fondamentale progetto educativo di conoscenza e di interiorizzazione del significato e dell’importanza del bene comune». Ragazzi protagonisti del territorio. «I ragazzi sono la nostra provocazione presente – evidenzia Tommaso Pasqua, Assessore alle Politiche Giovanili -.

Loro ci raccontano la necessità di migliorare oggi la relazione umana per costruire una società migliore. Con il loro impegno e la loro costante presenza continueremo a sperimentare forme moderne di partecipazione democratica. Sono fiducioso nella loro esperienza». «La scuola – ricorda Concetta Pennelli, Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione - non deve essere preparazione alla vita ma vita stessa, officina di esperienze, non sede di cultura ma cultura in fieri. Solo così è possibile che ogni studente possa in piena congruenza umana vivere l’avventura della libertà nella riscoperta dei valori culturali ed etico-sociali.

Chi amministra deve seguire il vivere per il popolo di Maritain e il dovere per il dovere dell’imperativo kantiano». All’incontro, moderato da Pino Pistillo (“La Gazzetta del Mezzogiorno”), sono intervenuti Adamo Caruso, Vice Questore Aggiunto, Dirigente Commissariato Polizia di Stato di San Severo, e Orlando Narducci, Comandante Compagnia Carabinieri di San Severo. Presenze significative come i loro “contributi” durante la cerimonia.
L’UFFICIO STAMPA Città di Apricena

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FOGGIA - Al Pascal oggi a lezione di guida sicura (6/03/2010)

Troppe vittime di incidenti stradali. Troppi giovanissimi che continuano a morire. Fa impressione sentire che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani: quasi il 10% dei morti in Italia ha un'età che va dai 15 ai 20 anni e la nostra Regione entra nella classifica per mortalità giovanile classificandosi al terzo posto.

La sensibilizzazione è allora necessaria, e il tour itinerante promosso dalla Fondazione Ania, in collaborazione con Aiscat e autostrade per l'Italia entra nelle scuole. 14 province e 8 regioni in tutto.

Oggi si fa tappa a Foggia, al Pascal. Durante la mattinata ai ragazzi del primo anno, quelli che devono conseguire il patentino per il ciclomotore, la fondazione ha tenuto un corso teorico di sicurezza stradale; ai giovani inoltre andrà un cd rom che li aiuterà a prepararsi all'esame.

La sensibilizzazione ha toccato i rischi della guida in stato di ebbrezza ricordando sempre ai giovani di avere nel gruppo il guidatore Bob, chi non beve per accompagnare a casa gli amici.

Per gli studenti di quarta e quinta superiore, dopo la lezione teorica direttamente alla pratica, alla guida del volante del simulatore di guida sicura. Nel 2008 gli incidenti stradali hanno causato 76 vittime nella provincia di Foggia, 15 solo sul territorio del Comune. Numeri che devono assolutamente essere ridotti.
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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FOGGIA - scoperta frode azienda vinicola (6/03/2010)

Una frode fiscale per 12,5 milioni di euro messa in atto da un'azienda vinicola è stata scoperta dai militari della Guardia di finanza di Foggia. A conclusione di controlli, i militari hanno accertato che il titolare della ditta ha sottratto a tassazione una base imponibile per 9 milioni di euro ed evaso Iva per altri 2,9 milioni di euro (di cui oltre 267 mila euro dichiarati ma non versati).Il titolare dell'azienda è stato denunciato.
da Teleradioerre
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Foggia - CODICI FOGGIA “I PANNELLI DELLA VERGOGNA” (6/03/2010)
Codici Foggia segnala, attraverso il suo Responsabile di Sportello dott. Maurizio Antonio Gargiulo, un grave disagio che sta interessando gli abitanti di Foggia della zona di Viale Europa, in prossimità della “Dog Area”.

Sono stati ubicati, da alcuni giorni, degli enormi pannelli movibili, per uso pubblicità elettorale, lungo tutto un tratto di marciapiede del circuito pedonale “Dog Area”.

Tali pannelli, chiaramente, riducono il tratto percorribile del marciapiede, creando non poche complicazioni nel caso soprattutto in cui il pedone sia un disabile o una mamma con carrozzina. Tale restrizione impedirebbe, anche nel caso in cui lo stesso pedone su indicato si avventurasse nel percorrere tale marciapiede, di certo il passaggio all’ipotetico altro pedone, magari anche lui disabile o mamma con annessa carrozzina, proveniente però da direzione opposta.

Stiamo parlando di un lungo tratto di marciapiede percorribile solo per metri 1,00 di larghezza, su m. 2,88 previsti. Una riduzione pari dunque a metri 1,88 di larghezza.

Si precisa, inoltre, che il marciapiede è fiancheggiato da una strada pubblica ad alto traffico.

Il fatto è stato, altresì, segnalato ad Sos Gabibbo di Striscia la Notizia.

Codici Foggia, a mezzo del proprio canale su YouTube (Codici Foggia) e attraverso il proprio contatto su FaceBook (Codici Delegazione di Foggia), ha reso pubbliche le immagini relative all’ubicazione di tali pannelli con un video messo in rete che ha subito destato l’attenzione dei diversi utenti della rete.

Codici Foggia invita, per ora solo a mezzo stampa, il Sindaco di Foggia e le autorità competenti a provvedere alla rimozione di tali pannelli e alla loro ubicazione nello spazio sussistente proprio ad alcuni metri dietro il marciapiede in questione, dove non darebbero il medesimo problema. Seguirà, ovviamente, una richiesta formale d’intervento al Sindaco di Foggia in caso di esito negativo del presente comunicato stampa.

Di certo la situazione di Viale Europa non è l’unica, pertanto Codici Foggia invita, altresì, tutti i cittadini a segnalare situazioni similari alla sede dell’associazione sita in Foggia in Via Marinaccio 4/D, tel.fax 0881.610363, e-mail [email protected].

Responsabile di Sportello
Dott. Maurizio Antonio
Comunicato Stampa Codici Foggia "Avv. Maurizio Antonio Gargiulo" Gargiulo
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Foggia - per la festa della donna regala la gardenia dell'AISM (6/03/2010)

gli amici dell'AISM (Associazione che promuove la lotta alla sclerosi multipla) ci chiedono di pubblicizzare la loro presenza il 6 e 7 marzo anche a foggia, ed in particolare presso l'isola pedonale, in villa e presso il centro commerciale mongolfiera.

Sostieni la ricerca e aiuta le donne a combattere la sclerosi multipla.. Sabato 6, domenica 7 e per la Festa della Donna, lunedì 8 marzo, torna in 3.000 piazze italiane la “Gardenia dell’AISM”, l’appuntamento con la solidarietà per la lotta alla sclerosi multipla.
http://www.aism.it/index.aspx?codpage=news_2010_02_gardenia_piazza

saluti

Cicloamici Foggia FIAB
www.cicloamici.it/foggia
[email protected]
cell. 348/8822041
Comunicato Stampa Cicloamici Foggia
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GARGANO - Colpo di coda dell'inverno, torna la neve sul Gargano (6/03/2010)

Colpo di coda dell'inverno in provincia di Foggia. Da ieri sera è tornata la neve sul Gargano e sui Monti Dauni. Imbiancate le vette del promontorio con la neve che ha ricoperto gli alberi di mandorlo in fiore. Disagi alla circolazione stradale solo sulle arterie interne dove sono al lavoro i mezzi spargisale. Temperature ovunque in picchiata: -2 la minima registrata durante la notte a Monte Sant'Angelo.
Saverio Serlenga da Teleradioerre
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Foggia - 8 marzo a Foggia -dedicato all’energia femminile che si respira in Puglia e al coraggio di quegli uomini che non odiano le donne (6/03/2010)

Dalla nascita della nostra associazione nel 1993 noi del Circolo La Merlettaia abbiamo utilizzato la data dell’8 marzo come occasione per riflettere e capire che cosa cambia se ognuno pensa a se stesso come uomo e come donna e non in modo neutro. A maggior ragione occorre farlo quest’anno in cui l’impegno per rinnovare la primavera pugliese, che 5 anni fa’ portò alla presidenza della Regione Nichi Vendola, ha reso visibili il desiderio di tante donne di mettersi al centro della scena pubblica.

Non per desiderio di protagonismo ma perché si sente che c’è qualcosa di buono da salvare e quando c’è del buono da salvare le energie femminili si mettono subito all’opera. Non per opportunismo ma perché sull’aria pulita, sulle fonti energetiche e sull’acqua non si scherza, ne va della vita e quando si tratta di difendere la vita le nostre forze si moltiplicano.

Non per amore del potere, ma perché siamo stanche di piangere per la distruzione della scuola e dell’università e pretendiamo di continuare l’impegno per una scuola pubblica e un’università di qualità.

Queste cose le diciamo da tempo e ci pare un miracolo che oggi ci sia un Presidente uscente della nostra Regione che le sostiene con altrettanta convinzione e sa ascoltare e interloquire con chi gli è vicino. Non ci eravamo mai rassegnate alla politica, ancora adesso visibile a livello nazionale, autistica e sprezzante, furba e indifferente al disagio sociale.

Eppure forse non avevamo capito fino in fondo quanta energia quella politica ci togliesse. Ce ne accorgiamo ora, vedendo quanta speranza, quanto desiderio di capire e di rispondere in modo sensato ai problemi circoli fra di noi nella prospettiva di un nuovo quinquennio con Nichi Vendola Presidente.

Inoltre la richiesta esplicita da parte di Vendola a non essere competitivi, a non portare nell’agone politico logiche guerresche, a dare ascolto ai sentimenti propri e altrui, a legarsi ai fatti invece che alle astrazioni, a fare spazio alle donne, a non esprimere giudizi assolutisti, non è senza conseguenze.

