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Notizie del 27 dicembre 2014

FOGGIA. Radicali al CARCERE. Conferenza stampa Lunedì 29

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014

I militanti dell'Associazione radicale Mariateresa Di Lascia, il giorno 29 dicembre dalle ore 12.30, incontreranno gli operatori della stampa e delle televisioni davanti al carcere di Foggia, per fare il punto sulla situazione dell'istituto di pena, sulle condizioni di vita dei detenuti e su quelle di lavoro del personale della Polizia penitenziaria,  a seguito della visita svolta dal Segretario dell'Associazione, Norberto Guerriero e dal Tesoriere Maria Rosaria lo Muzio.

Natale: Il giorno dopo

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014

A Foggia, come ovunque, ti accorgi   che qualcosa è cambiato: nelle persone; quelle  che  incontri; che frequenti, che incroci casualmente. Nelle strade, al cinema, nei locali pubblici o nelle case. E’ l’effetto dei doni e regali vari che   ci siamo scambiati la notte della vigilia. Per qualche giorno, dopo Natale e sino a gennaio inoltrato,  le   “conseguenze” ,positive, della “strenna natalizia  continueranno  ad essere visibili! Il giorno dopo Natale, per esempio,  si indossa la camicia  con la cravatta nuova, oppure il maglioncino, frutto dei doni di figli, amici, mogli e parenti vari: è facile sentire lo “scriich! Scriich!” delle scarpe nuove che si vedono  a un Km di distanza e “odorano”   ( o puzzano, secondo i vari olfatti) ancora di similcuoio o similpelle. E che dire degli “effluvi” che promanano da chiunque incontri: Uomini che sino alla vigilia di Natale   a mala pena usavano un mediocre dopobarba (aftershave…  per chi proprio si vuole dare un tono); donne che al massimo pensavi usassero “tesori d’Oriente” o qualcosa di simile, improvvisamente improfumate con pregiate essenze delle marche più “in”: A volte , quasi per una rivincita sociale, è talmente tanto il profumo utilizzato da procurare un senso di nausea a quanti  sono vicini. Il  “top” lo raggiungono quanti, per essere certi di fare bella figura, abbondano nell’usare contemporaneamente e indifferentemente, bagnoschiuma dalle fragranze più strane; olii per il corpo e profumi: tutti regali “Doc”. Non manca l’ostentazione di orologi nuovi, per gli uomini, o di appariscente bigiotteria ( a volte di gusto non proprio  aggraziato)   per le donne. Per tacere della miriade di cellulari che compaionio anche nelle mani, tremolanti, della nonna ultraottantenne…Bene, bellissimo: Se durasse! Il bello è, però, che gli effetti, benefici, dello scambio di doni natalizi presto svaniscono, come nel nulla… I Buoni profumi, di marca, terminano. Le scarpe diventano “vecchie”, gli orologi, tranne che non fossero di marche da gioielleria, cominciano a dare forfait; la bigiotteria spesso si rompe; la nonnina non saprà  cosa farsene di quella moderna “diavoleria”. Così, non siamo ancora a febbraio e già tutti siamo rientrati nel nostro vivere quotidiano. Torneremo a comperare il dopobarba o un buon deodorante; a vestirci   con la “rendita” dei regali ricevuti, a rimettere il vecchio, ma fidato orologio, ad utilizzare il “sicuro” cordless.  Anche nelle case, in particolare nelle nostre dispense, il giorno dopo Natale c’è prosperità e abbondanza.  “Godremo” ancora, per qualche giorno della ricca spesa fatta nelle settimane precedenti le festività e, per quanti ne hanno beneficiato, di formaggi, salumi, sottoli  e conserve di vario genere , dolciumi  e torroni. Anche i Panettoni, troppi, tra quelli acquistati e quelli regalati, per il fabbisogno  festaiolo, verranno poi “convertiti” in sostituzione dei biscotti per la prima colazione. Il giorno dopo Natale, per qualche tempo ancora, se avremo il piacere di poter essere ospiti di parenti e amici   pasteggeremo con vini pregiati,  retaggio dei regali prenatalizi, per poi tornare al solito “vinello” a buon prezzo acquistato al vicino supermercato.  Vogliamo poi parlare dei “complementi d’arredo”?  che, anche in questo caso, durano, come recita un vecchio detto: “Natale e Santo Stefano”. C’è spazio anche per loro. Le case, sempre grazie ai doni che ci siamo scambiati la sera della vigilia, si sono improvvisamente riempite di portacandele di ogni foggia e colore; soprammobili di vario genere; vassoi e centrotavoli dai temi natalizi più vari;  Tutti messi li’ esposti, da mostrare a parenti e amici che vengono a farci visita e che, vedremo, pari pari, a nostra volta nello scambio della visita. Oggetti, tutti, che spariranno, come per magia, non appena Capodanno avrà voltato l’angolo…Due parole, infine, sulla nostra salute e benessere che, grazie alla solita strenna natalizia,  ci verrà tutelata per qualche tempo, con la quantità di pigiami, pantofole, cappelli e sciarpe  che riceveremo.   Insomma, il giorno dopo Natale, davvero nelle nostre case non manca nulla. A proposito! Se, il giorno dopo Natale, dovesse piovere, ma anche solo “Schizzecheia” noteremo uno  “sfoggio” di ombrelli nuovi, non indifferente. Ombrelli di nuova generazione che, purtroppo, in gran parte, presto andranno  ”via col vento”, e ricompariranno i vecchi , inseparabili ombrelli col manico in legno o quelli, a buon mercato , usa e getta, acquistati dai cinesi. Intanto, per ora, godiamoci questi “momenti di gloria” e fingiamo che questa sia la “vita” che ci accompagnerà   per tutto l’anno… E con  il Poeta Orazio, diremo.. ”Carpe Diem”.

