CONTINUA l’emergenza carceri. Il problema degli istituti di pena in Italia è rientrato anche nell’agenda politica e sociale, dopo i tragici eventi degli ultimi giorni: il suicidio a Roma di
Diana Blefari Melazzi, la brigatista condannata all’ergastolo per l’omicidio di
Marco Biagi che si è impiccata sabato (31 ottobre) nella sua cella di Rebibbia, e la morte di Stefano Cucchi, il 31enne deceduto in ospedale dopo alcuni giorni di reclusione a Regina Coeli.
Intanto, aperta una inchiesta dalla Procura di Teramo, su presunte violenze degli agenti di polizia nel carcere di Castrogno.
Stamani (2 novembre), sul problema è intervenuto anche il ministro della Giustizia italiano,
Angelino Alfano: “Secondo quanto appurato dalla magistratura – ha detto Alfano riferendosi a Blefari – la donna era detenuta in una struttura con condizioni ambientali non denotate da sovraffollamento od altroo”.
Parlando di Cucchi, poi, ha assicurato pieno sostegno alle indagini: “Il governo vuole scoprire la verità e sapere cosa sia successo”.
“Come si può morire in un ospedale con le vertebre rotte e disidratati?”.
Questa la domanda di
Ilaria Cucchi, sorella del trentunenne Stefano, arrestato poichè trovato in possesso di 20 grammi di hashish e 2 di cocaina nella notte del 15 ottobre e deceduto nel reparto carcerario del Pertini il 22 ottobre, con il corpo segnato da traumi e lesioni (come testimoniato dalle foto diffuse dai parenti). Ilaria ha parlato pertanto di “colpe gravissime” dei medici che si sono occupati del fratello.
“Dicono che Stefano rifiutava di curarsi ed alimentarsi – ha detto la sorella Ilaria - ma lui si trovava comunque in una struttura medica e non è possibile che sia morto disidratato”.
La Asl ha smentito ogni circostanza: il direttore sanitario della Asl Roma B (a cui fa capo il Pertini) ha specificato che il paziente “è stato curato con attenzione e professionalità dai medici, che hanno evidenziato una sua scarsa collaborazione alle cure”.
Il senatore dell’Idv, Stefano Pedica, ha annunciato un’interrogazione parlamentare: ieri (1 novembre) a lui e alla famiglia della vittima è stato impedito di visitare la cella numero 6 della medicheria di Regina Coeli, quella che ha ospitato Cucchi prima del decesso. (fonte dati: www.rassegna.it)
Nel 2009 già 60 suicidiE la situazione drammatica è confermata anche dai numeri: nelle carceri si sono verificati 60 suicidi dall’inizio dell’anno, oltre 500 dal 2000. Sono i dati diffusi dall’associazione “Ristretti Orizzonti”, che cita il Bollettino degli eventi critici negli istituti penitenziari del ministero della Giustizia: dal 1992 al 2008 ogni anno muoiono in media 150 detenuti, di cui circa un terzo per suicidio e gli altri due terzi per cause naturali.
Dieci casi al giorno di autolesionismo, 1.365 detenuti deceduti dal 2000 al marzo 2009, 300-400 tentati suicidi l’anno. Da inizio gennaio a oggi sono 146 i detenuti morti in carcere, 6 in più del totale dello scorso anno. Numero basso di educatori, strutture vecchie e sovraffollate, secondo l’organizzazione, sarebbero le cause principali della sofferenza che si registra nei penitenziari. (fonte dati: www.rassegna.it)
Una polveriera pronta a scoppiare da un momento all’altro. Questa appare invece oggi la situazione del carcere foggiano -Casa Circondariale
“Casermette”.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), ha visitato lo scorso 21 ottobre la struttura carceraria foggiana, dopo aver già ispezionato quelle di Lecce, Taranto e Trani. Ne deriva una «situazione drammatica», come denuncia il segretario del Sappe, in considerazione del sovraffollamento del carcere di Foggia:
750 detenuti contro 370 posti letto.In pratica nelle
13 sezioni del carcere di Foggia, inaugurato ben 21 anni fa, ci sono quasi il doppio dei detenuti previsti inizialmente: se le celle sono state costruite per ospitare due reclusi, ve ne trovano posto al contrario quattro o cinque soggetti. Alla situazione già deficitaria emersa, va ad aggiungersi anche una forte carenza di personale, agenti di polizia penitenziaria ai quali vengono negati infatti i diritti fondamentali, come ferie e riposi. “750 detenuti per 250 agenti è un rapporto deficitario che ci portiamo dietro anche a livello nazionale, dove mancano in organico 5500 poliziotti penitenziari”, ha detto Capece.
Il Governo dovrebbe dare dei grandi riconoscimenti agli agenti per i sacrifici che sta compiendo, soprattutto nella struttura foggiana dove si dovrebbero accendere i riflettori- dice ancora Capece – perchè qui c’è del personale integro”, personale onesto che “lavora più di otto ore al giorno in silenzio offrendo sicurezza a tutti i cittadini”.
Secondo Capece, per rendere efficiente il carcere Dauno, mancherebbe, dati alla mano, “circa il 30% degli agenti di Polizia Penitenziaria”, così come previsto dalla legge del 2001. “I colleghi – ha detto il segretario del Sappe – svolgono servizio con enormi sacrifici però sono sempre in prima linea. Necessitiamo di più attenzione e altrettanto rispetto”. Per Capece, non si può infatti “chiedere sempre senza dare un aiuto a chi nell’istituto garantisce sicurezza”.
In alcune sezioni si finisce quindi con l’attestare la sola presenza di un poliziotto penitenziario, tenuto a controllare fino a 60/70 detenuti (e malgrado queste carenze di organico è stato proprio il pronto intervento della polizia penitenziaria ad evitare più di una volta dei suicidi in cella).
Ciò nonostante gli atti di autolesionismo in carcere si ripetono, di frequente, con una certa regolarità. L’ultimo in ordine di tempo porta la data del 9 marzo 2009 , quando è stato trovato il suo corpo senza vita di L. D. M., residente a Bisceglie. Il giovane aveva circa 28 anni ed era detenuto nel carcere di Foggia dal marzo del 2008 per aver opposto resistenza a pubblico ufficiale.
La situazione ottimale si registrò nell’estate del 2007, un anno dopo l’indulto, quando nel carcere di Foggia c’erano poco più di 300 detenuti. Meno detenuti significa più possibilità per psicologici e operatori sociali (pochi pure quelli) di seguire i carcerati nel tentativo di un percorso di recupero.
La situazione drammatica all’interno del carcere foggiano è evidenziatanche da una lettera giunta alla redazione della «
Gazzetta del Mezzogiorno», nello scorso 29 maggio 2009: «Faccio appello al ministro di Giustizia» scrive il detenuto «perchè ci possa aiutare a vivere almeno dignitosamente: vogliamo pagare le nostre condanne, ma senza subire soprusi. Perchè è un sopruso il sovraffollamento nel quale siamo costretti. Viviamo in condizioni illegali, e questo finisce per essere una beffa vera e propria per la legge che dovrebbe tutelare la dignità e le condizioni umane: la situazione di invivibilità nelle carcere italiani va avanti da anni».
