Mancano 8 giorni alla Maratona di Bari di km. 42,195 che si effettuerà domenica 15 Novembre 2009 con partenza alle ore 9,00 dall’Arena della Vittoria è tutto pronto anche nei minimi particolari.
CALENDARIO E PROGRAMMA BARIMARATHON 2009Valida:
9°Campionato Nazionale Vigili del Fuoco di Maratona;
Trofeo “Peroni” al Primo classificato;
Trofeo “Saicaf” alla prima classificata;
4° Trofeo “Gigi Boscarino”;
Trofeo Nazionale di Mutuo Soccorso “Cesare Pozzo”;
Trofeo Fidas “1°Memorial Maria Grazia Bufano”.
ISCRIZIONI
1 Fantastico lo Sport Via A. Da BARI 137/139 – 70121 Bari tel. 080/9147782
2 Centro Operativo Arena Della Vittoria n. 5/B dal 28 Ottobre 2009 dalle ore 17,00 alle 20,00
Expo Marathon giorni 14 e 15 Novembre;
3 Comitato Regionale Puglia Mutuo Soccorso; Via Beata Elia di San Clemente, 223 Bari,(ex Via De Rossi) tel. 080/5211661
Comitato Provinciale di Foggia Mutuo Soccorso; Via Campanile, 11 tel. 0881/776729
Comitato Provinciale di Lecce Mutuo Soccorso; Via A. Diaz, 56 tel. 0832/244865
Comitato Provinciale di Taranto Mutuo Soccorso;Via Mercantile, 13 tel. 099/4704465
4 Ritiro Pettorali Arena Della Vittoria dal 08/11 al 15/11/2009
SABATO 14 NOVEMBRE 2009:
- Ritiro pettorali al Centro Operativo Arena della Vittoria n. 5/B dalle ore 09,00 alle 20,00;
- Presentazione dei Top Runners partecipanti alla maratona c/o HOTEL 7 MARI ore 16,30;
- ore 17,30 visita guidata nella città vecchia con degustazione gratuita di prodotti tipici locali (scagliozza party), ritrovo in Piazza del Ferrarese;
DOMENICA 15 NOVEMBRE 2009:
1 ESIBIZIONE DELLA BANDA MILITARE CORAZZATA PINEROLO
2 Ore 09,00 Partenza Maratona e km. 10;
3 Ore 09,15 Partenza gara km. 3,3;
4 Ore 10,30 Premiazione gara km. 3,3 Settore giovanile e spettacolo del teatrino di Pulcinella;
5 Ore 11,00 Premiazione gara km. 10;
6 Ore 12,30 Premiazione Maratona;
7 Ore 13,30 Pasta Party a richiesta.
SERVIZI BARIMARATHON 2009
- Trenino Turist Marathon città di Bari con servizio scopa atleti;
- Buono sconto Fantastico lo Sport del 30% per tutti i prodotti Diadora Running fino al 15 Dicembre 2009;
- Sarà premiato il primo di ogni categoria m/f con la sommatoria dei tempi della maratona km. 42,195 e la Maratonina della Pace km. 21,097 del giorno 8 Dicembre 2009;
- Spettacolo del teatrino di Pulcinella dopo la gara del settore giovanile;
- Servizio massaggi e docce;
- Servizio deposito borse;
- Pasta party a cura del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Foggia
COLLABORAZIONE TECNICA:
Polizia Municipale, Carabinieri, Protezione Civile Regione Puglia, Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Bari e di Foggia, Ass. Carabinieri,Vespa Club, Ass. Scout del gruppo Agesci.
Info: Arpa Francesco Tel. 3384568321
da
Puglalive
FOGGIA - il blues e la leggenda: soltanto per una sera sul palco del Moody l’erede di E. Clapton - Buddy Whittington e il suo stile versatile l’11 novembre (7/11/2009)
Per una notte il Moody Jazz Café si trasformerà in una vera House of Blues. Inserito all’interno della rassegna “Lune..dì Jazz”, mercoledì prossimo al Moody Jazz Café di Foggia si terrà il concerto della Buddy Whittington Blues Band.
Cinquantenne chitarrista texano, Buddy Whittington è l’ultimo di quella fucina di talenti allevati da John Mayall che prende il nome di Bluesbreakers, storico gruppo del re del Brithis Blues.
Buddy Whittington ha infatti ricoperto negli anni 90 e nei ‘00 il ruolo che in precedenza spettava a gente come Eric Clapton, Peter Green, Mick Taylor, Coco Montoya. In 15 anni di militanza nella leggendaria formazione guidata da John Mayall, Buddy Whittington si afferma come assoluto cavallo di razza della chitarra elettrica e autentico prodigio del blues attuale arrivando a condividere il palco con Eric Clapton e Gary Moore.
Il suo è uno stile brillante e grintoso dove non mancano figurazioni melodiche e corpose. Nel 2008 pubblica il suo primo omonimo disco solista mostrando una solida vena compositiva, una voce graffiante e le sue supreme capacità chitarristiche. Oggi Buddy Whittington può rivendicare il diritto di cittadinanza tra le stelle di prima grandezza del blues mondiale.
Sul palco del Moody Jazz Café sarà affiancato da tre musicisti di conclamata reputazione: Pete Stroud al basso, Roger Cotton all’hammond (entrambi fidati session-man di Peter Green) e il polivalente Darby Todd alla batteria.
Una serata all’insegna della musica muscolare e guizzante, con una formazione che darà vita a una torrida performance capace di infiammare gli animi e i corpi dei presenti. Una boccata d’ossigeno per gli chi ama farsi trascinare senza freni dal blues chitarristico, verace e senza trucchi.
Nato a Fort Worth il 28 Dicembre 1956, Buddy Whittington ha cominciato a suonare la chitarra ad otto anni, dopo aver tratto ispirazione dai dischi dei Beatles e dei Rolling Stones di sua sorella. Ma, ad ogni modo, sono stati i Bluesbreakers di John Mayall con Eric Clapton la sua maggiore influenza da giovane.
