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Supermercati a Foggia, Stornara e Lucera
Musica Dal Vivo - venerdi' 27 Maggio Lorenzo Zecchino a La carboneria
Foggia - Porreca: «Niente regali a Sfir» «In cambio dell’ipermercato costruiscano il nuovo stadio o il palazzo dello sport (31/10/2009)

«Quando si annuncia l’apertura di un centro commerciale delle dimensioni di quello proposto da Sfir devono esser chiare le finalità, gli interessi che sovraintendono a una struttura così imponente. In questo caso non è così».

Lo dice Fabio Porreca, amministratore unico di Sviluppo commerciale, la società di servizi che gestisce in Puglia dieci ipermercati (a Foggia l’Iper - coop-Mongolfiera, da cui tutto prese inizio dodici anni fa).

Sulla vicenda sono nate molte dietrologie. Compresa quella secondo cui Sfir sarebbe il punto di non ritorno dello scontro in atto fra i due ormai storici duellanti, Biancofiore e Zanasi, che due anni fa si contesero la poltrona di Camera di commercio.

L’investimento da 100 milioni, dopo un lunghissimo iter, adesso è all’esame della Regione che potrebbe dare il via libera entro il 4 novembre. Ma si registrano troppi silenzi.

Compreso quello del presidente del gruppo romagnolo, Mario Riciputi, che a Foggia si fa notare sempre più spesso. Eppure Sfir ha presentato un dettagliato masterplan, due anni fa, su come intende trasformare l’area industriale di borgo Incoronata.

Nel centro servizi, si è appreso poi, dovrà nascere un centro commerciale dalle proporzioni «esagerate», ammonisce Confcommercio. E’ questa la ragione di tanto riserbo?

In effetti i timori che il centro servizi sia il mezzo per arrivare all’ipermercato si sprecano. Abbiamo perciò ascoltato un operatore del settore per capire qual è l’aspetto che più inquieta i commercianti foggiani in tutta questa faccenda.

Del resto Porreca sembra il più adatto per rispondere: sarà pure vicepresidente di Confcommercio, ma con la sua società potrebbe trovare conveniente l’apertura di un nuovo centro commerciale. O no? «Certamente, potrei avere un ritorno imprenditoriale in questa vicenda.

Ciò non toglie che tutto dietro al progetto. Come si può autorizzare un progetto di 150.000 mq. coperti senza che sia data alcuna informazione su chi siano gli utilizzatori finali degli immobili che verranno realizzati?

È naturale che sorga il dubbio che le altre componenti del progetto siano un espediente per realizzare il centro commerciale e che l’in - teresse di Sfir sia di conferire ai propri suoli un maggiore valore al fine di venderli a terzi. In questo caso si tratterebbe solo di una speculazione immobiliare».

L’area individuata non ha servizi, può trovare giovamento dalla struttura commerciale. «Nessuno può negarlo, ma se fossi un amministratore e intendessi autorizzare un nuovo centro commerciale cercherei di garantire un ritorno reale per la città.

A Teramo la società che ha aperto l’ipermercato ha costruito a sue spese uno stadio che ha ceduto al Comune, a Biella il palazzetto dello sport.

Perchè Foggia si dovrebbe sottrarre a questa logica?». Ma il Comune si è già schierato in favore dell’ipermercato e la Regione lo stesso.

«Per diverso tempo nel progetto non si faceva riferimento ad un centro commerciale, ma solo a non meglio qualificate aree espositivo-commerciali.

Poi è apparso un centro di 50.000 mq. coperti». La discussione però non è stata affrontata nemmeno in sede di consiglio camer ale. «E perchè dovrebbe? Noi (Porreca è anche consigliere camerale: ndr) non ci occupiamo di questioni urbanistiche, direi per fortuna.

La Confcommercio ha assunto una posizione netta. Vede, secondo me a ragione, una minaccia per il commercio urbano. Zanasi non so che ruolo abbia, probabilmente è interessato ad aspetti di carattere edilizio. Però per inquadrare il problema a mio avviso bisogna capire cosa sta accadendo in una realtà come quella di Bari».
MASSIMO LEVANTACI da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Foggia - «Ora il Pdl deve affrettare i tempi e diventare partito» (31/10/2009)

L’europarlamentare Tatarella presenta «Risorgimento dauno»: «Occorre aprirsi all’este r n o » Tatarella, molti attribuiscono la mancata individuazione del candidato sindaco del centrodestra a Cerignola alla contesa che la contrappone al capogruppo regionale Roberto Ruocco.

Non ho alcuna contesa, né politica, né personale con Ruocco, e non riesco nemmeno a vedere quale possa essere l’oggetto di una disputa: io sono parlamentare europeo e Ruocco è consigliere regionale, io vivo a Bari e lui a Cerignola.

In nessuna occasione, passata, presente e – credo - anche futura, i nostri percorsi politici si sono, o si potranno, incrociare e contrapporre.

Ricordo che da coordinatore regionale di An, nel 2000 lo volli capolista alle regionali, lo inclusi nel listino bloccato, che gli garantì la rielezione a consigliere regionale, e lo indicai come assessore, nonostante altri due candidati avessero raccolto un maggior numero di voti.

La mia stima nei suoi confronti non è mutata, tanto è vero che l’ho proposto, e non da oggi, come il miglior sindaco possibile per Cerignola.

Qualcuno, malignamente, pensa che, invece, la sua sia solo un’astuta manovra per favorire l’elezione a consigliere regionale di Giadiego Gatta, un suo fedelissimo.

Il Comune di Cerignola negli ultimi 5 anni è stato amministrato malissimo. Occorre, quindi, un sindaco serio, capace e affidabile.

Nessun’altro a Cerignola ha queste qualità più di Roberto Ruocco. Insisto nel dire che sarebbe il miglior sindaco possibile.

Se Ruocco farà il sindaco, è evidente che alle regionali si libererà un posto, che toccherà certamente a un altro cerignolano, da scegliere fra Antonio Giannatempo, Mimmo Farina, Franco Metta e Onofrio Giuliano.

E, naturalmente, tutti ci batteremo, come sempre, per farlo eleggere. Gatta, è vero, è un mio grande amico. Romano D’antonio, ex capogruppo consigliare, però, ha proposto lei come sindaco.

Ho già ringraziato l’amico Romano, ma egli per primo sa che sono stato rieletto deputato europeo solo quattro mesi or sono e con quasi centomila voti di preferenza. Se mi dimettessi ora, ammetterei di aver preso in giro i molti elettori che mi hanno dato fiducia. Lei Metta lo indicherebbe come sindaco?

Allo stato c’è un solo candidato, perché tutti gli altri, o non hanno la forza di esporsi, o stanno facendo altri percorsi, meno trasparenti. Non credo che sia un candidato contro o alternativo al Pdl.

Penso, invece, che stia solo lodevolmente coprendo il vuoto politico lasciato libero da un Pdl, che, purtroppo, sino ad oggi non è stato in grado di darsi una struttura dirigenziale adeguata ed efficiente.

Qualche settimana fa a Foggia lei ha promosso anche la costituzione di “Risorgimento dauno”, la prima corrente ufficiale all’interno del PdL. E’ in polemica con i vertici provinciali del partito?

Ho grande stima del coordinatore provinciale Gabriele Mazzone, che, però, deve subire forti e paralizzanti condizionamenti, se sino ad oggi non è ancora riuscito, né a insediare il coordinamento provinciale, né a nominare i coordinatori cittadini.

Noi vogliamo aiutarlo a rimuovere innanzitutto questi condizionamenti, restituendogli ampia e responsabile autonomia politica e organizzativa.

La corrente, alla quale hanno già aderito numerosi amministratori e dirigenti del Pdl, vuole contribuire alla costruzione di un partito plurale e partecipato, con regole interne che siano certe, trasparenti, e, soprattutto, rispettate.

Un partito aperto alla qualità, alla professionalità, al merito e alla correttezza, e che abbia regolari organi decidenti. Non deve più accadere, come è avvenuto recentemente, che non si sappia chi, come e dove abbia fatto scelte politiche ed elettorali, che si sono dimostrate errate e rovinose.

Lei parla ancora di partito e di correnti. Non ritiene che i cittadini ne siano alquanto delusi, soprattutto in una Provincia, come la nostra, che continua ad arretrare? C’è un andamento parallelo e simmetrico fra la crisi della partecipazione politica e la crisi dei territori.

Più la politica diventa affare per pochi, esaurendo la sua funzione solo nel momento elettorale, più è difficile tutelare i bisogni e valorizzare le risorse di una comunità.

La provincia di Foggia è un esempio perfetto di questa criticità che si autoalimenta.

Risorgimento dauno nasce proprio per sollecitare in Capitanata una nuova e più ampia partecipazione politica, soprattutto fra i giovani e le donne, che sono la grande risorsa, ancora inespressa, della nostra terra.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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MONTE SANT’AN G E LO - La rabbia del parroco alle esequie di Libergolis «Qui siamo stanchi» (31/10/2009)

. «La mia omelia dovevo per forza centrarla sulla concordia e sull’invito alla preghiera rivolto a tutti, perché questo è il ruolo della Chiesa in simili situazioni. Che dire…siamo stanchi… basta a questi odi e vendette». Don Andrea, storico parroco della chiesa del Carmine allarga le braccia, affranto, ed abbassa lo sguardo, sconsolato.

Ha appena celebrato la santa messa per il funerale di Ciccillo Libergolis, 66 anni, detto «Calcarulo», la “primula rossa” del Gargano, morto ammazzato lo scorso 26 ottobre da ignoti sicari nel suo podere, in località Stamburando, alla periferia del p a e s e.

E’ da poco scoccato il rintocco di mezzogiorno e la storica chiesa del Carmine si è ormai svuotata. Era stracolma fino a pochi minuti prima: la gente era accalcata finanche all’esterno della porta d’ingresso. Tutti a partecipare al funerale (fin dalle dieci del mattino e sino alle dodici) di colui che gli inquirenti indicano come un pezzo da novanta della criminalità garganica. All’ester - no le inferriate che delimitano la piazza del Carmine sono gremite da curiosi e passanti.

Tra coloro che sono in chiesa e quelli che sono all’esterno, ci saranno tra duecento e trecento persone. Compresi poliziotti e carabinieri in borghese che con riservatezza presidiano la piazza, anche e soprattutto per vedere chi partecipa ai funerali.

C’era sì gente, soprattutto anziani ieri mattina per l’ ultimo saluto a «Ciccillo», ma niente a che vedere con il funerale del figlio Matteo, ammazzato nel marzo del 1992, quando oltre ad una folla gigantesca nell’ordine di migliaia di persone, si videro auto con targhe Palermo, Catania, Reggio Calabria.

Ieri mattina tutto è apparso molto ridimensionato. Nei primi banchi della chiesa in prima fila c’era la famiglia di Libergolis: la moglie, le tre figlie femmine e i vari generi. Alle loro spalle, gente comune, in massima parte contadini e pastori. Si scorgono visi rugosi, capelli con ciuffo alla Mario Merola d’antan, baffoni spioventi sotto occhi guardinghi, giovani forzuti ed allevatori di spicco dei paesi limitrofi.

Il parroco don Andrea nell’omelia ritorna sul concetto di concordia ed esorta al volersi bene: così strano sentire queste frasi - pure logiche e dovute - di fronte ad un uomo vittima di una vendetta, che si chiami faida o con altro nome. E il richiamo all’amore il parroco lo fa in una terra, il Gargano, in un paese, Monte Sant’Angelo, dove la parola «perdono» equivale spesso a «debolezza»; dove tendere la mano per riconciliarsi sovente viene scambiato per un larvato cedimento, per roba “da femminucce”. «Invito all’unione, al rispetto reciproco.

Il Signore ci ha detto che bisogna amare i propri nemici, perché che merito potremmo avere se amiamo solo i nostri amici. Dobbiamo essere noi uomini per primi a cambiare…». Erano le dieci in punto quando è arrivato il feretro, sopra fiori a volontà. Subito in chiesa dove la funzione è durata poco più di mezzora.

Ed una volta terminata, è poi scattato il rito delle condoglianze andato avanti per un’ora. Di certo proprio la consueta litania della consolazione è stato il momento più toccante dell’in - tera cerimonia, che si è svolta con regolarità e relativa tranquillità. Il popolo accorso per dare l’ultimo saluto al boss dei boss secondo gli inquirenti, è abbastanza composito.

Un dato che colpisce: ci ritrovi la donna di mezza età che presa da un principio di svenimento si accascia sul gradino del rondò che troneggia al centro della piazza, e in stretto dialetto montanaro, tra le lacrime esclama «era come un fratello, non aveva mai fatto del male a nessuno…».

Ci ritrovi qualche professionista del luogo, che muto e in disparte attende il proprio turno per le condoglianze alla moglie e ai parenti. E ci ritrovi più di qualche giovane, di quelli onesti e lavoratori, che mai ti immagineresti di trovare in questa occasione, che pazienti, velo sugli occhi, baciano i parenti di Ciccillo.

Nessuna autorità, nessun politico, nessun amministratore. Poi evasa l’ultima incombenza, la famiglia si infila nelle due auto parcheggiate lì vicino e si dirige, scortando il congiunto per nell’ultimo viaggio, quello diretto al cimitero. Qui la sepoltura nella cappella di famiglia, dove già riposa l’amato figlio maschio Matteo caduto anch’egli nella faida, che nel corso degli ultimi trent’anni ha contato oltre trenta morti ammazzati.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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MANFREDONIA - Mezzanone, agricoltore muore schiacciato dal trattore (31/10/2009)

Un'altra morte bianca in provincia di Foggia. Un agricoltore di 63 anni, nato e residente a Foggia, è deceduto nel pomeriggio di oggi a causa di un incidente sul lavoro avvenuto a pochi chilometri da Borgo Mezzanone in un campo agricolo in zona "melfignana" ubicata tra la provinciale 75 direzione Trinitapoli e la statale 16. L´uomo è morto schiacciato da un trattore.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Armeni tra sterminio e accoglienza - Una mostra alla Fondazione Banca del Monte, fino al 12 novembre (31/10/2009)

Può sembrare un paradosso che uno dei primi a raccontare il genocidio degli armeni sia stato un ufficiale tedesco, alleato con i turchi, responsabili di quello stesso sterminio in cui persero la vita un milione e mezzo di persone.

Eppure è quanto è successo a Armin Wegner durante la prima guerra mondiale.

Era un poeta nella veste di ufficiale sanitario che con la sua macchina fotografica ha immortalato una delle pagine più buie della storia dell'umanità, ancora oggi oggetto di dibattito soprattutto con i turchi che sostengono che lo sterminio degli armeni non ci sia mai stato, uno sterminio che anticipò di quasi trent'anni l'olocausto. Gli scatti di Wegner saranno in esposizione, fino al 12 novembre, alla Fondazione Banca del Monte.

Una mostra che racconta le stragi, le deportazioni di un popolo, i campi di concentramento ma che mette in evidenza anche il potere dell'integrazione e dell'accoglienza.

Accoglienza che un centinaio di profughi ha trovato alle porte di Bari, nel villaggio che fu chiamato "Nor Arax".

Lì ebbero rifugio in quanto impiegati come maestranze in una fabbrica di tappeti, lavorazione nella quale gli armeni erano e sono grandi maestri.

La mostra, curata da Stefan Nienhaus, docente di Letteratura tedesca alla facoltà di Lettere dell'Università di Foggia, dal 18 novembre si sposterà a Bari.
Marzia Campagna da Teleradioerre
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FOGGIA - Falsa partenza per piazza Cesare Battisti - La festa del Halloween col 'Trekking urbano' si sposta in tutta fretta in via Oberdan (31/10/2009)

A Foggia Halloween si festeggia con il trekking urbano, che ha portato i più piccoli nel centro storico della città per la festa del dolcetto scherzetto.

Ma quella festa, che doveva concludersi in piazza Cesare Battisti, ad un tratto si è spostata. In tutta fretta il gabbiotto piazzato davanti al Teatro Giordano si è svuotato a fare da cornice all'evento è stata la transenna metallica che ancora ingabbia la nuova piazza.

Qualcuno sosteneva che fosse inagibile e per questo transennata. Per alcuni e non per altri, si mormorava da più parti.

Poi Maria Carla Orsi, insegnante al Conservatorio, che abita nello stabile della piazza, è arrivata con numerose buste della spazzatura, lamentandosi per la difficoltà a trovare cassonetti.

Ancora numerose anche le lamentele dei commercianti per la chiusura al traffico dell'intera area. Sull'inagibilità della piazza, ma anche sui problemi della raccolta dei rifiuti e della chiusura al traffico, con tutte le controversie che questa decisione scatena con i commercianti, il sindaco, Gianni Mongelli, è stato pronto a rispondere e ha annunciato che lunedì o martedì la piazza sarà inaugurata e liberata dalla transenna.

Saranno sistemati i cassonetti e le fioriere, ma la chiusura la traffico sembra ormai decisa.
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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FOGGIA - Influenza A: solo 30mila dosi di vaccino per la Puglia; riscontrati due casi gravi(31/10/2009)

In Puglia sono arrivate sino ad oggi 30 mila dosi di vaccino contro l'influenza A (su 700 mila previste), che però non sono sufficienti per vaccinare tutto il personale sanitario.