Nella
lettera il detenuto annunciava anche che una prossima adesione dei carcerati foggiani “ad una forma pacifica di protesta”, stabilita a livello nazionale (anche se non viene spiegato in cosa consisterà questa forma di protesta). «La mettiamo al corrente signori ministero che, se prima dell’estate il problema dovesse accentuarsi a vista d’occhio, noi detenuti del carcere di Foggia faremo sentire la nostra voce aderendo alla protesta che altri carcerati in varie prigioni italiane hanno deciso di attuare. Sarà una protesta pacifica al fine di poter vivere dignitosamente in cella».
Ieri, domenica 1 novembre, nella festa di “Tutti i Santi”, gli europarlamentari
Barbara Matera e Mario Mauro hanno visitato la casa circondariale di Lucera, dopo la visita avvenuta a Ferragosto da parte del deputato del PD
Antonio Misiani. La casa circondariale di Lucera, diretta da Davide Di Florio, ospita attualmente circa 250 detenuti, a fronte di una capienza di base di 170.
Agostino del Vecchio da
Stato Quotidiano.it
Lettera denuncia (2/11/2009)
Il giorno 30 ottobre 2009, alle ore 14.10, studenti e pendolari tutti, che quotidianamente percorrono il tragitto ferroviario Ordona-Foggia (h 7.24) /Foggia-Ordona (h 14.11), sono stati fatti regolarmente salire sul MONOVAGONE, in partenza. Si puntualizza che i circa 200 passeggeri che occupavano il MONOVAGONE erano praticamente “stipati come sardine”:
Seduti l’uno in braccio all’altro, sui pochissimi posti a sedere
Ragazzi, addirittura, seduti sugli schienali
Gente addossata in piedi nei 2 corridoi, nello spazio antistante la cabina del conducente, nello spazio di apertura delle porte e…..3 persone IN PIEDI IN BAGNO!!!!!!!!!!!!!
Il treno era in evidente sovraccarico (ci è stato riferito, dopo la partenza, dal personale delle ferrovie, che il treno poteva contenere fino ad un massimo di 68 persone, tra posti a sedere e posti in piedi, mentre nella realtà ne conteneva circa 200!!, per cui dopo qualche kilometro ha iniziato a rallentare, fino a fermarsi del tutto.
Dal momento che era praticamente diventato impossibile respirare e qualcuno aveva iniziato ad avvertire forti capogiri, a treno fermo, qualche passeggero ha logicamente pensato di aprire le porte, usando le apposite maniglie di emergenza.
APRITI CIELO!!!!!!!!!!! Il controllore ha iniziato ad inveire con termini decisamente poco consoni contro i passeggeri: <<CHI C@**O VI HA DETTO DI APRIRE LE PORTE?!?!?!?!?>> <<Ma qui c’è gente che si sente male, perché non circola aria!>> <<CHI C@**O VI HA DETTO DI APRIRE LE PORTE?!?!?!?!>>, fino a che i passeggeri, pur sbraitando, hanno chiuso le porte, rientrando così in quel clima che ricordava le deportazioni ad Aushwitz.
Alle ore 15.00 , anche se molto lentamente, il treno è finalmente ripartito, per poi fermarsi dopo qualche kilometro nella stazione di Cervaro. I passeggeri sono stati costretti a scendere e a provvedere autonomamente a cercare un mezzo per ritornare a casa.
!!Attenzione!!
Il capotreno ha invitato i passeggeri ad aspettare il prossimo treno…diretto a FOGGIA! - . – ‘ Perché tornare a Foggia?? Come tornare nel proprio paese??, Quanto dura una giornate scolastica per questi poveri studenti, costretti a raggiungere la scuola utilizzando i fatiscenti mezzi di trasporto delle ferrovie??
Una nota positiva, però, c’è!
Il treno Foggia/Potenza ha raggiunto un record:
PERCORRERE IL TRATTO FOGGIA-CERVARO, per una distanza di circa 8 km, IN SOLI 90 MINUTI!!!!!, la mente è volata alla storia, la costruzione della prima linea ferroviaria in Italia, la Napoli-Portici distanza 8 Km circa, percorsi in 9 minuti ½, era il 1839.
Questo è solo l’ultimo di una serie interminabile di episodi che da anni vedono come vittime i pendolari di questa tratta.
Si precisa e si sottolinea che TUTTI I PASSEGGERI non sono viaggiatori occasionali, ma POSSESSORI DI REGOLARE ABBONAMENTO MENSILE, PAGATO ANTICIPATAMENTE. Questo lascia supporre che l’ azienda FFSS DOVREBBE SAPERE QUANTI PASSEGGERI OCCUPERANNO I SUOI MEZZI.
L’arci La terra di nessuno per i pendolari d’Italia
Comuncato Stampa Arci la terra di nessuno Ordona
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Halloween Night’ per raccogliere fondi a favore di ‘Tutti a Scuola in Burkina Faso’ e Uni ‘Leo4Light’2/11/2009)
I Leo Club di Cerignola, Barletta, Trani-Bisceglie ‘Ponte Lama’, Manfredonia-Sipontum, Lucera, San Giovanni Rotondo e Foggia insieme per sostenere il diritto allo studio
Lo scorso 30 novembre presso lo ‘Sporting Club’ di Cerignola notte di streghe, zucche e fantasmi con ‘Halloween Night’, l’iniziativa promossa dai Leo Club di Cerignola, Barletta, Trani-Bisceglie ‘Ponte Lama’, Manfredonia-Sipontum, Lucera, San Giovanni Rotondo e Foggia.
Col pretesto di una serata all’insegna del divertimento e dell’allegria, i giovani Leo di prima e seconda circoscrizione hanno raccolto fondi per l’ammontare di circa 1.000,00 euro. Il ricavato della serata sarà devoluto a favore di due importanti progetti:
‘Tutti a Scuola in Burkina Faso’, per costruire e riabilitare i complessi scolastici del Paese, e ‘Uni Leo4Light’, a sostegno della crescita professionale degli studenti universitari disabili della vista, solo alcuni dei progetti nazionali che il sodalizio cerignolano sostiene con le sue attività.
“Non posso che manifestare tutta la mia gratitudine a quanti hanno permesso di ottenere questo risultato con la propria partecipazione all’evento” -il commento di Angela Stringaro, presidente del Leo Club Cerignola- che si è prestato anche ad occasione utile a raccogliere interesse e adesioni alle finalità della nostra associazione”. Durante la serata molti gli ospiti che hanno manifestato la volontà di entrare a far parte del Leo Club cerignolano.
