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Supermercati a Foggia, Stornara e Lucera

 

FOGGIA - Damone sui farmacisti di Foggia: "E la sensibilità di Vendola dove sta?" (13/11/2009)

Sui ritardi dei pagamenti ai farmacisti di Foggia, il capogruppo della Puglia prima di Tutto Francesco Damone ha rivolto una interrogazione urgente al presidente della giunta regionale Nichi Vendola e all'assessore alla salute Tommaso Fiore.

"In seguito a denuncie operate da diverse parti, comprese quelle presentate da me - si legge nella premessa dell'interrogazione - l'ASL di Foggia, ha provveduto a liquidare i compensi per mesi due ai farmacisti di Foggia.

Ma nonostante lo sforzo operato, restano ancora cinque mesi di arretrati che comportano ovviamente disagi, scoperture bancarie e aggravi di spese derivanti da interessi. Purtroppo, a differenza di altre Aziende provinciali, solo i farmacisti di Foggia non riescono a ricevere, in tempi certi le spettanze dovute.

E' vero che l'Azienda di Foggia e l'attuale dirigenza hanno ricevuto una eredità debitoria pesante, ma in questo momento è necessario un confronto con gli operatori della farmacia e stabilire una strategia dei pagamenti, tentando di ricercare un percorso che elimini la disparità che oggi si registra solo per i farmacisti di Foggia".

Damone ha posto quindi una serie di domande:

a) il Presidente Vendola si è reso conto della gravità della situazione dei farmacisti foggiani?

b) Il Presidente Vendola ha ricevuto le domande che l'Ordine dei farmacisti di Foggia gli ha indirizzato e le risposte?

c) Il Presidente Vendola attento, come sostiene, ai problemi degli indigenti e dei poveri, sa che oggi queste categorie saranno costrette a pagare singolarmente i farmaci o altrimenti dovranno rinunciare all'acquisto per mancanza di soldi?

d) E' possibile che nonostante l'enormità del debito accumulato nel comparto sanità (circa 6.000 miliardi di vecchie lire) non si riesce ad equilibrare le liquidazioni temporalmente a tutti i farmacisti di Puglia?".
da Teleradioerre
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FOGGIA - Palese (Fi-Pdl): "Asl pugliesi miliardarie solo per i debiti' (13/11/2009)

"Il debito delle asl pugliesi supera il miliardo di euro", fa notare il capogruppo Fi-Pdl in Consiglio regionale Rocco Palese, che in una nota continua: "Intanto l'asl di Foggia non paga i farmacisti, tanto che si rischia di dover pagare le medicine e l'asl di Lecce non paga neanche le bollette della luce, tanto che il centro psichiatrico di Copertino resta al buio".

"Sempre più ci chiediamo, quindi: le asl come spendono i soldi? Stesse domande che ieri i farmacisti foggiani ponevano al governo regionale dalle colonne dei quotidiani pugliesi su una pagina appositamente acquistata.

E' normale che un'intera categoria come quella dei farmacisti per parlare con il governo regionale debba comprare pagine sui quotidiani? Ed è normale che una asl non paghi neanche le bollette della luce e lasci al buio un reparto costringendolo alla chiusura?".

"Intanto - continua Palese - il presidente Vendola continua a girare la Puglia e l'Italia descrivendo una Regione che non esiste se non nelle sue promesse tradite.

I cittadini foggiani costretti a pagare le medicine, quelli di tutta la Puglia costretti ad aspettare quasi un anno per sottoporsi ad una visita specialistica o ad un esame, i pazienti dei Dipartimenti chiusi perchè l'Enel taglia la luce, continuano a domandarsi come sia possibile che la sanità pugliese abbia un deficit che supera il miliardo a fronte di disservizi, liste d'attesa, mancati pagamenti e reparti chiusi in estate per ferie e in inverno per mancanza di luce".
da Teleradioerre
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FOGGIA - Asl: iniziati i lavori in materia di igiene e sicurezza del lavoro (13/11/2009)

Dal 6 Novembre 2009, alla presenza del rappresentante degli Uffici territoriali del Governo, sono iniziati i lavori dell'Organismo Provinciale in materia di igiene e sicurezza del lavoro.

L'analisi degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali denunciate nel territorio provinciale ha permesso di evidenziare i principali ritardi nell'applicazione delle norme di prevenzione da parte del sistema produttivo, con particolare riferimento ai comparti dell'agricoltura e dell'edilizia.

Inoltre, è stata posta l'attenzione sullo scarso inoltro all'ISPESL di Bari (territorialmente competente) delle denunce di messa a terra del primo impianto elettrico.

Infatti, in provincia di Foggia si registra il minor numero di denunce rispetto alla media regionale. In materia di infortuni mortali si è sottolineato che il 60 % è costituito da incidenti stradali sul lavoro (compresi quelli cosiddetti in itinere) per cui sono in corso progetti di formazione e di controllo destinati ai conduttori di automezzi.

Sono state tracciate, quindi, le prime linee di azione, da porre in essere nel corso del 2010 nei comparti dell'agricoltura e dell'edilizia, finalizzate a promuovere il rafforzamento della cultura della sicurezza sul lavoro da parte dei datori di lavoro ed ad intensificare le azioni repressive nei confronti dei trasgressori delle norme di tutela della salute dei lavoratori.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Minervini incontra gli amministratori locali per 'Libera il bene' (13/11/2009)

Lunedì 16 novembre a Foggia si 'Libera il bene'. Nella Sala del Consiglio Provinciale (Piazza XX Settembre) alle ore 17 interverranno l'Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza attiva, Guglielmo Minervini, il Prefetto Antonio Nunziante e l'Assessore provinciale alle Politiche Sociali, Antonio Montanino.

'Libera il bene' è un progetto della Regione Puglia che promuove attraverso un bando pubblico un finanziamento complessivo di 6 milioni e 500 mila euro in favore di Comuni e Province pugliesi, per il recupero, la riconversione e la gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

Nel corso della riunione, aperta alla stampa, saranno quindi illustrati ai sindaci del Gargano i requisiti e le caratteristiche per accedere al bando, ideato nell'ambito del Programma Regionale 'Bollenti Spiriti'.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Prima edizione in Puglia di 'San Martino' in cantina (13/11/2009)

Si terrà domenica 15 novembre, per la prima volta in Puglia, la manifestazione "San Martino in Cantina", organizzata dal Movimento Turismo del Vino Puglia grazie al contributo dell'assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia.

Dopo Cantine Aperte in maggio e Benvenuta Vendemmia in settembre, le cantine associate tornano ad aprire le porte ad esperti e appassionati per brindare insieme al vino nuovo e offrire un'altra occasione per entrare in contatto diretto con le aziende e con i produttori.

"Ereditiamo dal nostro passato la Festa di San Martino - commenta l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno -, ricorrenza popolare che ogni comunità legata alla produzione enologica ha eletto a momento aggregativo importante".

Dal nord della regione con l'imponente Nero di Troia, passando per l'affascinante terra del Primitivo di Manduria fino a giungere nella celebre patria del Negroamaro del Salento, la Puglia invita a una domenica diversa dal solito da trascorrere in compagnia della famiglia o degli amici e del buon vino pugliese.

In tutte le aziende visita guidata e degustazione gratuita delle nuove annate e dei novelli ma anche eventi speciali come spettacoli di musica, mostre d'arte o minicorsi con abbinamento di oli extravergine d'oliva e prodotti tipici locali. Inoltre, grazie alla collaborazione con i Maestri Cioccolatieri della Perugina, in ogni cantina si proporranno golosi abbinamenti cioccolato-vino.

San Martino in Cantina sposa anche un'altra importante iniziativa della Regione Puglia, il progetto di accoglienza "Città Aperte 2009" promosso dall'Assessorato al Turismo della Regione Puglia e organizzato dall'Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce.

Domenica 15 novembre, infatti, turisti a appassionati potranno partecipare gratuitamente all'iniziativa "Per le vie del Salento", escursioni in bus con guida, gratuite, promosse dagli Assessorati regionali al Turismo e alle Risorse Agroalimentari ed organizzate dall'Apt di Lecce in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Puglia.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Lospinuso su crisi agricola: 'Massima convergenza , ma senza falsità" (13/11/2009)

Il consigliere regionale AN-PDL e coordinatore provinciale PDL, Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: "La declaratoria dello stato di crisi dell'Agricoltura pugliese, deliberata nell'ultima riunione di Giunta regionale, è il tardivo accoglimento di una richiesta da noi formalizzata dal 12 ottobre scorso con un argomentato ordine del giorno a firma del collega Marmo e mia. Certo è che la crisi c'è, è gravissima, investe - all'interno di una analoga situazione quantomeno europea - il presente ed il futuro di centinaia di migliaia di famiglie pugliesi, viene da lontano e purtroppo non se ne vede la fine.

Quel che non serve è rimpallarsene le responsabilità nel tentativo in realtà di lavarsene pilatescamente le mani, ed io confermo tutto il nostro impegno a tutti i livelli e senza sconti per nessuno.

Non si può tacere l'abbandono totale dell'agricoltura da parte di questo Governo regionale, che dispone della stragrande maggioranza delle competenze e delle risorse disponibili mentre al Governo nazionale restano compiti soltanto residuali e pochissimi fondi.

Il Governo-Vendola infatti è stato l'ultimo d'Italia a varare il PSR e fino a poche settimane fa non lo aveva di fatto messo in opera, ritardando in termini devastanti i relativi bandi.

Un abbandono che perfino Vendola ha di fatto riconosciuto, quando - a poche settimane dalle elezioni - ha cacciato e sostituito l'Assessore, nel disperato tentativo di ingannare il mondo della campagne con una nuova guida che certamente non potrà recuperare, se non con annunci destinati a restar tali, i 4 anni e mezzo sprecati dal suo predecessore, nella totale latitanza del Governatore e della sua maggioranza.

Ribadisco la nostra totale responsabilità a fare tutto quel che possiamo a sostegno di un'agricoltura pugliese che sta affondando senza colpa, e che a noi è storicamente cara molto più che ad altri. Ripeto, senza sconti per nessuno".
da Teleradioerre
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FOGGIA - Dalla scuola alle Olimpiadi, a Foggia i campioni si raccontano (13/11/2009)

'Dalla scuola alle Olimpiadi - I campioni si raccontano'. E' il tema del convegno che l'Ufficio scolastico provinciale di Foggia, coordinamento Educazione motoria, fisica e sportiva, ha organizzato in collaborazione con la questura di Foggia e che si è tenuto oggi nell'aula magna della caserma Miale di Foggia.

All'incontro ha partecipato, tra gli altri, la primatista italiana di salto in alto (2,03 m), Antonietta di Martino, della società Fiamme Gialle Roma, medaglia d'argento ai Mondiali di Osaka del 2007, olimpionica a Pechino e oro ai Giochi del Mediterraneo 2009.

Nel corso del convegno sono stati presentati i progetti 'Dalla scuola alle Olimpiadi, Capitanata in movimento'; 'Giavellotto: da Foggia 2010 a Londra 2012'. Progetti che nascono dall'esigenza di favorire e valorizzare gli aspetti peculiari dello sport: l'impegno per il proprio miglioramento, il rispetto delle regole, il rispetto degli altri, l'educazione alla salute, la solidarietà, l'integrazione.

Lo sviluppo dei progetti vedrà gli atleti della Nazionale italiana del lancio del giavellotto, allenarsi a Foggia grazie alla collaborazione tra questura di Foggia e l'assessorato allo Sport della Provincia di Foggia.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Luxuria contro un concerto che parla di omicidio nei confronti dei gay (13/11/2009)

Vladimir Luxuria si scaglia contro il concerto di Sizzla previsto per stasera in un locale di Trezzo sull'Adda (Milano). 'Siamo indignati - afferma - da tutti quegli organizzatori e gestori di locali che prima si professano di sinistra ma poi ospitano il cantante reggae Sizzla che in troppi suoi testi inneggia all'omicidio nei confronti dei gay'. 'Il concerto di Sizzla - aggiunge Vladimir Luxuria - dopo essere stato annullato a Bari è previsto invece oggi al Live Club di Trezzo sull'Adda'.
da Teleradioerre
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ZAPPONETA - Droga: arrestato bracciante agricolo zapponetano (13/11/2009

Dovrà rispondere di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente un 55enne bracciante agricolo zapponetano, arrestato dai carabinieri di Manfredonia. aveva attirato l'attenzione dei Carabinieri.

In serata, il L.M.V., incensurato, è stato notato mentre faceva salire sulla propria vettura Y 10 un acquirente. L'uomo è stato bloccato dai militari, che hanno recuperato le due dosi di cocaina oggetto della vendita.

Successivamente, a seguito di perquisizione domiciliare presso l'abitazione del L.M.V., sono state ritrovate ulteriori due dosi di cocaina, già confezionate per lo spaccio.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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Foggia - Crisi Agricola: interviene la senatrice Mongiello - "L'agricoltura ha bisogno di soldi veri e non di bufale" (13/11/2009)

'In un quadro di costante desolazione l'attuale Governo anzichè mettere in campo un piano straordinario per l'agricoltura, come fatto nei giorni scorsi da Francia, Germania e Spagna, continua a beffare le migliaia di agricoltori che stanno manifestando nelle piazze di tutto il Paese, fiaccati da costi produttivi sempre più alti, oneri contributivi e burocratici opprimenti, redditi falcidiati e prezzi nei campi in picchiata'.

Lo dichiara la senatrice del Pd Colomba Mongiello che aggiunge: 'servono misure urgenti, straordinarie e concrete non questo continuo giocare sulla pelle degli operatori del settore'.

'L'agricoltura italiana - conclude - ha bisogno di soldi veri e non di bufale metropolitane per le quali evidentemente per questa maggioranza dovremmo richiedere il marchio DOC'.
da Teleblu
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Foggia - Furto alla Np Service: scarcerato uno dei tre indagati - Il Gip ha scarcerato Denis Tardini (13/11/2009)

Devis Tardini, l’uomo che lavorava in una ditta di investigazioni di San Marino e che nei giorni scorsi era stato arrestato per il furto di 5 milioni ai danni dell’istituto di vigilanza Np Service di Foggia è stato scarcerato dal gip Carlo Protano che avrebbe cosi creduto alla versione della difesa dell’imputato e cioè che Tardini sarebbe responsabile solo della clonazione del badge ma era all’oscuro della rapina e non conoscerebbe neanche l’ideatore del colpo.
da Teleblu
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Foggia - Lunedi prossimo la terapia del sorriso agli Ospedali Riuniti - La clownterapia nel reparto di Geriatria di Foggia (13/11/2009)

Lunedì 16 novembre 2009 si terrà presso la Struttura Complessa di Geriatria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia, diretta dal Dr. Massimo Zanasi, una giornata di clown-terapia che vedrà la presenza gratuita dei componenti dell’associazione di volontariato onlus “ Le ali della vita” con sede a Napoli.

Tale iniziativa nasce grazie alla sensibilità della Direzione aziendale e dalla volontà congiunta del Dr. Zanasi e degli operatori dell’associazione di volontariato e del sottoscritto per valorizzare il ruolo della clown terapy e l’aiuto che la stessa può apportare in termini di beneficio psicologico al decorso delle patologie che affliggono il paziente anziano.

Interventi di questo tipo rappresentano un beneficio ormai universalmente riconosciuto anche e soprattutto in termini di umanizzazione dell’assistenza, obiettivo che in un ospedale ed ancor di più in un reparto di Geriatria deve essere sempre perseguito.

E’ la prima volta che una iniziativa di tal genere viene organizzata in un reparto di Geriatria della nostra realtà provinciale.
da Teleblu
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Foggia - Domenica ecologica: domenica prossima il centro di Foggia chiuso al traffico - Ultima domenica ecologica dell'anno (13/11/2009)

Domenica 15 novembre è l'ultima domenica ecologica prevista per il 2009. Per l'occasione il centro cittadino di Foggia verrà interdetto al traffico veicolare.

L'iniziativa, organizzata sall'Assessorato all'Ambiente e alle Politiche Energetiche e dall'Assessorato alla Mobilità Urbana e al Traffico del Comune di Foggia, ha l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza a vivere in modo diverso le zone solitamente invase da auto e moto, ma anche all'uso dei mezzi pubblici.

"E' l'ultima domenica ecologica per quest'anno, ha commentato l'assessore all'Ambiente Pasquale Russo, e devo ringraziare i foggiani per la grande partecipazione alle iniziative organizzate e devo riconoscere l'impegno di coloro che le hanno rese possibili".

Anche per domenica è prevista la biciclettata e il pattinaggio a partire dalle ore 10 da corso Garibaldi e l'esposizione di prodotti tipici e dell'artigianato locale nell'area pedonale di corso Vittorio Emanuele.

Gli agenti della Polizia Municipale presiederanno tutti i varchi di accesso all'isola pedonale per regolamentarne l'accesso.

"Va riconosciuto il grande sforzo del Corpo di Polizia Municipale che rende possibili queste iniziative, commenta l'assessore Lucia Lambresa, garantendo il servizio anche durante le domeniche ecologiche".
da Teleblu
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BARI - Sanità: la Consulta blocca legge della Regione Puglia (13/11/2009)

La Regione non può bloccare le quote sul prezzo dei farmaci spettanti ad aziende produttrici, grossisti e farmacisti, nè può abbassare ulteriormente il quorum di abitanti nei piccoli comuni per far aprire nuove farmacie; inoltre i dirigenti di Asl, aziende ospedaliere e istituti di ricerca e cura, giunti ai limiti di età, non possono automaticamente conservare l’incarico sino alla scadenza del mandato.

Lo ha deciso la Corte costituzionale dichiarando illegittimi gli articoli 8, 14 e 17 della legge n.19 del 2 luglio 2008 della Regione Puglia ('Disposizioni regionali urgentì).

La Consulta ha accolto il ricorso promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri e ha dichiarato inammissibili gli interventi di Federfarma nazionale e Federfarma Puglia.

Gli articoli di legge riguardavano l’immodificabilità delle quote sul prezzo dei farmaci spettanti ad aziende produttrici, grossisti e farmacisti (art.8), l’abbassamento del quorum di abitanti per consentire l’apertura di farmacie nei comuni con popolazione inferiore a 12.500 abitanti (art.14) e la proroga in servizio sino a scadenza del mandato di direttori generali, amministrativi e sanitari di Asl, aziende ospedaliere e Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico, anche se abbiano raggiunto il limite di età.

La disposizione contenuta nell’art.14, peraltro, era finita nel calderone delle inchieste sulla sanità pugliese aperte dalla Procura di Bari. Il pm Desirè Digeronimo aveva fatto acquisire in agosto copia della legge per verificare se in questo modo fosse stata favorita illecitamente l’apertura di nuove farmacie.

Il primo comma dell’art.14 delle legge 19/2008 modificava, infatti, i parametri per autorizzare l’istituzione di nuove farmacie, stabilendo, come criterio demografico, che nei comuni con popolazione fino a 12.500 abitanti ci debba essere una farmacia ogni 3.500 abitanti, rispetto ai 5.000 abitanti fissati dalla legge nazionale n.475 del 2 aprile 1968, chiamata 'riforma Mariottì.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Manfredonia - Il Consorzio “indigesto”: riflessioni libere della lista civica Riviera Sud nel Cuore (13/11/2009)

LEGGERE è un piacere. Spesso. Meno al rinvenimento di inesattezze mediatiche. I rappresentanti della lista civica “Riviera Sud nel Cuore” rispondono tramite un comunicato, ad un articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno.

Questo il testo degli esponenti dei quattro villaggi siti nella Riviera Sud di Manfredonia (e dunque: Scalo dei Saraceni, Sciale delle Rondinelle, Sciale degli Zingari e Ippocampo): ” Addirittura in un passaggio il giornalista scrive testualmente: “Il Consorzio attuato per il villaggio Ippocampo viene visto e seguito con interesse dagli altri villaggi turistici operanti lungo la Riviera Sud i quali per la gran parte mostrano problemi di gestione“. “Niente di più falso - dicono gli esponenti della lista civica “di protesta”, come sottolineato dopo un incontro diretto con Stato- Chi è il personaggio che ha riferito al giornalista della Gazzetta che questo Consorzio viene seguito con interesse dagli altri villaggi?