Nei prossimi giorni potrebbe arrivare uno stock aggiuntivo di 26.000 dosi che consentirebbe di completare la vaccinazione del personale sanitario ed iniziare quella dei pazienti a rischio, quali bambini e anziani con particolari patologie.

Lo ha riferito all'ANSA l'assessore regionale alle Politiche della salute, Tommaso Fiore. 'I casi stimati in Puglia - ha spiegato - sono 2.500 a settimana, che rappresentano la metà circa della curva di salita, e fino a poco fa nessuno di questi casi era stato catalogato come grave.

Si tratta di una soglia prevedibile e prevista, che non deve destare allarme ed è sotto controllo.

Il picco di 5.000-6.000 casi, se lo sviluppo del contagio dovesse proseguire con questi ritmi, dovrebbe esserci fra tre settimane'. Fiore ha anche riferito dei primi due casi definiti 'gravi' in Puglia di influenza A.

Le persone contagiate sono un'anziana con patologie croniche, per la quale si starebbe eseguendo il trasferimento in una struttura di Rianimazione, e un giovane senza particolari patologie, che però potrebbe non avere bisogno di analogo trattamento sanitario.
da Teleradioerre
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FOGGIA - Lonigro (PS), pieno appoggio alla ricandidatura di Nichi Vendola (31/10/2009)

'La congiuntura internazionale sul piano economico e finanziario non può essere l'alibi dietro il quale nascondere una azione di Governo Nazionale che ancora non riesce a traghettare l'Italia fuori dalla crisi, sia in Europa che nel mondo.

Si dibatte troppo e giustamente sulle politiche economiche da adottare, ma si lasciano le Regioni a combattere da sole perchè perseguano effettivamente un federalismo equo e solidale, soprattutto per le Regioni del Mezzogiorno d'Italia, alle quali spesso sono negati non solo i trasferimenti ordinari, ma anche quelli aggiuntivi europei'.

E' questa la dichiarazione di Pino Lonigro, presidente del gruppo consiliare socialista alla Regione Puglia. Per Lonigro 'L'azione di Governo impressa alla Puglia da parte del Presidente Vendola e della sua Giunta, pur tra oggettive difficoltà, ha rotto l'accerchiamento in cui la congiuntura nazionale ed internazionale l'avevano stretta ed è oggettivo il dato che vede la Puglia, unica Regione del Sud, che avanza sul piano economico e produttivo.

Come non richiamare le leggi e i provvedimenti positivi varati da questo Governo Regionale nel campo dell'agricoltura, del sociale, del lavoro, dell'ambiente, dell'urbanistica e della casa, della cultura, della scuola e della formazione, del turismo, dei trasporti, delle politiche energetiche e della salute.

Richiamarsi, da parte di qualcuno, a pubblicazioni che fondano la loro ricerca su parametri a volte non condivisi per esprimere valutazioni contro tendenza, spesso risulta pretestuoso e non corretto, anche nella prospettiva politica.

Noi Socialisti, parte attiva di questo Governo Regionale e parte della Maggioranza che sostiene il Presidente Vendola, abbiamo dibattuto spesso, soprattutto in questo ultimo periodo, su come proseguire nella nostra azione politica, sia rispetto alle alleanze, sia rispetto alla individuazione del candidato Presidente, alla sua autorevolezza e alle qualità intrinseche che dovrebbe rivestire.

I documenti, approvati all'unanimità, non ultimo quello del 19 ottobre u.s., ribadiscono una profonda convinzione dettata da tutti i dirigenti e compagni del PSI: "Pieno appoggio alla ricandidatura di Nichi Vendola a Presidente della Regione Puglia, per la quale il PSI auspica la più ampia convergenza delle forze politiche della coalizione di centro-sinistra quale premessa essenziale per l'allargamento ad altre forze politiche sulla base di un Progetto Puglia per il prossimo quinquennio".
da Teleradioerre
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FOGGIA - Il Comune di Foggia esempio per le città sane - Foggia si candida ad essere alla guida delle 'Città sane' (31/10/2009)

Nel convegno sul 'ruolo dei comuni per la promozione della salute' che si è tenuto a Bari è emersa ancora una volta la centralità del Comune di Foggia, alla guida della rete delle città sane pugliesi, che per la sua particolare attività svolta in questi anni si propone ai vertici nazionali e molto presto potrebbe vederla a svolgere un ruolo principale in Italia.

'Città sana non è necessariamente una città che ha raggiunto un particolare stato di salute, - ha sottolineato nel suo intervento l'assessore Pasquale Pellegrino vice presidente nazionale della rete delle città sane - è piuttosto una città cosciente che la salute dipende anche dalle scelte politiche della propria ammninistrazione, oltre che dal comportamento dei singoli cittadini.

Lavorare per creare una città sana significa, ha aggiunto Pellegrino, far partecipare la comunità nelle scelte delle azioni e delle priorità.

Negli ultimi tempi ci siamo fatti promotori di azioni globali per l'adesione della rete pugliese ai progetti nazionali della Rete delle Città Sane e per un'opera di sensibilizzazione dei cittadini delle varie realtà locali che hanno partecipato alla realizzazione di partecipate politiche della salute'.
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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FOGGIA - Nascondeva la droga sotto terra: arrestato giovane meccanico - Gli agenti della squadra Mobile hanno ammanettato Agostino Console (31/10/2009)

"La roba è nascosta lì, sotto terra. Prendetela almeno esco da questo giro". E' quanto ha affermato Agostino Console, il meccanico di 25 anni arrestato dagli agenti della mobile di Foggia, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ma di droga in quel piccolo appezzamento di terra nella zona del Salice Nuovo ne nascondeva davvero tanta.

Recuperati, ben occultati sotto il terreno e conservati in alcuni barattoli in vetro quasi 200 grammi di cocaina, 100 grammi di eroina, 100 grammi di marijuana e 90 grammi di sostanza da taglio, più un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Gli agenti già da qualche tempo monitoravano gli spostamenti del ragazzo.

Sapevano che lo stupefacente era nascosto dietro quel muretto di recinzione che circonda il complesso abitativo di via del Salice. Ieri il giovane meccanico, ormai vistosi alle strette, non ha esitato a collaborare. Lui stesso ha indicato il nascondiglio.

Utilizzava tubicini in gomma e pietre di grosse dimensioni per segnalare il punto preciso dove conservava lo stupefacente. Secondo gli inquirenti ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio grossista che vendeva cocaina e eroina a piccoli pusher foggiani; non a caso il ritrovamento di alcune dosi da 6/7 grammi l'una.

Il valore complessivo della droga non è stato ancora quantificato. Stando al "listino prezzi" del giovane meccanico un grammo di cocaina oscillava dai 50 ai 55 euro; mentre uno di eroina dai 45 ai 50 euro.
Tatiana Bellizzi da Teleradioerre
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FOGGIA - Agricoltori di Capitanata: Lepri scrive ai sindaci (31/10/2009)

Il Presidente dell'Unione Provinciale Agricoltori di Foggia, Luigi Lepri, in vista della grande manifestazione di protesta degli agricoltori della nostra provincia, aperta a tutte le Organizzazioni di categoria, prevista per mercoledì 18 novembre, ha inviato una lettera a tutti i Sindaci di Capitanata.

Ciò per sottolineare, ancora una volta, l'estrema gravità della crisi che ha da tempo colpito l'agricoltura, le motivazione per le quali si è deciso di scendere in piazza e, soprattutto, per richiedere la partecipazione e comunque il pieno appoggio all'iniziativa di lotta.

Le imprese agricole si trovano veramente molto vicine ad un punto di non ritorno e, nonostante le molteplici sollecitazioni, attuate da Confagricoltura, a tutti i livelli istituzionali, non pervengono sia da parte del Governo che dell'Unione Europea, concrete risposte alle legittime istanze del mondo agricolo.

Da qui la decisione di mettere in campo una forte azione di protesta, ma nel contempo di precisare anche che tali iniziative decise dall'Organizzazione, non sono "contro", ma "per" la libertà d'impresa, "per" dare ai cittadini ciò che serve a preparare il loro pasto quotidiano, "per" il giusto guadagno, "per" la legittima dignità dell'agricoltura italiana.

Anche perchè, è doveroso rendere noto, che il Governo francese ha in questi giorni varato un piano "senza precedenti" per la crisi dell'agricoltura locale: 650 milioni di euro di "sostegno eccezionale dello Stato" e un miliardo di euro in prestiti agevolati.

Il Governo italiano, quindi, prenda esempio da quello d'Oltralpe, magari utilizzando lo strumento della legge finanziaria 2010, ed approvi presto non "contributi", ma "incentivi straordinari" al settore, stabilizzando e rifinanziando, inoltre, rispettivamente la fiscalizzazione degli oneri sociali e il Fondo di solidarietà nazionale.

Non da ultimo, il Presidente Lepri ha ulteriormente sottolineato ai Sindaci alcune sperequazioni di cui è vittima il settore e, ad esempio: "perchè non si procede senza indugio al riequilibrio del comparto agricolo utilizzando le stesse misure da tempo previste per gli altri comparti produttivi?".
Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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 ORSARA - Orsara rivive la notte più luminosa dell'anno - Un 1 novembre "grandi numeri": 10mila visitatori attesi, un falò per ogni nucleo familiare del luogo, 70 persone tra volontari e personale delle forze dell'ordine a vigilare sull'evento, 15 punti di ristoro (31/10/2009)

A Orsara lo sanno anche i bambini: la notte più lunga e luminosa dell'anno, quella dei falò e delle teste del purgatorio (Fuca coste e cocce priatorije) con Halloween non c'entra niente.

Qui, il 1° novembre, i 100 fuochi che cominceranno ad ardere e sfavillare alle 19 contemporaneamente, al rintocco della Chiesa Madre, non scacciano gli spiriti malvagi ma piuttosto servono a segnare la strada che dalla terra al cielo ricongiunge i vivi ai loro cari defunti.

E i più piccoli, come i loro genitori e i loro nonni, preparano i falò attorno ai quali si riuniranno per condividere questo momento di comunione rispettosa col mistero.

A Orsara, la notte dei fuochi sarà anche quella dei grandi numeri: 10mila visitatori attesi, un falò per ogni nucleo familiare del luogo, 70 persone tra volontari e personale delle forze dell'ordine a vigilare sul sereno svolgimento degli eventi legati alla manifestazione, 15 punti di ristoro per i visitatori, 4 diversi momenti di spettacolo con le esibizioni di Zastava Orkestar (http://www.zastavaorkestar.com) , il ritmo dei Tarantula Garganica, i trampolieri e i mangiafuoco del gruppo Liu.Bo.

Tutto comincerà alle 10 del mattino, con l'attivazione del servizio gratuito di guide turistiche (info 0881.964904) per quanti vorranno visitare la Grotta di San Michele, l'Abbazia di Sant'Angelo, il museo e il centro storico.

Per i camperisti è stato istituito un numero verde ad hoc: 800106822. Nel pomeriggio, alle 15.30 apriranno l'Infopoint e il Laboratorio delle Zucche nello spazio antistante la Fontana dell'Angelo.

Grandi e piccini potranno imparare intagliare le zucche per trasformarle in lanterne dalle sembianze umane.

Le zucche verranno esposte e le più belle saranno premiate. Il momento più suggestivo della manifestazione è previsto per le ore 19 quando, al rintocco delle campane di San Nicola, saranno accesi i falò preparati in ogni angolo del paese.

Poco prima, in piazza Padre Pio, prenderà il via lo spettacolo di trampolieri e mangiafuoco. Alle 20, comincerà lo spettacolo musicale itinerante della "Zastava Orkestar".

Il gruppo è composto da elementi provenienti da alcune tra le migliori orchestre toscane e si esibisce evocando atmosfere e situazioni ispirate ai film di Kusturiça, con danze e gag improvvisate che coinvolgono il pubblico.

Alle 22, invece, saranno i Tarantula Garganica a far risuonare Piazza Mazzini. La festa dei "Fuca coste e cocce priatorije" è una delle tradizioni più antiche in Europa. Si svolge la notte a cavallo tra il primo e il secondo giorno di novembre, per rendere omaggio alla memoria dei defunti.
da Teleradioerre
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CARLANTINO - Carlantino, pronti a festeggiare la nonna del paese (31/10/2009)

Il 4 novembre, Carlantino festeggerà il primo centenario della sua storia. Angela Pozzuto compirà un secolo e, per l'occasione, sarà eletta "Nonna del paese" dal Consiglio comunale che si riunirà in seduta straordinaria alle 16.30 e le consegnerà una targa in ricordo di questo giorno speciale.

La riunione dell'Assemblea non si terrà in Municipio ma all'interno del salone della Parrocchia San Donato. La cerimonia civile sarà seguita alle 17 dalla celebrazione della santa messa.

La festa in onore di Nonna Angela, poi, proseguirà con la musica della banda musicale di Celenza Valfortore e un mega buffet per brindare all'evento.

Angela ha 10 figli, un maschio e nove femmine, che le hanno regalato la gioia di 12 nipoti e ben 18 pronipoti. Dei suoi 10 figli, tre vivono a Carlantino, una - Filomena - è scomparsa qualche anno fa, e gli altri vivono lontano: Antonietta in Argentina, Maddalena, Giuseppina, Rosa (tutte e tre suore) e Addolorata a Roma, Giovannina a Torino mentre Maria, Annunziata e Gaetano sono rimasti vicini alla loro mamma.

Mercoledì 4 novembre saranno tutti a Carlantino, compresi nipoti e pronipoti. Nonna Angela, nata il 4 novembre del 1909, a 20 anni sposò Michele D'Amelio. Da 6 anni è vedova, ma non le manca mai l'affetto della sua numerosa famiglia.

"E' una gran bella cosa poter festeggiare un centenario - dichiara il sindaco Vito Guerrera - Una gioia e un'emozione che tutta la comunità vuole condividere. I 100 anni di nonna Angela ci dicono che, nonostante i tanti problemi, in questi piccoli paesi la qualità della vita e i legami sociali sanno ancora esprimere valori importanti". Quelli di nonna Angela sono stati anni difficili, di guerre e miseria con l'ulteriore fatica di portare avanti una famiglia così numerosa.

Angela e Michele ce l'hanno fatta, con forza di volontà, tanto sacrificio ma soprattutto con molta umiltà. Il duro lavoro nei campi e l'impegnativo "mestiere" di educare dieci figli hanno caratterizzato tutta la vita dei due nonni carlantinesi.

Oggi, nonna Angela passa la sue giornate guardando la tv (la Santa Messa il suo programma preferito) beve le sue due irrinunciabili tazzine di caffè e non rinuncia, tanto golosa com'è, al piacere dei dolci.
da Teleradioerre
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Foggia Sciopero Agricoltura (31/10/2009)

Agricoltori, Cittadini,
l'agricoltura meridionale sta morendo!
Sepolta da montagne di debiti.
Colpita da losche speculazioni con importazioni selvagge,
Soffocata da prezzi di fame per i produttori di grano, uva, olive e ortaggi e prezzi sempre più cari per i consumatori .
Dimenticata dal Governo che nella finanziaria non prevede nessun intervento per l'agricoltura.
Trascurata dalla Regione Puglia che ha ritardato l'emanazione dei PSR e non emana alcun intervento di sostegno neanche per le calamità.
A questo calvario, Noi diciamo BASTA!
Uniti, tutti, SCENDIAMO IN PIAZZA!

MARTEDI' 3 NOVEMBRE

FOGGIA

SCIOPERO DELL'AGRICOLTURA



Per rivendicare il ruolo primario dell'agricoltura nell'economia meridionale
chiediamo
– Moratoria delle passività con sospensione delle debitorie e concessione dei mutui decennali a tasso zero con garanzia ISMEA;
– Premio de minimis per il crollo dei prezzi dei prodotti;
– Contributi previdenziali ridotti alla media europea;
– Riduzione delle accise su carburanti agricoli;
– Finanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale;
– Declaratoria dello stato di calamità.

Queste le rivendicazioni dell'Agricoltura al Governo, alla Regione Puglia e all'Unione Europea per le quali decretiamo lo stato di agitazione permanente degli Agricoltori fino a quando non saranno accolte!
Comunicato Stampa MOVIMENTO PER I DIRITTI DELLA CAPITANATA
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San Marco in Lamis (Fg) - Leonarda Napolitano premiata dal Sindaco Michelangelo Lombardi (31/10/2009)

Ha realizzato un libro che racconta particolari emozionanti legati alla sua gioventù, e lo ha donato gratuitamente ai suoi amici e parenti, Leonarda Napolitano insegnante in pensione nata nel 1927, è stata premiata nell'Aula Magna della Biblioteca cittadina, per il suo slancio di generosità e cultura, in una manifestazione pubblica organizzata con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Città di San Marco in Lamis, diretto dal dottor Pinuccio Villani; la signora Napolitano è stata premiata con una targa come encomio solenne con una targa su cui è inciso:

"Città di San Marco in Lamis Assessorato alla Cultura all'insegnante Leonarda Napolitano con stima ed apprezzamento per aver dato alle stampe il volume La "Foresta Incantata"

San Marco in Lamis, 29 ottobre 2009 l'Assessore dottor Pinuccio Villani", proprio dalle mani del primo cittadino Michelangelo Lombardi (nella foto) che si è complimentato con la signora Napolitano per il gesto di generosità a favore della cultura cittadina.