Addetto Stampa Roberta Fiorenti
[email protected] 3389988566
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I
Leo Club in ItaliaI Leo Italiani sono i soci del Leo Club, Associazione giovanile del Lions Club International, composta da ragazzi tra i 12 e i 30 anni. Oggi in Italia costituiscono una realtà di oltre 4.000 ragazzi organizzati in 400 Club, capaci di mettersi a disposizione per fornire un contributo fattivo a sostegno delle realtà più fragili nella nostra società, sia attraverso l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione o raccolte fondi, sia attraverso operazioni di volontariato attivo sul territorio, in accordo con le più note associazioni umanitarie.
Comunicato Stampa
Leo Club Cerignola
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Al MEI di Faenza l’opera d’esordio di Toni Noar Augello (2/1/2009)
Il contest nazionale più importante per le produzioni di musica emergente ha invitato l’autore garganico a presentare il suo libro-cd “Sto cerando di smettere”
San Giovanni Rotondo, lì 2 novembre 2009 – Al MEI di Faenza, il contest nazionale più importante per le produzioni di musica emergente, Toni Noar Augello è stato invitato a presentare la sua opera d’esordio “Sto cerando di smettere”.
Il Meeting delle Etichette Indipendenti ha scelto l’autore garganico - il cui libro-cd è edito dalla casa editrice toscana Zona - per aver messo in pratica, con ottimi risultati, il connubio fra libro e musica.
Il 28 novembre prossimo il cofanetto verrà presentato a livello nazionale durante il convegno "Libri e musica. Lavorare insieme per la musica italiana", al quale sono stati invitati alcuni autorevoli esponenti del mondo musicale, tra cui Stefano Senardi di Sugar Music; Enrico de Angelis, direttore artistico del Premio Tenco; Angelo Franchi di Universal Music e Riccardo Bertoncelli, direttore Libri Giunti.
Lo scorso 30 ottobre il libro, contenente anche il cd “Penna e corde”, dopo il grande successo della serata-concerto di presentazione al pubblico, è approdato in tutte le librerie d’Italia ed è disponibile anche on-line su www.ibs.it.
Il libro racconta la condizione di una generazione, con tanto di lauree, master e abilitazioni professionali, perennemente sospesa tra grandi aspettative e una reale condizione di sopravvivenza.
Una scrittura che viaggia senza fronzoli sui binari del linguaggio moderno e, tra le righe della quotidianità, lascia emergere disagi e speranze dei giovani nell’epoca di facebook.
Informazioni e curiosità su www.stocercandodismettere.wordpress.com
Per informazioni e interviste all’autore: Ufficio Stampa Parterre Eventi
tel: 0882.4139Ufficio Stampa Parterre Eventi19 – 334.3038151 //
ufficiostampa parterre-eventi
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FOGGIA - Adiconsum: "Superare le anomalie della Grande Distribuzione a Foggia" (2/11/2009)
"E' sotto gli occhi di tutti un'anomalia, tutta foggiana, relativa alla programmazione commerciale riguardante la Grande Distribuzione Organizzata (GDO)".
E' quanto rileva l'Adiconsum di Foggia secondo cui "nella Città di Foggia (ma anche in provincia) si assiste - afferma il presidente provinciale, Giuseppe Potenza - ad una sostanziale forma di monopolio esercitato da pochi gruppi, che influisce molto sui prezzi al consumo.
Da un'indagine statistica condotta tra gli associati - aggiunge l'avvocato Potenza - è emerso che, a prescindere dai prezzi relativi alle offerte, che si rivelano vantaggiosi, la gran parte dei prezzi, invece, è mediamente più alta di quella delle province in cui esiste un regime di vera concorrenza tra i vari gruppi della GDO.
Bisognerebbe incoraggiare inoltre, non solo la programmazione di grandi superfici di vendita, ma anche quelle non superiori ai quattromila metri quadri". Ad avviso di Adiconsum, infatti, "dovrebbero essere sollecitamente istituiti i Centri Commerciali di Vicinato e d'interesse locale e dare corso agli accordi tra Regione Puglia, Provincia e Comune di Foggia, Consorzio ASI ed Organizzazioni Sindacali dei lavoratori con le Imprese interessate.
Tutto ciò - sottolinea il presidente di Adiconsum - utilizzando per esempio la zona ex Sfir in modo da decongestionare il centro cittadino attrezzando aree espositive commerciali che possano includere pure attività per il tempo libero, ludiche, ricreative e culturali, secondo i modelli esistenti in altre realtà italiane.
Così facendo, si potrebbero inoltre - continua l'avvocato Potenza - sostenere le produzioni agro-alimentari della nostra terra, riservando ad un centro specializzato la commercializzazione e la degustazione dei nostri prodotti eno-gastronomici, sull'esempio, per intenderci, di quanto realizzato nell'area industriale del Lingotto a Torino".
Secondo l'associazione dei consumatori "è del tutto evidente che dalla realizzazione di tali accordi non si crea soltanto la concorrenza nell'ambito della GDO ed un conseguente abbassamento dei prezzi delle merci, ma anche - conclude il presidente - un incremento dell'occupazione".
da Teleradioerre
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BARI - Regione incentiva assunzione LSU per raccolta differenziata (2/11/2009)
Gli Uffici dell'Assessorato al Lavoro alla Giunta Regionale una delibera finalizzata alla stabilizzazione dei lavoratori LSU per l'attività di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.
Sulla base della convenzione stipulata il 30 aprile 2009 fra Ministero del Lavoro e Regione e nell'obiettivo di svuotare la platea storica degli LSU, la Regione in via sperimentale stanzia 1 milione di euro a favore degli Enti pubblici, degli ATO e dei privati che intenderanno assumere a tempo indeterminato gli LSU per il potenziamento dell'attività di raccolta differenziata.
"Ogni Ente pubblico" - si legge in un comunicato della Regione - "potrà ricevere come una tantum 10.000 euro per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato mentre le imprese private saranno beneficiarie di 14.000 euro" .
Il termine di scadenza, fissato per il 31 dicembre 2009, verrà -recita la delibera- riproposto fra le attività prioritarie a tutto il 2010. "Si tratta" - ha dichiarato l'Assessore Losappio - "di un primo provvedimento indirizzato a rafforzare concretamente la raccolta differenziata porta a porta e nello stesso tempo a dare lavoro e stabilità ai lavoratori socialmente utili; altri seguiranno nei piani antirecessivi che la Regione sta licenziando".
Comunicato Stampa Movimento per la Sinistra
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AFGHANISTAN: ISAF, 4 CACCIA AMX AERONAUTICA ALLA VOLTA DI HERAT (2/11/2009)
Decolleranno dopodomani da Istrana (Treviso) sede del 51° Stormo alla volta di Herat, in Afghanistan, i quattro cacciabombardieri AMX che l'Aeronautica Militare prevede di impiegare nei prossimi mesi in missioni di ricognizione aerea in modo da assicurare un miglior controllo del territorio e garantire la sicurezza del contingente italiano impegnato sul terreno (attualmente basato sulla brigata Sassari) e delle forze della coalizione che prendono parte alla missione multinazionale Nato Isaf.
