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Notizie del 25 maggio 2013

San Severo –Caso Iacobazzi, Censano: Iacp e Comune indulgenti

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

 PRESUNTE estorsioni, lesioni aggravate e porto abusivo di armi: queste le ultime accuse a carico di Paolo Iacobazzi, 53enne, noto pluripregiudicato già condannato per mafia, ed ex collaboratore di giustizia. Il bliz dello scorso 20 febbraio – mentre giorni prima si consumava la sparatoria ai danni di P.G. – ha portato alla notifica di arresto in carcere per altri cinque componenti il nucleo familiare del “boss”, di cui due ai domiciliari disposti dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della stessa Procura del capoluogo dauno.

Si dichiarano tutti e sei “innocenti, ed estranei alle vicende legate a sospette gestioni condominiali. A comunicarlo l’avvocato della difesa Iacobazzi, Ciro Nardelli, presente all’interrogatorio di Paolo Iacobazzi, detenuto nel Carcere di Spoleto perchè coinvolto nel tetato omicidio perpetrato,

il 6 aprile 2012 ai danni sempre di P.G. Per gli inquirenti, e il pm, numerosi inquilini sarebbero stati costretti a sottostare a spese imposte “arbitrariamente”, con modalità estorsive, e con le minacce da Paolo Iacobazzi. I forti elementi indiziari hanno portato al Blitz di lunedì scorso.

Tra sparatorie, presunte estorsioni, e forse molto altro, il pentitismo vincerebbe. Lo pensa Ettore Cesano, sentito da Stato Quotidiano, avvocato di parte civile in difesa dei condomini offesi dalla famiglia del boss.

La vicenda “assurda” collegata a Paolo Iacobazzi. “Non è più una famiglia che ha subito violenze, aggressioni, e richieste estorsive”, afferma Censano, “in questo caso è l’intero palazzo, l’intero condominio, ovvero le due palazzine con i singoli condomini, che occupano, che hanno denunciato le continue estorsioni subite.

Così come sono i condomini ad essersi fatti portatori, tramite il sottoscritto, di istanza inviata alla Procura Distrettuale Antimafia, alla Procura della Repubblica di Foggia, alla Questura del capoluogo dauno, e per conoscenza l’hanno mandata al Commissario straordinario di Foggia dello IACP, l’ente competente gestore delle abitazioni popolari.” Le prime richieste estorsive risalirebbero al 2006.

Questo dato emergerebbe dalle cronache fiume con al centro gli stessi personaggi. “In particolare, spiega l’avvocato Censano, “sono iniziate alla prima occupazione fatta dai familiari di Iacobazzi, quando hanno violentemente spogliato dal possesso alcuni locali ad alcuni legittimi assegnatari.

Ma sfugge un particolare.” “Più di dieci anni fa, venni interessato come parte civile da un’altra vicenda legata ad un immobile al primo piano di una delle due palazzine.

Appartamento assegnato a un tale Angelo Marinelli, oggi deceduto. In quell’episodio, ricordo, quando ancora Paolo Iacobazzi era sottoposto al programma di protezione speciale, ed era fuori San Severo, la moglie con altri familiari hanno occupato abusivamente l’abitazione assegnata al Marinelli.

Dopo una lunga trafila giudiziaria, il giudice civile ha dichiarato illegittimo lo spoglio del possesso nei confronti dei legittimi assegnatari, e di lì ha preso il via un procedimento giudiziario interminabile.”

“Si è arrivati al punto, che anche il Commissario dell’epoca si rifiutava di darci l’ausilio della Forza Pubblica per consentire ai legittimi assegnatari di reimmettersi nel possesso dell’immobile spogliato.

Senza contare, che a fronte della mia insistenza, e a mia volta sono stato minacciato da Iacobazzi et company. Alla presenza del Comissario di allora, uno degli Iacobazzi ha detto: ‘ti strapperò il cuore dal petto con le mie mani‘.

La cosa più grave – replicai – non sono le minacce in se, bensì, che le stesse vengano fatte alla presenza di un Commissario, suggerisce che ci sono esigenze di ordine pubblico.

Di tutta risposta, invece, mi venne detto, “che si trattava di familiari di un ex collaboratore di giustizia, e non potevano metterli in mezzo a una strada.”

“L’assurdo – evidenzia l’avvocato – è che tutelavano i familiari del collaboratore di giustizia e non il cittadino che indigente aveva avuto la legittima assegnazione di un’unità immobiliare dell’IACP, perchè avente i requisiti.

All’epoca la preoccupazione delle Forze dell’Ordine era quella di garantire una sistemazione ai familiari di un collaboratore, che andava ad occupare abusivamente un appartamento, violando materialmente il possesso.

Per la precisione hanno occupato appartamenti al piano superiore di una delle due palazzine in Via Mario Carli 2, in più modificando la destinazione di alcuni locali comuni condominiali siti al piano terra.” “Stiamo parlando di Iacobazzi

Paolo un condannato per mafia, reo confesso di aver fatto parte della Società foggiana. All’epoca per evitare il carcere a vita, in appello si pentì, confessando tre omicidi, in uno dei quali in consorso con un certo ‘Palmieri’.

L’ultimo omicidio in ordine è stato quello Napolitano, un grossista di carne, vicenda dove per altro sono stato parte civile. Così, invece di subire una condanna all’ergastolo, come tutti gli altri mafiosi, è andato in detenzione domiciliare per i benefici della collaborazione, ovvero è stato ammesso al programma di protezione, con il suo stipendio, per lui e i suoi familiari

. Collocato in località protetta, un bel giorno lo Iacobazzi decide di rinunciare al programma di protezione speciale. Per un periodo è stato anche a Ferrara, dove godeva ancora degli stessi privilegi perchè collaboratore di giustizia.

Ma la magistratura di sorveglianza di Bologna ha accolto, e disposto il suo successivo trasferimento a Foggia.” “Fino ad allora – ricorda Cersano – nonostante Paolo Iacobazzi avesse riportato più condanne con pene temporanee, sempre inferiori ai 30 anni – per il nostro sistema giudiziario non vale il principio di cumulazione numerica delle condane – le stesse non lo hanno mai portato all’ergastolo.

Arrivato a San Severo, dunque, aveva sempre la detenzione domiciliare, perchè sempre collaboratore di giustizia, ottenendo permessi, e autorizzazioni a libere uscite sul territorio per 10-12 ore, nonostante fosse un condannato 30 anni, che aveva ammazzato, con una condanna per mafia con il 416bis.”

“E’ allora, che si iniziano ad imporre, proprio lì in quel condominio, i metodi tipici mafiosi come omertà, e soggezione. I condomini dovevano pagare e basta, e la quota che dicevano loro

. Dovevano essere gli Iacobazzi, ad esempio, a decidere quanto era la quota di acqua, e corrente da pagare, quando poi si scopriva, che loro stessi si allacciavano alla corrente abusivamente per servire i loro appartamenti.

Senza contare, che hanno costretto i legittimi assegnatari ad andare via sotto minaccia di ritorsioni. I cittadini hanno paura perchè Paolo Iacobazzi è un mafioso, ed ha continuato a comportarsi come mafioso, a soggiogare la povera gente, in aggiunta, con la convinzione di essere impunito.

