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Notizie del 26 maggio 2013

MANFREDONIA – Transito di un santo dimenticato, San Filippo Neri

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

OGGI la chiesa ricorda il beato transito del nostro compatrono di Manfredonia, morto proprio a Roma il giorno 26 di maggio 1595.

             Festa San Filippo Neri (fonte image: mauriziodimatteo.it)

Mi rivolgo al Monsignor Michele Castoro: tanti anni fa anche per il santo di origine fiorentina c’era l’usanza di festeggiarlo; a dire il vero ora malapena lo si rammenta, anche per quanto riguarda la nostra città, si è avvezzi in un atteggiamento un pò strafottente alla noncuranza delle cose che hanno fatto i corsi della vita, non ho visto mai nessuno, e quasi nessuno ne parla nel ricordo che merita, si tratta per appunto di San Filippo Neri, al secolo Filippo Romolo Neri.

Nato a Firenze il 21 di luglio del 1515, battezzato nella piccola chiesa di San Pier Grottino. Di famiglia benestante,infatti il padre svolgeva l’attività di notaio, Filippo, da piccolissimo perse la mamma..

Filippo cominciò a frequentare il convento di San Marco evangelista a Firenze, sotto la direzione del frate domenicano Girolamo Savonarola. Durante gli studi presso il convento,il giovane Neri si appassionò a due testi che avrebbero rafforzato il suo successivo apostolato, questi sono: le laudi di Jacopone da Todi che in seguito fece musicare, amava tanto la spensieratezza gioviale ma accompagnata da una grande consapevolezza per l’umanità; un’altra opera fu di un certo sacerdote fiorentino,il libro si intitolava

“Faceria del Pievano Arlotto,una scrittura già per l’epoca molto sarcastica“. Tra le sue motivazioni quotidiane è presente la figura dell’autobiografia di santa Camilla da Varano, per i suoi pensieri, Neri, la riteneva una vera maestra. Infatti la copia dell’opera è conservata ancora oggi nella biblioteca Vallicelliana,con su note scritte autografate.

Quando arrivò a Roma, viveva come un eremita, fra le strade della città, dormendo sotto i portici delle chiese. Filippo è considerato senza ombra di dubbio “il Santo della gioia” o se si vuole addirittura nel senso serafico: buffone di Dio. In quegli anni in cui Neri viveva a Roma, c’era un altro santo nella zona romana: si chiamava “Felice da Cantalice” frate cappuccino,di carattere buono, ma sempre accompagnato dal suo grande sarcasmo.

Dopo grandi e innumerevoli sforzi disumani, Filippo assieme a “Persico Rosa”, riuscì a mettere in piedi una struttura di enorme speranza, questi era un “Oratorio”,il suo sogno di sempre. Questo oratorio raccoglieva tutti i bambini abbandonati e disadattati e senza nessuna dimora,vivevano all’ombra di una vita marcia, al confine dell’ultima emarginazione.

Il Neri amava tanto trascorrere le ore ad osservare il passeggio romano dalla terrazza della sua stanzetta. Prima della sua morte,fu visitato dal suo caro amico di anni addietro San Carlo Borromeo.

Qualche giorno dopo a causa di una forte emorragia, morì con lo sguardo in alto,e un sano sorriso sulla bocca, come se fosse vivo. I fiori di maggio del nostro cielo manfredoniano, oggi gli profumano il corpo di festa del mare, per aver espresso il suo nome dall’acqua all’aria proprio come un nuotatore.

(A cura di Claudio Castriotta, poeta e cantautore)

da Stato Quotidiano

Manfredonia, foto: cymodocea prima e post porto turistico (M+C)

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

 “CON la costruzione del porto turistico e dei frangiflutti sembra essersi creata una zona paludosa nell’area. Numerose le proteste dei residenti. Di seguito due foto scattate dal satellite

. Una prima della costruzione e una dopo. Si può notare in modo evidente la presenza di cymodocea e di altro marciume proprio all’interno della nuova costruzione”. (Fonte: Manfredonia+civile, gruppo facebook).

FOTOGALLERY

da Stato Quotidiano

Manfredonia –Sipontini 5 Stelle: Gema, Comune rischia di perdere 3,4 milioni crediti

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

 BILANCIO consuntivo 2012 del Comune di Manfredonia: osservazioni dei sipontini 5 Stelle (attivisti Movimento 5 Stelle di Manfredonia). “Dalla diretta streaming del Consiglio Comunale del 09/05/2013 abbiamo appreso che, il Comune di Manfredonia è creditore nei confronti della GEMA S.p.a. (ex società di riscossione tributi che operava su Manfredonia) per circa 3.400.000 Euro (tre milioni e quattrocentomila euro). Crediti che riteniamo siano andati in fumo

. Come mai? Dalle dichiarazioni dell’assessore al Bilancio: ‘L’attività svolta da GEMA va ante 2007. Sono, diciamo, attività che la società ha fatto precedentemente.

Noi abbiamo fatto, come ufficio e come Comune, in più di una occasione, sollecitazioni per rientrare in possesso, diciamo, di quei tributi che ci fossero trasferiti ma non ci sono mai stati trasferiti perché c’erano delle complicazioni‘.

“Stranamente lo stesso assessore sedeva nei banchi comunali, in qualità di Consigliere Comunale, ante e post 2007 – scrivono nella nota i Sipontini 5 Stelle – L’attuale assessore al bilancio, l’attuale sindaco, altri che siedono in Consiglio Comunale e che hanno rivestito ruoli di amministratori, sono stati tra quelli che hanno approvato i bilanci, ante e post 2007.

Dal 2010, si sono alternati in alcuni ruoli; comunque attori e/o responsabili dei bilanci del nostro Comune da ‘ante’ 2007 ad oggi”. “La curiosità ci ha indotti a ricercare e consultare documenti che potessero fornirci dei chiarimenti.

Recuperare bilanci consuntivi degli anni precedenti rientra nella impossibilità di qualsiasi cittadino; nonostante siano atti pubblici che, per motivi insindacabili di trasparenza amministrativa, dovrebbero essere messi in rete. Niente di tutto ciò. Siamo riusciti, tuttavia, a recuperare alcuni documenti riguardanti il bilancio consuntivo dell’anno 2012.“.

ALLEGATI DELIBERA CC 09.05.2013. (A) e (B) “Dalla delibera di Giunta Comunale n. 108 del 23/04/2013, alla sezione ’3° Settore: Bilancio e programmazione economica’, a pag. 23 penultimo capoverso, c’è scritto: ‘Nel 2012 è stata dedicata una particolare attenzione anche alla vicenda GEMA S.p.a., che, come noto, è stata messa in liquidazione.