Molti tratti del volume, dal titolo La "Foresta Incantata" sono stati pronunciati dal prof. Luigi Caiafa, e commentati dal prof. Raffaele Cera (nella foto) giovedi 29 ottobre scorso, presso l'auditorium della biblioteca cittadina, ed ha visto un pubblico interessato e partecipe al racconto della signora su episodi emozionanti della sua vita in provincia.
dino alice da ildiariomontanaro.it
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Foggia - Festival del Cinema Indipendente – IX edizione – Proiezione presso la Casa Circondariale di Foggia - Accrediti stampa (31/10/2009)

Nell’ambito del Festival del Cinema Indipendente, in programma dal 27 novembre al 5 dicembre, si terrà una proiezione del documentario “Zemanlandia” di Giuseppe Sansonna, presso la Casa Circondariale di Foggia.


Per agevolarci nei successivi adempimenti organizzativi e per attivare le procedure di autorizzazione all’ingresso nell’Istituto Penitenziario, si chiede di voler indicare, entro sabato 7 novembre, n. 1 giornalista e n. 1 cine-fotoreporter, da accreditare per la Vs. testata.


Si prega voler indicare nome e cognome completi, data e luogo di nascita, residenza e numero tessera di iscrizione all’ordine dei giornalisti.
Comunicato Stampa Festival del Cinema Indipendente
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CASAPOUND ITALIA: A FOGGIA E' HALLOWEEN TUTTO L' ANNO (31/10/2009)

Nella notte tra venerdì e sabato CasaPound Italia ha effettuato un volantinaggio nel centro di Foggia, tra Piazza Duomo e le vie limitrofe.
Disoccupazione, dissesto finanziario, assenza di spazi sociali e di aree attrezzate, problemi che affligono la città e la condannano al degrado.

La goliardia di Halloween quindi come strumento di riflessione per i cittadini foggiani, perchè per CasaPound Italia una notte da streghe non è certo il preludio a un' alba da zombie.

[email protected]
Maurizio L'Episcopia 3408495254
Comunicato Stampa CasaPound Italia
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Foggia, arrestato giovane spacciatore - Blitz della Squadra Mobile di Foggia (31/10/2009)

Nascondeva la droga sotto terra per evitare che la trovassero i cani antidroga. Lo hanno scoperto gli agenti della squadra mobile di Foggia che hanno arrestato Agostino Console di 25 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Da alcuni giorni gli investigatori stavano pedinando il ragazzo perché sospettato di ricevere, nel fine settimana, droga che poi vendeva ai pusher di Foggia e provincia.

Cosi, ieri mattina, gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’abitazione del ragazzo trovando la droga. nascosti sotto il terreno e conservati in alcuni barattoli in vetro gli investigatori hanno sequestrato 200 grammi di cocaina, 100 grammi di eroina, 100 grammi di marijuana e 90 grammi di sostanza da taglio.

Sequestrati anche alcuni bilancini di precisione e tutto il materiale per confezionare la sostanza stupefacente.

La droga era nascosta in un terreno adiacente la sua abitazione in via del Salice e i posti dove venivano interrati i barattoli erano indicati da alcuni piccoli tubi in gomma.

Al momento del blitz della Polizia il ragazzo ha detto che nascondeva quella droga per fare un favore ad un ragazzo macedone e poi ha aggiunto “almeno cosi esco completamente da questo giro”.
da Teleblu
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Foggia –Sisma Molise, le considerazioni del presidente Pepe (31/10/2009)

“Il ricordo della sciagura abbattutasi sul Molise e sulla provincia di Foggia sette anni fa è oggi più che mai vivo in tutti noi. Nelle istituzioni come nella comunità del Preappennino Dauno”. Così Antonio Pepe, presidente dell’Amministrazione provinciale di Foggia, commenta la celebrazione del settimo anniversario del terremoto del 2002.

“L’impegno nella ricostruzione, la dignità dimostrata dalla popolazione nelle ore immediatamente successive al sisma sono elementi di cui l’intero territorio provinciale deve andare orgoglioso – afferma il presidente della Provincia –.

I segni di quella sciagura sono purtroppo ancora visibili. Sono qui a ricordarci che occorre lavorare ancora per riportare la situazione ad un livello di normalità; che c’è bisogno del massimo dell’impegno istituzionale e politico”.

Celebrare questo anniversario, secondo Pepe, significa però anche “dedicare un pensiero a chi è rimasto vittima, in Molise, di quella tremenda scossa sismica.

Agli angeli di San Giuliano di Puglia, vittime innocenti non solo del terremoto, ma anche di una gestione della manutenzione degli edifici pubblici che forse avrebbe dovuto essere più attenta e puntuale”. La giornata di oggi, dunque, “deve necessariamente assumere una valenza che non si fermi alla memoria – pure importante – ma che sappia lanciare un monito per il futuro; un appello a considerare gli interventi di messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici una priorità amministrativa e politica”

Su questo punto l’invito del presidente della Provincia è quello di recuperare “una consapevolezza nuova rispetto alle necessità di aumentare gli investimenti in prevenzione”. “Le opere di ricostruzione – prosegue Pepe – stanno andando avanti e meritano senza dubbio un’accelerazione.

Alcuni significativi risultati sono stati raggiunti. Ricordo ad esempio il vertice operativo che l’Amministrazione provinciale ha ospitato nel gennaio scorso, nel corso del quale il Governo ha assicurato la ripresa delle riscossioni, sospese dal 2002, dal 1 gennaio 2010; la riduzione del 40 per cento dei versamenti tributari e dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi dovuti; la rateizzazione dei versamenti dovuti e la piena equiparazione dei dipendenti pubblici ai dipendenti privati; lo sblocco degli interventi tesi a conferire uniformità di trattamento tra i Comuni della Puglia e del Molise e quelli di Marche ed Umbria interessati dai danni del sisma del 199; l’erogazione dei 40 milioni di euro destinati alle opere di ricostruzione stanziati con la Finanziaria 2008 ma mai trasferiti ai Comuni. Occorre dunque proseguire su questa strada, senza arretrare di un passo ma anzi mantenendo alta la guardia perché gli impegni assunti vengano rispettati fino in fondo”. “Questa azione – evidenzia Pepe – deve essere però accompagnata da una rigorosa inversione di tendenza per ciò che riguarda gli investimenti destinati alla messa in sicurezza degli immobili e del territorio.

Sappiamo tutti che la nostra provincia deve combattere quotidianamente con un nemico insidioso e pericoloso. Il dissesto idrogeologico della Capitanata è la causa di una instabilità strutturale che spesso, come purtroppo ben sappiamo, determina un elevatissimo rischio crolli ed un’evidente insicurezza.

Ebbene, in questo campo la Provincia di Foggia ha fatto una scelta politica ed amministrativa chiara, limpida. Abbiamo deciso, sin dal momento del nostro insediamento, di considerare prioritaria questa battaglia. Al primo posto della nostra agenda politica c’è la manutenzione e la messa in sicurezza delle nostre scuole, con uno stanziamento di risorse economiche che non ha pari rispetto a quanto fatto nel passato, ma anche una rinnovata attenzione per la viabilità provinciale, specie nelle aree del territorio più esposte al fenomeno di dissesto idrogeologico.

Proprio qualche settimana fa la Giunta provinciale ha presentato progetti, finanziati con circa sei milioni di euro, per la viabilità del Preappennino Dauno, con interventi di cui beneficeranno i Comuni di Pietramontecorvino, Carlantino, Celenza Valfortore, Castelnuovo della Daunia, Casalvecchio di Puglia, Mottamontecorvino, San Marco la Catola, Casalnuovo Monterotaro. Trattandosi di fondi regionali, tuttavia, le economie saranno utilizzate solo dopo l’autorizzazione che verrà data dalla Regione Puglia”.

“Facciamo dunque di questa occasione, di questa celebrazione solenne, un punto di partenza – conclude il presidente della Provincia –. Un momento nel quale passato e futuro possano fondersi. In cui dalla memoria di una tragedia possano scaturire le ragioni per rafforzare il nostro legame d’appartenenza, insieme all’impegno istituzionale e politico necessario per attivare rapidamente ed efficacemente gli interventi utili a mettere in sicurezza questo meraviglioso pezzo della nostra Capitanata”.
da Stato Quotidiano.it
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Foggia –Agricoltura, sciopero associazione il 3 novembre (31/10/2009)

“L’AGRICOLTURA meridionale sta morendo sepolta dai debiti, colpita da losche speculazioni con importazioni selvagge, soffocata da prezzi di fame per i produttori di grano, uva, olive e ortaggi e prezzi sempre più cari per i consumatori”.

E infine “dimenticata dal Governo che nella finanziaria non prevede nessun intervento per l’agricoltura” oltre ad essere stata “tascurata dalla Regione Puglia che ha ritardato l’emanazione dei PSR e non emana alcun intervento di sostegno neanche per le calamità”.

Ce ne sono di motivi, per la Copagri, Confederazione produttori agricoli, con Cia e Centri di Azione Rurale (Ugl ), per scendere in piazza il prossimo martedì 3 novembre, al fine di “rivendicare il ruolo primario dell’agricoltura nell’economia meridionale”.

Richieste delle associazioni: moratoria delle passività con sospensione delle debitorie e concessione dei mutui decennali a tasso zero con garanzia Ismea; premio de minimis per il crollo dei prezzi dei prodotti; contributi previdenziali ridotti alla media europea ; riduzione delle accise su carburanti agricoli; finanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale; declaratoria dello stato di calamità.

Queste le rivendicazioni dell’Agricoltura al Governo, alla Regione Puglia e all’Unione Europea per le quali decretiamo lo stato di agitazione permanente degli Agricoltori fino a quando non saranno accolte”.
da Stato Quotidiano.it
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Foggia – manutenzione e pulizia cimitero in ‘campo 5’ e riduzione ingresso di auto (31/10/2009)

ATTIVATI dall’amministrazione una serie di interventi straordinari di manutenzione e pulizia del Cimitero comunale, portati a compimento alla vigilia del week end dedicato alla celebrazione dei defunti e presentati questa mattina alla stampa dagli assessori alle Politiche sociali, Pasquale Pellegrino, e ai Lavori pubblici, Vinicio Di Gioia.

L’attenzione dell’Amministrazione si è concentrata sul ‘campo 5’, una delle aree utilizzate per le inumazioni in terra, dove è stato tagliato un albero secolare ormai pericolosamente inclinato e sono stati ripuliti tutti gli spazi tra le tombe.

Il perimetro di questo e degli altri campi, inoltre, è ora ulteriormente distinguibile grazie a decine di piante fiorite.

Grazie alla collaborazione tra Foggia Servizi, Amica e cooperativa Il Gabbiano, quest’ultima incaricata della manutenzione del verde cimiteriale, “abbiamo scongiurato la consolidata prassi del ricorso a ditte esterne – ha sottolineato Pasquale Pellegrino – e realizzato gli interventi senza dover sopportare alcun costo aggiuntivo”.

Una parte di quelli realizzati per migliorare i servizi igienici, peraltro, sono già stati vanificati da atti di vandalismo. Mentre “siamo intervenuti formalmente sui vertici della cooperativa 133 – ha annunciato l’assessore alle Politiche sociali – per chiedere garanzie del rispetto assoluto delle norme che regolano l’ingresso con le auto”.

Dall’assessore ai Lavori pubblici è giunto un chiarimento sulle condizioni attuali e il futuro dell’area in cui sono inumate una cinquantina di salme provenienti da una cappella crollata diversi anni fa.

“Nel Piano regolatore cimiteriale è destinata ad accogliere cappelle private – ha spiegato Vinicio Di Gioia – ma la sua disponibilità è stata temporaneamente sospesa a seguito dell’intervento della ASL, che ci ha ordinato di mantenere le salme nella loro collocazione attuale fino a quando non sarà esaurito il processo di decomposizione”. Dunque, investire per una sistemazione diversa del campo “non è possibile e non sarebbe conveniente”.

All’incontro con la stampa ha partecipato anche la consigliera comunale Anna Rita Palmieri, componente della Commissione Politiche sociali, “organismo che ha seguito con attenzione e spirito di collaborazione l’evoluzione degli interventi programmati – ha concluso Pasquale Pellegrino – testimoniando la collegialità dell’azione e degli obiettivi amministrativi”.
(foto tratta da quotidianofoggia.it)
da Stato Quotidiano.it
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Foggia -Sisma Molise, Bordo: una legge ordinaria per chiudere l’emergenza (31/10/2009)

“BASTA confondi e provvedimenti straordinari: i cittadini e le Amministrazioni locali dei Comuni colpiti dal sisma del 2002 hanno diritto a venir fuori dall’emergenza sapendo su quali e quante risorse sono disponibili”.

L’onorevole Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, lancia l’ennesimo appello al Governo affinché “accolga la proposta, avanzata dalla gran parte dei sindaci molisani e pugliesi”, di “adottare una legge ordinaria dello Stato per disciplinare la ricostruzione e garantire un ordinato e razionale flusso finanziario”.

Nel 7° anniversario del terremoto che colpì gravemente anche l’area del Preappennino settentrionale (il terremoto del Molise è stato un sisma verificatosi tra il 31 ottobre e il 2 novembre 2002, con epicentro situato tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti (CB).

La scossa più violenta, alle 11.32 del 31 ottobre, ha avuto una magnitudo di 5.4 gradi della scala Richter, con effetti corrispondenti all’VIII-IX grado della scala Mercalli. Nel crollo di una scuola a San Giuliano di Puglia, in occasione del terremoto, morirono 27 bambini e una maestra.

Altre due persone morirono in circostanze diverse in occasione del terremoto. Circa 100 furono i feriti e 2.925 gli sfollati in provincia di Campobasso.

Anche nella provincia di Foggia ci furono numerosi sfollati e una decina di comuni riportarono danni di rilievo ad edifici storici e abitazioni. Fonte: Wikipedia), Bordo esprime “convinta e doverosa solidarietà nei confronti di chi, dopo tanti anni, è ancora costretto all’esilio dall’impossibilità di ricostruire tetti e mura delle abitazioni crollate o danneggiate”.

“Posso solo provare ad immaginare con quanta apprensione vivano l’ennesima discussione che il Parlamento si appresta ad avviare” alla ricerca dei fondi necessari a proseguire programmi di ricostruzione “ben lungi dall’essere prossimi alla fine. E’ una mortificazione, un’umiliazione che il Governo non può continuare ad infliggere alla nostra gente”.

Altrettanto gravi sono i problemi vissuti dalle piccole e piccolissime imprese, particolarmente quelle agricole, che, a parere dell’on. Bordo, “avrebbero bisogno di sostegni specifici per la ricostruzione di capannoni, stalle e quant’altro e per il rilancio della propria attività”.
Infine, ha detto Bordo “è ancora irrisolta l’annosa questione della crisi finanziaria vissuta dalle Amministrazioni comunali e provocata dalla sospensione del pagamento dei tributi locali, a partire dall’ICI, senza che lo Stato abbia provveduto alla copertura di queste somme”.
(a ottobre 2007, un sito internet di Termoli, primonumero.it, denuncia la cattiva gestione da parte del presidente Iorio dell’enorme quantità di fondi arrivati (oltre che per il terremoto, anche per l’alluvione del 2003 che ha colpito duramente la città bassomolisana), in particolare essi sarebbero stati usati solo in minima parte per le zone del cratere, il resto per altri progetti, alcuni dei quali ben poco attinenti con l’emergenza.

Molti media riprenderanno tale controversia. A giugno 2008 è sorta una nuova discussione sulla fine dei fondi anticipata di sei mesi (fine giugno invece di fine dicembre) da parte di Giulio Tremonti, ministro dell’economia del governo Berlusconi 4, per finanziare l’abolizione dell’Imposta comunale sugli immobili sulla prima casa. Il 1º gennaio 2009 i 13 sindaci dei comuni molisani colpiti dal terremoto del 2002 con una lettera al Prefetto di Campobasso si sono dimessi insieme ai colleghi pugliesi di Casalnuovo Monterotaro e Pietramontecorvino. La motivazione è di protestare per il mancato varo in Parlamento di un provvedimento sulla questione dei tributi e contributi sospesi dopo il sisma di sei anni fa e di cui oggi il Governo chiede la restituzione. Fonte: Wiki)

“Ecco perché è necessaria una legge ordinaria – conclude Michele Bordo – Solo un intervento organico può consentire di avviare, realmente e concretamente, a conclusione un’emergenza altrimenti destinata a durare ancora molti anni”.
da Stato Quotidiano.it
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Foggia - due arresti: un 25enne per detenzione droga (31/10/2009)


ARRESTATI due persone stamane , a cura della polizia giudiziaria del capoluogo: Lorenz Lecini, 27enne albanese, in esecuzione di provvedimento di carcerazione.

A Foggia, Agostino Console, 25enne del luogo, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
da Stato Quotidiano.it
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Foggia, stabiliti tempi per risarcimento vittime da uranio impoverito (31/10/2009)

Bari – SONO una trentina le vittime pugliesi, da possibile contaminazione da uranio impoverito, interessate ai risarcimenti regolati dal decreto del Presidente della Repubblica n.37 del 3 marzo del 2009, ‘Regolamento per la disciplina dei termini e delle modalita’ di riconoscimento di particolari infermita’ da cause di servizio per il personale impiegato nelle missioni militari all’estero, nei conflitti e nelle basi militari nazionali’.