I cittadini hanno creduto, che il soggetto fosse un ‘legibus soluto‘, ovvero non sottoposto ai regolari vincoli della legge. Di qui la paura e il sospetto, che se commettesse un altro omicidio rimarrebbe comunque impunito

.” Abbiamo scritto più volte alla IACP, ma ci hanno risposto in maniera evasiva, anche se l’ente deve garantire agli assegnatari il godimento del bene. Cosa che non è stata fatta.

Penso ci sia stata una certa indulgenza da parte dell’IACP, e dello stesso Comune di San Severo. “Perchè Savino, dopo che ha saputo degli episodi, delle vicende, che ho denunciato nello stesso Consiglio Comunale, perchè non ha preteso lui dal Prefetto, dal Questore, e dalle altre Forze di Polizia, un intervento, mentre io andavo un giorno sì, e uno no in Procura a tempestare di solleciti i sostituti, il dottor Riccio, e la Dott.ssa Rosa Pensa, perchè si attivassero per rimuovere quella situazione di terrore, che si era venuta a creare in quelle palazzine?” Per Ettore Censano,

Consigliere comunale, oltre che avvocato di parte civile per i condomini, il Sindaco si riempirebbe di sicurezza e legalità solo a parole. “Anche quando – sottolinea Censano – i partecipanti di quelle due palazzine, sono andati da Savino stesso a rappresentare bene la situazione. Rintengo di essere stato io l’unico, che si è reso portatore degli interessi di questi cittadini, e soprattutto senza chiedere un euro.

A che serve il forum cittadino, se il Sindaco non va dal Prefetto parlando in questi termini: ‘o vi attivate fattivamente perchè questa situazione di illegalità venga rimossa, altrimenti lì verrà fuori qualcosa di più grosso’?

In Consiglio comunale ho detto di essermi messo contro uno Iacobazzi. Lui non lo ha fatto, nonostante lo sapesse. Mi sono esposto in prima persona perchè venisse ristabilita la legalità in quelle due palazzine!” Invece mentre, oggi sono stati disposti gli arresti per tutti, alle due donne sono stati disposti i domiciliari, perchè o madri in attesa o con prole inferiore ai 3 anni. Il problema è, che non bisognerebbe consentire alle due donne di continuare ad abitare in appartamenti che occupano abusivamente a discapito dei legittimi assegnatari.” Ma anche P.G è abusivo e rischia lo sfratto.

“Anche P. G. non è un assegnatario legittimo – risponde Censano – pagherà anche regolarmente la corrente, ma resta un occupante abusivo.”

La soluzione? L’unica soluzione è quella di ristabilire la legalità, solo così può cambiare qualcosa. Farlo significa pretendere anche che le due donne, che certamente hanno tutti i diritti ad avere gli arresti domiciliari, quanto meno non l’eseguano lì dove c’è una situazione di illegalità, a discapito di indigenti, che hanno avuto l’assegnazione legittima di quegli appartamenti. Intanto, va dato questo chiaro segnale.

Quindi tutti quelli, che sono abusivi vanno messi fuori dalle palazzine, anche le due donne, che dovranno andarsi a reperire un altro immobile, altrimenti si aprono le porte del carcere anche per loro.”

(a cura di Ines Macchiarola – [email protected])

da Stato Quotidiano

San Severo, verde pubblico: Sindaco versus dipendenti

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

 SEMBRAVA essersi rasserenato il clima in materia di verde pubblico nella città celestina. All’indomani delle segnalazioni di alcuni cittadini riguardo la presenza, di rifiuti in Contrada Montella Mortone adiacente la scuola Andrea Pazienza,

l’Assessore all’ambiente Massimo D’Amico sosteneva, che “le scarse condizioni di igiene pubblica segnalate, negli ultimi due mesi” si ammettevano per l’esistenza di disguidi nell’ambito del verde pubblico riconducibili ad avvicendamenti di tipo aziendale all’interno della CNS. “

Per la precisione – spiegava l’assessore all’ambiente – la precedente ditta Navita, verrà sostituita dall’azienda Edilverde – incorporata sempre nella compagine societaria della CNS (ndr) – pronta ad entrare nel pieno del servizio tra la fine di maggio, e gli inizi di giugno, e risolvere

il temporaneo gap creatosi, negli ultimi due mesi.” Invece volano stracci tra il Sindaco, Gianfranco Savino, e alcuni dipendenti comunali dell’Area Ambiente accusati di inefficienza.

“Un contenzioso insorto tra i responsabili della struttura, che sono dipendenti comunali dell’Area Ambiente e la Soc. Navita ha determuinato, improvvisamente, una inefficienza della pulizia delle strade ed aree verdi Cittadine.”

Lo si legge in una seconda nota, che lascia presagire a un mancato mutamento del clima all’interno del palazzo. “Nella mia qualità soprattutto di cittadino prima e di Sindaco poi – continua Savino – chiedo scusa alla intera Città preannunciandovi che, per quanto di mia competenza e dell’Organo Politico, verranno presi gli opportuni provvedimenti nei confronti dei responsabili della Struttura del Comune che, indipendentemente dalle motivazioni che potranno essere addotte, hanno concorso a determinare tale stato di cose senza essere stati in grado, fino ad oggi, a risolvere il problema.

” “Prima di esser Sindaco – evidenzia – sono un Cittadino come tutti Voi per cui, sebbene non abbia per legge, poteri gestionali, continuerò a ribellarmi per ciò che la incapacità di certi dipendenti comunali hanno causato soprattutto dopo che si era riusciti a ragiungere livelli elevati, anche in ambito regionale, nel campo della raccolta dei rifiuti.”

(A cura di Ines Macchiarola – Readazione Stato@riproduzioneriservata) da Stato Quotidiano

San Severo, al via censimento amianto, multe oltre 5000 euro

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

 A margine dell’attuazione del futuro Piano Regionale, il Comune di San Severo con specifica Ordinanza sindacale (n° 116 del 10/05/2013), ha dato il via ufficiale al: “Censimento degli edifici nei quali sono presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile” per la protezione dell’ambiente, decontaminazione – bonifica delle aree interessate, nonché smaltimento dei rifiuti, finalizzato alla difesa dei cittadini dai pericoli derivanti dall’amianto.

Tutti i proprietari degli immobili “con coperture in lastre di cemento amianto, o di beni immobili nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, nonché i titolari o legali rappresentanti d’unità produttive o altro”, saranno chiamati ad aderire al censimento, pena una multa che potrà oscillare dai 2.582,29 ai 5.164,57 euro.

In particolare tutte lecategorie di proprietari citati si potranno avvalere “delle schede – spiega l’Ordinanza – disponibili presso l’Area VI – Ambiente e Sviluppo Sostenibile del Comune, via Martiri di Cefalonia s.n. (2° piano del Nuovo Comune), da spedire a cura del proprietario o dell’Amministratore, o del legale rappresentante dell’immobile, a mezzo raccomandata A.R. o con modalità on-line, una copia alla Regione Puglia (entro e fino al sessantesimo giorno dalla pubblicazione del Piano Regionale Amianto Puglia sul BURP), un’altra copia al Comune di San Severo “Area VI – Ambiente e Sviluppo Sostenibile”, a mezzo raccomandata A.R. oppure presentate direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune, entro e non oltre la data del 31.12.2013.” (…)

La presentazione della scheda, sostituisce la comunicazione prevista, a carico dei proprietari degli immobili, ai sensi dell’articolo 12 – comma 5°, della Legge 27/03/1992, n. 257, del D.P.R. 08/08/1994 – articolo 12 – comma 2°;

Sarà poi competenza del Comune trasmettere all’ASL FG di San Severo tutte le schede pervenute, per la prosecuzione dell’iter, che prevederà peraltro anche l’adozione di tempestive misure d’intervento nel caso venissero segnalati “immobili in condizioni di precario fissaggio in aianto”.