di S. Aiezza

Tra musica e parole, festeggiando con i lettori l’arrivo del 2015. “Ferlìzze”, il concept album sui Terrazzani.

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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“I segge annanze e i ferlìzze arret’”. Le sedie davanti, i ferlìzze dietro. Un antico proverbio della tradizione foggiana il cui significato esprime una differenza di status sociale: le persone importanti davanti (i possessori di sedie “vere”), i poveri e i reietti (con le loro seggiole di fusti vecchi) dietro, alle spalle di tutti. Una parola, ferlìzze appunto, utilizzata come simbolo di una popolazione, quella dei Terrazzani, protagonisti del concept album realizzato dal cantautore Gianni Pellegrini, ultimo ospite del 2014 nello spazio live della libreria Ubik di Foggia. Lunedì 29 dicembre infatti, alle ore 19, il musicista foggiano ripropone il suo lavoro discografico, Ferlìzze (Alfa Music), raccontando canzone per canzone il senso della sua ricerca musicale, stilistica e storiografica, e rispolverando in versione unplugged, insieme con la sua band, i brani più rappresentativi del disco. Una favola locale, quella dei Terrazzani, che ha radici ben salde nella storia del Tavoliere di Foggia e che, attraverso la musica e il dialetto, torna a rivivere il presente, raccontando l'identità di una terra e della sua gente. A conversare con Gianni Pellegrini, la lettrice e autrice Pina Dota. Introduzione a cura di Michele Trecca. L'appuntamento di lunedì 29 dicembre infine, tra musica e parole, vuole essere anche un modo, da parte della libreria, per festeggiare con i suoi lettori l'arrivo del 2015. Ferlìzze (Alfa Music, 2014). Il “ferlizze”, seggiolino fatto di fusti secchi e intrecciati, è un oggetto umile che in questo album diviene simbolo di una etnia foggiana, il terrazzano, che oggi non esiste quasi più. Personaggio anarcoide, esistito fino alla metà del Novecento circa, il terrazzano vive di raccolta e caccia, quasi mai sotto padrone, povero ma dignitoso, paziente e tenace. Questo lavoro discografico coglie e racconta in versi alcuni aspetti incredibili ed affascinanti di questa etnia, come la capacità di vivere fin quasi ai giorni nostri in maniera pressoché primitiva, sviluppando diverse tecniche di caccia, perlopiù a volatili, in particolare alle “taragnole” (allodole). Il terrazzano possedeva inoltre una vasta conoscenza di erbe selvatiche commestibili, un’ottima padronanza dell’equitazione e trascorreva l’intera esistenza a stretto contatto con la terra e la pianura del Tavoliere. Monogami, fedelissimi al coniuge, devoti alla Madonna (in particolare alla Madonna dei Sette veli di Foggia) a Sant’Anna protettrice delle partorienti, fieri di essere senza padrone, i terrazzani hanno vissuto legati a filo doppio alla terra fin quando il Tavoliere di Puglia è stato utilizzato a pascolo, conservando vaste zone paludose. Ma l’utilizzo successivo delle distese sterminate a coltura di grano e le bonifiche di epoca fascista, hanno dato uno scossone a questa etnia e ai suoi costumi, che con la Riforma agraria degli anni Cinquanta comincia il suo definitivo declino. Consumismo, globalizzazione, espansione urbana selvaggia hanno poi fatto il resto. Le storie di questo disco hanno spesso per protagonisti delle donne: la terrazzana è coraggiosa, fiera del suo uomo, selvaggia e sensuale, madre autoritaria e maschera tragica nell’abbandono di un figlio. Sulle sue spalle regge un mondo di sapienza e di accettazione del dolore e della fatica, ma anche un senso di continuità e di futuro, nell’immutabilità di una natura ostile e di una società che tiene ai margini la sua etnia, giudicandola l’ultimo anello della società. Un proverbio capovolto recita a Foggia: “I ferlizze annanze, e i segge arret”, ossia “che scandalo: i (seggiolini) poveri davanti e dietro le sedie (buone)”. Ma in realtà il proverbio correttamente pronunciato è metafora del terrazzano stesso: “i segge annanze, i ferlizze arret”, ossia “ le persone per bene prima; i poveri, invece all’ultimo”. Importante il lavoro sulla lingua, la quale recupera termini antichi, non più frequentemente in uso nel dialetto attuale (alcuni esempi: sciaraballe, perazze, lampazze, bufe, schernuzze, jummenda, pellidre; rispettivamente carro di campagna, pero selvatico, lampazzi, rospo, lucciola, cavallo, puledro). Il linguaggio musicale è vario ed esplora una grande quantità di repertori: dalla canzone d’autore al pop, dal rock alla pizzica perché non si vuole, qui, riprodurre filologicamente la tradizione musicale locale ma piuttosto presentare in un linguaggio moderno una favola antica.

