Foggiani anche a Hollywood? (07/03/2009)
Nel video “FOGGIA IS BURNING”, realizzato dai ragazzi di SmallTownFoggia e visualizzato oltre 50 mila volte su YouTube, c´è un simpatico passaggio sui foggiani che quando vanno all´estero amano farsi fotografare nelle piazze più belle del mondo con indosso la sciarpetta rossonera.
Ma questo vale anche per i tanti foggiani sparsi tra nei cinque continenti ed appartenenti alle classi sociali più disparate che non perdono occasione per dimostrare il loro attaccamento ai colori rossoneri, a molti di noi è infatti capitato di trovare bandiere rossonere e poster dei satanelli nei posti più disparati del mondo, inoltre basta fare un giro nei forum internettiani per capire quanti tifosi seguono quotidianamente i satanelli pur vivendo in Francia, Inghilterra, Olanda e addirittura Stati Uniti.
E proprio da una segnalazione sul forum del sito FoggiaCalcioMania abbiamo scoperto quella che, fino a prova di smentita, è la più simpatica iniziativa riguardante i colori rossoneri nel mondo del cinema. Si tratta di un film girato nel 2001 ad Hollywood, “Compagnie Pericolose”, pellicola nel cui cast figurano attori famosi come Van Diesel, John Malkovic e Dennis Hopper: dopo una ventina di minuti dall´inizio c´è una scena in cui un ragazzo entra in un ufficio all´interno del quale è ben visibile un drappo rossonero con le tre fiammelle e la scritta FOGGIA. Roba da “Oscar Rossonero”, che fa impallidire anche il ricordo delle scene girate allo Zaccheria nel film di Totò “Gambe d´Oro”, in cui nello stadio foggiano il Cerignola affrontava la nazionale italiana in una partita a porte chiuse.
Resta il dubbio su chi abbia piazzato il drappo nel film americano: uno scenografo? un produttore? un amico di un amico? Il ragazzo della pizza?Sicuramente un tifoso che merita una eterna riconoscenza, fossimo in Capobianco gli regaleremmo un abbonamento a vita allo Zaccheria.
In questo modo inoltre il film è entrato di diritto tra i preferiti dei tifosi rossoneri e che molti di essi stanno andando in videoteca (o su emule, ma questo non ditelo alla SIAE) perché gli è improvvisamente venuta voglia di vederlo. Sperando che sia a lieto fine... e che lo sia anche il campionato dei rossoneri...
IL PROTAGONISTA - LA COPPA ITALIANon ha il fascino della Coppa Italia di Lega A e B, che a sua volta non ha il fascino della Coppa d´Inghilterra, ma è pur sempre un trofeo nazionale, e sollevarla non è cosa di tutti i giorni. Se poi lo si fa mentre i propri tifosi cantano “i campioni dell´Italia siamo noi”, come avvenne due anni fa contro il Cuneo, allora si passa tra quelle cose che, per dirla con Mastercard, non hanno prezzo.
La pensano così anche Capobianco & C., visto che hanno inserito il logo del trofeo vinto nel 2007 nella carta intestata della società. Quest´anno il Foggia era stato ammesso alla Coppa Italia TIM, quella con le squadre di A e B, ma l´avventura è finita subito con l´eliminazione casalinga contro il Barletta e la conseguente rabbia dei tifosi, sia per essere stati battuti dagli odiatissimi barlettani sia perché in questo modo hanno visto svanire la possibilità di incontrare qualche squadra di A. Inoltre proprio quella sera ci fu la lite Zappino-Novelli dopo la quale il portiere brasiliano venne messo fuori rosa e poi sostituito (benissimo) da Bremec. A quel punto non restava che tuffarsi nella Coppa Italia di Lega Pro e cercare di andare più avanti possibile, cosa fino ad ora riuscita senza troppi affanni.
Articoli tratto dal quotidiano L´ATTACCO di sabato 7 marzo 2009 A cura di Sandro Simone
(fenomeno 74)da.
benfoggianius.org
SORRENTO: Il Sorrento e la finale? C´è di mezzo il Foggia (07/03/2009)
Simonelli: «Domani obbligati a vincere, ma si può fare»SORRENTO (Napoli) - «Sarà una partita vera». Gianni Simonelli garantisce che domani a Foggia, il Sorrento non snobberà il ritorno della semifinale di Coppa Italia Pro: «Dopo il 2-2 dell´ andata possiamo centrare la finale solo vincendo — dice il tecnico —. Ma è meglio così: bisogna dare il massimo, non si possono fare calcoli. Mi aspetto una reazione dopo le due sconfitte di campionato con Foligno e Benevento».