Tutto al fine di salvaguardare la salute dei cittadini, e la salubrità ambientale. “In via cautelativa – si evidenzia in una nota dell’Ordinanza – al fine di eliminare eventuali condizioni di rischio per la salute pubblica, all’attuazione delle azioni e/o interventi di seguito elencati, in linea con i principi dettati dal D.M. 06/09/1994 e precisamente: • una dettagliata valutazione del rischio sullo stato di conservazione delle parti in amianto; • le indicazioni sulle azioni che s’intendono adottare ed i relativi tempi; •

il nome della figura designata con compiti di controllo e coordinamento delle attività di manutenzione che possono interessare le parti in amianto; • il programma di manutenzione e controllo dei materiali contenenti amianto di cui al par. 4 del D.M.6/09/1994.” “In particolare, la valutazione del rischio di cui sopra dovrà stabilire se il materiale presente è classificabile come:

a) integro non suscettibile di danneggiamento; b) integro suscettibile di danneggiamento; Copia conforme all’originale – Protocollo 2013 / 0000008685 Del: 13/05/2013 c) danneggiato.

“Qualora dalla valutazione di cui sopra emerga che il materiale ricade nel caso a) non occorre attuare nessun intervento, mentre se ricade nel caso b) o c) è necessario un intervento di bonifica, nel rispetto della normativa vigente e previa approvazione del piano di lavoro da parte dell’ASL territorialmente competente.”

Per info: http://www.comune.san-severo.fg.it/default.aspx?Id=2244

da Stato Quotidiano

Foggia – Strage di Piazza Loggia: Foggia ricorda Luigi Pinto

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

MARTEDI’ 28 maggio ricorre l’anniversario della strage di Piazza Loggia. Dopo trentanove anni e innumerevoli processi ancora nessun colpevole per quelle 8 vittime. Per non dimenticare, laCasa della Memoria, in collaborazione con il Comune, la Provincia e l’Associazione familiari caduti della strage di piazza Loggia, ha organizzato un programma di iniziative a ricordo di quell’8 maggio del 1974.

Il pomeriggio, ci sarà anche la presentazione del libro realizzato dalla FLC CGIL di Brescia LUIGI. “Una storia semplice”. Il 31 maggio, invece, a Foggia nell’ambito delle manifestazioni in ricordo di quel giorno e delle 8 vittime, si terrà una iniziativa in memoria di Luigi Pinto, insegnante e militante sindacale, tra le vittime della strage.

Saranno presenti i familiari, oltre alle più alte cariche istituzionali del capoluogo dauno.

da Stato Quotidiano

Foggia – associazioni: “Parco San Felice ancora nel degrado”

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

 A più di un mese dalla consegna della petizione sottoscritta da duemila foggiani, i Comitati Gente di Foggia e Comparto Biccari evidenziano che nulla ancora è stato fatto dall’Amministrazione comunale per risolvere le problematiche segnalate attraverso la raccolta firme promossa lo scorso marzo

“A più di un mese dalla consegna della petizione promossa dai nostri Comitati per restituire dignità a Parco San Felice, attraverso una serie di interventi che possano rendere fruibile il più importante polmone verde della città prima della stagione estiva,

l’Amministrazione comunale non ha ancora posto in essere nessuna iniziativa per fornire risposte alle richieste sottoscritte da duemila foggiani”.

E’ quanto affermano i presidenti del Comitato Civico Gente di Foggia, Salvatore De Martino e del Comitato di quartiere Comparto Biccari, Antonello Abbattista in riferimento alla raccolta firme consegnata al Sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, all’inizio del mese di aprile per sensibilizzare Palazzo di Città intorno ai problemi, legati soprattutto alla sicurezza, che attanagliano Parco San Felice.

“All’interno dell’auditorium ci sono ancora rifiuti e siringhe, l’illuminazione pubblica all’interno del parco non è stata ancora ripristinata e il campo di calcetto non ancora messo in sicurezza.

Evidente, dunque, il disinteresse mostrato nei confronti di queste problematiche mentre il tempo scorre inesorabile verso l’inizio della stagione estiva – proseguono De Martino e Abbattista. – Sollecitiamo, dunque, tanto il Comune di Foggia quanto l’Amiu a fornire risposte immediate specialmente per quel che concerne la bonifica e la messa in sicurezza dell’auditorium poiché è inaccettabile rimanere inermi di fronte a una vera e propria vergogna, nonché evidente fonte di pericoli, soprattutto per i bambini e le famiglie che frequentano Parco San Felice”.

De Martino aggiunge: “è tuttavia auspicabile che con l’avvento del nuovo soggetto che si occuperà della manutenzione del verde pubblico si possano riscontrare miglioramenti immediati non solo per il parco ma anche per tutte le aree verdi della città.

Non sarà impresa facile, dato il lungo periodo di abbandono di cui hanno sofferto le nostre aiuole, ma sarà necessario profondere il massimo impegno affinché si possa recuperare il troppo tempo perduto”.

Abbattista spiega: “con la realizzazione delle opere di riqualificazione del Comparto Biccari che comprendono, tra l’altro, una pista ciclabile immersa nella natura e due parchi attrezzati, si avrà un vero e proprio “percorso verde” che legherà idealmente il parco al quartiere di Foggia con più metri quadri di aiuole, ben 55mila.

Ovvio, dunque, aspettarsi una manutenzione del verde pubblico all’altezza della situazione per zone che hanno pagato, come tante altre, lo stato di abbandono degli ultimissimi anni”. De Martino e Abbattista concludono evidenziando: “il positivo fermento civico che si sta muovendo intorno a Parco San Felice.

Associazioni, movimenti e gruppi di cittadini volenterosi stanno unendosi per promuovere iniziative che possano rilanciare il più importante polmone verde di Foggia.

Perché oltre al superamento dell’emergenza deve esserci una visione futura di quello che è un bene della nostra Comunità e che deve assolutamente tornare a nuova vita in tempi rapidi”

. (A cura del Comitato Civico Gente di Foggia – Comitato Parco San Felice – Comitato Zona 167-Comparto Biccari)

da Stato Quotidiano

FOGGIA – personale di Delli Carri

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

"Visibile e sogno” a cura di Gaetano Cristino  

 Sarà inaugurata oggi, alle ore 18,30 presso gli spazi espositivi del Centro grafico di Foggia, via Manfredonia, prima traversa, la mostra personale di  Wanda Delli Carri, “visibile e sogno”, a cura di Gaetano Cristino. La mostra resterà aperta fino al 31 luglio, dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: 9-13 e 15.30-18.

da Daunia News

RIGNANO GARGANICO – il 2 giugno festa nazionale dei piccoli Comuni

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Il 2013 è il decennale di “Voler bene all'Italia”  

 Anche quest’anno  Rignano Garganico celebrerà “Voler bene all'Italia – la festa nazionale dei piccoli Comuni”. L’appuntamento è per il 2 giugno in concomitanza con la festa della Repubblica Italiana.