Faccia nome e cognome“. Per gli esponenti dei quattro villaggi la verità è infatti un’altra: il Consorzio Ippocampo non risolverebbe “alcun problema di questa porzione del territorio manfredoniano che non ha nulla da invidiare, in termini di potenzialità turistiche, ad altre riviere dove si è investito per creare reddito.

Perchè il Consorzio non risolverà la cronica assenza del turismo a Manfredonia? – spiegano i rappresentanti della lista civica Riviera Sud nel cuore – perchè il vero problema dei villaggi rivieraschi è la gestione: infatti sono gestiti come un normale condominio e pertanto da un singolo amministratore condominiale che provvede solo alla ordinaria gestione dei villaggi (pagamento bollette enel, piccola manutenzione, ecc.) ma non ha alcun potere né forza per far sviluppare questi centri residenziali come dei veri villaggi turistici con le necessarie strutture ricettive, cosa che può fare solo un’amministrazione pubblica. Anche il nascente

Consorzio Ippocampo non è altro che un nuovo supercondominio; infatti basta leggere l’art.23 dell’atto costitutivo il quale sancisce che bisogna comunque rifarsi alle disposizioni del Codice Civile in materia di condominio. Ve la immaginate voi un’assemblea formata da 2000 o 3000 persone?

Purtroppo questa è la realtà e chi dice il contrario dice il falso oppure non ha idea di quanti ricorsi giudiziari ci possono essere. E’ vero che con le deleghe si potrebbe riuscire ad aggirare l’ostacolo ma quanti amministratori sono in grado di averle?

E le mancate riscossioni delle quote condominiali? Si ci sono i decreti ingiuntivi, ma nel frattempo senza i necessari fondi i disservizi aumentano e si incacreniscono.

Purtroppo è proprio questo il tipo di gestione che ha portato al depauperamento di questi villaggi. Basta con questo tipo di gestione.

Il Comune deve farsi carico in prima persona della gestione di questi villaggi che, guarda caso, nel frattempo si stanno trasformando in veri e propri quartieri cittadini considerato che vi risiedono stabilmente quasi 450 famiglie.

Inoltre questi villaggi hanno anche problemi di agibilità degli immobili: come si può favorire il sorgere di attività commerciali se questi non riescono ad avere le dovute agibilità. Come può un’amministratore attivarsi per far avere le agibilità?”

Pertanto, per i rappresentanti della Riviera Sud non sarà sicuramente il Consorzio Ippocampo a rappresentare “il tocca sana per questi villaggi ma una seria politica di sviluppo dell’intera zona capeggiata dall’Amministrazione comunale e non da un’amministratore condominiale. Era più corretto affermare nell’articolo in questione che il Consorzio è nato in quanto il villaggio Ippocampo era rimasto senza alcuna figura giuridica.

Non è questo Consorzio che può favorire lo sviluppo turistico della zona, anzi è proprio questa Amministrazione Comunale che non vuole il turismo a Manfredonia rinunciando di fatto ad ogni sviluppo turistico firmando il terzo protocollo del contratto d’area“.

Continuando nella loro missiva, gli esponenti del comitato Riviera Sud nel Cuore sottolineano come cercheranno nel futuro di far diventare la riviera sud “un sito territoriale di rilancio e sviluppo del Comune di Manfredonia” ma l’obiettivo non sarà raggiungibile se si accetteranno le “logiche stabilite dal nascente Consorzio Ippocampo“.

In conclusione, i rappresentanti ritengono infatti che “il vero proprietario delle aree dell’Ippocampo ora come ora sia lo stesso Comune di Manfredonia” e pertanto non comprendono come “i proprietari di immobili dell’Ippocampo possano accettare di aderire al Consorzio facendo morire il loro capitale: “gli altri villaggi non sono affatto interessati al Consorzio“.
di Girolamo Romussi da Stato Quotidiano.it
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Manfredonia – Benjamin, Winckelmann e la Fontana della Rotonda (13/11/2009)

SE esiste ancora qualcosa nella vita di relativamente accettabile è l’imposizione di pensieri o parole.

Figuriamoci allora la prescrizione ad personam di quanto potrebbe essere “il gusto del bello”. Ne aveva già parlato Platone con la “questione del bello”, Paolo D’Angelo nella Estetica della natura, ma soprattutto fu Benjamin (Walter) (ne L’ opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica) a stabilire una netta censura tra l’arte tradizionale e moderna (oltre che contemporanea) nel riferirsi ai fenomeni artistici tradizionali “come ogni volta unici” rispetto a quelli dell’epoca tecnologica (che sono invece sempre frutto di replica).

Nel contesto contemporaneo si perde la distinzione tra originale e copia, sostiene Benjamin e, più ancora, nel citare la vulnerabilità dell’arte come prodotto naturale fissa il motivo del distacco tra l’una e l’altra arte di modo che appare chiaro che cosa in realtà debba ora intendersi per “aura”o meglio, da che cosa scaturisca questa proprietà nell’opera d’arte dell’origine; da nient’altro che il suo rapporto non tecnologicamente mediato tra la genesi della forma stilistica e la sua coesione con la natura come forma.

Con l’aura Benjamin sostenne pertanto una sua visione di bello (anche se va detto che “l’aura” benjaminiana non doveva essere percepita dagli antichi di fronte alle loro opere , ma doveva diventare oggetto di analisi solo dopo la prima teoria del bello in estetica concepita da Winckelmann alla fine dell’epoca illuminista e al sorgere dell’epoca romantica ).

Ora, questa brevissima ricostruzione simil-estetica (che necessita sicuramente di maggior analisi ed approfondimenti, provenienti con certezza da altre fonti) per informare nuovamente dell’imposizione di un’opera (dopo le passate prescrizioni collettive di commenti e approvazioni) che, a prescindere dal suo effettivo valore (l’opera), avrebbe già assunto un ruolo di “correlazione diretta” con l’unanime desiderio dei cittadini di Manfredonia di vedere la locale Rotonda, di viale Miramare, “ingentilita con una fontana che di per sé è un invito alla grazia e al bello e si spera ad un maggior rispetto per gli arredi urbani“. (forse il rispetto, come valore, dovrebbe giungere da altre fonti, più che dall’allestimento di fontane ndR).

Ma si proceda con ordine. Una fontana artistica sulla rotonda di Viale Miramare al cospetto del mare del golfo.

La deliberazione della giunta comunale, che ha approvato il progetto esecutivo dell’opera firmata dallo scultore Franco Tretola e dal suo consulente tecnico architetto Roberto Russo: questa la notizia diffusa con una nota del Comune, dopo la determina n.469 ‘Realizzazione di fontana artistica presso la Rotonda di viale Miramare- approvazione progetto esecutivo‘ del 7 ottobre del 2009 – D.G. 8.1 Edilizia Pubblica e Patrimonio Storico VIII settore. Proposta che segue quella “progettuale” (nella Villa comunale) del 7 maggio e quella iniziale del 20 febbraio del 2008 (medesimo ottavo settore: Edilizia Pubblica e Patrimonio Storico).

Il progetto esecutivo di realizzare l’opera nella Villa Comunale non ha infatti ricevuto il parere favorevole della Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici alla quale era stato inviato per competenza. Si è perciò optato per la rotonda di Viale Miramare.

La fontana sarà allocata nello spazio già previsto al centro della rotonda così come “rinnovata” nel contesto del rifacimento dell’intero Viale Miramare, attualmente occupato da una palma.

“Una soluzione, quella della palma – ci informa il Comune – che non ha incontrato il generale favore dei cittadini che ora, con l’iniziativa dell’amministrazione comunale, vedono corrisposto quello che era un unanime desiderio, vedere appunto quella piazza protesa sul mare ingentilita con una fontana che di per sé è un invito alla grazia e al bello e si spera ad un maggior rispetto per gli arredi urbani“.
(immagine tratta dal sito del Comune di Manfredonia)
di Giuseppe de Filippo da Stato Quotidiano.it
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Foggia – denuncia Flc: a rischio diritto studio e sicurezza dopo tagli Gelmini (13/11/2009)

DISAGI in tutti gli istituti, riduzione diffusa degli orari di lezione, mancanza di personale Ata che crea difficoltà nella gestione quotidiana delle scuole.

Sono solo alcune delle problematiche che denuncia la FLC CGIL di Capitanata, “che non fanno altro che confermare le preoccupazioni manifestate all’indomani dei provvedimenti di taglio ingente di risorse e personale deciso dal ministro Gelmini e dal ministro Tremonti”.

“Una vera e propria mannaia quella che s’è abbattuta sulla scuola pubblica”, sottolinea Loredana Olivieri, segretaria provinciale della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza di Foggia.

“Oggi, ad attività avviate, registriamo e ribadiamo le grandi difficoltà delle scuole per garantire il diritto allo studio e alla sicurezza.

In questo senso è lodevole il grande senso di responsabilità che il personale tutto della scuola ha messo in atto già dai primi giorni di avvio dell’attività, proprio per sopperire a questo forte disagio”.

Problematiche e sofferenze, aggiunge la segretaria della FLC, “che si scaricano sugli studenti, sui genitori, sulle istituzioni locali, e mettono e rischio la qualità e i livelli dell’offerta formativa”.

Anche nella nostra provincia si registriamo disagi in merito al funzionamento dei piccoli plessi, per la mancata sostituzione del personale docente ed Ata assente, per la riduzione di unità oraria di lezione”.

Soprattutto le famiglie lamentano proprio il caos che si crea per la sostituzione di docenti assenti, “dovuto
soprattutto all’abolizione delle ore di compresenza nella scuola primaria e per effetto della riconduzione delle cattedre alle 18 ore nella scuola secondaria”. Per ovviare a tali carenze, spiega Loredana Olivieri, “si
cercano soluzione di fortuna. Quando si assenta un docente si ricorre allo sdoppiamento delle classi, con alunni che vengono spostati, sedia a seguito, da un’aula all’altra.

O si utilizzano spesso i docenti di. Non mancano le volte che si fanno entrare gli alunni dopo o si fanno uscire prima dell’orario previsto”. La conseguenza è “che ci si ritrova con classi sovraffollate contro ogni norma di sicurezza, togliendo spesso spazi agli studenti disabili.

Di sicuro in tal modo non è possibile garantire una adeguata qualità dell’offerta
formativa, né tanto meno ad arginare l’insuccesso scolastico, o far fronte alla dispersione, al bullismo, problemi così spesso richiamati dalla Gelmini”.

Non mancano poi le difficoltà inerenti la carenza di collaboratori scolastici: “A volte non si riesce neanche a garantire l’apertura dei plessi e la sorveglianza stessa”. E i disagi investono la stessa organizzazione dei
servizi amministrativi dovuti alla riduzione delle risorse. “Molti dirigenti fanno i salti mortali per organizzare i servizi scolastici, nonostante la violenza dei tagli. Per la FLC CGIL l’impegno e la denuncia vanno sempre coniugati, considerando che una scuola così vessata e organizzata non riesce a garantire
neanche i diritti minimi sanciti costituzionalmente: all’istruzione, all’educazione, alla salute, alla sicurezza, all’integrazione. L’appello è a non lasciare soli i nostri ragazzi nel disagio, a non lasciare sola la scuola
pubblica nella sua battaglia per la sopravvivenza e la qualità”.
da Stato Quotidiano.it
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Corse di cavalli clandestine e coperture “istituzionali” (13/11/2009)

Trani- CORSE clandestine di cavalli (dopati) organizzate parallelamente a manifestazioni di carattere istituzionale. Con la complicità di veterinai di Asl del Nordbarese (Bisceglie) e di rappresentanti di amministrazioni.

La scoperta dei militari della Tenenza della Legione carabinieri di Trani, nel corso di una operazione svolta con il Nucleo Operativo della Compagnia di Trani, che ha portato, nella notte di venerdì 13 novembre, all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Giudice delle indagini preliminari (Gip) Roberto Oliveri del Castillo del Tribunale di Trani.

I provvedimenti restrittivi sono frutto di una complessa e articolata attività di indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Michele Ruggiero e condotta dai militari dell’ Arma. Indagini che hanno avuto inizio nel mese di febbraio 2009 a seguito del tentato omicidio di G.G., custode di uno dei tre maneggi posti sotto sequestro nel corso dell’operazione, dove trovavano ricovero anche cavalli appartenenti a personaggi di spicco della criminalità organizzata barese e foggiana (in lotta tra loro).

Dalle indagini è emerso che gli animali venivano impiegati in corse clandestine di cavalli, che si svolgevano sia su strade pubbliche, sia all’interno di una pista circolare nel Dolmen di Bisceglie (l’operazione ha portato complessivamente al sequestro dello stesso maneggio Dolmen, di dieci ordinanze di custodie cautelari).

Queste zone sono state presidiate, nel corso dell’operazione, da un numero notevole di vedette, preposte a segnalare eventuali controlli delle forze dell’ordine considerato che, nelle stesse occasioni, si sono sviluppate delle riunioni con esponenti di rilievo della criminalità barese e foggiana, che oltre a fornire i cavalli, organizzavano scommesse con grandi giri di danaro.

L’organizzazione criminale, che vedeva tra i propri affiliati anche un dipendente comunale e un dipendente del locale ufficio veterinario, richiedeva al Comune di Bisceglie apposite autorizzazioni, comunicando allo stesso ente che le manifestazioni ippiche rivestivano solo carattere di “esibizione”; questo anche avvicinare bambini, e famiglie, ai quadrupedi, talvolta con scopo “ippoterapico”, nascondendo pertanto il fine illecito che il sodalizio criminale voleva eseguire. Dalle indagini è inoltre emerso che a latere delle corse clandestine si è sviluppato un vero e proprio mercato delle carni dei cavalli i quali, dopo essere stati sfruttati e imbottiti di sostanze dopanti al fine di trarre il massimo dalle potenzialità fisiche dalle loro prestazioni, quando ormai gli equini erano ridotti allo stremo delle forze, venivano destinati alla macellazione clandestina e le loro carni immesse nella filiera alimentare.

L’operazione della notte scorsa, che riveste carattere di esclusività in ambito regionale, ha visto il coinvolgimento di oltre cento militari dell’ Arma supportati da specialisti del NAS di Bari e da personale veterinario, si inserisce nell’ambito dei controlli finalizzati alla tutela della salute pubblica ed al contrasto della criminalità organizzata del nord barese. Come detto le corse clandestine (coperte dalle manifestazioni istituzionali) si svolgevano nel nordbarese (prevalentemente Bisceglie) anche se sono in corso ulteriori indagini per comprendere se anche nel foggiano, in particolar modo nella zona di San Severo, l’illecito sia stato ulteriolmente compiuto. Tra gli arrestati dell’operazione “Crazy Horse” (un’organizzazione criminale di livello orizzontale, e dunque priva di un capo dirigenziale, e non verticale), su comunicazione dei carabinieri di Trani: un incensurato di San Severo, Paolo La Pietra, classe 1967.

Arrestati anche: Mauro La Cavalla, Bsceglie classe 1965, Nicola Logoluso, classe 1952 di Bisceglie, Andrea Campanale, classe 1961 di Corato, Vincenzo Morrone, classe 1964 di Bisceglie, Giuseppe Grosso, classe 1980 di Corato, Giambattista Marcario, classe 1970 di Palo del Colle, Domenico Musto, classe 1978 di Corato, Francesco Cosimo Semerato, classe 1947 di Bitonto, Luciano Mazzone (presunto veterinario Asl), classe 1965.
da Stato Quotidiano.it
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Troia - LA DOC ‘TERRE DEL NERO DI TROIA’IN DIRITTURA D’ARRIVO - Incontro con il Comitato promotore, l’assessore provinciale all’Agricoltura Nino Santarella e gli operatori del settore (13/11/2009)

Con il patrocinio del Comune di Troia e dell’Amministrazione provinciale si è tenuto ieri sera, nella sede municipale di Palazzo D’Avalos, un incontro con gli operatori del settore vitivinicolo e gli attori istituzionali per fare il punto sulla richiesta di riconoscimento del Disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Controllata del vino Nero di Troia.

In prima linea il Comitato promotore.
Il convegno si è prestato per fare una analisi della crisi del settore agricolo ma a farla da padrone è stato il vitigno autoctono, di antichissime origini, coltivato in un vasto territorio compreso tra la zona nord barese e l’area troiana e lucerina.

Ad animare il dibattito Edoardo Beccia, sindaco della città del Rosone, Matteo Cuttano, vice sindaco e presidente del Comitato promotore, Nino Santarella, assessore provinciale all’Agricoltura, Anna Laura D’Alessio, giornalista, sommelier e delegata provinciale dell’Associazione ‘Le donne del vino’, il consigliere regionale Giannicola De Leonardis, Giorgio Mercuri, presidente di Confcooperative Foggia, Alberto Casoria, presidente Gal Meridaunia e l’enologo Cristoforo Pastore.

Presenti anche Luigi Inneo, presidente Copagri, rappresentanti della Camera di Commercio, Università degli Studi di Foggia e numerosi produttori della zona interessata.

Assente giustificata l’onorevole Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura del Senato che, per sottolineare il suo impegno, non ha mancato di far pervenire un intervento scritto.

La strada è stata tracciata. Su iniziativa del Comitato promotore il dirigente del Servizio Alimentazione della Regione Puglia ha stato proposto il riconoscimento del disciplinare di produzione della Doc; presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato registrato il marchio per la tutela della denominazione del prodotto; avviato un serio, duro confronto con le aziende (soprattutto del nord barese) che difendono, invece, l’Indicazione Geografica Tipica del loro prodotto.

“Ma per il raggiungimento dell’obiettivo è importante soprattutto il gioco di squadra”. Questo il messaggio forte e chiaro dell’incontro di ieri sera. La Doc ‘Terre del nero di Troia’ unisce tutti in uno sforzo comune.

Ma l’ultima parola spetta ai produttori, chiamati a fornire una prova di maturità.

Pur trovandosi davanti ad un disciplinare che presenta maglie molto larghe, comprendendo un territorio molto ampio e una maggiore partecipazione, gli operatori del settore devono concentrare i loro sforzi tendendo ad un unico e comune obiettivo: quello della qualità.

“Siamo di fronte ad una Doc ‘elastica’ che offre la possibilità di coltivare la Doc ‘Terre del nero di Troia’ non solo su alberello ma anche su tendoni. Abbiamo un prodotto con caratteristiche organolettiche talmente particolari da rendersi facilmente riconoscibile.

La vocazione pedoclimatica del territorio, inoltre, consente di ottenere un vino capace di imporsi all’attenzione dei consumatori”, questi i dati offerti dagli interventi.

Ma occorre affrontare il mercato ponendo attenzione ai particolari dell’operazione, a cominciare dalla cura del vitigno, con potatura lunga, fino a creare un ‘vestito’ elegante, adeguato a raccontare non solo la storia ma anche il territorio di questa zona della Puglia.
Nunzio Lops
Comunicato Stampa CITTA’ DI TROIA
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Foggia - INAUGURAZIONE DELL’ORATORIO CROCI-CAMAGGIO AD ANDRIA - INTITOLATO A SANT’ANNIBALE MARIA DI FRANCIA (13/11/2009)

Sembra una storia infinita, ma alla fine l’oratorio Croci-Camaggio ad Andria intitolato a Sant’Annibale Maria di Francia è una realtà.
Caparbiamente voluto dalla gente con il testa il proprio parroco Don Riccardo Agresti, e sor¬retti dal noto cantautore Claudio Baglioni, verrà inaugurato VENERDÌ 20 NOVEMBRE con inizio alle ore 16:00.

Non si tratta solo di una struttura quando soprattutto di un luogo aggregativo là dove, oltre alla scuola materna ed elementare “don Tonino Bello”, i 4200 abitanti del quartiere hanno il niente.