Negli anni ‘80 formò una band (nella quale cantava anche) il cui nome era “The Sidemen”, che riscosse un notevole successo di pubblico. Il suo vero amore è tuttavia il blues e questo suo debut album ci dà l’esatta dimensione della sua bravura non solo come chitarrista, ma anche come compositore e cantante davvero talentuoso.
L’album include una lunga cover degli ZZ Top. Dopo aver aperto un concerto per i Bluesbreakers di John Mayall, il talent scout del British Blues lo sceglie per sostituire Coco Montoya nella leggendaria band.
A tutt’oggi, confermato come uno dei musicisti più apprezzati dei Bluesbreaker, con grande stima della stampa, Buddy continua a stupire gli ascoltatori in tutto il mondo con le sue performance e il suo contributo compositivo nei dischi di John Mayall. Nel 2008 pubblica il suo primo disco.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA – Il procuratore: a Foggia pm effettivi e amministrativi assolutamente insufficienti (7/11/2009)
“Negli ultimi due anni in Capitanata si sono verificati 38 omicidi e 37 tentati omicidi, più una serie innumerevole di fatti criminali. 18 magistrati sono troppo pochi, sono insufficienti per le effettive esigenze del territorio. La realtà, poi, è ancora più grave perchè in servizio permanente se ne contano solo 14”.
Lo ha detto il procuratore capo di Foggia Vincenzo Russo aggiungendo: “Nel capoluogo serve la costituzione della Direzione Distrettuale Antimafia con la Corte d’Appello. Devo rimarcare che il Consiglio Superiore aveva destinato alla Procura di Foggia altri due magistrati, che non sono ancora arrivati. Hanno ottenuto il posticipato possesso, pertanto non giungeranno prima di marzo-aprile.
Le due colleghe - aggiunge - fanno servizio a Voghera e a Melfi quindi, nonostante tutti i fatti di criminalità su Foggia e in Capitanata, malgrado gli omicidi le esigenze delle procure di Melfi e Voghera vengono ritenute prevalenti sulle esigenze della Procura di Foggia. Servirebbero - secondo Russo - almeno 22 magistrati per fronteggiare adeguatamente il lavoro. Richiesta anche di personale amministrativo. Da circa due anni - afferma - sono andati in pensione 15 collaboratori che non sono mai stati rimpiazzati”.
Durante la riunione allargata del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di martedì scorso a Bari, si era auspicato la creazione di un gruppo di lavoro composto da 4 magistrati baresi e 4 foggiani.
Lo stesso procuratore capo di Bari Laudativa aveva auspicato al potenziamento dell’asse Foggia- Bari dopo la recrudescenza criminale di questi ultimi mesi.
“Ma con la carenza di organico questo è improponibile - dice Russo”. L‘appello del procuratore rivolto a tutte le autorità politiche territoriali affinchè si lavori per istituire una sede della Dda e della Corte d’Appello anche qui in Capitanata”. Conclude Russo: “Sia ben chiaro che quattro magistrati di Foggia a tempo pieno per la Dda non li darò mai, perchè non è possibile. Altrimenti la Procura di Foggia deve essere chiusa, almeno nella situazione attuale”.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - ‘Più forze dell’ordine ma si rafforzi pure l’apparato giudiziario (7/11/2009)
“Bene il potenziamento delle forze dell’ordine, ma è altrettanto necessario rafforzare l’apparato giudiziario provinciale”. Lo afferma il segretario generale della Cisl di Foggia, Emilio Di Conza, che esprime un “giudizio positivo” per il rafforzamento dell’apparato investigativo e di controllo del territorio di Capitanata, annunciato dal Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e dal Sottosegretario, Alfredo Mantovano.
Secondo la Cisl, l’arrivo di 200 uomini, in forza a Carabinieri e Polizia di Bari e Foggia, “rappresenta un segnale d’attenzione verso le problematiche giustamente evidenziate dai sindacati di polizia al fine di contrastare l’emergenza criminalità, con la quale convive, con preoccupante rassegnazione, larga parte della società civile di Capitanata. Quest’ultima deve trovare – sottolinea Di Conza – fiducia e determinazione per reagire, superando ogni forma di omertà e indifferenza”.
A tal proposito, la Cisl auspica una maggiore spinta sociale a sostegno del duro ed encomiabile lavoro delle forze dell’ordine e del sistema giudiziario di Capitanata. “Tutti noi dobbiamo impegnarci di più – sostiene il responsabile della Cisl - nel promuovere la cultura della legalità ed il rispetto delle regole, dalla scuola sino ai luoghi di lavoro.
Ciò è indispensabile – continua il sindacalista - per accrescere la propensione dei cittadini a collaborare con chi è impegnato nel fondamentale compito di far rispettare la legge dello Stato”. Pertanto, la Cisl invita tutti “a non aver paura e collaborare con la Giustizia”. Inoltre, a parere del sindacato di Via Trento, “è indispensabile potenziare l’apparato giudiziario, che soffre d’una carenza di risorse, mezzi e personale sia giudiziario che amministrativo, senza del quale anche l’impegno investigativo e repressivo rischia di essere vanificato.
I ritardi nella gestione dei processi penali, civili e nelle cause di lavoro – afferma Di Conza - rischiano infatti di causare scoramento negli operatori e scarsa fiducia nella Giusti-zia da parte dei cittadini”. Per questi motivi, la Cisl “conferma il suo impegno per la costituzione dell’Osservatorio Provinciale della Legalità”.
da quotidianopuglia.it
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Politically correct? Macchè - Anche da noi torna di moda il ‘Mi manda Picone’ (7/11/2009)
Sempre più spesso si parla di politically correct. Un politicamente corretto diventato ormai una moda. Ma quanti davvero lo applicano? Durante una conferenza stampa alla Provincia, il presidente Schittulli è apparso seriamente preoccupato per la situazione occupazionale nel Barese: “Sono in crisi esistenziale – ha detto – come medico riesco a dare sempre risposte alle mie paziente.
Qui alla Provincia ricevo ogni giorno decine di persone che mi chiedono una mano. E io sono costretto a rispondere con un ‘nì’ perché davvero non so come fare”.