Dà autorità alle richieste simili che da tempo facevano tante donne e alcuni uomini e rende complessivamente migliore la relazione fra gli uni e le altre. Insomma in questo 8 marzo c’è da festeggiare! e allora questo è il programma che vi proponiamo:

-ore 18 appuntamento al cinema “Falso Movimento”, dove alle 18,30 puntualmente ci sarà un Reading di poesia femminile a cura di Simona Gonella, direttora artistico dell’ODA Teatro;
- ore 18,50 Monologo con Vera Mastromatteo. Poiché il testo è un Compianto seguiranno veloci interventi da parte del pubblico per dire che cosa ciascuno/a vorrebbe far morire e cosa vorrebbe che nascesse;
-ore 20 partecipiamo alla visione del documentario “Donne” di Anna Salvatore;

-ore 20,15 tutti in Piazza De Santis, davanti alla Cattedrale ad ascoltare il concerto folk di I lutem’ brigant’.
Il concerto sarà articolato in due tempi e nell’intermezzo Antonietta Lelario farà un breve intervento e darà la parola a Katia Ricci, capolista alle elezioni regionali per Sinistra Ecologia Libertà, cui ci lega una storia comune di iniziative politiche e di costruzione di tessuto sociale nella città. Rita Saraò ci racconterà inoltre il Meeting regionale delle “Donne per Vendola” che si terrà domenica, 7 marzo, a Lecce.
Comunicato Stampa "Gian Piero Bernard"
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BARI - Lombardo Pijola: «Tv territoriali pugliesi in campo contro i tagli» (6/03/2010)

Le emittenti radiotelevisive pugliesi sono mobilitate contro il taglio dei contributi del governo. Tra i più combattivi c’è l’avv. Fabrizio Lombardo Pijola, presidente di Antenna Sud e del consorzio RTP, che riunisce sedici televisioni, dieci radio e quattro web tv in Puglia. Il circuito trasmetterà a rete unificate l’ultimo confronto elettorale dei candidati alla Regio Puglia.

Perché le emittenti ricevono, o meglio ricevevano, contributi pubblici? «Per riequilibrare un sistema radiotelevisivo drogato. Noi abbiamo l’obbligo di produrre informazione assolvendo a un servizio pubblico ma lo facciamo in un settore distorto».

Si riferisce al duopolio Rai-Mediaset? «Io aggiungerei anche Sky. Allora. Abbiamo la Rai che raccoglie soldi con il canone e poi anche con la pubblicità e quindi si comporta da tv commerciale. Poi abbiamo Mediaset, è vero, che raccoglie un’enorme fetta pubblicitaria, ma in fin dei conti si comporta da vera tv commerciale. E poi c’è Sky che come la Rai da un lato prende danaro dagli abbonamenti e raccoglie così due miliardi di euro ma non ha rinunciato agli spot dai quali rastrella altri 500 milioni».

E le televisioni locali? «A me piace definirle televisioni territoriali. Perché rende meglio l’idea di servizio reso al territorio. A noi restano le briciole di un mercato pubblicitario da 4 miliardi di euro che per effetto della feroce concorrenza fra i tre giganti ha visto crollare il valore degli spot».

Che cosa intende dire? «Che prima un inserzionista per sedersi al tavolo di Rai o Mediaset doveva partire da 100mila euro per i suoi passaggi televisivi. Ora ne bastano 15mila. A queste condizioni è chiaro che anche gli imprenditori regionali preferiscono spendere i loro budget pubblicitari sulle reti nazionali. Per noi è l’asfissia economica».

Che cosa è cambiato? Perché protestate? «Una parte del canone Rai era dirottato alle tv territoriali, ma quei soldi sono stati quasi azzerati. I finanziamenti per l’editoria sono stati assegnati solo ai giornali di partito e quei pochi fondi per le tv non solo sono stati bloccati nel 2010 ma addirittura negati con effetto retroattivo per il 2009. Evidentemente le tv territoriali sono scomode. Ma non resteremo a guardare. La guerra è appena cominciata».
[g. s.] da La Gazzetta del Mezzogiorno
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SAN MARCO IN LAMIS - Hanno un nome tre vittime della grava a San Marco in Lamis (6/03/2010)

Ecco il video della grotta dell'orrore

L’esame del dna conferma quanto scritto dalla «Gazzetta» nell’agosto scorso: sono degli apricenesi Michele e Matteo Russo e del compaesano Giuseppe Ventrella 3 dei 4 cadaveri (o meglio resti di ossa) rinvenuti nella grava di Zazzano profonda 107, alla periferia di San Marco in Lamis trasformata nel corso degli anni nel cimitero della malavita che si sbarazzava lì dei corpi delle vittime della lupara bianca. Resta invece un mistero il nome del quarto uomo ucciso e buttato nella grotta. E ora un video diffuso dai carabinieri mostra finalmente la grotta degli orrori.

LE VITTIME - Michele e Matteo Russo, padre e figlio, allevatori apricenesi rispettivamente di 59 e 27 anni, sparirono dalla masseria alle porte del paese il 2 novembre del 2001, dove i carabinieri ritrovarono la loro «Fiat Uno».

Per il duplice omicidio Russo e per l’occultamento dei cadaveri la corte d’assise foggiana nel febbraio del 2009 ha condannato all’ergastolo, nel processo «Quasimodo», i fratelli Vincenzo e Giuseppe Padula di 47 e 44 anni, apricenesi che si dicono innocenti e sperano nel processo d’appello: una vendetta familiare e interessi - ipotizza l’accusa - dietro la scomparsa di padre e figlio.

E’ invece un delitto ancora ad opera di ignoti, e verosimilmente destinato a rimanere tale, l’omicidio di Giuseppe Ventrella, commerciante apricenese classe ‘47, scomparso dal suo paese a 44 anni il 31 gennaio del ‘91. Nella grava ritrovata anche l’auto - una «Alfa 164» - con cui Ventrella si allontanò dall’abitazione senza far avere più notizie di sè.

LA GRAVA DELL’ORRORE - Se finalmente potranno avere sepoltura e una tomba i resti umani di 3 delle oltre 30 vittime della lupara bianca negli ultimi trent’anni in Capitanata, è grazie alle opere di bonifica della grava Zazzano ad opera di un gruppo di speleologi, finanziate dalla Regione.

La mattina del 4 agosto 2009 gli speleologi si calarano per rimuovere carcasse di auto e trattori buttate nel corso degli anni, come se la grava fosse una discarica. Gli speleologi si fermarono subito perchè all’interno di un’auto rinvennero resti umani: una cassa toracica avvolta da una maglietta d’uomo sporca di fango, parte di polsi e mani legati con lacci rossi, e due femori.

Furono avvertiti i carabinieri e la Procura foggiana e cominciarono così le operazioni di recupero - con la presenza sul posto di un anatomopatologo dell’istituto di medicina legale dell’università di Foggia - andate avanti dal 10 al 26 agosto, nel corso delle quali vennero trovati i resti di 4 cadaveri di uomini.

Visto che un paio di decessi - secondo le prime stime del medico legale - risalivano ad un periodo oscillante tra i 5 e gli 8 anni e entrambi avevano i polsi legati con nastro rosso facendo pensare ad un duplice delitto, si pensò subito - come pubblicato in esclusiva dalla «Gazzetta » il 21 agosto - che i resti fossero di Michele e Matteo Russo. Quando poi fu rinvenuta anche l’auto di Ventrella, fu logico pensare che uno dei quattro cadaveri rinvenuti fosse il suo.

L’ESAME DEL DNA - Un pool di medici legali e genetisti incaricato dalla Procura foggiana di accertare cause dei decessi e identificare le vittime ha ora dato un nome, attraverso l’esame del dna, a 3 dei 4 cadaveri. I codici genetici delle vittime sono stati confrontati con oggetti appartenuti a loro (è il caso dei Russo, all’epoca della duplice scomparsa furono subito sequestrati spazzolini e pettini a casa degli allevatori) e/o con quelli di familiari degli scomparsi. In ordine di rinvenimento il primo cadavere recuperato è stato quello di Matteo Russo; poi quello dell’uomo ancora sconosciuto; quindi i resti di Michele Russo, padre di Matteo; in fondo alla grava infine c’erano i resti di Ventre lla.

LUPARA E PISTOLE - I medici legali hanno potuto stabilire che Michele Russo, il padre, è stato ucciso a colpi di pistola e lupara: sui resti del suo corpo rintracciata un’o giva verosimilmente esplosa da una pistola calibro 38 e un pallettone esploso da un fucile calibro 12. I corpi dei Russo - rende noto un comunicato dei carabinieri che ufficializza l’identificazione di 3 delle 4 vittime - erano posti all’interno di un sacco con le mani legate da una corda, secondo la tecnica dell’incaprettamento.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Bari - Decreto ''salvaliste Pdl'' E ora il dibattito esplode anche in Puglia (6/03/2010)

Infuriano le polemiche all'indomani dell'approvazione da parte del governo del "decreto interpretativo sulla presentazione delle liste". Il provvedimento, infatti, ha "salvato" le liste del Pdl nel Lazio e in Lombardia che - rispettivamente - per tardiva consegna e mancanza del numero richiesto di firme, rischiavano di essere escluse dalle prossime elezioni regionali.

Il decreto prevede che nel valutare i termini di presentazione delle liste ci si basi anche sul fatto che con qualsiasi mezzo si possa dimostrare di essere stati presenti nel luogo di consegna nei termini stabiliti dalla legge e che la documentazione possa essere verificata anche in un secondo momento, per la parte che attiene ai timbri e alle vidimazioni.