Dieci anni di impegno da parte di amministrazioni comunali, di coinvolgimento delle comunità, di valorizzazione dei saperi e del ruolo dei piccoli Comuni, spina dorsale del paese nella salvaguardia e manutenzione dei territori sempre più fragili e per la difesa della qualità della vita delle comunità delle aree minori, delle nostre coste e campagne.

da Daunia News

Foggia, studenti e fotografi

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Sono circa venti ragazzi del “Notarangelo-Rosati”  

 Dalla scuola alla mostra fotografica: circa venti studenti del “Notarangelo-Rosati” di Foggia lunedì 27 maggio esporranno le loro fotografie all'interno di una collettiva che verrà ospitata dalla sede del Foto cine club Foggia Bfi; la mostra verrà inaugurata alle 19 nella sede sociale del circolo fotografico foggiano (a Foggia, in via Ester Loiodice,

1). L'allestimento rappresenta il lavoro conclusivo di un progetto Pon seguito dai ragazzi del Biennio della Scuola Notarangelo-Rosati: un progetto che ha coinvolto, oltre ai ragazzi, la dirigente scolastica Maria Aida Episcopo (a capo del Pon), la tutor, Sonia Manuppelli e il docente esperto Alfonso delli Carri, fotografo e socio del Fccf Bfi.

 da Daunia News

FOGGIA – emergenza criminalità: lunedì vertice in prefettura

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Dopo gli ultimi attentati in città, su tutti quello al costruttore Zammarano

 Sicurezza e ordine pubblico: lunedì 27 maggio, alle 17.30, si terrà in in prefettura un vertice presieduto dal prefetto Luisa Latella, con la patecipazione di Fabio Costantini, commissario straordinario della Provincia di Foggia, del sindaco Gianni Mongelli, del procuratore aggiunto della Dda di Bari,

Pasquale Drago, del procuratore della Repubblica (facente funzione) del Tribunale di Foggia, Giuseppe Murano e del presidente provinciale dell'Ance, Gerardo Biancofiore.

Gli ultimi episodi verificatisi in città hanno fatto riemergere un'emergenza criminalità sempre alta. L'attentato al costruttore Arturo Zammarano e l'incendio del bar "Montebianco" sono gli ultimi episodi di una lista lunghissima.

da Daunia News

FOGGIA – storie di successo e di autoimprenditorialità

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Lunedì prossimo seminario di studio presso l’Università  

 Relazioni e laboratori per affrontare il tema del lavoro e della crescita professionale. “I love my boss? I love me! I’m self employed – Coniughiamo Economia & creatività, life skill & autoimprenditorialità” è il Seminario di studi che, lunedì 27 maggio, racconterà storie di successo e di autoimprendorialità.

L’incontro, in programma alle ore 09.30 nell’Auditorium “Bruno Di Fortunato” dell’Università degli studi di Foggia, è stato organizzato dall’Ufficio Stage Placement dell’Ateneo foggiano.  

da Daunia News

FOGGIA – Consegnate le Toghe d’oro 2013, l’avvocatura foggiana difende i suoi diritti

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Toga al merito per aver conseguito il miglior risultato per la sessione degli esami di avvocato 2011/2 nel distretto della corte d'Appello di Bari all'avvocato Mario Aiezza

Ci troviamo nell’aula della Corte d’Assise e non è un caso che sia stata intitolata all’avvocato Gabriele Consiglio, un padre dell’avvocatura foggiana, un riferimento per questa città”. Il presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Foggia,

Antonio Ciarambino, durante la cerimonia di consegna delle Toghe d’oro 2013, ha voluto ricordare la figura di Gabriele Consiglio, pretesto anche per sottolineare l’importanza del ruolo dell’avvocato in un sistema giudiziario che dovrebbe proseguire rapidamente nel processo di riforma per dare risposte più immediate al cittadino.

Una mattinata, quella di oggi, che ha visto la presenza di tutte le autorità locali che hanno voluto dare il loro saluto agli avvocati che hanno, con la loro professionalità, contribuito a rendere il Tribunale di Foggia tra i più titolati d’Italia.

E così per Carmine Battiate, Luigi Cappetta, Giuseppe Carbotta, Licio Castello, Paolo de Biase, Donato Ferrucci, Matteo Giuffreda, Michele Gualano, Giuseppe Landi, Gerardo Nozza. Giuseppe Parisi, Francesco Paolo Pepe, Raffaele Stoduto, Antonio Tedeschi e Nunzio Troiano, quella di oggi è stata una giornata simbolo della loro carriera.

“Non si è trattata di una foto ricordo della carriera di questi avvocati, ma un promemoria dei loro insegnamenti per le giovani generazioni di avvocati.

Abbiamo, infatti, voluto definirla la giornata simbolo dell’avvocatura foggiana, dove i ricordi di una vita dedicata alla professione ripassano in pochi istanti e dove i giovani avvocati guardano con ammirazione i loro insegnanti” ha commentato Antonio Ciarambino.

E’ stata conferita anche la toga al merito, all’avvocato Mario Aiezza, per aver conseguito il miglior risultato per la sessione degli esami di avvocato 2011/2 nel distretto della corte d’Appello di Bari

E' stata una mattinata intensa e ricca di interventi.nDopo il saluto del presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati,Antonio Ciarambino, hanno portato il loro messaggio il presidente del Tribunale di Foggia Domenico De Facendis, il procuratore della Repubblica Giuseppe Murano, il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, il consigliere nazionale forense per il distretto di Bari, 

Antonio Damascelli, il presidente della Camera Civile, Gianfranco D’Andrea, il presidente della Camera Penale, Gianluca Ursitti, ed il presidente della Camera Minorile, Massimiliano Arena.

Una celebrazione arricchita da esponenti nazionali del mondo dell’avvocatura con l’intervento del presidente della Cassa Forense l’avvocato, Alberto Bagnoli, a cui seguirà quello del presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura,

Nicola Marino, e del vice presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin, he hanno evidenziato l’importanza del foro foggiano e della necessità di rivedere il piano di soppressione dei tribunali italiani.

da Foggiatoday

BARI – Nuove regole per fondi Fas – la Puglia rischia 3 miliardi

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Si abbatte un’altra tegola sulla già provata «testa» della Puglia. L’8 marzo scorso – nel mentre il nuovo Parlamento ancora non si era insediato e il governo Monti era in funzione solo per l’ordinaria amministrazione

- il Cipe ha sfornato una delibera (ancora non pubblicata in G.U.) che obbliga le Regioni ad adottare entro il 31 dicembre 2013 gli impegni giuridicamente vincolanti dei progetti sui fondi Fas, pena la revoca dei finanziamenti.

In pratica, nel giro di pochi mesi la Puglia dovrebbe dimostrare di aver già concluso le procedure di gara e i relativi appalti di progetti (dalla bonifica del Mar Piccolo a Taranto ai grandi cantieri idraulici e idrogeologici) che, solo per l’iter amministrativo, richiedono anni. In caso contrario, ben 3 miliardi di euro – progettati sotto il governo Berlusconi, concordati con le Regioni dall’allora ministro Fitto, più volte deliberati dal Cipe e confermati dal successore

Barca sotto il governo Monti – rischiano di rimanere nelle casse dello Stato. Una manovra, quella del Cipe, che lascia di nuovo intravedere – agli occhi del governatore Nichi Vendola – lo spettro della «centralizzazione» delle risorse per fare cassa da parte del governo e che si aggiunge alla stretta assegnata dal Patto di Stabilità ai progetti di spesa del 2013.