I velivoli italiani possono contare su una dotazione tecnologica che costituisce un vero e proprio 'occhio dal cielo' in grado di captare qualunque presenza sul campo: si tratta di un particolare sistema di rilevamento fotografico il 'pod reccelite' dotato di sensori digitali elettro-ottici e all'infrarosso che consentono ai velivoli di effettuare ricognizioni su obiettivi terrestri da media ed alta quota, sia di giorno che di notte. A bordo degli aerei e' montato anche un cannoncino da 20 millimetri, che puo' tornare utile in caso di attacco alle formazioni aeree o al contingente italiano.
Il personale che verra' impiegato in Afghanistan, circa un centinaio di militari tra cui 7-8 piloti, proviene dai reparti di volo che impiegano il caccia AMX, ovvero il 51° Stormo di Istrana e il 32° Stormo di Amendola (Foggia).
I quattro aerei italiani sostituiranno i due Tornado schierati in questi mesi a Mazar i-Sharif, che hanno effettuato finora piu' di 350 sortite per un totale di circa 900 ore di volo con ricognizioni su 800 obiettivi.
Marco Mazzu' da Libero-News.it
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Foggia - FS: NUOVO SISTEMA INFORMAZIONE NELLA STAZIONE DI FOGGIA
La flessibilita’ informatica consente inoltre di personalizzare i messaggi trasmessi dalle diverse periferiche video.
Questo permettera’ - per esempio - di fornire informazioni relative a modifiche di circolazione di una particolare linea, in maniera dedicata ai viaggiatori in attesa sui binari di partenza dei treni interessati.
La scelta di potenziare l’informazione visiva, rispetto a quella uditiva, e’ stata determinata dall’indagine condotta nelle stazioni per verificare quali canali d’informazione preferiscono i viaggiatori.
I risultati del sondaggio hanno evidenziano che oltre il 70% dei passeggeri predilige i messaggi forniti da monitor, teleindicatori, tabelloni, quadri orario, solo il 2,7 degli intervistati si e’ espresso favorevolmente rispetto a quelli diffusi con altoparlante.
Gli annunci sonori, non percepiti come “essenziali” in condizioni di normalita’, diventano invece fondamentali in presenza di variazioni dei normali programmi di circolazione
da AGI - Informazione Oggi.it
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Foggia - Faida Gargano: torna in carcere il presunto boss del clan
E' tornato in carcere Giovanni Prencipe, di 38 anni, ritenuto esponente di primo piano della criminalita' foggiana, scarcerato il 18 ottobre scorso per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
Prencipe, secondo gli investigatori farevve riferimento al clan Li Bergolis di Monte Sant'Angelo (Fg) coinvolto nella faida del Gargano, e' stato arrestato dai carabinieri del reparto operativo di Foggia sulla base di una ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Corte di Assise di Appello di Bari. Prencipe era stato condannato a 42 anni di reclusione, perche' accusato di traffico di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere di stampo mafioso e anche per l'omicidio di Placentino.
Subito dopo la scarcerazione di Prencipe, e dopo il recente omicidio di "Ciccillo" Li Bergolis i carabinieri del reparto operativo avevano inviato, d'intesa con la Procura generale di Bari, una nota alla Corte di Assise di Appello di Bari in cui si metteva in evidenza il pericolo di fuga del presunto boss.
Secondo i carabinieri, Prencipe - coinvolto nel blitz antimafia "Iscaro-Saburo" - era ritenuto un sottocapo del clan Li Bergolis refente per l'area di San Giovanni Rotondo e Cagnano Varano con una propria autonomia operativa all'interno della famiglia cosiddetta dei "Montanari".
Ecco perche' i carabinieri hanno giudicato, nel contesto garganico che si e' sviluppato negli ultimi giorni con l'omicidio di Ciccillo, vi fosse un pericolo di fuga, visto che gia' ci sono due latitanti. Preoccupazioni accolte dalla corte di assise che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare.
Inoltre i carabinieri hanno arrestato Emanuele Ciavarella, di 42 anni e Maria Cursio di 47 anni, gia' condannati con l'accusa di mafia ma assolti dall'accusa degli omicidi di Daniele Scanzano e di Antonio Daniele Graziano.
La Procura aveva fatto ricorso e la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione. Per la Suprema Corte, l'assoluzione contrastava con la condanna per mafia, visto che i due omicidi sarebbero stati compiuti proprio nell'ambito della guerra tra le due famiglie -Ciavarrella e Tarantino - coinvolte nella faida
da Il Paese Nuovo
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Foggia - Interrogazione sullo stato di sicurezza, abusivismo commerciale e degrado del quartiere ferrovia (2/11/2009)
Al Presidente del Consiglio Comunale di Foggia
p.c. Al Sindaco del Comune di Foggia
Oggetto: interrogazione urgente sullo stato di sicurezza, abusivismo
commerciale e degrado del Quartiere FERROVIA -
Il sottoscritto consigliere comunale Consalvo Di Pasqua
p r e m e s s o
- che e’ cosa nota a tutti la particolare mancanza di sicurezza nel Quartiere FERROVIA dovuta ad una situazione di generale degrado dell’area, che, in modo costante e crescente, provoca malcontento ai cittadini tutti, residenti e di passaggio;
- che tale insicurezza e’ dovuta principalmente alla notevole presenza di extracomunitari incontrollati, che sovente ubriachi scatenano liti e risse, specialmente nelle ore serali, quando la zona diviene “off limits” per donne sole e anziani;
- che il commercio abusivo, DILAGANTE, dei piu’ vari articoli, tutti rigorosamente contraffatti, invade i marciapiedi con un serpentone che si snoda dalla Stazione ferroviaria all’isola pedonale di corso Vittorio Emanuele;
- che il parcheggio selvaggio delle auto, in doppia fila, davanti alle discese per disabili e in zone con divieto di fermata, e’ una costante ormai ritenuta NORMALE;
- che le aree destinate al parcheggio delle auto, nelle ore di intervallo del pagamento sono popolate da parcheggiatori abusivi e da ROM dediti all’accattonaggio;
- che la fontana monumentale di piazza Vittorio Veneto e’ completamente abbandonata da diversi mesi e con essa le aiuole dell’intera piazza e del viale XXIV Maggio, trasformate in giacigli per extracomunitari e senza tetto;
t a n t o p r e m e s s o
I N T E R R O G A
ai sensi dell’art. 18 dello Statuto Comunale e dell’art. 31 del Regolamento del Consiglio Comunale
la S.V. per conoscere e sapere:
– quali iniziative, urgenti, l’amministrazione intende porre in essere per la risoluzione dei problemi sopra enunciati, atti ad eliminare lo stato di degrado e insicurezza in cui versa l’intero Quartiere Ferrovia, in considerazione del fatto che ad oggi si sono registrati solo annunci di provvedimenti.
