LA tomba della Medusa rappresenta, senza dubbio, uno dei monumenti funerari più imponenti finora ritrovato ad
Arpi, il principale e più esteso centro della Daunia preromana, posto a pochi chilometri dal capoluogo dauno.
Questo monumento doveva infatti rappresentare, in un certo senso, il punto di inizio del recupero dell’imponente e vastissimo patrimonio storico dauno, ma anche la rivincita dell’archeologia legale sugli scavi clandestini, e sul commercio illegale di inestimabili oggetti storici, mentre invece è diventato il simbolo del degrado e della indifferenza delle autorità locali.
La valente e instancabile archeologa
Marina Mazzei prematuramente scomparsa (Foggia, 18 maggio 1955 -1 agosto 2004) aveva scelto, infatti, la Tomba della Medusa come primo nucleo del parco archeologico di Arpi, per l’indubbia straordinarietà del monumento funerario, appartenuto ad una ricca e colta famiglia del III secolo a. C, espressione dell’alto livello raggiunto dall’architettura e dall’artigianato artistico promossi dall’aristocrazia arpana, sotto la forte influenza della cultura greca e specificamente macedone di età ellenistica.
Marina Mazzei ha assunto la carica di ispettore archeologo nel 1985 ed ha diretto l’Ufficio di Foggia della Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia per poi assumere il ruolo di Direttore Archeologo coordinatore.
Nel 1993 è stata direttrice del Museo Nazionale di Manfredonia e referente della soprintendenza nei rapporti con il Comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio archeologico, incarico affiancato ad una politica di vincoli ed espropri di aree di interesse archeologico.
“Quando si chiedeva a Marina Mazzei come riuscisse a conciliare il suo impegno di studioso con quello di direttore archeologo del Centro Operativo per l’Archeologia della Daunia, e quindi di donna, rispondeva essenzialmente con un sorriso; quindi aggiungeva di avere accanto a sé collaboratori preziosi: assistenti di scavo, restauratori, fotografi, disegnatori, che la affiancavano con passione nelle moltissime iniziative di cui era inesauribile promotrice.
È però nella premessa a
L’Oro della Daunia che, credo, abbia espresso più precisamente quanto sentisse impellente la necessità di mettere a disposizione di tutti la storia del suo impegno di archeologo, la sua personale esperienza pluriventennale nell’ambito della ricerca, dello studio, della divulgazione e della tutela, definendo quindi al contempo la storia dell’archeologia di questo territorio” (Tratto da Bibliografia degli scritti di Marina Mazzei di Laura Maggio).
Mazzei ha diretto scavi a Mattinata, Arpi, Siponto, Lucera ed altre località del territorio. Relatrice in convegni e seminari internazionali, dal 1996 è stata socio corrispondente dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma. È autrice e curatrice di circa 230 scritti, tra cui 8 monografie tra le quali ‘Siponto Antica”, Foggia 1999 e “Arpi, l’Ipogeo della Medusa”, Bari 1995.
Proprio a quest’ultimo, così come ad altri ipogei arpani, Marina Mazzei ha dedicato anni e anni della propria esperienza professionale. Le case aristocratiche e le tombe a camera del tempo attestano le condizioni di grande ricchezza della città proseguita per alcune famiglie fino al II sec. a. C.
In base ad alcuni riscontri effettuati dalla stessa Mazzei si ritiene che nel
279 a. C., durante la guerra contro Pirro, Arpi contasse circa su 30 000 abitanti.
Tra le meraviglie della cultura dauna finora recuperate si segnalano, inoltre, la casa del mosaico, dei griffi, delle pantere e
l’ipogeo di Ganimede. La casa del mosaico, tuttora in fase di scavo, presenta più ambienti con mosaici ed un un impianto termale provvisto di un bagno. La casa è di evidente stile greco. I mosaici e le pitture su parete ne fanno una delle testimonianze abitative più significative del rapporto tra mondo ellenico e mondo italico nel periodo compreso tra il IV e il III sec. a. C..
Individuata nel 1980 dai «tombaroli», la tomba della Medusa fu completamente saccheggiata del suo corredo: i fori nelle volte delle celle sono ancora visibili.
Gli scavatori clandestini, dopo averla svuotata dei pregevoli corredi, finiti in chissà quale collezione privata o museo straniero, tornarono all’opera nel 1984, questa volta con un escavatore meccanico, distruggendo la copertura del vestibolo e riuscendo a trafugare il frontone con la raffigurazione della Medusa, che ha dato il nome all’ipogeo, e i capitelli figurati. In seguito ad un casuale controllo stradale della polizia, i pezzi architettonici rubati furono recuperati su un camion diretto a Napoli.
Dal 1989 iniziarono i lavori di scavo e di recupero, che riguardò anche le vicine Tombe del Ganimede e delle Anfore, da parte della Soprintendenza Archeologica, con la direzione di Marina Mazzei.
La Tomba delta Medusa, per la sua eccezionalità, conquistò l’interesse degli studiosi a livello internazionale e anche degli appassionati con una mostra a Foggia, visitata da migliaia di persone. Contemporaneamente all’indagine archeologica si avviarono le procedure di tutela e valorizzazione.
Nel 1998 la Regione Puglia stanziò 3 miliardi di lire, cui si aggiunse un contributo di
555 milioni del Comune. Nonostante questi finanziamenti, i lavori restarono bloccati per anni a causa di una serie infinita di pratiche burocratiche.
Si arrivò così alla sospensione dei lavori nel
luglio 2002 a seguito dell’ennesima richiesta di revisione prezzi. Nel
giugno 2003, a causa dei ritardi dei lavori, il Comune si affrettò nella rescissione del contratto, ma in seguito al alcuni errori formali la rescissione fu annullata.
Nel frattempo una ditta interessata ai lavori fallì, mentre un’altra impresa coinvolta sempre nelle opere di restauro dichiarò la propria disponibilità a portare a termine l’opera, previo aggiornamento dei prezzi.
In seguito furono assegnati al parco archeologico della Medusa
oltre un milione e mezzo di euro nel quadro dell’Accordo di Programma tra Regione Puglia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nell’ultima fase (e dunque di recente attualità) la storia della Tomba della Meduse ha toccato il suo massimo squallore: il cantiere è stato del tutto abbandonato, la recinzione divelta, le strutture del cantiere sono state, con il passare del tempo, smontate e rubate: tubi, impalcature, pannelli, addirittura il capannino prefabbricato utilizzato dagli operai come spogliatoio e magazzino.
Oggi la tomba daunia, visibile dagli automobilisti che percorrono l’A14 a nord di Foggia, a metà strada con San Severo, privo di copertura, è diventato in una specie di imbuto che raccoglie le acque piovane.
La situazione di abbandono ha favorito
atti di vandalismo: le colonne del vestibolo sono state abbattute, una base è stata addirittura rubata.
Gli affreschi, dei mosaici a ciottoli, restaurati sotto la direzione della Soprintendenza, per un costo di 588 milioni di lire, sono risultati gravemente compromessi.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicati ulteriormente
i scavi clandestini dei tombaroli che hanno garantito loro
ingenti profitti, grazie
all’imbarazzante e colpevole silenzio delle autorità locali che preferiscono infatti “altre forme d’investimento” forse più rapide, forse più redditizie.
Si è calcolato che siano stati oltre 200.000 reperti archeologici trafugati nell’ultimo ventennio ad Arpi, sufficienti per creare uno dei più grandi musei al Mondo.
Una volta mi è capitato di scoprirne alcuni al Brittish Museum a Londra e mi è sembrato surreale vedere ammirare vasi di Salapia, Siponto e Arpi a migliaia di Km da dove erano stati recuperati. Probabilmente, per tanti altri,questo non è così.
(foto tratte da: www.forum.meteonetwork.it)
Agostino del Vecchio da
Stato Quotidiano.it
Foggia – Esenzione dell’accisa sul gasolio per le coltivazioni in serra. Soddisfazione Coldiretti (9/11/2009)
LA conferma dell’esenzione dell’accisa sul gasolio per le coltivazioni in serra salva un settore del Made in Italy. Questo il commento di Coldiretti Puglia che esprime la sua soddisfazione per gli esiti della vicenda che ha trovato definitiva risoluzione grazie alla nota del Ministero delle Politiche Agricole inviata all’Agenzia delle Dogane con la quale si chiarisce definitivamente che “le esenzioni dell’accisa sul gasolio sotto serra permangono”.
“Sono state tempestivamente accolte le preoccupazioni espresse dalla Coldiretti– commenta il Presidente della Coldiretti Puglia,
Pietro Salcuni – che aveva lanciato l’allarme sugli effetti della circolare dell’Agenzia delle Dogane del 3 novembre che, nel sospendere l’esenzione dell’accisa per le coltivazioni sotto serra, avrebbe di fatto determinato un insostenibile aumento del 22 per cento in un solo giorno del costo del gasolio”.
Una situazione che avrebbe azzerato la produzione in serra di fiori, piante ornamentali e ortaggi, comprese alcune coltivazioni tradizionali come le stelle di Natale, poiché il riscaldamento delle serre è utilizzato in alcuni casi in maniera continuativa per tutto l’inverno, in altri casi gli impianti vengono accesi solo in caso di repentino abbassamento delle temperature.
“Con il crollo del 13 per cento dei prezzi medi dei prodotti agricoli a settembre è impensabile gravare il settore con i costi fiscali aggiuntivi proprio nel momento in cui – sostiene il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – si discute della necessità di un loro contenimento per il rilancio dell’economia.
