Foggia cresce? In cosa sta crescendo questa città?

Rispondete  con un email  : sarà pubblicata.

Non c'e' da rallegrarsi... Foggia, sebbene guadagna due posizioni , risulta essere sempre in coda in quanto a qualità della vita, e si piazza al 99esimo posto su 103.

Secondo l'Indagine Annuale del Sole 24 ore, nel 2008, nella classifica delle province  italiane , Foggia  ancora una volta è tra le ultime, la 99esima provincia su 103, guadagnando due posti rispetto allo scorso anno. Be' per lo meno Foggia non e' piu' l'ultima....... e' consolante?

Il dossier realizzato dal Sole-24 Ore , da oltre 15 anni, misura la vivibilità delle 103 province italiane  attraverso una serie di dati statistici elaborati in 36 classifiche. Dal reddito all'occupazione, dalla natalità alla sanità, dai reati alle opportunità per il tempo libero.


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Dato che è passato un po' di tempo da quando lo abbiamo scritto per la prima volta, vorrei ricordare a tutti i partecipanti al forum che a volte i loro interventi sono ripresi sul settimanale "Foggia & Foggia". Poichè gli indirizzi e-mail sono stati (giustamente) eliminati per evitare lo spam, non abbiamo la possibilità di rivolgerci ai singoli per le autorizzazioni.
Chi, per qualche motivo, non vuole che il proprio messaggio venga pubblicato sul nostro giornale, è pregato di specificarlo. Grazie. Enrico Ciccarelli direttore  "Foggia & Foggia"

Argomento : Centro storico da Roberto ( 2 marzo 2008)

Sulla questione aperta di via Arpi, di come rendere vivibile la zona in modo che la comunita' possa usufruirne in pieno, e i commercianti trarne giovamento, credo che l' ipotesi rilanciata di un tavolo tra le parti sia la condizione migliore per trovare le soluzioni, coinvolgendo la popolazione che deve avere voce in capitolo e le istituzioni che poi devono prendere delle decisioni.
La cosa invece che mi lascia perplesso e' la posizione proprio dei commercianti della zona , che da sempre sono pregiudizialmente ostili alla chiusura del traffico in via Arpi, non capendo che proprio il traffico e' una delle cause del degrado della zona, non la sola, ovviamente, della poca praticabilita' da parte dei cittadini ma e' la condizione necessaria per avviare tutti gli altri interventi che possano restituire splendore ad una delle zone piu' antiche e piu' ricche di storia della nostra comunita'.
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Argomento : Centro storico da Paolo Rossi ( 20 marzo 2007)

In passato ho inviato diverse mail al sindaco Ciliberti, lamentando il fatto che la nostra zona pedonale (in particolare la zona della cattedrale) è continuamente attraversata da auto e motocicli, senza il benchè minimo controllo da parte delle forze dell'ordine.
Non parliamo poi di quello che succede dopo le 20,30 quando la zona è completamente abbandonata a se stessa.E dello scandalo degli scivoli per i diversamente abili occupati dalle auto in sosta selvaggia.
Il sindaco (e questo lo dico con piacere), mi ha sempre risposto assicurandomi un suo intervento, addirittura mi preannunciò (un anno fa) l'imminente istallazione delle telecamere atte a multare i trasgressori.
Ebbene tuttora non è cambiato niente, noi cittadini fuori dai giochi di potere, leggiamo nella cronaca locale, di crisi, e di rimpasti.
Ma a noi queste cose ci interessano ben poco, a noi interessa vivere in una città governata da chi ha veramente a cuore le sorti di questa Foggia e dei suoi cittadini, e tuteli coloro che vogliono vivere in maniera onesta e tranquilla.
Paolo Rossi
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Argomento : Centro storico da Una vittima del centro storico R.B.
Alla gentile attenzione del:
Sig. Sindaco ORAZIO CILIBERTI
da un residente del centro storico.

Dopo anni di fedeltà per la destra, abbiamo lottato per cambiare o meglio finire con abusi e dittature in questi ultimi anni verso i cittadini. Oggi, dopo tanti sacrifici non vorrei rimanere deluso che non è servito a nulla, spero di no, ma sono certo che lei non è a conoscenza della situazione, che le racconterò.

Pur dopo solleciti, telefonate forze dell’ordine e petizioni fatte, senza risultati. Nulla contro i locali notturni e gestori, con occupazione di suolo pubblico, allargati a macchia d’olio disagiando entrata ed uscita dei vicoletti e carico e scarico per i residenti, e non parliamo dei parcheggi.