Si è proceduti a formalizzare alla stessa la richiesta di tutta la documentazione cartacea, con le relazioni esplicazione delle attività poste in essere per il recupero dei tributi di competenza del Comune di Manfredonia (…)

Stando alla documentazione presente agli atti d’ufficio e tenuto conto che per la GEMA S.p.a. si sta procedendo all’istanza di fallimento, così come comunicato dallo stesso liquidatore, sono stati mantenuti i residui attivi sul bilancio del Comune, per un ammontare di circa 3,4 milioni di euro, per i quali si procederà all’insinuazione nella massa passiva della Società‘.

“Per quanto ci è noto – dicono i Sipontini 5 Stelle – sembra che , per la GEMA S.p.a., si è conclusa l’istanza di fallimento e sembra che sia fallita. Già in passato i beni mobili della GEMA S.p.a. furono messi all’asta. E’ da qui che siamo partiti per formulare, come cittadini, dei quesiti e, nello stesso tempo, individuare possibili, ipotetici livelli di responsabilità”. “1)

La convenzione, tra il Comune di Manfredonia e la GEMA, quali tempi prevedeva per il riversamento delle somme incassate nel conto della tesoreria Comunale? “.

“2) Presunti livelli di responsabilità: a) Chi dirigeva l’ufficio della GEMA come ha operato negli anni di formazione dei rilevanti importi dei tributi locali (Ici, Tarsu, Tosap,

Sanzioni amministrative, lampade votive etc.)? Tributi pagati dai contribuenti e non pervenuti nella disponibilità del Comune”.

“b) Gli assessori al bilancio e i capi dell’amministrazione in che modo hanno tollerato tali presunte irregolarità, con conseguente ipotetico nocumento sulla gestione finanziaria?

Gestione finanziaria, con palesi riflessi negativi nella soddisfazione degli innumerevoli bisogni della cittadinanza. Qualcuno può rispondere in che modo siano state rispettate le esigenze del Bilancio?

Se cosi fosse, da parte del dirigente del Settore Bilancio e programmazione economica, si ravviserebbe l’assenza di interventi incisivi per il recupero di rilevanti risorse finanziarie, formatisi negli anni.

c) Appare oltremodo strano la mancata azione di controllo e di emersione, delle relative responsabilità, sul mancato riversamento di tali somme nelle casse del Comune.

Cosa controllavano i Revisori dei Conti? d) Non avendo a disposizione il bilancio consuntivo del 2011 nasce spontaneo un ulteriore interrogativo. L’assessore, il dirigente e i consiglieri comunali certamente dovevano sapere che, 3.400.000 euro (Tremilioni e quattrocento mila euro), non sarebbero mai stati disponibili se non per una minima parte.

Certamente per l’anno 2011 è stato raggiunto il ‘Patto di stabilità’. Come sono stati prefigurati i circa 3.400.000 euro (Tremilioni e quattrocento mila euro)? Possiamo soltanto ipotizzare che siano state inserite tra le somme esigibili.

Con quale termine si può descrivere una simile operazione?” Sala Asta struttura Mercato Ittico di Manfredonia (CM-MF)

Purtroppo, la mancata attività dei vari gradi di responsabilità, potrebbe aver prodotto un danno cospicuo alla nostra comunità, anche perché, tali somme potrebbero essere recuperate solo in minima parte nella procedura fallimentare della GEMA S.p.a.”. “Al danno poi si aggiunge la beffa.

A causa del mancato riversamento nei tempi stretti previsti, il Comune di Manfredonia potrebbe essere stato ‘costretto’ a chiedere continuamente anticipazioni di tesorerie. Anticipazioni che si ottengono pagando interessi elevati alla Banca Tesoriera; alimentando così un giro perverso di indebitamento.

Un ulteriore danno a carico dei contribuenti onesti”. “Non bisogna poi dimenticare che, nel 2010, i contribuenti di Manfredonia sono stati obbligati a pagare la famosa tassa di ‘integrazione TARSU’, per la quale si sono elaborate giustificazioni che, alla luce di quanto esposto, non trovano adeguatezza. Non possiamo esimerci dal rilevare questioni che potrebbero gravare sul bilancio Comunale, quindi riversandosi sempre sui contribuenti onesti”. “Nonostante l’integrazione

TARSU, per coprire in parte la voragine creata per la gestione dell’ASE, il Comune di Manfredonia ha venduto un bene della collettività: Il supermercato ‘MD’. Il prezzo di vendita concordato (2.557.972,50), sottostima del valore commerciale secondo il nostro parere, è stato dilazionato nel tempo con una modifica ad hoc al regolamento per le alienazioni.

A pag. 10 del documento di bilancio si rileva che, chi ha acquistato il bene, ha versato la somma di 53.519,71 a fronte di quello che avrebbe dovuto versare: 409.852,50. L’acquirente dovrebbe ancora completare la rata di 409.852,50. E’ opportuno sottolineare che la vendita di un bene della collettività, nel caso specifico

‘SUPERMERCATO MD’, doveva servire a coprire in parte il buco di bilancio prodotto negli anni all’ASE. Buco che potrebbe essersi ingigantito negli anni ante e post 2007. Infatti con delibera di Consiglio Comunale n. 63 del 29/11/2011 è stato riconosciuto un debito fuori bilancio per un ammontare di 5.657.469,89… afferente l’arco temporale 1991 – 2010. In tale arco di tempo diversi, parte degli attuali assessori, Consiglieri Comunali e lo stesso Sindaco sono stati protagonisti, a vario modo, nella gestione amministrativa del Comune di Manfredonia, in tale periodo”.

“Rinasce spontaneo l’interrogativo: Come mai non si sono utilizzati i 3.400.000 euro che stanziavano nelle casse della Gema, prima che questa venisse commissariata e messa in liquidazione?

Ancora una volta dobbiamo registrare una presunta anomalia tutta italiana: gli amministratori operano scelte che lasciano spazio a riflessioni mentre, i contribuenti onesti, sono costretti, per legge, a pagare con tasse e tributi vari. Tasse e tributi che hanno raggiunto livelli di insopportabilità.

Così mentre i cittadini s’impoveriscono gli amministratori procedono – come attestato – alla svendita di parte del patrimonio della collettività. Infatti i Comuni, per coprire i debiti, hanno anche la facoltà di vendere il patrimonio immobiliare come: terreni, suoli edificatori e fabbricati in loro possesso (patrimonio della collettività)”.