Diciamola tutta: una bella risposta, senza false promesse né il solito: “Non ti preoccupare, me la vedo io”. “Bisogna ritornare alla meritocrazia e non alla solita spintarella – sostiene ancora Schittulli”. In tempi di crisi, secondo un’indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, sembra sia ritornato di moda il leit motiv “
Mi manda Picone”. Nonostante la classica raccomandazione continui ad essere un fenomeno decisamente limitato (il 56,3% degli imprenditori intervistati dichiara di non riceverne affatto e un altro 32% di riceverne raramente) e ben distinto dalla conoscenza diretta e dalle segnalazioni di fiducia, rispetto al 2008 la quota di imprenditori che spesso si sentono ‘caldeggiare’ un candidato è aumentato di 2,6 punti percentuali (dal 9,1 all’11,7%).
Tutto questo alla faccia della riforma del collocamento, con la nascita di nuovi intermediari tra domanda ed offerta di lavoro. Il ricorso ai servizi pubblici per l’impiego è scarsissimo, appena il 10 per cento dei casi.
Ed a ragione, visto che di questi solo il 4 per cento dei disoccupati riesce davvero a trovare lavoro. Eppure esiste un evidente filo comune che lega le misure contro la crisi, gli strumenti per il lavoro, l’efficacia delle politiche. Un filo comune che riguarda anche le Province, che hanno la responsabilità di programmare e di gestire i servizi per l’impiego e la formazione sul territorio. E se ci rimboccassimo le maniche insieme?
Delta da quotidianopuglia.it
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Centri provinciali di sicurezza sul lavoro - Enti pubblici più coordinati (7/11/2009)
Si sono costituiti, nelle sei Asl della Regione Puglia, gli Organismi provinciali in materia di Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro. Formati da Direttore dello Spesal, Direttore provinciale del Lavoro, dell’Inail, dell’Inps, dell’Arpa e dal comandante regionale dei Vigili del Fuoco, gli Organismi provinciali sono un importante strumento di coordinamento degli enti pubblici che a vario titolo sono impegnati nelle attività di controllo e vigilanza sui luoghi di lavoro.
Gli Organismi provinciali sono previsti dal Testo unico in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sono una diretta emanazione del Comitato regionale di Coordinamento - attivo fin dal dicembre 2008 - che ha già definito per il triennio 2008-2010 le priorità di intervento per la vigilanza su tutto territorio regionale. In particolare sono stati individuati l’edilizia e l’agricoltura come settori strategici sui quali intervenire con maggiore forza, mentre è stata demandata alle sedi provinciali di controllo la definizione degli altri ambiti di verifica.
Gli Organismi provinciali nascono, allora, proprio con l’obiettivo di scendere nel dettaglio delle verifiche da effettuare in un’ottica di intervento multidisciplinare e interistituzionale. Tutti gli interventi devono quindi essere supportati da una attenta analisi del territorio e delle esigenze specifiche. Sullo sfondo del generale obiettivo di salute, ovvero della riduzione degli infortuni sul lavoro.
L’ha resa ipotesi credibile a Roma il leader Udc dicendo dopo l’incontro con Bersani: “Eventuali alleanze in sede locale saranno determinate da eccezioni per persone significative e chiare intese programmatiche”. In Puglia l’ha resa credibile il coordinatore dell’Udc Sanza: “Lo ha detto Casini a Bersani, l’ho detto io a Blasi: il Pd deve assumere su di sé la responsabilità di avviare una trattativa per una nuova alleanza e chiedere a Vendola di farsi da parte e di compiere un atto di responsabilità. Caso contrario, ci sentiremo liberi di andare da soli alle elezioni o di compiere altre scelte che riterremo utili nell’interesse dei pugliesi e del partito”.
Tutto si sta disputando, dunque, intorno a 2 atti di responsabilità, per dare al centrosinistra la speranza di rivincere con una coalizione molto diversa da quella di 5 anni fa. Allora era compatto intorno a Vendola, non frantumato come oggi, a cominciare dalla sua Rc. L’8,5% dell’Udc pugliese (anche meno, se nel frattempo è calato) è indispensabile, non perché lo dicano gli ultimi sondaggi, ma perché: 1) non c’è mai stato presidente che abbia rivinto resistendo al logorio del governare; 2) perché il centrosinistra, oltre ad essersi spezzettato come partiti, è stato indebolito più di Vendola dal logorio della “prima volta” in 39 anni di Regione e dalla metà delle indagini giudiziarie baresi.
In queste condizioni, come può Vendola negare all’Udc il diritto di condizionare l’alleanza ad un candidato-presidente diverso, “da discontinuità”? Certo, infastidisce che non sia neppure un partito di centrosinistra a chiederla o a volerla imporre. Ma non è colpa dell’Udc se il centrosinistra si è messo nelle condizioni di essere meno vincente di quanto si prevedesse 5 anni fa.
E non è, fra l’altro, il solo ad insistere sulla “discontinuità”. Italia dei Valori a metà legislatura si è pentita di aver contribuito all’elezione di Vendola e minaccia di correre elettoralmente da sola o a restare ma a condizioni più pesanti.
C’è metà dell’ex partito di Vendola, rimasta con Ferrero; e non è messo bene neppure il Pd: D’Alema ha ripetutamente detto che, prima, Vendola deve riuscire nella titanica impresa di ricomporre una nuova alleanza, peraltro “allargata” non solo all’Udc, e poi farsi ricandidare, se la nuova alleanza non deciderà diversamente.
Anche il centrosinistra nazionale non è più quello di 5 anni fa, indebolito anche da un imprevisto: le indagini giudiziarie. In queste condizioni, Udc, IdV e altri partiti della coalizione, pur non parlandone pubblicamente, chiedono l’atto di responsabilità per rompere col passato. Anche Vendola si cautelò un mese fa, quando iniziarono le richieste di discontinuità: “Comunque sono pronto a candidarmi da solo, con Sinistra e Libertà”. Il 2° atto di responsabilità è quello non chiesto finora ad Emiliano, ma solo perché sottinteso.