Protesta Emma Bonino che, questa mattina in diretta a Radio Radicale, ha fatto notare che sono state sanate le situazioni di Lombardia e Lazio ma non di tutte quelle regioni - come la Basilicata - in cui sono state escluse liste che non sono del Pdl. Secondo la candidata del Centrosinistra alla Regione Lazio: «Oggi ci troviamo di fronte ad un decreto veramente incredibile, chiaramente incostituzionale».

Spetta al salentino Raffaele Fitto difendere l'operato della maggioranza. Secondo lui: il decreto legge sulle Regionali «sana alcuni aspetti interpretativi, non interviene in alcun modo se non per consentire a 15 milioni di italiani di poter votare: una polemica su questo mi sembra singolare».

E - da Bari - il presidente del Senato, Renato Schifani, invita ad abbassare i toni, dopo che Antonio Di Pietro (leader dell'Idv) ha avanzato l'ipotesi di impeachment per il presidente della Repubblica

ORE 10.43 - BONINO: E' INCREDIBILE E INCOSTITUZIONALE
«Si sa quanto e da quanto tempo abbiamo lottato con tutti i mezzi democratici e nonviolenti a disposizione contro questa illegalità pervasiva che da anni ammorba i processi elettorali. Nel 2000 presentammo denuncie alle Procure.

Più recentemente abbiamo detto e documentato le violazioni per omissione delle istituzioni preposte al processo elettorale e a questa antistorica situazione di raccolta firme, che però nessuno ha voluto cambiare. Con uno sciopero della fame e della sete abbiamo tentato di attirare l'attenzione delle più alte cariche dello stato su questo fenomeno.

E oggi ci troviamo di fronte ad un decreto veramente incredibile, chiaramente incostituzionale, che pone rimedio - si fa per dire – ai due casi di Lazio e Lombardia».

Lo ha detto Emma Bonino, questa mattina in diretta a Radio Radicale. «L'appello che abbiamo sentito in questi giorni – ha ricordato Bonino – è stato "come si fa a privare del voto milioni di elettori". Nessuno ha ascoltato e si è emozionato quando siamo andati ripetendo fino alla nausea che altri milioni di cittadini erano privati del loro diritto di voto, in molte altre regioni, dal Veneto alla Emilia alle Marche alla Basilicata.

Nei giorni scorsi, e ancora ieri, abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio appunto per rappresentargli una proposta erga omnes, che fosse accettabile, che riguardasse l’intero territorio nazionale».

Emma Bonino ha preannunciato per oggi una riunione dei Radicali «per valutare la situazione, ma è indubbio che rispetto alle nostre denunce, poi alle nostre proposte, è indubbio che il governo ha invece voluto reagire semplicemente con questo ennesimo decreto che tutti possono giudicare.

Oggi trarremo delle conseguenze, e decidere il da farsi, perchè viene da chiedersi – e non è una battuta – se si cominceranno a fare anche decreti interpretativi per stabilire chi ha vinto o chi ha perso le elezioni. Noi radicali abbiamo almeno l’orgoglio di non essere stati conniventi, e di aver cercato fino all’ultimo momento possibile di evitare questa situazione», ha concluso la Bonino.

ORE 11.12 - FITTO: POLEMICHE SINGOLARI
Il decreto legge sulle Regionali «sana alcuni aspetti interpretativi, non interviene in alcun modo se non per consentire a 15 milioni di italiani di poter votare: una polemica su questo mi sembra singolare». Lo ha detto il ministro per il Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Università Lum di Casamassima (Bari).

Alla cerimonia partecipa anche il presidente del Senato, Renato Schifani. «Evidentemente – ha proseguito Fitto – qualcuno credeva veramente di poter fare elezioni senza avversari in due tra le più importanti regioni d’Italia, sinceramente mi sembra del tutto singolare». «Il governo si è mosso in modo lineare – ha concluso – il Capo dello Stato ha controfirmato il decreto, quindi mi sembra che siamo sulla strada giusta».

ORE 11.38 - D'ALEMA: ATTO ARROGANTE SENZA PRECEDENTI
Il decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri per le elezioni regionali è «un atto di arroganza che non ha precedenti e interviene per cambiare le regole del gioco».

Lo ha detto Massimo D’Alema al margine dei lavori dell’Aspen. D’Alema ha detto che «si crea una ferita difficile da sanare nei rapporti politici». Infine ha definito il provvedimento «un insulto a tutti i cittadini italiani». D’Alema rivolge i suoi attacchi esclusivamente al governo. «Non siamo in una Repubblica presidenziale e al presidente della Repubblica spetta un vaglio formale.

La responsabilità è del governo», ha risposto ai giornalisti che chiedevano se ci fosse anche, a suo avviso, una responsabilità del Capo dello Stato.

ORE 11.40 - DI PIETRO: "VALUTARE IMPEACHMENT NAPOLITANO"
«Ieri sera appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva Pdl, che permette a chi ha violato la legge di essere riammesso alla competizione elettorale, ho pensato tra me e me, come già è avvenuto per le altre leggi ad personam, che il presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Poi, stamattina, dalla lettura dei giornali ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo.

Se così fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l’arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta. Allora c'è la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa faccenda, onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni.

Lo dico con tutto il rispetto per la sua funzione ma anche con il dovere che spetta ad una forza politica presente in Parlamento che deve salvaguardare la democrazia. Da subito ci attiveremo per mobilitare i cittadini onesti con una grande manifestazione a difesa della Costituzione contro quest’ennesima legge ad personam». Lo afferma, in una nota, il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

ORE 11.50 - SCHIFANI: NON SI LEGITTIMA ATTACCO A CAPO STATO
"Nessuna campagna elettorale può legittimare una attacco al Capo dello Stato la cui autorevolezza e il cui prestigio è noto a tutti i cittadini italiani come garante della Costituzione e del senso alto delle istituzioni”.

Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, a proposito dell’ipotesi avanzata da Antonio Di Pietro (leader dell'Idv) di impeachment per il presidente della Repubblica. “Mi auguro fortemente – ha detto Schifani – che questi toni si abbassino perchè non ve ne è affatto bisogno".

ORE 11.55 - LATORRE: INACCETTABILE DI PIETRO CONTRO CAPO STATO
Per il vicecapogruppo Pd al Senato, il pugliese Nicola Latorre, la posizione di Di Pietro sull'impeachment al Capo dello Stato «è assolutamente inaccettabile».

«Napolitano continua ad operare con grande equilibrio – ha aggiunto – e garanzia per tutto il Paese». Latorre ne ha parlato a Casamassima a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Lum cui partecipa anche il presidente del Senato, Renato Schifani.

ORE 15.25 - POLI BORTONE A FITTO: INDECENTE E' QUESTO PDL
"A vedere come il Pdl sta gestendo questa fase pre-elettorale verrebbe da dire che è un partito senza capo né coda: in realtà non è così, perché il capo c'è ed è Berlusconi, mentre è tutto il resto che manca". Lo dichiara Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Mpa e Io Sud.

Replicando al ministro Raffaele Fitto che stamattina ha parlato di "polemiche indecenti", Poli Bortone aggiunge: "DI indecente in questa vicenda c'è l'assurdità del ricorso a un decreto per risolvere dall'alto dissidi interni al Popolo della libertà e una dose enorme di approssimazione che investe i vertici nazionali e regionali dei partiti".

"I 15 milioni di italiani ai quali questo decreto, secondo il ministro, consentirebbe di votare – insiste la senatrice – avrebbero votato ugualmente, nel rispetto delle regole, quelle liste che hanno rispettato le norme, i tempi e le modalità stabilite dalla legge, che era chiarissima anche prima di questa toppa peggiore del buco".

"La vergogna di questo decreto – conclude Poli Bortone – fa il paio con l'assurdità della modifica alla legge elettorale per le regionali in Puglia, nella parte in cui ha consentito che un consnoigliere regionale potesse supplire alle firme dei cittadini per la presentazione delle liste. Una modifica voluta da un emendamento Palese-Vendola, ennesima riprova del consociativismo che unisce trasversalmente Pd e Pdl in questa regione".
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Foggia - PARCO DEL GARGANO: SOCCORSO RARO FALCO PELLEGRINO SIBERIANO (6/03/2010)

Durante i censimenti ornitologici svolti dal Centro Studi Naturalistici ONLUS nell'ambito del LIFE plus "Conservazione dell'avifauna prioritaria" e nella gestione dell'Osservatorio Naturalistico del Parco Nazionale del Gargano alcuni ricercatori hanno dovuto soccorrere un rarissimo falco pellegrino siberiano (falco peregrinus calidus), ferito ad un ala, probabilmente impattato con i fili elettrici o telefonici che circondano le zone umide di Manfredonia.

L'ornitologo Matteo Caldarella, autore del difficile recupero, spiega che il falco pellegrino e' un giovane esemplare maschio nato nel 2009, tiene a precisare quanto sia spiacevole ritrovare un falco cosi raro ferito in Capitanata in quanto questi esemplari della sottospecie "calidus" provengono dall'Artico (ove era diretto durante la sua migrazione verso nord) ed e' triste che dopo viaggi cosi lunghi e difficili, questi esemplari, rischiano di trovare la morte in Puglia.

L'esemplare dopo il recupero e le cure specialistiche veterinarie e' attualmente ospite nelle voliere di acclimatamento realizzate grazie ad un altro progetto LIFE "Rapaci del Gargano" presso l'Oasi Lago Salso di Manfredonia.

Il presidente del Centro Studi Naturalistici ONLUS, Vincenzo Rizzi, afferma quanto, proprio durante questi momenti di emergenza, sia importante avere esperti che monitorano costantemente il territorio e strutture pronte ad accogliere gli esemplari in difficolta'.

Questa e' la migliore risposta a chi costantemente attacca l'ambiente e la natura, come e' successo recentemente con l'incendio del capanno ornitologico realizzato all'interno dell'Oasi Lago Salso da anonimi terroristi ambientali.