“Per fare questo, però, la legge 133/2008 impone ai Comuni, per motivi di trasparenza amministrativa, di eseguire tre operazioni preliminari:

1) La ricognizione (censimento) e la valorizzazione (stabilire un prezzo) del patrimonio immobiliare, così come richiamato dal comma 1 dell’art. 58 legge 133 del 06/08/2008;

2) La classificare dei beni per elaborare il piano delle alienazioni che deve essere approvato dal Consiglio Comunale così come previsto dal comma 2 dell’art 58 della legge 133 del 06/08/2008. Operazioni preliminari che il Comune di Manfredonia sembra non aver mai posto in essere”

. “Quindi, solo dopo l’applicazione di questi tre obblighi, i Comuni, dovrebbero dotarsi di un regolamento per le alienazioni; quale percorso finale dettato dalla legge.

Stranamente, il Comune di Manfredonia, sembrerebbe aver disatteso le tre operazioni preliminari, approvando direttamente il regolamento per le alienazioni. Regolamento che diventa lo strumento per vendere i beni della collettività pur non avendo fatto il censimento, la valorizzazione e la classificazione dei beni immobili.

Questo cosa potrebbe comportare? Che la vendita dei beni immobili della collettività, del valore inferiore ai 100.000 euro, potrebbe rientrare in una gestione discrezionale dei dirigenti e della Giunta”

. LA CONVENZIONE CON LA SIE SRL DELLA REPUBBICA DI SAN MARINO. “A conferma, dell’assenza della ‘ricognizione, valorizzazione e classificazione’ del patrimonio immobiliare del Comune di Manfredonia, scopriamo, a pag. 31 della delibera di Giunta 108 del 23/04/2013, quanto segue: ‘con determina del dirigente n. 2003/2012, si è approvata una convenzione con la Gies s.r.l. di Gualdicciolo (Repubblica di San Marino) per la revisione straordinaria dell’inventario immobiliare dell’Ente e all’aggiornamento del “sip” sistema informativo patrimoniale, al fine di adottare gli interventi necessari per il buon esito delle procedure di valorizzazione, messa a reddito o dismissione del patrimonio’”.

“A questo punto si cade nella totale fase di incredulità. Ipoteticamente dopo cinque anni, e, dopo aver addirittura approvato il regolamento per le alienazioni, questi nostri amministratori si accorgono che la 133/2008 impone degli obblighi, quali: censimento, valorizzazione e classificazione del patrimonio immobiliare per inserirlo nel bilancio”.

“Nel frattempo potrebbero esserci state delle permute e vendite di cui, i cittadini e perfino i Consiglieri Comunali, non hanno ‘prontezza’ circa la consistenza e il valore di pezzi del patrimonio della collettività”. “Inoltre, perché affidare la convenzione a una s.r.l. di San Marino per il censimento del patrimonio immobiliare? E’ possibile che in Italia non ci sia una società, con sistemi informatici, in grado di assolvere a tale compito?”.

MERCATO ITTICO. “Che dire poi del Mercato Ittico, costato ai contribuenti 5.980.570,89 euro. Una struttura che doveva creare utili per le casse Comunali ed invece ha prodotto perdite con ulteriore danno ai contribuenti. Nessuno si è preoccupato di accertare possibili responsabilità politiche e soggettive, mentre i cittadini continuano ad essere gravati da ulteriori tasse.

Ora il Mercato Ittico di Manfredonia è gestito al Comune. Nella delibera di Giunta 108 del 23/04/2013 a pag. 26 si afferma: “… Con un aggio fissato nella misura del 6% sul valore del pescato si è riusciti quantomeno ad evitare la chiusura in perdita della gestione diretta, al netto, però dei costi del personale distaccato presso la struttura”.

EVASIONE. “Ulteriori costi che potrebbero gravare sulle casse comunali con ipotetico ulteriore aggravio per i contribuenti onesti. Nel campo delle evasioni fiscali il bilancio consuntivo si scopre che, il Comune di Manfredonia, prevedeva di incassare la bella somma di 3.622.000,00 (tremilioni seicentoventidue mila euro).

E’ stata accertata l’evasione per 3.186.520,42 (tremilioni centottantasei mila e ventidue euro). Si è incassata la modica somma di 539.64,88; circa un settimo”. “Continuare a descrivere parti del bilancio consuntivo del Comune di Manfredonia ci provoca enorme disagio

. L’unica certezza è che la gestione ipoteticamente non coesa delle risorse finanziarie potrebbe riversarsi sui cittadini onesti che, in futuro potrebbero essere costretti a pagare tasse più salate per coprire ipotetiche ‘distrazioni’ sull’uso del denaro pubblico. Per tutto questo chi paga?PANTALONE!!!”, chiudono nella nota i Sipontini 5 Stelle.

da Stato Quotidiano

ANCONA – prende a sprangate eliambulanza: arrestato foggiano

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

E' un 20enne di Manfredonia, feriti lievemente un tecnico e un medico    

 Prende a sprangate l'eliambulanza in servizio nella postazione "118" dell'ospedale di Torrette ad Ancona. Un raid senza motivo. E' un 20enne di Manfredonia, G. A., arrestato dai carabinieri. Il giovane ha agito in preda ad un raptus, ferendo lievemente un tecnico e un medico che cercavano di disarmarlo. L'elisoccorso era fermo nella piazzola di sosta. Il mezzo è finito ko.

 da Daunia News

SAN GIOVANNI ROTONDO – Padre Pio, Frati Minori Cappuccini: “Trasferimento cuore a Pietrelcina è solo intenzione”

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

I frati vogliono così "evitare fraintendimenti o errate interpretazioni e il diffondersi di notizie non corrette"

Il ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della provincia religiosa di Sant'Angelo e Padre Pio, frate Francesco Colacelli ''non ha comunicato una decisione già resa, bensì una 'intenzione' che, ovviamente, deve essere sottoposta all'attenzione di tutte le autorità competenti e che, pertanto, potrebbe divenire esecutiva o potrebbe non essere messa in pratica. Per il momento, dunque, non se ne fa nulla''.

Lo precisano in un comunicato gli stessi Frati a proposito di quanto affermato dallo stesso frate Colacelli sull'intenzione di portare la reliquia del cuore di San Pio a Pietrelcina, espressa ieri sera nel suo intervento di saluto e di ringraziamento al cardinale Angelo Bagnasco, al termine della Celebrazione Eucaristica svoltasi nella città natale del santo per commemorare il 126° anniversario della sua nascita.