Internet & legalità: istruzioni per l’uso. Domenica 28 dicembre il secondo convegno di Agorà

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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Si svolgerà il prossimo 28 dicembre, alle ore 18:00 a San Nicandro Garganico presso Palazzo Fioritto, nel centro storico della città, un convegno dal titolo "Internet & legalità: istruzioni per l'uso". Sulla scia del successo dello scorso anno di "Leggere e scrivere sul web", l'associazione culturale Agorà, di comune accordo con Emilio Panizio, ha deciso di proseguire il percorso informativo sul web, soffermandosi sulle leggi che regolano il comportamento degli utenti. Il convegno ha ricevuto il patrocinio gratuito del Comune di San Nicandro Garganico e dell'Ordine degli Avvocati di Lucera, che attribuirà ai partecipanti 3 crediti formativi. L'introduzione spetterà al presidente di Agorà, Piero Vocale. Seguiranno gli interventi di Matteo Cristino, avvocato del foro di Pavia, Eustachio Agricola, avvocato del foro di Lucera e il tenente Steven Noccioletti, comandante della compagnia di carabinieri di San Severo. Modererà l'incontro Emilio Panizio, avvocato del foro di Bologna. Vari i temi che verranno affrontati durante il convegno, tra cui la diffamazione tramite internet, le leggi che regolano i comportamenti e tutelano i cittadini, informazioni pratiche per le denunce, statistiche dei crimini informatici nella nostra zona. L'appuntamento dunque è per il 28 dicembre alle ore 18:00 a San Nicandro Garganico. Sarà occasione anche per scambiarci gli auguri di un buon 2015.