L’esenzione dell’accisa sul gasolio è fondamentale per la competitività delle imprese agricole che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell’energia è inferiore e che godono di agevolazioni atte all’abbattimento del costo delle fonti energetiche”.
Per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall’Unione Europea.
da
Stato Quotidiano.it
link
Indagine servizio sanitario, Fiore a Ruocco: la documentazione inviata a Saccomanno (9/11/209)
ANCHE i dati delle consulenze esterne relative a 3 strutture dell’Asl/Fg nella documentazione inviata dall’assessorato alla Salute della Puglia al senatore Michele Saccomanno, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale.
La precisazione arriva tramite una lettera, dall’assessore alla Salute pugliese,
Tommaso Fiore, all’interrogazione presentata nei giorni scorsi dal Consigliere regionale del gruppo An,
Roberto Ruocco, in merito ad una “presunta mancanza di collaborazione”, denunciata dallo stesso
senatore Saccomanno (membro, come detto della 12^ commissione permanente di Igiene e Sanità, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, membro della Commissione parlamentare per la semplificazione), in merito ad una produzione di documenti, alla Commissione Parlamentare d’Indagine, sul Servizio Sanitario :
Fiore risponde a Ruocco dicendo che, in riferimento all’interrogazione urgente formulata il 5 novembre 2009, con la quale il consigliere ha richiesto dei chiarimenti in relazione alla pubblica denuncia formulata dall’onorevole Saccomanno, non si tratterebbe, nello specifico, di una singola richiesta che è stata formulata dalla Commissione presieduta dal senatore Ignazio Marino alla Regione Puglia ma di “diverse istanze”
In particolare, una richiesta del 31 luglio 2009, con la quale Saccomanno avrebbe richiesto i documenti relativi alla programmazione sanitaria regionale, alla relazione della Corte dei Conti ed al riscontro fornito dalla Regione nonché gli atti di controllo da parte dei Collegi dei Sindaci delle ASL. “Una richiesta documentata tramite la relazione sui Bilanci dell’Esercizio 2007 degli Enti del Servizio Sanitario Regionale”, relazione della Corte dei Conti ad oggetto “Pronuncia ex art 1, comma 170, legge 266/2005”, la
legge Regionale 19 settembre 2008, n.23 “Piano regionale di salute 2008-2010”, e i verbali dei Collegi Sindacali delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliero Universitarie, degli I.R.C.C.S. pubblici della Regione Puglia
Lo stesso dicasi anche per la richiesta del 18.9.2009 con la quale sono stati richiesti i dati, informazioni e documentazioni: su provvedimenti di Riordino della Rete Ospedaliera; normativa regionale sulle tariffe
Informazioni su: numero Asl, distretti, aziende ospedaliere, policlinici universitari; Irccs con indicazione di ubicazione e costi; Case di cura accreditate; posti letto presso Strutture pubbliche, complessivi e per patologie e Posti letto presso Strutture acreditate, complessivi e per patologie e per struttura; ma anche Numero ambulatori e laboratori pubblici, privati e privati accreditati con ubicazione e relativi costi;
numero di RSA Pubbliche, Private e Private accreditate con indicazione di posti letto ed ubicazione, oltre ad una recente stima sul fabbisogno stimato di posti letto di RSA effettuata dalla Regione, nonché bilanci regionali dal 2000 ad oggi nella parte relativa alla spesa sanitaria e relativi atti degli organismi di controllo dal 2000 ad oggi, tassi di ospedalizzazione nel totale ed Asl per Asl: dal 2000 ad oggi, ma anche informazioni sulle consulenze esterne conferite da Enti della Sanità Pugliese dal 2000 ad oggi , sulla spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale, sugli appalti e gare relativi a tutta la protesica (ortopedia, oculistica, ecc..) e sugli organismi di controllo.
Inoltre sarebbe stata documentata anche le delibere e bandi di gara per l’affidamento di servizi (ristorazione, pulizie, servizio rifiuti speciali, mense, portinariato, ausiliariato, gestione calore, pro-forma, informazione ai cittadini in materia sanitaria) con specificazione di diversi aspetti peculiari fra cui le delibere e la “storia amministrativa” della PET-TAC di Bari, l’ubicazione delle strutture deputate alla PET-TAC nella Regione, le delibere e leggi regionali per accreditate strutture RSA e Ambulatori dal 2000 ad oggi, le delibere relative ad appalti di interesse congiunto degli Assessorati alla Sanità ed ai Lavori Pubblici dal 2000 ad oggi, il numero, storia amministrativa ed ubicazione delle RSA in costruzione ma già destinatarie di delibere di accreditamento, storia amministrativa, con tutte le relative delibere, dell’Azienda Ospedaliera “Cotugno” di Bari; dell’Ospedale della Murgia.
Comprese anche documentazioni relative alle consulenze esterne con specifico riferimento alle consulenze di diverse strutture Asl, fra le quali la
Asl Fg/1, 2 e 3 per il 2008.
Nella documentazione è stata fatta luce anche dei nosocomi esistenti nella Regione con particolare riferimento alla situazione degli ospedali che sono ubicati nelle aree regionali esposte a maggiore rischio sismico e possono, al contempo, essere considerati strategici nella rete dell’emergenza e dell’assistenza sanitaria regionale, in quanto sedi di DEA o di PS e dotati di almeno 120 posti letto.
«In relazione alle diverse richieste ed alle modalità e tempi di invio dei dati sono stati sviluppati dei contatti telefonici con la Segreteria della stessa Commissione – scrive Fiore – con cui, peraltro, si è convenuto di effettuare a carico di questa struttura assessorile attività di scansione almeno per parte della copiosissima documentazione al fine di agevolare i lavori della Commissione parlamentare fornendo su supporto magnetico quanto richiesto».
Così sarebbe già avvenuto dal mese di agosto e successivamente in data 22.10.2009 allorquando è stato effettuato il primo invio su supporto magnetico della documentazione, delle informazioni e dei dati disponibili, con riserva di inviare la restante documentazione.
«E’ del tutto evidente che le diverse richieste formulate dalla Commissione e per un numero notevole di atti, dati ed informazioni e soprattutto per un lasso temporale di circa 10 anni richiede un impegno eccezionale in un momento già particolarmente gravoso per le concomitanti e ben note “emergenze” di tipo sanitario oltre che organizzativo, tecnico ed amministrativo cui questo Assessorato sta sopperendo nonostante le ataviche carenze di organico», ha scritto Fiore.
«Deve essere ben evidente la ingenerosità dell’interrogante che non tiene in nessun conto la dimensione temporale della politica»
da
Stato Quotidiano.it
link
Bari - Torremaggiore, crisi agricoltura tra Consiglio e tavolo tecnico con Stefàno (9/11/2009)
FISSATA per stamane, lunedì 9 novembre, alle ore 10.30 presso l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, la riunione del tavolo istituzionale con le organizzazioni di categoria e sindacali del comparto agricolo pugliese convocato con urgenza dall’assessore
Dario Stefàno.
Obiettivo del’incontro, la valutazione di “ogni possibile iniziativa straordinaria da sottoporre alla adozione del governo regionale”, compresa la eventuale dichiarazione dello stato di crisi, con l’obiettivo di alimentare la pressione sul governo nazionale, affinché dia risposta alle domande di un comparto “in evidente difficoltà”.
Al tavolo è stato invitato anche il sindaco di Torremaggiore, in rappresentanza di tutti i sindaci dei Comuni del Foggiano interessati dalla mobilitazione in corso.
La crisi dell’agricoltura è stata inserita anche negli ordini del giorno del Consiglio comunale di Torremaggiore, convocato in prima convocazione sempre stamane, lunedì 9 novembre.
Nel corso della seduta si dovrebbe parlare dell’approvazione del documento di sostegno agli agricoltori, sottoscritto venerdì pomeriggio dopo la seduta nel Comune dello stesso centro.
Intanto continua la protesta degli agricoltori con la probabile (le date e le modalità dell’agitazione sono decise dal comitato spontaneo di agricoltori) celebrazione di uno sciopero generale a Torremaggiore il prossimo 10 novembre.
Questi comunque gli altri punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale: Richiesta convocazione del consiglio comunale revoca in autotutela della seduta consiliare del 9 ottobre 2009;
Approvazione regolamento e schema di convenzione per installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili superiori ad un Mw; Modifica ed integrazione schemi di convenzioni relativi ad installazione impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili approvati con atti consiliari n. 12/2009, 27/2009 e 28/2009; confraternita Misericordia Torremaggiore – richiesta di assegnazione terreno per edificazione – determinazioni;
L’Assise è convocata il 9 novembre alle ore 17,00 presso il Castello Ducale, in eventuale seconda convocazione il 10 novembre alle 18,00 sempre presso il Castello Ducale.
Tornando alla crisi dell’agricoltura: il presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Foggia,
Luigi Lepri, in vista della grande manifestazione di protesta degli agricoltori della Capitanata, aperta a tutte le Organizzazioni di categoria, e prevista per mercoledì 18 novembre, ha scritto a tutti i Sindacati dei lavoratori agricoli motivando le cause alla base della crisi. Sostegno da parte delle stesse associazioni sindacali.
da
Stato Quotidiano.it
link
Foggia - Puglia, Cassa integrazione guadagni ad ottobre 2009 (9/11/2009)
ANCHE il mese di ottobre conferma, con i suoi dati, la drammaticità del mercato del lavoro. 94,7 milioni sono le ore autorizzate a titolo di Cassa Integrazione guadagni, di cui circa 57 milioni per interventi ordinari e 37 per interventi straordinari.
Rispetto allo stesso mese del 2008 registriamo aumenti complessivi del 322,2%, 419,2% per interventi ordinari e 229,3% per quelli straordinari.