I frati vogliono così ''evitare fraintendimenti o errate interpretazioni e il diffondersi di notizie non corrette''. 

Colacelli, si ricorda nella nota, ha detto testualmente: 'Mi permetta, Eminenza, vista la importante ricorrenza, resa più solenne dalla Sua presenza, di anticipare al popolo amato di questa terra di Pietrelcina, che è intenzione di noi Frati Cappuccini della Provincia di Sant'Angelo e Padre Pio di portare e lasciare in perpetuo, proprio qui, nel luogo natio, l'insigne reliquia del Cuore di san Pio, ora custodito a San Giovanni Rotondo in un prezioso reliquiario.

Riteniamo sia il modo più significativo per riconfermare ai suoi compaesani quello che sempre Padre Pio diceva a coloro che lo andavano a trovare a San Giovanni Rotondo e cioè quanto gli stava a cuore la sua Pietrelcina, dando la motivazione profonda di questa sua predilezione, che andava oltre la sola nostalgia degli affetti''.

''Infatti, mentre alla sua figlia spirituale Lucia Ladanza, sua compaesana, diceva: 'Io di Pietrelcina, ricordo pietra per pietra. Molto ci deve stare a cuore il nostro paese' a sua nipote Pia raccomandava:

'Vai a Pietrelcina e riordina tutto, perché c’è stato Gesù ed è avvenuto tutto là''.

 ''I defunti vengano lasciati in pace. Bisogna ripristinare la spiritualità''. Lo dice all'Adnkronos Giuseppe Saldutto, vicepresidente dell'associazione 'Pro Padre Pio- L'uomo della sofferenza', che esprime la sua contrarietà a proposito dell'intenzione espressa dal ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant'Angelo e Padre Pio, frate Francesco Colacelli, di portare la reliquia del cuore del santo a Pietrelcina. 

''Finalmente il sindaco attuale – aggiunge – si è schierato contro una scelta non gradita dalla popolazione e dai fedeli. La Chiesa deve dedicarsi all'assistenza ai poveri e ai sofferenti e lasciare riposare i morti in pace''.

da Foggiatoday

Elezioni amministrative 2013: seggi aperti, si vota in 11 comuni della Capitanata

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

Il 26 e 27 maggio si vota a San Nicandro Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Ischitella, Bovino, Carapelle, Anzano di Puglia, San Marco La Catola, Roseto Valfortore, Pietramontecorvino e Zapponeta

Alle 19 affluenza alle urne in calo rispetto alla media delle precedenti elezioni degli 11 comuni al voto in Capitanata. I seggi sono aperti dalle otto di questta mattina. 54mila i potenziali elettori chiamati a votare i candidati sindaci e a rinnovare i consigli comunali di San Nicandro Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Ischitella, Bovino, Carapelle, Anzano di Puglia, San Marco La Catola, Roseto Valfortore, Pietramontecorvino e Zapponeta.

Novità di questa tornata elettorale è la doppia preferenza di genere nei comuni sopra i 5mila abitanti. Oggi, domenica 26 maggio si potrà votare fino alle 22.

Saranno tre gli aggiornamenti sulle percentuali d’affluenza: alle 12, alle 19 e alle 22. I seggi riapriranno lunedì 27 maggio alle 7 e chiuderanno alle 15. Un minuto dopo comincerà lo spoglio dei voti.

 

LISTE E CANDIDATI SINDACI

COME SI VOTA

VOTO DISGIUNTO

VOTI NULLI

RITIRO CERTFICATO ELETTORALE

 AFFLUENZA URNE

da Foggiatoday

Sgomento a Carlantino: rubato l’oro della ‘Madonna della Ricotta’

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

Si tratta di anelli, collane e monili, tutti ex-voto donati nel corso degli anni dai fedeli per invocare la protezione della Santissima Annunziata. Sul fatto sono in corso le indagini dei carabinieri 

C’è sgomento e incredulità a Carlantino, dopo la notizia dell’avvenuto furto degli ori della “Madonna della Ricotta” celebrata oggi nel paese dei Monti Dauni Settentrionali.

Almeno 300 grammi di oro sono stati trafugati da ignoti e la scoperta del furto è avvenuta ieri, proprio alla vigilia della festa della Santissima Annunziata celebrata da secoli, sui Monti Dauni Settentrionali, con questo curioso appellativo (“della Ricotta”, appunto) che la ricongiunge al mondo dei pastori e alla tradizione della transumanza.

Secondo una stima sommaria ed approssimativa, si tratterebbe di oltre 300 grammi di oro, ossia la somma di tutti gli ex voto donati nel corso degli anni dai fedeli per invocare la protezione della Madonna. Oggetto di furto sono stati quindi anelli, collane e monili in oro

. Un “tesoretto” custodito all’interno di un mobile, nell’abitazione del parroco del paese; lo stesso che, con altri fedeli, avrebbe dovuto “vestire” la statua della Madonna per la consueta processione di questa sera e che – accortosi del furto dei preziosi – ha immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri.

Si tratta di un episodio che, al di là del valore commerciale degli oggetti rubati, colpisce la comunità carlantinese e la sensibilità dei fedeli che attendono questo giorno per pregare davanti all’effigie della Vergine che veglia sul cammino di uomini e animali permettendo agli uni e agli altri di compiere il proprio tragitto di transumanti alla ricerca di buoni pascoli.

LA MADONNA DELLA RICOTTA

La festa in onore della “Madonna della Ricotta”, infatti, unisce tre regioni – Puglia, Molise e Abruzzo – nel segno della grande tradizione culturale della transumanza. Ogni anno viene celebrata con la rievocazione di riti antichissimi, quali l’offerta della cagliata del latte fatta dai pastori alla Santissima Annunziata e la consegna delle chiavi del paese alla sua protettrice.