Lo è in particolare quando il sindaco di Bari dice a Repubblica: “L’Udc deve sapere che non ci sono altri competitori, alla Regione, se non Nichi”. E’ la frase che Emiliano ripete da quando non era stata nemmeno decisa ufficialmente la sua riconferma al Comune.
E, se dipendesse solo da lui, non si candiderebbe alla Regione, restando fermamente convinto di ciò che ha ripetuto anche ieri: “Né il Pd, né il centrosinistra possono permettersi di squinternare gli Enti Locali in Puglia”. Ma se la politica rispettasse questa ed altre nobili regole non esisterebbe.
Emiliano sa che Berlusconi, Fini e Bossi hanno rinviato le loro candidature regionali alla settimana prossima (ed è il 2° rinvio) in attesa che Casini sia “costretto” dal centrosinistra ad allearsi, in Puglia con Dambruoso: candidato piuttosto debole anche per molti dirigenti del PdL. Può vincere solo con i voti dell’Udc. Emiliano non può, quindi, esimersi dal far sperare al centrosinistra di rivincere le Regionali, se gli stessi sondaggi, dandogli la percentuale più alta (il 50% senza l’Udc), pronosticano una sua vittoria migliore di quella riportata, insieme all’Udc, alle Comunali di Bari nel ballottaggio, oltre che a Brindisi e Foggia?
Emiliano potrebbe negare al centrosinistra questa speranza solo in un caso: ritirandosi dalla politica. Oltre tutto, obbedendo alla coalizione, sarebbe anche certo di non danneggiare Vendola. Anzi, gli risparmierebbe una sconfitta più probabile della seconda vittoria, perché Vendola andrebbe alle elezioni con il suo partito da 5-6%, nel centrosinistra. Rinforzato dall’Udc e almeno dalla speranza di farcela.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA - Giardino della memoria per saldare un debito d’onore con i foggiani (7/11/2009)
“Il mio auspicio, da cittadino e da sindaco, è che la città partecipi, sia presente a tutte le iniziative organizzate per ricordare la tragedia di viale Giotto”. Il primo cittadino, Gianni Mongelli, ha chiuso con questo appello civico la conferenza stampa di presentazione delle iniziative organizzate in occasione del 10° anniversario del crollo da: familiari delle 67 vittime, Comune di Foggia, Provincia di Foggia,
Associazione Internazionale di Polizia – Delegazione Puglia, Fondazione Banca del Monte Siniscalco Ceci e Corpo dei Vigili del Fuoco. Di seguito un estratto delle dichiarazioni degli intervenuti. Gianni Mongelli, sindaco di Foggia: “La consegna alla città del Giardino della Memoria è il primo passo verso la costruzione di un luogo che simboleggi la volontà di rinascita di Foggia.
Iniziamo a saldare un debito d’onore con la città, rafforzati dalla consapevolezza che siamo in tanti a condividere questo obiettivo”. Antonio Pepe, Presidente della Provincia di Foggia: “Ricordiamo al più grande tragedia civile del dopoguerra, con la consapevolezza di dover ulteriormente rafforzare la memoria di quei giorni tristi e degli atti di eroismo, di cui tutti noi dobbiamo essere fieri”.
Domenico Caldarulo, Associazione familiari delle vittime: “Per tutti noi, l’11 novembre 1999 sta per arrivare, perché ogni anno riviviamo quel giorno con lo stesso dolore e la stessa commozione; consapevoli del fatto che 67 persone sono morte a causa della cupidigia di qualcuno”.
Vincenzo Ciani, Comandante Comando provinciale Vigili del Fuoco di Foggia: “Leggendo le relazioni di servizio di quei giorni, li ho rivissuti con intensità e qualche brivido di commozione, ripensando ai tre vigili del fuoco morti perché risiedevano in quel palazzo, e di orgoglio, per i tanti atti di eroismo che hanno connotato la ricerca frenetica dei sopravissuti. La commemorazione di quei giorni sarà ancor più utile se indurrà noi tutti ad adottare comportamenti e attività che queste tragedie le prevengano”.
Luca Di Mola, comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di Foggia: “Siamo qui con la volontà di partecipare alla costruzione di una comunità migliore, partendo dai gesti piccoli, e tutta questa condivisione e partecipazione onora la nostra città”. Francesco Andretta, presidente della Fondazione Banca del Monte Siniscalco Ceci:
“Il nostro contributo è un evento artistico molto particolare, donato con il cuore alle famiglie delle vittime ed all’intera città, che sollecita tutti noi al raccoglimento ed alla riflessione su quanto accaduto e su come fare in modo che non accada più”. Martedì, alle 10, è prevista la consegna della nuova piazza alla città: in mattinata.
Nel pomeriggio, alle 17,30, si terrà la fiaccolata del ricordo a partire da piazza XX Settembre con deposizione finale delle corone nel Giardino di viale Giotto. Tre giorni di iniziative ed eventi per invitare la città a non dimenticare le 67 vittime del crollo del palazzo di viale Giotto. Un calendario fitto di appuntamenti realizzato grazie alla collaborazione istituzionale e operativa.
da quotidianopuglia.it
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FOGGIA – Crollo di viale Giotto: due cippi e i versi di De Andrè (7/11/2009)
Il giardino della memoria è quasi pronto. Laddove dieci anni fa c’era il palazzo di viale Giotto, crollato l’11 novembre del 1999, ora c’è un prato verde che ricopre l’intera area su cui sorgeva l’edificio. Una quercia farà ombra all’aiuola di 67 camelie, una per ciascuna delle vittime di quella fatalità, che ogni anno regaleranno i propri fiori a novembre. “… per ogni palpito del suo cuore le rendo un petalo rosso d’amore…”.
Il verso di Fabrizio De Andrè, tratto dalla canzone ‘Testamento’ (Volume III – 1968), è inciso su uno dei due cippi di granito nero Africa posati nel Giardino della Memoria a testimonianza della sua realizzazione nel 10° anniversario del crollo del palazzo di viale Giotto. Al centro del prato, che ricopre l’intera area su cui sorgeva l’edificio, una quercia farà ombra all’aiuola di 67 camelie, una per ciascuna delle vittime di quella fatalità, che ogni anno regaleranno i propri fiori in questo periodo.