In attesa dell'eventuale completo recupero al volo, si sta tentando, anche con contatti internazionali, circa la possibilita' di dotare l'esemplare di una trasmittente gps che aumenterebbe le conoscenze su queste specie che effettuano estese migrazioni, si tratterebbe, peraltro, della prima volta su un esemplare della rara sottospecie "calidus".
Comunicato Stampa Centro Studi Naturalistici ONLUS
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FOGGIA – Evade il fisco per sei milioni di euro - Compravendita di auto usate (6/03/2010)
Una frode fiscale di un ammontare complessivo di 6 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Foggia. L’evasione, di ingente quantità, sarebbe stata attuata da un commerciante del settore della compravendita di automobili usate. L’uomo è stato quindi denunciato.

Alla fine delle indagini i militari del capoluogo dauno hanno scoperto che il commerciante ha omesso di versare all’erario Iva per oltre 5,6 milioni di euro, Ire (l’imposta sul reddito) per oltre 415 mila euro e anche l’Irap per oltre 35mila euro. I militari adesso stanno cercando di capire da quanto tempo fosse in atto questa evasione fiscale. Continua dunque l’impegno della GdF alla scoperta di nuovi cittadini che decidono di non pagare le tasse fino in fondo. Altri controlli invece sono stati effettuati a Bari., all’interno dell’aeroporto.

Sequestrati complessivamente 12 kg di medicinali, trasportati senza la prescritta autorizzazione. Denunciate all’autorità giudiziaria anche 4 persone, cittadini cinesi. Nel dettaglio i militari hanno rinvenuto i medicinali all’interno dei bagagli a mano, dei cittadini originari del paese asiatico.

Erano appena sbarcati nell’aeroporto Karol Wojtyla del capoluogo pugliese. I farmaci sono stati quindi sequestrati in quanto non risultano registrati presso il ministero della Salute. Un commercio, quello di farmaci provenienti dalla Cina, che si dimostra abbastanza fiorente e che viene combattuto quotidianamente dai finanzieri.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Due frontali e un ribaltamento: deceduti un 55enne, un 19enne e un 25enne Foggia, in tre incidenti stradali tre morti e 6 feriti (grave una 18enne) (6/03/2010)

Tre morti e sei feriti, tra cui una ragazza di appena 18 anni che lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione degli Ospedali Riuniti di Foggia. Un bilancio drammatico di una giornata di incidenti stradali nella provincia di Foggia. Il primo, lungo la Strada provinciale 673 che da Foggia porta a Carapelle. A perdere la vita Giuseppe Dedda, di 55 anni, deceduto dopo uno scontro frontale.

L’uomo, per cause ancora in corso di accertamento, alla guida della sua Fiat Tipo ha invaso la corsia opposta di marcia collidendo con una Fiat Bravo con a bordo due persone di 63 e 43 anni che hanno riportato pochi giorni di prognosi. La vittima è stata trasportata d’urgenza ai Riuniti di Foggia, dove è deceduta, dopo 4 ore a causa delle gravi lesioni interne. Il secondo incidente è avvenuto sulla statale 16 nei pressi di San Severo. Anche qui si è trattato di uno scontro frontale tra una Fiat Brava e una Hyundai Coupè.

A morire stavolta un giovanissimo, uno studente di 19 anni Ernesto Scirpoli. Con lui in auto tre amici. Due ragazze di 18 anni, una è in pericolo di vita, l’altra è invece ricoverata in neurochirurgia e un 23enne in prognosi riservata a San Giovanni Rotondo. Ferito in modo grave, il conducente della Hyundai, assistente capo della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Foggia. L’ultimo: Nicola Gentile, foggiano di 25 anni, insegnante a Pescara è morto sulla strada che da Termoli porta a San Severo, mentre faceva ritorno a casa. La sua Panda si è improvvisamente ribaltata finendo in una cunetta.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Acqu@light: la fattura di Aqp arriva direttamente via email -Servizio innovativo, gratuito e ecologico (6/03/2010)

Arriva Acqu@light, la fattura on line di Acquedotto Pugliese, l’innovativo servizio che permette di avere sul proprio Pc, con una semplice e-mail, la fattura il giorno stesso della sua emissione e non più in forma cartacea, a mezzo posta ordinaria, ma con una semplice e-mail.

Un servizio gratuito comodo, veloce e rispettoso dell’ambiente. La fattura on line ha lo stesso valore legale e fiscale di quella cartacea e tanti vantaggi: elimina gli accumuli di carta domestici dando la possibilità al cliente di creare un personale archivio informatico; elimina i tempi di consegna dando la possibilità di monitorare in tempo reale addebiti e consumi; elimina il rischio del mancato recapito postale; rispetta l’ambiente riducendo il consumo di carta e di emissione di CO2 nell’atmosfera.

Aderire al servizio è semplice, basta accedere allo sportello on line dell’Acquedotto Pugliese su www.aqp.it e seguire le semplici istruzioni. “L’iniziativa si inserisce – ha spiegato il Direttore Generale di Acquedotto Pugliese, Massimiliano Bianco - in “Acqua, semplicemente”, un progetto avviato nel 2007 con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di innovative modalità di dialogo con i cittadini.

Attività che hanno già portato reali benefici e che hanno riguardato, solo per citare le esperienze più significative: l’estensione della rete degli sportelli comunali on line, sportelli attivi presso i municipi, nati con la collaborazione delle Amministrazioni locali in cui è possibile accedere a tutti i servizi;

la semplificazione dei processi di stipula dei contratti di somministrazione con l’addebito del contributo di allaccio, eventualmente dilazionato, direttamente in fattura consumi ad attivazione fornitura già avvenuta;

iniziative di valutazione della soddisfazione dell’utente, come quella conclusasi il mese scorso; la promozione di accordi per favorire la domiciliazione bancaria e postale delle fatture; il servizio myaqpaggiorna, che consente di ricevere direttamente a casa, al proprio indirizzo di posta elettronica, tutta una serie di notizie utili: bandi e gare, opportunità di lavoro e informazioni sulle condizioni del servizio.
da quotidianopuglia.it
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CESENA – Appartamenti in affitto per le vacanze stime di crescita nel mercato pugliese - C’è un mercato di circa 35-40 mln fra italiani e stranieri che li scelgono (6/03/2010)

Con un aumento del 20% del fatturato 2009 (3,5 milioni), l’avvio del nuovo marchio ‘Solo Affitti Vacanze’ ed una previsione di 65 nuove agenzie, parte il 2010 di ‘Solo Affitti’, franchising immobiliare italiano specializzato nel settore affitti con oltre 260 filiali. La società con sede centrale a Cesena pensa di accrescere del 10% il volume d’affari nel 2010 e del 15% nel 2011 fino a superare i 4 milioni di euro.

‘Solo Affitti Vacanze’, dedicato alla locazione degli immobili turistici è partito con 40 agenzie aderenti e il fine di coinvolgerne altre 70 entro l’anno. La presidente Silvia Spronelli spiega: “Secondo una nostra stima c’è un mercato di circa 35- 40 milioni di persone, italiani e stranieri, che si sono rivolte nell’ultimo anno all’affitto turistico presso appartamenti, case e stanze in bed&breakfast e agriturismo”. Fra le prime 40 agenzie del marchio vengono rappresentate la riviera adriatica (dalla Romagna alle Marche), la Puglia, la Calabria e le isole.

C’è anche l’agenzia di Miami nata dalla collaborazione con un operatore. Per le nuove aperture la società punta a presidiare entro il 2010 località come Amalfi, Capri, Ischia, Lignagno Sabbiadoro, Bibione, Fregene, Portofino, Porto Cervo, Porto Rotondo, Taormina, Forte dei Marmi e la Versilia, Sestrerie, Madonna di Campiglio, Moena, Breuil-Cervinia, Cortina d’Ampezzo.

Il trend in Italia in effetti mostra che cresce tra i vacanzieri la voglia di low cost. All’estero e anche in Italia il segno della caccia all’offerta è l’aumento dei bed and breakfast, quadruplicatisi in 4 anni. Non sempre ‘low cost’ ma anche durata e distanza del viaggio si accorciano a parità di costo dei servizi. Un esempio tipico è quello dei city break, ossia weekend lunghi nelle capitali europee, che rappresentano oggi il 40% dei pernottamenti in Europa e il 20%
da quotidianopuglia.it
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BARI – Aqp, Vendola: ‘Lo ripubblicizzeremo entro i primi cento giorni del mio nuovo governo’ - “L’acqua è un bene non una merce: dobbiamo fare un salto di qualità” (6/03/2010)

Ripubblicizzare l’acquedotto pugliese entro i primi 100 giorni di nuovo governo. È questo l’impegno assunto dal presidente uscente Nichi Vendola, invitato pubblicamente a portare a compimento l’iter legislativo avviato con l’assessore Amati. Il Comitato pugliese ‘Acqua bene comune’ e il ‘Forum italiano dei movimenti per l’acqua’ vigileranno affinchè il futuro presidente e le forze politiche che entreranno in giunta rispettino l’impegno assunto di ripubblicizzazione.

«A tutti i partiti che si presenteranno alle prossime elezioni regionali – ha detto Margherita Ciervo, esponente del Comitato – chiederemo di esprimere la propria posizione in merito alla questione, esplicitando se il proprio partito è a favore di una gestione del servizio idrico affidata esclusivamente a enti di diritto pubblico con meccanismi di partecipazione cittadina, in quanto servizio pubblico locale privo di rilevanza economica; e, se eletti, intendono sostenere e votare a favore della legge per la ripubbliciazzazione dell’Aqp s.p.a.