Sul fatto sono in corso le indagini dei carabinieri. Purtroppo, in provincia di Foggia, non è la prima volta che accadono episodi similari. Un caso eclatante risale a circa due anni fa, quando ad essere trafugata fu la corona posta sul capo della statua della Madonna dell’Incoronata: un blocco in oro massiccio con rubini e zaffiri del valore economico di oltre 20mila euro. Quello storico, religioso ed affettivo è invece inestimabile.

da Foggiatoday

FOGGIA – Elezioni amministrative 2013: seggi aperti, si vota in 11 comuni della Capitanata

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

Il 26 e 27 maggio si vota a San Nicandro Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Ischitella, Bovino, Carapelle, Anzano di Puglia, San Marco La Catola, Roseto Valfortore, Pietramontecorvino e Zapponeta

Alle 12 affluenza alle urne in calo rispetto alla media delle precedenti elezioni degli 11 comuni al voto in Capitanata. I seggi sono aperti dalle otto di questta mattina. 54mila i potenziali elettori chiamati a votare i candidati sindaci e a rinnovare i consigli comunali di San Nicandro Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Ischitella, Bovino, Carapelle, Anzano di Puglia, San Marco La Catola, Roseto Valfortore,

Pietramontecorvino e Zapponeta. Novità di questa tornata elettorale è la doppia preferenza di genere nei comuni sopra i 5mila abitanti.

Oggi, domenica 26 maggio si potrà votare fino alle 22. Saranno tre gli aggiornamenti sulle percentuali d’affluenza: alle 12, alle 19 e alle 22. I seggi riapriranno lunedì 27 maggio alle 7 e chiuderanno alle 15. Un minuto dopo comincerà lo spoglio dei voti.

LISTE E CANDIDATI SINDACI

COME SI VOTA

VOTO DISGIUNTO

VOTI NULLI

RITIRO CERTFICATO ELETTORALE

 AFFLUENZA URNE

da Foggiatoday

San Giovanni Rotondo: il cuore di padre Pio a Pietrelcina, il sindaco si oppone

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

Lo avrebbe annunciato il frate Francesco Daniele Colacelli. Luigi Pompilio ha convocato una riunione di maggioranza. Dal 1 giugno l'ostensione permanente del corpo di San Pio ai fedeli

Dal primo giugno l’ostensione permanente delle reliquie di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, nelle prossime settimane il trasferimento permanente del cuore del frate con le stimmate a Pietrelcina, sua città natale. Lo avrebbe annunciato ieri il ministro provinciale dei Cappuccini, il frate Francesco Daniele Colacelli.

Decisione contro la quale il sindaco Luigi Pompilio si è opposto fermamente tanto da convocare di domenica mattina una riunione di maggioranza e annunciare la convocazione di una conferenza di capigruppo al fine di discutere la delicata questione.

L’annuncio di Colacelli sarebbe arrivato nonostante il testamento di San Pio contenga una postilla in cui il frate cappuccino avrebbe manifestato il desiderio di riposare in un angolo del Gargano: Il trasferimento a Pietrelcina del cuore di padre Pio spaventa gli amministratori di San Giovanni Rotondo, che temono un calo di turisti e un colpo mortale all’economia della città.

da Foggiatoday

Cerignola, si chiude con successo il progetto “Creartività, scuola, arte e impresa: insieme per crescere”

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

E’ stata di certo una settimana piena di emozioni e soddisfazioni sia per il Liceo Artistico “Sacro Cuore” che per l’Azienda Prisma, che per la prima volta hanno presentato alla nostra città i lavori, il sacrificio e la dedizione di docenti e studenti per la riuscita di “Creartività Scuola, Arte, Impresa: Insieme per Crescere”.

Una scommessa che sin dal 18 Maggio scorso, presso il Temporary di Via 25 Aprile, è risultata vincente su tutta la linea, i vari workshop che si sono susseguiti dalla serigrafia, all’arte dimenticata, passando per Ceramica, Arte decorativa e Archeologia,

Body Art e non ultimo il Visual Merchandising con la presenza di Agostino Sassi responsabile comunicazione visiva di Thun sono stati seguiti con attenzione e passione. Nemmeno la forte pioggia dei giorni scorsi ha fermato la tenacia e la combattività di tutti i protagonisti di questa bella avventura, fa capire come questo binomio fra il mondo della scuola e della qualità territoriale sia da ripetere, come hanno confermato sia la preside Giuliana Colucci che il responsabile dell’Azienda Pietro Ruocco, nella nota diffusa sulla pagina facebook

“Un’esperienza che resterà scolpita nelle menti degli studenti, e non solo, per la serietà con cui hanno collaborato con i loro docenti e con lo staff di Prisma per la riuscita dell’evento, arricchendo il loro senso del dovere e di responsabilità verso gli impegni presi, conoscendo una realtà imprenditoriale che fa della legalità (uno staff di ragazze tutte regolarmente assunte) e della organizzazione il suo vero punto di forza.

Tanta gente di Cerignola e dei paesi limitrofi ha così potuto conoscere la nostra realtà scolastica, per l’ennesima volta incantandosi di fronte a tanta ricchezza e bellezza: le sezioni attive nel nostro liceo artistico (Grafica – Architettura e Ambiente – Arti Figurative – Design) hanno presentato in modo mirabile i manufatti tecnici e artistici che lo rappresentano, a partire da tutta la progettazione grafica, continuando con le realizzazioni pittoriche su tela, legno e vetro, con opere mosaicali con tessere in pietra e vetro, con i monili ideati partendo dagli stilemi della cultura dauna, con le lampade e i vasi dal design modernissimo ad un ipotetico quartiere “dubaiano” completamente autosufficiente sul piano energetico”.

Il progetto è stato il culmine di un anno di duro lavoro, dove hanno preso forma non solo attraverso lo studio ma anche le forme dei vari lavori realizzati da tutti i protagonisti, alla ricerca di materiali (spesso introvabili) per poter pianificare e realizzare ogni singola opera.

Siamo certi che l’esperimento possa avere un naturale proseguimento, la certezza è che questa città meriti più attenzione per le cose positive e non sempre per le negatività che bisogna allontanare ogni giorno.

da lanotiziaweb

 

ORTA NOVA – riapre Villa, vigilano le Guardie Ambientali

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

Da stamane gli ortesi possono tornare a passeggiare nella villa comunale: terminati i lavori di ripristino, intensificata la sicurezza, l’amministrazione comunale riapre i cancelli con un’unica raccomandazione: “custodire questo bene comune”.

Riaperti alle 8 di stamattina i cancelli della Villa comunale, dopo la consueta chiusura invernale, pronta ad accogliere gli ortesi dopo i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione.

Gli interventi più corposi hanno riguardato gli impianti elettrico e per l’irrigazione, più volte vandalizzati fino a determinare la chiusura dello spazio pubblico per scongiurare che qualche bambino subisse gli effetti dell’imbecillità altrui.