Il progetto elaborato dal servizio Lavori pubblici del Comune di Foggia ha determinato anche la realizzazione del marciapiede che perimetra l’area verde e di un tratto di fogna bianca con le caditoie per la raccolta dell’acqua piovana, la sistemazione di un’area di sosta e il rifacimento dell’asfalto. “Abbiamo risposto innanzitutto alle ragioni del decoro – è il commento dell’assessore ai Lavori Pubblici, Vinicio Di Gioia – di qui in poi, insieme alla Fondazione della Banca del Monte, lavoreremo ad un intervento di tipo monumentale e commemorativo”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Turismo pugliese in fase magica: ora più qualità al successo meramente numerico - Strategie di sviluppo economico locale elaborate con l’Ocse (7/11/2009)
È stato presentato a Bari un progetto della Regione Puglia e dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per lo sviluppo locale e del turismo sostenibile. Il progetto propone strategie di sviluppo dell’economia del territorio iniziando dalle politiche turistiche locali verso ricerca e innovazione in uno dei settori chiave della Puglia.
L’obiettivo è integrare e rafforzare il sistema economico- turistico regionale attraverso la creazione di nuove opportunità a livello occupazionale e di crescita dell’economia locale. L’Ocse provvederà alla redazione di un rapporto contenente analisi e suggerimenti utili al raggiungimento degli scopi prefissi. I risultati di tale indagine verranno presentati in un seminario previsto per la primavera del 2010.
“È una fase magica per il turismo pugliese – ha detto l’assessore al turismo Magda Terrevoli – si vuole consoli- dare questo successo perché, proporre un turismo sostenibile vuol dire anche migliorare la qualità della vita”. Secondo l’indagine, condotta quest’anno dall’ Unioncamere-Isnart in collaborazione con l’Osser-vatorio nazionale del turismo, tra le regioni italiane la Sicilia è la preferita dal 9,9% dei turisti in Italia, pari a 1.811.000 unità, seguita da Puglia (1.654.000), Emilia Romagna (1.578.-000), Toscana (1.484.000).
Il turismo è, quindi, una delle punte di diamante della regione, infatti, la Puglia ha ottenuto picchi del 99% in più nel cosiddetto ‘turismo di qualità’ le cui mete sono masserie, spa e strutture di accoglienza ad alto livello. “Abbiamo deciso di procedere con questo progetto” ha aggiunto Terrevoli “perché vogliamo dare qualità a questo successo numerico, attraverso delle azioni tese a rivalutare i borghi storici, a impedire la cementificazione selvaggia delle coste, ad implementare il turismo enogastronomico e ad amplificare il turismo religioso”.
Il direttore dell’area sviluppo locale delle piccole e medie imprese dell’Ocse, Sergio Arzeni, ha ricordato che l’obiettivo dell’organizzazione è “promuovere la cosiddetta ‘crescita verde’ e la creazione di posti di lavoro legati a questo tipo di sviluppo. Il turismo ha un ruolo strategico e può aiutare a creare posti di lavoro ‘sostenibili’”. La regione Puglia insieme all’Ocse ha presentato questo progetto che è unico al Sud Italia, sullo sviluppo locale e sul turismo sostenibi- le. “E’ la prima volta – ha sottolineato Sergio Arzeni, che l’organizzazione riesce a collaborare con una regione del Sud.
I dirigenti della regione Puglia hanno il merito di vo-ler adottare la logica del confronto delle politiche sul turi-smo con quelle di altri contesti. L’assessore al turismo – ha aggiunto – deve avere un approccio integrale fatto di vigilanza e di marketing territoriale. Deve valorizzare le tipicità locali legate anche alla piccola impresa”.
Per Arzeni bisogna puntare sulla qualità, ma anche sull’innovazione, che non significa solo innovazione tecnologica, ma anche migliore formazione e maggiore competenza del capitale umano. In questo senso la collaborazione con l’ Ocse di Trento è fondamentale: “Il centro trentino è inserito nel programma Leed – ha detto il funzionario Stefano Barbieri – che ha come obiettivo quello di fornire assistenza delle strategie di sviluppo locale.
Silvia Bilenchi da quotidianopuglia.it
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Quanti bei progetti ma poi? (7/11/2009)
Strada che vai, buca che trovi, incidente che rischi. La giunta provinciale di Foggia ha approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di sistemazione stradale della S.P. 95 (Cerignola - Candela) e precisamente del tratto che va dallo scalo ferroviario fino all’incrocio con la S.P. 99. Valore: 1 milione e 900mila euro. La strada, partendo dal centro abitato di Cerignola, incrocia ben quattro provinciali (n. 83,82,89 e 90), la statale n. 665 (Foggia - Matera), il casello autostradale della A16 e termina sulla rotatoria di innesto con la regionale 1 e le provinciali 101 e 99.
Il progetto preliminare per la sistemazione completa dell’intero tratto della S.P. 95, pari a 35 Km, è stato, invece, redatto nel dicembre dello scorso anno per un importo totale pari a 7 milioni e 300mila euro. Per l’anno 2009, però, è stata prevista una spesa iniziale di 300mila euro finalizzata alla sistemazione del tratto compreso tra l’uscita del casello della A16 e la stazione di Candela.
Di questo passo i lavori saranno completati nell’era delle auto volanti, quando, cioè, le strade forse non serviranno più. Questa ventata di novità e lavori in corso è alimentata anche dal Comune di Foggia e dalla Regione Puglia.
In via di approvazione, infatti, due accordi di programma, per un modello di rigenerazione urbana e archeologia industriale a Foggia, ma anche un complesso di residenze e servizi realizzati con architettura eco-sostenibile.
Il primo riguarda un intervento sull’area delle ex Fornaci di via Manfredonia, dove la ciminiera sarà ristrutturata e integrata in un museo che costituirà il primo contenitore di archeologia industriale realizzato nel foggiano. Qualcosa di molto simile a quanto fatto ad Atene alla vecchia fabbrica nel quartiere di Gazi. L’altro intervento si concentra su aree contigue al complesso ospedaliero “Santa Maria Bambina” in via Lucera.