L’intera cerimonia di inaugurazione, a cui parteciperà anche Claudio Baglioni, verrà tra-smessa in diretta via satellite dai canali di Puglia Channel e in simulcast sull'intera rete in-ternet, digitale terrestre e analogica di Tele Dehon che ne curerà l’intera produzione.

L’evento prevede la Santa Messa presieduta da S. Ecc. Mons. Raffaele Calabro, vescovo di Andria, la benedizione dei locali, i discorsi di rito e non solo, ma anche esplicativi intorno alla funzione sociale e religiosa della nuova struttura.

Alla grande festa in cui protagonista è la gente del quartiere non mancherà la presenza di Claudio Baglioni.

La struttura è stata realizzata grazie ai contributi e all’attenzione dell’amministrazione comunale di Andria, della regione Puglia e di tantissimi benefattori che, pur volendo rimanere nell’anonimato, ha dato una svolta visibile e reale al quartiere.

Le molteplici attività dell’Oratorio ruotano intorno alla proposta educativa secondo l’antropologia evangelica: un percorso educativo non anonimo, ma che avviene all'interno della Comunità secondo tre percorsi fondamentali:

1. Quello della promozione culturale e sociale, che a partire da specifici bisogni o inte¬ressi tenderà a mettere in contatto le varie esperienze culturali, anche attraverso l’iterazione con le istituzioni sociali ed ecclesiali;

2. Quello ludico ricreativo, caratterizzato dal gioco, dallo sport, dalla festa quali momen¬ti di creatività, di serenità e di sano divertimento;

3. Quello della formazione cristiana orientata alla conoscenza dei contenuti della fede ed alla scelta personale della causa del Vangelo.
Elia Ercolino
Direttore Tele Dehon
Comunicato Stampa Tele Dehon
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Foggia - Good Morning Aman (1311/2009)

IN SALA DA VENERDì 13 NOVEMBRE(MARTEDì 17 NOVEMBRE PROGRAMMAZIONE SOSPESA)

Good Morning Aman

Regia: Claudio Noce
Cast: Valerio Mastandrea, Said Sabrie, Anita Caprioli
Nazionalità' : Italia 2009
Genere: Drammatico
Durata: 105 min

SPETTACOLI ORE 18:00 – 20:00 - 22:00

Aman è un adolescente di origine somala, scappato da Mogadiscio e scampato alla guerra. Brillante e zelante lava le macchine in un salone d'auto, sperando di poterle presto vendere o addirittura guidare. Quando i giorni sono più bui e la Stazione Termini non è più abbastanza grande per contenere i suoi sogni, Aman sale sulle terrazze dell'Esquilino, immaginando una vita perfetta e un viaggio in Inghilterra.

Concentratosi fino al sonno sulle sue aspirazioni, viene svegliato da Teodoro, un ex pugile depresso, sprofondato nel passato e incapace di combattere i suoi fantasmi. Soli e insonni, l'uomo e il ragazzo provano a loro modo a riempire l'uno la vita e la solitudine dell'altro. Dentro una notte romana troveranno con esiti diversi la soluzione al dolore e l'emancipazione dalla paura (di vivere).

Claudio Noce, giovane autore di videoclip e cortometraggi, debutta in lungo con un film di formazione fortemente radicato nella realtà romana. A due passi dalla multiculturalità di Piazza Vittorio e dalla liminalità di Stazione Termini, nasce e si sviluppa la relazione tra due individui che riscoprono una dimensione affettiva e una nuova possibilità di vita. Aman è un ragazzo affamato di esperienza che riesce a oltrepassare le barriere dietro alle quali si è trincerato Teodoro, nascondendo la propria incapacità a vivere.

Il merito maggiore del film va riconosciuto alle interpretazioni di Valerio Mastandrea, pesto e dolente, e di Said Sabrie, alla sua seconda prova da attore, efficaci e realisti nell'esprimere la stravaganza e la complessità dei rispettivi caratteri.

Esplorando dentro l'anima dei protagonisti e dentro gli appartamenti del rione Esquilino, Good Morning Aman va a rafforzare l'onda del giovane cinema italiano, in crescente successo di pubblico, che racconta con poche metafore e molta realtà l'incontro col diverso.

La vicenda rappresentata si sviluppa attraverso il doppio sguardo dei protagonisti, uno immigrato e l'altro “senza pelle”, proiettati verso il cambiamento e l'affermazione della propria identità. Incarnazione di uno stato confusionale creativo e determinato a imporsi al di là di ogni possibilità, Aman e Teodoro sono sensibilità esasperate e accomunate da analoghi destini di sofferenza, solitudine e disprezzo. L'epilogo non è soltanto un tributo solidaristico e premia il coraggio della perseveranza e della messa in discussione, elevando la moralità a categoria morale indiscutibile.Note:

SABATO, DOMENICA, FESTIVI E ANTEPRIME INGRESSO 6.00 € RIDOTTO 4,00€

RIDUZIONI:
LUNEDì INGRESSO 5,00 RIDOTTO 3,00 € (SOLO STUDENTI UNIVERSITARI)
MARTEDì E MERCOLEDì INGRESSO RIDOTTO 4,00 € (NON APPLICABILE: NEI FESTIVI E ALLE ANTEPRIME) GIOVEDì E VENERDì INGRESSO 5,00€

Cinema d'Essai "Falso Movimento" Via Campanile,10 – Foggia Tel.0881720143 - Fax 0881721112
Sito Internet - www.falsomovimentoilcinema.net E-mail – [email protected]
Comunicato Stampa Cinema d'Essai Falso Movimento Foggia
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Roma - “Scajola e Tremonti litigano e non trovano le risorse per lo sviluppo locale” - Interrogazione di Bordo per sbloccare Patti territoriali e Contratti d’Area (13/11/2009)

“Mentre il ministero dello Sviluppo Economico litiga con quello dell’Economia e delle Finanze, i progetti industriali finanziati con i Patti territoriali e i Contratti d’Area non riescono a partire ed ai dipendenti dei soggetti gestori non si pagano gli stipendi”. Con l’obiettivo di sbloccare “centinaia di milioni in contributi” l’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione ai ministri Scajola e Tremonti.

Nel documento si sottolinea come “l’elevata percentuale di revoche dei contributi concessi in prima istanza e di rimodulazioni degli investimenti vagliati positivamente ha reso disponibili ingenti somme per ulteriori programmi di investimento, per la cui attuazione sono state adottate proroghe dei termini di attuazione di Patti Territoriali e Contratti d’Area”.

Il problema è stato provocato da “l’evoluzione normativa e burocratica connessa” alle proroghe stesse, che “ha determinato il rallentamento quando non il blocco dei programmi di investimento ed ha reso aleatorie le erogazioni relative al personale in servizio ed al funzionamento degli uffici dei Soggetti Responsabili”.

“L’Assemblea dei soci dell’Associazione Nazionale Patti Territoriali e Contratti Area per lo Sviluppo Locale (ANPACA), riunitasi il 24 febbraio 2009, – scrive Michele Bordo – ha sollecitato l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per l’attivazione di tutti gli strumenti di immediata attuazione degli investimenti conseguenti alla ratifica di proroghe o resi possibili dal recupero dei fondi destinati a progetti non realizzati”.

La risposta di questo dicastero è stata una sollecitazione al “Ministero dell’Economia e delle Finanze a riassegnare le risorse, facendo presente che ‘la mancata riassegnazione delle risorse sta determinando una situazione di stallo e rischia di compromettere il corretto utilizzo delle risorse già erogate’”.

Quest’ultima richiesta “è rimasta inevasa – riprende Bordo – e mentre gli uffici giocano allo scaricabarile c’è gente che non prende lo stipendio anche da 10 mesi, programmi di sviluppo per centinaia di posti di lavoro sono bloccati e decine di impianti non possono entrare in produzione”. Ciò vale anche per “le tantissime aziende che hanno programmato ed effettuato investimenti a Manfredonia, grazie al Contratto d’Area, o nelle aree industriali e nelle zone agricole della Capitanata, grazie ai Patti territoriali”.

L’interrogazione si conclude con la richiesta, indirizzata al Ministero dello Sviluppo Economico, di adottare misure adeguate a “garantire la più agevole disponibilità delle somme necessarie alla realizzazione dei programmi di investimento ammessi a godere dei contributi previsti da Patti Territoriali e Contratti d’Area”.

“La perdurante crisi economica dovrebbe imporre il massimo sforzo del Governo in direzione del sostegno allo sviluppo – conclude Michele Bordo – Invece l’evidente inerzia sta provocando disoccupazione, cassa integrazione e licenziamenti; tanto poi ci sono i sindaci a gestire le tensioni sociali”.
Comunicato Stampa Ufficio di Segreteria On. Michele Bordo
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Foggia - L’assessorato alle Politiche sociali attiva 10 borse lavoro per disagiati psichici - Martedì 17 novembre conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (13/11/2009)

Utilizzare il lavoro di pubblica utilità per favorire la piena integrazione sociale di persone affette da disagio psichico. E’ l’obiettivo del progetto attivato dall’assessorato alle Politiche sociali e della Famiglia, in collaborazione con il servizio di Igiene Mentale della Asl Foggia e la cooperativa Il Gabbiano Verde, che prevede l’impiego di 10 unità nelle attività di manutenzione dei giardini del Cimitero comunale.

I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati ai giornalisti nel corso della conferenza stampa in programma martedì 17 novembre, alle ore 10.00, presso la sede dell’assessorato alle Politiche sociali (via Nicola Fuiani).
Ufficio Stampa Citta' di Foggia - Gabinetto del Sindaco
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Foggia - PERCORSO FORMATIVO PER OPERATORI DEL SETTORE IMMIGRAZIONE SULLE DIPENDENZE (13/11/2009)

Come certamente è noto a tutti voi, il fenomeno dellabuso di alcol e delluso di sostanze stupefacenti da parte delle persone immigrate presenti sul nostro territorio regionale sta crescendo in maniera preoccupante. Esso risulta essere nuovo e complesso allo stesso tempo.

La complessità è legata alla difficoltà per i servizi di intercettarlo, in quanto buona parte di esso si sviluppa nellarea della clandestinità, e alla circostanza che il fenomeno è condizionato dai contesti culturali di provenienza degli stessi migranti, sia in relazione allincontro con le sostanze che alle modalità di assunzione delle stesse.

Se a questo si aggiunge la limitata conoscenza del fenomeno migratorio da parte di chi si occupa di dipendenze patologiche e, dei temi legati all'abuso di alcol e all'uso di sostanze stupefacenti, da parte di chi lavora nel campo dellimmigrazione, si intuisce quanto attualmente sia problematico per i servizi del pubblico e del privato sociale intercettare e affrontare tale emergenza.

Da queste brevi considerazioni si comprende il motivo per il quale una delle più importanti azioni del Progetto "Rachida è quella formativa. Essa si rivolge contemporaneamente sia agli operatori dei servizi pubblici che a quelli del privato sociale (con corsi base distinti sui temi delle dipendenze patologiche e immigrazione) ponendosi lobiettivo di creare condizioni favorevoli di accesso alle prestazioni socio-sanitarie da parte dei migranti tossicodipendenti e alcoldipendenti.

I corsi di base in materia di dipendenze patologiche e in materia di immigrazione, prima parte del complessivo programma formativo di Rachida, sono rivolti in maniera differente agli operatori del settore immigrazione e agli operatori del settore dipendenze patologiche. Essi sono caratterizzati da una modalità didattica partecipativa che permetterà lo scambio di competenze e la contaminazione tra esperienze diverse.

Per questo motivo il corso per gli operatori impegnati nel settore immigrazione, interessati ad acquisire competenze di base in materia di dipendenze patologiche, è stato strutturato in collaborazione con i Dipartimenti delle Dipendenze Patologiche delle sei ASL pugliesi e sarà tenuto da operatori dei Ser.T. (Servizi per le Tossicodipendenze) indicati dagli stessi.
Comunicato Stampa Servizi per le Tossicodipendenze
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FOGGIA - Chiuso settore ospiti, niente trasferta per i tifosi del Foggia (13/11/2009)

E' vietata la trasferta per i tifosi del Foggia domenica allo stadio Dei Marsi di Avezzano.

Lo ha deciso il prefetto de L'Aquila, dopo aver preso atto dell'inagibilità del settore ospiti dello stadio, ancora in attesa di lavori di messa a norma.
Antonio Di Donna da Teleradioerre
per saperne di piu'
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FOGGIA - A4: assaltarono blindato, in sette in manette (13/11/2009)

Un fuoco incrociato, una battaglia a mano armata. Una scena che si consuma lungo la A4 nel tratto tra Milano-Venezia, tra incredulità della gente e una pioggia di proiettili. Un assalto da 1 milione e ottocentomila euro ai danni del portavalori della ditta "G4Brescia". Questo accadeva il 9 giugno dello scorso anno.

E' trascorso un anno e mezzo da quel giorno. Questa mattina all'alba, sette componenti di quello che è stato definito un vero e proprio commando armato sono stati arrestati dagli agenti delle squadre Mobili di Foggia e di Bergamo.

Tra questi 5 sono foggiani. Carcere per Francesco Massaro di 42 anni; Matteo Lombardi di 39 anni; Mario Scarabino 36enne; Francesco Fiananese 43enne e Francesco Scirpoli di 27. In manette anche Giuseppe Papaleo e Pasquale Murgo.

Tutti devono rispondere dei reati di rapina continuata aggravata, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da guerra e armi clandestine, danneggiamento seguito da incendio, violenza privata e ricettazione.

Si è trattato, dunque, di un attacco militare in pieno stile: un primo gruppo di auto blocca la circolazione stradale; dai mezzi scendono alcuni uomini armati di kalashnikov che danno alle fiamme tre o forse quattro veicoli.

Nel frattempo gli altri componenti del commando circondano il blindato esplodendo numerosi colpi d'arma da fuoco. Poi altri malviventi, utilizzando una mototroncatrice, tagliano la carrozzeria posteriore del portavalori e lo ripuliscono.

Le indagini investigative sono partite grazie al ritrovamento, alcuni giorni più tardi, di due mototroncatrici che presentavano tracce di vernice dello stesso colore del blindato. A seguito di accertamenti gli agenti di polizia hanno constatato che i due arnesi da taglio erano stati acquistati a Cerignola.

Successivamente è stato attuato un meticoloso lavoro di intelligence attraverso l'elaborazione dei tabulati telefonici che ha portato agli arresti di oggi. Inoltre in base ad una comparazione balistica gli inquirenti sono certi che questo commando sia il responsabile di un altro assalto ad un portavalori avvenuto il 27 ottobre 2008 a Bologna.

Inoltre gli investigatori della Polizia di Stato stando alle modalità operative della banda e alla loro terra d'origine: tutti garganici, stanno verificando se le persone arrestate siano gli autori degli ultimi tre assalti a blindati avvenuti proprio sul promontorio
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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FOGGIA - Le dieci domande dei farmacisti - Dal 22 novembre medicinali a prezzo pieno (13/11/2009)

Anche i farmacisti della provincia di Foggia, sul modello 'la Repubblica' interrogano, con ben dieci domande scritte, non Berlusconi ma Nichi Vendola. La Regione Puglia continua infatti a mantenere la linea del silenzio, nonostante sollecitazioni della stampa, nonostante la serrata del 4 novembre scorso, nonostante un malcontento manifestato ripetutamente.

Ma le reazioni sono nulle anche a livello locale. Di qui le 10 domande pubblicate sulla Gazzetta di Capitanata alle quali i farmacisti attendono fiduciosi risposte. Il debito della Asl foggiana aumenta sempre di più, supera i 45 milioni di euro.

A questo si aggiunge la presa in giro dell'azienda sanitaria locale che sostiene di aver erogato due mensilità arretrate, mentre i farmacisti dichiarano di averne ricevuta una. Ma anche qualora fossero state due, il problema sarebbe rimasto perchè il tempo passa e i debiti aumentano. Insomma è un cane che si morde la coda.

Ci vorrebbero interventi seri perchè a rischiare sono gli anziani e gli ammalati che dal prossimo 22 novembre potrebbero essere costretti a pagare a prezzo pieno anche farmaci prescrivibili, per i quali si paga solo il ticket. Per il 22 è stata infatti convocata una nuova Assemblea Straordinaria per decidere sul da farsi. I farmacisti sono proprio esausti.
Marzia Campagna da Teleradioerre
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FOGGIA - Il ricordo di Salvatore Imbimbo oggi in un convegno (13/11/2009)

Oggi pomeriggio presso la Sala Azzurra della Camera di Commercio di Foggia, si terrà la manifestazione dal titolo 'Salvatore Imbimbo (1926-2099) Socialista intransigente - Amministratore illuminato', in ricordo del politico socialista, già vice sindaco di Foggia, recentemente scomparso.

Al convegno hanno assicurato il Patrocinio il Comune di Foggia, e l'adesione il Dipartimento di Storia dell'Università e il Partito socialista di Puglia.

Dopo i saluti (G. Mastroleo per la Fondazione, S.Russo per l'Università, L. Di Gioia per il P.S., il Sindaco e il Presidente della Camera di Commercio) svolgeranno le relazioni Franco Mercurio, Enzo Cristino, Sabino De Nigris, Vittorio Salvatori, Pino Lonigro.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Piazza Battisti, taglio del nastro e concerto (13/11/2009)

Qualche saracinesca abbassata in segno di protesta non basta a fermare il taglio del nastro per l'inaugurazione della nuova zona pedonale di Piazza Cesare Battisti, via Oberdan e piazza La Greca. Una pedonalizzazione fortemente voluta dall'Amministrazione comunale e che, dopo un primo momento di perplessità, è stata accolta positivamente dalla maggior parte dei residenti e dei commercianti.

A margine dell'inaugurazione, le note del Caffè concerto Strauss offerto dall'impresa lirica Musicarte, ma prima le rassicurazioni di sindaco e vicesindaco a quanti ancora non hanno colto le potenzialità della nuova isola pedonale.

Il concerto di ieri sera è solo il primo di una serie di eventi che animeranno P.zza Battisti, soprattutto in prossimità delle festività natalizie.

La nuova piazza, degna cornice ad un Teatro Giordano oramai prossimo alla riapertura, nelle intenzioni dell'amministrazione sarà, infatti, il salotto culturale della città, un luogo di incontro e di intrattenimento, ma anche di passeggio e shopping.
Elena Nigro da Teleradioerre
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FOGGIA - Gestione impianti termici edifici provinciali, passa il progetto esecutivo (13/11/2009)

La giunta provinciale ha approvato il progetto esecutivo relativo all'appalto, per due anni, dei "Servizi integrati per la gestione degli impianti termici" negli edifici di proprietà o in disponibilità della Provincia di Foggia.

L'esecutivo di Palazzo Dogana ha riaffidato il servizio, previa gara d'appalto da espletare e per un importo di circa 11 milioni e mezzo di euro, alla società "Cofathec Servizi S.p.A.". La vera ed importante novità del nuovo progetto consiste nell'acquisto diretto del combustile da parte dell'ente provinciale e non più per mezzo della società beneficiaria del servizio, così come accaduto in passato. L'impresa di servizi, in questo modo, si occuperà solo della manutenzione (accensione degli impianti, controllo e pulizia degli stessi) senza provvedere altresì all'acquisto del gasolio. ha dichiarato con soddisfazione Vito Guerrera, assessore provinciale ai Lavori Pubblici.

Così come già verificatosi per la gestione ordinaria e straordinaria degli edifici provinciali, anche per la gestione calore degli stessi immobili si è abolito l'operatore unico dividendo i comuni della Capitanata in quattro ambiti territoriali: Foggia, Manfredonia, San Severo e Cerignola.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Expandere 2009: il 2/12 anche una delegazione di imprese marchigiane (13/11/2009)

Fervono i preparativi per Expandere 2009: Piccole imprese crescono, il workshop delle PMI di Capitanata organizzato da Compagnia delle Opere Foggia in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria. In soli 20 giorni 100 aziende hanno aderito alla manifestazione che si terrà il 2 dicembre presso il Grand Hotel Vigna Nocelli.