Per ridurre questo rischio, l’Amministrazione comunale ha rafforzato i controlli grazie alla collaborazione delle Guardie Ambientali, i cui operatori saranno presenti durante tutte le ore di apertura: dalle 8 alle 12 e dalle 17 alle 21.

Giardini, aiuole e alberi sono stati ripuliti e potati a dovere dalla ditta che si occupa della manutenzione del verde. “Ci siamo impegnati per riaprire la Villa nelle migliori condizioni possibili – commenta l’assessore all’Ambiente Maria Rosa Attini – e ritengo che l’obiettivo sia stato raggiunto grazie alla collaborazione di tutti quanti hanno condiviso questo impegno, a partire dal dipendente comunale che tratta questo luogo pubblico come fosse casa sua”.

“Consegniamo questo bene comune ai cittadini ortesi chiedendo a ciascuno di loro di averne cura – aggiunge la sindaco Iaia Calvio – e di collaborare con la Polizia Municipale e le Guardie Ambientali per evitare che sia danneggiato dai vandali.

È bene si sappia che i danni provocati dagli imbecilli costano a tutti noi decine di migliaia di euro l’anno: soldi dei cittadini ortesi che potrebbero servire, ad esempio, a rendere ancora più verde e attrezzata la Villa comunale, ma che dobbiamo usare per aggiustare lampioni spaccati, giostrine bruciate, cavi tranciati.

Se qualcuno tra i frequentatori della Villa proprio non fosse dotato di senso civico – conclude Iaia Calvio – almeno ci aiuti a tutelare il suo e il nostro portafogli”.

da foggia.ilquotidiano.it

Manfredonia – Zona Cesarano, “salvate la palestra di quel vecchio edificio”

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

 L’ho già scritto mesi fa, con una speranza davvero unica, rivolgendomi alle autorità del nostro Comune: salvare l’edificio alla spalle del Centro Motorio di Riabilitazione “Andrea Cesarano”.

Un edificio che ha visto passare prima degli anni settanta, ma anche dopo, tutti gli atleti dell’ U.S. San Michele.

Lo sport è importante rappresentanto l’inizio di una grande guida per la formazione dei ragazzi e per l’insegnamento di una società migliore. Identificarsi significa avere anima per un paese che si calpesta ogni giorno ma mi rendo conto che le idee sono peggiorate o peggio non prese nemmeno in considerazione.

Fare domande è cosa nobile e giusta nella civiltà in cui vivo, che si chiama Manfredonia. Le persone di tale civiltà hanno il dovere di rispondere al cittadino che pone una questione sacrosanta, e quindi con la certezza di aver tale privilegio visto che è di questo che bisogna sperare.

Ma il silenzio è come colui che non merita risposta, questo mi fa pensare e non è retorica, una morte lenta della società manfredoniana, che sgambetta addirittura se stessa

. (A cura di Claudio Castriotta, poeta e cantautore)

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA – Associazioni: sballo, inciviltà, centro storico Manfredonia un far west

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

“ORDINE pubblico e centro storico. Richiesta interventi idonei e Conferenza di Servizi”. Questo l’oggetto di una recente nota delle associazioni: ACLI Manfredonia, ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Manfredonia, Associazione Lavoro&Welfare Manfredonia,

Associazione Arte in Arco Avi Manfredonia, Avo Giovani Puglia Manfredonia, Centro Cultura del mare, Cittadinanzattiva, Comitato Abitanti Centro Storico,

Comunione e Liberazione Manfredonia, Daunia TuR, Gruppo Scout Agesci Manfredonia e Noi Manfredonia, inviata all’attenzione del sindaco, degli assessori alla Sicurezza, alle Politiche Giovanili, all’Annona del Comune di Manfredonia, oltre che al Commissario P.S., al Comandante Stazione Carabinieri, al Tenenza Guardia di Finanza, al Comandante Polizia Municipale, all’Ufficio Asl, al Prefetto di Foggia.

“Con la presente nota rivolgiamo l’invito ad intervenire con azioni di ripristino della legalità, nel quadro più generale della questione dell’ordine pubblico a Manfredonia, segnatamente con riferimento alla situazione che si verifica nel centro storico .

Il centro storico è ‘zona franca’. E’ in questo modo che ormai i cittadini di Manfredonia vivono e percepiscono il centro storico sipontino”. “Dalle ore 22,30 di ogni venerdì e sabato, di ogni giorno prefestivo e per ogni giorno festivo, e per tutto il periodo estivo, esso è ‘zona franca’ intesa come ‘far west’, la definizione è tratta dai commenti dei giornali ‘on line’ della città.

E’ in balia di ‘musica’ sparata ad altissimo volume incurante della vivibilità e della quiete pubblica sia prima che dopo le ore 24,00; di automobilisti dediti a gimcane e soste selvagge; di bande di giovani spesso minorenni che bivaccano dopo aver assunto alcool e altre sostanze e sfogano il coma alcolico o allucinogeno in ogni dove; di disturbatori della quiete pubblica a danno di case che ospitano per lo più anziani; è in balia di risse e rissosità diffusa, eccitazione indotta da sostanze più o meno legali assunte durante la serata”.

“Ma soprattutto devastante e imperante è il fenomeno del ‘binge drinking’, ovvero ‘bere della baldoria’, moda mutuata dai paesi anglosassoni che consiste nel bere alcolici e mix di alcolici fino allo stordimento.

Sono soprattutto i minorenni che si approvvigionano già a partire dalle 22,30 nei vari bar, baretti e locali privati e pubblici che vendono alcool a basso prezzo per attrarre clientela; i medesimi locali che emettono musica ad altissimo volume sempre per attrarre il pubblico, minorenne e non, che lì si raccoglie e continua a stordirsi sui pesanti bassi acustici ad alto volume”.

“A partire dalla 22,30 la zona è vietata, out, per chi non rientra nel giro. Una situazione che va avanti per tutta la notte, fino alle 4,30/5,00, quando le ‘bande’ sciamano alla ricerca del cornetto e cappuccino non prima, però, di aver vomitato quanto hanno ingurgitato durante la nottata nel primo angolo di strada.

Alla fine il centro storico è devastato dalla sporcizia, dalla inciviltà, è inno all’illegalità e all’impunità e porta aperta alla devianza. Con grave danno per l’igiene e la salute pubblica e spregio della legalità”. “Sono comportamenti che stanno prendendo piede a tal punto da diventare generali e diffusi, di moda, quando non dati per scontati dalle nuove generazioni.