Si sottolinea l’urgenza della presente interrogazione e si chiede risposta.
Comunicato stampa Consigliere Consalvo Di Pasqua
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Lucera - Mercoledì 11: mezzo mercato trasloca (2/11/2009)
Adesso c’è anche la data precisa e annunciata dal comando di polizia municipale, perché da mercoledì 11 novembre una parte del mercato settimanale della zona 167 subirà degli spostamenti in vie e aree adiacenti.
A determinarlo sono gli imminenti lavori che l'Acquedotto Pugliese avvierà per la realizzazione dei tronchi idrici e fognari a supporto delle nuove palazzine del quartiere.
Si tratta di numerosi appartamenti costruiti da cooperative su Viale Michelangelo, Viale Canova e Via Tiepolo, con molti di questi ultimati, ma con i proprietari che da circa due anni attendevano il completamento dei servizi necessari per ottenere la cosiddetta “abitabilità”.
Ad essere interessata ai lavori sarà soprattutto Viale Canova con la prima conseguenza che investirà proprio i commercianti posizionati dall’incrocio con Viale Leonardo da Vinci e fino a Viale Europa.
E così i rivenditori di abiti usati, quelli che “chiudevano” il mercato, saranno posizionati tutti nell’area polifunzionale di Via Montesanto, mentre le altre bancarelle saranno distribuite sulla stessa Via da Vinci fino a Via Montesanto (dopo i prodotti alimentari), oppure sul tratto iniziale di Viale Michelangelo e sempre fino a Via Montesanto.
r.z.da Luceraweb
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Lucera - 3 novembre: gli agricoltori manifestano (2/11/2009)
Al di là delle sigle sindacali, i problemi degli agricoltori sono gli stessi per tutti. Adesso se ne sono accorti anche loro, tant’è vero che hanno organizzato una grande manifestazione a livello provinciale che vedrà scendere il piazza tutto il mondo agricolo
L’appuntamento è per martedì 3 novembre quando si uniranno gli iscritti CIA, UGL coltivatori e COPAGRI in cui è compresa anche la lucerina LAAC.
In quella mattinata Foggia sarà invasa da trattori provenienti da tutta la provincia, mentre per Lucera l’incontro è stato fissato alle 7 a Porta Foggia, luogo in cui si formerà la colonna di mezzi con quelli del Subappennino.
Secondo le intenzioni degli organizzatori, l’obiettivo è quello di dare un segno di unità nel combattere mancanze istituzionali e concorrenza sleale fatta di importazioni selvagge di prodotti di dubbia genuinità.
Moratoria delle passività con sospensione delle debitorie e concessione di mutui decennali a tasso zero con garanzia ISMEA; premio de minimis per il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli; riduzione dei contributi previdenziali da rapportare alle medie europee; riduzione delle accise sui carburanti agricoli; finanziamento del fondo di solidarietà nazionale; declaratoria dello stato di calamità sono le richieste che faranno governo, alla regione Puglia e all’Unione Europea, non prima di aver dichiarato lo stato di agitazione permanente.
f.g.da Luceraweb
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FOGGIA - Confesercenti interviene su programmazione commerciale e Sfir (2/11/2009)
Sull'ipotesi della realizzazione a Foggia di un nuovo Ipermercato interviene il presidente Confesercenti con un' intervento che definisce "operazione verità". Carlo Simone scrive: "Ci fa piacere che associazioni che ci accusano di arretratezza e di non comprendere le politiche della nuova distribuzione quando ci opponiamo a politiche sbilanciate a solo favore della grande distribuzione, oggi si ricredono e riscoprono anche loro il commercio di vicinato.
Ma abbiamo perplessità sulla buona fede se non fanno autocritica sulla battaglia che hanno sostenuto fino a qualche mese fa a favore del Centro Ortofrutticolo di Foggia che prevedeva un' ipermercato di 40.000 mq. a fronte degli 80.000 previsti". A parere di Simone "la Grande distribuzione va contrastata: - con una coerente programmazione strategica innovativa dello sviluppo economico e di riqualificazione urbana della Città di Foggia; -
con la valorizzazione, attraverso gli strumenti di programmazione del commercio, delle attività economiche e gli strumenti di pianificazione urbanistica degli esercizi di vicinato e medie strutture di vendita, i pubblici esercizi, del commercio sulle aree pubbliche, dell' artigianato di servizio alla persona ed altre funzioni urbane di natura pubblica e privata; - con un piano organico per l'arredo urbano, la realizzazione di opere infrastrutturali e parcheggi, la riorganizzazione della logistica, l' attivazione di servizi urbani, il riuso di contenitori esistenti per l'insediamento di gallerie di commercio di vicinato e di attività culturali; -
con la promozione e l'agevolazione di misure di sicurezza delle aree urbane in cui sono insediati i distretti commerciali, per le persone, le merci e gli immobili, anche favorendo l'utilizzo di sistemi di video-sorveglianza e di allarme elettronici; - con la facilitazione degli strumenti di politica dei tempi e degli orari; con le vendite straordinarie; -
con le agevolazioni sull'occupazione di suolo pubblico; - con la tutela del patrimonio storico e artistico ambientale; con le agevolazioni tributarie e della fiscalità locale; con il sostegno finanziario agli esercizi di vicinato e alle medie strutture di vendita; - con le deroghe in materie urbanistiche regolamentari e dei requisiti igienico- edilizi; - con accordi di programma tra gli operatori del distretto e le forze sociali.
Per agevolare la promozione e l'esecuzione di tali attività Confesercenti sostiene la costituzione di un organismo di gestione dei distretti urbani del commercio composto da Comune, Camera di Commercio, Rappresentanze delle Associazioni del Commercio, Associazione dei Consumatori e Organizzazioni Sindacali".
Per quanto riguarda invece la Distribuzione Organizzata, Confesercenti ritiene che vanno incoraggiati i Centri Commerciali di Vicinato e d'interesse locale, non superiori ai 4.000 mq. di superficie di vendita. Inoltre circa l'accordo tra Regione Puglia, Provincia di Foggia, Comune di Foggia, Consorzio Asi, Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori e SFIR S.p.a. per la riconversione della produzione bieticolo saccarifera, sostiene, che per incentivare lo sviluppo e l'occupazione, è necessario realizzare un "Patto di Coesione Sociale e Sviluppo per la Provincia di Foggia", ritiene che gli accordi vadano onorati. "La SFIR deve assolvere agli impegni presi circa il ruolo assunto di project leader per le attività di progettazione ed organizzazione degli investimenti necessari e deve realizzare le attività previste direttamente o attraverso le sue partecipate.
Certo la Confesercenti come sempre contrasta con coerenza la realizzazione di un ipermercato, non rinuncia al suo ruolo di concertazione, non delega nessuno a trattare in materia di competenza commerciale". Conclude Simone: "La SFIR deve attuare subito la realizzazione della attività di stoccaggio, confezionamento zucchero e logistica, nonchè le attività di servizi tecnici industriali (aree produttive, centro direzionale per i servizi alle imprese, incubatori d'impresa, area di logistica integrata).