“Ben più difficile appare, invece, la situazione nella nostra regione – aggiunge
Aldo Pugliese, segretario generale Uil di Puglia e di Bari – : se nel complesso si registra un aumento medio del 198,1 %, quindi migliore del dato nazionale, è nell’analisi dettagliata che si riscontrano tutte le difficoltà del nostro sistema produttivo: 1.643.081 sono le ore autorizzate per interventi straordinari (aziende che hanno ormai definitivamente cessato il ciclo produttivo), il 295,7 % in più rispetto all’ottobre 2008; mentre gli interventi legati alle crisi temporanee di settore, si attestano, sempre in Puglia a 2,4 milioni di ore, pari a + 155,2% rispetto ad ottobre 2008”.
E’ quindi sempre più necessario ed urgente da parte delle Istituzioni, sia a livello nazionale che locale, attivare ogni misura ed intervento che possa fornire sostegno al nostro mercato del lavoro: “Occorre avviare rapidamente – sostiene Pugliese – tutti quei cantieri, piccoli e grandi, bloccati nelle lungaggini burocratiche e che potrebbero fornire lavoro a migliaia di operai.
Occorre, inoltre, fornire sostegno a tutte quelle famiglie che hanno visto, in questi mesi, ridurre la propria capacità di spesa conseguentemente alla perdita del posto di lavoro di quello che in molti casi era l’unico sostegno economico del nucleo familiare; senza dimenticare che con il perdurare della situazione di crisi e, con l’esaurirsi dei periodi di intervento degli ammortizzatori sociali, sempre più famiglie rischiano, entro pochi giorni, di non poter più acquistare nemmeno quei beni necessari per la sopravvivenza”.
da
Stato Quotidiano.it
link
Foggia – facoltà Economia, al via corso di aggiornamento in Diritto del Lavoro (9/11/2009)
PARTIRA’ domani, martedì 10 novembre, la VI edizione del Corso di aggiornamento in Diritto del Lavoro “Cultura d´impresa e sviluppo del territorio: profili normativi e modalità applicative”, organizzato dalla Facoltà di Economia dell´Università degli Studi di Foggia, dall´Ordine dei Consulenti del lavoro e dall´Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Foggia.
L´edizione 2009, articolata in 8 incontri, è stata organizzata in collaborazione con la Provincia di Foggia, l´Ordine degli Avvocati di Foggia, la Camera Giuslavoristi di Capitanata e l´Associazione Giovani Legali di Foggia ed ha avuto, inoltre, il patrocinio dell´Ordine nazionale dei Consulenti del Lavoro, del Comune di Foggia, A.N.C.L. Unione Provinciale di Foggia, Unione nazionale Giovani Dottori Commercialisti di Foggia, A.I.D.P. Gruppo Puglia e Basilicata e Adecco Italia.
Il Corso, nato per venire incontro alle esigenze formative superiori di settore, particolarmente sentite e diffuse in ambito professionale, offrirà ai partecipanti un percorso di studio avanzato sui diversi profili dell´ordinamento giuridico.
Quest´anno docenti universitari ed esperti del settore relazioneranno su “Cultura d´impresa e sviluppo del Territorio: profili normativi e modalità applicative”, come recita l´eloquente sottotitolo del Corso di aggiornamento.
I lavori inizieranno martedì 10 novembre 2009, alle ore 15.30, con una Tavola Rotonda dal titolo “La valorizzazione della cultura d´impresa: il ruolo delle istituzioni”.
Il corso proseguirà l´11, 18 e 25 novembre e il 2, 9 e16 dicembre, concludendosi il 18 dicembre con la Tavola Rotonda dal titolo “La cultura d´impresa per lo sviluppo del territorio”.
Tutti gli incontri si terranno nell´Aula Magna dell´Università degli Studi di Foggia (via R. Caggese, 1 – Foggia), alle ore 15.30. L´iniziativa, coordinata dal dott. Roberto De Meo esperto di Diritto del Lavoro, si è avvalsa del contributo scientifico del prof. Tommaso Germano docente di Diritto del Lavoro dell´Università degli Studi di Bari. Il Corso di aggiornamento è destinato a Consulenti del Lavoro, Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Avvocati, Direttori Generali-Amministrativi e Finanziari, Manager del personale, cultori della materia, studenti e, in generale, quanti operano nel settore.
Le singole giornate saranno valide per il riconoscimento di 3 crediti formativi professionali, mentre le tavole rotonde attribuiranno 4 crediti formativi da parte di ciascun ordine di appartenenza.
Alla prima giornata di lavori sono previsti gli interventi di Giuliano Volpe, Magnifico Rettore dell´Università degli Studi di Foggia, Antonio Pepe – Presidente della Provincia di Foggia, Roberto De Meo – Esperto di Diritto del Lavoro, Filippo Santigliano – Gazzetta del Mezzogiorno, Michele Losappio – Assessore regionale Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Gianni Mongelli – Sindaco di Foggia,Isabella Varraso – Preside della Facoltà di Economia dell´Università degli Studi di Foggia, Leonardo Lallo – Assessore provinciale Politiche del lavoro e Formazione Professionale, Tommaso Germano – Professore di Diritto del Lavoro Università degli Studi di Bari.
da
Stato Quotidiano.it
link
Torremaggiore – Crisi agricoltura, domani sciopero generale. Le rivendicazioni del settore (9/11/2009)
PROSEGUE la protesta degli agricoltori dell’Alto Tavoliere e dei Monti Dauni settentrionali per “sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sulla gravità della sistuazione economica delle aziende agricole e più in generale del territorio”.
Domani, 10 novembre, il comitato spontaneo degli agricoltori ha indetto uno sciopero generale che coinvolgerà tutte le categorie professionali della provincia.
I sindaci dei comuni interessati hanno deciso di appoggiare l’iniziativa di protesta condividendo le ragioni alla base dello sciopero generale. E’ delle ultime ore anche la conferma della presenza a Torremaggiore, domani, dell’Assessore Regionale Dario Stefano e dell’Assessore Provinciale Savino Antonio Santarella.
Inoltre, a Palazzo di Città, stanno arrivando richieste di informazione e di adesione alla manifestazione anche da parte di altri comuni del Gargano.
Questa mattina il sindaco di Torremaggiore, Alcide Di Pumpo, ha partecipato al tavolo istituzionale con l’Assessore Regionale Stefano. Il sindaco Di Pumpo ha illustrato all’assessore la drammaticità della situazione.
Mercoledì, intanto, vi sarà un incontro, da parte dell’Assessore Regionale, a Roma con i rappresentanti del Governo Zaia (Politiche Agricole) e Fitto (Affari Regionali) per mettere a punto le risposte concrete da dare agli agricoltori.
La manifestazione di domani di Torremaggiore, vedrà la convergenza di tutti gli agricoltori del territorio sulla città nella quale è nata la prima scintilla della protesta, e partirà con il raduno alle ore 8 presso piazzale E.Fermi. Il programma prevede una lunga sfilata per le vie della città con un pubblico comizio in Piazza della Repubblica. La fine della manifestazione è prevista per le ore 14.
Si ricorda che lo scorso 5 novembre i rappresentanti degli agricoltori degli Enti Locali dei Comuni dell’Alto Tavoliere (Torremaggiore, San Severo, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti, Apricena, Lesina, Poggio Imperiale) e dei Comuni dei Monti Dauni settentionali (Lucera, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Pietra Montecorvino), si riunirono alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Foggia, per fronteggiare la crisi agricola del territorio. A fine riunione è stato redatto un documento, approvato e sottoscritto dalle parti presenti, per mettere in rilievo le difficoltà del settore agricolo in crisi e gli obiettivi posti alla base del programma seguente.
E’ opportuno ricordare che la crisi, che investe l’intero Meridione d’Italia, è culminata nella costituzione di una Rete dei Municipi Contadini contro la crisi agricola e per la Sovranità Alimentare, promossa da sindaci e consiglieri provinciali di tutte le regioni del Mezzogiorno d’Italia e da agricoltori e loro rappresentanti impegnati per fronteggiare la situazione di disagio.
Nel testo sottoscritto nel Comune di Torremaggiore, i rappresentanti provinciali sottolineano la necessità di “contrastare la crisi delle aziende produttive che, dopo aver realizzato investimenti garantiti dai patrimoni di lavoro di intere generazioni familiari, sono state costrette all’indebitamento estremo per mancanza di reddito ed a causa delle scelte di politica agricola degli ultimi anni, nonché dell’azione speculativa da parte di banche e di multinazionali; di salvaguardare il patrimonio di lavoro e saperi che ha garantito fin qui la tenuta sociale e produttiva dei territori rurali e di tutto il Paese, oggi compromesso da una crisi che colpisce le aziende agricole ed il futuro dei nostri giovani agricoltori, in continua fuga dalle campagne; di evitare il continuo massacro sociale che sta distruggendo le campagne italiane, per cui sono a rischio più del 40% delle aziende agrozootecniche provinciali e che, nel Sud, sta superando ogni limite di guardia fino a diventare un rischio incombente per la convivenza civile e pacifica; di difendere la qualità, sicurezza e genuinità dei nostri prodotti agricoli e le specificità del territorio; di attivare tutte le iniziative possibili per evitare il fallimento delle aziende agricole con strumenti di sostegno ed aiuti per lo sviluppo dell’agricoltura.