Basti pensare a quello che è successo durante le sfilate del Carnevale 2013, e ad altre vicende con connotazione delinquenziale e criminale. Eppure in proposito ci sono due ordinanze sindacali, oltre al Piano di Zonizzazione Acustica, che parlano chiaro.”

“L’ordinanza n° 17 del 13/06/2011, regolamenta le attività rumorose derivanti da fonti sonore, per le attività di pubblico esercizio che ‘devono cessare di emettere suoni entro le ore 24,00′ (nessuna deroga a tale ordinanza è stata mai emessa dall’Amministrazione, né ad hoc né ad personam e né per periodi particolari)

. Ordinanza costantemente ignorata da (quasi) tutti gli esercizi del centro storico sia privati che pubblici, così come sono totalmente ignorate le regole del Piano di Zonizzazione Acustica, che è come se non esistesse: non solo i limiti per l’emissione dei decibel sono ampiamente e smodatamente superati fino alle ore 24,00 ma anche, tranquillamente, ben oltre. Nonostante ci siano state ripetute segnalazioni al Comune e alle Forze dell’Ordine, la situazione rimane immutata”.

“L’emissione di fonti sonore ad alto volume, oltre che disturbo alla quiete pubblica e alla vivibilità, è danno oggettivo ed è funzionale all’esercizio commerciale che usa questo metodo per attrarre clientela, clientela che è interessata essenzialmente a bere alcolici fino a ubriacarsi, a stordirsi.

La possibilità, dunque, di emettere musica ad alto volume, e farlo fino a tarda notte, si collega a doppio filo con il fenomeno sopra accennato del ‘binge drinking’”.

“Una seconda ordinanza sindacale, la n° 25 dell’11/07/2011, dispone gli orari di chiusura degli esercizi: entro le 24,00 nei giorni feriali; il sabato e festività ricorrenti alle ore 01,00 per il periodo invernale, mentre per il periodo estivo alle 02,00.

Ed invece il centro storico si trova nella situazione già descritta, dove ogni esercizio fa quello che vuole, in dispregio delle leggi, delle ordinanze e di ogni principio di rispetto della quiete e dell’igiene pubblica, proponendosi di fatto in questo modo, volente o nolente, come attrazione per comportamenti deteriori e devianti. Continuare a permettere questo stato di cose significa sospendere la legalità, confermare l’impunità, spalancare le porte alla devianza”.

“L’attuale situazione oltre a penalizzare gli interessi legittimi dei residenti, fa sì che confluisca nel centro storico il malessere della cultura dello ‘sballo’, così che il centro storico da baluardo civico diventa a sua volta quartiere a rischio, e la città perda un altro pezzo del suo territorio, il suo ‘caposaldo’; permette che si attraggano e si formulino, nel centro storico, comportamenti deteriori e devianti in una condizione di completa impunità”.

“Consente, soprattutto agli occhi dei più giovani, la istituzionalizzazione di uno status, di un habitus, di una moda, di una cultura e di un modello culturale incentrati sullo spregio della legalità”.

“Il centro storico è il luogo dove sociologicamente e antropologicamente vengono elaborate le tendenze, le mode, i costumi, le culture della comunità; renderlo invivibile e zona franca per comportamenti deteriori, devianti e illegali, di conseguenza autorizza tutta la comunità a condividere, emulare e far propri tali comportamenti da espandere sull’intero territorio cittadino”. “

Per ultimo: il circuito economico/commerciale che si sviluppa in questo sistema è fittizio, limitato agli interessi di pochissimi esercizi, ma soprattutto privo di valore aggiunto: danneggia invece di favorire il tessuto cittadino.

Quanto costa in termini di spesa sanitaria la condotta deteriore notturna, sia a chi la fa che a chi la subisce? Come pensiamo di poter proporre in una dimensione turistica un territorio siffatto, che nel centro storico stesso non riesce ad esser vivibile e fruibile?”.

“Cosa fare? E’ improcrastinabile un intervento istituzionale deciso per affermare la legalità – contrastando il concetto di impunità – per riconquistare e riconsegnare ai legittimi proprietari ovvero ai cittadini i luoghi compromessi.

Per un intervento di questo tipo basta far rispettare le leggi per quelle che sono, già scritte e ben chiare. Pertanto, all’interno di un’azione che punti al più ampio coinvolgimento delle scuole cittadine per la promozione di iniziative didattiche e di elaborazione finalizzate, fra l’altro:

1) alla organizzazione della Giornata Cittadina della Legalità;

2) all’attivazione di un Laboratorio di Democrazia Partecipata che coinvolga in forma diretta e continua tutte le Associazioni cittadine disponibili;

3) all’implementazione della presenza e del protagonismo dei giovani in funzioni di responsabilità nella vita della nostra comunità;

4) e in attesa dell’istituzione del Forum permanente per la legalità e di quello dei giovani per la tutela del lavoro, della socialità, della vivibilità della città, chiediamo di convocare

URGENTEMENTE una conferenza di servizi fra Comune di Manfredonia, Associazioni, Forze dell’Ordine e Asl per definire interventi tempestivi e precisi volti a far rispettare le leggi e le ordinanze esistenti, nell’ottica di un subitaneo ripristino delle condizioni minime di legalità e di vivibilità nel centro storico”.

da Stato Quotidiano

Manfredonia –Scalinate via Toti: vomito, siringhe, fetore (Ftgallery M+C)

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

 DOMENICA 26 maggio 2013, Manfredonia, scalinate via Enrico Toti. “Lo scenario che si presenta nella zona è sconvolgente. Di sera sarebbe impensabile passare di li. L’archivio contiene foto di siringhe, resti di canne, vomito, carte, scritte, urina ovunque. Passare di li di sera significa avere coraggio da vendere.

Il nostro fotografo ci tiene a specificare che purtroppo la puzza non si può fotografare. E’ la cosa che colpisce di più. Forse più della vista di una siringa”.

(Fonte, tutti i diritti riservati: Manfredonia+Civile – Gruppo Facebook).

FOTOGALLERY

 

 

 

 

ORTA NOVA – predoni del rame mettono ko dieci aziende agricoli

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

 Sono senza corrente elettrica da alcuni giorni, danni alla produzione  

Piccoli e piccolissimi imprenditori che rischiano di non poter produrre e vendere ciò che serve loro per vivere, non certo per arricchirsi. Oltre 10 aziende agricole ortesi sono senza corrente elettrica a causa dell'ennesimo furto di cavi ad opera dei predoni del rame.