Circa l'area espositiva commerciale la proposta di Confesercenti è che la Galleria di Vicinato sia riservata ai produttori e/o operatori commerciali locali, attività per il tempo libero, attività ludiche, ricreative e culturali; l'area riservata a grande superficie invece, per sostenere le produzioni agroalimentari della nostra regione, sia riservata ad un centro specializzato di commercializzazione e degustazione dei prodotti enogastronomici Pugliesi simile alla struttura denominata "eataly" e realizzata nell'area industriale del lingotto a Torino".
da Teleradioerre
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FOGGIA - Cultura, le proposte del Movimento per la Sinistra di Capitanata (2/11/2009)
Risolvere nel più breve tempo possibile il conflitto di competenze assessorili al Comune di Foggia, istituire un albo professionale e rilanciare il Teatro Giordano mettendo in rete le strutture teatrali presenti sul territorio.
Sono le proposte lanciate dal Movimento per la Sinistra di Capitanata dal coordinatore giovanile Pierluigi del Carmine e che nei prossimi giorni saranno formalizzate al primo cittadino foggiano attraverso un documento dettagliato. "Conosco il settore da tempo e ho la fortuna di lavorare in questo mondo, che a Foggia ha espresso e continua ad esprimere professionalità di alto profilo - spiega del Carmine -. Per questo, dopo averne discusso durante gli scorsi mesi con i tanti operatori cittadini, credo che il Comune debba necessariamente lavorare al rilancio del settore nella nostra città".
Il rilancio, per del Carmine, parte dalla "urgente necessità di risolvere definitivamente il conflitto di competenze in Giunta. Infatti, mentre da un lato l'assessore Laricchiuta è depositario della delega alla Cultura e ai Grandi Eventi, dall'altro l'assessore Morlino detiene la delega all'Arte e spettacolo.
Questo, in pratica, si traduce nella impossibilità per gli operatori di avere un unico riferimento amministrativo, dovendo di volta in volta comprendere di cosa ci si sta occupando e rivolgersi all'assessore giusto. Una situazione incomprensibile che, crediamo, debba essere risolta in tempi brevi al fine di permettere agli operatori di poter aver un interlocutore definito nell'amministrazione comunale".
Altra riflessione riguarda la necessità di istituire un albo associativo che sia premiante per gli operatori culturali della città. "Se è vero che le attività culturali vanno sempre promosse in tutti gli ambiti, è anche vero che in una situazione di ristrettezze economiche sia fuorviante la logica degli interventi a pioggia.
Sarebbe il caso che le risorse del Comune fossero investite per valorizzare l'ambito della cultura seguendo la logica della professionalità e della qualità dell'offerta. In questo senso sarebbe auspicabile l'istituzione di un albo professionale degli operatori culturali sulla base di quello adottato dalla Regione Puglia, dove l'iscrizione e quindi la possibilità di accedere ai finanziamenti è parametrata sulla base di requisiti professionali molto precisi.
L'albo, inoltre, potrebbe essere il livello embrionale di una futura consulta degli operatori culturali iscritti con compiti consultivi sulla programmazione delle attività nella città di Foggia". Infine il Teatro Giordano. "Anche per questa realtà dovremmo prendere in considerazione la situazione attuale - spiega del Carmine -. Mettere in rete la struttura del Teatro Giordano con le altre grandi strutture presenti sul territorio comunale e inizialmente anche con le piccole realtà "di quartiere" potrebbe essere utile per migliorare l'offerta culturale complessiva.
Ovviamente, prendendo in considerazione questa opportunità è essenziale la costituzione di un coordinamento partecipato dai rappresentanti istituzionali e dai privati, con il coinvolgimento del Teatro Pubblico Pugliese. Un passo successivo potrà essere l'allargamento della rete alle strutture della provincia di Foggia, per completare il quadro dell'offerta e inserirlo in un contesto territoriale più ampio e maggiormente identitario".
da Teleradioerre
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San Severo, crisi agricola: presto a palazzo Celestini un tavolo tecnico-istituzionale - Primiano Calvo: "Sarà redatto un documento che sarà portato all'attenzione del governo nazionale ed europeo" (2/11/2009)
Sarà presto istituito a palazzo Celestini, sede del Comune di San Severo, un tavolo tecnico istituzionale capace di affrontare i problemi che affliggono l’agricoltura locale e di redigere proposte e soluzioni da presentare al governo provinciale, regionale, nazionale ed europeo.
A deciderlo il consiglio comunale che ha approvato all’unanimità una parte della mozione sulla crisi agricola presentata dal Partito Democratico e appoggiata dai capigruppo Michele Santarelli, Francesco Sderlenga e Antonio Demaio. “L’agricoltura – ha precisato il sindaco Gianfranco Savino – è un tema che ci riguarda tutti e non ha colore politico, sono certo che insieme potremo dare il nostro contributo per rilanciare il settore, da sempre uno dei motori di sviluppo economico della città”.
“Oggi – ha aggiunto il consigliere Bruno Capogreco – occorre una maggiore cooperazione tra il privato e le stesse Istituzioni, con un' agricoltura che guardi ad una politica seria di marketing commerciale. L'agricoltore di oggi deve essere prima di tutto un imprenditore capace di rendere il suo prodotto di qualità e competitivo sul mercato”.
“L’agricoltura – ha concluso il vicesindaco e assessore alle attività produttive Primiano Calvo – ha nel programma dell’amministrazione un ruolo centrale. In questi giorni abbiamo già incontrato i sindaci dell’alto Tavoliere e le associazioni di categoria non solo per avviare azioni di difesa dell’agricoltura, ma anche per programmare il futuro del territorio.
Dobbiamo però ricordare che oggi la politica agricola si fa a livello europeo, ecco perché ci impegniamo a costituire un tavolo tecnico, a convocare la conferenza dei capigruppo e a stilare un documento serio che ci impegneremo con una delegazione di esponenti locali, provinciali, regionali, nazionali e con i parlamentari europei a portarlo nelle sedi idonee, visto che da sola l’amministrazione non può far miracoli”.
Marilia Castelli da Il Grecale
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San Severo - la Comart chiede una convenzione tra Enti locali e banche a sostegno del terziario - "Le piccole imprese, gli artigiani e i commercianti affrontano continui momenti di disagio e sempre più spesso si vedono negare finanziamenti e mutui" (2/11/2009)
Una convenzione tra Camera di Commercio, Provincia, Comune e le banche che insistono sul territorio per rilanciare l’economia locale.
E’ questa la proposta che l’associazione di commercianti, artigiani e agricoltori, Comart, ha lanciato all’amministrazione comunale del sindaco Gianfranco Savino. “La crisi economica in atto – spiega il segretario Biagio Ciolli - rischia di travolgere l’intero sistema economico locale, non c’è più tempo da perdere.