La cittadinanza pugliese si aspetta che la gestione pubblica e partecipata dell’acqua, secondo criteri di equità e solidarietà, efficacia, efficienza e trasparenza, da sogno collettivo diventi un’effettiva realtà». Ha aggiunto.

«Per il 20 marzo – ha detto Corrado Oddi, rappresentante del Forum italiano dei movimenti per l’acqua - un arco di forze sociali e politiche ha convocato una manifestazione nazionale a Roma, per lanciare una nuova stagione di iniziative referendarie, abrogative, nei confronti di quelle leggi e di quei regolamenti che hanno favorito processi di privatizzazione.

Saranno 3 i referendum, sull’insieme delle norme, non solo sull’articolo 15 del decreto Ronchi». Il disegno legge ‘Governo e gestione del servizio idrico integrato costituzione dell’azienda pubblica regionale Acquedotto pugliese – Aqp’, del 4 febbraio 2010, è stato proposto da un tavolo tecnico costituito da giuristi della Regione Puglia e da giuristi del Comitato pugliese Acqua bene comune e del Forum italiano dei movimenti per l’acqua ed è costituito da 13 articoli presenti anche nella legge popolare.

Il testo definisce l’acqua come diritto umano inalienabile, bene comune non mercificabile, non soggetto alle leggi della concorrenza. Inoltre, prevede l’istituzione di un Fondo regionale per garantire il diritto dell’acqua e di un Fondo regionale di solidarietà internazionale.

«Il comma 1 dell’articolo 6 – ha spiegato Ciervo - apre alla partecipazione, all’istituzione di un’azienda pubblica con partecipazione sociale, al pari di Parigi, inserendo la Puglia nei cambiamenti europei, contrastando l’ideologia neoliberista che sta alla base della privatizzazione.

Una legge che ha importanza politica – ha aggiunto – per l’approvazione unanime della delibera in giunta. Ma che dal punto di vista giuridico e sostanziale non ha effetti, perché resta un disegno». «Siamo in grado di fare il salto – ha affermato Vendola – abbiamo combattuto la battaglia del rigore. L’acquedotto è un’azienda pubblica che ha al centro un bene che non è una merce e può dare risultati migliori dal punto di vista della contabilità».
Angela Milella da quotidianopuglia.it
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BARI - Poli B.: ‘La verità è che Vendola in 5 anni ha lottizzato non migliorato Aqp’ - ‘Non c’era bisogno di una filastrocca per sapere che l’acqua è un bene pubblico’ (6/03/2010)

“In questi cinque anni abbiamo preso la rincorsa e ora possiamo fare il salto verso il futuro, cioè verso la ripubblicizzazione di Acquedotto. Chiudere definitivamente la partita con coloro che, truccando il gioco dei beni comuni, pensano di poter mercificare l’acqua e privatizzare l’acquedotto.

Vogliamo quindi anche per legge, con la ripubblicizzazione, blindare la nostra proprietà pubblica”. Così il presidente della giunta pugliese Vendola. Pronta la risposta del ministro Fitto: “Il presidente uscente ha fallito e ora occorre voltare pagina. ”. Per driana Poli Bortone, candidata alle Regionali (Io Sud-Udc): “Non c’era bisogno – spiega– di una filastrocca di Vendola, dopo 5 anni, per sapere che l’acqua è un bene pubblico.

La verità è che Vendola in questi 5 anni si è occupato soltanto di lottizzare anche lui Aqp, senza preoccuparsi minimamente di ottimizzarne la gestione”. Per Rizzi candiato alla Regione per Alternativa comunista: “Vendola, come in ogni campagna elettorale, scopre di colpo la ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese”. Di seguito una sintesi.

VENDOLA - Noi abbiamo preso questa azienda ridotta a livello di colabrodo, e ne abbiamo fatto una azienda che oggi viene valutata, anche dagli indicatori economici che dominano il mercato attuale, una azienda modello che noi oggi vogliamo sottrarre alle grinfie del ministro Fitto che vuole privatizzarla.

POLI BORTONE - Il 21 giugno 2005 Vendola presentando in Consiglio regionale il proprio programma di governo parlò testualmente di ‘ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese come costruzione di una esperienza mondialè, per cui sentirgli ripetere oggi le stesse cose conferma la scarsa credibilità delle sue parole vane. ‘’Il 21 giugno 2005 Vendola presentando in Consiglio regionale il proprio programma di governo parlò testualmente di ‘ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese come costruzione di una esperienza mondiale, per cui sentirgli ripetere oggi le stesse cose conferma la scarsa credibilità delle sue parole vane.

RIZZI - Il sottoscritto e Alternativa comunista, da sempre interni al movimento per ‘l’acqua bene comune regionale, ritengono che l’unica soluzione per fare in modo che l’acqua non venga trasformata in merce sia la ripubblicizzazione dell’Aqp con il passaggio diretto alla regione, senza s.p.a. e senza privatizzazione.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Altri 34 mln € per la rete senza fili Wimax e la banda larga anche in Puglia (dopo Bari) - Linkem prevede di coprire il 70% del territorio nazionale e 1 milione di clienti (6/03/2010)

Altri 34 milioni di euro a disposizione di Linkem per lo sviluppo della rete senza fili Wimax, che vanno ad aggiungersi all’aumento di capitale di 50 milioni di euro sottoscritto dagli azionisti nella prima metà dello scorso anno.

I nuovi fondi saranno costituiti da un finanziamento bancario di 24 milioni di euro e da un ulteriore iniezione di capitale di 10 milioni.

In qualità di mandated lead arranger e di banca capofila, UniCredit Corporate Banking ha organizzato un pool di finanziatori, partecipato da Credito Bergamasco, Banca Popolare di Lodi, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Vicenza, attraverso il quale ha concesso a Linkem un finanziamento di 24 milioni di euro per garantire l’ulteriore estensione della rete Wimax sul territorio nazionale.

L’operazione sottoscritta prevede un’unica linea di credito della durata di 6 anni, con un periodo di preammortamento di 24 mesi. Le nuove risorse finanziarie permetteranno a Linkem, società di telecomuni- cazioni impegnata nella diffusione della banda larga in Italia attraverso l’utilizzo della tecnologia senza fili Wimax, di sviluppare la propria rete e di dar seguito ai piani di crescita.

Linkem ha già inaugurato le reti Wimax a Brescia, Bari, Crotone, Messina, Latina, Cremona, Lodi, Milano (Provincia) e Catanzaro e prevede di coprire il 70% del territorio nazionale raggiungendo circa 1 milione di clienti entro il 2014, a fronte di un investimento di 220 milioni di euro.

Inoltre, con tale tecnologia sono stati assicurati servizi ad alta innovazione a grandi clienti come nel caso della rete realizzata e gestita da Linkem in occasione dei Mondiali di nuoto di Roma di luglio 2009. “In un momento in cui da più parti ci si lamenta della stretta del credito - ha dichiarato Alessandro Lo Savio, CFO di Linkem - la fiducia che il sistema bancario e i nostri azionisti hanno riconosciuto a Linkem è una ulteriore conferma della correttezza del nostro piano e del valore di una tecnologia altamente innovativa per la diffusione della banda larga in Italia.

Queste nuove risorse saranno impiegate per implementare con successo il nostro piano di investimenti e di sviluppo della rete Wimax”. Soddisfatto anche Luca Manzoni, Responsabile per UniCredit Corporate Banking della struttura che ha curato l’accordo, che unitamente alla struttura Structured Corporate Finance della Banca ha curato l’operazione: “L’operazione sottoscritta con Linkem è la testimonianza concreta della nostra attenzione nei confronti di un settore dalle grandi potenzialità e di importanza strategica per il Paese ed è la conferma del nostro impegno, mai venuto meno, nell’appoggiare piani di sviluppo concreti e ben strutturati”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Assostampa Puglia: ‘Il Governo ora tuteli il pluralismo dell’informazione’ - Il presidente Lorusso: “E’ grave toglierci oltre due milioni di euro” (6/03/2010)

“Le nostre preoccupazioni principali sono la tutela dell’occupazione e del pluralismo dell’informazione, da attuare anche con la riforma del mercato pubblicitario nelle televisioni”.

L’allarme lanciato dal presidente di Assostampa Puglia, Raffaele Lorusso, sulle conseguenze dei tagli alle provvidenze per le emittenti radiotelevisive locali (in Puglia sono 44), varato dal Governo nel decreto ‘milleproroghe’ approvato a fine febbraio, è forte e supportato dall’intera categoria giornalistica pugliese. Se ne è discusso ieri a Bari nel corso di un incontro all’Ordine dei Giornalisti della Puglia.

“Il decreto ha lasciato fuori in modo inspiegabile e arbitrario dalle provvidenze le emittenti radiotelevisive locali – ha spiegato Lorusso – salvando i giornali, le tv e le radio di Partito, con una vera e propria discriminazione. In Puglia parliamo di circa 2 milioni di euro e la gravità del provvedimento sta nel fatto che è stato esteso retroattivamente anche al 2009, incidendo su bilanci già conclusi.

Questi tagli si aggiungono – ha continuato Lorusso – a quelli già attuati con il decreto 292 del 2004, che prevede una progressiva riduzione dei fondi fino ad arrivare a soli 55 milioni di euro nel 2012. Per questo riteniamo sia nostro dovere sostenere le iniziative di mobilitazione della Federazione Nazionale della Stampa”.