"Appena la scorsa settimana – denuncia il sindaco di Orta Nova, Iaia Calvo – abbiamo avuto l'ennesimo incontro in Prefettura, inevitabilmente condizionato dalla impossibilità pratica di garantire la sorveglianza di migliaia di chilometri di linee elettriche che si intersecano nelle nostre campagne.

Eppure qualcosa bisognerà farla, qualche iniziativa bisognerà assumerla per scongiurare che l'economia agricola, certamente non florida, subisca ulteriori danni.

Ciò che è possibile e doveroso fare oggi è sollecitare Enel a garantire il rapido ripristino della linea elettrica, per limitare quanto più è possibile il disagio e consentire la ripresa delle attività".

 da Daunia News

CERIGNOLA – arrestato dalla polizia

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

E' il 32enne Matteo Vigliotti, accusato di rapina e furto aggravato    

 In esecuzione ad un ordine di carcerazione per rapina e furto aggravato, gli agenti del commissariato di Cerignola hanno arrestato il 32enne Matteo Vigliotti, del centro ofantino.  da Daunia News

FOGGIA – celebra la sua Alenia nell’anno del «centenario»

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

 In occasione delle celebrazioni per il centenario di Alenia Aermacchi ritorna l’Open Day, iniziativa rivolta a tutti i dipendenti dell’azienda che oggi avranno la possibilità di recarsi presso il sito produttivo di Foggia, accompagnati dai loro familiari per visitare lo stabilimento.

Si prevede che circa 3.500 persone visiteranno il sito industriale e nell’occasione Alenia Aermacchi donerà alla comunità foggiana un’autoambulanza le cui chiavi saranno simbolicamente consegnate al Sindaco del capoluogo dauno, Giovanni Mongelli.

All’evento partecipa il vertice aziendale, tra cui l’Amministratore Delegato, Giuseppe Giordo che ha affermato: «Siamo un’azienda presente sul territorio italiano e non solo, che punta all’ampliamento dei mercati sia nel settore civile che della difesa.

Siamo un’azienda sempre pronta a sperimentare strategie innovative per rispondereai cambiamenti e alle esigenze del mercato, ma la nostra azienda è anche e principalmente un patrimonio di risorse umane e di tradizioni che quest’anno compiono cento anni di vita e vogliamo celebrare questa importante ricorrenza con i nostri dipendenti e con le loro famiglie».

Oltre alle visite dei vari siti produttivi, tra le altre iniziative previste per gli Open Day Alenia Aermacchi nei vari stabilimenti in Italia vi è la distribuzione a tutti i dipendenti di un libro celebrativo sulla storia dell’Alenia Aermacchi, la possibilità di vedere da vicino i velivoli in mostra statica, visitare mostre fotografiche, visionare un video sulla storia dell’azienda appositamente realizzato e partecipare alle tradizionali premiazioni dei Seniores, i dipendenti con 35, 30 e 25 anni di anzianità aziendale.

Alenia Aermacchi ha celebrato il 1° Maggio 2013 il suo primo secolo di vita. Unica società aeronautica al mondo che può vantare cento anni di attività sotto un marchio comune, venne costituita nel lontano 1913 da Giulio Macchi come Società Anonima Nieuport- Macchi.

I primi cento anni sono un secolo di record, di traguardi tecnologici e di sviluppo di un sistema industriale che in questo periodo ha generato e continua a generare nel nostro paese un considerevole impatto economico e sociale.

L’Italia oggi può vantare una delle poche industrie aeronautiche al mondo in grado di offrire sul mercato un velivolo da caccia di ultima generazione, un trasporto tattico riconosciuto come superiore ad ogni concorrente.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

«Amministrative al via» 54 comuni in Puglia e Basilicata con preferenza di genere

Pubblicato : domenica, 26 maggio 2013

In Puglia e Basilicata, questa tornata elettorale per le amministrative coinvolge complessivamente 54 Comuni.

Primo banco di prova, anche nelle nostre regioni, per la doppia preferenza di genere in quelle città dovesi supera la soglia dei 5mila abitanti.

Novità anche nelle regole per la composizione delle liste elettorali. I partiti, infatti, hanno dovuto garantire che nessuno dei due sessi sia rappresentato per oltre due terzi del totale dei candidati.

A quest’ultima disposizione è legata anche una sanzione, che però scatta solo per i Comuni con più di 15mila abitanti: il mancato rispetto della quota dei due terzi avrebbe potuto determinare la decadenza della lista stessa.

PUGLIA – Seggi aperti da stamattina alle 8 in 43 Comuni. In provincia di Lecce ad Alezio, Monteroni, Giurdignano, Salve, San Donato, Sannicola, Santa Cesarea, Spongano, Squinzano, Surbo e Vernole. Al Comune di Montesano è in corsa una sola lista.

Unica incognita, dunque, il raggiungimento del quorum. La candidata sindaco è eletta se si esprime il 50% + 1 dei votanti.

Numerosi (11) anche i Comuni del Foggiano. Urne aperte per i nuovi Consigli dei Comuni attualmente commissariati (San Nicandro Garganico, Zapponeta, Vico del Gargano, San Marco La Catola e Roseto Valfortore) e dei 6 giunti a naturale scadenza (Peschici, Ischitella, Pietramontecorvino, Anzano Di Puglia, Bovino e Carapelle».

A Taranto interessati 7 Comuni (Manduria, San Marzano, Lizzano, Palagianello, Leporano, Pulsano e Crispiano), a Brindisi solo due (Carovigno e San Donaci) mentre nel barese urne aperte a Conversano, Noci, Monopoli, Valenzano, Acquaviva, Corato, Molfetta, Modugno. Nella provincia Bat si vota a Barletta (in corsa Pasquale Cascella, ex consigliere per la comunicazione del presidente Giorgio Napolitano), Bisceglie e Margherita di Savoia.

BASILICATA - Si vota in 11 Comuni. Dieci in provincia di Potenza (Atella, Castelluccio Superiore, Genzano di Lucania, Lavello, Pietrapertosa, Pignola, Ripacandida, Ruvo del Monte, Sasso di Castalda e Vaglio di Basilicata) e uno in provincia di Matera (Tricarico). Nella maggior parte dei paesi si va al voto per scadenza naturale della legislatura mentre provengono da commissariamenti il centro più grande (Lavello), Genzano di Lucania e il paese più piccolo, Sasso Di Castalda, dove c’è il commissario prefettizio da circa un anno.

da La Gazzetta del Mezzogiorno