Ma in particolare è un locale ubicato in via Arpi con uscita in vico Mastrolillo di fronte via Campanile, di cui si crede il proprietario, in quanto ha un permesso per quattro tavolini, che normalmente sono nove e all’occorrenza si raddoppiano. Permesso rilasciato senza un sopraluogo , senza criterio e senza tener conto e rispetto della privasi dei terzi in quando chiude totalmente via campanile con tavolini e sedie non considerando: un’uscita d’emergenza, una porta di accesso di una centrale termica ed elettrica, di una cabina esterna di gas della scuola GIOVANNI PASCOLI , un’entrata di abitazione al piano rialzato e in fine l’ingresso di un’abitazione pianoterra di due persone anziane,quasi vietandoli il refrigerio almeno nelle ore serali.

Chiudendo addirittura il passaggio pedonale, se capita di passare qualche mal capitato viene guardato con occhi minacciosi e sussurri come: “ Di qua deve passare, dove c _ _ _ _ deve andare, perché non fanno il giro, ecc.” Via Mastrolillo viene chiusa con un cartellone pubblicitario, una o due sedie e da un bancone della birra che a volte si prolunga fino alla fine del vicoletto verso Piazza De Sanctis dinanzi a un portone d’ingresso con fili elettrici volanti e non è tutto; bimbi che giocano, terrorizzati ad entrare nel violetto, ragazzi con bici e ciclomotori sono stati fermati minacciati e in tanto anche qualche ceffone per vietarli il passaggio sostenendo che sia isola pedonale, invece è zona a traffico limitato, cioè gli autorizzati hanno il permesso e il diritto di entrare.

Ma l’episodio che mi ha colpito in particolare è di qualche sera fa quando una parente di residente, venuta da lontano, non potendo entrare da Piazza De Sanctis,<< per tavolini di altri locali, macchine barbaramente parcheggiate (di non residenti)>>, pensava di poter entrare da Vico Mastrolillo, da precisare con permesso di traffico limitato più pass per disabili, chiedeva gentilmente di spostare una sedia per poter scaricare i bagagli e far scendere la disabile, cosa che fu negata dal gestore della birreria rispondendo che non potevano passare perché è isola pedonale, io sono autorizzato e ad occupare tutta la strada. La signora vedendo atteggiamenti scorbutici è scesa dalla macchina , con facoltà nel camminare , con pesi in mano, accompagnato dal conducente verso la propria abitazione, ma la scena si ripete da parte del gestore che chiede di rimuovere immediatamente l’auto in quanto dava fastidio, l’autista chiedeva gentilmente di attendere qualche minuto facendo presente della situazione.Questo uno dei tanti episodi giornalieri di questa zona.

Dott. CILIBERTI faccio appello a voi con questa mia per due semplici ma importanti motivi:

• La zona del centro storico, per i residenti, è un campo minato pieno d’esplosivo, basta una scintilla o un passo sbagliato per esplodere, con conseguenze anche penali, (Spero che non avvenga mai) .La morale della favola, in fine, (Come un detto foggiano): Cornuti e mazziati.
• Il primo cittadino, da noi eletto, con mille impegni e problemi ha il dovere di non trascurare i cittadini e i loro piccoli ma grandi problemi quotidiani (anche per un’attenzione e un calore che da anni c’è mancato), pure per moralità e dignità.

Dott. CILIBERTI La ringrazio in anticipo per la Vostra attenzione recatami, ,
nell’attesa miei più cordiali saluti