La proposta prevede l’integrazione dell’area da riqualificare attraverso una serie di interventi, da un lato residenziali a forte impronta ecosostenibile, dall’altro la sistemazione di ampi spazi a verde, attività commerciali, attrezzature sportive e per il tempo libero e ampi parcheggi. Da acquolina in bocca. Speriamo di non restare a bocca asciutta.
Ypsilon da quotidianopuglia.it
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Dalla Regione, 22mln contro dispersione scolastica e tagli - Graduatorie pubblicate sul bollettino ufficiale (7/11/2009)
Pubblicato sul Burp n. 176 del 6 novembre le graduatorie del progetto “Diritti a Scuola”. Il progetto prevede un finanziamento di 22 mln di euro della Regione per contrastare la dispersione scolastica e i tagli del personale (insegnanti, personale Ata ed amministrativo) provocati dalle iniziative del Ministro Gelmini.
Dopo il bando pubblico del 1 ottobre sono stati presentati presso l’assessorato alla fp 729 progetti (ammessi 639) da parte di 336 istituti scolastici (ammessi 291). 561 di questi progetti hanno trovato capienza nelle risorse disponibili e saranno finanziati esaurendo l’intero budget.
La pubblicazione della graduatoria e la sottoscrizione del protocollo di intesa operativo fra Assessorato e Direzione Regionale Scolastica renderà possibile far partire i corsi dal prossimo 15 novembre con possibilità di lavoro per oltre 1500 fra insegnanti e personale, per 6 mesi, con stipendi superiori a quelli statali e con mantenimento del punteggio nelle graduatorie.
“Benché i nostri criteri di arruolamento del personale scolastico” –hanno dichiarato gli Assessori Losappio e Viesti- “fossero diversi da quelli poi sottoscritti con la Direzione Scolastica Regionale consideriamo comunque come un fatto di straordinaria importanza che in Puglia si sia potuto procedere ad un’iniziativa così perentoria contro la dispersione scolastica ed attutire i danni provocati dai tagli della Gelmini.
Questo è stato possibile grazie all’iniziativa della Regione ed all’intesa raggiunta dal Presidente Vendola”. La Cgil contesta il taglio di risorse, con la manovra correttiva della Regione, alla messa in sicurezza delle scuole e all’eliminazione delle barriere archittoniche: 21 milioni per il primo capitolo, un milione in meno per il secondo.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Inchiesta sanità pugliese ‘Frisullo non è indagato’ - La Procura di Bari: “Estraneo ai fatti” (7/11/2009)
Inchiesta sanità in Puglia, filone accreditamenti: nessun reato può essere attribuito all’ex vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd), il cui nome era emerso in due indagini avviate dalla procura della Repubblica di Bari sulla sanità pugliese. Una di queste indagini, quella sugli accreditamenti di strutture sanitarie da parte della Regione Puglia, è giunta quasi al termine e si è saputo che a carico dell’ex amministratore, che nell’indagine non è mai stato indagato, non è ravvisabile alcun reato.
Nel secondo, il nome di Frisullo emergeva dalle intercettazioni compiute anche sulle utenze dell’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, indagato a Bari anche per aver inviato escort e ragazze immagine a feste organizzate dal premier Silvio Berlusconi al fine di conquistare la sua amicizia per poi ottenere vantaggi professionali. Una delle escort ingaggiate da Tarantini – è emerso dall’indagine sugli accreditamenti – avrebbe frequentato per qualche tempo Frisullo, sempre per lo stesso fine (in una casa situata sull’extramurale Capruzzi a Bari).
L’esponente del Pd, in questa indagine, affidata ai pm Lorenzo Nicastro e Roberto Rossi, non ha commesso alcun illecito. L’altra indagine nella quale era spuntato il nome di Frisullo è diretta da tre pubblici ministeri e riguarda tutto il ‘sistema Tarantini’, in relazione al favoreggiamento della prostituzione e ad una presunta presunta rete di corruzione.
da quotidianopuglia.it
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ROMA - Il Sud è insoddisfatto ‘ma dov’è la ripresa?’ - ‘Aspetti della vita quotidiana’ (7/11/2009)
Nel 2009 la percentuale di persone che si dichiara molto o abbastanza soddisfatta della propria situazione economica e’ pari al 46,9%, una quota inferiore a quella di quanti si dichiarano per niente o poco soddisfatti (50,6%).
L’Istat ha diffuso i dati dell’indagine Multiscopo ‘’Aspetti della vita quotidiana’’, condotta nel mese di febbraio 2009. ‘’Rispetto al 2008 cresce la quota di chi si dichiara abbastanza soddisfatto (dal 41,3% al 44,3%), mentre la percentuale di quanti riferiscono di essere molto soddisfatti resta sostanzialmente invariata (2,6%).
Specularmente, si riduce il peso degli individui insoddisfatti. L’unica categoria professionale per la quale non si osservano cambiamenti rispetto all’anno precedente e’ quella dei lavoratori in proprio: tra questi, nel 2009, la proporzione di individui soddisfatti (47%) e insoddisfatti (50,7%) e’ sostanzialmente identica a quella dell’anno precedente. Nel Nord la quota di residenti che danno un giudizio positivo sulla propria situazione economica e ne sono soddisfatti e’ pari al 54,1%, mentre scende al 47,6% nel Centro e al 36,9% nel Mezzogiorno.
La quota di individui insoddisfatti, invece, e’ pari al 43,4% nel Nord, al 49,3% nel Centro e al 60,8% nel Mezzogiorno. Gli italiani intervistati si chiedono, anzi interrogano il Governo: “Dov’è la ripresa annunciata?”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Agricoltura, crisi in Puglia: ‘Non c’è più tempo, subito il piano strategico’ - L’assessore regionale Stefano: “Danneggiata dalla pirateria agro-alimentare” (7/11/2009)
Stefàno: “Dal governo centrale serve un piano strategico. Non c’è più tempo da perdere”. “Le mobilitazioni del sistema agricolo si moltiplicano, ma il governo nazionale continua a restare inerte. Eppure, non c’è più tempo da perdere”. Così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno, preoccupato per la situazione pugliese.