«Si tratta di una follia, per come sono le regole e le incombenze burocratiche del nostro sistema nazionale, ed è lecito pensare – attacca Vendola, che ha anche denunciato l’accaduto nella lettera al premier Letta – che qualcuno a Roma abbia voluto usare questo escamotage: nel dicembre 2013, quando nessuna Regione sarà in grado di fare impegni giuridicamente vincolanti, a maggior ragione con i vincoli del Patto, potrà dire che non siamo in grado di spendere e così riprendersi i soldi». Ovvio che, non appena la delibera sarà pubblicata,

«la Regione si riserva di impugnarla», strada questa suggerita dagli stessi parlamentari – in testa Palese – convocati ieri al vertice sui vincoli del Patto, sbigottiti quanto Vendola per l’accaduto.

Di qui l’idea di seguire passo dopo passo l’iter sia dei provvedimenti Cipe che della auspicata «nettizzazione» dei co-finanziamenti comunitari, attivando una collaborazione permanente tra i parlamentari, la Giunta regionale e il Consiglio pugliese, che ha già approvato all’unanimità l’ordine del giorno.

BEPI MARTELLOTTA da La Gazzetta del Mezzogiorno

Zapponeta: entra in una villetta e tenta di rapire bimbo, indagano i carabinieri

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

E' accaduto in via parco Padre Pio. Sul caso indagano i carabinieri. L'uomo potrebbe essere un agricoltore straniero

Avrebbe tentato di rapire un bimbo entrando furtivamente in una villetta a schiera di via Parco Padre Pio a Zapponeta. A lanciare l’allarme sarebbe stata la madre del piccolo, che quando ha visto l’uomo con in braccio il figlio di pochi mesi, ha urlato, si è precipitata verso di lui e ha combattuto per strapparglielo, riuscendoci dopo una colluttazione durata alcuni secondi.

L’uomo, probabilmente un agricoltore di nazionalità straniera, è riuscito però a guadagnare la fuga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che indagano sull’accaduto e sono alla ricerca del presunto rapitore.

da Daunia News

MANFREDONIA – Forza Nuova in piazza contro Equitalia

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Domani raccolta firme nei pressi di piazza del Popolo  

 Fermare Equitalia e difendere l’Italia dall'immigrazione clandestina. Domani, dalle 18,30 alle 21,30, Forza Nuova sarà nei pressi di Piazza del Popolo (vicino al comune),  per una raccolta firme.

“Nella prima petizione  si chiede la sospensione immediata delle riscossioni di Equitalia per almeno 3 anni, la rateizzazione dei debiti con tasso di interesse bloccato all' Euribor e il rimborso di tutti gli interessi usurati o derivanti da anatocismo assieme al blocco di ogni tipo di pignoramento.

La seconda in difesa dello Ius Sanguinis, che contrapponiamo allo Ius Soli, quest’ultima concezione in tema di cittadinanza è stata abolita da quasi tutta l’Europa, firmando si intende chiedere anche  un maggior controllo dell' immigrazione clandestina, ed un immediato rimpatrio per tutti gli immigrati che si macchiano di crimini o reati.

Forza Nuova invita la cittadinanza ad esprimersi numerosa su questi punti essenziali che devono essere risolti per permettere all' Italia di ripartire.

Le petizioni già attive in tutte le piazze italiane saranno consegnate ai presidenti di Camera e Senato”. 

da Daunia News

Foggia, “Sanitaservice”: mobilitazione a difesa dell’occupazione

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Venerdì 31 maggio vertice alla Regione tra l’assessore al welfare, l’Usppi e altri sindacati  

 La chiusura delle società “Sanitaservice” in Puglia (sei in tutti) è concreta. Dopo le dure  proteste dell’Usppi/Puglia, nei confronti della Regione Puglia e delle Asl per scongiurare questo incubo, l’assessore al welfare della Regione Puglia,

Elena Gentile ha convocato l’Usppi e le altre organizzazioni sindacli per venerdì 31 maggio, alle ore 14, presso la sede della presidenza della giunta regionale.

Obiettivo del vertice è cercare soluzioni idonee ad evitare 5000 licenziamenti in Puglia. Il bilancio di Sanitaservice in Puglia, secondo il segretario regionale dell’Usppi, Nicola Brescia, “è estremamente positivo, non solo per ciò che concerne la stabilizzazione occupazionale per oltre cinquemila lavoratori, il che di questi tempi è un obiettivo non di poco conto, ma anche dal punto di vista del servizio reso nell’ambito della sanità pugliese, a supporto di un servizio pubblico che arranca falcidiato dai tagli indiscriminati, dalla chiusura di tanti centri ospedalieri in zone strategiche della regione e da organici ben al di sotto di quelle che sono le reali esigenze sanitarie dei cittadini pugliesi”.

 da Daunia News

Foggia: spaccio, rapina e associazione a delinquere, 8 arresti

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Giornate di intenso lavoro per le forze di giustizia foggiane: sono stati 5 gli arresti effettuati per svariate motivazioni, dall’associazione a delinquere alla rapina, fino ad arrivare al furto di energia elettrica.

Ecco più nel dettaglio la descrizione dei fatti, a testimonianza dell’enorme mole di lavoro che sta interessando le forze dell’ordine di Capitanata.

Iniziamo con la doppia spada di damocle pendente sul capo di Francesco Falcone, 40enne foggiano, condannato dal Tribunale di Vicenza nel 2009 per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’illecita regolarizzazione di cittadini extracomunitari attraverso il rilascio di permessi di soggiorno e di truffa aggravata.

A questo va a sommarsi l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti per cui era stato arrestato nel 2011 dai Carabinieri di Foggia: in totale fanno 4 anni e 10 mesi di reclusione da scontare, davvero un bel ‘bottino’. G. M., 31enne di Foggia, è stato invece arrestato poiché nell’aprile scorso aveva infranto il regime di arresti domiciliari a cui era stato sottoposto dopo una rapina ai danni di una tabaccheria (con l’aiuto di alcuni complici) nel 2011.

Si è armata di fantasia invece P.G., 32enne senza precedenti penali, che è ora agli arresti domiciliari per furto di energia elettrica. La donna, che gestisce una pizzeria, aveva installato un magnete sul contatore Enel: grazie a questo aggeggio, azionabile a distanza e disattivabile in qualsiasi momento, si poteva tranquillamente ‘rubare’ energia elettrica poiché il meccanismo non permetteva l’esatta misurazione dei kilowatt consumati.

Una trovata smascherata durante un normale controllo ai servizi pubblici. Proseguiamo con le ‘avventure delle sorelle Pompa’: non stiamo parlando del titolo di una serie televisiva, ma del secondo furto in pochi giorni messo in atto dalle donne.

Solo 10 giorni dopo il provvedimento di obbligo di dimora, ricevuto per un furto ai danni di un ipermercato, le 2 furfanti si sono rese nuovamente protagoniste di un medesimo episodio in un altro ipermercato, questa volta di Pesaro. 

Per questo il Tribunale di Foggia ha tramutato la precedente pena in ordine di custodia cautelare.  A Cerignola Fabio Vannulli, classe 1986, è stato colto in flagranza di reato, mentre stava cercando di impossessarsi della borsa di una giovane donna che si trovava all’interno di un veicolo in sosta nelle strade  del centro. Vannulli, coadiuvato da un ragazzino di 16 anni, è riuscito a sradicare la borsa alla ragazza ma questa, con l’aiuto dell’amica, che si trovava con lei in auto, ha iniziato ad inseguire il ladro nel tentativo di arrestarne la fuga.