 

 

Manfredonia, gelo in arrivo, la Paser in allerta

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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Manfredonia – DOPO gli ultimi bollettini meteo, tutto il sistema italiano di Protezione Civile è in allerta per i prossimi giorni, in cui sono previste forti perturbazioni da Nord accompagnate da un intenso calo delle temperature. Anche l’associazione P.A.S.E.R. di Manfredonia, in costante contatto con la Sala Operativa di Protezione Civile della Regione Puglia, si prepara con i suoi volontari ad affrontare possibili emergenze sul nostro territorio, causate dalle precipitazioni previste. Inoltre, già dalla giornata odierna, sono partite le attività di controllo del territorio nelle ore notturne, realizzate in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Manfredonia, per avvicinare e vigilare le persone senza fissa dimora che stazionano in ricoveri provvisori e poco sicuri, soprattutto non riparati dal freddo. A queste persone come di consueto vengono offerte bevande calde e indumenti pesanti, quali coperte, cappotti e giubbini: a tal proposito si ricorda che è possibile donare proprio questo tipo di indumenti pesanti direttamente presso la sede della PASER, in Viale Di Vittorio 116/a, nei pressi dell’ex mattatoio, in modo che questi possano essere consegnati durante i pattugliamenti notturni. Tale servizio verrà tenuto attivo fino al perdurare dell’ondata di freddo notturno. Si rivolge pertanto alla cittadinanza anche l’appello di segnalare eventuali nuove situazioni di indigenza: qualora si riscontrasse la presenza di clochard e senzatetto, si invita a segnalarlo immediatamente alla PASER (tel. 0884/542913) in modo da poter intervenire anche per questi nuovi casi.

da statoquotidiano

Cerignola, sesso sadomaso con minori, nei guai edicolante

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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Cerignola – LO scorso 23 dicembre 2014, personale del Commissariato di Polizia di Cerignola, diretto dal Vice Questore Aggiunto D.ssa Loreta Colasuonno, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta del P.M. della Procura della Repubblica di Bari, Dr. Marcello Barbanente, a carico di F.M., 36enne cerignolano, incensurato, accusato di prostituzione minorile. I fatti. Dalle indagini è emerso come l’uomo, proprietario di un’edicola ubicata nel centro di Cerignola, era solito portare dei minori in un B&B. Gli agenti hanno sorpreso il 36enne con un 17enne rumeno in una situazione inequivocabile. Su una sedia vicina al posto dove l’uomo era disteso nell’atto di accarezzare, gli inquirenti hanno rinvenuto un rotolo di scotch largo da pacco, un paio di forbici ed un preservativo integro ed imbustato. Il giovane rumeno, residente a Cerignola, ha riferito di essere stato pagato 45 euro per le prestazioni e che non era la prima volta che incontrava l’uomo. Il minore ha inoltre precisato che aveva conosciuto l’uomo grazie ad un suo connazionale, anch’egli minore, che, a sua volta, lo aveva conosciuto tramite un suo amico italiano. Il giovane ha inoltre riferito agli agenti che le volte precedenti l’uomo aveva utilizzato lo scotch per legargli i polsi in modo da poter essere libero di baciarlo e toccarlo su tutto il corpo. Anche l’altro minore ha confermato alla polizia la versione fornita dal primo, con dovizia di particolari, dichiarando di avere conosciuto l’uomo tramite altro connazionale sedicenne, di essere andato più volte nel B&B con l’uomo, che lo pagava dai 25 ai 40 euro per volta e che alcune volte gli legava mani e piedi con lo scotch procedendo poi a baciarlo su tutto il corpo ed a masturbarlo. Sentito il 16enne, anche questi descriveva il modus operandi dell’uomo, aggiungendo che, una volta, per una sua prestazione aveva percepito la somma di 60 euro. Tuttavia, quando aveva detto all’uomo che non voleva più saperne sotto la minaccia di riferire tutto a i suoi genitori, l’uomo gli aveva dato 200 euro per comprarne il silenzio. Dalle indagini è emerso che il 36enne, fin dallo scorso mese di agosto, aveva cercato di individuare nel B&B il posto ideale dove condurre le sue vittime. Dopo le formalità di rito è stato condotto nella sua abitazione a disposizione dell’A.G. procedente.

da statoquotidiano

Apre domenica 28 il Teatro Civile Festival di Legambiente. Tre giorni di teatro, incontri e musica per dire no allo strapotere delle Mafie.