.Con il testo, gli agricoltori chiedono pertanto che venga dichiarata dal Governo “la crisi socioeconomica delle aziende agricole nelle campagne per assumere provvedimenti straordinari anche in deroga alle regole comunitarie”;
che venga istituita una “unità di crisi per l’agricoltura” formata dai Ministri all’Agricoltura, all’Economia, al Lavoro, all’Interno, dalla Conferenza Stato Regioni e dai rappresentanti degli Enti locali; che si dichiari la moratoria di tutte le esecuzioni in danno delle aziende agricole per il tempo utile a risolvere la crisi; che si ridiscutano i termini della ristrutturazione e modalità della soluzione per i contenziosi ed i pregressi INPS in modo da consentire a tutti la fuoriuscita dalle pendenze;
si metta mano alla riforma dell’INPS in agricoltura, sempre promessa, in modo da realizzare il riallineamento alle condizioni della media degli altri Paesi Europei con economie agricole concorrenti; venga riconosciuto agli agricoltori un premio “de minimis” per il crollo dei prezzi agricoli, per cui il Parlamento stanzi urgentemente, “come è avvenuto in Grecia ed in Francia e come sta accadendo in Spagna ed in altri Paesi Europei”, risorse finanziarie aggiuntive per sostenere il mancato reddito delle aziende agricole e zootecniche che sta determinando forte indebitamento e rischio di chiusura.
A tal fine nelle diverse misure finanziarie che il Governo ed il Parlamento stanno adottando sulla crisi (decreto anticrisi, legge finanziaria, moratoria, vanno aperti capitoli specifici per rispondere ai problemi delle aziende agricole;
che si attivino procedute puntuali e rigide di controlli sulle importazioni di prodotti agricoli per la lotta contro le frodi e le sofisticazioni, a salvaguardia della tipicità, qualità e sicurezza di quelli locali;che si attivi l’osservatorio sui prezzi di filiera dei prodotti agricoli, a tutela di un reddito minimo garantito per i produttori agricoli ed il giusto prezzo ai consumatori; che si realizzi un piano urgente di tutela e rilancio delle produzioni mediterranee con l’obiettivo di restituire reddito alle aziende, diritti e salario giusto ai lavoratori, prezzo, sicurezza alimentare ed accesso ai cittadini
Giuseppe de Filippo da
Stato Quotidiano.it
link
Foggia – due fermi per tentate rapine (9/11/2009)
CONTINUANO i servizi antirapina della Questura. Due provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nella serata di sabato 7 novembre: uno relativo all’arresto in flagranza di uno dei tre rapinatori, dei quali due con passamontagna di colore nero ed uno armato, che, alle 20 circa avevano fatto irruzione nel supermercato Deco, sito in via Spagna 4; un supermercato che solo tre giorni prima aveva inaugurato la propria attività commerciale.
I tre ladri, dopo aver spintonato il cassiere dell’esercizio commerciale e minacciato con un’arma sia i clienti che il titolare, si sarebbero impossessati del cassetto del registratore di cassa, per darsi in seguito ad una precipitosa fuga.
Appena giunta la segnalazione alla Sala Operativa della Questura di Foggia, una volante avrebbe subito raggiunto la zona C in via Almirante, stada dalle dimensioni ridotte, che rendeva così difficile il transito dei veicoli; nella zona gli uomini della Questura intercettano, proveniente dal senso opposto di marcia e in direzione
via Berlinguer, una Y10 con tre persone a bordo; persone che, alla vista delle polizia, sono subito fuggite, tramite un’inversione di marcia.
Dopo l’inseguimento, la Volante ha cercato di fermare l’auto dei ladri, ma senza esito. In seguito il guidatore della stessa auto in fuga avrebbe rallentato, decelerando, per fuggire dalla zona (via Berlinguer), seguito da un altro ladro.
La fuga sarebbe stata in verità eseguita solo dai due ladri non alla guida dell’auto, che sarebbero fuggiti tramite alcuni condomini privati dell’area.
Il guidatore sarebbe stato invece subito bloccato, così come sarebbero stati recuperati i due passamontagna, utilizzati dagli uomini in fuga, di colore scuro. L’arrestato è un
18enne di Foggia, G.C., fermato per concorso in rapina aggravata.
Sempre sabato è stato eseguito, dagli agenti della Questura di Foggia, un arresto di un foggiano di 28 anni,
Giuseppe Curcetti, per tentata rapina ai danni di due minorenni foggiani, di appena 15 anni.
L’arresto sarebbe avvenuto, verso le ore 21 e 40, in Vico del Tesoro, grazie all’intervento della pattuglia di interforze, composta da un poliziotto e tre soldati in servizio con turno 18/24 nelal zona del centro storico. Al momento della perquisizione, l’uomo sarebbe stato trovato in possesso di un coltello.
Secondo una ricostruzione fornita dagli agenti, una volta avvicinto i due ragazzi di 15 anni, Curcetti li avrebbe minacciati con un coltello da cucina chiedendo otto euro: ma grazie alle urla dei due minori, Curcetti sarebbe fuggito, per poi essere fermato da alcuni militari dell’Esercito, che avevano saputo del fatto dagli stessi minori, ma anche da un agente di polizia del capoluogo.
da
Stato Quotidiano.it
link
Foggia – un arresto per tentato furto (9/11/2009)
UN arresto per tentato furto, a cura dell’Upgsp del capoluogo dauno. Si tratta del 40enne foggiano Attilio Napolitano.
Arrestato anche il 54enne Franco De Toma, nato a Cologno Monzese, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere.
da
Stato Quotidiano.it
link
Foggia - tragedia di viale Giotto: le celebrazioni, i messaggi, le iniziative, il ricordo (9/11/2009)
“LA tragedia di viale Giotto deve rappresentare per tutti noi un monito affinché non accadano più queste sciagure.
Un monito che deve essere valido non solo per Foggia, devastata da quel gravissimo evento, ma anche per l’intero Paese.
Dieci anni dopo, fortunatamente, possiamo dire che tante cose sono cambiate.
Tanto però resta ancora da fare e la forte unione della nostra comunità in nome del ricordo di quella tragedia è la vera forza attraverso la quale la nostra città dimostra, ancora oggi, di essere un esempio di solidarietà”.
Così il presidente della Provincia di Foggia,
Antonio Pepe, ha aperto questa mattina la serie di eventi che si sono svolti a Palazzo Dogana in ricordo del tragico crollo del palazzo di viale Giotto dell’undici novembre 1999 in cui persero la vita 67 concittadini.
Il sindaco di Foggia,
Gianni Mongelli, riferendosi all’inaugurazione del ‘Giardino della Memoria’ (in programma domani, ndr) ha invece sottolineato come sia stato “un dovere civico prima ancora che istituzionale quello di restituire dignità e decoro a quello che fino a poco tempo fa era il cratere lasciato dal palazzo crollato e poi un desolato spiazzo abbandonato all’incuria. Avevamo un debito morale e civico da onorare: da domani quel luogo sarà ufficialmente il giardino in cui la nostra comunità conserverà la memoria di quella tragedia”.
Le celebrazioni per il decimo anniversario del crollo si sono aperte con l’inaugurazione, presso la Sala Multimediale di Palazzo Dogana, di una mostra fotografica tematica, realizzata dal corpo provinciale dei Vigili del Fuoco. Una galleria di scatti dei momenti più intensi e toccanti che videro impegnati in una corsa contro il tempo i Vigili del Fuoco nel tentativo di salvare quante più vite umane possibili (alla fine verranno estratti vivi dalle macerie dieci superstiti, ndr).
Sempre a Palazzo Dogana, presso la Sala del Tribunale, sono stati poi presentati la ‘Relazione di primo intervento’ del corpo provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia e il volume ‘Quando il mondo ti crolla addosso’ di Antonietta Padalino.
“Un libro che vuole essere un omaggio alle vittime e ai loro familiari – ha spiegato l’autrice –. Un viaggio nella quotidianità di chi oggi non c’è più e di chi, da dieci anni, fa i conti con l’assenza dei suoi cari.
Di chi, come me, è stato personalmente colpito dal lutto che la morte porta con sé. Una storia che parte dal racconto della tragedia e che porta all’amore per la vita, al ricordo che costituisce di per sé la volontà di andare avanti e di vivere la propria esistenza con maggiore profondità”.
Erano inoltre presenti agli appuntamenti ospitati a Palazzo Dogana Paolo Agostinacchio (all’epoca del crollo sindaco di Foggia), il presidente dell’International Police Association di Foggia Luca Di Mola, il delegato regionale dell’Ipa Cataldo Abbracciavento, il comandante dei Vigili del Fuoco di Foggia Vincenzo Ciani, il funzionario del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia Angelo Farina, il presidente dell’associazione parenti delle vittime di viale Giotto Domenico Caldarulo e lo psicoterapeuta Michele Cusano.
Anche il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, ha inviato una lettera al sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, in occasione delle celebrazioni per il decennale dell’avviversario: “Esprimo, per l’anniversario della tragedia di viale Giotto, sentimenti di partecipazione che manifesto anche in nome del Gruppo di lavoro “Barletta via Canosa 1959 – 2009″, che tutela la memoria della vittime causate dall’analogo dramma verificatosi a Barletta.
Accomunati da questi tristi eventi, rivolgiamo un doveroso omaggio alle vittime e solidarietà ai familiari”.
Si svolgerà domani mattina, alle 10.00, la cerimonia di consegna alla città del ‘Giardino della memoria’: l’area verde e alberata realizzata dall’Amministrazione comunale in viale Giotto, laddove sorgeva il palazzo crollato nella notte dell’11 novembre.