“Sono vicino agli agricoltori pugliesi in stato di mobilitazione – prosegue - e sono al loro fianco affinché la loro voce sia ancora più forte e giunga nei luoghi veri della decisione. Ossia Roma e Bruxelles. Una solidarietà che nasce dalla grande preoccupazione per la grave crisi che sta investendo il sistema agricolo e per gli effetti devastanti su imprese, famiglie e lavoratori.
Una crisi che ha prodotto un momento difficilissimo per la nostra agricoltura, inedito per le forme di concorrenza e complicato per le strategie da adottare in una economia globalizzata ma senza regole, in cui la pirateria agroalimentare ha provocato danni rilevanti”. “Una solidarietà che nasce, però – aggiunge - anche dalla consapevolezza che la sopravvivenza del sistema agricolo pugliese è indispensabile per la tenuta dell’intero sistema economico regionale. Per questo mi metterò a capo delle iniziative che dalla Puglia intenderanno muoversi verso Roma e Bruxelles”.
“Una solidarietà –continua - non solo ideale, ma fatta di azioni reali: nelle prossime ore, infatti, riconvocherò un tavolo con tutte le organizzazioni sindacali e di categoria per valutare insieme ogni possibile iniziativa straordinaria da sottoporre alla adozione del governo regionale, compresa la eventuale dichiarazione della stato di crisi, con l’obiettivo di intensificare la pressione rivolta al governo nazionale, che ancora non appare sufficientemente attento a dare risposte. Inoltre, sua mia iniziativa e grazie alla disponibilità del Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani è in programma nei prossimi giorni un incontro con il sottosegretario Gianni Letta ed il governo nazionale”.
“Questo perché – sottolinea Stefàno - la Puglia vuole essere - ed è - in prima fila per difendere la dignità del proprio sistema agricolo, anche attraverso azioni politiche capaci di mobilitare l’intero sistema delle Regioni nei luoghi delle decisioni, con l’obiettivo di ottenere dal governo nazionale quello che da soli non possiamo fare”. “È una battaglia, questa, - aggiunge - che già da tempo stiamo conducendo verso il ministro Zaia ed il governo centrale affinché si dia soluzione con estrema urgenza ad alcune priorità, che non sono più procrastinabili.
Le primissime: la moratoria per i pagamenti Inps e per le azioni esecutive in danno delle aziende agricole, propedeutiche ad una riforma del sistema; il finanziamento del Fondo di solidarietà necessario a dare risposta ai danni provocati dalle calamità e le misure di sostegno all’accesso al credito ed al consolidamento delle passività a breve”.
“Una battaglia - conclude - che mi vedrà personalmente impegnato affinché già nella prossima Finanziaria ci siano segnali di attenzione concreta verso la soluzione delle problematiche che stiamo vivendo. È necessario che il governo centrale, così come hanno fatto altri governi europei, predisponga un piano straordinario che recuperi centralità al tema dell’agricoltura”.
da quotidianopuglia.it
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BARI – Inchiesta sulla sanità, la Procura di Bari: niente reati a carico di Frisullo - Intercettazioni dell’ex vicepresidente della giunta regionale (7/11/2009)
Sandro Frisullo non ha commesso illeciti. I pm che coordinano il filone accreditamenti nell’inchiesta sulla sanità pugliese (orami alle battute finali) non hanno attribuito nessun reato all’ex vicepresidente della Regione Puglia. Il nome di Frisullo emergeva dalle intercettazioni su Gianpaolo Tarantini. L’ex amministratore fu sostituito da Vendola nel rimpasto di Giunta, dopo lo scandalo.
da quotidianopuglia.it
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Forse anche Vendola non andrebbe da solo (7/11/2009)
Forse non è vero ciò che scrive Repubblica della telefonata di Casini ad Emiliano: “Caro Michele, o ti candidi tu oppure l’Udc va a destra”. Del resto, anche il sindaco di Bari la smentisce. Ma, nell’Italia del verosimile che conta più del vero, la notizia offre il più forte dei vantaggi politici: è un’ipotesi credibile, addirittura la più logica fra quelle circolate dopo l’incontro di Casini col nuovo segretario nazionale Pd Bersani e dopo il rinvio alla prossima settimana delle candidature PdL. Berlusconi, Fini e Bossi dovevano deciderle ieri sera.
GIS. da quotidianopuglia.it
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Si confonde il dialogo col monologo (7/11/2009)
Dappertutto si sente parlare di dialogo sia esso politico, sociale, economico. Di fatto quello che noto, così a prima vista, è che c’è una difficoltà oggettiva a dialogare, oppure si confonde il dialogo con il monologo, vale a dire quella pessima abitudine di parlarsi addosso o di parlare addosso alle persone. Il dialogo vero è ben diverso da quanto detto sopra.
Innanzitutto il dialogo è un’ esperienza che coinvolge la vita delle persone. Sì, perché dialogare vuol dire essere movimento verso un’ altra persona che si vuole conoscere, imparando ad apprezzarla per quello che è, e per ciò che ti può dare della sua vita. Dialogare vuol dire vivere un rapporto con un’altra persona che vada al fondo dell’esperienza umana al fine di scoprire la bellezza di chi è diverso da te.
Vi assicuro che questa esperienza coinvolge tutti i fattori della realtà, non solo il cuore, ma anche la cultura e senz’ altro coinvolge l’aspetto più intimo della persona, il suo rapporto con Dio. Ci si scopre abitanti di una casa più grande, dove vicino a me vivono esperienze diverse di vita e di fede. Ancor di più si capisce che gli altri hanno di fatto le stesse sul senso della vita che io porto nel cuore. Qui scopro che non sono solo e che il centro del mondo non sono solo io. Il dialogo parte da Dio, perché è Lui il centro del mondo.
Il dialogo tra me e un’altra persona parte da Dio, perché è Lui il vero oggetto del nostro dialogo, anche se si parla di politica e di economia. Sì, amici miei, questo è vero, perché Dio c’entra con tutto. Dio c’entra col fatto che mi alzo alla mattina e la prima cosa che faccio è pregare.