"Si tratta di un ottimo risultato; in qualche modo avevamo stimato la partecipazione di cento aziende, ma il raggiungimento quasi immediato dell'obiettivo è certamente un fattore che ci indica che abbiamo imboccato la strada giusta e che iniziative di questo tipo godono di un certo apprezzamento da parte dei piccoli e medi imprenditori", ha affermato Massimo Mezzina, direttore di CDO Foggia.

"E' sicuramente un segnale incoraggiante di un discreto fervore nell'economia locale, ma è anche un riconoscimento al lavoro fatto in questi anni dalla nostra associazione, a sostegno delle piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di iniziative che concretamente offrono la possibilità di incrementare e approfondire le relazioni ed anche le opportunità di business" ha dichiarato Luigi Angelillis, Presidente di CDO Foggia.

Mutuando la logica del Matching, l'evento nazionale di Compagnia delle Opere, ormai alla quinta edizione (23-25 novembre presso Fieramilano- RHO Pero), l'obiettivo di Expandere 2009 è quello di favorire le relazioni di business tra imprenditori mettendoli in contatto diretto, con appuntamenti mirati e suggeriti, in modo da far incontrare gli interessi reciproci, facilitare la ricerca di fornitori, clienti e partner. Si tratta in particolare, di un workshop in cui tutti i partecipanti avranno a disposizione un desk personalizzato e la possibilità, attraverso una guida alle aziende presenti, di incontrare gli altri imprenditori presenti, cercare nuove opportunità e fare business.

Allo stesso tempo "EXPANDERE offrirà la possibilità di incontrare operatori di mercati internazionali e del mondo dell'innovazione, del credito e dei servizi alle imprese. Sarà presente anche una delegazione di imprese marchigiane interessate a vagliare possibili fornitori e partner nella nostra provincia" ha aggiunto Mezzina. Inoltre EXPANDERE non è solo opportunità di business ma anche di formazione ed informazione.

All'interno dell'evento, infatti, si svolgeranno due seminari a tema, uno sull'internazionalizzazione a cura di Co. Export Milano, e uno sull'Innovazione a cura di KnowNet Milano ed Asernet Foggia. Inoltre al termine della manifestazione e prima dell'aperitivo conclusivo, si svolgerà una conversazione imprenditoriale con Bernhard Scholz, presidente nazionale di Compagnia delle Opere.
da Teleradioerre
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BARI - Quando il pesce a basso costo può essere una truffa per la salute (13/11/2009)

Pesce, la truffa è in agguato ai danni dei consumatori da quando sui nostri mercati arrivano grandi quantità di specie low cost dai mercati asiatici e dall’Africa, complici la crisi e la globalizzazione dei mercati.

Partiamo dal Pangasio il cui nome suona di buono. Non molti sanno, però, che si tratta di un pesce dallo scarsissimo valore nutrizionale (contiene tanta acqua, poche proteine e pochi grassi buoni). che arriva dal Vietnam e viene allevato in uno dei fiumi più inquinati al mondo: il Mekong. Da noi arriva in filetti congelati bianchi e visto il suo costo, che si aggira sui 4 euro all’ingrosso, finisce spesso nelle mense oppure viene spacciato da furbi commercianti per filetti più nobili quali il merluzzo o la cernia.

Altro pesce low cost è il Persico africano (volgarmente persico del Nilo e da non confondere con il prelibato pesce persico nostrano) allevato specialmente nel lago Vittoria, in condizioni ambientali disastrose e il cui mercato è legato all’import export di armi. Anche il persico africano arriva in morbidi filetti spinati e pronti all’uso che fanno felici le casalinghe frettolose. Il rischio? Che venga spacciato per filetti più nobili e pagato a peso d’oro.

A queste due si aggiunge una terza specie dal nome poco rassicurante, la Filapia sempre di produzione orientale, venduta a prezzi ancor più stracciati. Sta pian piano conquistando i mercati europei. E se i pesci di provenienza italiana sono controllati grazie alla «rintracciabilità» sin dal produttore (pesca, acquacoltura), per quelli extracomunitari i controlli sono più difficili, le partite dal Vietnam o dall’Africa potrebbero arrivare da qualunque frontiera dell’Unione (la Romania?) e ottenere l’ingresso comunitario.

«Con il Pangasio - dice Lawrence Jemmet dirigente dell’unità operativa prodotti della pesca dell’Asl Bari - per la salute non vi sono pericoli particolari. Ma lo teniamo sotto stretto monitoraggio dopo il caso di una partita sequestrata a Milano un anno fa».

Altro rischio sensibile dei pesci low cost di importazione sono le sostanze conservanti adoperate e cioè i nitrati, i solfiti, l’anidride solforosa (pericolosa anche nelle carni perché fornisce un bell’aspetto a quelle andate a male) nelle giuste quantità non sono dannosi. Se chi li adopera - così come per i pesticidi in agricoltura - abbonda può creare danni alla salute.

«In Puglia ci sono stati molti sequestri di crostacei, a partire dalle aragoste sino ai gamberoni - riferiscono gli esperti della Capitaneria di Porto di Bari al comando dell’Ammiraglio Salvatore Giuffrè -. Al posto dei «nostrani» vengono venduti anche quelli asiatici e tropicali, per i quali il prezzo cambia sensibilmente».

Le garanzie per i cittadini vengono da tre magiche paroline «etichettatura», «tracciabilità» e «rintracciabilità» a beneficio dei «consumatori finali» (così le norme definiscono gli utenti finali e i ristoratori).

Sui banchi delle pescherie e dei mercati per tutti i pesci esposti devono essere descritte in modo ben visibile la denominazione commerciale italiana, il metodo di produzione (ovveri se il pesce è stato pescato, allevato o è di acquacoltura) e la zona di cattura, Mediterraneo, Atlantico etc. Quest’ultima può anche essere una sigla, ma la pescheria deve esporre una mappa che indichi con chiarezza la provenienza. Deve essere indicato se il pesce è fresco, congelato o decongelato.

Chi non ottempera a queste norme è passibile di multe da 600 a 3500 euro, ma nel caso in cui venga spacciata una specie per un'altra si tratta di frode, e la materia diventa penale. Eppure come dimostra l’intensa attività di sequestri della Guardia Costiera specialmente in Puglia, c’è chi ci prova.

Così le «cappa» asiatiche sono vendute per vongole nostrane e diverse specie di squaliformi spacciati per il nobile pesce spada. Molto comune è anche la vendita della «Molva» - più conosciuta da noi come «Moscia» un pesce dalle carni bianche e dal prezzo contenuto - per merluzzo.
di Nicolò Carnimeo da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Foggia - "La strada di Smirne", un suggestivo romanzo da non perdere - L'autrice armena ieri a Foggia ha incontrato i lettori (13/11/2009)

“La masseria delle allodole” è stato solo un inizio. Particolare, intriso di emozioni e suggestivo. La “penna” – per così dire – è dell’autrice Antonia Arslan, che con “La strada di Smirne” ha continuato a raccontare le storie dei personaggi del romanzo fra i più amanti negli ultimi tempi. L’autrice di origini armene ha scritto La masserie delle allodole nel 2004, vincendo il Premio Stresa di narrativa e classificandosi finalista del Premio Campiello.

Ieri Antonia Arslan era a Foggia per incontrare i lettori. “La strada di Smirne”, il suo ultimo romanzo edito da Rizzoli, si apre con la fuga dalla Turchia ormai giunta alla sua conclusione; Shushanig e i suoi quattro figli sono a bordo di una nave che li condurrà in Italia. Si lasciano alle spalle le atrocità che hanno sconvolto la loro vita e sterminato i loro cari e tante altre famiglie armene. Una storia nuova incalza, continua ad essere alimentata fra le pagine di questo romanzo da leggere d’un fiato.

E magari come diceva Italo Calvino, nell’invito alla lettura: “raccogliti, allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il
mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. Scegli la posizione più comoda”. Insomma leggi. “La strada di Smirne” può suggerire suggestivi spunti intellettuali. Non perdetelo.
da Teleblu
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FOGGIA - L' Asl non paga i debiti: niente medicine nelle farmacie foggiane (13/11/2009)

Non è bastata la serrata dello scorso 4 novembre per risolvere la vertenza dei farmacisti in provincia di Foggia, creditori con l’Asl e di conseguenza con la Regione per oltre 45 milioni di euro.

Così dal prossimo 22 novembre i cittadini della Capitanata potrebbero essere costretti a pagare direttamente le medicine. Insomma, una situazione di grande disagio che continua ad essere trattata con «indifferenza» a parte alcune interrogazioni presentate dai consiglieri del Pdl alla Regione (Ruocco e Zaccagnino), una dura presa di posizione dell’europarlamentare Salvatore Tatarella e la solidarietà del presidente della Provincia, Antonio Pepe.

«Ad una settimana dalla corale manifestazione di tutte le farmacie di Capitanata, i nostri interlocutori, locali e regionali, continuano a mantenere la linea del silenzio.

Forse per qualcuno sette giorni possono sembrare pochi, per i farmacisti è un'altra settimana che si somma a settimane, mesi ed anni di mancate risposte e di accordi negati», spiega Gianfranco Curato, presidente dell’Associazione titolari di farmacia della provincia di Foggia.

«Il Consiglio direttivo dell’associazione, suo malgrado, nel prendere atto che delle due mensilità annunciate come erogate, ne risulta accreditata solo una e che dei promessi incontri con i responsabili regionali non vi è traccia, ha riconvocato per il giorno 22 novembre una nuova assemblea straordinaria perché la stessa deliberi per quanto di conseguenza.

I fatti ormai sono ben noti a tutti per ritornare sull’argomento», rimarca Curato che aggiunge: «Preme solo evidenziare alcuni aspetti in ordine alle responsabilità che ne scaturiranno e sui doveri di una pubblica amministrazione. Se il giorno 22, come prevedibile, si consumerà l’atto finale (pagamento diretto delle medicine, ndr), i farmacisti non ne hanno alcuna responsabilità».

Insomma, una situazione che rischia di travolgere il già precario sistema sanitario della Capitanata. I farmacisti attendevano almeno una convocazione, un chiarimento. Nulla di tutto questo.

«La farmacia ha tanti crediti nei riguardi del Sistema Sanitario, tanti quanti sono i debiti nei riguardi del sistema creditizio. Debiti contratti per assicurare i farmaci ai cittadini. Ad ogni lavoro corrisponde un compenso, per le farmacie, i danni subiti hanno eroso completamente i margini.

Chi amministra dovrebbe identificare strumenti e procedure tali da garantire che sia la pubblica amministrazione debitrice, e non i creditori, a rivolgersi al sistema bancario per sopperire alle carenze di liquidità», afferma infine il presidente dell’associazione dei farmacisti di Foggia.
di Filippo Santigliano da La Gazzetta del Mezzogiorno
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L'Altra campana, oggi si parlerà di cultura - L'ospite di oggi sarà Francesco Andretta, presidente della Fondazione Banca del Monte di Foggia (13/11/2009)

Si parlerà di cultura nel corso de L’Altra campana, lo spazio che Teleblu dedica alle interviste ed approfondimenti. L’ospite della puntata di oggi sarà Francesco Andretta. L’Altra campana, come ogni giorno, va in onda dopo tutte le edizioni del telegiornale.
da Teleblu
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BERGAMO - Assalto a portavalori A/4 sgominata banda lombardo-pugliese (13/11/2009)

La squadra mobile di Bergamo sta eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Bergamo nei confronti dei presunti autori dell’assalto a un furgone portavalori, il 9 giugno 2008 sull'autostrada A4, tra Brescia e Milano, nei pressi del casello di Seriate.

La rapina fruttò quasi due milioni di euro.
Quella sera, intorno alle 20.40, un commando di almeno 10 banditi incappucciati e armati di kalashnikov bloccò un tratto di autostrada incendiando alcune automobili e prese d’assalto un furgone portavalori, riuscendo poi a scappare con il bottino.

Lo stesso commando potrebbe essere l'autore di un assalto a un portavalori avvenuto a Foggia nell'agosto scorso.

Il 15 maggio 2008 una rapida copn identiche modalità era stata portata a segno anche contro un portavalori vicino a Giovinazzo, in provincia di Bari.

Le indagini della squadra mobile, in collaborazione con quella di Foggia e coordinate dal Servizio centrale operativo, hanno permesso di sgominare l’intera presunta banda, che operava tra la Lombardia e la Puglia. Perquisizioni e arresti sono ancora in corso, soprattutto nelle province di Bergamo, Lodi e Foggia.

I destinatari dei provvedimenti sono tutti pluripregiudicati lombardi e pugliesi di età compresa tra i 27 e i 42 anni. Alcuni di loro erano già stati condannati in passato per reati di rapina, estorsione, sequestro di persona e omicidio. Le indagini proseguono per capire se gli arrestati siano responsabili di altri assalti a portavalori avvenuti negli ultimi mesi in Italia.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Manfredonia – intesa Asi-Comune: silos per deposito merci su porto, 4 mln i fondi (13/11/2009)

UNA batteria di 24 silos per il deposito temporaneo di merci sfuse in transito portuale, dotazione ritenuta “strategica” dagli operatori per “aumentare la capacità di attrazione e la competitività” del porto locale. La spesa prevista: 4 milioni di euro.

Questo uno dei progetti presentati alla Regione Puglia, nell’ambito di opere in aree industriali, per quasi 16 milioni di euro, interessanti le zone produttive di Incoronata, Manfredonia, Lucera e Apricena, dopo un accordo di collaborazione tra il Consorzio Asi e i Comuni di Lucera, Apricena e Manfredonia.

Con l’accordo, proposto dall’Asi a tutti i comuni con agglomerati industriali, per la partecipazione al bando regionale per il finanziamento di opere in aree industriali ed artigianali – sono stati istituiti appositamente diversi Uffici tecnici consortili misti tra il Consorzio e i tre comuni citati.

Questo per la le fasi di progettazioni, impostazione dei piani di gestione e per la documentazione necessaria a sostegno delle richieste, ma anche per le successive fasi di attuazione degli interventi. Il finanziamento è stato chiesto all’interno delle disponibilità della Regione (circa 60 mln di euro per la Puglia), della prima tranche del Po Fesr 2007-13 (linea 6.2-azioni 6.2.1: iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi).

Una sola proposta a soggetto, per un importo massimo di 4 milioni di euro: questi i criteri imposti dal Bando regionale. Presidente del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale (Asi), e dunque promotore del progetto, il sipontino Franco Mastroluca che ha richiesto alla Regione di “accelerare le procedure di assegnazione dei fondi per poter partire con la realizzazione delle opere”.

Per la zona industriale di Incoronata è statao richiesto il finanziamento dell’adeguamento funzionale del pendolo di collegamento, tra il futuro casello autostraldae A14 e la SS16 Adriatica, con l’intenzione di realizzazione un autoparco attrezzato per la sosta e scambio degli automezzi industriali, per auto in transito dal Bacino meridionale del Tavoliere.
di Giuseppe de Filippo da Stato Quotidiano.it
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Foggia – Capitanata, distributori Gpl: nuovi limiti distanza da strada e centri abitati (13/11/2009)

NUOVI limiti in Puglia nelle distanze dei distributori di Gpl da strade e abitati. A fine ottobre, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, con un emendamento alla legge di assestamento del bilancio 2009, l’articolo 21, relativo a norme per la prevenzione degli incendi e di rischi da esplosione.

Pertanto è stato disposto che “il punto più prossimo del serbatoio e della zona di scarico delle cisterne di trasporto del Gpl” dovrà essere ad una distanza non inferiore ai trenta metri dal bordo della carreggiata stradale, ma anche dalla rotaia del binario di corsa più vicino di “ferrovie e tranvie”, oltre a dover essere installato “ad una distanza non inferiore ai 100 metri da insediamenti abitativi di qualsiasi dimensione e da edifici destinati alla collettività”.

Le norme fanno riferimento a distributori di nuova realizzazione, ma anche a quelli che non hanno ancora ricevuto il via libera del collaudo degli uffici regionali o ancora quelli che devono potenziare la capacità dei serbatoi di oltre 30 metri cubi.

Le difficoltà maggiori arriveranno per quegli impianti realizzati secondo il Dpr 340/03 e la legge regionale 23/04, che al riguardo non hanno previsto l’applicazione delle nuove norme. Alla base delle nuove disposizioni anche il disastro nella stazione di Viareggio, che ha spinto il Consiglio pugliese ad istituire una norma per la prevenzione di incidenti in luoghi pubblici.

Da parte degli esercenti si ipotizza addirittura la richiesta di sollevare “l’eccezione di costituzionalità” dell’articolo approvato dal Consiglio, richiamando in tal senso la “priorità ” della fonte normativa di rango superiore (Dpr 340) anche se materia “concorrente” tra Stato e Region.

Per la Capitanata va ricordato che sono 17 gli impianti Gpl presenti nel territorio: Candela Ip, s.p. 99 per Candela km 9,300; Cerignola Q8 s.s. 16 km 708,650; Chieuti, Foggia (4, uno a Segezia), Lucera, Manfredonia (prolungamento strada per Siponto, direzione ss89), San Giovanni Rotondo, San Severo (3), uno sulla A14 Bologna-Taranto, direzione Ravenna, Saline Ovest, Sannicandro, Vieste ed Ischitella.
di Cosimo La Forgia da Stato Quotidiano.it
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Trani – Corse clandestine: ramificazioni anche a Foggia (13/11/2009)

UN centinaio di carabinieri, tra militari della Compagnia di Trani e dei Nas di Bari, sta eseguendo in Puglia un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di dieci persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione di corse clandestine di cavalli e di scommesse clandestine. L’ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Trani Roberto Oliveri del Castillo, su richiesta del pm Michele Ruggero. Secondo quanto accertato dai carabinieri, la base logistica dell’organizzazione era a Bisceglie (Bari), con ramificazioni a Ruvo di Puglia, Bitonto, Foggia e San Severo.

L’operazione è frutto di complesse indagini avviate nel febbraio del 2009, in seguito al tentativo di omicidio del custode di un maneggio, struttura poi sottoposta a sequestro.

All’operazione partecipa anche personale sanitario e veterinario. Secondo gli inquirenti, i cavalli subivano maltrattamenti, venivano dopati per vincere le corse ed erano sottoposti ad allenamenti e gare che li sfiancavano, per poi essere destinati alla macellazione clandestina. (fonte: Corrieresera.it)
da Stato Quotidiano.it

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Cerignola - Estorsione a terzi di capoclan Cerignola su “invito” di direttore banca: cominciato il processo (13/11/2009)

COMINCIATO ieri il processo a carico di Donato Piazzolla, il direttore di banca arrestato nel 2008 dai carabinieri di Molfetta con l’accusa di estorsione, seguita da un pestaggio, ai danni di un giovane imprenditore edile di Molfetta. Già ascoltati in tribunale l’attuale comandante del nucleo operativo dei carabinieri di Molfetta, Natale Selvaggi e l’imprenditore vittima dell’estorsione.

Oltre a Piazzolla nel procedimento sono coinvolti anche suo cognato Savino Sangermano, il boss cerignolano Giuseppe Caputo ed i coratini Michele Migliaccio e Giuseppe Balducci. I cinque furono ritenuti, dagli inquirenti, responsabili a vario titolo di “estorsione aggravata in concorso” e “lesioni” ai danni del costruttore.