Ma i toni non sono soltanto negativi e di chiusura: l’Assostampa si dice favorevole a “chiedere al Governo che, se si deve fare una riforma del sistema radiotelevisivo e della carta stampata, questa sia basata su criteri di rigore e trasparenza e riguardi tutta l’emittenza, non soltanto quella radiotelevisiva locale. È giusto che venga sostenuto chi fa informazione, chi produce occupazione e non aggira le regole, mentre chi non lo fa non deve avere diritto di cittadinanza nel nuovo sistema dell’editoria”.
Antonella Paparella da quotidianopuglia.it
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Studiare l’orientamento degli studenti? L’ultima volta fu un flop totale (6/03/2010)

Non si poteva escogitare nulla di più appropriato (almeno per quel che riguarda il nome): ‘Isomeri’. Scuola e università come fruttosio e glucosio, molecole chimiche con gli stessi atomi, con gli stessi elementi base (insegnanti e alunni), soltanto disposti in maniera differente.

Come dire: invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. La finalità è comune: potenziare al massimo negli studenti capacità e consapevolezza delle proprie inclinazioni affinché giungano a scelte consapevoli nel percorso di cui sono destinati.

Questa l’idea che dà il nome al progetto di orientamento pre-universitario che sancisce ed istituzionalizza il lavoro integrato di scuola e università per garantire allo studente percorsi di orientamento volti a conoscere i pre-requisiti d’ingresso dei diversi corsi di laurea ed, eventualmente, a colmare lacune sulle proprie abilità di base. Quanti avrebbero trovato la loro strada senza fatica se qualcuno ci avesse pensato prima?

Il Ministero dell’Università e della Ricerca parla di “saperi minimi” che lo studente deve avere per affrontare un certo percorso universitario: per questo sono stati predisposti test che a inizio anno accademico valutino il livello di preparazione degli iscritti alla facoltà dell’ateneo barese: chi non ottiene un esito sufficiente, è obbligato durante il corso di studi a colmare “i debiti” con specifici corsi di recupero.

Il progetto ‘Isomeri’, primo in Puglia, ma anche primo in Italia in questa sperimentazione, anticipa la comunicazione dei requisiti essenziali e il momento di verifica collegato al quarto e quinto anno della scuola secondaria superiore, provando così a non ridurre il percorso di orientamento a quell’unica giornata in cui lo studente viene bombardato dalle offerte di chi fa marketing per vendere qualche iscrizione in più. Innegabile che sia stato già sperimentato in passato: c’era il docente d’orientamento. Chi se lo ricorda? Fu un flop. Non resta che augurarsi che quest’iniziativa venga ricordata.
Ypsilon da quotidianopuglia.it
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BARI – Consulenze gratuite per le vittime pugliesi di usurai - Protocollo d’intesa con la Fondazione S.Nicola e S.Medici e la Consulta nazionale (6/03/2010)

Oggi, alle ore 10, verrà sottoscritto un protocollo di intesa tra la Fondazione San Nicola e Santi Medici Onlus, la Consulta Nazionale Antiusura Onlus e il Consiglio Notarile Distrettuale di Bari, presso la sede del Consiglio Notarile in via Calefati 89, in favore dei cittadini vittime di usura.

L’iniziativa, alla quale interverranno autorità ecclesiastiche, civili e militari, nasce dalla consapevolezza che l’usura e le organizzazioni criminali che ai fini di riciclaggio usano l’usura, incidono sul tessuto economico e sociale del territorio danneggiando la possibilità di sviluppo e di benessere della comunità.

In questo quadro il Consiglio Notarile di Bari si impegna a prestare consulenza gratuita su tutti i problemi di attinenza notarile ogni martedì presso la sua sede, previo appuntamento telefonico. Il Consiglio applicherà costi estremamente ridotti ai servizi, ed in particolare su richiesta della Fondazione o della Consulta, alle stipule dei mutui per tutti i soggetti che siano vittime di usura, sovraindebitate o che siano ritenuti meritevoli di tutela.

Allo stesso tempo la Fondazione e la Consulta potranno rivolgersi direttamente ai notai del Distretto, tutti disponibili a rotazione. “Ci facciamo promotori dell’iniziativa, ha dichiarato il notaio Biagio Spano, Presidente del Consiglio Notarile di Bari, con l’auspicio di mantenere vigile l’attenzione dell’opinione pubblica su una piaga sociale antica, divenuta oggi ancora più drammatica per la grave crisi in atto.

Il Notariato, infatti, quale istituzione di protezione del sistema economico e sociale in momenti essenziali della vita delle persone e delle imprese, nella sua funzione di garanzia è da sempre attento agli interessi dei cittadini e della società, ponendosi a tutela dei soggetti economicamente più deboli”.

Il segretario della Consulta Nazionale Antiusura Onlus, Monsignor Alberto D’Urso, nonché Presidente della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici Onlus di Bari, ha aggiunto che “i due enti svolgono un’azione di prevenzione di carattere educativo e informativo promuovendo la cultura della solidarietà, della legalità e la conoscenza delle leggi sull’usura, permettendo che le vittime prostrate dai debiti abbiano accesso a finanziamenti bancari idonei.

La Fondazione e la Consulta, infatti, al fine di realizzare un’azione sempre più coordinata per individuare le cause dell’usura e armonizzare gli interventi tecnici, sono aperte ad ampliare la sintonia con enti ed istituzioni che condividono i loro ideali e scopi sociali”.

Servono politiche adeguate proprio per tutelare le vittime di un fenomeno al quale sono soggette tantissime famiglie, specie nel Mezzogiorno d’Italia, strozzate da usurai senza scrupoli che finiscono poi per vedere i sacrifici di una vita dilapidati a poco a poco perché costrette a pagare debiti sempre più elevati e difficilmente onorabili in tempi brevi. Una condizione difficile che non è accompagnata da denunce frequenti che non avvengono, soprattutto per paura di ritorsioni.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Il Wwf al Tar Puglia: ‘Non si costruisca alcun villaggio turistico a San Domino’ - Dopo il parere positivo del Parco del Gargano (6/03/2010)

Il Wwf si è costituito in giudizio presso il Tar Puglia nella causa promossa dal Consorzio Orto del Paradiso e dal Comune delle Isole Tremiti contro il Parco Nazionale del Gargano per la costruzione di una lottizzazione turistica nell’isola di San Domino. La vicenda riguarda il parere rilasciato dal Comitato tecnico del Parco del Gargano con il quale, pur approvando la lottizzazione in questione, ne limitava l’estensione al fine di salvaguardare le valenze naturalistiche dell’arcipelago.

Il Consorzio proponente la lottizzazione, non contento delle volumetrie comunque approvate dall’Ente parco, ha chiesto l’annullamento del provvedimento con l’appoggio del comune delle Isole Tremiti che evidentemente non perde occasione per svendere al cemento il proprio territorio.

“Tra le motivazioni addotte vi è la mancanza del Piano del Parco che, a detta dei ricorrenti, obbligherebbe l’Ente parco a valutare le proposte di trasformazione del territorio sulla base di altri strumenti di pianificazione esistenti (piani regolatori comunali, piano paesaggistico, ecc.), impedendo di fatto una valutazione autonoma basata sulle esigenze di conservazione della natura. Se malauguratamente passasse questa tesi, si aprirebbe la strada al saccheggio del Gargano e degli altri parchi italiani che, a causa delle colpevoli omissioni dei loro presidenti, sono ancora sprovvisti del Piano”.

Il Wwf, assistito dall’avvocato Angelo Masucci, ha presentato dettagliate memorie difensive, constatando purtroppo che l’Ente parco, pur costituendosi in giudizio, non ha presentato alcuna memoria, mentre la Regione Puglia, contro cui era pure rivolto il ricorso, non ha ritenuto neppure di intervenire.

Sono già centinaia i cittadini e frequentatori delle Isole Tremiti che, evidentemente non condividendo la politica di sfruttamento dell’amministrazione comunale, hanno sottoscritto una petizione per la salvaguarda delle loro preziose risorse ambientali, chiedendo di porre un limite alle nuove costruzioni che non intacchi i valori naturalistici, scenici, storici e paesaggistici delle Diomedee.

La petizione è stata promossa da un consigliere comunale tremitese in polemica con la giunta municipale, la stessa che qualche mese fa ha anche impugnato senza successo il parere del Parco sulla variante al Piano regolatore delle Tremiti che, caso forse unico in Italia, aveva eliminato le zone agricole dal territorio comunale.

Questa vicenda pone ancora una volta con forza, se mai ce ne dovesse essere bisogno, la necessità di approvare rapidamente il Piano del Parco, dimenticato ormai da sei anni in qualche cassetto dell’ufficio di presidenza senza che il Ministero dell’Ambiente abbia mai esercitato i poteri sostitutivi previsti dalla legge. “Le Isole Tremiti ed il Gargano - sono un inestimabile tesoro da salvaguardare”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Rinnovabili, De Bartolomeo: ‘Qui in Puglia nessuna centrale nucleare’ - Il vice di Palese: “Ambiente e salute rappresentano bene e diritti di tutti” (6/03/2010)

“Con piacere ho potuto constatare che il governatore uscente, ha replicato sul tema delle energie. Questo mi dà l’opportunità di spiegare a tutti i pugliesi, la verità della tanto famigerata politica ambientale del governo Vendola”.

Esordisce così De Bartolomeo a margine di un incontro con gli elettori - “abbiamo più volte chiarito che, sulla nostra terra, non ci saranno centrali nucleari e nessuno indosserà i caschi perché non ci sarà nessun esercito.

Questo è dall’inizio un punto fermo, che ha riguardato il mio impegno al fianco di Rocco Palese, il quale sostiene fortemente tale linea. In Puglia molte sono le aziende che rispettano, pur bruciando carbon-fossile, i limiti di emissione previsti dalle leggi. Per quelle che ancora non rispettano queste logiche, è fermo il nostro impegno, da prossimi amministratori, a perseguirle affinché siano salvaguardati l’ambiente e la salute, che rappresentano beni e diritti di tutti.