Lo ha reso noto il portale Vittimeuranio.com, che da tempo segue la vicenda. Da alcune stime fatte dai responsabili del portale saranno almeno 2000 in Italia le domande di risarcimento che verranno presentate.

“Il prossimo 7 novembre – spiega Bruno Ciarmoli, avvocato del Tribunale di Bari (fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it)– scadranno i termini per la presentazione delle domande. Alle vittime sono destinati 30 milioni di euro”.

“La legge – ricorda Ciarmoli – prevede che possono godere del risarcimento i militari in servizio o in pensione che, a partire dal 1 gennaio 1961, abbiano usato o custodito munizionamento con uranio impoverito, sia in zone di missione o di operazione all’estero, che in poligoni di tiro o depositi in Italia, e civili che abbiano volontariamente prestato la loro opera all’estero in zone di missione militare e cittadini italiani che siano venuti a contatto con munizionamenti o risiedono e abitano vicino a poligoni di tiro o depositi”.

Naturalmente al risarcimento hanno diritto anche i familiari di militari scomparsi, coniuge e figli, “ma stranamente non i genitori”. Per i dati del cosiddetto “libro nero”: sono la Campania con 12 morti, la Sardegna con 10 e la Puglia con 6 le regioni italiane che hanno pagato il maggiorn numero di militari vittime da possibile contaminazione da uranio impoverito.

E’ quanto emerge dal “Libro Nero” realizzato dall’associazione delle vittime Ana-Vafaf, presieduta da Falco Accame, in collaborazione con il portale Vittimeuranio.com, ideato e curato da Francesco Palese.

Una scheda del “Libro Nero” divide in base alla provenienza geografica i 50 militari deceduti suddividendoli per regione e provincia. Tra parentesi l’anno del decesso. Cinque dei dodici morti campani sono di Napoli, si tratta di Roberto Buonincontro deceduto nel 1996, Domenico Di Francia (1998), Antonio Milano (2002), Luca Sepe (2004) e Fabio Senatore (2005). Quattro sono di Salerno: Renzo Inghilleri (1993), Luca De Marco (2004), Aniello D’Alessandro (2006), Amedeo D’Inverno (2007). Tre di Caserta: Sergio D’Angelo (2003), Carmine olito (2004), Giuseppe Bernardo (2005).

Dei dieci militari deceduti in Sardegna, sei sono della provincia di Cagliari: Giuseppe Pintus (1994), Salvatore Vacca (1999), Antonio Vargiu (2001), Fabio Porru (2003), Valery Melis (2004), Gianfranco Floris (2004). Tre di Sassari: Gianni Faedda (2002), Filippo Pilia (2002), Maurizio Serra (2004). Uno di Oristano, Luciano Falsarone (2004).

Sono di Lecce tre dei sei militari morti in Puglia: Andrea Antonaci (2000), Alberto Di Raimondo (2005), Giorgio Parlangeli (2007). E ancora Roberto C. (2007) di Taranto, Crescenzo D’Alicandro (1996) di Brindisi e Corrado Di Giacobbe (2001) di Foggia.

Quattro i morti in Sicilia: Antonio Fotia (2002) di Palermo, Antonio Caruso (1999) di Catania, Salvatore Carbonaro (2000) di Siracusa e Paolo C. (n.d.) di Messina.

Tre dei quattro morti del Lazio sono di Roma: Alvaro Marini (1997), Riccardo Grimaldi (2004) e Fabrizio Venarubea (2004). Uno di Frosinone: Eddy Pallone (2007).

Tre decessi si sono registrati in Lombardia: Cesare Boscaino (2004) di Milano, Alessandro Garofolo (1993) di Mantova e Rinaldo Colombo (2000) di Varese.

Due morti in Veneto: Umberto Pizzamiglio (1999) di Verona e Lorenzo Michelini (1977) di Padova. Ancora due morti in Toscana, Leonardo Manicone (2004) e Stefano Ceccarini (1999) entrambi della provincia di Grosseto.

Due i soldati deceduti anche in Liguria: Emilio Di Zazzo (2004) di Genova e Valerio Campagna (2003) di Imperia. Un morto anche per l’Umbria, Stefano Melone (2001) della provincia di Orvieto.

Di quattro militari infine l’Ana-Vafaf non conosce l’esatta provenienza geografica, sono i casi di Giuseppe Benetti (1998), Luigi D’Alessio (2000), Pasquale Cinelli (2000) e Mario Ricordi (2000).

“Bisogna considerare – ha sottolineato Falco Accame – che i casi da esaminare sono presumibilmente in numero maggiore rispetto a quelli di cui dispone l’Ana-Vafaf.

Per questo occorre che vengano resi disponibili dal Ministero della Difesa i documenti caratteristici dei singoli con le relative destinazioni e le cartelle cliniche ove possibile”.

“E’ da tener presente – ha continuato – che si tratta di dati “grossolani” per l’ impossibilità di recepire, per la maggioranza dei casi, informazioni più precise.

I dati vanno quindi presi come una semplice indicazione che non può servire come base per uno studio statistico scientificamente basato e ancor meno per uno studio epidemiologico. E ciò anche, ovviamente, per l’estrema limitatezza numerica dei dati stessi”.
da Stato Quotidiano.it
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Manfredonia – truffa ai danni dell’Inps per 285mila euro (31/10/2009)

DENUNCIATA una persona all’autorità giudiziaria, dalla Finanza, poichè resosi responsabile di truffa ai danni dell’Inps (istituto nazionale per la previdenza sociale), per un valore pari a 285 mila euro.

In particolare,i militari della Finanza hanno individuato che la persona citata, titolare di una azienda agricola, aveva assunto numerosi braccianti agricoli ma omettendo di versare i relativi contributi previdenziali.
da Stato Quotidiano.it
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Manfredonia – Ancora dieci anni di centrosinistra. L’eletto ? Riccardi (31/10/2009)



«LE infrastrutture ancora non realizzate le definiremo nei prossimi anni. Anni di governo di centrosinistra». E’ la frase che chiude un’intevista mare (più che fiume, in considerazione della vastità, e non quantità, degli argomenti trattati nella stessa) quella sviluppata, ieri, da Stato, con l’assessore alle Opere pubbliche e servizi urbani di Manfredonia, Antonio Prencipe.

Un assessore con deleghe sconfinate: “manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni pubblici, edilizia scolastica e sportiva, gestione dei beni storici e culturali, arredo urbano, verde pubblico e polizia locale”.

Un esponente del Comune che nei mandati (due), della Giunta Campo, ha rivestito un ruolo importante, per la città sipontina; tanto per gli oneri instaurati (strutturalmente), e conseguiti (moralmente), quanto nelle critiche (dirette) dei suoi oppositori. Le criticità in paese sono infatti “palesi”.

Gli obiettivi non raggiunti dall’attuale amministrazione sono, obiettivamente, lapalissiani. Come tuttavia non si possono nascondere i meriti personali, le opere realizzate dalla Giunta Campo («si faccia un giro con me in città e valuti»), il tentativo di forgiare e dare un senso comune all’anima del territorio locale tramite quelli stessi valori (unitari) del Partito Democratico. Un partito simile ad una enclave di ideologia partitica “assestante”.

Un partito simbolo di riconoscimento, identitario, per i suoi elettori. Un partito che non accetta, nella fierezza dei suoi esponenti, di essere relegato, nell’avvenire, a ruolo di mero comprimario.

Un partito che continua a sostenere la valenza di un voto espresso tramite le primarie. Su esempio degli stati nordamericani (fine ‘800, 9/9/1942, Pd Usa in Pennsylvania) il Pd nazionale (e locale) continua infatti ad intessere, per il futuro, le sue trami di catalizzatore (attivo) sociale.

«Personalmente credo che le primarie rappresentino, e abbiano rappresentano, uno strumento di democrazia straordinaria. Avverso a qualsiasi foggia o stile di mero populismo, rispetto invece ad una politica di pura rappresentanza.

Il tentativo dei nostri delegati è stato sempre quello di coinvolgere nell’agorà delle urne nazionali tanto gli iscritti, quanto i simpatizzanti di partito. Anche coloro che fanno vita politica con sacrifici.

Credo che il Pd abbia conseguito questo risultato: prova gli oltre 3 milioni di elettori che hanno affluito le urne italiane, con l’elezione del nuovo segretario nazionale Pierluigi Bersani».

Primarie uno strumento quindi «ottimale», per Prencipe. Nonostante le critiche (un nome sui tutti, l’opinionista del Sole24ore, Miguel Gotor, di chi dubita dell’effettiva valenza (oltre che necessità) di questo «meccanismo elettorale». Soprattutto, dice Gotor, per il rischio palese, per i Democratici, di definire la propria struttura futura di partito sulle scelte di elettori inconsapevolmente “fluttuanti”. Dunque vicini ma solo temporaneamente.

Dunque simpatizzanti ma anche fuggitivi. Lo stesso coordinatore provinciale del Pd, Tino Grisorio, ha parlato infatti delle primarie come di un meccanismo «farraginoso», e dunque da «rivedere».

«E’ giusto che in un Stato nel quale vige la libertà di stampa, come dovrebbe essere quello italiano, ognuno possa esprimere la propria opinione. Tuttavia ho un’altra opinione.

Ripeto: le primarie sono un ottimo strumento di partecipazione democratica. Credo che ogni formazione politica, che sia di centrosinistra o di centrodestra, miri perennemente a conseguire l’approvazione popolare.

Oggi le ideologia di partito, in senso stretto, sono terminate. L’elettore si sposta (quasi) liquidamente da una fazione all’altra. Resta in ogni modo una base di vedute comuni tra i nostri delegati. Ha vinto Bersani. Benissimo.

Ma non di certo per deficienze di Dario Franceschini, ma per aver rappresentato il singolo in cui gli elettori si sono identificati. Diverso il discorso di Sergio Blasi: non ha ottenuto il quorum necessario ma sono state stabilite, in seno al Pd, delle linee di “transazione comune”, sulle quali fondare il futuro. Transazione alla quale hanno aderito entrambi i candidati in minoranza(Michele Emiliano e Guglielmo Minervini)».

Un Emiliano che ha “sposato” (forse su pressione del leader Maximo) la linea del «condividere comune».

Ma un Emiliano che ha parlato anche di «dubbi» sugli esiti delle recenti primarie. Un Emiliano che ha parlato anche di un caso «unico in Provincia» come quello di Manfredonia, per via di un presunto «tesseramento gonfiato» (450 tessere il numero ndR).

«Quando vanno a votare 3 milioni di persone – dice Prencipe -tutto può accadere. Pensiamo alle elezioni pre Obama, negli Stati Uniti d’America. Tuttavia non penso che a Manfredonia si siano verificati dei casi analoghi: «tessere gonfiate» od altro.

Emiliano ha parlato prima delle primarie. In piena tensione politica. Io dico che a Manfredonia ci sono stati quasi 1200 tesserati nel Pd. Nella domenica in cui hanno votato solo gli iscritti abbiamo contato quasi 1000 voti al partito.

Come si fa ancora a parlare di tessere gonfiate. Non penso che siano venuti a votare mille tessere, ma mille persone. Fisiche. Il Pd di Manfredonia non è uin partito inventato. Ma una forza che può contare sulla stima di 4300 elettori».

Un Partito Democratico «radicato,attivo, presente nel territorio». Parola di Campo. Ma non certo non immune a tensioni interne, a tentativi di fuga di propri (storici ) esponenti. Lo stesso sindaco di Manfredonia, riprendendo inconsapevolmente una battuta di Troisi, ha detto: «chi fugge sa cosa lascia, ma non può essere sicuro di trovare altrove la stessa fortuna» .

«Credo sia nella normalità delle cose che qualche esponente possa anche pensare di non condividere ulteriolmente le linee comuni di un partito. Noi, come Democratici, siamo aperti a tutte le istanze politiche. Io personalmente spero che nessuno se ne vada. Nel nostro partito sono valorizzate tanto le maggioranze quanto le parti con minore rilevanza elettorale.

Cosi a livello nazionale, che regionale e locale”.
Per tornare a Manfredonia: «Stasera (ieri 30 ottobre, quando è arrivata la conferma del ritiro del candidato Franco La Torre alle primarie del prossimo 22 novembre, per l’adesione ad un nuovo movimento ndR) ne sapremo qualcosa in più.

Io dico che oggi di ufficiale c’è soltanto la candidatura di Angelo Riccardi . Un candidato che speriamo possa consentirci di riottenere la maggioranza.

Ma ben vengano anche altre candidature. Personalmente credo che sia un errore abbandonare il Pd. Lo stesso dicasi per i giovani simpatizzanti del partito: si può crescere politicamente solo sposando il senso unitario dei nostri valori. Forse chi sta pensando di lasciarci ha ottimizzato di non poter più fornire al partito un valido contributo».

Contributo di minore rilevanza o forse la volontà di liberarsi da un ruolo di eterno secondo. Quindi minore. «In un partito democratico – dice Prencipe – le due istanze posso tranquillamente collimare».
In ogni modo resta una situazione di consenso cittadino meno «rilevante» rispetto al passato. Assessore Prencipe, la maggioranza teme o meno, dopo quindici anni, di perdere la leadership di palace San Domenico ? «In politica mai dire mai. Ma comunque sono sicuro. Sarà il nostro operato passato, a livello provinciale e locale, a rappresentare il principale valore di richiamo per gli elettori»

Anche a livello provinciale, nonostante la sconfitta di Campo con il presidente Antonio Pepe. Una sconfitta che a Emiliano ha «bruciato». Una sconfitta «acida».

La sua opinione: «Anche a me brucia tantissimo. Campo presidente della provincia avrebbe rapppresentato una grandissima opportunità di crescita, sociale, economica, e politica, per la Capitanata.

Ma, come detto, in uno stato democratico, è sempre l’elettore a dover stabilire chi ha i requisiti giusti per guidare un paese. Io dico solo che abbiamo avuto degfli anni straordinari.

Ma non abbiamo ancora terminato. Noi confidiamo in Angelo Riccardi. Saranno poi gli elettori a scegliere. Il 75% del consenso ottenuto in passato ? Sarà difficile.

Credo che ogni fase politica vada contestualizzata al momento storico in cui una comunità è materialmente presente. Nel 2005, con la grande affermazione di Campo in città, i partiti del centrosinistra avevano un altro peso.

Ma ripeto: attraverso Riccardi potremo riesprimere la valenza del nostro progetto politico. Riconquisteremo con certezza la città. Forse non nei termini del passato ma con un consenso in ogni modo rilevante. Del resto Riccardi ha dimostrato di saper centrare i suoi obbiettivi, le sue mire».

Certo bisognerà tenere conto degli avversari: «Nulla vieta che si stabilisca una alleanza comune per esempio con l’Udc di Dicembrino. Ma così anche a livello nazionale con Casini e Lorenzo Cesa, o provinciale con Lanza. Dobbiamo lavorare in questa direzione. L’Udc è una forza di rilevanza straordinaria. Diversamente dal Pdl, da noi differente per i programmi, le linee, le ideologie, praticamente in tutti gli ambiti».

Certo anche per la gestione della sp141. Pecorella ha detto a Stato che il progetto era del centrosinistra, bocciato dall’autorità di Bacino per inadempienze tecniche (allargamento strada e piazzole di sosta). E’ notizia recente di una partenza dei lavori a fine novembre, probabilmente con il carotaggio (tecnica di campionamento adottata durante la ricerca di risorse minerarie nel sottosuolo con perforazione di pozzi o sondaggi, in archeologia, per l’analisi del terreno od altre attività di scavo a scopi di ingegneria civile, e consiste in prelievi di campioni di roccia cilindrici a scopo di analisi chiamati carote. Fonte: Wikipedia)

«Il progetto tecnico presentato al tempo – dice Prencipe – aveva probabilmente dei difetti. Ma io dico: se uno sa amministrare, e bene, ci avrebbe dovuto già pensare. Il Pdl in provincia è al governo non da un mese da quasi da due anni. Dico solo che non hanno ancora cominciato i lavori. Ma quando cominceranno o meno quelle opere di rifacimento dell’arteria stradale, sarà sempre troppo tardi. Dico questo ai lettori di Stato: ditemi una sola proposta fatta dal Pdl in questi anni. Una sola opera compiuta»

Come la sp141, il probleme della criminalità organizzata permane. Campo ha detto di ritenere superflua una seduta monotematica sul caso (suggerita dal consigliere indipendente Antonio Lurdo) per evitare «strumentalizzazioni politiche». Pecorella dixit: «Strumentalizzazioni ? A 8 mesi dalle elezioni». Assessore, allora ?

«Mi chiedo come possa una seduta monotematica risanare un problema come quello della criminalità organizzata. Ricordo che abbiamo fatto dei consigli in provincia con la direzione Antimafia. Questo è un problema che viene da lontano. Io dico: lasciamo spazio agli organi preposti: magistratura, Procura, forze dell’ordine.

Il sindaco non voleva minimamente sottovalutare il problema. Ricordo che abbiamo inviato già al tempo un ordine del giorno sul caso, al ministero dell’Interno.

Poi a livello personale: se qualcuno mi chiede: consa ne pensa dell’ultimo omicidio ? Io dico nulla, ma non perché non abbia elaborato una mia riflessione sul caso, ma perché mi chiedo cosa si potrebbe aggiungere mediaticamente di così importante, rispetto ad opere di investigazioni.