Le manifestazioni civiche e religiose per la celebrazione del 10° anniversario della tragedia in cui persero la vita 67 persone proseguiranno nel pomeriggio di martedì e nella giornata di mercoledì 11 novembre. Domani, martedì 10, alle ore 10 si svolgerà la cerimonia di consegna alla città del “Giardino della Memoria”, al viale Giotto 120.
Alle 17 e 30, in p.zza XX Settembre/viale Giotto n.120, la fiaccolata del ricordo, con deposizione di corone al Giardino della Memoria. L’11 novembre, alle ore 11, al Cimitero comunale – Memoriale Vittime viale Giotto, con deposizione delle corone del Comune di Foggia e della Provincia di Foggia.
Alle 18 d 30 , alla Chiesa del Sacro Cuore, messa cantata del tenore Luciano Natale. Alle 20 e 30, alla Chiesa di San Giovanni Battista, Requiem in do minore del coro polifonico Jubilate Deo.
da
Stato Quoidiano.it
link
LUCERA - Litiga e spintona la moglie: deceduta 58enne (9/11/2009)
Ha lottato tra la vita e la morte per 9 giorni, ma alla fine la ferita al capo era troppo profonda: ematoma causato da un "banale" litigio domestico con il marito per chi dovesse scegliere il programma televisivo da vedere.
Ieri, il cuore di Carmela De Gironimo, la lucerna di 58 anni non ha retto più, è deceduta all'ospedale Lastaria di Lucera dove era ricoverata dallo scorso 31 ottobre.
Era in coma da quel terribile giorno, quando il coniuge l'aveva spinta, facendole battere il capo a terra. Ora il marito G.P. 59enne, con problemi di salute e pesanti difficoltà di deambulazione è stato denunciato dai carabinieri del centro federiciano con l'accusa di omicidio preterintenzionale.
Per lui non è scattato l'arresto proprio a causa delle gravi condizioni fisiche. Nelle ore successive al fatto di sangue gli investigatori dell'Arma, hanno accertato che lo scorso 31 ottobre i due coniugi, hanno avuto un violento litigio, per chi dovesse gestire il telecomando del televisore.
L'uomo, in preda all'ira, l'ha spinta. Qui purtroppo è entrato in gioco il fato: la donna, ha perso l'equilibrio, e, fatalmente, è inciampata nel tappeto battendo violentemente il capo tra il muro e il pavimento. Dopo il brutto colpo la 58enne, con le proprie gambe, si è recata all'ospedale di Lucera.
Apparentemente non sembrava nulla di grave tanto che, immediatamente dopo, è dimessa. Dopo qualche ora però le sue condizioni sono peggiorate. Ha accusato strani malori ed è subito stata ricoverata in stato comatoso a causa del grave ematoma al capo.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
link
PROGETTI PER DIECI AREE DEL SUD (9/11/2009)
La Fondazione per il Sud sollecita 10 specifiche aree delle regioni meridionali, individuate tra quelle caratterizzate da situazioni di particolare disagio economico e sociale, a una mobilitazione di energie per creare occasioni di sviluppo a partire dalla valorizzazione delle risorse locali.
Le aree interessate I quartieri: San Paolo a Bari; San Cristoforo a Catania; Secondigliano a Napoli; Brancaccio a Palermo Le aree intercomunali: Campobello di Licata e Ravanusa in provincia di Agrigento; Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore e San Lupo in provincia di Benevento; Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis in provincia di Foggia; Gonnoscodina, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pompu, Siris in provincia di Oristano; Castelgrande e Muro Lucano in provincia di Potenza; Bagaladi, Melito di Porto Salvo, Montebello Ionico, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo in provincia di Reggio Calabria.
Attraverso tale Invito la Fondazione chiama le organizzazioni del volontariato e del terzo settore di quei territori a esprimere idee e proposte di intervento volte allo sviluppo del territorio, con azioni integrate sulle diverse linee di intervento promosse dalla Fondazione, in particolare sui temi dell’educazione e dell’integrazione. Con questa azione, la Fondazione intende focalizzare l’attenzione su un concetto di sviluppo locale “pluridimensionale”, che integri la dimensione economica con quella sociale. La Fondazione mette a disposizione fino a 7 milioni di euro complessivi. L’invito scade il 19 febbraio 2010.
da Iniziativa Meridionale.it
link
Pescara -Nessuna traccia dell'uomo che ha sparato all'ex convivente e al suo nuovo compagno - Stalker ancora in libertà (9/11/2009)
E’ ancora in libertà Michele Lambiase, il 46enne che ieri è evaso e ha poi ha ferito a colpi di pistola l’ex convivente e il fidanzato di lei.
Un piano pensato a freddo. Lambiase infatti è partito da Foggia dove era agli arresti domiciliari per stalking ed è arrivato a Montesilvano in provincia di Pescara.
I carabinieri, infatti, hanno trovato la parrucca bionda e gli occhiali con la montatura rossa che l’uomo ha indossato prima di sparare alla coppia. Un travestimento abbandonato vicino alla macchina della donna.
Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, Lambiase si era appostato sotto l’abitazione dell’ex fidanzata e dei suoi genitori, a Silvi Marina. Quando lei è uscita di casa con l’attuale compagno, l’ha seguita. Ha atteso che parcheggiasse e salisse sull’automobile dell’uomo, quindi ha aperto lo sportello ed ha sparato: un colpo ha raggiunto la donna in viso. Un altro, l’uomo al torace. Il terzo, è stato esploso contro l’auto già avviata.
Nonostante la ferita, infatti, il compagno della donna è riuscito a mettere in moto ed a raggiungere la vicina caserma dei carabinieri per chiedere aiuto. Entrambi sono stati operati: lei è sfigurata, a lui è stato tolto un rene ed ha riportato gravi danni ad un polmone.
Nessuna traccia, per ora, di Lambiase. Le ricerche dei carabinieri sono concentrate sulla rete di conoscenze che l’uomo ha a Silvi Marina, in provincia di Teramo.
Il 46enne era stato arrestato nei giorni scorsi per stalking nei confronti della donna ed era agli arresti domiciliari a Foggia, da dove è fuggito per raggiungere Montesilvano e mettere fine alla sua ossessione a colpi di pistola.
da
Corriere2000,it
link
Senigallia, arrestato un pugliese per il furto alla Sadori del maggio '08 (9/11/2009)
Dieci mesi di indagini dei Carabinieri preso un componente della banda. Furto alla Cesanella per 250 mila €
Arrestato un pregiudicato pugliese per il furto alla Sadori Lavori del maggio 2008. Da allora le indagini dei Carabinieri del Nor di Senigallia erano andate avanti sotto la guida del Comandante Roberto Cardinali.
Sabato 7 novembre si è finalmente giunti ad un primo passo per individuare il resto della banda che aveva messo a punto il furto di tre autoarticolati con altrettanti mezzi "bobcat" per i lavori che l’azienda aveva parcheggiato all’interno dell’area nella zona Cesanella di Senigallia.
Nella notte tra il 9 e 10 maggio 08 ignoti avevano forzato il cancello d’ingresso e il capannone che custodiva i tre mezzi. Il valore complessivo tra autocarri, macchine operatrici e materiali vari si aggirava intorno ai 250 mila euro, quindi un danno rilevante per la ditta che aveva dovuto rallentare alcune commissioni che stava portando avanti.
Grazie ad un’impronta del palmo della mano lasciata da C. G., nato a Cerignola (Foggia) nel ’73, si è riusciti ad individuare l’uomo che, unico nella banda, aveva commesso un qualche errore. Finora infatti non si erano riscontrati altri indizi per portare avanti le indagini.
L’uomo, un disoccupato pregiudicato per altri numerosi reati contro il patrimonio, è stato identificato grazie al riscontro dattiloscopico tra le varia compagnie dei Carabinieri a livello nazionale finchè quella di Cerignola non ha dato esito positivo.
Per lui è scattata subito la custodia cautelare, ora è a disposizione degli inquirenti per ricavare altre notizie sui componenti della banda ancora ignoti.
di Carlo Leone da
60019.it
link
FOGGIA — A CaRAPELLE Voto di scambio, indagato il sindaco (9/11/2009)
Palomba avrebbe promesso un aiuto economico a un suo avversario politico. Obiettivo preferenze per la rielezione
Una feroce campagna elettorale comunale nel 2008 in un piccolo centro con poco più di 6000 anime che non si è chiusa quando è stato eletto il sindaco di centrosinistra ma che è finita al centro di un’inchiesta della procura di Foggia.
E venerdì a distanza di un anno e mezzo la procura ha notificato al sindaco, Alfonso Palomba un avviso di conclusione di indagine e un avviso di garanzia con l’accusa di voto di scambio.
Secondo i tre pm, Anna Landi, Enrico Infante e Domenico Minardi l’attuale primo cittadino avrebbe promesso un aiuto economico ad un suo avversario politico candidato nella lista di centrodestra Forza Carapelle, Nicola Curci. In cambio il sindaco avrebbe chiesto voti per essere rieletto.
Promesse contenute in una registrazione che Curci fece all’insaputa di Palomba nel corso di un colloquio di persona avvenuto fra i due in piena campagna elettorale. «E’ un’accusa risibile. Il sindaco è amareggiato ma sereno.
Dimostreremo che non c’è stato alcun voto di scambio», sottolinea il legale di Palomba, Michele Sodrio. Bisogna tornare indietro di quasi due anni per comprendere cosa è accaduto nel piccolo Comune agricolo, dove da tempo vivono ben integrati anche numerosi immigrati romeni e polacchi.
A gennaio del 2008 tre ex fedelissimi del sindaco, tutti del Pd si alleano con il centrodestra in Consiglio comunale e firmano la sfiducia al sindaco. Tra i tre c’è anche un assessore al quale Palomba aveva tolto la delega e poi aveva defenestrato.