Le piccole imprese, gli artigiani e i commercianti affrontano continui momenti di disagio e sempre più spesso si vedono negare finanziamenti e mutui, così sono costretti ad arrancare o a cessare la propria attività. Quello che proponiamo non è nulla di eccezionale, anzi, è una strada che molte amministrazioni del nord Italia hanno già percorso con successo”.
Secondo l’associazione favorire le piccole e medie imprese locali e i commercianti e gli artigiani contribuirebbe anche ad arginare il problema della disoccupazione. “Molto spesso per fronteggiare questi momenti di crisi – spiegano dall’associazione Comart - i commercianti e gli artigiani hanno bisogno di investire per non colare a picco ristrutturando i propri locali o lanciando nuovi servizi e promozioni.
Pensiamo a quanti finanziamenti per la ristrutturazione di esercizi commerciali sono stati negati, questi se concessi a tassi agevolati o ad interessi zero per tre anni avrebbero dato lavoro anche alle imprese edilizie, agli elettricisti, agli idraulici e alle attività che ruotano attorno al settore.
Pensiamo a chi ha dovuto licenziare il proprio personale e chiudere le serrande, quando magari con un piccolo prestito avrebbe potuto superare questo momento di crisi e risorgere nuovamente continuando a dar da lavorare ai propri dipendenti.
Anche ai giovani che vogliono investire sul territorio, crearsi un’attività, produrre e vivere in città spesso i prestiti vengono negati a causa delle poche garanzie. Ma se un giovane è ai primi passi oltre all’acquisto di un locale quali garanzie potrà mai dare? Ovvio che chi ha una busta paga – conclude Ciolli - difficilmente penserà ad aprire un esercizio commerciale.
Chiediamo, quindi, all’amministrazione di studiare insieme con gli enti, le associazioni di categoria e le associazioni un piano di convenzione con gli istituti di credito, al sud paghiamo le stesse tasse del nord ma molto spesso non abbiamo gli stessi trattamenti e questo non ci sembra corretto”.
da Il Grecale
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Lesina – Sparatoria in pieno centro - Scontro a fuioco tra i carabinieri ed un pregiudicato (2/11/2009)
Una lite in un locale tra giovani continua in un inseguimento ad alta velocità per le vie del paese e termina in sparatoria nel pieno centro della città. Caos e paura nella cittadina lagunare, quando da poco passata la mezzanotte, alcuni giovani all’uscita di un locale salgono a bordo delle rispettive auto ed iniziano un inseguimento.
A bordo di una Fiat Stilo gli aggressori, nella Fiat Punto, gli sfortunati su cui dopo pochi minuti sarà aperto il fuoco.
I giovani a bordo della Fiat Stilo, alcuni dei quali pregiudicati con precedenti di spaccio di droga, sono in possesso di due pistole ed aprono il fuoco dopo aver imboccato il lungo rettilineo di Corso Vittorio Emanuele.
I colpi di pistola non raggiungono l’auto che corre, per evitare i proiettili, a forte velocità. La Fiat Stilo con a bordo gli aggressori viene speronata dopo pochi minuti dalla volante dei Carabinieri di Lesina, i quali aprono il fuoco colpendo uno degli uomini armati, ferendolo all’altezza del torace.
Veloce il ricovero nel vicino ospedale di San Severo mentre la via centrale del paese si riempie di curiosi. Dopo pochi minuti arrivano sul luogo i Carabinieri del reparto Radiomobile di San Severo ed iniziano a delimitare la zona per le indagini.
Sono da appurare le cause della lite, certo è che Lesina non è più il tranquillo paesino di un tempo, sempre più spesso teatro di liti e piazza per lo spaccio di droga.
Nicola Nista da Il Grecale
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FOGGIA - CNA: "Le amministrazioni paghino le imprese" (2/11/2009)
La crisi di liquidità si fa sentire anche tra le piccole imprese di Capitanata. Il difficile rapporto con gli istituto di credito non solo mette a rischio gli investimenti ma la stessa continuità dell'attività.
E' quanto lamenta Antonio Trombetta, segretario provinciale della Confederazione nazionale dell'artigianato e della Piccola e Media Impresa che parla di "tante ditte che vantano crediti verso la pubblica amministrazione, che continua a pagare con una lentezza non più sostenibile.
Succede così che imprese ormai allo strenuo sul piano finanziario che ritardano il versamento di contributi ed imposte si vedono negare la possibilità di partecipare a gare d'appalto bandite da quegli stessi enti verso cui vantano consistenti crediti.
Le amministrazioni paghino le imprese" : questo chiede la presidenza provinciale della CNA che si è riunita per esaminare l'andamento della crisi in Capitanata ed i suoi effetti sull'artigianato e le piccole imprese.
E' stato anche deciso di avviare tutte le iniziative per giungere all'elaborazione di un documento unitario delle associazioni dell'artigianato, del commercio e delle piccole imprese sui temi della crisi mettendo al centro dell'attenzione il ruolo che in questa fase deve essere assunto dagli Enti Locali in quanto soggetti operanti nel mercato ma anche regolatori dello stesso, tenuto conto delle importanti funzioni che agli stessi sono assegnate dalla legislazione nazionale in merito allo sviluppo economico.
da Teleradioerre
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CERIGNOLA - Leo Club Cerignola, un 'Halloween Night' di solidarietà (2/11/2009)
'Tutti a Scuola in Burkina Faso' e Uni 'Leo4Light'. I Leo Club di Cerignola, Barletta, Trani-Bisceglie 'Ponte Lama', Manfredonia Sipontum, Lucera, San Giovanni Rotondo e Foggia insieme per sostenere il diritto allo studio.
Lo scorso 30 ottobre presso lo 'Sporting Club' diì Cerignola notte di streghe, zucche e fantasmi con 'Halloween Night'.
Col pretesto di una serata all'insegna del divertimento e dell'allegria, i giovani Leo di prima e seconda circoscrizione hanno raccolto fondi per l'ammontare di circa 1.000,00 euro.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Cicloamici: "Tutti in bici per una città migliore" (2/11/2009)
PER UNA CONVERSIONE ECOLOGICA RINNOVIAMO IL NOSTRO MODO DI VIVERE
L’Associazione di volontariato “Cicloamici Foggia - FIAB” promuove stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente. Tale impegno è testimoniato attraverso l’uso consapevole, che gli oltre 80 soci ed i numerosi simpatizzanti fanno della bicicletta.
I cicloamici hanno deciso di promuovere degli incontri aperti a tutti i foggiani sul futuro della nostra città, attraverso un itinerario nelle parrocchie.
Invitiamo tutti i cittadini a parteciparvi per condividere la costruzione di un programma, che, partendo dall’uso della bicicletta, possa abbracciare i più importanti e sentiti temi della qualità della vita e del rispetto dell’ambiente
INCONTRIAMOCI MERCOLEDI’ 4 NOVEMBRE ORE 18,30 - SALA PADRE PIO CHIESA B.M.V. IMMACOLATA
e sentiti temi della qualità della vita e del rispetto dell'ambiente.