Il direttore di banca coinvolto nell’inchiesta avrebbe promesso al capoclan di Cerignola una cifra pari a 5000 euro se avesse convinto il costruttore ad accontentarsi di 15000 euro piuttosto che degli oltre 80000 richiesti come corrispettivo per alcuni lavori edili eseguiti in una proprietà del Piazzolla (fonte: il Fatto di Molfetta)

Assunto l´incarico, lo scorso 3 gennaio, il cerignolano 55enne Giuseppe Caputo avrebbe telefonato al giovane imprenditore barese, consigliandolo di accettare la somma proposta, per non ricadere in ripercusioni personali. Ma a seguito di un rifiuto dello stesso imprenditore di scendere a patti con i suoi estorsori, l’uomo sarebbe stato accoltellato due giorni dopo la teleffonata, oltre ad essere stato sottoposto ad un pestaggio, diretto dallo stesso uomo di Cerignola, e di due ragazzi, all’interno di un’area di servizio situata nella zona artigianale di Molfetta.

L’imprenditore di Molfetta avrebbe ceduto dopo altre successive minacce: ai primi di gennaio del 2009 (8), l’uomo, pur non avendo ricevuto alcuna somma, avrebbe consegnato ai suoi picchiatori una falsa dichiarazione nella quale lo stesso dichiarava di aver percepito una somma pari a 25.000 euro dal committente dei lavori. Una somma che metteva quindi l’imprenditore barese nella condizione di non pretendere ulteriori cifre di danaro.

Il 12 gennaio l´arresto degli uomini, responsabili del reato suddetto, i due cognati ed i tre aggressori. Nel corso dei controlli è staa recuperata anche la dichiarazione resa, su minacce, dall’imprenditore barese.
di Girolamo Romussi da Stato Quotidiano.it
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Foggia – Crisi agricoltura, lunedì incontro Sistema Regione e Governo (13/11/2009)

SI SVOLGERA’ a Roma, a Palazzo Chigi, lunedì 16 novembre, l’atteso incontro tra il Sistema delle Regioni ed il governo nazionale, inizialmente prospettato per l’11 novembre scorso, per affrontare il tema della crisi sul Sistema agricolo.

Lo comunica l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno che esprime soddisfazione per l’ottenimento della convocazione dell’incontro: “grazie al lavoro svolto oggi in sede di Conferenza Stato-Regioni dalla Puglia e dall’assessore Onofrio Introna che ringrazio per la caparbietà con cui ha condiviso con me l’urgenza di insistere”.

All’incontro prenderanno parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, i ministri Luca Zaia e Raffaele Fitto, il presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani ed il coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale Dario Stefàno.

Su volontà di Errani, inoltre, il tavolo col governo sarà preceduto da un incontro tra Sistema delle Regioni e le organizzazioni di categoria del comparto agricolo.

“Mi auguro – dichiara Stefàno – che l’incontro di lunedì rappresenti il punto di svolta dell’atteggiamento del governo nazionale verso il tema dell’Agricoltura.

Sarebbe importante, infatti, affinchè le agitazioni tuttora in corso possano trovare ragione per rallentare la protesta, ma anche per evitare al nostro Sistema agricolo di perdere ulteriormente terreno rispetto ad altri Paesi nostri competitor, che hanno già compreso di dover interpretare misure straordinarie come risposta alla straordinarietà della crisi tuttora in corso”.
da Stato Quotidiano.it
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Foggia - Liberi professionisti, ritenuta d´acconto - Il commercialista/ Come comportarsi in caso di avvisi dall´Agenzia delle Entrate. Dichiarazione dei redditi (13/11/2009)

Gentile Redazione di FoggiaeFoggia sono un libero professionista ed ho ricevuto un avviso bonario dall´Agenzia delle Entrate con cui mi viene contestato che un cliente non mio ha versato la ritenuta d´acconto su una fattura che, comunque, riporta la trattenuta della ritenuta. Come mi devo comportare?


Il Testo Unico delle imposte sui redditi dispone che dall´IPERF si devono scomputare le ritenute alla fonte a titolo di acconto operate, anteriormente alla presentazione della dichiarazione dei redditi, sui redditi che concorrono a formare il reddito complessivo e su quelli tassati separatamente. La legge, quindi, non asserisce che lo scomputo puó avvenire solo se le ritenute siano state effettivamente versate dal sostituto, e del resto é il medesimo Testo Unico a disporre che la stessa imposta non puó essere applicata piú volte in dipendenza dello stesso presupposto, neppure nei confronti di soggetti diversi.

Cosí come quindi affermato di recente dalla stessa Agenzia delle Entrate con la risoluzione ministeriale n. 68/2009 il contribuente é legittimato a scomputare dall´IRPEF le ritenute subite, a condizione che sia in grado di documentare l´effettivo assoggettamento a ritenuta tramite esibizione congiunta della fattura e della relativa documentazione, proveniente da banche o altri intermediari finanziari, idonea a comprovare l´importo del compenso netto effettivamente percepito, al netto della ritenuta, cosí come risulta dalla predetta fattura.

Di conseguenza, nel caso del lettore, questi potrà contestare la pretesa dell´Agenzia delle Entrate esibendo la fattura emessa nei confronti del cliente dalla quale si evinca di aver percepito il compenso al netto della ritenuta d´acconto, dandone conferma con l´esibizione di copia dell´assegno o dell´estratto conto bancario dal quale risulti l´incasso solo del compenso netto.

* dottore commercialista
di Luigi Maida da Foggia & Foggia
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Foggia - Teoresi e prassi delle scienze umane - Antonietta Pistone docente di filosofia al Marconi spiega il metodo di insegnamento da utilizzare. Presentazione del libro presso la Fondazione Banca del Monte. Sfida all'individualizzazione (13/11/2009)

'Scrivere un libro, di questi tempi, é un'avventura , una fatica ma é anche una sfida con se stessi'. Con queste parole il professore Domenico di Iasio ha inaugurato la conferenza di presentazione del libro della professoressa Antonietta Pistone (in foto), docente di filosofia presso il liceo scientifico 'Marconi'.

L'incontro, tenutosi venerdí 6 novembre presso la Fondazione Banca del Monte, ha avuto come protagonista il libro 'Teoresi e prassi delle scienze umane' che affronta tematiche relative al metodo di individualizzazione da attuare nelle scuole. Alla presentazione del volume erano presenti l'editore della casa editrice Bastogi, l'avvocato Angelo Manuali, il professore Domenico di Iasio e la professoressa Antonietta Pistone, autrice del libro. Dopo i saluti e i ringraziamenti alle persone presenti in sala, tra i quali amici, colleghi, alunni e familiari della professoressa, sono state spiegate le finalità che il libro vuole proporre.

'Obiettivo di questo libro é quello di una sfida all'individualizzazione' ha dichiarato l'autrice Antonietta Pistone. 'Infatti da un pó di tempo si parla di educazione individualizzata, intendendo con essa l'applicazione scolastica di un metodo educativo basato sulla valorizzazione delle risorse individuali. Questa breve ricerca ha lo scopo di indagare le nuove frontiere dell'individualizzazione scolastica, sia per comprendere cosa sia realmente la metodologia individualizzata, sia per conoscere quali siano effettivamente i mezzi e gli strumenti che gli insegnanti devono possedere ed utilizzare. Inoltre il libro vuole indicare una direzione da intraprendere per il cammino dell'individualizzazione scolastica. Una strada ancora tutta in salita, purtroppo, per la nostra scuola'.

Mentre il professore di Iasio ha dichiarato che 'oggi c'é bisogno di una scuola che insegni a comunicare e che soddisfi le vere esigenze dei giovani nella società globalizzata. Forse é proprio questa l'esigenza fondamentale degli studenti, l'esigenza della comunicazione, che li spinge ad utilizzare tutti gli strumenti possibili, compresi quelli elettronici, semplicemente per parlare di sè, delle cose in generale, degli eventi, raccontarsi, fissare appuntamenti ed incontrarsi. Un progetto che non possiamo non condividere con l'autrice e per il quale riteniamo valga ancora la pena spendersi e consumare anche le ultime energie'.

Attualmente l'autrice Antonietta Pistone collabora al progetto on-line, La filosofia e i suoi eroi, del professore Diego Fusaro sul sito www.filosofico.net, curando le sezioni 'Saggi filosofici', 'Logica' e 'Filosofia e religione' ed é stata nominata vicedirettore della rivista bimestrale del sapere 'Pianeta cultura' curata dal direttore Giucar Marcone.
di Tiziana Cuttano da Foggia & Foggia
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Foggia - Il ritorno alla vita sulla scia di un bagliore - Al via la stagione teatrale della Provincia di Foggia dedicata ai ragazzi con 'Mammaluna, c´era una volta e non c´era´. Il nuovo spettacolo prodotto dal Cerchio di Gesso. Tra palco e realtà (13/11/2009)

Tre sorelle o tre fate, tre anime abbandonate nell´abisso di un tempo mai trascorso, ibernate nel grigiore di una vecchia soffitta sconquassata. Dopo anni ed anni di folle solitudine, nel cuore di una notte stellata, si accorgono di un bagliore mai ravvisato: la luce della Luna. Non il freddo raggio spettrale dell´astro notturno, ma il candido slancio di una mano materna che la sfera imponente e voluttuosa tende alle figlie, per inebriarle di calore nuovo, per riaccendere in loro il soffio, il palpito del cuore. Da allora, a poco a poco, il grigiore sarà spazzato via per far spazio ai colori, alla musica, alla creatività, alla vita.

E´ la storia di 'Mammaluna, c´era una volta e non c´era´, lo spettacolo che ha debuttato in anteprima nazionale lo scorso venerdí 6 novembre all´Oda Teatro, con due repliche andate in scena il 7 e l´8, dando il via alla ricca programmazione di spettacoli per il Teatro Famiglie di Tra Palco e Realtà, la stagione teatrale della Provincia di Foggia dedicata ai piú piccoli.

'Mammaluna´ é una produzione originale della compagnia teatrale del Cerchio di Gesso che, grazie alla raffinata regia del Direttore artistico Simona Gonella, ancora una volta ha ricreato le atmosfere fantastiche di un sogno. Uno spettacolo onirico in cui tre sorelle dalle movenze burattinesche, interpretate con sorprendente energia dalle attrici Mariantonietta Mennuni, Jelly Chiaradia e Giulia Petruzzella, destatesi nel grigio dimenticatoio di una non vita, senza mai profferir parola, con la sola forza dell´espressività facciale, di movimenti scattanti, delle originali trovate sceniche e di regia, hanno trasformato il palco in un mondo palpitante di poesia e colori (in foto da sinistra Jelly Chiaradia, Giulia Petruzzella e Mariantonietta Mennuni durante lo spettacolo).

Dall´ombra della solitudine, guidate dal raggio benefico di una Luna che traluce magica da un vecchio finestrone, le sorelle ritornano dopo secoli a percepire i colori della vita, quelle emozioni che da tempo si erano assopite nei cuori; cosí, piene di entusiasmo e con fare goffo, si cimentano nella preparazione di un dolce per Mammaluna dando il via alla composizione di una torta gigantesca con gag esilaranti, un gioco divertente che ha acceso l´entusiasmo dei piú piccoli. Molto suggestive le luci e le scenografie a cui hanno rispettivamente lavorato Antonio Lepore e Ruggiero Valentini ottenendo risultati d´effetto; ma la grande protagonista dello spettacolo é senza dubbio la musica che, sulle note di Rossini e Schubert, grazie al lavoro di Emanuele Menga come editing audio, ha riempito l´aria con un gioco delle combinazioni che tra suoni e colori si é svolto mutando ritmi e atmosfere sotto l´onnipresente raggio lunare.

Non esistono dialoghi nello spettacolo, ma solo una flebile voce narrante, quella di Maekele Fadega che con tono dolce e cantilenante, pronunciando poetiche parole di speranza, lancia un invito suadente all´ascolto del silenzio e dei suoi suoni rivelatori, a stupirci ancora per tutta la magia che inonda le nostre esistenze e di cui troppo spesso non ci accorgiamo.

Quello di Mammaluna é uno spettacolo semanticamente stratificato di cui molte sono le letture che il pubblico ne possa fare: se da un lato ben si presta alla surreale e giocosa dimensione degli occhi infantili, altrettanto bene rispolvera nell´adulto motivi esistenziali. Mammaluna sembrerebbe tanto il simbolo di quella forza ignota che trascende l´umano e verso la quale inspiegabilmente si tende nel momento in cui si perda il senso del proprio esistere; la Madre degli artisti che straziati dal dramma di una creatività incostante si ritrovano d´improvviso a vibrare sui flutti di un´ispirazione ritrovata senza sapere esattamente dove e perchè; é la fede dei dispersi, il traino di una vita che continua anche quando sembra che tutto sia ormai privo di senso; é quel sogno 'ancora da sognare', tenuto in serbo come l´antidoto che scongiuri 'il male di vivere´.
di Laura Ciano da Foggia & Foggia
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Foggia - ´Femminile plurale´, secondo incontro - Tema del dibattito: 'Il corpo delle donne´. Secondo convegno nell´ambito degli incontri 'Femminile plurale´ promosso dalla 'Merlettaia´. Dal femminismo fino ad oggi (13/11/2009)

La figura della donna e la sua mutata visione in relazione alla realtà attuale, é stato il tema centrale del secondo incontro di femminile plurale fortemente voluto dall´associazione La merlettaia, un´occasione per prendere la parola e dare un´opinione dal punto di vista femminile rispettando la visione maschile, senza prevaricarla.

Nel corso della conferenza tenutasi venerdí scorso al liceo classico 'Lanza´, sono intervenuti Mariolina Cicerale, Anna Potito, Katia Ricci, e il preside del liceo classico Giuseppe Trecca (in foto da sinistra Anna Potito, Katia Ricci e Giuseppe Trecca nel corso dell´incontro-dibattito 'Femminile plurale´).

Durante la conferenza si é affrontato il difficile tema della mutata visione della donna ai nostri tempi, di come il pensiero maschile sia ancora considerato universale e di come il movimento femminista abbia liberato le donne, il loro pensiero, la loro sessualità e abbia dato loro la possibilità di esprimersi liberamente e fuori da ogni schema. Una sessualità libera é quella che le donne del movimento hanno proposto, non una mercificazione del corpo per acquistare e conquistare tutto, cosí abbiamo una sostanziale perdità d´identità che porta a modelli stereotipati.

La rivoluzione femminista si puó considerare come la piú grande rivoluzione del '900 la quale ha modificato in pochi decenni un sistema millenario, destabilizzando l´antico sistema patriarcale sul quale era basata la società. Il movimento femminile oggi sembra essersi interrotto, poiché la televisione e i mass media ripropongono vecchi modelli come se la rivoluzione femminile non ci fosse mai stata.
Oggi la donna viene ancora rappresentata come vittima o come spregiudicata, gli uomini ricorrono alla violenza per affermare il loro potere, la loro virilità; le cronache odierne sono piene di episodi di violenza a danno delle donne di cui loro non sono le povere vittime ma le tentatrici, e l´uomo che ne ha abusato ha solo dato sfogo ai suoi istinti naturali.

I media lo sanno e cosí sfruttano il modello della donna sciocca, ma di bella presenza con attributi primari sessuali ben in evidenza ed esagerati da interventi che ne hanno modificato e aumentato volutamente le fattezze; abbiamo cosí belle bamboline dal viso di porcellana, che senza nessun talento affollano i piú disparati programmi televisivi.

Alla fine dell´introduzione presentata da Katia Ricci, é stato messo in onda un breve filmato dal titolo Il corpo delle donne film-documentario, di Lorella Zenardo e Marco Melfi Chindemi, nel quale la figura della donna é stata analizzata da diverse angolazioni, mettendo in evidenza la sua mercificazione, la sua espropriazione di contenuti e l´uso arbitrario dwl corpo della donna come mero oggetto voto solo a fare audience nei diversi palinsesti.
Molti gli interventi del pubblico, sia maschile che femminile, dopo la visione del filmato.

'Le donne devono pretendere rispetto, nel mondo di oggi ci si dimentica di coltivare la propria anima, ma ci si preoccupa unicamente di apparire; alla donna di oggi non interessa come arrivare ma solo arrivare', questo il filo conduttore degli interventi. Insomma un inseguire la popolarità a tutti i costi, per il culto dell´apparire. Le immagini televisive proprongono modelli, come veline e calciatori, a cui spesso ragazzi e ragazze aspirano e alle quali conformano i propri desideri. Chi proviene da un´educazione che ha insegnato loro ad avere un pensiero autonomo ne vede la vanità ma i ragazzi non hanno spunti e non si creano prospettive.

Occorre partire da se, domandarsi quali sono i propri desideri e confrontarsi con gli altri per cambiare qualcosa.
di Luisa Ciavarella da Foggia & Foggia
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Foggia - La china del degrado, soluzioni per la risalita - Aqv. Convegno sulla situazione di decadenza di Foggia. Presenti tutte le autorità cittadine (13/11/2009)

Il quesito che piú frequentemente invade la quotidianità dei Foggiani, soprattutto in queste ultime settimane: Città di Foggia: degrado morale e materiale come arginarlo?, é stato il titolo della manifestazione organizzata dall´Associazione Qualità della Vita svoltosi giovedí 5 novembre.

In una gremita Sala Azzurra della Camera di Commercio si sono susseguite le risposte e le considerazioni dei rappresentanti dei vari enti preposti anche all´organizzazione e regolamentazione della vita sociale, dal Comune alla Provincia, dalla Chiesa alla Questura. I lavori del consesso sono stati aperti dal moderatore della serata, il giornalista Filippo Santigliano, subito dopo l´estrazione di un pc portatile messo in palio dalla banca sponsor dell´evento. Appagata una persona del pubblico con l´inconsueto esordio, il convegno si é avviato con la disamina dei numerosi ospiti: tutti hanno seguito il canovaccio del titolo, fornendo una personale risposta in seguito a una elencazione di vicende e di argomentazioni sull´effettivo grado elevato di difficoltà in cui si trova Foggia.

Le stesse introduzioni di Santigliano e del presidente dell´Aqv, Luigi Mirando (in foto a sinistra), hanno descritto una città allo sbando, adducendo come prova gli ultimi episodi di cronaca, dalla pistola portata in classe da uno studente agli atti di vandalismo contro le strutture del cimitero all´aggressione alla vigilessa.

Il convegno é entrato poi nello specifico dei settori di competenze degli ospiti. Eliseo Zanasi (in foto a destra), presidente della Camera di Commercio di Foggia, ha precisato che 'il disagio delle imprese deriva soprattutto dall´impossibilità di avere dalle banche un credito all´altezza delle aspettative' e che pur superando questo ostacolo, 'deve essere garantita la legalità in modo che il prestito di cui beneficiano le imprese non vada vanificato'; e ha concluso individuando come segno di buona speranza l´intitolazione a Cassetti della nuova sede a Foggia della Tnt.

La risposta, non proprio diretta, é giunta dal responsabile della Banca Mediolanum di Foggia, Antonello Colanninno, che ha riconosciuto come dal 2002 la fiducia del risparmiatore verso il sistema bancario é venuta meno per alcuni errati comportamenti delle banche stesse e, come soluzione, ha invitato i risparmiatori a cambiare banca quando la propria non si comporta bene.

Articolato é stato poi l´intervento di Giuseppe Mammana, docente universitario di Psicologa del Benessere Organizzativo, che ha parlato di una città che vive chiusa in sè stessa, senza un progetto dove 'sono soprattutto i giovani a subire questo stato d´incertezza e cosí i piú deboli si danno agli agiti piú folli'.

Suffragata la sua denuncia con le cifre: i minorenni foggiani denunciati nel 2003 e nel 2007 sono passati da 390 a 529, il professore ha concluso che attualmente si é in piena emergenza e che questo prelude ad avvenimenti piú gravi, se non si attueranno le giuste politiche educative.

In cattedra sono poi saliti il presidente della Provincia e il sindaco che hanno selezionato i lati positivi di Foggia da cui partire per migliorarla. Antonio Pepe ha infatti raccomandato che 'se parliamo bene del nostro territorio lo facciamo crescere', e ha ricordato per questo l´incremento del turismo locale 'un dato in controtendenza rispetto al resto del Paese'.