Doppia sfida - Dopo la gara di Coppa, il Foggia resterà nei pensieri del Sorrento, perché nella domenica successiva la sfida si ripeterà in campionato al Campo Italia. «Ora stiamo lavorando per fare bene in Coppa — sbotta Simonelli —. Di sicuro deve cambiare lo spirito nella squadra, perché abbiamo giocato male le ultime due partite. All´inizio di gennaio, dopo aver battuto il Perugia, sembrava che fossimo avviati verso una salvezza tranquilla. Non so spiegare cosa sia successo in seguito. Ora dobbiamo solo reagire e io sono assai fiducioso in una prova grintosa dalla squadra, può starci anche la nostra vittoria».
Novità - Simonelli sta meditando di cambiare qualcosa. Probabile in attacco il rientro di Myrtaj, ormai recuperato. Mentre Maiorano, Greco e l´esterno Arcidiacono dovrebbero trovare spazio a centrocampo nel 3-5-2. Simonelli non ha ancora ufficializzato i convocati, lo farà stamattina, prima della partenza in pullman per Foggia.
Antonino Siniscalchi da
La Gazzetta dello Sport
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Rinascita Mattioli I suoi numeri incantano Foggia (07/03/2009)
Era la stella del vivaio, è tornato con Novelli Fuori rosa per due mesi, ora ha ritrovato spazio FOGGIA La rinascita di Italo Mattioli è legata alla Coppa Italia e domani, nella semifinale bis con il Sorrento che mette in palio la finale, l'attaccante sogna un altro pomeriggio da incorniciare.
Ai box Il match di andata (terminato 2-2) gli ha restituito la vetrina del campo e la gioia del gol, ponendo fine a un lungo esilio. Tutto in 90', dopo quasi 2 mesi da separato in casa. Addirittura 70 giorni tra la precedente gara ufficiale (titolare in Foggia-Perugia 0-0 di Coppa, 10 dicembre) e il rientro a Sorrento (18 febbraio). Quattro giorni dopo, rieccolo in campionato, dove non giocava dal 16 novembre (Foggia-Benevento 1-1): nella mischia dal 68' con la Pistoiese. Insomma, il peggio pare alle spalle: il Foggia rifà affidamento pure su Mattioli nell'inseguimento ai playoff.
Ex promessa Tante incomprensioni reciproche. A luglio il ritorno in Capitanata, a distanza di 6 anni (estate 2002) e di una frettolosa cessione al Lecce (con l'altro gioiellino Agnelli, oggi al Sorrento) per colmare debiti del vecchio club. Sullo sfondo, 2 scudetti di fila negli Allievi all'epoca guidati da Paolo De Giovanni. «Tra i ragazzi, Mattioli faceva sempre la differenza e, quindi, era un po' coccolato… » sorride l'ex terzino rossonero, oggi titolare di un negozio di articoli sportivi e apprezzato opinionista tv.
La riscossa In campo, subito problemi. «Novelli ha dato delle opportunità a Mattioli, che mi sembrava un po' sacrificato in fase difensiva — prosegue De Giovanni —. Il suo ruolo è di ala sinistra, dove può tagliare in diagonale e andare in porta ». I rapporti sono deragliati e il giocatore è rimasto fuori rosa per 2 mesi. «Era successo qualcosa, lo vedevo demoralizzato e convinto di andare via. Lui è giovane, a volte esagera nel dire ciò che pensa… E in quel periodo, forse, non tutto filava liscio nello spogliatoio: qualche giocatore ha cambiato aria. Ma la medicina migliore è sentire fiducia, giocare e fare gol: proprio come a Sorrento. Il resto sta a Mattioli (in comproprietà tra Foggia e Lecce, ndr): deve reagire solo sul campo, se vuole diventare un giocatore importante ».
In Coppa col Sorrento potrebbe giocarsi una grande chance. L' ex tecnico De Giovanni: «Se reagisce sul campo, crescerà»
ROBERTO PELLEGRINI da
La Gazzetta dello Sport
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