La giunta cade e si va ad elezioni anticipate. Le carte si sparigliano, pezzi di centrosinistra finiscono con Forza Italia e con il centrodestra e viceversa. Palomba è il candidato sindaco del centrosinistra. Nicola Curci, suo ex assessore corre come consigliere in una lista che sostiene l’acerrimo nemico di Palomba, Saverio Sardella.
Comizi e incontri infuocati nella piazza di Carapelle crocevia dello struscio serale e domenicale. Ad aprile Curci incontra personalmente Palomba, fuori dal Municipio.
In tasca l’ex assessore ha un registratore sul cui nastro sarebbe incisa la conversazione fra i due e la frase incriminata. «Tu mi voti e mi fai votare, e io ti darò in cambio qualcosa», avrebbe affermato Palomba.
Curci non presenta subito la denuncia, attende la conclusione della campagna elettorale. Palomba viene rieletto e Curci a giugno presenta la denuncia consegnando ai magistrati il nastro. «Stiamo raccogliendo una serie di prove che depositeremo in Procura.
Documenti e testimonianze di persone che ha chiamato in causa lo stesso Curci e che lo smentiscono - spiega l’avvocato - il sindaco su nostra richiesta sarà interrogato dai pm per chiarire il significato di quella conversazione che non contiene nulla.
Per la miliardesima volta Curci aveva chiesto al sindaco di aiutarlo economicamente e Palomba, che è una persona per bene, nonostante fosse diventato un avversario, non ha rifiutato di aiutarlo. Ridicolo pensare che si stesse trattando di voto di scambio».
Antonella Caruso da
Corriere del Mezzogiorno.it
link
Foggia - AGGREDISCE 2 MINORI PER 8 EURO, ARRESTATO A Foggia
Ha aggredito due minorenni, minacciandoli con un coltello, per ottenere otto euro. Ennesima aggressione in piazza Duomo a Foggia, nella cosiddetta "piazzetta", il luogo di ritrovo della movida foggiana.
Secondo quanto accertato dagli agenti delle Volanti di Foggia sabato sera un ragazzo di 28 anni, Giuseppe Corcetti, ha avvicinato due ragazzi di 15 anni minacciandoli con un coltello da cucina chiedendo otto euro: i due pero' hanno gridato facendo scappare il maggiorenne.
Dopo l'aggressione, avvenuta in pieno centro a Foggia e davanti a diverse persone, i minorenni hanno raccontato tutto ad una pattuglia di militari dell'Esercito che sono impegnati anche a Foggia per l'operazione "Strade Sicure".
Dopo pochi minuti la pattuglia composta anche da un agente di polizia hanno identificato e fermato il giovane, ancora in possesso del coltello utilizzato, con l'accusa di tentata rapina.
da Bari.AGI.it
link
FOGGIA — No all’isola pedonale, Mongelli contestato - Proteste dei negozianti in via Oberdan. Il primo cittadino non ci sta: «Qui serve una migliore qualità della vita» (9/11/2009)
Saracinesche abbassate e manifesti a lutto davanti alle vetrine dei negozi. Cosi si sono presentate via Oberban e piazza Cesare Battisti di Foggia nel primo giorno della nuova isola pedonale.
Alle 11 di ieri, infatti, è entrata in vigore l’ordinanza che istituisce la nuova zona pedonale nella città capoluogo compresa tra piazza Cesare Battisti, via Oberdan, vico Teatro, vico al Piano e via La Greca. Nella nuova «isola cittadina» interdetta alla circolazione dei veicoli a motori, l’accesso su via Oberdan è consentita solo a chi ha il garage nella zona, e ai mezzi - ma solo per alcuni minuti - per il carico e lo scarico della merce per gli esercizi commerciali. Autorizzati a transitare, anche, i mezzi delle Poste che devono effettuare trasporti per conto degli uffici postali che si trovano a lato dello slargo.
Consentito l’accesso a via Oberdan anche all’arcivescovo di Foggia, monsignor Francesco Pio Tamburrino, visto che l’ingresso dell’arcivescovado si trova proprio nella strada che collega corso Garibaldi a piazza Cesare Battisti.
E ieri mattina il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, e il vicesindaco Lucia Lambresa, nel corso della passeggiata inaugurale della nuova isola pedonale sono stati presi d’assalto dai commercianti di via Oberdan a cui non piace l’idea della zona senza automobili e che, per questo, hanno abbassato le saracinesche dei loro esercizi commerciali appendendo alle vetrine un cartello su cui vi era scritto: «Siamo a lutto, hanno ucciso il commercio». «
Chiudere via Oberdan alle auto - ha spiegato Antonella Fattibene una commerciante della zona - significa aggravare ancora di più i nostri problemi che si aggiungono alla generale crisi ».
La commerciante e ad altri colleghi, hanno fatto notare al sindaco e al vicesindaco che la nuova zona pedonale rappresenterebbe un vero e proprio danno per l’economia dell’interno quartiere oltre a non essere mai stata una piazza molto frequentata dai cittadini.
«Lo scorso Natale ha aggiunto la commerciante foggiana - ci hanno lasciati con la piazza chiusa tra le lamiere e con i lavori ancora in corso. Quest’anno accadrà la stessa cosa e a pagare saremo sempre noi. Ci hanno sempre detto che non ci avrebbero mai abbandonato e, invece, lo fanno sempre».
Per oltre una mezz’ora il sindaco Mongelli e il vicesindaco Lambresa hanno parlato con i commercianti che si lamentavano cercando di convincerli dell’utilità della nuova isola pedonale di Foggia nata sedici anni dopo quella di corso Vittorio Emanuele.
«Il ruolo del sindaco e dell’amministrazione comunale - ha ribadito Mongelli - è anche quello di ascoltare le esigenze dei cittadini e, se possibile, accoglierle.
Ma è anche vero che Foggia ha necessità di migliore qualità di vita e la nuova piazza e la sua fruizione vanno in questa direzione ». Inoltre il sindaco Mongelli ha assicurato che i commercianti non saranno abbandonati e che la piazza diventerà un nuovo spazio culturale della città. A partire da giovedì prossimo quando ci sarà l’inaugurazione ufficiale di piazza Cesare Battisti: dopo il taglio del nastro, infatti, si svolgerà il Caffè concerto Strauss offerto dall’impresa lirica Musicarte.
«Senza contare - ha concluso il sindaco che nel periodo di Natale si svolgeranno sempre nella piazza interessanti iniziative ». Ma dopo Natale, si chiedono i commerciati di via Oberdan, cosa accadrà?
Luca Pernice da
Corriere della Sera
link
Calci, botte e violenza contro l'ex amante - Arrestato a San Ferdinando un 53enne - A febbraio e ancora a fine ottobre le botte e la violenza sessuale nei confronti dell'ex amante (9/11/2009)
BAT - Una violenza sessuale reiterata, durante le vacanze di inizio d'anno e ancora, pochi giorni fa. Così, grazie a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Foggia, Antonio Diella, è stato eseguito dagli uomini della Squadra mobile della questura di Foggia un arresto nei confronti di un uomo di 53 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti dell’ex amante.
È stata la stessa vittima, da anni perseguitata, picchiata, minacciata e violentata, a denunciare l'uomo.
Nel febbraio di quest’anno, secondo le denunce della donna, mentre erano in vacanza ad Ortisei, dopo averla picchiata con calci, pugni e schiaffi l’ha violentata.
Alla donna furono medicate ferite e contusioni giudicate guaribili in 20 giorni. La violenza, secondo la denuncia, si è ripetuta lo scorso 23 ottobre.
R.W. da Corriere della Sera
link
SAN GIOVANNI ROTONDO - Sa. Giovanni Rotondo : intesa ASL - Comune per struttura di Corso Roma (9/11/2009)
La Giunta Comunale ha approvato un 'Protocollo di Intesa' con la ASL di Fog-gia con l'obiettivo di reperire finanziamenti del programma operativo FESR 2007-2013 e ristrutturare l'edificio comunale sito in Corso Roma.
Da un lato le esigenze dell'ASL di accorpare in un'unica struttura tutte le attività ed i servizi attivi a San Giovanni Rotondo, dall'altra la volontà del Comune di valorizzare e rendere sempre più funzionale il patrimonio comunale.
Nasce così il 'Protocollo di Intesa' con cui le parti si sono accordate per redi-gere un progetto per la costruzione di una sede di servizi dipartimentali e territoriali.
L'incarico è già stato conferito e si prevede l'avvio dei lavori in tempi molto rapidi. ASL e Comune si sono impegnate, all'interno del medesimo 'protocollo', ad individuare una diversa soluzione insediativa per l'Asilo Nido attualmente ubicato nella struttura di Corso Roma.
da Teleradioerre
link
LUCERA - Villaggio "Don Bosco" a Lucera, Guerrera: sarà realizzata piazzetta - La struttura lucerina di Don Michele accoglie minori abbandonati (9/11/2009)
La giunta provinciale ha dato incarico ai propri tecnici di predisporre gli atti necessari, da sottoporre all'approvazione dello stesso esecutivo, per la realizzazione di una piazzetta all'interno del villaggio "Don Bosco" di Lucera.
Il villaggio è l'ultimo grande progetto, divenuto ormai una realtà, dell'associazione "Comunità sulla strada di Emmaus", fondata da Don Michele De Paolis.
La comunità si è da sempre occupata dei giovani bisognosi di disintossicazione e di reinserimento nella vita civile e sociale mentre il villaggio "Don Bosco" accoglie minori abbandonati, soprattutto quelli provenienti dai paesi balcani.