Ottimismo un po´ piú pacato lo ha espresso il sindaco che si é rammaricato del degrado morale che vanifica quanto di buono si fa per la città, riferendosi nello specifico agli atti vandalici che hanno distrutto i bagni del cimitero.

Il convegno si é poi concluso con alcuni imprevisti interventi del pubblico infervorato dall´argomento e, comunque, con un senso generale di conforto assicurato dalla fiducia espressa da autorità che dopo anni e anni di degrado della nostra città non si sono ancora demoralizzate nel fare promesse.
di Fabio Vaira da Foggia & Foggia
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Foggia - Parola di Sindaco/ Isola pedonale, Piazza Battisti - Superare le resistenze al cambiamento. L'isola pedonale in via Oberdan e piazza Cesare Battisti per cambiare, innovare, smuovere la città. Impreziosire il centro ed esaltare la dignità del teatro di Gianni Mongelli* (13/11/2009)

Cambiare, innovare, smuovere la città. E' la richiesta che piú spesso mi é stata rivolta in campagna elettorale e in questi primi mesi di amministrazione. Soddisfarla é complicato quando si guida un ente pubblico, ma é una sfida che ho accettato candidandomi a sindaco di Foggia e che ora, grazie al sostegno della Giunta e della maggioranza consiliare, sto portando avanti.

La pedonalizzazione di via Oberdan e piazza Cesare Battisti é un segnale - magari piccolo nei fatti, ma certamente simbolico - del cambiamento programmato e perseguito da questa Amministrazione. Come tutti sanno, l'opera é stata appaltata da chi mi ha preceduto a Palazzo di Città - é giusto e doveroso riconoscere il merito a chi lo ha guadagnato - con l'obiettivo di impreziosire la zona centrale della città ed esaltare la dignità storica e culturale del nostro teatro comunale. Meno chiaro, all'atto del nostro insediamento, quale sarebbe stato il suo destino urbanistico.

Durante gli incontri, i colloqui, i confronti che hanno animato la campagna elettorale sul tema della qualità della vita é sempre emersa la richiesta di ridurre l'impatto ambientale del traffico ed aumentare gli spazi urbani a disposizione dei pedoni. L'hanno avanzata le organizzazioni del commercio e le associazioni ambientaliste, i comitati civici e tanti cittadini. Di fronte a quella piazza, alla qualità architettonica dell'opera ed a quella dei materiali utilizzati, abbiamo valutato l'opportunità di cancellare uno dei nostri record negativi: essere la città con l'isola pedonale piú piccola d'Europa.

Altrove la pedonalizzazione degli spazi urbani é riconosciuta, dagli operatori economici prima ancora che dai cittadini, come un'opportunità di sviluppo del commercio e di incremento del fatturato. E' anche per questa via che si costruiscono alternative concrete ai centri commerciali, la cui diffusione sta modificando la struttura urbanistica delle città e trasformando il 'centro' in 'periferia'.

Ovvio che il compito dell'Amministrazione non si esaurisce, e non si esaurirà, con l'apposizione dei divieti d'accesso, la posa in opera di fioriere e panchine e il taglio del nastro. Il tema piú urgente all'ordine del giorno é la riorganizzazione e l'incremento dei parcheggi a servizio dell'intera area centrale della città, avendo particolare riguardo alla soluzione dei problemi logistici che il divieto d'accesso a piazza Cesare Battisti puó aver provocato a residenti, commercianti e professionisti che in questa zona abitano e operano.

La coincidenza con le feste natalizie, inoltre, ci offrirà l'opportunità di realizzare attività di animazione dell'intera isola pedonale, e non solo, alla cui programmazione l'Amministrazione comunale sta già lavorando in perfetta sintonia con i rappresentanti delle organizzazioni dei commercianti. Insomma, metteremo in atto una serie di interventi operativi e concreti che ci aiutino a superare le comprensibili e legittime resistenze al cambiamento emerse in questi giorni. Personalmente, ho trovate esagerate ed ingiuste alcune delle dichiarazioni di chi contesta l'isola pedonale, ma ero assolutamente consapevole che sarebbero sorte difficoltà nonostante l'originario beneplacito ricevuto da commercianti e comitati civici.

In fondo, anche quanto sta accadendo in piazza Cesare Battisti é frutto della cosiddetta sindrome del nymbi: va bene qualunque cosa, purchè non sia fatta davanti a casa mia o al mio negozio. E' la resistenza al cambiamento figlia dell'incertezza e della sfiducia. Un sentiment (come lo definiscono i sociologi) di cui il sindaco e l'Amministrazione comunale hanno il dovere di tenere conto; ma da cui non possiamo farci bloccare o rallentare, perchè il nostro compito é governare avendo cura di contemperare gli interessi generali con quelli particolari.

L'istituzione e l'animazione dell'isola pedonale in via Oberdan e piazza Cesare Battisti sarà un banco di prova della nostra capacità ad assolvere la missione istituzionale assegnataci dai cittadini, che contiamo di avere numerosi al nostro fianco.

* Sindaco di Foggia da Foggia & Foggia
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Foggia - La diretta di Trerre, 7 giorni non stop - Il ricordo di Euclide Della Vista. La morte raccontata dall´alto (13/11/2009)

'Quella notte venni avvisato dai giornalisti della redazione di quello che stava succedendo: arrivai sul posto intorno alle 6 e 30 del mattino e la scena che si presentó dinanzi ai miei occhi era a dir poco raccapricciante'.

Sono le parole di Euclide Della Vista (in foto), deus ex machina di tutte le attività informativo-imprenditoriali di Mediafarm, la cittadella della comunicazione di Via San Severo, che insieme con i tecnici ed i giornalisti di Trerre seguirono in diretta, giorno e notte, per una settimana intera, quanto accadeva in Viale Giotto.

'L´emittente (Teleradioerre, ndr) già da qualche tempo ragionava sulla possibilità di inserire nel palinsesto dei programmi in diretta, ma nessuno poteva immaginare quale sarebbe stato il battesimo del fuoco. Ricordo che mi recai sul posto senza avere un´idea chiara di quello che stava accadendo, infatti sentii il bisogno di disturbare gli inquilini dei palazzi adiacenti per riuscire dall´alto ad avere un quadro piú preciso. Appena usciti sul terrazzino dell´appartamento del signor Lo Mele, vedemmo l´inferno: le macerie, i primi corpi estratti, i soccorsi e le sirene che strillavano in tutta la zona circostante, ci fecero venire la pelle d´oca e gli occhi lucidi. In questo disastro notammo l´arrivo delle prime tv nazionali ed internazionali che stabilivano i punti di collegamento a terra, nella zona del cratere'.

'Cosí decidemmo intorno alle 7 e 30 di partire con la diretta: una videocamera piazzata in alto e tutti i giornalisti (Enrico Ciccarelli, Rossella Palmieri, Giacinto Pinto, Patrizio Mannu, Michele Carelli ed Antonella Caruso) che si alternavano tra lo studio, l´ospedale e Viale Giotto'. Una soddisfazione professionale e basta? Neanche per idea: 'Non potró mai dimenticare quei volti, la polvere, il disagio avvertito da tutti quelli che erano lí 'per lavorare´'.

'Dopo le prime ore di diretta peró ci accorgemmo di un´altro particolare: in sostanza tutti, dai parenti dei 'dispersi´ alle centinaia di soccorritori, erano sintonizzati su Trerre e ci bombardavano di telefonate per essere aggiornati. Ci siamo cosí ritrovati nella situazione in cui, senza averlo preventivato, stavamo collaborando alle operazioni di recupero e soccorso.

'Eravamo lí già da 24 ore, commossi e stremati, e avremmo potuto chiudere il collegamento: in quel momento incrociai lo sguardo di Antonio Ciociola (storico tencico di Trerre) e gli domandai: Te la senti di chiuderla qui? Non ci fu bisogno di attendere una risposta'.
di Aurelio Andretta da Foggia & Foggia
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Foggia - Svegliato nella notte - Il racconto di Agostino Laquaglia. Momenti difficili da dimenticare (13/11/2009)

Lo ricorderanno in molti, il suo nome é Agostino Laquaglia (in foto), ex dipendente dell´amica, e dieci anni fa, all´epoca della tragedia, rimase seduto su una pala meccanica dal venerdí alle tre e trenta del mattino fino alle diciotto del lunedí successivo, senza nutrirsi. A fargli compagnia solo il desiderio di fare in fretta perchè 'ogni secondo poteva essere fatale a qualcuno imprigionato sotto le macerie'.

Contribuí a salvare alcune persone. Furono costretti a farlo scendere dalla pala meccanica con la forza. I ricordi della tragedia personale di decenni prima, quando i suoi genitori e i fratelli furono inghiottiti dal crollo del palazzo in cui abitavano davanti ai suoi occhi, gli bruciavano dentro.

E forse scavare sotto le macerie significava per lui rivivere quel crollo e allora l´impotenza di allora si é trasformata quel giorno di novembre del 1999 in azione, desiderio feroce di 'darsi da fare finchè qualcosa poteva ancora essere fatta'. Oggi di quel giorno ricorda il momento in cui ha saputo della disgrazia, 'mi hanno chiamato quella notte dall´azienda (Amica, ndr) chiedendomi di recarmi con urgenza in viale Giotto per guidare la pala meccanica', ricorda l´angoscia che lo ha assalito 'sono immagini che non si possono dimenticare, tutta quella polvere, le macerie, le persone straziate dal dolore che piangevano e urlavano'.

È di poche parole Agostino, quasi si sorprendesse dell´attenzione rivolta alla sua storia. 'Dovevo farlo, non c´é molto da dire.' afferma un po´ in imbarazzo.
di Emiliana Erriquez da Foggia & Foggia
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Foggia - Una fascia sul disastro, Paolo Agostinacchio - Il sindaco fu presente e infaticabile. 'Una tragedia che é un incubo ancora impresso nel cuore'. Dignità e civiltà (13/11/2009)


'È una tragedia ancora impressa nei cuori e nelle menti e tutt´ora costituisce l´incubo dei nostri sogni'. Sono queste le parole commosse di Paolo Agostinacchio (in foto a destra con l´attuale sindaco Mongelli), colui che dieci anni fa si ritrovó a dover affrontare il dramma del crollo di viale Giotto nelle vesti di sindaco.

Presente con le altre autorità cittadine alla fiaccolata svoltasi il 10 novembre in ricordo delle vittime, Paolo Agostinacchio, attualmente Consigliere Comunale, ha cosí parlato della drammatica vicenda di cui dovette farsi carico come primo cittadino, assumendo l´immane responsabilità di guidare una città sotto shock, attraverso uno degli eventi piú dolorosi che Foggia avesse mai conosciuto prima.

L´ex sindaco ha detto: 'Fu un fatto spaventoso che nessuno poteva prevedere in una zona considerata 'nuova´. Le perizie portarono alla luce difetti di costruzione estremamente gravi, segno di deprecabile superficialità, ma non fu quella di allora, nè lo é oggi, l´occasione per processi, bensí per profonde riflessioni se é vero come é vero che ogni manifestazione umana attuale riflette il progresso in quanto unica e inscindibile'. Il palazzo di viale Giotto sprofondó in un abisso di angoscia trascinando tutta la città in un dolore agghiacciante, tale da paralizzare anche il piú temerario.

A Paolo Agostinacchio, da sempre considerato un uomo dalla forte tempra e dal piglio decisionista, abbiamo chiesto quale fosse stata la propria reazione nel momento in cui seppe la notizia: 'Rimasi inebetito - ha detto - peró mi resi conto immediatamente della necessità di intervenire. L´istituzione fu presente ed apprezata in ogni parte d´Italia anche coeva della presenza di altre istituzioni'.

Nel 1999 l´ex sindaco di Foggia governó la città a capo di una coalizione di centro-destra; nello stesso anno Massimo D´Alema era il Presidente del Consiglio a capo di una coalizione di partiti di centro-sinistra, tuttavia l´ex sindaco ha precisato: 'Io e D´Alema non eravamo e non siamo della stessa parte politica, ma in quella occasione fummo insieme. Partecipo commosso a queste manifestazioni che restituiscono unità all´intera comunità senza distinzioni di parte. Ricordo che in quella occasione Foggia diede un grande esempio di forza, dignità e civiltà nel suo composto dolore'.

Una fiaccolata all´insegna del ricordo e della preghiera é partita da Piazza XX settembre, dove l´ex sindaco ha incontrato l´attuale primo cittadino Gianni Mongelli, i rappresentanti di Comune e Provincia e tutti gli altri partecipanti, per essere uniti nel silenzio, e ricordare cosí un dramma per cui le parole non possono esprimere il senso di sgomento, una sensazione da tragico iperrealismo ancora palpabile negli occhi della gente volti al ricordo.

Nella storia recente della città mai come in quella occasione Foggia dimostró di essere unita, manifestando un profondo senso di civile comunione nel dolore. E´ questo il concetto rimarcato da Paolo Agostinacchio ribadendo che: 'se da una parte é chiaro il monito al rigoroso rispetto delle regole, dall´altra parte, proprio in virtú di quel monito, é ancora forte la continuità dell´essere di chi non é piú presente fisicamente ma spiritualmente'. Nell´intento di dimostrare quanto le diversità ideologiche e politiche siano cose vane dinanzi ad un grande dolore collettivo, i sindaci di ieri e di oggi, hanno cosí rivissuto insieme nel ricordo, momenti che hanno segnato duramente la storia della nostra città perchè, ha detto Agostinacchio: 'é anche questo il monito dei caduti, recuperare convergenza per il raggiungimento del bene cittadino'.
di Laura Ciano da Foggia & Foggia
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Foggia - D´Alema, il presidente della concretezza - Il premier del tempo. Si deve a lui la decisione di non ricostruire in situ. Fu in città fin dalle prime ore successive al crollo. Nel 2004 gli venne conferita la cittadinanza onoraria (13/11/2009)

L'11 novembre del 1999 il presidente del Consiglio dei Ministri in carica era l'onorevole Massimo D'Alema (in foto), primo (e finora unico) fra i post-comunisti ad aver ricoperto quell'incarico.

Figura eminente della politica italiana, D'Alema ha da tempo un rapporto peculiare con Foggia, avendo sposato la nostra concittadina Linda Giuva; forse anche per questo, mostró un particolare impegno ed una partecipazione non formale nelle ore drammatiche seguite al crollo dell'edificio.

Fu personalmente presente per diverse ore insieme al ministro degli Interni Rosa Russo Iervolino ed ai responsabili della Protezione Civile per seguire le attività di soccorso, e successivamente seguí molto da vicino la vicenda delle provvidenze per i superstiti e per gli eredi (oltre che per gli abitanti del 'palazzo gemello', sgomberato e successivamente demolito). Lo fece per i mesi in cui continuó a ricoprire l'incarico di premier (fino al giugno 2000), ma anche dopo. Si deve soprattutto a lui se nel 2001 il ministro degli Interni Enzo Bianco rinunció alla ricostruzione in situ dell'edificio crollato, a differenza di quanto avvenne per il gemello.

Grazie al personale intervento di D'Alema il titolare del Viminale preferí la monetizzazione del risarcimento agli aventi causa (in pratica ai proprietari degli appartamenti sopravvissuti o ai loro eredi venne riconosciuto il valore della casa che avevano perduto, mentre ai residenti nel palazzo gemello venne conferito un appartamento di pari metratura).

Fu un atto di sensibilità umana che accolse l'orientamento prevalente fra i superstiti e gli eredi, a cui comprensibilmente ripugnava l'idea che un nuovo edificio venisse ricostruito nel punto dove i loro cari avevano trovato la morte (ed alcuni corpi non vennero mai estratti dalle macerie).

D'altronde anche in eventi successivi, per esempio nell'affettuoso interessamento alle vicende di Giovanna Zezza, di cui fu anche testimone di nozze, venne fuori un D'Alema estremamente diverso dall'immagine che gli viene solitamente attribuita, di un uomo politico freddo ai limiti del cinismo e sarcastico ai limiti dell'alterigia.

La catastrofe foggiana ha permesso di conoscere un D'Alema diverso, come ci é stato confermato anche dal sincero rammarico con cui il suo staff ci ha comunicato che l'ex-premier non avrebbe potuto inviarci un messaggio commemorativo della tragedia.

Per uno che si appresta, forse, a diventare il ministro degli Esteri dell'Unione Europea, é uno scrupolo che fa onore. E conferma che é stata giusta la scelta, fatta dall'Amministrazione Ciliberi nell'ottobre del 2004, di conferirgli la cittadinanza onoraria. Politicamente D'Alema puó piacere o no, questo é ovvio; ma per quanto ha fatto in occasione di viale Giotto merita la gratitudine di tutti i Foggiani.
da Foggia & Foggia
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Foggia - Non vi abbiamo dimenticato - Dieci anni fa l´atroce schianto di viale Giotto (13/11/2009)

'La morte é venuta di notte come un ladro e si é portata via i nostri cari'. Cosí l´allora Arcivescovo di Foggia Domenico D´Ambrosio ai funerali delle vittime del crollo di viale Giotto, la piú immane tragedia verificatasi a Foggia nel dopoguerra.


Come per l´11 settembre dei newyorkesi, pensiamo che non ci sia foggiano che non ricordi quell´evento, che non ricordi nitidamente cosa stesse facendo o dove fosse quando gli giunse notizia di quello schianto colossale, che trascinó con sè sessantasette nostri concittadini.


Alla memoria di quell´evento, alle manifestazioni organizzate per ricordarlo é dedicata tutta la prima parte di questo numero del nostro giornale.
di Enrico Ciccarelli da Foggia & Foggia
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Foggia - La musica per ricordare la Shoah - I Solisti Dauni suonano per la rassegna Teatri possibili. Al teatro del Fuoco la Sonata per l'Uomo di domani dedicata alla tragedia dello stermino degli ebrei (13/11/2009)

E' universalmente riconosciuta la capacità della musica di raccontare la vita in tutte le sue sfaccettature e sfumature, che si tratti di momenti di gioia suprema o di esperienze di sofferenza e disagio. Ció che meno é risaputo é che qualcuno sia riuscito a creare indimenticabili opere d'arte in situazioni nelle quali anche i bisogni ed i diritti fondamentali dell'essere umano venivano usurpati e calpestati barbaramente.

Stiamo parlando della cosiddetta musica concentrazionaria, ovvero tutte quelle opere prodotte da musicisti imprigionati nei campi di concentramento, prigionia, lavoro e sterminio. In particolare, Theresienstadt fu la città scelta da Reinard Heydrich e Adolf Eichmann durante la Seconda guerra mondiale come campo di transito per la deportazione degli ebrei.

Questa inestimabile e poco conosciuta raccolta musicale é stata al centro della serata di giovedí 5 novembre al Teatro del Fuoco, dove i Solisti Dauni diretti dal maestro Domenico Losavio hanno eseguito opere cameristiche scritte proprio da prigionieri dei campi di concentramento del Terzo Reich: musicisti che fanno parte di quell'intellighenzia ebraica sterminata dalle truppe tedesche durante la Shoah e di cui l'unica e rara testimonianza rimane la loro collezione musicale, che troverà la sua piú completa espressione nell'Enciclopedia discografica KZ Musik (Musikstrasse Roma-Membran Hamburg), in corso di registrazione a Foggia (in foto Domenico Losavio e i Solisti Dauni in un momento dello spettacolo al Teatro del Fuoco).

Ad eseguire le musiche di Hans Kràsa, Victor Ullmann, Siegmund Schul e Gideon Klein, oltre al baritono Angelo De Leonardis, sono stati Vincenzo Conteduca al clarinetto, Anna Pugliese e Laura Aprile al violino, Pasquale Lepore alla viola e Nicola Fiorino al violoncello, intervallati dalla voce narrante di Milo Vallone, che ha invece letto il racconto Storia di Jakov Gheler di Grazia Tiritiello.