Dico che bisogna pensare anche al problema sicurezza civica: a Manfredonia la droga (Manfredonia città della cocaina fra i giovani, l’allarme lanciato da alcuni residenti a Stato, che hanno infatti denunciato giovanissimi nei bar ad assumere droga ndR), l’alcolismo, la sicurezza stradale. E infine ricordo che la convocazione di una seduta monotematica spetta ai capigruppo consiliari».

In un certo senso ha richiamato l’allarmante stadio attuale del civismo comune. Pecorella ha parlato di «follia civica del centrosinistra». Dicembrino invece di «anarchia civica». A Manfredonia ognuno si alza e fa ciò che vuole. Oltre ad un bilancio della Giunta Campo da dividere in due fasi: una incentrata sulle infrastrutture «di massa». Una seconda sul «rilassamento» verso la cittadinanza (forse per aver razionalizzato di aver conseguito quanto prefissato).

Prencipe: «Sorrido. Penso alle opere terminate. Penso a quelle in essere: Corso Manfredi, che ultimeremo nella primavera 2010.La piscina: i lavori continuano, saranno più lunghi ma vanno avanti (la situazione in ogni modo resta da monitorare: i tempi finora non sarebbero stati rispettati ndR).

Ma penso anche al mercato settimanale (notizia su Stato: alla Mucafer i lavori per via Restituta ndR). Io dico: facciamo oggi un giro per la città, pensiamo alla situazione di 15 anni fa, pre Contratto d’Area .Altro che sicurezza, altro che strade: la gente al tempo viveva in una situazione di profondo disagio sociale».

Già, il Contratto d’Area: «C’è ancora molto da fare e meglio. Ma non ci possono dire di non aver operato con un progetto serio. Siamo consapevoli dei ritardi nella zona industriali, ma va anche considerato che molte di quelle ditte dei lavori sono fallite. Siamo stati costretti a riconsegnare i lavori. Lo stesso Contratto d’Area, come piano, è arrivato in ritardo».

Il candidato Pecorella ha proferito una considerazione rilevante: «il Contratto andava affidato come piano ad un terzo. Ad un manager. Ad un imprenditore: non sicuramente al sindaco».

«Al tempo quando fu istituto era un momento durissimo per la stabiità civica di Manfredonia. Ricordo solo che decidemmo di non lasciare nelle mani di altre istituzioni il contratto, perché la soluzione migliore era quella del sindaco di Manfredonia (fra i primi cittadini di Mattinata e Monte Sant’Angelo).

E inoltre il Contratto d’Area è nato sulla collaborazione di diverse parti sociali (marzo 1998: Regione Puglia; La Provincia di Foggia; Comune di Manfredonia; Comune di Mattinata; Comune di Monte S. Angelo; Prefettura di Foggia;La Sovrintendenza Archeologica della Puglia; l’Azienda Sanitaria Locale FG/2 Cerignola; Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia; L’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese. Ministero attività produttive – ndR) ognuno con la propria competenza».

Allora, per il futuro: «continueremo con Riccardi la realizzazione delle infrastrutture ancora non terminate. Continueremo con politiche per il verde urbano.

Continueremo con la costruzione razionale degli alloggi, la manutenzione: abbiamo dinnanzi un lavoro durissimo ma siamo già pronti per partire».
Giuseppe de Filippo da Stato Quotidiano.it
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BARI -I piloti pugliesi in l'Afghanistan (31/10/2009)

È questione di giorni, poi, i piloti del 32° Stormo di Amendola (Foggia), saliranno a bordo dei caccia Amx e sorvoleranno l’Afghanistan. Come anticipato dalla «Gazzetta» lo scorso agosto, l’Italia ha infatti deciso di sostituire gli aerei Tornado che partecipano alla missione afghana con gli Amx. Quindi, il prossimo 4 novembre, uomini del 51° e del 32° Stormo e quattro velivoli, partiranno dalla base di Istrana (Treviso) diretti ad Herat.

Il colonnello Fabio Giunchi, neo-comandante del 32° Stormo di Amendola, in un’intervista esclusiva per i lettori della «Gazzetta» spiega: «Dalla Puglia partiranno svariate decine di persone. E l’operazione sarà integrata tra i due Stormi. Il 51° di Istrana, in questa fase, farà da guida e Amendola farà da supporto mettendo a disposizione tutte le professionalità».

Anche i piloti?

«Sì. Piloti ma anche il capo velivolo (cioè il sottufficiale che prepara il velivolo per la missione e lavora col pilota per la messa in moto, i controlli di avviamento e per il lancio); i montatori, gli avionici (cioè quelli che curano la parte elettronica del velivolo, gli strumenti di bordo); il carburantista e gli ufficiali tecnici».

«I piloti in partenza - continua il comandante - hanno età media tra i 30 e i 35 anni e vengono da tutta Italia e ci sono dei baresi. Mentre la maggior parte degli specialisti è locale, della Capitanata, salentini o della provincia di Bari».

È la prima volta che gli Amx vanno in Afghanistan e lei è al comando del 32° Stormo da un mesetto, come sta vivendo questa grossa responsabilità?

«È entusiasmante, mi sto trovando bene - risponde Giunchi, che è pisano e ha 45 anni - Lo Stormo è affiatato e il personale è motivato. Gli Amx stanno andando molto bene, sono molto soddisfatto. A discapito di ciò che s’è detto in passato (si veda scheda in questa pagina; ndr), tutti i velivoli sono all’altezza dell’operazione afghana»

Quanto durerà questa missione?

«Dipenderà dalle decisioni del Governo, partiamo senza avere una data di rientro certa».

Quella dei Tornado quanto è durata?

«I Tornado sono stati lì circa 6 o 8 mesi. Quindi, calcolando il tempo necessario al loro rischieramento (cioè il loro rientro in patria; ndr) possiamo dire che la loro missione è durata quasi un anno... Diciamo che ci stiamo già organizzando una turnazione per poter sostenere lo sforzo per circa un anno. Ma tutto sempre dipenderà dal Governo».

In quest’anno quanti partiranno da Amendola?

«Decine. Non posso entrare nel dettaglio».

Pochi mesi fa, in America, avete partecipato alle esercitazioni «Red Flag» e «Green Flag»: simulazione di combattimenti aerei e supporto alle operazioni a terra, in uno scenario afghano.

«È vero ma la missione in Afghanistan non cambia e quindi i nostri piloti di Amx, così come i piloti dei Tornado, partono per missioni di sola ricognizione come da mandato».

E se il mandato cambiasse, sarebbero pronti a combattere?

«Se il mandato dovesse cambiare i nostri piloti sono addestrati per tutto».

Allo stato, quindi, quali saranno i compiti degli avieri «pugliesi» ad Herat?

«Si interfacceranno col comando Isaf e col comando Nato e faranno missioni di supporto sia alle truppe italiane, sia a quelle della Nato».

[email protected]
MARISA INGROSSO da La Gazzetta del Mezzogiorno
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ROMA -Sanità, Garante ordina a Regione rimozione dati su 4.500 disabili (31/10/2009)

Nuovo intervento del Garante per la privacy a tutela dei disabili. L’Autorità – annuncia la Newsletter – ha ordinato alla Regione Puglia la definitiva rimozione delle informazioni sulla salute di oltre 4.500 disabili ancora pubblicate sul Bollettino ufficiale e sul sito istituzionale dell’ente locale. Nei confronti della Regione è stato avviato anche un procedimento sanzionatorio che prevede il pagamento di una somma che va da un minimo di 40 mila euro ad un massimo di 240 mila euro. Copia degli atti, inoltre, è stata trasmessa all’autorità giudiziaria per la valutazione di eventuali illeciti penali.

Delicate informazioni sulla salute di un elevato numero di persone, rimosse a seguito di un precedente divieto del Garante, continuavano comunque ad essere presenti in pagine diverse del sito della Regione.

Da recenti accertamenti effettuati dall’Ufficio del Garante è emerso, infatti, che on line, sul Bollettino ufficiale regionale, erano ancora consultabili le graduatorie dei disabili beneficiari di un contributo per l'acquisto di un personal computer e accanto ai nomi e cognomi dei richiedenti, immediatamente visibili in rete erano associate le diverse patologie: disabili dell’udito e del linguaggio, disabili della vista, disabili motori.

Inoltre codice fiscale, comune di residenza e data di nascita erano integralmente visibili mediante la trasposizione del documento da 'pdf' in 'word’.

Nell’ordinare la rimozione dei dati sanitari l’Autorit… (con un provvedimento di cui è stato relatore Giuseppe Fortunato) ha ribadito che è sempre vietato diffondere informazioni sulla salute e ha prescritto alla Regione di conformare la redazione dei Bollettini ufficiali alla normativa privacy.

Senza venir meno al principio della trasparenza la Regione deve comunque evitare – ha sottolineato il Garante – di diffondere informazioni eccedenti che possano creare disagio alla persona o esporla a conseguenze indesiderate.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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La santità nella Chiesa L’esercito di glorificati che sa vincere il Male - Festività del 1° novembre (31/10/2009)

Nel Credo, la professione ufficiale di tutte le Confessioni cristiane, proclamiamo singolarmente e unitariamente tutti insieme: credo la chiesa santa. La santità è la seconda nota distintiva dopo l’unità e prima della cattolicità apostolica. Il pontefice papa Pio X aggiungeva sua sponte: romana e perseguitata.

Santi e prediletti venivano designati i cristiani sin dal loro sorgere. Successivamente l’attributo venne esteso a tutto il popolo cristiano, perché esso reca in se stesso la presenza messianica. “Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà risparmiato nella città sarà chiamato santo” (Isaia IV, 3). “Poiché tu sei un popolo sacro al Signore Dio tuo, Egli ti ha scelto perché tu sia il suo popolo prediletto fra tutti quelli che sono sulla terra” (Deuteronomio VII, 6).

L’espressione designò all’inizio la comunità di Gerusalemme, in seguito indicò la comunità cristiana per esprimere la concezione della comunità degli ultimi tempi che ognuna delle comunità cristiane rappresenta (cfr. S. Paolo in Efesini I, 1). Quelli che ne fanno parte non sono senza peccato, ma sono i credenti che per mezzo di cristo Signore vengono resi partecipi del diritto ereditario del popolo santificato da Dio.

Chi per la fede ha acquistato la “cittadinanza dei santi” è diventato in un nuovo senso spirituale una pietra nel tempio santo che è la chiesa, appartiene a Dio, e da Lui è santificato. L’esortazione paolina alla santità, così ben descritta nelle Lettere, vuol ricordare quel nuovo orientamento della vita e mette in guardia i cristiani dallo smentire la santità con una condotta distante dalla presenza di dio.

I martiri sono chiamati santi: le loro preghiere si levano al cielo ed il Signore ascolta la loro voce implorante. La pazienza e la fede dei santi vincono le potenze del male. Santi sono gli apostoli mandati da Gesù, santa è Maria sua madre, santi sono i martiri, i Padri e Dottori della chiesa confessante.

Bisogna ricordarli, onorarli, come ampiamente si rivela dalla fioritura di inni in loro onore. Essi intercedono dinanzi al trono di Dio, e noi sappiamo di essere uniti a loro. Dio ha operato grandi cose per mezzo dei santi, La predicazione, la sofferenza, le azioni compiute sono sacrificio di ringraziamento al Redentore.

Oggi la Chiesa li venera tutti, dall’anonimato al calendario ecclesiale, perché intende accomunare glorificati in terra, ma soprattutto l’esercito innumerevole di gran lunga superiore, dei glorificati in cielo, tra i quali amiamo collocare pure i nostri cari, amici, conoscenti, che Dio solo conosce per nome, e all’ultimo giorno rivelerà chi è scritto nel libro della vita.

La chiesa è comunione, “comunione dei santi”, in modo particolare nell’assemblea eucaristica, durante la quale “i santi” partecipano alle cose “sante” e si realizzano con i mezzi che la chiesa offre nei sacramenti, nella liturgia, nella vita quotidiana.
Aldo Viviano da quotidianopuglia.it
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La crisi che spaventa Halloween Zucche e costumi: spese in calo - Anche da noi una flessione negli acquisti del 5% (31/10/2009)

Anche quest’anno s’annuncia un Halloween in tono minore. E, quindi, le difficolta’ congiunturali non risparmieranno neppure le zucche nostrane. Le vendite di questo particolare prodotto agricolo, nonostante i prezzi sui campi siano diminuiti rispetto al 2008, non dovrebbero registrare aumenti in coincidenza di tale ricorrenza.

Anzi, si annuncia un calo tra il 3 e il 5 per cento rispetto allo scorso anno. A segnalarlo e’ la Cia-Confederazione italiana agricoltori, per la quale non sara’ molto alta la febbre per la ‘’notte delle streghe’’. Forse qualche eccezione dovrebbe registrarsi per le zucche decorative che potrebbero segnare una sostanziale stabilita’ o al massimo una crescita molto lieve, attorno all’1,5 per cento.

Dunque, anche il 2009, vista la crisi economica che continua a tagliare i bilanci familiari, non segnera’ il solito ‘’business stregato’’. Gli oltre 8 milioni appassionati di questa festa di origine anglosassone si troveranno costretti a spendere di meno. Saranno ridimensionati i consumi di un fenomeno commerciale che negli anni e’ entrato prepotentemente nel nostro costume. Si dovrebbe spendere attorno ai 280 milioni di euro, con un calo del 5 per cento nei confronti dell’anno passato.

Una flessione sia sul fronte degli acquisti di costumi, degli oggetti per addobbi, delle maschere che delle cene nei locali tra il 31 ottobre e il primo novembre prossimi. La produzione nazionale di zucche - ricorda la Cia - si attesta attorno ai 58-60 milioni di chili, il cui consumo si spalma durante tutto l’anno.

Al di la’ della crisi, comunque, Halloween ha sempre inciso poco sul mercato. Negli anni passati, tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre si sono avuti aumenti non significativi delle vendite.

Soltanto quelle decorative hanno messo a segno incrementi, ma queste vengono utilizzate soprattutto nei locali e pochissimo nelle case, come invece avviene negli Stati Uniti e in molti paesi dell’Europa del Nord, dove e’ nata questa particolare festa. La zucca - sottolinea la Cia - e’ di origine americana.
da quotidianopuglia.it
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Il passatempo preferito dai bambini? Guardare la cara e vecchia televisione - Pochissimi i piccoli che leggono o fanno sport (31/10/2009)

La tv continua ad essere il passatempo preferito dei bambini. Lo evidenzia un’indagine sul rapporto tra bambini, mass media e pubblicita’ curata da GfK Eurisko e Terre des Hommes, svolta su un campione di 1.400 soggetti tra mamme e bambini. ‘’Guardare la tv’’ (29%) supera il ‘’giocare con amici in casa o fuori’’ (22%), seguito dai videogiochi (16%).

La lettura interessa solo il 2% dei bambini, mentre ‘’fare sport’’ cresce come preferenze con l’eta’, passando dal 9% dei 6-10 anni, al 15% del campione degli 11-13 anni. Mentre i genitori dichiarano di esercitare un controllo sull’esposizione dei figli alla tv, sia limitando i tempi di fruizione che scegliendo i programmi nella fascia serale, la tv si riafferma come il mezzo piu’ frequentato dai bambini (64% dei bambini dai 2 ai 5 anni, 86% tra i 6 e i 10 anni, 84% tra gli 11 e i 13 anni).

L’utilizzo di Internet, negli ultimi 5 anni, e’ piu’ che raddoppiato, attestandosi al 25% tra 6 e 10 anni e al 67% tra gli 11 e i 13 anni. La navigazione sul web suscita sentimenti e atteggiamenti ambivalenti nei genitori, divisi dall’idea che l’apprendimento dell’uso di questo mezzo sia un investimento per il futuro dei bambini e dal timore che possano accedere a pagine web non adatte al pubblico infantile e a pubblicita’ ingannevoli.

Intanto, la pubblicita’ televisiva continua a raccogliere tra i bambini il gradimento piu’ elevato (69,5%), mentre risulta decisamente meno interessante la pubblicita’ sugli altri mezzi: giornalini/riviste (25%), affissioni (17%), radio (11%), Internet (10%). Quando poi la pubblicita’ ha come protagonisti i bambini stessi il loro gradimento cresce ulteriormente arrivando al 75% tra chi ha tra i 6-10 anni.

Infatti, soprattutto dai piu’ piccoli la pubblicita’ e’ intesa come una forma d’intrattenimento, per cui viene molto gradita quella ‘’buffa, che fa ridere’’, seguita da quella con i cartoni animati (42%). I bambini piacciono soprattutto quando vengono rappresentati in situazioni ‘’normali’’, in cui e’ possibile identificarsi e rispecchiarsi: quando giocano (16%), quando ‘’fanno i birichini’’ (12%) e quando sono ‘’insieme alla famiglia’’ (10%).

Meno interessante appare l’idealizzazione del bambino rappresentato come adulto (6%) o eroe (5%). I personaggi famosi piacciono di piu’ ai grandicelli (35% dei 11-13enni), rispetto al 18% dei 6-10 anni. Infine, i bambini interpellati nell’indagine di GfK Eurisko e Terre des Hommes dichiarano di non parlare spesso con i genitori della pubblicita’ che si vede in televisione, dunque le situazioni e i personaggi presentati restano oggetto di elaborazione prevalentemente solitaria, come il desiderio dei prodotti che le pubblicita’ propone.