Qualcuno, li strumentalizza sbandierandoli e facendone vessilli. Dica - chi si è sentito colpito da lacci e lacciuoli - perché coloro che hanno investito in fonti di energia alternative, oggi si ritrovano, dopo aver ottenuto finanziamenti ed erogazioni, ad affrontare un percorso amministrativo farraginoso e contraddittorio di molti anni, in controtendenza con i criteri di promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili.

Vendola, - conclude l’ing. De Bartolomeo - invece di paragonarsi con le regioni ultime della classe, dovrebbe confrontarsi e spiegare la differenza rispetto ai paesi nei quali un’autorizzazione viene rilasciata nell’arco di “mesi”, non “anni”. In Inghilterra, Germania,Usa, Spagna un parco energetico autorizzato in due anni crea scandalo, non vanto”.
da quotidianopuglia.it
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 FOGGIA – Strade maledette: 3 morti e 6 feriti in 3 scontri nel Foggiano - Sulla Ss 16 e la Foggia-Carapelle (6/03/2010)

Tre morti e sei feriti in diversi incidenti stradali in provincia di Foggia. Sulla ss 16 a perdere la vita un insegnante 26enne di San Severo: la sua Fiat Panda si è ribaltata dopo aver preso una cunetta. Due i frontali: sulla Foggia- Carapelle è deceduto un 55 enne (ferite altre 2 persone), mentre sulla Ss 16 è morto un 19 enne: gravi 3 giovani e un agente di polizia.
da quotidianopuglia.it
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Un altro pesante divario (6/03/2010)

Al solito sono molto interessanti i rapporti dell’Ipres, l’Istituto pugliese di ricerche economiche e sociali, sul capitale umano qualificato, sul mercato del lavoro e sulla mobilità territoriale. L’ultimo analizza i dati dei laureati, ovviamente nella nostra regione, nel quinquennio 2003- 2008.

Sono, al contrario, sorprendenti, se non sconcertanti, le interviste che li commentano. Un diplomato su due va all’università in Puglia, ma solo il 41% si laurea. Più elevato (il 61%, 10 punti in meno rispetto alla media nazionale) è il numero dei laureati pugliesi che riescono a trovare lavoro.

Il dato che fa maggiormente notizia è, però, quello dei 10 mila laureati che ogni anno lasciano la Puglia per cercare lavoro nelle regioni del Nord, in particolare Lombardia, Emilia Romagna ed estero, l’14%. Il 65% di questi altri cervelli in fuga ha meno di 40 anni, quindi ha trascorso alcuni anni in famiglia dopo la laurea, alla ricerca del lavoro in Puglia o nelle regioni vicine.

E’ diventato più difficile per i laureati emigrare anche perché da qualche anno è sufficiente il diploma di scuola media superiore. Vale di più la competenza per l’assunzione, essere in grado di svolgere bene e subito un lavoro. Spesso la laurea è sostituita o integrata da un valido corso di formazione professionale.

Il commento più sorprendente a questi dati (anche se in positivo) è del rettore dell’Università di Bari, prof. Corrado Petrocelli, che indica un problema poco dibattuto anche dai giornali pugliesi. “Noi formiamo in maniera eccellente i laureati e poi, ad usufruire di queste eccellenze - spiega al Corriere -, sono sempre le altre regioni o l’estero.

Questo deve cambiare. Bisogna capire di quale capitale umano disponiamo e fare in modo che rappresenti una risorsa per lo sviluppo e per l’innovazione”. Petrocelli non si limita all’amara constatazione. Indica quale dovrebbe essere l’impegno urgente (anche perché sinora ignorato) della politica e delle imprese per evitare questa incessante “formazione” per conto terzi. E nessuno ne tiene mai conto, tanto meno Bossi, pur essendo un altro evidente, pesante divario fra le 2 Italie.

“Bisogna puntare non solo sulle piccole e medie imprese - dice il rettore dell’Università di Bari - ma fare in modo che in Puglia nascano grosse società, ad esempio dell’alta tecnologia”. Per la politica, da assessore pugliese al Diritto allo Studio della giunta Vendola e ordinario di Economia Applicata all’Università di Bari, il prof. Gianfranco Viesti dà la prima sorprendente risposta negativa, per i 10 mila laureati che ogni anno emigrano e per ciò che ci si attende da un amministratore pubblico, almeno a futura memoria.

“Andando avanti con il tempo, purtroppo si registrerà - dice Viesti - un aumento della disoccupazione a causa di questa crisi. E il lavoro comincerà a scarseggiare anche al Nord. Bisogna creare le condizioni in Puglia per far lavorare i nostri giovani”. E chi deve creare queste condizioni, se Viesti per primo da assessore regionale, con una crisi mondiale che dura ormai da un anno, non ha neppure segnalato il problema in giunta?

Negativamente sorprendente è anche l’intervista, sui dati dell’Ipres, di Alessandro Laterza, presidente confindustriale di Bari e provincia, sin dal titolo del Corriere: “Laterza: sono le imprese a dover aiutare i ragazzi. Ma le nostre università sono ancora poco attrattive”. E come possono le imprese pugliesi aiutarli, se al 95% sono in condizioni peggiori dei ragazzi?

Anche il riferimento alle università pugliesi è in evidente contraddizione con la quantità degli emigranti. Se riescono in 10 mila ogni anno a trovare lavoro nelle altre regioni, peraltro in tempi di grande crisi, vuol dire indiscutibilmente che le loro lauree sono state conseguite in atenei che più attrattivi non avrebbero potuto essere. E, fra l’altro, perché dovrebbero essere più attrattivi, come dice Laterza?

Per far emigrare 20 mila giovani pugliesi, non 10 mila? Semmai è un altro, il problema da affrontare responsabilmente, anche per evitare che l’attrattività degli atenei pugliesi sia intaccata. L’Università di Bari, per i tagli della riforma Gelmini e per gli scatti stipendiali delle assunzioni fatte negli anni precedenti, ha un passivo di 52 milioni di euro. E sarà costretta ad accendere un mutuo che lo farebbe aumentare di altri 5 milioni

. Di questo problema, la Regione per prima dovrebbe farsi carico, subito, con un intervento che Viesti per primo dovrebbe sollecitare in una delle ultime riunioni di giunta della legislatura. Solo se questo intervento non dovesse essere effettuato sarebbe a rischio l’attrattività del sistema universitario pugliese.
GIS. da quotidianopuglia.it
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Lo ‘stalking’ una sfida per l’intera società (6/03/2010)


Tante sono le forme delta violenza verso le donne. La legge sullo “stalking” evidenzia come essa si manifesti spesso dentro le mura domestiche, anche se la sfida è per l’intera società. Non passa giorno, ormai, che le cronache, con la loro propensione per le storie più tragiche, non riportino casi di donne uccise dai propri familiari, partner o ex partner: nel 2008 sono state 113 solo in Italia, senza contare le donne che sono rimaste ferite fisicamente e psicologicamente.

Secondo una ricerca del Consiglio d’Europa, si calcola che, per le donne tra i 16 e i 44 anni, la violenza nell’ ambito delle relazioni familiari sia la prima causa di morte e di invalidità, prima ancora degli incidenti stradali o delle malattie. Secondo l’Organiz-zazione mondiale del commercio (Oms), le donne vittime di violenza per mano dei propri partner vanno dal 40 al 70%. Si tratta di dati estremamente preoccupanti, di cui si è parlato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, celebrata il 25 novembre.

Tra le tante iniziative previste, da parte di associazioni femminili e istituzioni, interessante è stata quella promossa a Bologna da una serie di associazioni femminili tra cui la “Casa per le donne per non subire violenza” che, proprio in questi giorni, celebra i venti anni della sua fondazione.

Un vero e proprio festival che ha visto la presenza di un pubblico non solo femminile attento e desideroso di rendersi protagonista in questa lotta che è cultura prima che politica. La politica e le istituzioni, anche se fondamentali, non bastano. Occorre, si è detto, considerare socialmente inaccettabile la violenza di genere, che si sta sempre più connotando come “femminicidio”.

Tale termine è stato adottato dalle donne centroamericane per vedere riconosciuti e rispettati i propri diritti umani, in particolare quello ad una vita libera da qualsiasi forma di violenza. La violenza di genere, si identifica con il femminicidio, perché ogni violenza rivolta contro la don-na in quanto donna va a colpirla personalmente.

Tale sarebbe preferibile anche a quello di violenza di genere per il fatto che ha un valore simbolico più ampio ed è di maggiore impatto anche nei confronti dell’opinione pubblica. Soprattutto, se si vuole mettere in risalto la matrice comune che hanno tutti i tipi di violenza di genere, il fatto di essere rivolti contro la donna è di avere un fine distruttivo nei suoi confronti,di incidere sulla sua identità e ledere il diritto all’autodeterminazione. Per questo, anche se giuridicamente non è adeguato, il femminicidio indica la tendenza politica e culturale a non tutelare questo fondamentale diritto di ogni donna.
Carmelo Carparelli da quotidianopuglia.it
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In 2 giorni 11 gradi in meno in Puglia. Fino a martedì piove e può nevicare in Lucania - A Bari da 18 a 7°. Nel Foggiano temperature minime vicino allo zero (6/03/2010)


Dopo qualche giorno di tregua, torna il maltempo sulle nostre regioni. Temperature in picchiata e neve anche a bassa quota. E’ questo che ci aspetta nel weekend. Le piogge dovrebbero durare addirittura fino a martedì. La giornata di oggi sarà quella meno piovosa, con precipitazioni locali e un aumento deciso della nuvolosità. Il freddo però si farà sentire. Rispetto a due giorni fa ci saranno un po’ ovunque 10-11 gradi in meno, con massime che nei capoluoghi di provincia raggiungeranno 7-8 gradi: valori praticamente vicini a quelli di dicembre o gennaio.