Per la realizzazione della struttura, Don Michele ha potuto beneficiare del contributo della Prefettura di Foggia, della Provincia di Foggia e di diversi Comuni della Capitanata. ha concluso l'assessore provinciale.
da Teleradioerre
link
MANFREDONIA - Manfredonia: e le capre si presentano in Pretura (9/11/2009)
Spettacolo fuori dell’ordinario dinanzi al Palazzo di Giustizia prospiciente alla scogliera Acqua di Cristo, in fondo a Viale Miramare.
Un nutrito gregge di capre ha invaso Piazza Alessandro Galli girovagando indisturbato per i viali e fra le automobili parcheggiate e prendendo d’assalto le palme che ornano la piazza brucando germogli e quant’altro di erbaceo hanno trovato intorno.
Un pasto alquanto stuzzicante e indubbiamente inusitato stante l’impegno col quale quei mammiferi ruminanti lo hanno gustato.
L’esibizione del tutto straordinaria ha naturalmente incuriosito i passanti specie i bambini increduli e sorpresi molti dei quali non avevano probabilmente visto prima, quanto meno dal vivo, quegli animali.
Non capita infatti spesso di trovarsi a tu per tu con animali sia pure mansueti nelle vie cittadine.
Non si è saputo da dove venissero quelle capre. Non c’era nessun pastore che le governasse. Di solito gli animali di allevamento “sanno” cosa fare autonomamente.
Probabilmente quelle capre erano state condotte nei prati verdi per le abbondanti piogge della vicina periferia e poi da lì, approfittando magari di una distrazione del guardiano, hanno pensato bene di fare una capatina in città, costeggiando la scogliera vicina.
Fino a qualche decennio indietro la scogliera che fa da cerniera tra gli arenili sipontini e le falesie di Macchia, e che prende il nome dalla sorgente di acqua salmastra detta Acqua di Cristo, che sgorga fra quegli scogli pianeggianti e degradanti verso il mare del golfo, era meta abituale degli animali provenienti dagli allevamenti delle masserie limitrofe.
Pecore, capre, vacche, cavalli, scendevano sulla scogliera per abbeverarsi a quella fonte. L’invasione urbanistica ha cancellato le tracce di quelle pratiche, gli allevamenti ancorché sensibilmente diminuiti, sono sempre più confinati all’interno del Gargano.
La scogliera ormai divenuta una attrattiva turistica sulla quale sono sorti accoglienti civettuoli locali, e meta di bagnanti che apprezzano la natura allo stato integrale. Qualche volta capitano visite fuori ordinanza...
MICHELE APOLLONIO da
La Gazzetta del Mezzogiorno
link
Manfredonia - Manfredonia, nasce il Comitato di Sviluppo Industriale (911/2009)
UN comitato per ottimizzare l’area industriale di Manfredonia, un’area che necessita ancora di servizi “per il suo sviluppo”.
“Ad oggi e da dieci anni – dice il direttore commerciale dell’Olearia Clemente di Manfredonia , Raffaele Di Sabato, nonchè promotore del seguente comitato – ci mancano quei servizi essenziali per poter svolgere una normale vita aziendale sia per gli imprenditori che per i dipendenti.
Abbiamo bisogno di conoscere cosa succede nei comparti industriali di Manfredonia, a che punto sono i lavori per adeguare l’area dei servizi pubblici basilari, quali servizi avremo, quando li avremo e quanto ci sono costati”.
Di conseguenza, l’aggregazione delle aziende che operano nella stessa area e che hanno comuni bisogni di servizi diviene un aspetto prioritario, secondo Di Sabato, “per il comune sviluppo” di tutti i soggetti coinvolti nella mancata affermazione del polo industriale di Manfredonia.
“Dobbiamo lavorare assieme per conoscere e sfruttare le opportunità offerte dalle economie di scala che assieme possiamo creare, nei confronti dei servizi pubblici e privati”, dice ancora il promotore del Comitato.
Strade, energia elettrica, fogna, acqua, connessione internet, segnaletica e cartellonistica stradale, sicurezza, rifiuti industriali (raccolta differenziata), verde pubblico, trasporto dipendenti, asilo nido, mensa, tasse, convenzioni: assicurative-bancarie-di servizi vari, burocrazia snella: “per fare tutto questo occorre che ognuno di noi dedichi pochi minuti a questa iniziativa per fornire imput da elaborare e trasferire nelle sedi competenti”.
Di conseguenza, Di Sabato ha pensato ad un Comitato “libero da qualsiasi sottoscrizione” ma diretto solo verso “una semplice adesione verbale”, un’adesione a voce che consenta di “fare massa”, così lasciando la libertà a chiunque di “aderire o meno” alle opportunità che potrebbero scaturire da tale comunione di pensiero.
Qualsiasi cittadino di Manfredonia volesse e potesse collaborare fattivamente al progetto, apportando idee e spunti per perfezionare il nascente comitato proposto da Di Sabato potrà confrontare le sue idee, cominciando ad un inviare una e-mail all’indirizzo:
[email protected].
Per evitare costi di organizzazione e di gestione ho chiesto la collaborazione alla locale sede della Confcommercio che ha manifestato la sua totale disponibilità, accollandosi l’incarico di elaborazione le schede che ci perverranno e sfruttando la sua forza negoziale nazionale in termini di convenzioni a favore delle pmi.
La prima iniziativa in cantiere del nascente Comitato sarà il Carrier Day, iniziativa in collaborazione con l’università di Foggia corso di laurea in economia del territorio tenuto a Manfredonia, volta a selezionare, tra laureandi e laureati, stagisti e tirocinanti da collocare nelle aziende locali.
“Seguiranno altre iniziative – conclude Di Sabato – la prima su tutte un incontro con la parte politica e tecnica che gestisce i lavori nell’area industriale per capire cosa stanno facendo in quest’area, poiché le imprese sono allo scuro di tutto ciò che accade al di fuori del proprio cancello”.
Luigi Starace da
Stato Quotidiano.it
link
Foggia – Foggia, oggi il presidio per solidarietà a Lannes: la lettera di ItaliaTerraNostra (9/11/2009)
SI svolgerà nel pomeriggio, ore 18 e 30, dinnanzi alla Prefettura (corso Garibaldi 56) il presidio della provincia in segno di solidarietà al giornalista Gianni Lannes, vittima di un attentato incendiario ai danni della sua auto, alcuni giorni fa. La redazione di ItaliaTerraNostra, diretta dallo stesso Lannes, ha inviato una lattera ai ministri italiani per denuncire il fatto: “Signor presidente Berlusconi, signor ministro Maroni, signor prefetto Nunziante attendete forse l’omicidio di Gianni Lannes per intervenire a protezione di un cittadino che ha speso la sua esistenza per il bene della collettività?
Dopo l’ ennesimo attentato incendiario di stampo mafioso ai danni di questo giornalista, avvenuto il 5 novembre alle ore 23,40 circa, la redazione del giornale ItaliaTerraNostra sente l’obbligo di manifestare la solidarietà al direttore Gianni Lannes e alla sua famiglia, organizzando un presidio lunedì 9 novembre alle ore 18:30 a Foggia, in corso Garibaldi, numero 56 (dinnanzi alla Prefettura).
Nell’attuale panorama di una informazione soprattutto locale appiattita su posizioni attente a non urtare le diverse forme di potere, la professionalità del giornalista Gianni Lannes è uno stimolo per tutti coloro che nel Sud Italia e soprattutto in Puglia sono impegnati in difesa della legalità e per la tutela del territorio, e un esempio soprattutto per giovani che sono sensibili più di quanto non sembri verso coloro che spendono professionalità e impegno per ciò in cui credono.
E’ tempo che alla famiglia del giornalista Gianni Lannes e a lui stesso sia assicurata adeguata protezione dalle Istituzioni e che il Governo risponda alle interrogazioni che dai parlamentari sono state presentate fin dallo scorso luglio in occasione del primo attentato seguito alle minacce di morte.
Esortiamo la gente di Capitanata a dare subito un segnale di rivolta morale, poiché la nostra terra non può essere il far west. La democrazia ha il dovere di tutelare l’informazione perché l’informazione è il sale della democrazia“.
da
Stato Quotidiano.it
link
Roma - Università, fallimento e commissariamento ateneo per “buco” nei bilanci oltre il 10% (9/11/2009)
RIVOLUZIONE nella gestione delle entrate, e delle uscite, per le università italiane, dopo la recente approvazione, in Consiglio dei ministri, della riforma del ministro Gelmini. Una riforma che diventerà legge, come annunciato dallo stesso ministro, entro i primi mesi del 2010 “al massimo a febbraio o marzo”. Ma cosa stabilisce allora la riforma ?
Fallimento e commissariamento per tutte le università italiane che attestino un “buco finanziario” (un dissesto), nei propri conti, superiore al 10% del bilancio; ma novità anche per i “costi standard” dei singoli studenti, da cui dipenderà infatti la quota finale di un finanziamento ordinario, oltre a controlli “più selettivi” e “generalizzati” sulla spesa del personale.
Le misure della riforma Gelmini per i bilanci degli atenei sono contenute nella parte di “delega”, che assegna al Governo un tempo di 12 mesi, dall’entrata in vigore della legge (probabilmente allora fino a marzo 2012), per definire i decreti attuativi e per monitare, al contempo, i conti dei rettori. Le università dello Stivale dovranno abbandonare pertanto le metodologie vigenti di gestione dei bilanci, fondate in primis su conduzioni interne (tipico delle Pubbliche amministrazioni), per altre invece più tecniche, simil azienda. Nell’attuale sistema di contabilità degli atenei si rilevano infatti degli “impegni e dei pagamenti di cassa”, ma insufficienti in ogni modo per stabilire una situazione reale dei conti interni.