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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Domenica 28 dicembre a partire dalle ore 19, nella sala conferenze delle Clarisse apre il Teatro Civile Festival: un Aperitivo antimafia con alcune cooperative pugliesi che operano in terre confiscate alla mafia. Poi la parola passa al linguaggio teatrale con "Al di là della neve. Storie di Scampia", di Vodisca Teatro (ore 20), e "Ossa" cunti a canti su Placido Rizzotto di Alessio di Modica (ore 21). Tutti gli eventi sono a ingresso libero. In mattinata la corsa per la legalità da San Giovanni a Monte Sant'angelo. Lunedì 29 dicembre alle 18 di discute di Infiltrazioni Mafiose, nella sala conferenze delle Clarisse, con giornalisti, associazioni, attori sociali e istituzioni. Presenti, tra gli altri i direttori nazionali di Legambiente e Libera. Seguono: alle 20.30 teatro con "Munnizza. Peppino Impastato: memorie, suoni, visioni", con ANDREA SATTA e LICIO ESPOSITO; a seguire il concerto dei TETES DE BOIS.

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PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTICHE DEL 28 DICEMBRE

ingresso libero

DOMENICA 28 DICEMBRE

ORE 8.15 – “Fai Correre la Legalità”, corsa del ringraziamento 2014. Partenza da San Giovanni Rotondo di Arrivo previsto a Monte Sant’An- gelo ore 11. Gruppo podistico Montanari doc ASD Atletica Padre Pio in collaborazione con Associazione Antiracket Vieste e LUL Rita Atria.

Sala conferenze delle Clarisse

ORE 19 – apertura: LA BRUTTA DI CERIGNOLA – APERITIVO ANTIMAFIA con i vini della Coop. TERRE DI PUGLIA-Libera Terra e con le coop. PIETRA DI SCARTO e ALTERECO che operano in terre confiscate alla mafia.

ORE 20 – AL DI LA’ DELLA NEVE. Storie di Scampia, La storia di Antonio Landieri, vittima innocente di camorra. Disabile di 25 anni ucciso per errore durante la faida di Scampia.

VODISCA TEATRO.

di e con Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo

a cura di Mario Gelardi

musiche di Arancia Meccanicauna

produzione Vodisca Teatro

col patrocinio di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.

Al di là della neve è una sassaiola. È una storia, è tante storie, di Scampia, del quartiere martoriato dalla criminalità organizzata, vittima dell’ultima faida di camorra in cui hanno perso la vita 60 persone. Al di là della neve non è una analisi sociologica, economica, culturale sul fenomeno mafioso, si tenta semplicemente di raccontare l’umanità di un quartiere etichettato come il supermarket della droga d’Europa. Cosa significa crescere a Scampia, giocare, innamorarsi, vivere in un palazzo dove si spaccia la droga, dove avvengono i blitz della polizia, cosa significa resistere, essere giovani a Scampia? Si vuole dare risposta a queste domande, attraverso gli occhi degli abitanti, spesso zittiti, attraverso gli occhi dei bambini, dei giovani, di chi in questo quartiere sparge sogni e speranze.Le storie di questo spettacolo-reading sono tratte dall’omonimo libro di Rosario Esposito La Rossa, giovane scrittore di Scampia e cugino di Antonio Landieri, disabile 25enne ammazzato per errore dalla camorra durante la faida di Scampia, il 6 novembre del 2004. Seppellito senza un funerale pubblico e smembrato da un’autopsia. C’è la voglia di raccontare un’altra Scampia, diversa da quella della cronaca nera dei giornali locali e nazionali, una Scampia viva, che produce, che resiste. Ci piace terminare questa sinossi-presentazione con una frase di Guimarares Rosa, scrittore sudamericano amante del profumo della propria terra. Narrare è Resistere. Il libro Al di là della neve, storie di Scampia, edito dalla casa editrice Marotta&Cafiero, giunto alla sua quinta ristampa ha vinto nel 2007 il Premio Fabrizio Romano e nel 2008 il Premio Giancarlo Siani.

ORE 21 – OSSA. Dal racconto popolare dell’osso che canta la storia di Placido Rizzotto,

cunti e canti di ALESSIO DI MODICA.

Questo spettacolo racconta due storie di ossa.