‘’Questi risultati evidenziano ancora di piu’ quanto sia importante che le aziende nella loro comunicazione pubblicitaria prestino la massima attenzione alla tutela dell’immagine dei bambini nella quale i piccoli si riflettono, dichiara Paolo Ferrara, responsabile comunicazione di Terre des hommes Italia’’. Dati che poi ci fanno capire quanto possa condizionare questo tipo di promozione nella vendita e negli acquisti dei prodotti commerciali.
da quotidianopuglia.it
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Il riciclaggio può essere pure creativo (31/10/2009)

La spazzatura prende forma in oggetti nuovi ed utili, una band suona strumenti costruiti con materiale di risulta, vecchi stracci re-inventati in capi alla moda. E‘ il Ri_Public Art Festival, la prima kermesse pugliese interamente ispirata al tema del riciclaggio e del riuso creativo dei materiali.

Un tour itinerante iniziato il 16 ottobre e che si concluderà domani. Nove i comuni coinvolti: Andria, Barletta, Bisceglie, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Trani, Molfetta, Corato, Canosa di Puglia. Ma come mai Ri_Public Art? Ri perché la campagna è ispirata alla filosofia delle 4 R: riduzione dei rifiuti, riutilizzo dei materiali, riciclaggio della materia e recupero sono le quattro regole che assumiamo per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Public perché gli spazi pubblici delle città come luoghi di incontro e socializzazione costituiscono lo scenario naturale della attività del festival e la partecipazione allargata e lo scambio culturale sono il motore per la modifica dei cambiamenti individuali e collettivi.

Art perché l’arte applicata ai temi del riciclo, del recupero, del riuso è lo strumento scelto per veicolare i messaggi del festival, in grado di associare al tema dei rifiuti messaggi e immagini positive legati al divertimento, alla creatività, all’adozione di nuovi stili di vita. Il Villaggio del Festival è un originale e nuovo spazio pubblico itinerante realizzato attraverso il riuso creativo di 4 grandi container e di 250 pedane in legno.

Oggi piazza Catuma ad Andria sarà la sede di laboratori creativi, atelier e master class aperti ai cittadini, eventi e performance artistiche, attività di educazione ambientale, azioni di educazione ambientale, dedicati alla promozione del recupero dei rifiuti urbani. Piazza Catuma si trasformerà in un villaggio del riciclo.

Una stravagante band proveniente da Napoli suonerà elastici di gomma (che, montati su un grosso cartone, sostituiscono il contrabbasso), chiavi inglesi (equivalenti di uno xilofono), grondaie (a riprodurre le frequenze continue del didjeridoo), padelle e rottami di bicicletta (a sostituire tamburelli e percussioni), elastici accordati (per riprodurre le chitarre), bottiglie (come flauti), lattine (come shaker), e così via.

Tanti oggetti che abbandonano lo status di immondizia solida urbana e si trasformano, grazie all’inventiva e all’ironia dei musicisti, in strumenti musicali.
Delta da quotidianopuglia.it
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BARI – Regionali, Udc: è esclusa l’alleanza con Vendola ma non con altri candidati - Lo ribadisce il segretario Cesa (31/10/2009)

“Noi siamo del tutto alternativi a Vendola, non siamo aggiuntivi di nessuno”. Lo ha ribadito a Bari Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc a proposito della possibilità di ricandidare il presidente uscente della Regione, Nichi Vendola, alle Regionali di marzo.

Cesa ieri è intervenuto anche agli stati generali del partito nella sesta provincia Bat. Di seguito una sintesi delle dichiarazioni per argomenti.

REGIONALI - Un’eventuale alleanza nostra con il centrosinistra cambierebbe completamente quel tipo di coalizione, non ci sarebbe più una sinistra ma un centrosinistra, con la c maiuscola. Prima programmi, poi alleanze e poi scelta del candidato.

CRISI – Berlusconi vive nel mondo delle meraviglie: dal tour che ho fatto in Puglia e in altre regioni la ripresa economica è smentita. Nella stessa giornata in cui si parla di ripresa c’è il governatore di Bankitalia Draghi che parla di 650mila disoccupati e di ulteriori perdite di occupazione entro l’anno.

A Taranto 12mila lavoratori andranno a turno in cassa integrazione. Secondo gli imprenditori a Barletta c’è un livello di uscita dal mondo del lavoro di 150 persone al giorno. Bisogna affrontare con serietà alcune questioni di fondo del nostro Paese come le riforme.

RUTELLI – E’ da due anni che lavoriamo per costruire un nuovo soggetto politico, un partito di centro che vada oltre l’Udc e ci auguriamo che con Rutelli si trovi in una convergenza breve. Noi stiamo andando avanti. Questo sistema bipolare non va, è rissoso e non riesce a dare concretezza all’azione politica.

Siamo un partito consistente, 2 milioni e mezzo di italiani ci seguono già e cerchiamo di portare avanti una politica della serietà, della responsabilità e della concretezza. PDL – Settimana decisiva per la scelta dei candidati del Pdl alle prossime regionali.

Il partito ne discuterà giovedì nella riunione con la Lega. A sciogliere gli ultimi nodi sarà il vertice tra Berlusconi, Bossi e Fini che potrebbe tenersi già martedì se gli impegni dei 3 leader lo permetteranno
da quotidianopuglia.it
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‘Tra D’Alema e Casini un accordo sul regalo di Aqp a imprenditori romani?’ - Damone, Ppdt: ‘E’ una preda molto ghiotta e la posta in uno squallido gioco’ (31/10/2009)

Dal capogruppo de La Puglia Prima di Tutto in Consiglio regionale pugliese, Francesco Damone, riceviamo: Lungi dall’essere il trionfo auspicato, il contorto processo congressuale del Pd, nazionale e soprattutto regionale (al quale mancano peraltro rispetto alle Primarie del 2007 la bazzecola di 90 mila votanti) ha impietosamente evidenziato la crisi di un Partito nato male e vissuto peggio, a partire dalle sue contraddizioni e dalle sue lacerazioni.

Né poteva essere diversamente, visto che il Pd è l’’amalgama malriuscita’ del troncone fondamentale del vecchio Pci e di quella componente della sinistra democristiana che ha pugnalato alla schiena il suo vecchio e glorioso Partito, a partire dall’abbandono al suo destino di Aldo Moro, dalla consegna al nemico in toga rossa di Forlani e di Craxi, fino al suicidio finale ad opera di Martinazzoli, in cambio di un salvacondotto per le sue malefatte che le hanno consentito di sopravvivere.

Comunque, un rissoso comitato d’affari che della vecchia Dc ha ereditato il peggio e cioè una correntocrazia maturata nel dopo-De Gasperi e fondata su personalismi fini a sé stessi ed opportunismi più o meno affaristici. Ed infatti quegli exdemocristiani si sono collocati nel Pd a seconda delle convenienze personali, alimentandone le divisioni.

Alla fine si sono consegnati, volenti o nolenti, al cinismo di D’Alema, che sta giocando sulla pelle della Puglia uno squallido gioco la cui posta è l’Acquedotto Pugliese, che Fitto aveva recuperato gratis alla proprietà della Regione dopo lo scippo di D’Alema e che oggi è una preda molto ghiotta per taluni ambienti imprenditoriali romani notoriamente vicini a Casini, che spero non dimentichi il trattamento infame riservato dai suoi attuali corteggiatori, D’Alema compreso, al suo grande maestro ed inventore politico Arnaldo Forlani ed all’intera Dc.

Il risultato sarebbe la continuità di un devastante malgoverno che ha prodotto un buco di seimila miliardi di vecchie lire senza avere risolto uno solo dei problemi pugliesi, anzi aggravandoli tutti. Noi però contiamo che l’esperienza abbia liberato i Pugliesi dai poteri ipnotici di Vendola e li porti a restituire la loro Regione alla saggezza del centrodestra.
Francesco Damone da quotidianopuglia.it
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BARI – Dalla Regione agli Ato 15 mln di € per i centri di raccolta differenziata - Saranno stoccati pneumatici, frigoriferi e materiale inerte (31/10/2009)

La Puglia ha scoperto la differenziata. E tu? Non è soltanto uno spot della Regione Puglia ma anche un invito a differenziare vetro, carta, alluminio (non soltanto rifiuti): “Siamo fermi ancora al 20%, dobbiamo raggiungere il 55% - ha detto il presidente della giunta pugliese Vendola”.

Per la serie: frigoriferi e lavatrici rotte, pneumatici consumati? Anziché abbandonarli (e diciamolo pure l’eccezione è purtroppo diventata una norma) per strada, i cittadini possono portarli nei centri di raccolta per la differenziata. “Siamo di fronte ad un obiettivo che si raggiunge attraverso molti percorsi.

Abbiamo bisogno di mettere in campo la responsabilizzazione dei territori, per questo abbiamo voluto con forza che gli Ato si dotassero di una personalità giuridica, che si passasse da una gestione commissariale ad una ordinaria e che si completasse, sostanzialmente, il ciclo impiantistico”.

Commenta così Vendola il provvedimento che finanzia per un importo di 15 milioni di euro per gli Ambiti Territoriali Ottimali: “Tutti questi interventi – ha proseguito Vendola – non sono sufficienti se non mettiamo in campo una gigantesca sfida culturale: educare all’idea che i rifiuti possono essere una risorsa straordinaria per la nostra economia”.

Un provvedimento di rilevante portata che consentirà ai Comuni che ne faranno richiesta attraverso gli Ambiti Territoriali Ottimali, di realizzare infrastrutture funzionali all’implementazione delle raccolte differenziate sul territorio regionale. Ogni Ato ha 30 giorni di tempo per presentare idonei progetti per i quali è prevista una dotazione massima di 1 Milione di Euro.

I centri comunali di raccolta sono aree attrezzate con contenitori idonei e custodite che consentono ai cittadini il conferimento dei rifiuti urbani differenziati secondo tempi e modalità definiti dalle amministrazioni comunali.

Una volta realizzati i centri potranno garantire anche una puntuale contabilità delle tipologie e delle quantità conferite da parte dei cittadini ai quali potrà essere riconosciuto un premio in termini di riduzione tariffaria, secondo il principio “più differenzi meno paghi”.
Cinzia Stramaglia da quotidianopuglia.it
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MILANO – ‘Paperoni’ di Puglia con 21,3 mld (+3%) - Ma al Sud sono più i campani (31/10/2009)

Al Nord la maggior parte della ricchezza dei ‘Paperoni’ italiani. Nelle regioni del settentrione si registra il 68% del patrimonio dei super ricchi, che in totale vale 836 miliardi di euro.

Il centro raccoglie il 18% del totale, Sud e Isole solo il 13%. Dallo studio la Lombardia è la Regione che raccoglie più ricchezza, il 30% di quella totale, con 248,4 miliardi di euro. Seguono Emilia Romagna (93,2 mld), Veneto (86,9 mld), Piemonte (86 mld) e Lazio (74,1 mld). Il Sud è guidato dalla Campania, al settimo posto nazionale seguita dalla Sicilia.

Al decimo posto la Puglia con 21,3 mld e il 3% in più. I dati arrivano da una ricerca sul mercato italiano delle famiglie con un patrimonio finanziario superiore ai 500.000 euro (immobili esclusi), fatta dall’Aipb (associazione italiana del private banking) in collaborazione con Prometeia.

Dallo studio quest’anno il mercato dei ricchi italiani è aumentato del 4% rispetto al 2008 e coinvolge 590mila famiglie in Italia. Fabio Girotto, analista di Prometeia ha detto: “Le regioni del Nord sono quelle che hanno saputo maggiormente trarre beneficio dalla ripresa dei mercati azionari negli ultimi mesi, evidenziando tassi di crescita del patrimonio che vanno oltre il 3,9% medio nazionale”.

Lo studio ha sottolineato come le differenze tra le ‘due Italie’ siano nette, e non ci sia confronto nemmeno unendo il Centro con il Sud.
da quotidianopuglia.it
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ROMA – Derivati per 48 enti della Puglia - Terza in Italia (31/10/2009)

Lombardia e Campania sono le due regioni che guidano la classifica del ricorso agli strumenti derivati da parte delle amministrazioni locali.

In particolare la Lombardia contava a giugno 53 amministrazioni utilizzatrici di derivati sopra la soglia che impone la segnalazione alla Centrale dei rischi, con un incremento di 9 unità rispetto a giugno scorso.

Anche in Campania sono 9 comuni in più ad usare i derivati nei primi sei mesi dell’anno, per un complessivo di 52 amministrazioni registrate a fine giugno.

Seguono la Puglia (48 amministrazioni, +6 unità), il Veneto (45 amministrazioni +1 unità) e la Toscana (42 amministrazioni +1 unità).
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TORINO - ‘Governare l’impatto del federalismo sfida maggiore per le Regioni del Sud’ - Il presidente Pepe: ‘Massimizzare il senso di responsabilità’ (31/10/2009)

“Per attuare il federalismo, bisogna istituire una banca dati delle pratiche virtuose delle Regioni che favorirebbe al massimo il trasferimento delle esperienze positive da un ente all’altro”: è la proposta lanciata dal presidente del Consiglio regionale della Puglia, Pietro Pepe, a Torino, alla presentazione del rapporto 2009 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea, a cui hanno partecipato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il vicepresidente Rosy Bindi e i vicepresidenti del Senato, Antonio Leone e Vannino Chiti.

Il presidente pugliese ha affermato che “con l’imminente avvio del federalismo (sebbene esistano ancora molte questioni da chiarire sulla definizione dei costi standard), i Consigli regionali sono chiamati a rivedere il loro modo di operare e a ridefinire una nuova missione per assicurare efficienza e efficacia.

La questione che pone la legge 42/2009 è come coniugare il meccanismo di perequazione con l’individuazione di un punto di equilibrio tra le esigenze di responsabilizzazione degli amministratori e quelle di solidarietà tra i cittadini”. Per Pepe il federalismo pone i Consigli regionali dinanzi ad una “sfida importante che richiede di rilanciare il proprio ruolo legislativo e programmatorio.

E la sfida è ancora maggiore per le regioni meridionali che tanta strada hanno percorso sulla via del rinnovamento, dell’efficacia ed efficienza per produrre le buone pratiche. Il Consiglio regionale della Puglia ha prodotto, con la convenzione con l’Ipres, un’analisi dell’impatto del federalismo sull’economia pugliese che è ora all’attenzione della Politica e della società pugliese e meridionale.

Dalla ricerca emergono dati che debbono aiutarci a riflettere per cercare di governare l’impatto del federalismo che deve puntare a massimizzare il senso di responsabilità delle classi dirigenti e a governare gli squilibri territoriali, in modo da attuare – come afferma il presidente Napolitano - un modello di federalismo virtuoso in grado di garantire, in una visione unitaria, adeguati livelli di sviluppo economico e di sicurezza sociale”.

Infine Pepe ha aggiunto che “il Rapporto 2009 sulla legisla- zione tra Stato, Regioni ed Unione Europea si caratterizza per l’analisi del ruolo delle Assemblee regionali nella riarticolazione territoriale delle politiche pubbliche, attraverso l’esame di sedici politiche pubbliche: agricoltura attività produttive, tutela dell’ambiente, governo del territorio, l’edilizia residenziale pubblica, trasporto pubblico locale, formazione e le politiche attive del lavoro, sicurezza e l’ordine pubblico, immigrazione, sanità, i servizi socio-educativi.

Un’analisi che dimostra l’importante contributo fornito dalle Assemblee legislative regionali in un quadro sempre più rispondente ai criteri di efficienza, funzionalità e trasparenza”.

Secondo l’undicesimo Rapporto sulla legislazione presentato a Torino dal presidente Fini le Regioni ordinarie e quelle a Statuto speciale hanno emanato nel 2008 640 leggi, con un lieve decremento rispetto alle 656 leggi del 2007 e una sostanziale stabilità rispetto alle 632 del 2006.

Il decremento è determinato dalle Regioni speciali che nel 2008 hanno prodotto 127 leggi rispetto alle 150 del 2007. Quelle ordinarie continuano a crescere sia pure di poco, con 513 leggi nel 2008 rispetto alle 506 del 2007.
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Sos impresa: l’Unicredit in Puglia ne sostiene già 400 - Finanziamento totale: 21 milioni di euro (31/10/2009)

Puglia ne sostiene già 400 A Roma il primo tavolo di lavoro ufficiale nell’ambito della collaborazione tra UniCredit, Confar-tigianato, Cna, e Casartigiani. Ritardi negli incassi, crisi del settore con riduzione dei fatturati, scarsa patrimonializzazione e calo della fiducia nei partner commerciali i principali problemi dei piccoli imprenditori.

Più di 7.000 imprese in difficoltà quest’anno continueranno invece normalmente la propria attività. Oltre 5.000 di esse sono state assistite nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti.

Altre 2.000 circa hanno ottenuto nuovi finanziamenti o una riarticolazione dell’indebitamento per affrontare al meglio le nuove esigenze emerse dal mutato contesto economico. In Puglia sono quasi 400 le aziende sostenute.

Sono i risultati dei primi due mesi della collaborazione tra UniCredit, Confartigianato, Cna e Casartigiani nell’ambito del progetto “SOS Impresa Italia”, lanciato lo scorso 2 settembre. L’annuncio è stato dato questa mattina a Roma da Roberto Nicastro, Deputy Ceo di UniCredit Group, nel corso del primo tavolo di lavoro previsto dalla collaborazione tra UniCredit e le Associazioni artigiane.