Gli atenei italiani dovranno seguire pertanto un criterio economico di stile aziendale: questo per scrivere il bilancio consolidato (un documento consuntivo che si compone di conto economico, stato patrimoniale e nota integrativca elaborato dalla società posta al vertice di un gruppo societario, una cosiddetta capogruppo) e farvi transitare tutti i conti di fondazioni, e di altrà realtà, collegate allo stesso ateneo. Se neanche questa misura, della riforma Gelmini, fosse sufficiente per evitare dissesti nei bilanci universitari (si pensi all’università di Siena: con la scoperta di un buco improvviso di 200 milioni di euro, per Irap e contributi non pagati ) il provvedimento del ministro all’istruzione italiana ha previsto l’attuazione di una procedura “d’emergenza”, possibile causa di un fallimento dell’ateneo, fino ad un suo commissariamento. Il fine principale di questa misura ? Una gestione dei conti interni più equilibrata, fino ad un livello di “serenità finanziaria”.
In base alla riforma Gelmini, le procedure d’emergenza per le università italiane potrebbero scattare nel caso di un rilevamento di deficit superiori al 10% dei bilanci interni. Lo stesso dicasi nel caso in cui le università non dimostrino di avere quei fondi “utili”, in cassa, per saldare debiti “liquidi ed esigibili”, nei confronti di terzi, o comunque se si accertasse una mancata tutela per “l’assolvimento delle proprie funzioni indispensabili”. In questo caso, qualora fosse confermato lo stato di emergenza, il ministero dell’Università darà un massimo di 180 giorni all’ateneo per attuare un piano di rientro. Un piano che dovrà portare l’equilibrio nelle casse universitarie “entro un periodo massimo di cinque anni”.
Due i casi nell’ipotesi di una mancata presentazione del piano da parte dell’ateneo: un commissario stabilito dal Governo alla gestione finanziaria dell’istituto; un periodo di monitoraggio della stessa università, da parte degli stessi ministeri dell’Università e dell’Economia.
Con la delega al Governo, prevista nella riforma Gelmini, cambieranno anche i limiti alla disciplina del personale. Stop agli assegni fissi per il personale di ruolo, pari ad oltre il 90% del fondo ordinario delle università italiane: in base alla riforma Gelmini, nei conti stanziati dall’ateneo dovranno rientrare, necessariamente, le spese per tutto il personale, comprese le posizioni a tempo determinato e le spese dedicate alla “contrattazione integrativa”.
Oltre che nelle uscite, previste, con la riforma, anche novità nella gestione delle entrate: stabilita l’attuazione di “costi standard” per ogni singolo studente; costi che saranno valutati per differenti areedi studio, ritenendo infatti (con tutte le eccezioni del caso) che un iscritto ad ingegneria o a medicina abbia un peso finanziario “maggiore” rispetto ad uno studente di letteratura o di giurisprudenza. Da questo parametro discenderà in seguito la quota finale di un finanziamento ordinario; una quota destinata ad ogni singolo ateneo, in base al numero di iscritti.
Quali, per avvicinarci al territorio, i dati invece dell’
ateneo di Foggia ?
Di seguito alcuni comunicati resi noti dallo stesso consiglio dell’università, nella persona del rettore Giuliano Volpe. Per il Conto Consuntivo 2008 dell’Università di Foggia: per quel che riguarda l’utilizzazione dell’avanzo di amministrazione non vincolato, “ridotto nel 2008” e pari alla somma di circa 1.143.000 euro, la cifra fu impegnata, seguendo una proposta votata a maggioranza della Commissione Bilancio, per gli aumenti stipendiali del personale legati all’adeguamento al nuovo contratto di lavoro, al cofinanziamento di 7 posti di ricercatore, alle borse di studio degli studenti (che non riuscirono a soddisfare il totale degli idonei, avendo destinato l’UniFg a questa voce circa 200.000 euro a fronte dei 350.000 necessari, somma che comunque rappresentò “lo sforzo massimo possibile in una situazione di ridotte disponibilità, coerentemente con l’impegno assunto al momento dell’approvazione del Bilancio di Previsione”), oltre ad alcune voci obbligatorie legate a maggiori spese (ad es. il compenso per le commissioni di concorso, lo smaltimento dei rifiuti tossici, la vigilanza e la pulizia ed altro).
Il CdA approvò inoltre provvedimenti come il cofinanziamento necessari per la realizzazione di vari progetti di ricerca industriale del Bioagromed, l’istituzione di un posto di ricercatore a tempo determinato in Medicina Legale con fondi esterni rivenienti dalle prestazioni in conto terzi, varie convenzioni tra cui quella con l’AMGAS per la realizzazione della rete urbana con fibra ottica, una modifica del regolamento per le attività autogestite degli studenti, i patti parasociali delle società di spin-off.
Nel febbraio del 2009 è stato poi approvato il Bilancio annuale di previsione per l’esercizio finanziario 2009. La riformulazione del testo, rispetto alla proposta presentata e non approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 17 dicembre u.s., confermò sostanzialmente l’impostazione generale del bilancio, introducendo un lieve incremento delle misure a favore dei servizi agli studenti (10.000 euro) e prevedendo l’istituzione per il personale tecnico amministrativo di 13 posti a tempo determinato, part-time al 75% per 9 mesi (rispetto ai 12 posti a tempo pieno per 6 mesi ovvero per 12 mesi part-time al 50%, proposti a dicembre), con i risparmi rivenienti dal personale comandato presso altre amministrazioni, oltre a 2 posti a tempo indeterminato.
Misure applicate per “proporre una soluzione, se pur parziale, al problema drammatico del precariato del personale tecnico amministrativo che da anni collabora con l’Università degli studi di Foggia”.
Il testo del bilancio ha confermato la volontà dell’università di evitare di apportare “tagli significativi ai fondi per la ricerca scientifica, per la didattica, per le borse di dottorato di ricerca, per il funzionamento delle facoltà e dei dipartimenti, per le attività istituzionali dell’Università e per lo sviluppo delle attività scientifiche e di formazione”, prevedendo al contempo dei tagli significativi ad ogni forma di spreco ed inefficienza ed una forte razionalizzazione di tutte le spese correnti (contratti esterni e supplenze, spese di telefonia, vigilanza, pulizia).
Nell’ottobre del 2009 un’altra importante notizia per l’università foggiana: il riconoscimento di rappresentare uno dei primi 2000 istituti mondiali nella ricerca universitaria, così contrastando una decisione della stessa ministro italiana all’Istruzione Gelmini che, a fine luglio 2009, con il metro della qualità per la distribuzione del 7% del Fondo di finanziamento ordinario, pari a 525 milioni di euro, alla ricerca e alla didattica degli atenei,tolse a Foggia 1 milione di euro, premiando invece gli atenei virtuosi come l’università di Trento e i politecnici di Torino e Milano, nel pacchetto varato dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (Anvur).
Giuseppe de Filippo da
Stato Quotidiano.it
link
Foggia – operazioni Finanza: truffa immobiliare, cd falsi, furto calzature (9/11/2009)
UNA TRUFFA immobiliare, quasi 500 prodotti audiovisivi riprodotti illecitamente e calzature rubate: questi gli oggetti alla base delle operazioni compiute in questi giorni da militari di sezioni provinciali della Finanza.
A Foggia, dopo una lunga indagine, i militari del Comando provinciale della Finanza hanno scoperto una truffa immobiliare, commessa da un cittadino che ha simulato impropriamente la vendita di un immobile commerciale, simulando di esserne il proprietario.
La persona è stata denunciata all’autorità giudiziaria. A Margherita di Savoia, i militari della locale sezione, hanno sequestrato 483 cd/dvd illecitamente riprodotti e privi del marchio Siae.
Due persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria, per l’illecito. Infine, a Cerignola, i militari della locale sezione hanno sequestrato 89 paia di calzature, in quanto risultate provento di furto ai danni di una fabbrica del settore pugliese. Due persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria.
da
Stato Quotidiano.it
link
Cerca notizie per Comune (powered by Google)
Accadia -
Alberona
-
Anzano di Puglia -
Apricena
-
Ascoli Satriano -
Biccari -
Bovino -
Cagnano Varano -
Candela
-
Carapelle -
Carlantino
-
Carpino -
Casalnuovo Monterotaro -
Casalvecchio di Puglia -
Castelluccio Valmaggiore -
Castelluccio dei Sauri -
Castelnuovo della Daunia -
Celenza Valfortore -
Celle di San Vito -
Cerignola
- Chieuti -
Deliceto -
Faeto -
Foggia -
Ischitella
-
Isole Tremiti -
Lesina
- Lucera
-
Manfredonia -
Mattinata
-
Monte Sant'Angelo -
Monteleone di Puglia -
Motta Montecorvino -
Ordona -
Orsara di Puglia -
Orta Nova
- Panni -
Peschici -
Pietramontecorvino -
Poggio Imperiale -
Rignano Garganico
- Rocchetta Sant'Antonio -
Rodi Garganico -
Roseto Valfortore -
San Giovanni Rotondo -
San Marco in Lamis -
San Marco la Catola -
San Nicandro Garganico -
San Paolo di Civitate -
San Severo
-
Sant'Agata di Puglia -
Serracapriola -
Stornara -
Stornarella -
Torremaggiore -
Troia -
Vico del Gargano -
Vieste -
Volturara Appula
- Volturino -
Zapponeta