La prima è la fiaba dell’osso che canta è un classico dei racconti legati al mondo della pastorizia. Dal nord Europa all’Africa ogni cultura ha la sua versione di questa storia. I temi principali sono il tradimento e la memoria: un fratello ammazza l’altro e tenta di nascondere il suo crimine. Questo racconto veniva tramandato in tutta la crudeltà dell’anima popolare. In questo spettacolo Alessio Di Modica ne presenta una personale versione intrisa della simbologia isolana popolare pastorale. Ma questa fiaba somiglia tanto a una storia vera, alla storia di Placido Rizzotto: sindacalista siciliano che animò il movimento di occupazione delle terre a Corleone dando vita alla prima forma di antimafia sociale del dopoguerra che in embrione già cominciava a muoversi per tutta l’isola. Rizzotto fu ammazzato dalla mafia e poi fatto sparire nel tentativo dei suoi assassini di occultare il corpo e far scordare l’uomo e l’operato fino a offuscarne il ricordo. Ma le sue ossa ritrovate in una foiba canteranno e riusciranno a far vincere la memoria sulla dimenticanza. Le due storie vengono cuntate con uno stile narrativo semplice e asciutto, possiamo dire ridotto all’osso, uno stile popolare tra la ricostruzione storica e il fiabesco, dove il vero e l’immaginario si intrecciano indissolubilmente. Lo spettacolo ha debuttato in anteprima nazionale il 10 Marzo a Corleone in occasione dell’anniversario della morte di Placi- do Rizzotto, il 22 Aprile a Latina per la XIX Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime in- nocenti delle Mafia di Libera,l’8 Maggio ospite del Forum Sociale Antimafia a Cinisi nelle iniziative in ricordo della morte di Peppino Impastato. Alla sua bravura di attore, Alessio Di Modica aggiunge una grande passione civile, che moltiplica all’infinito le emozioni del suo OSSA. La personale versione della leggenda dell’Osso che canta è rinnovata profondamente, facendola vivere negli occhi e nel cuore degli spettatori. Alessio Di Modica, col suo nuovo “cunto”, contribuisce egregiamente a tenere viva la memoria di Placido Rizzotto. E insieme a quella di Rizzotto, anche la memoria dei tanti altri sindacalisti siciliani, assassinati dalla mafia, a partire dalla fine dell’800 e fino agli anni ’60. (Dino Paternostro segretario della Camera del lavoro di Corleone).

PROGRAMMA E SCHEDE ARTISTICHE DEL 29 DICEMBRE

Sala conferenze delle Clarisse

Ore 18 – incontro – INFILTRAZIONI MAFIOSE. Interventi di Rossella MURONI (dir. Generale di Legambiente), Enrico FONTANA (direttore nazionale di Libera), Domenico SECCIA (Magistrato), Antonio DI IASIO (sindaco di Monte Sant’Angelo), Piero PACIELLO (giornalista), don Domenico FACCIORUSSO (dir. Caritas Diocesana e Centro antiusura), Daniela MARCONE (Libera Foggia), Franco SALCUNI (Legambiente FestambienteSud), Domenico PRENCIPE (Direttore LUL).

 Auditorium delle Clarisse

Ore 20.30 – MUNNIZZA. Peppino Impastato: memorie, suoni, visioni, con ANDREA SATTA e LICIO ESPOSITO.

La trasmissione Onda Pazza del 28.04.1978 dal titolo “la favoletta”, con le voci di Peppino Impastato, Salvo Vitale, Faro Di Maggio; le parole di Andrea Satta, la lettura dei “pizzini” e le immagini del cortometraggio “Munnizza” s’incontrano in una sola voce: quella della memoria condivisa. Un reading realizzato dalla Cactus filmproduzioni in collaborazione con “Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie. Andrea Satta è musicista e cantante. Nel 1992 fonda con Angelo, Carlo e Luca i Têtes de Bois e intreccia inevitabilmente le proprie vicende con quelle del gruppo. Oltre che voce e autore dei testi della band, è ideatore e direttore artistico dei molti festival e progetti portati avanti dai Têtes in questi anni (“Stradarolo”, “Sotto il cielo di Roma e Berlino”, “Ferrovia dell’Allume”, “Avanti Pop”, “41° Parallelo”, “Festival della Bicicletta”, “Palco a Pedali” ecc.) e fa il pediatra nella periferia romana. Poeta e scrittore, ha all’attivo due libri “I riciclisti” (Ediciclo, 2009) e “Ci sarà una volta – favole e mamme in ambulatorio” (Infinito Edizioni, 2011). E’ stato inviato al Giro d’Italia e al Tour de France per il Manifesto e L’Unità (su quest’ultima testata con il vignettista Sergio Staino) e, sempre su L’Unità, ha una rubrica settimanale, “Dio è morto”. Ha partecipato come co-protagonista e co-sceneggiatore al film “Passannante” di Sergio Colabona, oltre che come autore delle musiche insieme ai Têtes de Bois.