Il dialogo con Dio c’entra anche col fatto che capisco che nel mio condominio non vivo da solo e se dunque alla porta a fianco c’è una persona sola, afflitta da mille preoccupazioni o più semplicemente bisognosa di affetto, io mi faccio carico di lei e le dedico del tempo per farle compagnia.
Farsi carico del bisogno dell’altro. Questa non è solo una bella frase fatta o un valore messo là in alto da guardare come qualcosa di irraggiungibile. Farsi carico del bisogno dell’altro vuol dire dialogare proprio con quel Dio che ci dice “Vedi, io sono là, dove quella persona soffre. Vieni a trovarmi e dialoghiamo insieme”.
Oggi più che mai dialogare con Dio vuol dire essere attento a coloro che per problemi di lavoro, di ingiustizie subite, di razza, di colore, o più semplicemente per il fatto di professare un’altra religione, vengono sistematicamente perseguitati o messi al limite delle società del mondo.
Carmelo Carparelli da quotidianopuglia.it
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Influenza A, sette i casi gravi. In 48 ore prenotate tremila vaccinazioni in Puglia - Il viceministro alla Salute Fazio e l’assessore regionale Fiore: ‘Vaccini sicuri’(7/11/2009)
L’influenza A, così come del resto l’influenza stagionale, fa vittime soprattutto nelle persone con patologie pregresse e dunque a rischio (30 i morti in Italia). In Puglia sono sette i casi gravi (dati dell’Osservatorio epidemiologico regionale). Ieri l’ultimo: una 51enne con problemi di obesità è stata ricoverata al Policlinico di Bari. Una 31enne incinta, affetta da stenosi mitralica (restringimento della valvola mitralica del cuore) a Trani; una 50enne, senza nessuna patologia a Castellana Grotte.
E ancora una 50enne con problemi di obesità e ipertensione al Policlinico di Bari. Tre i bambini, le cui condizioni migliorano, ricoverati al Pediatrico di Bari e ad Acquaviva. L’Osservatorio epidemiologico segnala che l’H1N1 ha subito “un’impennata da ottobre: passando dai 3465 casi a settimana a 7134 alla fine del mese. Inoltre – spiega l’Osservatorio – in otto mesi sono stati eseguiti 1059 tamponi in Puglia e Lucania, il 31% dei quali (334) è risultato positivo”.
Per il vaccino, ci sono già tremila prenotazioni nei 137 centri pugliesi: non c’è stata una domanda di massa, difficilmente ipotizzabile, ma comunque “soddisfacente” per la Regione. La situazione è a macchia di leopar- do, con i tarantini che si mostrano fiduciosi sugli effetti del nuovo farmaco, baresi e brindisini, invece, ancora scettici e titubanti.
Al momento, la Puglia ha a disposizione solo 93 mila dosi, la prossima settimana dovrebbero arrivarne altre 74mila. Sempre poche rispetto al milione stimato qualche settimana fa. Da lunedì, potranno immunizzarsi gli adulti under 65 a rischio. I cittadini affetti da patologie potranno andare direttamente nei centri, portando con sé la documentazione sanitaria che ne attesta la malattia.
In questo modo, la Regione ha evitato file inutili dai medici di base. Per i pugliesi che rientrano nelle categorie a rischio e già inclusi nei programmi di assistenza domiciliare, la vaccinazione sarà somministrata dai propri medici e pediatri di famiglia. La novità dal vice ministro Fazio: “Con la fine del picco cominceremo con calma a raccomandare la vaccinazione a tutti per evitare una seconda ondata di influenza, l’anno prossimo.
Ricorderete che sia la spagnola sia l’influenza del 1968, colpirono in maniera forte nella seconda ondata, sempre più pericolosa della prima. Abbiamo gli strumenti, che sono i vaccini, e dobbiamo evitarla”. L’assessore pugliese alla Sanità Fiore ribadisce: “Il vaccino è il mezzo più sicuro ed efficace per non ammalarsi e per evitare la trasmissione della malattia, quindi vaccinarsi è importante”.
Le persone a rischio che hanno diritto al vaccino sono quelle che presentano almeno una delle seguenti condizioni: malattie croniche all’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e broncopneumopatia cronica ostruttiva; gravi patologie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite; diabete mellito e altre patologie metaboliche;
gravi epatopatie e cirrosi epatica; malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; patologie congenite ed acquisite che comportano carente produzione di anticorpi; immunosoppressione indotta da farmaci o dall’Aids;
malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari; obesità con indice di massa corporea superiore a 30.
Cinzia Stramaglia da quotidianopuglia.it
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Vendola: se non si sbloccano subito i Fas chiederemo conto del ritardo a Tremonti - Significano cantieri e nuovi posti di lavoro’ (7/11/2009)
Dopo l’ennesimo rinvio del Cipe al varo dei Piani attuativi regionali sulle opere da finanziare con i fondi Fas ecco cosa ha detto il presidente della giunta pugliese Vendola: Se non si sbloccano, noi chiederemo conto a chi, nel governo, ha bloccato per mesi il varo del Par- Fas, in cui ci sono progetti già cantierabili. E aprire cantieri in un momento di crisi significa dare lavoro.
Il dibattito vero lo potremo fare solo dopo la riunione del Cipe che vara il Par-Fas, Il sottosegretario Letta mi ha assicurato che il ritardo è legato solo a problemi tecnici relativi alla spendibilità di una parte di queste risorse per i ripiani dei disavanzi sanitari e che ci sarà solo un rinvio di una settimana. Noi abbiamo chiesto garanzie.
Io vengo a discutere, ma se la discussione è un trabocchetto e si vuole dare il portafoglio alle regioni dopo che hai già presentata la lista della spesa e nella lista ci sono le risorse dei ministeri, allora non ci sto: questo è un annuncio di guerra. Dopo mesi e mesi di rinvii, il ministro Tremonti si deve assumere le sue responsabilità politiche, perché ha tardato la cantierizzazione di opere su cui abbiamo i progetti esecutivi.
Nichi Vendola da quotidianopuglia.it
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