Al tavolo hanno preso parte Cesare Fumagalli, Segretario Generale Confartigianato, Claudio Giovine, Responsabile Dipartimento Politiche Industriali di CNA, Leopoldo Facciotti, Vice Segretario Generale Casartigiani, Alessandro Cataldo, Direttore Generale di UniCredit Banca di Roma, Francesco Dalla Porta, Responsabile Crediti UniCredit Banca di Roma.

Nell’ambito dell’incontro, avvenuto a Palazzo de Carolis, si è discusso dei risultati delle prime settimane di lavoro. Il tavolo è stato però soprattutto un momento di confronto operativo durante il quale si sono prese in esame le situazioni di disagio creditizio delle piccole imprese.
da quotidianopuglia.it
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Treni: continua il viaggio a due velocità in Puglia (31/10/2009)

In Puglia non viaggia chi vuole. Purtroppo. Due velocità che ci dividono ancora dal Nord. Dal 13 dicembre prossimo parte la sfida con l’aereo, qui in Puglia (dopo il raddoppio sulla tratta Bari-Lecce durato 50 anni) basterebbe aumentare la velocità dei treni dagli attuali 120 km orari (teorici) ai 180 se non addirittura a 200 km orari.

E’ ancora un sogno. ai più attenti osservatori non sembra che cambi nulla o quasi. Perché il fenomeno della rivoluzione (tanto annunciata nei mesi scorsi) sui tempi non c’è ancora: chi infatti sale sul moderno ‘Freccia Argento’, che da Bari porta a Roma, sa che il tragitto verrà percorso in tre ore e cinquantanove minuti.

Quindi i tempi di percorrenza non sono stati abbattuti. E se si pensa che i treni in più che arrivano fanno pari con quelli tolti nella stagione estiva, forse la rivoluzione dei trasporti continua a restare una questione di altri, non della Puglia. C’è qualche però (fortunatamente): senza cambiare treno (e quindi senza ritardi e rischi di perdere una corsa) è possibile partire da Bari con destinazione Lecce passando per le città di Taranto e di Brindisi; la nuova corsa, nello specifico, parte da Bari alle ore 7,14 per arrivare a Lecce alle ore 10,25 dopo aver effettuato, rispettivamente alle ore 8,48 e 9,48, le fermate a Taranto ed a Brindisi.

Un’altra novità, per il percorso inverso, riguarda il Lecce - Bari con partenza alle ore 11,10 ed arrivo a Bari in due ore e mezza, ovverosia alle ore 13,36 dopo aver fermato, allo stesso modo, a Brindisi alle ore 11,41 ed a Taranto alle ore 13,01. A noi non resta che l’Alta Capacità Bari- Napoli: i lavori ‘partiranno’.

Una magra consolazione con tanti ‘se’ e ‘ma’. Ci restano i soliti disagi e tante, anzi tantissimi sogni da realizzare. E se ci può consolare la Puglia è la regione italiana (così come ha più volte sostenuto l’assessore regionale ai Trasporti Loizzo) “a più alto indice di puntualità in Italia nel trasporto su treno. La vera criticità del nostro trasporto ferroviario erano i materiali rotabili e le pulizie”. Allora adeguarsi non costa niente. Ma si guadagna in credibilità.
Ypsilon da quotidianopuglia.it
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BARI – Pd: ‘A Nord è sfida tra treno e aereo A Sud si parte sperando di arrivare’ (31/10/2009)

“L’Italia è sempre più, proprio in senso letterale, un paese a due velocità. Basta guardare alle scelte di Trenitalia”. Lo ha detto il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Antonio Maniglio. “Se nel centro nord si parla di una sfida tra treno e aereo – dichiara Maniglio – qui nel sud la scommessa è partire sperando di arrivare a destinazione.

L’anno scorso alla Puglia sono stati tolti 5 Eurostar Etr 500, che collegavano il Salento con Milano e Torino; al loro posto sono arrivati gli eurocity degli anni 80’, che trainati dalle mitiche locomotive degli anni 70’ hanno provocato enormi disagi ai cittadini: guasti ai locomotori e fermate in piena campagna, climatizzatori rotti in piena estate, servizi igienici sporchi o non funzionanati.

Una vergogna continua. In queste settimane – spiega il capogruppo – stiamo cantando vittoria perché abbiamo impedito, forse, un ulteriore taglio di 3 treni in partenza da Lecce per Milano e Torino.

Nel centro-nord invece, dal 13 dicembre, partiranno 44 coppie di treni ad alta velocità che collegheranno in tempi ‘europei’ le principali città. Le ‘frecce rosso e argento’ attraversano i territori del nord garantendo un servizio moderno ed efficiente.

La verità è che il federalismo padano di Berlusconi e Bossi, alleati proprio in nome degli interessi del nord, pervade anche Trenitalia che opera grazie a risorse pubbliche con un servizio che dovrebbe essere diritto di tutti gil italiani e non solo di quelli che vivono da Roma in su.

E’ inaccettabile che il tratto Bari-Napoli – spiega Maniglio – non sia inserito in alcun programma futuro e che non ci siano risorse da investire per collegare le regioni più ricche del Mezzogiorno col resto d’Italia.

E che nel frattempo non si migliori la rete esistente con interventi finanziari modesti (10- 15 milioni di euro per tutta la linea) poco costosi rispetto a quelli per l’alta velocità (40 milioni di euro per un solo chilometro).

E’ ora di lanciare una vertenza trasporti in Puglia che veda in prima fila le istituzioni, i sindacati, le imprese; una santa e buona alleanza per ribadire che nel Sud, non ci sono cittadini di serie B”.
da quotidianopuglia.it
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BARI - Mai più treni sporchi a Bari, Foggia e Taranto: nuova ditta specializzata (31/10/2009)

Sveglia alle 6,30 per non perdere il treno che in un’ora ti porterà in quel paese a mezz’ora da casa tua. Resti lì, davanti al binario, sperando che non ci siano i soliti ritardi. Ed ecco finalmente arrivare il treno. Corri verso la porta del vagone, ma quella non si apre allora corri alla successiva dove la gente si è accalcata.

Ecco si è macchiata la giacca, polvere, gomma da masticare e cartacce, forse è meglio non sedere. Scene da incubo che non toccheranno più ai pendolari pugliesi. “Annunciamo un cambio di appalto nelle imprese delle pulizie.

La nuova impresa lavorerà per Foggia Bari e Taranto con macchinari altamente tecnologici. Inoltre abbiamo firmato un nuovo contratto con cui la Regione Puglia ha sottoscritto l’Accordo di Programma per cui 5,3 milioni di euro di fondi comunitari saranno investiti per l’acquisto di nuove locomotive”.

Lo ha annunciato Sabrina De Filippis, direttore del Trasporto Regionale di Trenitalia. Dal 20 ottobre al lavoro una nuova ditta di pulizie specializzata.

“Presentiamo al mondo dei pendolari i nuovi standard delle Ferrovie. Le nuove carrozze hanno ottenuto il 98% di gradimento, e la Puglia ha il più alto indice di puntualità con il 96% dei treni. Le nostre difficoltà erano la pulizia e il materiale rotabile.

Il lavoro della nuova impresa è cominciato da poco con una pulizia radicale per togliere incrostazioni di vent’anni. Poi lavoreremo per garantire uno standard strutturale.

La pulizia e la sanificazione daranno un contributo anche alla tutela della salute dei viaggiatori. Proseguiremo con la ristrutturazione delle carrozze fatiscenti, per ridare loro decoro.

Per il governo regionale pugliese la riqualificazione ferroviaria è un obiettivo fondamentale e strategico” ha detto l’assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo lamentando l’ancora precaria situazione dei treni di lunga percorrenza.

“Hanno degli standard inaccettabili ma purtroppo la loro cura non dipende dalla Regione” ha detto l’assessore. Non sono stati effettuati tagli alle corse, i viaggiatori avranno lo stesso numero di treni a disposizione. A bordo dei treni ci sarà una certificazione che attesti l’avvenuta pulizia dei vagoni.
Rosaria Albanese da quotidianopuglia.it
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TORINO - Federalismo, Pepe: tra le Regioni banca dati delle pratiche virtuose - ‘Sfida importante che rilancia il ruolo dei Consigli’ (31/10/2009)

“Per attuare il federalismo, bisogna istituire una banca dati delle pratiche virtuose delle Regioni che favorirebbe al massimo il trasferimento delle esperienze positive da un ente all’altro”.

Lo ha proposto il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Pietro Pepe, a Torino, alla presentazione del rapporto sulla legislazione tra Stato, Regioni e Ue. “Il federalismo – aggiunge - pone i Consigli regionali dinanzi a una sfida importante”.
da quotidianopuglia.it
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Sport e turismo forze vitali (31/10/2009)

La dizione forze vitali riferita allo sport e al turismo sottintende una concezione dell’uomo come soggetto centrale e insostituibile degli interessi generali e come criterio insurrogabile che deve orientare le scelte delle politiche cui si riferisce ogni intervento in merito alle attività sportive e turistiche.

Esse sono viste come ambiti di vita piena e come luoghi di incontro e di scambio umano e culturale, idonei a sostenere lo sviluppo fisico e spirituale delle persone e dei popoli. Riaffermata la centralità dell’uomo, sport e turismo non possono non porsi a servizio dei tre gradi di umanizzazione quali la comprensione reciproca, la cultura e lo sviluppo, considerati in modo unitario, circolare e correlato e ispirati da una tensione che sia rispettosa delle differenze.

L’accentuazione del binomio turismo come forze vitali rivela altresì la volontà di innestarli nei processi operativi di benessere e di sviluppo, finalizzandone ogni azione pubblica e privata al raggiungimento di obiettivi coerenti nel quadro della crescita della persona e della comunità di appartenenza. Di fatto sport e turismo concordano nell’essere fattori di dinamismi positivi sia soggettivi che comunitari.

Per ottenere quanto auspicato, appare del tutto urgente una campagna di promozione educativa e formativa ai valori del turismo e dello sport, come patrimonio della persona, e delle comunità. Conseguentemente, se intendono davvero divenire forze vitali effettive, devono essere integrati nei saperi e nelle prassi che stanno alla base delle motivazioni e delle azioni dei processi educativi nella scuola, nella famiglia, nei gruppi e nelle associazioni dedicate alla diffusione e alle pratiche turistiche e sportive.

D’altra parte non va dimenticato il compito degli organismi imprenditoriali locali e delle pubbliche amministrazioni nell’assumere iniziative concordate, in quanto il turismo e lo sport esprimono dei beni sociali e culturali di prim’ordine che abbisognano di sostegno costante e programmato secondo una progettualità con forte ingrediente etico e valoriale, con lungimirante prospettiva culturale, con riflessi sul territorio di carattere di impiego lavorativo.

E’ evidente che non può essere disattesa la componente economica e finanziaria, come elemento strutturale e capace di innovazione nelle proposte e nella promozione.
Carmelo Carparelli da quotidianopuglia.it
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BARI – Acqua, ‘Piano da svolta storica’ il +6% in bolletta per investire - Vendola e Amati sul pacchetto di cantieri da 1,6 mld con i Comuni (31/10/2009)

Si scrive Piano d’Ambito ma si legge investimenti da oltre un miliardo di euro per il sistema idrico pugliese. “Un passaggio importante, politicamente impegnativo, un traguardo per nulla scontato – ha detto il presidente della Giunta regionale pugliese Vendola –. Bipartizanamente, con i sindaci, abbiamo scritto una pagina di buona politica”.

Nel piano degli interventi, fino al 2018, è previsto anche l’aumento di 6 centesimi delle tariffe dell’acqua: da 1,37 a 1,43. “Un adeguamento necessario per gli impianti di affinamento che, altrimenti, sarebbero stati a carico delle casse comunali.

Ma c’è di più: la mancanza di un piano d’ambito era anche causa di manovre speculative di agenzie di rating che abbassavano il valore di Aqp, boccone appetibile”. Di seguito una sintesi dell’intervento di Vendola, dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche Amati e degli interventi previsti fino al 2018.
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VENDOLA – E’ stato messo sotto controllo il ciclo complesso delle acque in Puglia. Nel 2005, contro l’Aqp erano state intentate azioni legali per i mancati investimenti dopo gli aumenti delle tariffe.

Avevamo decine di depuratori non a norma. Oggi, invece, ne sono stati avviati una settantina e Aqp è passato da un investimento di 24 milioni di euro a uno di 150: gli appalti hanno permesso di risparmiare acqua evitando la crisi del potabile.

AMATI – Ringrazio i sindaci per l’accordo raggiunto. Il Piano permetterà di tracciare investimenti importanti: nuove condotte e nuovi depuratori, la sostituzione dei contatori e un dissalatore.

Il prossimo passo sarà il Piano triennale con opere per il Sinni potabile, la condotta Seclì-S. Eleuterio, opere per la ricerca perdite e prolungamento della rete fognaria. Un capitolo a parte restano la Pavoncelli bis e la diga di Piano dei Limiti nel Foggiano.

INVESTIMENTI - 418 milioni di euro saranno utilizzati per la sostituzione delle condotte idriche obsolete che hanno più di 50 anni e per realizzare nuove reti di distribuzione, 132 milioni per interventi strutturali di potenziamento dei processi depurativi, 23 milioni per adeguare i recapiti finali dei depuratori, 197 milioni per realizzare nuove reti di collegamento fognario, sostituire condotte vetuste e ristrutturare quelle deteriorate, 51 milioni serviranno per utilizzare l’acqua della falda attraverso la realizzazione di nuove opere di captazione, 25 milioni per il completamento della già avviata sostituzione massiva dei contatori, 140 milioni per sostenere l’efficienza funzionale delle opere esistenti, 55 milioni per un nuovo impianto di dissalazione delle acque salmastre del Tara, 40 milioni per un nuovo impianto di potabilizzazione dei serbatoi Conza e San Paolo, 21 milioni serviranno per completare opere già avviate e quelle utili all’approvvigionamento idrico a servizio delle marine.

E ancora manutenzione straordinaria per oltre 40 milioni di euro, un innovativo sistema di telecontrollo da 19 milioni di euro delle reti per l’uso più razionale dell’acqua e risparmio di energia per il trasporto oltre agli interventi in casi di criticità
Cinzia Stramaglia da quotidianopuglia.it
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BARI - Termoli, allarme bomba ferma treni ed Eurostar (30/10/2009)

E' bloccato il traffico ferroviario sulla linea adriatica in conseguenza di una telefonata anonima fatta alla Polizia ferroviaria con la quale è stata segnalata una bomba collocata sui binari all’altezza della stazione di Termoli delle Ferrovie dello Stato.

Dopo la segnalazione, su richiesta della polizia, le Ferrovie hanno bloccato il traffico che al momento riguarda sei treni: due Eurostar fermi alla stazione di Termoli provenienti da nord e altri quattro treni provenienti da sud, che sono stati bloccati nella stazione di Foggia.

Tecnici della Rete ferroviaria italiana (Rfi) stanno perlustrando l’intera zona interessata dalla segnalazione. Se non vi saranno problemi, le Ferrovie prevedono che verso le 23 il traffico, che al momento registra fino a due ore di ritardo per alcuni convogli, potrà riprendere.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Bari - Regione Puglia - Avviso per progetti di comunicazione in favore dei disabili (30/10/2009)

Parte la seconda fase di ´Diritti in rete´ - Azione C 3 - con l´obiettivo di favorire processi di comunicazione che favoriscono l´integrazione delle persone diversamente abili. Con atto dirigenziale n.105/2009 del Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria della Regione Puglia si dispone.

infatti. di dare avvio alla seconda fase di presentazione delle proposte progettuali a partire dal 2 novembre 2009. in relazione all'Avviso pubblico per il finanziamento di iniziative di comunicazione in favore delle persone diversamente abili. già approvato con determina n. 142 del 28 novembre 2008. in attuazione del Piano di Azione ´Diritti in Rete´ (III annualità) - Azione C 3.

Per la seconda fase sono confermati i termini e le modalità di presentazione delle proposte progettuali. in conformità a quanto previsto dall'art. 6 del medesimo Avviso pubblico.
da osservatoriofoggia.it
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Bari - Regione Puglia - Avviso per la realizzazione di infrastrutture sociali e socio-sanitarie (30/10/2009)

Cambiare il volto del sistema socio-sanitario della nostra regione. migliorando l´offerta dei servizi e la qualità della vita dei cittadini. Queste le finalità del nuovo Avviso Pubblico per la realizzazione di infrastrutture sociali e sociosanitarie in Puglia.

in attuazione del Programma Pluriennale di Asse - PO (Programma Operativo) 2007 - 2013/ Asse III ´Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l'attrattività territoriale´ approvato con atto della dirigente del Servizio Programmazione Sociale ed Integrazione Sociosanitaria n.95 del 21 settembre 2009.

In particolare la Linea 3.2. Azione 3.2.1 prevede la realizzazione delle seguenti tipologie di operazioni: Realizzazione di nuove strutture sociali e sociosanitarie; Ristrutturazione. ampliamento e/o adeguamento di strutture sociali e sociosanitarie esistenti agli standard previsti nel Regolamento regionale n.4/2007;

Realizzazione o adeguamento agli standard previsti nel Regolamento regionale n.4/2007 di altre strutture e servizi innovativi rispetto ai modelli di offerta già presenti nei diversi contesti territoriali.