Ciò che non è riuscito alle 2 vittime, è stato fatto da 2 Carabinieri fuori servizio, capaci di bloccare i fuggitivi prima che sopraggiungesse una pattuglia di colleghi.

Una volta giunte in ospedale alle ragazze sono state riscontrate escoriazioni guaribili in 7 giorni. Vannulli è stato accompagnato nel carcere di Foggia mentre il minorenne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Bari presso il Tribunale dei Minori.

A San Ferdinando Zita Dell’Olio, 46enne di origini rumene, è stata arrestata per furto aggravato. I fatti: una donna è stata investita mentre passeggiava in bicicletta.

Oltre al danno le beffa: sul posto è arrivata la Dell’Olio che, approfittando del caos venutosi a creare per via dell’incidente, ha pensato bene di impossessarsi della borsa della povera vittima.

Ma una chiamata giunta al 112 ha permesso l’immediato intervento dei Carabinieri che, in collaborazione con la Polizia municipale, ha dato il via alla ‘caccia all’uomo‘, conclusasi poco dopo nell’abitazione della Dell’Olio. Qui veniva rinvenuta la borsa con all’interno 620 euro, restituiti poi alla malcapitata.

Chiudiamo con la fine della latitanza di Michele Folla, 30enne di Sannicandro, ricercato dal settembre 2010 per una serie di reati commessi tra il 2005 e il 2006.

Tentata rapina in concorso, porto e detenzione abusiva di armi, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti erano costati i domiciliari a Folla: ma il criminale evase dal regime inflittogli e sparì nel nulla.

Da lì partirono le instancabili ricerche da parte dei Carabinieri che per quasi 3 anni sono risultate vane, fino a quando, durante un normale controllo del territorio avvenuto a Lesina in località Piano delle Vigne, ecco la sorpresa. I carabinieri hanno notato lo strano rallentamento di una Renault Clio: al volante della stessa c’era il padre del ricercato che invece si nascondeva tra i sedili posteriori sperando di non essere visto.

Dopo la richiesta del documento d’identità, di cui Folla era sprovvisto, i primi sospetti, culminati quando il fuggiasco, evidentemente in panico, ha fornito le generalità di suo fratello.

Una volta giunti in caserma per gli accertamenti del caso, ci è voluto poco, grazie alle foto segnaletiche, per capire chi fosse, accompagnarlo subito nel carcere di Lucera, dove sconterà le condanne irrevocabili emesse a suo carico nel novembre 2010.

Daniele Bottalico da foggia.ilquotidianoitaliano

FOGGIA – Inps, verifica redditi a 90mila pensionati dauni tra le proteste

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

 Sta per partire un «bastimento» carico di lettere con tanto di richiesta per la verifica dei redditi. E’ in arrivo nelle case di 89.081 in Capitanata la busta dell’Inps che richiede i redditi, per verificare se si ha diritto a mantenere invariato l’importo della pensione in pagamento.

L’Inps ha già consegnato a Postel i “bustoni” e gli stessi saranno inviati a casa dei pensionati in un arco di tempo di circa 1 mese. L’operazione Red, è relativa alla dichiarazione dei redditi dell’anno 2012; in alcune migliaia di casi di pensionati residenti in Italia, si chiederanno anche i redditi dell’anno 2010.

La Fap (federazione anziani e pensionati) Acli si è già attivata con il Caf Acli e con il Patronato Acli per poter seguire al meglio i pensionati che riceveranno il plico. Nella busta che sarà recapitata ai pensionati non sarà comunque presente il modello ObisM , che è il certificato di pensione, documento che da quest’anno non è più inviato ai pensionati, e questo, sottolinea il Presidente delle Acli Fabio Carbone congiuntamente al segretario della Fap Ugo Palmieri, è un grave errore. Infatti, aver inviato almeno a questi cittadini il suddetto modello, avrebbe attenuato i disagi che molti pensionati stanno subendo.

Questi cittadini/e comunque si potranno rivolgere alle sedi del Patronato Acli per ricevere copia del modello di pensione in modo gratuito. I pensionati che riceveranno il modelli Red e hanno presentato la dichiarazione dei redditi non sono tenuti alla restituzione del modello salvo per la comunicazione di alcune tipologie di modello reddituale (ad esempio redditi esenti, redditi derivanti da rendite per infortuni all'estero, redditi provenienti da Bot o Cct), che non può avvenire tramite l'Agenzia delle Entrate.

Tale esclusione vale anche nel caso che siano richiesti i redditi del coniuge o di altri familiari purché gli stessi familiari presentino la dichiarazione fiscale. Il modello Red va comunque compilato e restituito all’Inps, anche in caso di “reddito zero”, o di titolarità di soli “redditi esenti”.

Il termine per la presentazione dei Red è fissato al prossimo 30 giugno, tali termini non sono da intendersi come perentori, anche se, evidentemente, non si potrà rinviare troppo nel tempo.

Il “bustone” sarà inviato anche alle categorie di invalidi civili e similari, l’unica novità di rilevo riguarda il Red per i titolari di “Indennità di frequenza”: il modulo chiederà di esporre i nominativi di entrambi i genitori, il tipo di scuola presso la quale l’invalido risulta iscritto, e altre informazioni di tal genere.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

Bari – Sealed Air, ricorso per 5 mln revocati, accolta sospensione

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

AGEVOLAZIONI Contratto d’Area: con 2 recenti decreti, la III sezione del Tar Puglia di Bari ha accolto provvisoriamente l’istanza incidentale di sospensione

– proposta dalla Sealed Air S.r.l., contro il Ministero dello Sviluppo Economico (con annesse sezioni) per l’annullamento tra l’altro di un decreto ministeriale del marzo 2013 avente ad oggetto la revoca delle agevolazioni concesse alla MI PA S.r.l. (successivamente fusa in Sealed Air S.r.l.) in considerazione di presunte “irregolarità nella fruizione delle agevolazioni concernenti l’apporto di mezzi propri, le scritture contabili,

l’acquisto di macchinari sovrafatturati“, con disposizione del “recupero dell’importo di Euro 2.039.209.78 pari alla somma complessiva delle quote erogate in favore dell’impresa al netto degli importi già restituiti (..) maggiorato degli interessi calcolati con le modalità previste dall’art. 9 del D.lgs. del 31 marzo 1998. n. 123 e indicate nella circolare n. 42932 del 2. dicembre 2011, maggiorati dl 5 punti percentuali calcolati dalla data di ciascuna erogazione alla data dell’effettiva restituzione”.

Con l’impugnato provvedimento la società ha chiesto la restituzione, entro la data del 15 maggio 2013, di €2.039.209.78. Il Tar ha accolto l’istanza incidentale di sospensione “ritenuto che, in tale contesto, sussistono i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza – onde impedire che, nelle more della trattazione collegiale, si determinino gravi pregiudizi per la parte ricorrente – per disporre la sospensione provvisoria degli effetti dell’atto, sino alla prima camera di consiglio prevista dal calendario della Sezione, che è fissata per il 20.6.2013”.

SECONDO DECRETO, CHIESTA RESTITUZIONE 3 MLN EURO. Con il secondo dei 2 decreti accolto anche il ricorso del 2013 della Sealed Air S.r.l. (contri i medesimi soggetti del precedente decreto) per l’annullamento – previa sospensione dell’efficacia – del provvedimento ministeriale recante la revoca di concessione di contributi per attività produttiva e la richiesta di restituzione di somme erogate.