Basato sulle vicende della tristemente famosa rivolta del ghetto di Varsavia, durante la quale circa 7000 ebrei persero la vita, altri 6000 morirono bruciati nelle case avvolte dalle fiamme o soffocati nei loro bunker, e i rimanenti 50.000 furono trasferiti in campi di concentramento, il racconto della Tiritiello, denso di commozione, angoscia, paura e tristezza non ha mancato di emozionare gli spettatori insieme alle note eseguite dai solisti, in un'alternanza di musica e recitazione, di riflessione e sentimenti, di spunti critici ed emozioni musicali. Segno di come l'arte sia specchio di vicende vergognose ed agghiaccianti della storia umana, possibilità di riscatto morale per chi ha visto la propria dignità umiliata e allo stesso tempo strumento che permette di conservare le tracce di un passato scomodo, ma bisognoso di essere citato e ricordato. Tutto questo per far sí che l'Uomo di domani, come recita il titolo della sonata, non sotterri tali vicende nel dimenticatoio ma ravvivi la sua memoria storica e ne faccia tesoro per la costruzione della società futura.

L'evento é il terzo appuntamento dei quattro spettacoli di teatro musicale, iniziati il 15 ottobre, che costituiscono la rassegna Teatri Possibili: il tentativo pienamente riuscito di coniugare teatro e musica, senza dimenticare grandi temi storici e letterari che meritano l'interesse di giovani e meno giovani.

La manifestazione si chiuderà il 12 novembre, sempre al Teatro del Fuoco, con lo spettacolo Alcuni fatti del '43, scritto ed interpretato da Paolo Panaro.
di Roberta Recchia da Foggia & Foggia
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Foggia - Simona Gonella in un inno alla creatività - Intervista. Un mix di antico e moderno pensato per i piccoli spettatori. L'ideatrice racconta il profondo senso fiabesco e culturale della sua opera (13/11/2009)

'In una notte di mille stelle, Mammaluna si fece strada da una fessura, lenta penetró e cenere si fece colore, tutto prese a respirare che c'era musica nell'aria e bisognava tornare a sognare'. Questa la trama dello spettacolo teatrale 'Mammaluna' per la regia di Simona Gonella (in foto), andato in scena, nel debutto nazionale della compagnia del Cerchio di Gesso, venerdí 6 novembre presso l'Oda teatro, in concomitanza con la prima serata del teatro per famiglie.

Lo spettacolo nasce, come ci ha raccontato la regista stessa, per rendere omaggio alle arti figurative senza fini didattici con l'obiettivo di far assimilare ai bambini l'importanza e la bellezza dell'arte sotto tutti i suoi aspetti, con vari richiami non solo ai grandi dipinti, ma anche alla lirica con l'ausilio delle favole.

Non a caso sullo scorcio di una scenografia dominata solo ed esclusivamente dal blu, giallo e rosso, evidente richiamo alla Madonna con bambino di Tiziano, vengono proposte le musiche dei piú grandi compositori di tutti i tempi come Rossini e Schubert, con riferimenti al mondo delle favole, per la presenza delle tre sorelle come in Cenerentola e per l'incantesimo che conduce le tre fanciulle ad un sonno di cento anni come nella Bella Addormentata nel bosco. 'L'idea nasce', riporta la Gonella, 'dall'idea di colore, dalla percezione e dal sapore che esso ci dona dopo averlo ossevato e dalla speranza di lasciare un segno importante nella mente dei giovani spettatori, con appunto il richiamo ai grandi del passato'.

'Questo spettacolo é anche un inno alla diversità', continua la regista; infatti una delle tre sorelle, teme l'arte e cerca di sopprimere in tutti i modi la creatività e la voglia di fare delle altre due, ma con la 'sorellanza' quindi con l'unione riesce a superare il suo momento di smarrimento dando vita ad una cucina e preparando un grandissimo dolce per Mammaluna.

La figura di una Luna buona e provvidenziale, che rappresenta la creatività e la voglia di cambiamento, restituisce ad una stanza buia e logora da piú di cent'anni, la gioia ed il colore, che simboleggiano la volontà di trasformazione dell' autrice stessa. Un vero canto all'arte attraverso la bellezza delle fiabe, un inno alla cultura e alla voglia di percepire quella rinascita culturale del nostro paese ormai, anche essa, chiusa in una soffitta grigia da cento anni.

Al termine della nostra intervista la regista ha spiegato che 'Mammaluna esiste e per aspettare un suo intervento dobbiamo utilizzare come strumenti l'educazione e la cultura, poichè la cultura é un diritto inalienabile e per affermarsi non ha bisogno del caos che le televisioni tramandano, ma del silenzio. Non a caso, l'assenza della parola e quindi il silenzio permette l'intervento di un cambiamento che lascia comunque suspance negli spettatori, poichè quando Mammaluna avrà terminato il suo compito, non sappiamo cosa accadrà'.

di Valentina Caiazzo da Foggia & Foggia
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Foggia - Carlo Vulpio, rabbia e dolore - Inviato del 'Corriere della sera´ fu a Foggia per l´inchiesta. 'Una verità mai accertata, i responsabili dove sono? E adesso le commemorazioni servono a ben poco' (13/11/2009)

'L´Italia é il Paese delle commemorazioni mentre molte vicende, tipo quella del crollo di viale Giotto, restano impunite e si accettano come disgrazie venute dal cielo o causate dal fato. Oltre ad un ricordo di profondo dolore, ho dentro di me un disgusto per delle verità mai accertate e per una giustizia non amministrata'.

Parole di rabbia quelle di Carlo Vulpio (in foto), giornalista del Corriere della Sera, inviato a Foggia durante il crollo di viale Giotto.

'Mi trovavo già in zona per il caso di Castelluccio dei Sauri (l´omicidio di Nadia Roccia, ndr.) e con un collega della Stampa ci fermammo a dormire a Foggia. La mattina fui svegliato da questa tragica notizia che là per là mi sembrava uno scherzo e invece ho realizzato subito che si trattava di un´immane tragedia'. Carlo Vulpio fu quindi uno dei primi giornalisti a giungere sul luogo del crollo. 'E ci trovammo paralizzati davanti un palazzo accartocciato su se stesso'. Sei piani venuti giú in soli 19 secondi. Una tragedia pari o superiore ad un terremoto, la piú grande tragedia dell´edilizia italiana dal dopoguerra ad oggi che ha causato la morte di sessantesette persone.

'Una tragedia che é rimasta peró impunita e l´inchiesta archiviata é una vergogna, l´ultima pietra tombale posta su questa storia', denuncia Vulpio.

'Ricordo che con un collega del Resto del Carlino scoprimmo un pozzo, si era costruito un palazzo in una zona dove non si poteva assolutamente costruire, altro che cedimento strutturale. In quella storia ognuno ha fatto la sua parte, troppo facile ora dare la colpa al costruttore che é morto sotto le macerie'.

Il giornalista del Corriere della Sera ricorda anche la generosità dei foggiani, la solidarietà della città 'ma i ricordi pian piano sbiadiscono é come dire passata la festa gabbato lo santo e ora le commemorazioni servono a ben poco'.

E Foggia é solo uno dei tanti esempi di costruzioni fatiscenti. Vulpio paragona la tragedia di viale Giotto al crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, durante il terremoto del 2002 in Molise. 'Questo é un Paese che si ammazza da solo e in quel palazzo era come se si fosse innescata una bomba a tempo, prima o poi sarebbe crollato'. E purtroppo é crollato, tutto secondo un copione già visto in altre parti d´Italia.

'Il crollo di viale Giotto é avvenuto dieci anni fa, non un secolo fa, e questo rende la vicenda ancora piú vergognosa. Come definirla, se non una strage preterintenzionale, e tuttavia senza responsabili?'. E dopo dieci anni c´é ancora dolore, rabbia e rammarico per una tragedia che forse si poteva evitare.

L´unico dato certo é che sono morte sessantasette persone a causa della superficialità di alcuni.
Emma Gioseffi da Foggia & Foggia
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Foggia - Ricordi ancora vivi - Il destino di Giovanna Zezza 'Quella notte ero ad Ancona' (13/11/2009)

Svegliarsi la mattina, accendere la televisione, dare uno sguardo veloce al telegiornale ed ascoltare una notizia terribile: é crollato un palazzo a Foggia in viale Giotto. Proprio il palazzo al civico 120 in cui abitava Giovanna Zezza (in foto). Cosí ha scoperto la terribile verità Giovanna che quel giorno si trovava ad Ancona.

'Ero partita nel pomeriggio, ero andata ad Ancona per festeggiare l´anniversario di fidanzamento con il mio ragazzo che ora é mio marito', ci spiega Giovanna ancora con la voce rotta dall´emozione. I ricordi di quel maledetto giorno sono ancora vivi in lei 'Sono arrivata a Foggia in primo pomeriggio e mi sono recata direttamente sul posto dove ho trovato quello scempio e puoi immaginare...'.

E´ ovvio che durante il viaggio Giovanna non immaginava che il crollo avesse provocato una simile tragedia 'No pensavo ad un´esplosione di gas o altro' e pare che in casa non avessero neanche sentori dell´imminente tragedia 'Noi abitavamo al quinto piano e non avevamo grossi problemi con le porte o le tapparelle, la porta blindata strisciava a terra e i miei avevano deciso di cambiarla. mi ricordo che la notte prima nella mia camera sentii uno scricchiolio forte come se si fosse rotto un vaso di terracotta' ma niente lasció presagire che di lí a breve Giovanna avrebbe perso i suoi cari (nella tragedia morirono la mamma, il papà e uno dei fratelli, ndr.) e la sua casa.

Giovanna all´epoca aveva 25 anni e studiava Medicina all´Università di Foggia. Nel frattempo si é laureata anche se con non poche difficoltà 'Ho ritrovato tutti i miei libri ma per due anni non ho fatto nulla ogni qualvolta aprivo un libro e iniziavo a leggere non riuscivo a concentrarmi; peró sapevo che i miei ci tenevano e per loro e, indubbiamente, per me stessa ho conseguito il titolo', e si é sposata avendo accanto, sull´altare, come testimone di nozze Massimo D´Alema, l´allora Presidente del Consiglio 'Le istituzioni nazionali mi sono state molto vicine, da Ciampi alla Iervolino, allora Ministro degli interni'.

Giovanna é l´emblema della vita che va avanti, pur conservando una ferita ancora sanguinante nel cuore. Ora Giovanna sta studiando per conseguire la laurea specialistica in Medicina legale, ha coronato il suo sogno d´amore e fra circa due mesi diventerà anche madre

'Ai miei figli racconteró che i nonni e lo zio sono volati in cielo quella notte dell´11 novembre 1999'.
Emma Gioseffi da Foggia & Foggia
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Foggia - Sessantasette camelie per non dimenticare - Giardino della Memoria. Inaugurazione. Dieci anni dopo il tragico crollo del palazzo di viale Giotto. Il ricordo nel segno di De André (13/11/2009)

Viale Giotto dieci anni dopo. Oltre tremila giorni passati da quel boato che trasformó una comune notte autunnale in tragedia. Dieci anni dopo quel maledetto crollo che si portó via le vite di 67 persone arrecando dolore e tristezza a chi invece dalla morte fu risparmiato. Un decennio che ha rimosso i resti di un palazzo sbriciolatosi in meno di venti secondi, ma che non ha minimamente affievolito nè deve rimuovere il ricordo.

Ora nel luogo in cui sorgeva il palazzo é stato piantato il Giardino della Memoria, nel quale sorge una quercia, il simbolo della forza, del vigore che bisogna possedere per riuscire a reagire ad una tragedia come quella di viale Giotto; attorno ad essa, sessantasette camelie, fiori autunnali che simboleggiano l´amore, rappresentanti ognuna delle vittime inghiottite dal crollo. Tante le persone riunitesi durante la sua inaugurazione: parenti delle vittime, abitanti dei palazzi vicini, membri delle forze dell´ordine, vigili del fuoco e gente comune, tutti uniti nel dolore, nella preghiera e nell´intento di non dimenticare queste vite prematuramente scomparse. A consegnare il Giardino alla città martedí 10 novembre, il sindaco Gianni Mongelli e il presidente della Provincia Antonio Pepe, entrambi visibilmente commossi.

'Questo momento di tristezza e di commemorazione, ha affermato il sindaco Mongelli, é per me l´occasione per riconoscere che la nostra é una grande città che dalla tragedia e dal dolore, che essa ha comportato, ha saputo trarre la forza per rialzarsi. Ricordo la notte del crollo, un evento che per me, costruttore di palazzi, fu particolarmente sconvolgente. Questo giardino, simbolo di una tragedia da non dimenticare, deve essere un simulacro della memoria, senza alcun tipo di barriera o segnale di divieto e diventi oggetto del rispetto e della civiltà di tutti'. A fargli eco il presidente della Provincia Pepe, secondo il quale il giardino 'deve rappresentare un monito per tutti i foggiani, una possibilità di crescita e di testimonianza dell´amore per la nostra città'.

Sul giardino é stato posato un cippo di granito nero, su cui é scolpita la frase 'Per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d´amore' tratta dalla canzone 'Testamento' di Fabrizio De André (in foto il cippo di granito posto sul 'Giardino della Memoria´, dedicato alle vittime di viale Giotto). Proprio questo cippo, il verde sul quale esso é posto, quelle sessantasette camelie rappresentano il testamento lasciato dalla piú grande tragedia che la città di Foggia abbia conosciuto a partire dal secondo dopoguerra; un evento che ha riunito un´intera comunità raccoltasi nel cordoglio, accomunata dal dolore per ció che non doveva accadere ed é successo, dal rispetto e dal profondo amore per quelle sessantasette anime il cui ricordo é indelebilmente inciso nei cuori di tutti i foggiani.
di Alessandro Tosques da Foggia & Foggia
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Foggia - L´abbraccio di Carlo Azeglio Ciampi - 'Un pensiero commosso a tutta la città di Foggia'. Presidente emerito della Repubblica, in carica dal 18 maggio 1999 al 2006, condivise il nostro dolore per la catastrofe (13/11/2009)

Pubblichiamo un intervento di Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica in carica dal dal 18 maggio 1999 al 10 maggio 2006, presente a Foggia durante la tragedia di Viale Giotto.

Abbiamo ottenuto l´intervento grazie ai buoni uffici della Senatrice Colomba Mongiello, 'collega' di Ciampi a Palazzo Madama; la ringraziamo di cuore per l´interessamento a nome di tutti i lettori ed i cittadini.



***********



di Carlo Azeglio Ciampi*


Nel decimo anniversario del drammatico crollo del palazzo di via Giotto desidero rivolgere, per il Suo cortese tramite, un pensiero commosso alla memoria delle vittime, ai loro familiari e a tutta la città di Foggia, ferita da una tragedia, colpita da un dolore che il trascorrere del tempo non cancella.

Nel ricordo di quel pomeriggio di novembre, di quel padiglione dove erano allineate sessantadue bare, mi sento sopraffare dall´angoscia come allora. Il ricordo del carico insopportabile di dolore che lessi negli sguardi degli uomini e delle donne che incontrai mi lascia, come allora, impietrito. Nella memoria di quell´evento luttuoso non c´é spazio che per una pietas profonda, che ci avvicina, accumunandoci nella pena: la pena di quanti non hanno smesso di piangere la perdita crudele di affetti cari; la pena di una intera comunità, dignitosa e forte di fronte a una prova terribile.

Con questi sentimenti sono insieme con tutti voi per onorare la memoria delle vittime; per testimoniare ancora una volta la mia solidarietà ai sopravvissuti e a quanti, con coraggio e con grande forza d´animo, asciugate le lacrime, hanno ripreso a vivere, a operare per ritrovare, seppur faticosamente, quanto sembrava essere crollato insieme con i muri: la speranza.
Alla città di Foggia e ai foggiani tutti desidero inviare un abbraccio e un saluto affettuosi.

*Presidente della Repubblica in carica dal dal 18 maggio 1999 al 10 maggio 2006
da Foggia & Foggia
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Foggia - Il respiro che tutti trattenemmo - Viale Giotto fu una tragedia, ma non soltanto. Forse non c´é foggiano che non ricordi il momento in cui seppe della catastrofe (13/11/20'09)

'La morte é venuta di notte come un ladro e si é portata via i nostri cari'. Cosí l'allora Arcivescovo di Foggia Domenico D'Ambrosio ai funerali delle vittime del crollo di viale Giotto, la piú immane tragedia verificatasi a Foggia nel dopoguerra.

Come per l'11 settembre dei newyorkesi, pensiamo che non ci sia foggiano che non ricordi quell'evento, che non ricordi nitidamente cosa stesse facendo o dove fosse quando gli giunse notizia di quello schianto colossale, che trascinó con sè sessantasette nostri concittadini (in foto i soccorsi a Viale Giotto, foto Maizzi).

Alla memoria di quell'evento, alle manifestazioni organizzate per ricordarlo é dedicata tutta la prima parte di questo numero del nostro giornale.

Anch'io ricordo con grande nitidezza il film di quelle ore drammatiche, fatte di desolazione e lacrime, ma anche di coraggio e di dignità. Viale Giotto non ha avuto un colore solo: é stato accompagnato da gesti di intollerabile meschinità e di sovrumano eroismo, ha messo insieme il peggio di una città cresciuta male, con la temeraria avventatezza della speculazione, ed il meglio di una comunità dal cuore insospettato.

È stata una vicenda con luci ed ombre: il ragionevole convincimento sulle responsabilità del disastro (che chiamano in causa in modo inequivoco, oltre alla crudele cecità del caso, il progettista ed i costruttori) non toglie il dubbio e la perplessità su tutto quanto é successo a quel palazzo dal giorno della sua costruzione al fatale 11 novembre del 1999. Allo stesso modo ritardi, incomprensioni e tensioni non cancellano il fatto che raramente la risposta delle istituzioni a catastrofi del genere é stata cosí sollecita, ragionevole e partecipata: in altre circostanze lo Stato ha voltato le spalle ai superstiti e agli eredi delle vittime, o ha erogato provvidenze in maniera burocratica.

Nel caso di Foggia non é andata cosí, e noi consideriamo una bella pagina della storia della città il giorno in cui la Giunta Ciliberti decise di conferire la cittadinanza onoraria a Massimo D'Alema ed in pari tempo di dare un riconoscimento a Paolo Agostinacchio, rispettivamente presidente del Consiglio e sindaco al momento del crollo.

Fra le ombre, purtroppo, bisogna segnalare l'inabissarsi di qualsiasi progetto od ordinanza per verificare l'equilibrio geostatico degli edifici. È una sconfitta che ha riguardato l'Italia intera, ma anche a Foggia sono rimaste inascoltate le voci di chi (citiamo per tutti Annamaria Novelli) voleva che si facesse qualcosa di concreto per prevenire ulteriori tragedie.

Un'ombra a cui porre rimedio, e per la quale ci permettiamo di rivolgere un appello al primo cittadino é la mancanza di una strada intitolata ad Alfredo Gramazio, che di viale Giotto fu una delle vittime.

È vero, la piazza dell'appena inaugurato Giardino della Memoria é stata intitolata alle vittime del crollo; ma la storia di Gramazio, di questo giovane vigile del fuoco, merita un'attenzione particolare. Gramazio, infatti, non perí nel crollo, dal quale si era salvato: morí perchè una trave gli cadde sulla gamba mentre cercava di prestare soccorso e di estrarre dalle macerie i suoi familiari e gli altri abitanti del palazzo; vittima quindi della sciagura, ma anche di un'abnegazione eroica e del desiderio di onorare la sua divisa da vigile del fuoco (il cui corpo si distinse nei soccorsi di quelle ore).

Viale Giotto fu una tragedia, nessuno puó dubitarne. Ma non fu solo questo. Ricordo, ad esempio, che a tarda ora dell'11 novembre, mentre con tutti i colleghi di Teleradioerre eravamo impegnati in una diretta fiume, arrivarono sulle macerie i rilevatori di suono, e i soccorritori pregarono tutti di fare silenzio, venendo prontamente obbediti. Noi, in studio, benchè fossimo lontani chilometri, trattenemmo il respiro a nostra volta. E mentre guardavo quelle immagini ebbi la percezione nitida che era l'intera città a trattenere il fiato, a rimanere sospesa, che erano i cuori dell'intera città a palpitare insieme.