L'Avviso Pubblico. quindi. è finalizzato ad accrescere l'offerta di servizi sociosanitari a favore della popolazione pugliese con il concorso della Regione al finanziamento di progetti di investimento nello specifico settore. mediante una dotazione finanziaria pari ad 30.000.000.00 euro.
da osservatoriofoggia.it
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Bari - Regione Puglia - "Libera il Bene" per riconvertire le strutture confiscate alla mafia (30/10/2009)

´Libera il Bene´. E´ questo il nome dell´iniziativa promossa dall´assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva della Regione Puglia nell´Ambito del Programma Bollenti Spiriti in collaborazione di Libera - associazione. nomi e numeri contro le mafie. Obiettivo del progetto il recupero.

la riconversione ed il riutilizzo dei beni confiscati in Puglia alla criminalità organizzata. per scopi sociali. economici e di tutela ambientale.

Attraverso un Bando aperto ai comuni e alle province pugliesi. ´Libera il Bene´ finanzia progetti di recupero. ristrutturazione e rifunzionalizzazione fino a 750.000 Euro e le spese per la gestione nei primi 12 mesi di attività. Con ´Libera il Bene´. quindi. la Regione Puglia intende superare gli ostacoli all'effettivo riuso dei beni confiscati attraverso il finanziamento degli enti locali destinatari dei beni.

il coinvolgimento attivo dei territori. la raccolta di idee per la loro riconversione a fini economici e sociali. Per poter partecipare al bando. gli enti dovranno aver individuato un'ipotesi di riutilizzo e un soggetto gestore attraverso una procedura di evidenza pubblica.

In pratica. l´iniziativa si pone di trasformare il riuso dei beni sequestrati non solo in un simbolo concreto di lotta alle mafie. ma anche in una occasione di sviluppo sociale. economico e occupazionale del territorio.
Per scaricare il bando e approfondire l´argomento clicca qui
da osservatoriofoggia.it
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Foggia - LILT: una raccolta firme per attivare il servizio di mammografia nelle strutture dell´Asl (30/10/2009)

Una raccolta firme per sollecitare l´attivazione di un servizio di mammografia e di screening del carcinoma mammario e del collo dell´utero presso tutte le strutture dell´Azienda Sanitaria Locale della Capitanata.

Perché prevenire è meglio che curare. Ed allora. l´associazione LILT di Foggia (Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori) ha promosso la campagna ´Diritto Negato´ per consentire alla donne residenti nella provincia di Foggia di effettuare controlli periodici necessari per una diagnosi precoce del tumore al seno e del collo dell´utero.

Di conseguenza. per sostenere l´iniziativa la LILT Foggia invita cittadini ed associazioni di Capitanata a recarsi presso la propria sede per firmare un documento di adesione alla campagna.

Intanto. per tutto il mese di ottobre la LILT ha organizzato la XVI Campagna Nazionale di prevenzione del tumore al seno ´Nastro Rosa´. offrendo ai cittadini la possibilità di prenotare visite senologiche gratuite. presso gli ambulatori e le sedi dell´associazione.

Le visite sono state effettuate da Antonio Santangelo. senologo e oncologo del Centro Prevenzione Tumori Femminili di San Paolo Civitate.

da osservatoriofoggia.it
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Foggia - Afasia - 4169 i ricoveri in provincia di Foggia per disturbi del linguaggio (30/10/2009)

Un giornata per sensibilizzare l´opinione pubblica e le istituzioni sui disagi causati dall´afasia. il disturbo del linguaggio che può provocare gravi problemi di comunicazione alle persone colpite dalla malattia.

E´ quanto organizzato lo scorso 17 ottobre dall´Aita Puglia (Associazioni Italiane Afasici) per richiamare l´attenzione sul disagio che in Italia colpisce circa 150mila persone.

In Puglia nel 2007 i ricoveri ospedalieri con diagnosi principale o correlabile all´afasia sono stati 22.223. di cui 4.169 in provincia di Foggia (3ª in Puglia).

Le persone afasiche soffrono di disturbi del linguaggio causati da lesioni cerebrali (ictus. traumi cranici. tumori. encefaliti). lesioni che non alterano l´intelligenza o la capacità di provare sentimenti. ma impediscono l´uso del linguaggio per esprimere i pensieri. Guarire dall´afasia è possibile.

La guarigione può essere completa o parziale. nel 60-70% dei casi. attraverso l´intervento riabilitativo di un logopedista. in grado comunque. con l´ausilio delle nuove tecnologie. di trovare altri canali di comunicazione per i pazienti.
da osservatoriofoggia.it
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Biccari - Contributi a famiglie disagiate per buoni pasto mensa scolastica (30/10/2009)

Attraverso una delibera di Giunta. il Comune di Biccari ha fissatO i criteri di carattere generale per dare sostegno alle famiglie in stato di disagio socio-economico e/o situazioni di particolare necessità e consentire la fruizione da parte dei bambini del servizio di mensa scolastica per l´anno 2009.

Lo rendono noto il sindaco di Biccari. Gianfilippo Mignogna. e l´assessore alle Politiche Sociali. Dario Saracino. invitando le famiglie che presentano i requisiti richiesti nel Bando a presentare la domanda. I buoni mensa. infatti. saranno assegnati al verificarsi dei vari criteri indicati nel Bando.
da osservatoriofoggia.it
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Monte Sant´Angelo - Selezione pubblica per assunzione assistente sociale (30/10/2009)

Il Comune di Monte Sant´Angelo effettuerà una selezione pubblica. per titoli. per l´assunzione di un assistente sociale a tempo determinato.

Le domande dovranno essere presentate entro il 9 novembre prossimo. Questi i requisiti richiesti ai candidati: cittadinanza italiana o cittadinanza di uno Stato membro dell´Unione Europea; età non inferiore agli anni 18; idoneità psico-fisica all´impiego; immunità da condanne penali che. ai sensi i legge. rendano incapaci alla nomina o alla stipula di contratti con la Pubblica Amministrazione; assenza di validi ed efficaci atti risolutivi di precedenti rapporti di impiego presso una Pubblica Amministrazione per insufficiente rendimento o per produzione di documenti falsi o con mezzi fraudolenti; buone conoscenze informatiche; patente di guida di cat. ´B´ e disponibilità alla guida; laurea specialistica in Scienze del Servizio Sociale o in programmazione e gestione delle politiche e dei Servizi Sociali.

Oppure laurea del vecchio ordinamento universitario in Servizio Sociale (classe 57/S); iscrizione all´albo professionale degli assistenti sociali (sez. A); approfondita conoscenza delle norme e delle circolari che regolano l´attività dei Piani sociali di Zona (L. 328/00. Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 - Linee guida per l´attuazione del piano socio-sanitario della regione Puglia oltre che della normativa regionale sui servizi sociali.

Le domande. oltre che a mezzo del servizio postale con raccomandata A/R o a mezzo di agenzia di recapito abilitata sul territorio nazionale. possono essere presentate direttamente presso l'ufficio protocollo del Comune di Monte Sant'Angelo purché sia rispettata la scadenza prevista. Non fa fede il timbro dell'ufficio postale accettante; il mancato recapito è a rischio del mittente.
da osservatoriofoggia.it
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lettera aperta al segretario di Stato vaticano Associazione Pro padre Pio (30/10/2009)

Con la presente, rendo noto che in data 22 ottobre 2009 è stato depositato dinanzi al Tribunale Ordinario di Foggia, ricorso per l’introduzione del giudizio civile ordinario, a nome e per conto del dottor Pio MASONE, nipote di Padre Pio, al fine di effettuare indagine di identificazione personale su quanto contenuto nel sarcofago che si trova presso la Cripta della Chiesa di Santa Maria delle Grazie (in San Giovanni Rotondo) e, successivamente, procedere alla comparazione del profilo genetico estratto con quello di Padre Pio in nostro possesso, come da perizia allegata al ricorso e, in caso di mancata corrispondenza, dichiarare la non riconducibilità al corpo del Santo delle spoglie ivi contenute, in quanto falsamente attribuite a Padre Pio.
Inoltre, l’azione giudiziaria è finalizzata ad impedire, qualora venisse accertata la corrispondenza di quanto contenuto nel sarcofago a Padre Pio, la traslazione del simulacro di Padre Pio dalla Cripta del piano interrato della Chiesa di Santa Maria delle Grazie in qualsiasi altro luogo ed in particolare nella cripta del nuovo tempio “d’oro” costruito da Renzo Piano.

Con deferenza, chiedo al Signore Iddio, di illuminare le nostre menti, guidare il nostro cammino e preservarci da ogni male
VIVE CORDIALITA’
Avvocato Francesco TRAVERSI
Comunicato Stampa STUDIO LEGALE TRAVERSI
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Foggia - ''CITTA' DI FOGGIA: DEGRADO MORALE E MATERIALE, COME ARGINARLO ?'' - Un incontro promosso da AQV (30/10/2009)

Si terrà il prossimo giovedì 5 novembre 2009 presso la “Sala Azzurra” della Camera di Commercio in Via Dante Alighieri n° 27 alle ore 18:00, una manifestazione organizzata dalla Associazione Qualità della Vita di Foggia dal titolo “Città di Foggia: Degrado morale e materiale come arginarlo?”.

Alla stessa iniziativa, moderata da Filippo Santigliano giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, interverranno:

Avv. Fabio Filograsso, segretario AQV Foggia;
Ing. Eliseo Zanasi, Presidente della Camera di Commercio di Foggia;
Ing. Gianni Mongelli, Sindaco di Foggia;
On. Antonio Pepe, Presidente Provincia di Foggia;
Dott. Raffaele Piemontese, Presidente Consiglio Comunale di Foggia;
Avv. Luigi Miranda, Presidente AQV Foggia;
Monsignor F. Pio Tamburrino, Arcivescovo di Foggia-Bovino;
Dott. Giuseppe Mammana, Docente di Psicologia del benessere organizzativo Università di Foggia;

Dott. Antonello Colaninno, Responsabile Banca Mediolanum di Foggia;
ed inoltre hanno confermato la loro presenza esponenti dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di promozione della qualità della vita della nostra città ormai vessata da continue emergenze e situazioni di assoluta criticità tanto da determinare un notevole decremento della qualità della vita.
da Capitanata.it
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Ischitella - SEQUESTRO A ISCHITELLA L’operazione è stata eseguita dagli uomini del Comando Stazione di Cagnano Varano (30/10/2009)

Nel corso di un servizio mirato alla prevenzione e alla repressione di reati ambientali, gli agenti del comando stazione forestale di Cagnano Varano hanno proceduto al sequestro preventivo di un immobile di 200 metri quadrati in agro del comune di Ischitella, costruito senza alcuna autorizzazione ambientale e paesaggistica.

I proprietari dell’immobile, entrambi originari di Ischitella, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di abuso edilizio e deturpamento di bellezze naturali.
Comunicato Stampa CORPO FORESTALE DELLO STATO
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Foggia - Malati reumatici - Sono 160mila in provincia di Foggia. - L´Apmar: "Mancano le strutture" (30/10/2009)

Sono oltre 160mila i malati reumatici in provincia di Foggia. 20mila dei quali sono gravi. E' il dato emerso dalla giornata di sensibilizzazione sulle malattie reumatiche. che si è svolta nei giorni scorsi a cura dell'Associazione Pugliese Malati Reumatici (Apmar).

Un´occasione per evidenziare la gravità di malattia non adeguatamente considerata ma che. per le sua articolate e numerose manifestazioni. ha un effetto fortemente invalidante. Nel caso dei malati gravi. appunto 20 mila a Foggia e provincia dei 160 mila malati complessivi. si tratta di malati affetti da Artrite Reumaoide.

Artrite Psoriasica. Lupus. Per attirare l´attenzione dell'opinione pubblica sui gravi problemi e sui disagi fisici e sociali che i malati vivono quotidianamente. in occasione della ´Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche´.

l'Apmar ha organizzato un convegno in provincia di Taranto. durante il quale una delegazione di malati foggiani ha sottolineato la necessità di potenziare le strutture diagnostico-terapeutiche e riabilitative anche nella nostra provincia.

Le malattie reumatiche sono la causa più frequente e comune di dolore cronico e di disabilità. sono tra le patologie a maggior impatto sulla qualità di vita; in termini di costi diretti ed indiretti assommano ad oltre il 2% del Pil europeo. Ma delle moderne ed attuali possibilità terapeutiche possono ridurne notevolmente la diffusione e l'impatto.
da osservatoriofoggia.it
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Foggia - Rapporto Caritas/Migrantes - Sono 16.933 gli immigrati regolari residenti in provincia di Foggia (30/10/2009)

Sono 16.933 i migranti regolari che vivono in provincia di Foggia. Ed il 52.2% sono donne. Dopo Bari. che conta 31.023 cittadini stranieri residenti nel suo territorio. la Capitanata si piazza al secondo posto in Puglia come numero di immigrati che hanno scelto la Daunia come terra in cui risiedere.

In tutto nella nostra regione i migranti regolari sono 73.848. In Italia. invece. sono 3.891.295 i migranti regolari alla fine del 2008. ma si arriva a circa 4.330.000 includendo anche le presenze regolari non ancora registrate in anagrafe.

Questi alcuni dei dati più significativi sull´immigrazione relativi al Dossier Statistico 2009 elaborato dalla Caritas/Migrantes. un Rapporto giunto alla XIX° pubblicazione che aiuta a capire come sta cambiando il volto della popolazione italiana alla luce del fermento multietnico che anima le nostre comunità.

Secondo il Dossier. quindi. per la prima volta. nel 2008 - anno in cui gli immigrati sono cresciuti del 13.4% (+458.644 unità) - l'Italia ha superato la media europea (6.2%) per presenza di immigrati in rapporto ai residenti.

I regolari. in particolare sono 4.330.000. I dati curati da Caritas/Migrantes dicono che oggi è straniero un abitante su 14. e circa la metà è donna.

Oltre la metà degli stranieri regolari in Italia sono passati per le vie dell'irregolarità e sono stati quindi oggetto di regolarizzazioni. La comunità più numerosa è quella dei romeni (circa 800 mila). seguita da 440 mila albanesi. 400 mila marocchini. 170 mila cinesi e 150 mila ucraini.

Le maggiori presenze si hanno al Nord (62.1%); il 25.1% al Centro. il 12.8% al Meridione. Prima regione e la Lombardia (23.3%) seguita dal Lazio (11.6%) e Veneto (11.7%). Oltre un quinto degli stranieri sono minori (862.453). 5 punti percentuali in più rispetto agli italiani (22% contro 16.7%).

I nuovi nati da entrambi i genitori stranieri (72.472) hanno inciso nel 2008 per il 12.6% sul totale delle nascite. Altri 40 mila minori sono giunti a seguito di ricongiungimento.
da osservatoriofoggia.it
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Foggia - "Simboli e risorse libere" - Un corso di Formazione per l´uso sociale dei beni confiscati alla mafia (30/10/2009)

´Simboli e Risorse libere. Contesti e pratiche per l´uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata in Provincia di Foggia´. E´ il titolo del corso di formazione organizzato da Libera. Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie - Coordinamento Provinciale di Foggia e la Provincia di Foggia - assessorato alla Solidarietà e alle Politiche Sociali. in collaborazione con il Ce.Se.Vo.Ca. (Centro Servizi per il Volontariato di Capitanata).

Il corso. programmato per orientare sui temi connessi alla legge n. 109/96 (´Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati´) ed alle pratiche d'uso sociale dei beni confiscati si propone di illustrare le opportunità di sviluppo sociale ed economico che l'uso dei beni confiscati può generare. insieme alla dimensione etica e simbolica; illustrare le modalità d'applicazione e gli strumenti di attuazione della legge sull'uso sociale dei patrimoni recuperati alla criminalità organizzata.

in particolare a vantaggio delle organizzazioni di volontariato; promuovere e avviare iniziative di cittadinanza attiva. finalizzate alla sensibilizzazione dei diversi livelli istituzionali coinvolti nel procedimento di destinazione dei beni e all'uso degli stessi da parte dell'associazionismo.
da osservatoriofoggia.it
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ROMA - Esteri Ue, c'è candidatura D'Alema (30/10/2009)

L'Italia potrebbe candidare Massimo D'Alema alla carica di ministro degli Esteri della Ue. 'Sono grato al governo - ha detto l'ex premier da Milano - per avere detto che, nel caso in cui ci sia questa candidatura, da parte italiana ci sarà un sostegno e non un'opposizione'.

Secondo alcune indiscrezioni sarebbe stata una telefonata avvenuta tra D'Alema e Gianni Letta ad aprire la strada alla disponibilità manifestata dall'esecutivo.

D'Alema (grande elettore del nuovo segretario Pd Bersani) avrebbe chiamato il braccio destro di Silvio Berlusconi, per sondare la disponibilità del governo ad appoggiare una sua eventuale candidatura e verificare se fossero vere voci secondo le quali invece dall'esecutivo venivano espresse contrarietà.

La risposta di Letta avrebbe poi avuto un seguito ufficiale nelle parole messe nero su bianco nel comunicato di palazzo Chigi.

Nella nota si diceva che 'qualora emergesse in concreto la possibilità per l'Italia di ottenere l'assegnazione di una di quelle cariche, il governo valuterà con serietà e responsabilità le candidature capaci di assicurare all'Italia un incarico di così alto prestigio'
da Teleradioerre
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