In questo caso con l’impugnato provvedimento la società ha richiesto la restituzione, entro la data del 15 maggio 2013, di una somma ingente (€ 3.092.895,17). Come per il primo decreto, il Tar ha accolto la richiesta della ricorrente sussistendo i presupposti dell’estrema gravità ed urgenza – onde impedire che, nelle more della trattazione collegiale, si determinino gravi pregiudizi per la parte ricorrente

– per disporre la sospensione provvisoria degli effetti dell’atto, sino alla prima camera di consiglio prevista dal calendario della Sezione, che è fissata per la data del 20.6.2013.

FOCUS SEALED AIR. Come ricordato, la crisi della Sealed Air srl di Manfredonia si materializzò nel dicembre del 2010, con apertura della mobilità per i 59 lavoratori (inizialmente 78 gli occupati.

Negli anni sarebbero stati quasi una ventina i lavoratori licenziati della srl). Come comunicato dagli stessi durante il passato sit-in fuori lo stabilimento aziendale (zona industriale loc.Pariti) la Sealed Air di Manfredonia aveva cambiato denominazione nel 2001.

Già Novofilm-Mipa srl del gruppo Soten, da fine 2001 circa l’ingresso della Sealed air srl nel gruppo Cryovac, multinazionale americana leader nel settore nella fabbricazione di imballaggi in materie plastiche.

Come Novofilm-Mipa srl – da fonti interne – la società avrebbe goduto dei fondi del I^ protocollo aggiuntivo. Come Sealed Air srl – in base alla raccolta d’informazioni svolta – dei finanziamenti del II^ protocollo aggiuntivo.

La Sealed Air srl avrebbe goduto di un investimento complessivo pari a 10 milioni di euro, con contributi pubblici pari a 6 milioni. La Sealed Air è una società a responsabilità limitata, con sede a Rho, frazione Passirana, con altre sedi a Foggia-Manfredonia, come detto, e a Monza-Brianza, sempre per la produzione e commercio all’ingrosso di imballaggi plastici e relativi macchinari per il confezionamento di alimenti e non, nonchè a Padova, “Due Carrare” (dal 28/12/2005 – fonti camerali).

“CHIUSURA STABILIMENTO MANFREDONIA? UNA DECISIONE INATTESA”. “Una decisione inattesa – disse nel febbraio 2010 il segretario generale della Femcal Cisl Egidio Ondretti, mentre per l’intervista video con Stato era intervenuto Francesco Basta, rappresentante sindacale Cisl per i lavoratori – eravamo riusciti anni fa a sostenere la crisi dell’azienda (per commesse, ndR) attraverso la procedura di mobilità su base volontaria per dei lavoratori e con incentivi successivi per gli stessi.

Questo per sostenere le attività attraverso l’attivazione di un piano di risanamento (utile per gli “eccessivi costi di gestione del personale”, ndR). Ora qualcuno dall’alto – disse Ondretti – ha stabilito questa mobilità”.

Nessuna dichiarazione sulla scadenza dei vincoli statali, sulla decisione di aprire la mobilità durante le ferie (ed altro) da parte dei responsabili societari: Gennaro Tonati, direttore stabilimento, supervisore,

Massimo Consonni, responsabile del personale della Lombardia, Antonio Catalano responsabile di produzione di Manfredonia (ruoli aziendali come comunicato da fonti interne).

LA NOTA UFFICIALE DALLA SEDE MADRE: “SIAMO SPIACENTI DI INFORMARLA…”. La nota ufficiale da Passirana di Rho (Milano) è del 27 dicembre 2010. Nella raccomandata inviata al personale, ai territoriali e agli aziendali, i vertici societari annunciano infatti la mobilità:

“Siamo spiacenti di informarLa che la Sealed Air Corporation (del gruppo Cryovac Europe’s) ha deciso di procedere alla chiusura del sito di Manfredonia (…) con incontri dai prossimi giorni, previsti dalle procedure di legge, per espletare l’esame congiunto tra azienda ed organizzazioni sindacali”.

Da qui la mancata riapertura del sito aziendale dal 10 gennaio 2011 (con i lavoratori in ferie ma non informati dal 23 dicembre) nonostante la garanzia della “corresponsione della normale retribuzione”. Vale a dire: gli stipendi che mancano saranno retribuiti regolarmente .

Motivazione della crisi: “la perdurante insufficiente redditività del segmento di prodotti fabbricati presso lo stabilimento di Manfredonia, gli elevati costi operativi e il livello tecnologico degli impianti di produzione esistenti”.

Pertanto, la società decise al tempo di “orientarsi verso fonti alternative all’interno della propria rete di fornitura globale in grado di operare con una struttura di costi più bassi”.

Dunque (seconda causa: motivi che non consentono di evitare la dichiarazione di mobilità): “La congiuntura dei fattori come esposti non consente neppure parzialmente – precisa la società – di evitare la cessazione di attività ed il conseguente licenziamento di tutte le 59 unità”.

Misure programmate al tempo dalla società per fronteggiare la crisi: “La valutazione del contesto socio economico non consente – precisò la srl nella nota – di programmare particolari misure per fronteggiare le conseguenze della procedura stessa sul piano sociale se non attraverso il ricorso agli articoli 4,7,16 e 24 della L.223/1991)”.

Al tempo la società ritenne “necessario esaurire, con la massima urgenza,la procedura prevista dalla legge e comunque non oltre i limiti temporali della legge stesse (75 giorni, per il verbale di conciliazione società-sindacati, ndR).

La società precisò nella nota di riservarsi il versamento dell’anticipo del contributo d’ingresso alla mobilità, di cui all’articolo 5 della l.223/1991, pronta a fonire i chiarimenti dovuti negli incontri di gennaio. Il resto è storia recente. CONTRATTO D’AREA: RELAZIONE 2012 – RELAZIONE 2011 – RELAZIONE 2010

da Stato Quotidiano

 

VIDEO SIT-IN DICEMBRE 2010

SAN MARCO IN LAMIS – si scalda per il dopo Cera

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

L’attuale sindaco lascerà la carica di primo cittadino per quella di parlamentare  

 A San Marco in Lamis si pensa già al dopo Cera. Nel 2014 nel centro garganico si tornerà alle urne per rinnovare il consiglio comunale. Nuovo sindaco e nuovi consiglieri comunali.

L’attuale primo cittadino lascerà la fascia tricolore per proseguire solo nell’incarico di parlamentare. Angelo Cera è stato confermato deputato dopo le ultime “politiche” dello scorso febbraio.

Durante l’ultimo consiglio comunale, l’assemblea municipale ha invitato Cera a sciogliere la riserva: se rimanere al governo della sua Città oppure continuare a sedere in Parlamento.

Cera dovrà decidere nei prossimi giorni. Mantenere le due cariche è praticamente impossibile. E’ questo lo evidenziano gli esponenti del Partito democratico. Tutti convinti che Cera opterà per la carica di parlamentare.

 da Daunia News

FOGGIA – scuole comunali dell’infanzia: 58 lavoratrici senza stipendio

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Denuncia della Fisascat Cisl: “Una sofferenza continua per persone serie e responsabili”  

Hanno lavorato per un intero anno scolastico senza percepire uno stipendio. Sono le 58 assistenti all’infanzia delle scuole comunali foggiane.

La denuncia è della Fisascat Cisl. “Una sofferenza continua per 58 lavoratrici serie e responsabili. E’ la conseguenza delle problematiche del servizio di assistenza all’infanzia nelle scuole comunali di Foggia.

