Argomento : Concorsi Appalti
da Sam ( 3 novembre 2008)
Il lavoro a FoggiaLa mia non vuole essere una lamentela, ma semplicemente la descrizione della realtà lavorativa nella nostra città, in base alle mie esperienze. Uno spaccato di vita quotidiana amara che sicuramente molti cittadini di Foggia si sono trovati a viverlo.
A Foggia è risaputo che il buon 90% delle assunzioni avvengono per conoscenze e non per merito. Le qualità e le esperienze delle persone a Foggia non interessano a nessuno. Anche perché in più occasioni le persone assunte attraverso conoscenze, hanno imparato il lavoro durante il rapporto lavorativo, oppure sono stipendiate senza sapere fare la propria mansione.
Io ho intrapreso da sempre la ricerca di un lavoro in maniera onesta e in base ai miei meriti e qualità, senza iscrivermi ad un Partito politico, senza conoscenze politiche, basandomi esclusivamente sulle mie forze. Non ho nemmeno conoscenze alolocate.
Ma alla fine mi sono dovuto ricredere, ne sono uscito "perdente".
Nonostante ho studiato, ho una vasta cultura - non lo scrivo per vanto - ho anche fatto lavori "umili" per esperienza e perché nella vita bisogna saper fare tante cose e cosa è la povertà: un elemento fondamentale che non tutti conoscono. Ma alla fine mi sono accorto che non è servito a niente.
Ho assistito a diverse "ingiustizie" e "schiaffi morali" riguardo il mondo lavorativo, senza mai abbattermi o illudermi:
1. Ho visto persone di Foggia fare una vita facile e comoda, e senza un minimo sacrificio, essere assunti o ricoprire cariche importanti.
2. Ho visto persone senza esperienze, ignornati e senza merito, scavalcarmi riguardo le assunzioni. Persone che non sanno fare bene il proprio lavoro. Non lo scrivo per una questione di invidia.
3. Ho visto persone di Foggia "vincitori" di concorsi che lavorano a Foggia. Chi ha fatto concorsi sa bene come funzionano i concorsi.
Oppure ho visto persone "vincitori" di concorsi lavorare in altre città per una durata molto breve, e da un giorno all'altro ritorvarsi a lavorare - tramite trasferimento - nella propria città natale, in questo caso Foggia. Nemmeno hanno atteso il tempo utile, se ricordo era di 5 anni, prima di richiedere il trasferimento nella propria città.
4. Ho visto persone senza un titolo specifico e che non sanno nemmeno parlare l'italiano corretto, ricoprire posti di lavoro in ufficio. Ad es. è come un fruttivendolo (ho rispetto verso questa categoria, non vuole essere una offesa) che sa fare solo questo mestiere e non ha una cultura o conoscenza in ambito scolastico, vederlo lavorare al Comune di Foggia dietro uno sportello o scrivania.
5. Ho anche combattutto persone che mi hanno impedito di lavorare. A Foggia c'è anche questo. Ma le apparenze dei cittadini Foggiani fanno sì che non se ne accorgono affatto.
6. Una mia qualità e una mia esperienza lavorativa fu accettata in una città del Nord che non a Foggia. Dopo vari tentativi a Foggia, dove molti datori di lavoro hanno detto "No", oppure non mi hanno aperto la porta, in una città del Nord, è bastata la dimostrazione della mio saper fare per essere stato subito assunto.
Al Nord fanno assunzioni a tempo determinato nelle Pubbliche Amministrazioni. A Foggia questo avviene in maniera molta rara.
Il controsenso si è poi evidenziato quando ho fatto un concorso pubblico con la stessa mansione che avevo, quando lavorai nella Pubblica Amministrazione, e fui scartato nonostante le mia esperienza e competenza.
La città di Foggia, parlo di questa città perché è la città dove ho avuto maggiori esperienze, messa nello stato sopra descritto, assume uno stato lavorativo grave e inefficiente, costringendo la maggior parte delle persone oneste a emigrare al nord o in altri paesi.
Ci vorrebbe maggior controllo, ma soprattutto bisognerebbe ritornare ad assumere per merito e non per conoscenze.
I datori di lavoro spesso e volentieri insensibili non guardano nemmeno questi aspetti, sono troppo assorbiti dal fattore guadagno. Il guadagno a Foggia ha molta più importanza degli aspetti umani e delle problematiche delle persone. Si pensa solo a guadagnare e spesso e volentieri a sfruttare il lavoratore.
Trovo ridicoli quegli assessori (della Provincia e del Comune) che usano belle parole (e sono solo parole) riguardo un problema grave quale è il lavoro. Se ne escono con grandiosi progetti, e poi falliscono oppure vengono assunte persone di loro conoscenza.
Ricordo che tempo fa si parlava di realizzare corsi seri per i disoccupati su determinate categorie lavorative (agricoltura, culinaria, etc.), in modo da farli entrare con una vera professione e competenza nel mondo lavorativo. Si sono fatte conferenze su questo progetto, ma nonostante si dica che questo progetto ha avuto un gran riscontro, poi alla fine non è il merito ma la conoscenza che prevale.
Concludo che a Foggia c'è anche un cattivo pregiudizio discriminante, e cioè se una persona è arrivata a 40 anni e non è riuscita a trovare un lavoro, viene considerata come "nullafacente". La maggior parte degli ignoranti foggiani, vivono ancora con i paraocchi, con la loro sottocultura, come avveniva nel secolo scorso.
Ma anche nel mondo lavorativo, una persona di 40 anni viene considerata "vecchia", senza sapere tutti i sacrifici che quella persona ha fatto per poter lavorare.
Io invece penso che anche a 40 anni le persone hanno diritto a mettersi in gioco e a potersi costruire un avvenire.
Fin quando Foggia vive di pregiudizi ignoranti e discriminanti, fin quando non si comincia a guardare gli aspetti lavorativi in maniera competente e per merito, sarà difficile smuovere le acque, e Foggia non crescerà affatto.
Complimenti Foggia. L'ignoranza e la sottocultura vince.
Spero di non aver annoiato gli utenti che scrivono in questo forum. Ma ho ritenuto importante descrivere un aspetto importanti e serio.
Cordiali saluti a tutti.
Sam