Comunicato Stampa Cicloamici Foggia
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Un po’ di chiarezza sull’influenza suina (2/11/2009)
Proviamo a capirci qualcosa: appena sei mesi fa l’esplosione di una pandemia di influenza suina veniva considerata la peggiore delle prospettive possibili e perciò, in fin dei conti, improbabile.
Oggi non soltanto la pandemia si è verificata, ma ha raggiunto dimensioni talmente estese da non poter essere più neppure misurate se non attraverso calcoli statistici.
Sei mesi fa la sola ipotesi della pandemia veniva associata agli scenari apocalittici della «spagnola», la Grande influenza che tra il 1918 e il 1919 uccise 50 milioni di persone, mentre oggi quello stesso scenario fa sorridere.
L’influenza suina viene infatti considerata ormai per nulla pericolosa, con un indice di mortalità calcolato allo 0,2 per mille contro il 7 per mille attribuito, per esempio, alla comunissima influenza stagionale, quella che i ragazzi chiamano anche «scuolite» considerandola il modo più innocuo ed efficace per evitarsi qualche giorno di lezione.
Poche settimane fa infine, definendo il piano per le vaccinazioni, il ministero della Salute ha deciso di dare priorità ai vaccini contro l’influenza stagionale, evidentemente ritenendola molto più rapida e aggressiva del virus della suina H1N1.
Ma pure questa previsione si è rivelata sbagliata, al punto che in questo momento in Puglia l’influenza suina già viaggia al ritmo di migliaia di casi a settimana, mentre della stagionale ancora non c’è traccia. Con il risultato paradossale che ci si può vaccinare per una malattia ancora lontana da venire, mentre non ci sono vaccini contro l’epidemia in corso.
I medici adesso rassicurano: il vaccino è addirittura inutile, contro la temutissima influenza A in realtà basta uno «sciroppo di coperte». E gli allarmi lanciati per mesi? E le paginate di interviste, analisi, previsioni sulla sciagura imminente? Tutto falso? Come già accadde con la mucca pazza (2001), poi con la sars (2003) e da ultimo con l’aviaria (2004) agli scenari iperbolici per fortuna quasi mai seguono conferme.
Nel caso dell’influenza suina siamo però al punto che il ministero della salute ha diramato alle Regioni una circolare con la quale ordina addirittura di fermare la pratica del «tampone » utilizzato per la diagnosi del virus ritenendola ormai del tutto inutile, e circoscrivendo l’accertamento solo ai casi di malati più gravi.
E questo per evitare «sperpero di denaro». Come dire che i casi di suina sono ormai talmente numerosi, che viene considerato uno spreco pretendere di classificarli.
Quando l’assessore pugliese alla sanità Tommaso Fiore parla quindi, come ha fatto anche ieri con la «Gazzetta», di 2500 casi di influenza suina ogni settimana, lo fa sulla base di una «stima epidemiologica » perché quanti siano effettivamente nessuno lo sa.
I dati numericamente certi sono soltanto quelli che derivano dalle analisi di laboratorio, e questi dicono che ogni giorno si effettua in Puglia una media di 200 «tamponi» (tanti sono quindi i casi più gravi) e fra questi il 40 per cento risultano influenza: dai vetrini emergono sempre, si badi bene, casi di influenza suina, mai e nessuno di influenza stagionale.
Ottanta nuovi ammalati gravi al giorno, oltre 500 a settimana. Più le altre migliaia di infettati ma che non sarebbero in condizioni preoccupanti.
Eppure, a dispetto delle evidenti dimensioni dell’epidemia, il messaggio è chiaro: nessuna paura, la situazione è sotto controllo, persino le scuole al momento è inutile pensare di chiuderle nonostante poche settimane fa (quando l’e pidemia non era ancora esplosa) il ministro dell’istr uzione Gelmini aveva annunciato il contrario.
E così sorge un dubbio: visto l’apparente abisso tra il catastrofismo di sei mesi fa e il tranquillismo di oggi, non c’è il rischio che dopo aver esagerato prima, si stia sottovalutando ora? Siamo certi che la «strategia dell’ottimismo» deliberatamente adottata dalle autorità non si riveli un boomerang?
E cosa accadrà tra dicembre e gennaio quando al tradizionale picco della influenza stagionale si sovrapporrà la lunga coda dell’epidemia di influenza suina?
Dopo tanti mesi di poca chiarezza e cattiva informazione da parte di esperti, autorità sanitarie e di noi giornalisti, è ora che si risponda con parole semplici ma definitive ai timori della gente, dando finalmente indicazioni certe. E risparmiandoci le previsioni che tanto su quelle, si è capito, falliamo tutti. (
[email protected])
CARLO BOLLINO da
La Gazzetta del Mezzogiorno
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Foggia - Sp 144: al via i lavori - Il progetto esecutivo approvato dalla Giunta Provinciale (2/11/2009)
La giunta provinciale ha approvato il progetto esecutivo riferito ai lavori urgenti di messa in sicurezza della S.P. 144 (della Foresta Umbra) nel comune di Vico del Gargano.
Grazie a circa 110mila euro, nel comune garganico sarà costruito un marciapiede, lungo ben 315 metri, ai lati della carreggiata della strada provinciale.
“Il punto in questione era una trappola mortale – ha dichiarato Vincenzo Murgolo, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico del Gargano – il provvedimento assunto dalla giunta provinciale era atteso da 20 anni per mettere fine ad un grave problema di sicurezza urbana. Un sollievo per noi ma soprattutto per tutti i nostri cittadini”.
Soddisfazione per la decisione assunta è stata espressa anche dall’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Vito Guerrera.
“Abbiamo messo in sicurezza il passaggio dei pedoni in un luogo pericolosissimo della città a causa della presenza dell’arteria provinciale non associata all’esistenza di marciapiedi o di spazi simili – ha dichiarato Guerrera – Non solo, l’afflusso di persone in quella zona è notevole anche per la presenza di un complesso scolastico”.
L’amministrazione comunale di Vico del Gargano ha voluto ringraziare pubblicamente la Provincia di Foggia “per essersi subito adoperata per la soluzione del ventennale problema”.
Comunicato Stampa Assessorato ai Lavori Pubblici - Provincia di Foggia
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LATITANTE RUMENO, ARRESTATO NEL FOGGIANO (2/11/2009)
Un cittadino di nazionalita' rumena, destinatario di un mandato di cattura internazionale per un tentato omicidio nel suo Paese, e' stato arrestato a San Severo (Fg) dai militari della Guardia di Finanza.
L'uomo e' stato fermato dai finanzieri e nel corso dei controlli e' emerso che risultava destinatario di un provvedimento emesso dal Tribunale di Iasi (Romania).
Recluso nel carcere di Lucera (Fg) sono state avviate le pratiche per l'estradizione.
da Bari.Agi.it
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