Cambiano le società a cui il Comune di Foggia affida tale servizio ma i problemi per le dipendenti, che operano con dedizione e attaccamento al lavoro, non accennano a risolversi”.

“Le spettanze stipendiali arretrate delle lavoratrici – afferma il segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, Leonardo Piacquaddio – hanno assunto ormai notevoli dimensioni, non avendo percepito gli stipendi dalle competenze dall’ottobre 2012 sino ad oggi. In sostanza, queste lavoratrici hanno lavorato per un intero anno scolastico senza un euro di stipendio.

Una storia vergognosa”. Per il sindacato, “tutto questo non è più tollerabile. La Fisascat Cisl è sempre stata attenta al sociale e a tutti i servizi connessi, in particolare quando sono rivolti a persone bisognose e minori, ma non è più possibile – sottolinea Piacquaddio – che coloro che espletano tali servizi debbano essere schiacciati ed offesi nella propria dignità.

Per questo, rivolgiamo un accorato appello anche ai genitori dei bambini che frequentano le scuole comunali affinché si affianchino alle battaglie di queste donne che si son prese cura dei loro figli. Il soddisfacimento dei diritti lesi deve interessare anche chi usufruisce di tali servizi”.

da Daunia News

FOGGIA – Furto alla Coin di piazza Cavour, persona armata all’MD di via Gioberti

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Un 50enne, già agli arresti domiciliari, è stato sorpreso mentre in una busta occultava alcune confezioni di prodotti di cosmesi e profumeria

Un furto alla Coin di piazza Cavour, uno all’Ipercoop di viale degli Aviatori e un uomo armato di coltello all’MD di via Gioberti.

Per questo motivo gli agenti delle volanti della questura del capoluogo dauno hanno tratto in arresto un 50enne e deferito all’autorità giudiziaria competente un 47enne foggiano e un 36enne del Marocco. Natale Vincenzo, di anni 50, è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di furto aggravato.

E’ stato sorpreso mentre sottraeva, occultandole in una busta, alcune confezioni di prodotti di cosmesi e profumeria. Il tempestivo intervento degli uomini in divisa e la professionalità evidenziata nella circostanza, ha consentito di bloccare l’autore del furto mentre si allontanava dall’esercizio

. L’uomo aveva evaso i domiciliari, misura a cui era stato sottoposto presso la propria abitazione in attesa del processo per direttissima che si sarebbe tenuto a giorni,per via di un arresto compiuto il 18 maggio. I.A., 47 anni, è stato deferito all’A.G. in stato di libertà, responsabile della violazione di cui all’art. 4 della Legge 110 del 1975 in quanto, nel corso di un intervento effettuato presso il Supermercato “M.D.” ubicato in via Gioberti, dove era stata segnalata la presenza di una persona armata di coltello, è stato trovato in possesso dell’arma proibita del tipo a serramanico, della lunghezza di 22 cm. Il tempestivo intervento dell’equipaggio delle volanti ha consentito di individuare immediatamente l’uomo, accompagnato negli uffici della questura per gli adempimenti di rito.

A.A., 36enne del Marocco, è stato deferito per aver rubato generi alimentari presso l’Ipercoop di viale degli Aviatori e aver fornito false generalità in sede di identificazione

Il 23 maggio, inoltre, nell’ ambito dei servizi predisposti dall’ufficio delle volanti al fine di prevenire e reprimere i reati, con particolare riguardo al fenomeno dei reati contro il patrimonio e a quello dello spaccio di sostanze stupefacenti, è stato effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio che, oltre alle normali pattuglie impiegate giornalmente, ha visto la partecipazione, nell’arco orario 18/24, di diverse componenti delle articolazioni della Questura ed in particolare di 8 equipaggi di cui 3 delle volanti,

1 della Polizia Amministrativa e sociale, 1 dell’Anticrimine, 1 della Squadra Mobile , 2 del Reparto Prevenzione Crimine di Bari e 1 equipaggio della Polizia Locale di Foggia.

Espletato nella zona della stazione, piazza Cavour, piazza Giordano, via Arpi, piazza Mercato, piazza De Santis, zona Candelabro, via Sant’Alfonso dei Liguori, ha portato, unitamente agli analoghi controlli dei giorni scorsi, al conseguimento dei seguenti risultati: totale persone controllate 113, persone con pregiudizi di Polizia 31, veicoli fermati e controllati. 27, posti di controllo attivati 6, contestazioni codice della strada, circoli privati ed esercizi pubblici controllati 4, perquisizioni ex art. 4 e 352, 8, persone accompagnate in ufficio 6, persone arrestate 1 , persone deferite all’A.G. in stato di libertà  4; fermi e sequestri amministrativi di veicoli 1; altri sequestri  2; arrestati domiciliari controllati 26 e sorvegliati speciali controllati 18.

da Foggiatoday

FOGGIA – gestione rifiuti e infrastrutture sociali all’esame del consiglio comunale

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

L’assise cittadina tornerà a riunirsi giovedì 30 maggio, sette gli argomenti  

 La gestione rifiuti e le infrastrutture sociali tra gli argomenti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Foggia, convocato per giovedì 30 maggio, alle ore 10.30, presso l’Aula consiliare di Palazzo di Città. Sette nel complesso gli argomenti che saranno trattati dall’assise cittadina.   

da Daunia News

FOGGIA – ricorda i bombardamenti del 1943

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Martedì prossimo giornata di studio e memoria  

 Il 28 maggio del 1943 si scatenava il primo dei nove bombardamenti che in quattro mesi avrebbero distrutto gran parte della città di Foggia provocando migliaia di vittime.

Le iniziative per ricordare il 70.mo anniversario di quegli eventi si apriranno ufficialmente martedì 28 maggio con una giornata di studio e memoria dal titolo "Foggia brucia", organizzata dal Dipartimento di Studi umanistici dell'Università degli studi di Foggia.

L’incontro inizierà alle ore 10 e si terrà presso l’Aula Magna del Dipartimento di Studi umanistici. Il convegno sarà arricchito dai contributi di tre storici: Saverio Russo, direttore del Dipartimento di Studi umanistici, Vitantonio Leuzzi, direttore dell’Istituto pugliese per la Storia della resistenza e Stefano Picciaredda, docente di Storia contemporanea.  

La storia di quei giorni sarà racconterà anche attraverso la rappresentazione teatrale "Foggia sotto un cielo di fuoco" a cura della compagnia Scenaperta e con immagini d’epoca.  Alle ore 12 il convegno si interromperà, insieme a tutta la città, per osservare un minuto di silenzio in omaggio alle vittime.

 da Daunia News

Treviso, bancarotta fraudolenta: arrestati due imprenditori foggiani

Pubblicato : sabato, 25 maggio 2013

Sono Francesco Ferrazzano e Potito Giannuario, quest’ultimo posto ai domiciliari

TREVISO - Due imprenditori foggiani, Francesco Ferrazzano e Potito Giannuario, entrambi 73enni, sono stati arrestati insieme ad   un'altra persona dalla Guardia di finanza su ordinanze del gip di Treviso con l’accusa di bancarotta fraudolenta nell’ambito del fallimento di una società per azioni operante nel settore dell’edilizia e della produzione di materiale plastico. Giannuario ha beneficiato dei domiciliari.

I provvedimenti restrittivi, uno notificato in Veneto e due nel capoluogo dauno, sono stati eseguiti dai finanzieri del comando provinciale di Treviso e dai colleghi foggiani.

da Daunia News