A Bari si è passati dai 18° di giovedì ai 7 di oggi. Nel Foggiano invece temperature prossime allo zero, specie nelle ore notturne. I venti rimarranno deboli, ma i mari saranno molto mossi. Peggio andrà nei prossimi giorni. Domenica sarà piovosa, con precipitazioni diffuse sul versante jonico: molto nuvoloso anche sulle altre zone del Mezzogiorno. Più freddo al nord con nevicate anche a quote pianeggianti. Anche in Lucania grande freddo.

Le montagne sono innevate, con le località sciistiche che hanno piste percorribili dagli amanti di sci e snowboard. Oltre 30 cm di neve sono attesi a Monte Sirino, Lagonegro, Conserva. Imbiancato anche il Pollino. Lunedì residue precipitazioni sulle estreme regioni meridionali e sul versante adriatico, dove assumeranno carattere nevoso a quote pianeggianti: alla sera tendenza ad aumento della nuvolosità, a cominciare proprio dalla sardegna. Martedì ancora maltempo su Sicilia, Sardegna, Calabria, Lucania e Puglia, con precipitazioni abbondanti a carattere temporalesco.

Graduale miglioramento a partire da mercoledì. Una situazione che non fa certo piacere agli agricoltori, un po’ in tutta Italia. - Il forte abbassamento della temperatura con la colonnina di mercurio che scende sottozero in dieci città preoccupa le campagne dove è allarme gelo per le coltivazioni in campo.

E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al ritorno del freddo intenso su tutto la penisola con temperature in calo nei valori minimi, compresi tra -6 e 7 e ben dieci città sottozero: Bolzano (-6), Aosta e Trento (-5), Potenza (-4), Campobasso e Perugia (-3), Torino (-2), Bologna, Firenze e Milano (-1) e quota 0 gradi a Roma secondo l’aeronautica militare.

Le temperature rigide mettono a rischio, sottolinea la Coldiretti, le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli ma a preoccupare sono anche gli effetti sugli alberi da frutta che proprio in questi giorni stanno aprendo le gemme (mandorli, albicocchi, susini, ciliegi, peschi).

Un inverno che dunque non accenna ad allontanarsi, ma che, al contrario di quanto si possa pensare, si colloca al 52° posto tra i più miti degli ultimi 200 anni. L’abbassamento tardivo delle temperature è, secondo la Coldiretti, la conferma dei cambiamenti climatici in atto anche in Italia.
Nicola Andrisani da quotidianopuglia.it
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BARI – Per una decina di ospedali il sì della Regione ai progetti fra pubblico e privati - Nuovo programma di edilizia sanitaria (6/03/2010)

Pubblico e privato, tra cui un project financing (progetto di finanza) per ammodernare vecchie strutture sanitarie e costruire nuovi ospedali in Puglia. La motivazione: “Non ci sono più fondi (nel Accordo di programma del 2006 era previsto un miliardo di euro).

La situazione di crisi non consente di attuare pienamente gli obiettivi della programmazione sanitaria e socio – sanitaria”. Cade così il veto che fu opposto cinque anni fa, ad inizio legislatura all’analoga proposta formulata dall’ex assessore Alberto Tedesco.

Il meccanismo della finanza di progetto è collaudato: costruisce il privato (o una società mista) e l’amministrazione pubblica gli affida in cambio la gestione di determinati servizi non sanitari (lavanderia, mensa, parcheggi).

La delibera stabilisce di incaricare l’apposita ‘Unità tecnica’ presso il Cipe di fornire assistenza alla Puglia; costituisce una task force regionale; di farsi supportare da Innovapuglia. La linea della Regione è quella di privilegiare, per la nascita dei nuovi nosocomi, terreni di proprietà delle Asl o della Regione.

Nel piano sanitario regionale sono state individuate le strutture da inserire nei nuovi programmi di edilizia ospedaliera: Bisceglie- Trani, Giovinazzo- Molfetta-Ruvo-Terlizzi, Conversano-Gioia-Monopoli- Noci-Putignano, Cisternino- Fasano-Ostuni, Maglie- Poggiardo-Scorrano, Copertino- Galatina-Nardò, Grottaglie- Manduria, cui si devono aggiungere gli ospedali di Taranto, Andria- Canosa-Minervino ed il nuovo di Martina Franca.

E proprio nei sette ospedali della Sesta Provincia arriveranno 111 nuovi infermieri (si aggiungono alle 1.237 unità già in servizio). Il numero più consistente andrà agli ospedali di Andria e Barletta: al ‘Bonomo’ 22 unità (tre per Cardiologia, due Chirurgia-Urologia, quattro Ortopedia, quattro Radiologia-Angiografia, cinque Anatomia patologica) e altrettante al ‘Dimiccoli’ (cinque per Ostetricia, sei per il blocco operatorio, due Radioterapia-Oncologia).

Seguono Bisceglie e Trani con 15 infermieri ciascuno (nel primo saranno tre per Ostetricia, tre per il Servizio psichiatrico e due per il blocco operatorio; nel secondo quattro per Gastro-enterologia, cinque per Chirurgia e sei per la nuova Ginecologia); sei a Canosa e tre per ciascuno a Minervino e Spinazzola. Nel piano regionale anche gli Hospice (per le famiglie di malati terminali).

In Puglia ce ne sono cinque: di cui uno a Foggia (‘Don Uva’ ASL/FG, 12 posti letto), 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Lecce ed uno in via di realizzazione a San Giovanni Rotondo dalla ‘Casa Sollievo della Sofferenza’ (possono essere gestiti direttamente dalle Aziende sanitarie, da associazioni di volontariato no profit in convenzione con le Aziende sanitarie o da Aziende private in convenzione con le Aziende sanitarie).

Per quanto riguarda il Policlinico di Bari sono cominciati i lavori per la costruzione di tre nuovi padiglioni e la ristrutturazione completa di sette cliniche (Chirurgia, Dermatologia, Oculistica, del padiglione ‘Balestrazzi’, Ostetricia e ginecologia, Neonatologia, Pediatria e Neurologia).
Cinzia Stramaglia da quotidianopuglia.it
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Bari - Berlusconi: verrò a sostenere Palese in Puglia. Ottimo anche il suo vice - Il premier telefona alla convention del Pdl a Bari (6/03/2010)

Ha telefonato a Bari direttamente dal Consiglio dei Ministri durante la preparazione del discusso decreto legge interpretativo delle elezioni regionali per far votare, anche in Lazio e Lombardia, le liste del Pdl. Berlusconi ha così aperto ufficialmente, e a sorpresa, tra migliaia di applausi dei sostenitori di Palese e De Bartolomeo, la campagna elettorale del centrodestra in Puglia. Dopo il collegamento col ministro Fitto ha annunciato: “Verrò in Puglia a sostenere personalmente Rocco Palese presidente. So che Palese é un grande lavoratore.

E abbiamo qualcosa in comune: anche lui risparmia e spegne le luci quando esce dal suo ufficio. Questo è importante, perché significa avere rispetto della cosa pubblica e del denaro altrui”. Poi affermando che “il centrodestra vincerà, la differenza tra noi e il centrosinistra è quella che noi operiamo, concretamente, per il bene del Paese e loro criticano”, ha plaudito anche alla scelta del numero due.

“L’ing. Nicola De Bartolomeo sarà un ottimo vicepresidente della futura giunta regionale. Saprà mettere la sua capacità di imprenditore al servizio dello sviluppo e dell’economia di tutta la Regione”. Rivolgendosi poi alla platea, a cui erano state presentate le liste e le candidature in un grande show politico all’americana, ha annunciato che ai cittadini pugliesi arriverà presto una lettera con un “fascicolo illustrativo di tutto ciò che il Governo è riuscito a realizzare in questi quasi due anni di lavoro”. Il premier ha poi invitato i sostenitori in sala a farsi “missionari della nostra politica”.

Come? “Possono ricordare quando parlano a qualcuno che ancora non è convinto, di come sarebbe il nostro Paese se al governo ci fosse di nuovo la sinistra”. Se tornasse? “Avremmo uno stato di polizia tributaria”. Secondo Berlusconi “la sinistra dichiara ogni giorno di voler reintrodurre l’Ici, di voler aumentare raddoppiandola l’imposta su Bot e Cct, di ridurre il debito pubblico attraverso una imposta patrimoniale che colpirebbe anche i piccoli appartamenti, via via fino alle grandi fortune.

E per combattere l’evasione vuole consentire che si possa pagare in contanti soltanto fino a 100 euro”. Si aggiungerebbe poi il fatto “che loro sono per dare ai Pm la possibilità di mettere ogni telefono sotto controllo. Credo che questo sarebbe ancora, un’altra volta, uno stato di polizia”.

Berlusconi ha poi toccato un altro tema caldo del dibattito politico: “A sinistra pensano di poter cambiare la bilancia tra noi che siamo la maggioranza moderata del paese e loro che sono da sempre minoranza, con l’apertura delle frontiere in modo da far venire qui tanti extracomunitari a cui successivamente dare il voto pensando che questi extracomunitari non potrebbero che votare a sinistra”.

Secondo il premier però, si tratta “ancora una volta di una scelta di campo fra noi e loro, tra noi che siamo quelli che fanno e loro che sono quelli che criticano, tra noi che abbiamo il rispetto per tutti, che mettiamo l’amicizia e l’amore come sentimenti al vertice dei nostri pensieri, da cui scaturiscono le nostre azioni, e loro che invece sono preda dell’invidia nei confronti di chi ha di più, dell’odio sociale e che hanno come abitudine nella lotta politica di cambiare la realtà e di raccontare bugie”.
Barbara Minafra da quotidianopuglia.it
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