Sperammo allora che questo comportamento indotto dal dolore e dall'angoscia avrebbe potuto diventare una buona abitudine, che la forza mostrata nella disperazione avrebbe potuto diventare lievito anche per giorni di gioia. I dieci anni trascorsi da allora non hanno confermato le nostre speranze. Ma noi, nel ricordo commosso delle vittime, le coltiviamo ancora.
Enrico Ciccarelli da Foggia & Foggia
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BARI - Regione, diritto allo studio sì alle 2 proposte di legge - La Commissione Bilancio dopo 2 sedute sospese (13/11/2009)

Positivo il parere finanziario della prima commissione consiliare sulla proposta di legge in materia di diritto allo studio e la formazione.

Stiamo parlando del testo unificato della pdl De Santis, Ventricelli, Lonigro e Costantino “Norme regionali per l’esercizio del diritto all’istruzione e alla formazione” e della pdl Stefàno “Istituzione dell’Unità regionale di psicologia scolastica” che dopo un iter travagliato (due sedute sospese della commissione competente, la sesta, per mancanza del numero legale) e la riformulazione dell’art. 18 (norma finanziaria) secondo le indicazioni della ragioneria (“gli stanziamenti saranno individuati nel bilancio di previsione 2010”), ha ottenuto l’ok della commissione bilancio.

La norma finanziaria dunque è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni e con un invito alla “riflessione e alla verifica in Aula sull’art.18” fatto da parte del presidente della commissione Giovanni De Leonardis. “Questa è una legge – ha detto il presidente di Forza Italia/Pdl Rocco Palese - che prevede spesa (la norma finanziaria invece rimanda al bilancio 2010 ndr).

Ed è singolare che si faccia una legge senza la copertura finanziaria. Siamo in presenza di violazione totale di legge perché la procedura impone di prevedere la copertura finanziaria altrimenti occorre aspettare il bilancio di previsione e poi procedere con l’approvazione della legge.

Noi approviamo una legge ma è bloccata la sua attuazione perché per attuarla ci vogliono le risorse. E un procedimento all’inverso molto pesante per la regione – ha concluso Palese – e potrebbe comportare anche debiti fuori bilancio. Noi a prescindere dal merito, stiamo esprimendo un parere negativo sull’impatto finanziario della legge”. “Questa pdl ha avuto un iter singolare.

La formulazione originale dell’art. 18 conteneva l’elencazione di tutti i capitoli di spesa. Fu eccepita allora la necessità di togliere capitoli che sarebbero stati vuoti o quasi. Da qui la seconda riformulazione. Vorrei ricordare poi che la nuova pdl abroga la legge 42 dell’80 che non è una legge senza spesa essendo finanziata con 60 milioni di euro.

Questo è un articolato che non richiede spese aggiuntive rispetto a quelle che già la regione eroga. Mi sembra quindi un eccesso di tecnicismo, quello del collega Palese.

Non vorrei che oscurassimo gli obiettivi prioritari della legge. E cioè superare un articolato vecchio di ben 29 anni. Tutti gli utenti di questa legge la evocano a gran voce. E poi non è la prima volta – ha concluso De Santis – che il consiglio approva una legge (vedi la 19 sui servizi sociali) con il rinvio al prossimo bilancio”.
da quotidianopuglia.it
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E’ sempre colpa del governo. E se invece fosse dell’Ue? (13/11/2009)

La giunta regionale ha dichiarato lo stato di crisi nel settore agricolo pugliese. Sicuramente è un’ulteriore leva di pressione che si è ritenuto opportuno attivare nei confronti del governo nazionale, affinchè dia le risposte che il sistema agricolo pugliese attende da tempo.

La decisione è maturata in considerazione dello stato di mobilitazione in corso in alcune aree della regione dopo i danni causati dal maltempo oltre che dalla crisi internazionale. Ma la difficoltà del settore non è solo pugliese, investe tutto il Paese. E dunque, perché “prendersela” con il governo?

Cioè, perché pensare sempre che debba arrivare un aiuto da Roma quando gli agricoltori potrebbero, ad esempio, rivalersi sul portafoglio ben più gonfio di Bruxelles? Perché non si comincia a pensare che esiste l’Europa e che questa non può limitarsi a imporre quote a latte e zucchero, o misure standard per esportare in Ue melanzane e mandorle a scapito delle tipicità locali?

Anzi. Dovrebbe essere l’Ue stessa a voler tutelare i propri produttori agricoli indipendentemente dal paese di appartenenza, perché sono produttori europei. Perché invece delle multe non controlla che, ad esempio, non si sofistichino gli extravergini pugliesi con olive tunisine e marocchine che nessuno sa come sono prodotte e se mai rispettano i mille parametri di certificazione che viceversa l’Ue esige dai produttori pugliesi?

Con la dichiarazione dello stato di crisi si richiede al ministro delle Politiche agricole l’emanazione del decreto che fissa lo stato di crisi, allo scopo di porre gli imprenditori agricoli nelle condizioni di beneficiare di quanto disposto dalla Legge 29 aprile 2005 n. 71 e dalla legge 231/2005, nonché esenti gli stessi produttori dal pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali per la campagna in corso.

Ma questo basterà a risolvere i problemi o semplicemente significherà prendersela con qualcun’altro? Non è che alla fine è un modo elegante per tirarsi fuori ed evitare che gli agricoltori vedano un possibile interlocutore del disagio nella Regione? A proposito. La Regione, che ha soldi Ue per i Feoga, come li sta spendendo?
Ypsilon da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Turismo e religione a Foggia c’è Aurea - Tre giorni di workshop e convegni (13/11/2009)

Sarà presentata giovedi a Bari l’edizione 2009 di Area – Borsa del turismo religioso e delle aree protette - che si terrà a Foggia dal 26 al 28 novembre prossimi. Si tratta dell’edizione più importante fra quelle fin qui tenute, per numero di espositori, area occupata ed eventi organizzati.

La Borsa, sotto l’egida della Cei - Ufficio Nazionale della Pastorale del Tempo libero, del Turismo e dello Sport - e del Pontificio Consiglio della Cultura, avvalendosi della collaborazione con lo SPI (Segretariato Pellegrinaggi Italiani), unica nel suo genere, è ormai diventata un appuntamento fondamentale a livello internazionale, in cui operatori e buyer, enti ecclesiastici e di promozione turistica, amministrazioni locali e imprenditoria turistica si ritrovano nello spazio espositivo della Fiera di Foggia per un’attività che in tre giorni vedrà lo svolgimento di convegni e workshop tesi a definire le linee di evoluzione di un turismo religioso sempre più attento alle esigenze del territorio e del suo sviluppo. Significativa la presenza dei principali tour operator italiani come Unitalsi, Brevivet,

Opera Napoletana Pellegrinaggi, Eteria Viaggi, Kharisma Re, Seppi Tours, Apm Group, Bisanum Viaggi così come la presenza estera rappresentata da due importanti tour operator polacchi Ivotrans e Copernicus Viaggi - dal Tour Operator tedesco Riccioli Travel e dagli Enti per la promozione del Turismo.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Mobile, eccellenze made in Puglia arredano Dubai - Da domani venti imprese al salone Index (13/11/2009)

A poco più di un mese dalla proficua partecipazione ai Saloni Worldwide di Mosca, la Regione Puglia, grazie all’Assessorato allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica e al supporto operativo dello Sprint (Sportello per l’Interna-zionalizzazione delle Imprese), torna a promuovere le eccellenze dell’arredo- mobile pugliese sui principali mercati internazionali.

Da sabato a martedì, infatti, accompagnerà una delegazione di aziende all’Index di Dubai, il principale salone internazionale che si tiene in Medioriente per i settori: arredamento d’interni e per negozi, illuminazione, complementi d’arredo, tessuti per arredamento. L’edizione 2008 di Index ha visto la partecipazione di 520 espositori e oltre 12.500 visitatori. “Index 2009 – ha detto la Vice presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia,

Loredana Capone - rappresenta un’importante occasione per far conoscere le produzioni d’eccellenza pugliesi del settore a un pubblico internazionale di professionisti, anche in considerazione della crescente domanda di arredo “made in Italy” proveniente dal Medioriente.

In particolare, nel settore dell’arredamento – ha continuato la vice Presidente – il nostro Paese ha registrato nel 2008 esportazioni per un valore di circa 200 milioni di euro verso gli Emirati Arabi (+47,5% rispetto al 2007). Trend positivo confermato nella nostra regione dove le aziende del settore hanno conseguito un incremento del risultato esportativo verso gli stessi Emirati superiore al 19% rispetto al dato relativo all’export dell’anno precedente.

In questo contesto, la Regione Puglia, come già accaduto ai Saloni Worldwide a Mosca, partecipa all’Index 2009 con un proprio spazio espositivo istituzionale, nel quale sarà allestita “Apulia Italian Excellence the art of design from tradition to innovation” una mostra immagine dedicata alla presentazione dei punti di forza del “Sistema Puglia” del settore dell’arredamento.

Lungo i lati dello stand, la cui superficie è di 120 mq, saranno esposti elementi d’arredo (divani, poltrone, sedie, lampadari, componenti vari) al fine di offrire ai visitatori un’ampia visione delle eccellenze produttive regionali che spaziano da quelle più tradizionali, basate sulla produzione artigianale a quelle a più spiccato contenuto di design.

La mostra sarà inaugurata domenica alle ore 18 alla presenza di autorità, operatori economici e giornalisti arabi. Lo stand è stato progettato in modo da offrire alle 20 imprese che hanno accolto l’invito rivolto loro dalla Regione Puglia a partecipare ad Index 2009, la possibilità di poter incontrare ed avviare nuovi rapporti d’affari con i potenziali partner dell’ampio mercato arabo.
da quotidianopuglia.it
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ROMA - Agricoltura pugliese (dopo i rinvii) lunedì incontro col governo (13/11/2009)

Si terrà a Roma, a Palazzo Chigi, l’atteso incontro tra il Sistema delle Regioni ed il governo nazionale, inizialmente prospettato per mercoledì, per affrontare il tema della crisi sul Sistema agricolo. Lo comunica l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari

Dario Stefàno che esprime soddisfazione per l’ottenimento della convocazione dell’incontro: “grazie al lavoro svolto in sede di Conferenza Stato- Regioni dalla Puglia e dall’assessore Onofrio Introna che ringrazio per la caparbietà con cui ha condiviso con me l’urgenza di insistere”.

All’incontro prenderanno parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, i ministri Luca Zaia e Raffaele Fitto, il presidente della Conferenza Stato- Regioni Vasco Errani ed il coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale Dario Stefàno.

Su volontà di Errani, inoltre, il tavolo col governo sarà preceduto da un incontro tra Sistema delle Regioni e le organizzazioni di categoria del comparto agricolo. “Mi auguro - dichiara - che l’incontro di lunedì rappresenti il punto di svolta”.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA – Continuano le proteste nel Foggiano (13/11/2009)

Crisi dell’agricoltura: nel Foggiano oltre mille trattori incolonnati per tre chilometri sulla statale 16. Una manifestazione di protesta che si conclusa dopo l’annuncio dell’assessore pugliese Stefano: “Lunedì incontro decisivo a Roma”.

Gli agricoltori chiedono al Governo e all’Ue interventi decisivi per salvare “l’intero comparto” spiegano in un documento unitario firmato da Cia, Ugl e Copapri.

‘E’ indispensabile dichiarare lo stato di crisi - scrive il presidente della Cia Politi - perche’ gli imprenditori agricoli, i cui redditi si sono dimezzati, non sono in grado di operare con la dovuta incisivita’; sospendere quindi i pagamenti sia dei contributi previdenziali”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Crisi agricola, ‘La Regione intervenga concretamente’ (13/11/2009)

La crisi economica generale non ha risparmiato l’economia agricola pugliese per la quale, altresì, hanno funto da coefficiente moltiplicatore le preesistenti problematiche strutturali, aggravatesi nell’ultimo periodo. Per alcuni comparti, olivicolo, zootecnico, ortofrutticolo, vitivinicolo e cerealicolo, la Puglia costituisce un caso emblematico di quanto contribuiscano anche le anomalie del mercato ad ingigantire e rendere paradossali gli effetti della crisi.

Per questo le organizzazioni agricole e della cooperazione Coldiretti Puglia, Cia Puglia, Confagricoltura Puglia, Fedagri Confcooperative Puglia, Copagri Puglia, Lega delle Cooperative Puglia e Unci Coldiretti Puglia hanno inviato una lettera al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e all’Assessore alle Risorse Agroalimentari,

Dario Stefàno, in cui è stato richiesto di attivare il massimo degli aiuti concedibili, ben 20.378.702,75 di euro per l’attivazione delle procedure tese ad utilizzare gli aiuti “de minimis”, resisi concedibili alla imprese agricole pugliesi a seguito del Decreto del Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 30 marzo 2009.

“Prendiamo atto del grande sforzo che il Governo Regionale sta cercando di compiere – si legge nella lettera - al fine di mitigare gli effetti perversi di tale situazione congiunturale, attraverso i diversi strumenti finanziari a sua disposizione, ma la carenza di liquidità e l’indebitamento delle imprese agricole ed agroindustriali rischiano oggi di vanificare anche le possibilità di investimento che scaturiscono dalla recente pubblicazione dei Bandi del Programma di Sviluppo Rurale”.

“Da quello che ci è stato riferito – continuano - per il 2010 sono stati recuperati solo 3 mln di € risorse insufficienti a ristrutturare i debiti delle imprese agricole”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Quando la sicurezza stradale inizia a scuola: 100 progetti dalla Regione - Loizzo presenterà un documento con norme e codici (13/11/2009)

Oggi, alle ore 11, presso la stampa della presidenza regionale, l’Assessore Mario Loizzo e il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale Lucrezia Stellacci presentano le “Linee guida per la progettazione di interventi di Educazione alla sicurezza stradale per le scuole di ogni ordine e grado”.

Il documento approvato dalla Giunta Regionale il 3 novembre scorso, è frutto di una collaborazione interistituzionale, prevista nell’ambito di una intesa tra Assessorato ai Trasporti ed Ufficio scolastico regionale, per promuovere l’educazione e la formazione alla sicurezza stradale.

Le linee guida sull’educazione alla sicurezza stradale sono rivolte ai dirigenti, ai docenti, e a quanti operano nella Scuola, allo scopo di offrire spunti di riflessione per costruire unità didattiche rivolte agli studenti, nel tentativo di allargare i confini della materia, non riducendola all’ informazione sulle norme, i codici e la segnaletica.

Quando si parla di mobilità sicura non si può fare a meno di non pensare a tutte le tipologia di utenti della strada, ai differenti mezzi di trasporto, alle conseguenze che i comportamenti e le abitudini negli spostamenti hanno sulla salute, sull’ambiente, sull’accessibilità e la qualità della vita nelle nostre città.

Il documento recepisce le norme, le direttive sulla materia esistenti a livello nazionale e internazionale ed offre anche una riflessione sugli aspetti metodologici che dovrebbero caratterizzare progetti, attività orientate a promuovere una nuova cultura della sicurezza stradale.

L’assessore Loizzo presenterà anche la pubblicazione del documento delle linee guida, prodotta in collaborazione con l’Agenzia regionale per la Mobilità della Puglia (Arem) e distribuita in accordo con l’Usr in tutte le scuole della Regione.

La proficua collaborazione avviata tra i due Enti prevede già ulteriori sviluppi sia con il nuovo Avviso Pubblico dell’Assessorato ai trasporti per le scuole della regione ( pubblicato sul Burp 175 del 5.11.09) con cui si finanzieranno 100 progetti sui temi dell’educazione alla sicurezza stradale, sia con altre attività destinate ai formatori.
da quotidianopuglia.it
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La crisi c’è ancora ma (se si mangia, telefona e guida meno) si può uscirne (13/11/2009)

Per il 57 per cento degli italiani la crisi economica finira’ entro un anno. E’ quanto emerge dal sondaggio sul sito www.coldiretti.it in occasione dell’11 novembre, giorno di San Martino, data che storicamente segna la fine dell’annata agraria.

Quasi un italiano su tre (30 per cento) la considera irreversibile mentre l’8 per cento ritiene che ne siamo gia’ fuori e il 5 per cento che finira’ entro qualche mese. Se ci sara’ una ripresa economica il prossimo anno, il 58 per cento degli italiani spendera’ per gli alimentari come prima della crisi, il 17 per cento piu’ di prima e il 19 per cento meno di pri-ma, mentre e’ indeciso il 6 per cento degli italiani.

Una tendenza confermata dai primi segnali positivi sui consumi a tavola delle famiglie italiane che fanno segnare un timido aumento dello 0,4 per cento in quantita’ nei primi nove mesi dell’anno, secondo i dati Ismea ac Nielsen.

Un segnale importante per la ripresa economica generale: quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all’anno, dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori. Eppoi dicono che non ci sono i soldi per comprare libri o viaggiare, cose ben più utili di mangiare tutti i giorni carne o di stra-mangiare, come di solito accade in Italia (specie nel Mezzogiorno).

Altri due sprechi tutti italiani: i cellulari e le auto. Per questi ultimi spendiamo e spandiamo in ultimi modelli e traffico telefonico come nessun altro in Europa. Per le auto, la densita’ in Italia e’ il triplo della Spagna ed il doppio di Francia e Germania. Lo rivela un rapporto elaborato dall’Osservatorio Autopromotec.

Tra i Paesi europei a maggior tasso di motorizzazione, solo il Regno Unito ha un rapporto tra autoveicoli circolanti nel Paese e chilometri di autostrade (9.315 autoveicoli per km) superiore a quello italiano. Nel Regno Unito, pero’, gran parte del trasporto merci si serve delle reti ferroviarie e fluviali, al contrario dell’Italia dove la modalita’ di gran lunga prevalente di trasporto (83% del totale) e’ quella su gomma, col 50% del traffico merci su strada che si svolge sulla rete autostradale. Poi ci lamentiamo delle emissioni nocive delle fabbriche.
Delta da quotidianopuglia.it
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Irpef, calo anche per le famiglie - Decreto CdM (13/11/2009)

Natale più ricco per i contribuenti che avrebbero dovuto versare a fine novembre l’acconto Irpef. A sorpresa il Consiglio dei ministri ha deciso di utilizzare le risorse che arriveranno dallo scudo fiscale per ridurre l’acconto dovuto di 20 punti percentuali, dal 99% attuale al 79%.

Le imposte saranno ugualmente dovute con il saldo a giugno e luglio del 2010. Ma per l’economia, e i contribuenti, il beneficio sarà assicurato. Avranno in tasca 3,8 miliardi di euro di liquidità in più (la cifra iniziale era di 3,5 miliardi, saliti poi a 3,6 e infine, con gli ultimi conti a 3,8) per spingere i consumi, nel periodo delle compere natalizie, e affrontare con meno difficoltà le criticità della crisi.
da quotidianopuglia.it
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Irpef, calo anche per le famiglie - Decreto CdM (13/11/2009)

Natale più ricco per i contribuenti che avrebbero dovuto versare a fine novembre l’acconto Irpef. A sorpresa il Consiglio dei ministri ha deciso di utilizzare le risorse che arriveranno dallo scudo fiscale per ridurre l’acconto dovuto di 20 punti percentuali, dal 99% attuale al 79%.

Le imposte saranno ugualmente dovute con il saldo a giugno e luglio del 2010.

Ma per l’economia, e i contribuenti, il beneficio sarà assicurato. Avranno in tasca 3,8 miliardi di euro di liquidità in più (la cifra iniziale era di 3,5 miliardi, saliti poi a 3,6 e infine, con gli ultimi conti a 3,8) per spingere i consumi, nel periodo delle compere natalizie, e affrontare con meno difficoltà le criticità della crisi.
da quotidianopuglia.it
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