Firmato
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Argomento : Centro storico da Luca
Sono un residente del centro storico; mi sento offeso e disgustato quando si inneggia al "fenomeno piazzetta" o alla riqualificazione del centro storico e di via Arpi. Sono sempre vissuto in questa zona; uno stato di degrado come quello attuale non si era mai visto: troppi locali notturni, musica ad altissimo volume fino a tardissima notte senza alcun rispetto per le persone che ci abitano. Sì, prima per strada non c'era gente; adesso di notte circolano incivili, sovraeccitati da alcool o altro, e auto con autoradio ad altissimo volume.... "La situazione, dice L. Dota, può essere risolta diversamente". Come? certo, dovremo chiedere lo stato di calamità.......
Anche i residenti sono onesti lavoratori, che, però, di giorno riescono, ora, a lavorare sempre meno per la stanchezza determinata da troppe notti in bianco e, forse, diventeranno disoccupati (perchè potrebbero perdere il lavoro per scarso rendimento....); di certo la loro salute ne sta risentendo. Ma cosa importa? Foggia cresce: c'è un rilancio culturale della piazzetta!!!!! Certo, è comodo, per i non residenti, venire nel centro storico, quando hanno voglia di divertirsi, fare bagordi, chiasso, sporcare e ritornare, quando sono stanchi, nel silenzio delle loro case. I residenti, invece, devono sopportare tutte le notti questa invasione di incivili, partecipare, loro malgrado, anche se sono stanchi o ammalati, alla musica assordante che invade le loro case, anche fino all'alba, stare svegli, non poter dormire o lavorare, e sorbirsi il rumore dei mezzi per la pulizia della sporcizia lasciata a terra ( è cultura anche lasciare a terra bottiglie, cartoni di pizza, cartacce, pipì? se facessero questo a casa loro....!!.).
 Le regole della convivenza civile sancite dalle nostre leggi vanno rispettate e fatte rispettare. Siamo stanchi del continuo chiasso notturno.
Anche nei villaggi turistici, oltre che nei condomini , ci sono da rispettare almeno otto ore di silenzio per il riposo notturno.  Rendetevi conto di questo prima di parlare;  rendetevi conto che anche le due di notte per la cessazione delle attività è un orario eccessivo per disturbare tutte le notti i residenti che alle sei, o anche prima, cominciano a prepararsi per andare a lavorare. Il quartiere era abitato già prima che ci fosse questa invasione di locali e di viveur, che devono perciò adeguarsi alla preesistente destinazione d'uso.
 E' da ricordare che l'illuminazione e la pavimentazione delle strade è stata fatta prima dell'apertura di tanti locali.......e comunqe "la zona non era in totale stato di abbandono", c'erano tante attività commerciali, c'era un buon mercato e si poteva dormire e lavorare in silenzio.
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Argomento : Centro storico da Gianni Doto
Ricordiamoci che fino a dieci anni fa, la zona del centro storico era un autentico Bronx.
Alle 20:30 nelle strade buie, non circolava più nessuno, solo delinquenti.
Se oggi è illuminata e sicura (almeno più di un tempo), lo si deve proprio ai locali notturni, che hanno attirato l'attenzione dei nostri governanti, proprio grazie ai locali sono stati attuati interventi sull'illuminazione e la pavimentazione delle strade. C'è stato anche un rilancio culturale (con mostre e rassegne estive) e imprenditoriale (ci sono proprietari di immobili a piano terra, che affittavano i locali a due lire perchè non li voleva nessuno e oggi, grazie ai locali notturni, possono chiedere quello che vogliono). 
I gestori dei locali hanno restituito alla città, una zona in totale stato di abbandono e i residenti dovrebbero almeno riconoscerlo.
Un assessore che occupa una posizione "per merito professionale" saprebbe risolvere la questione in altra maniera, così ero capace anch'io !!!

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Argomento : Centro storico Gianni Doto
Sig. Luca, ricordo perfettamente che, rifacimenti di pavimentazione e illuminazione nel centro storico, sono andati sempre di pari passo, a partire dalla metà degli anni novanta, con l’apertura e la crescita di nuovi locali, non può negarlo.
Nelle sue parole si legge tutta la rabbia e l’esasperazione, per una situazione che si protrae ormai, da troppo tempo. Non sono proprietario di nessun locale, sono un semplice frequentatore e osservatore della piazzetta e ho molto rispetto per la sua situazione e quella di tanti altri.
Il problema della convivenza tra locali notturni e residenti è comune a molte città italiane, quindi si potrebbe tentare di prendere a modello, naturalmente rapportando, le soluzioni adottate da altre amministrazioni.
Una soluzione potrebbe essere quella di, spegnere totalmente la musica alle due e lasciare i locali aperti, naturalmente l’efficienza di questa soluzione, dipende tutta dall’educazione dei giovani, che dovrebbero evitare schiamazzi, urla, ecc. Lo fanno nei locali al centro di Bergamo.
Altra soluzione, si potrebbero chiudere i locali anche all’una, chi è all’interno è libero di restarci e l’ingresso è chiuso, a questo si potrebbe abbinare anche una disposizione che, obblighi i gestori dei locali ad abbassare il volume degli amplificatori, fino ad un quarto dei decibel generalmente concessi, come fanno nel centro storico di Verona.
Punto importante di tutte le soluzioni è chiaramente, controllo e vigilanza da parte delle forze dell’ordine e soprattutto della latitante polizia municipale, a cominciare dall’inizio di Via Arpi, dove è in vigore il divieto d’accesso ai non residenti, se nessuno vigila, le regole, a Foggia, saranno sempre infrante.
A mio avviso, il vero problema non sono di per sé i locali (anche se all’origine), ma gli avventori, o almeno alcuni foggiani, CHE ANDREBBERO SORVEGLIATI A VISTA.
Le soluzioni possono essere molteplici, le lasciamo all’estro e alla capacità di chi ricopre determinati incarichi, proprio perché ritenuto professionalmente abile, tenendo conto, che qualsiasi provvedimento sarà attuato, ci saranno sempre aspetti positivi e non, per gestori, residenti e clienti.
La saluto.
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