Ore 21.30 – TÊTES DE BOIS in concerto acustico.

Têtes de Bois è un sestetto composto di voce, tromba, basso, piano, chitarra, batteria. Una storia fatta di strade e svincoli, luoghi impropri, capitali europee, periferie e cinture urbane, di concerti sul camioncino, sulle scale mobili nei sotterranei dei metrò, in fabbriche abbandonate, di interventi estemporanei con le biciclette, sui tram, nelle stazioni ferroviarie, di eventi, festival, club, centri sociali, teatri, progetti e grandi palchi. La musica dei Têtes de Bois, tra rock, folk e poesia, passa e cresce attraverso una lettura del presente sempre attuale e mai scontata, si riempie di parole, suggestioni e rumori catturati nel transito, e sublima in quel suono sospeso tra emozione pura, ironia e straniamento che è la cifra propria della band. I Têtes de Bois sono: Andrea Satta (voce), Carlo Amato (basso, contrabbasso e computer), Angelo Pelini (pianoforte e tastiere), Luca De Carlo (tromba), Lorenzo Gentile (batteria), Stefano Ciuffi (chitarre).

Evento artistico “Musica & Fumetto” – presso il Pizzicato Bar – Pasticceria, Vico del Gargano

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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Domenica 28 dicembre, al Pizzicato Bar e pasticceria di Vico del Gargano saranno esposte le

tavole dell’autore foggiano Marco Lepore (sceneggiatore e illustratore), in un evento che concilia

il fumetto alla musica. La mostra, infatti, sarà accompagnate dalle canzoni scelte e mixate dal Dj

Miki Mas, che in buona parte riprenderanno le tarantelle e le ballate garganiche. Proprio l’autore 

foggiano, insieme ad altri suoi due stretti collaboratori, gestisce una pagina Facebook

denominata “Ethos del Gargano”,  dedicata al territorio garganico e con particolare attenzione al

fumetto, nella nostra cultura ben radicato grazie all’opera lasciataci in eredità  dal noto fumettista

sanseverese  Andrea Pazienza. Le tavole sono esposte al pubblico a partire dal 28, la serata

musicale inizierà alle ore 22.00, un evento artistico sostenuto dall’autorevole locale vichese da

non perdere.

 

A MANFREDONIA I WCQ REGIONALS 2015 DI “YU-GI OH!” PER LE QUALIFICAZIONI AGLI “EUROPEI”

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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Domenica 28 Dicembre 2014, presso la Best Record (noto negozio ludico della città) a partire dalle ore 10, si svolgerà una importante tappa dei “World Championship Qualifier – Regionals 2015” di Yu-Gi-Oh! Un evento che si ripete per la città di Manfredonia (e per la provincia), che ha rinnovato la curiosità di tanti, soprattutto per l’alto numero di partecipanti (circa 70, provenienti da tutto il sud Italia). Ma di cosa si tratta? Lo “Yu-Gi-Oh! Gioco di Carte Collezionabili” è un’emozionante sfida in cui i “duellanti” si affrontano in Tornei (di varia importanza, dai “locali” ai “mondiali”) adoperando delle “Carte Collezionabili”, reperibili nei negozi specializzati, che, combinate tra loro, conferiscono al mazzo di gioco, denominato “deck”, qualità diverse in base alle varie combinazioni attuabili. Un mondo nuovo, appassionante e, soprattutto, intelligente, in quanto si deve sempre tener conto delle regole e delle azioni che si possono effettuare. Tale evento ha il crisma dell’ufficialità, in quanto autorizzato dalla “Konami”, l’Azienda Giapponese proprietaria del marchio “Yu-Gi-Oh!”. “Abbiamo ottenuto, per il secondo anno consecutivo, l’assegnazione di questo evento, che porterà a Manfredonia quasi cento duellanti – dichiara Antonio Tasso, organizzatore del WCQ – che si sfideranno per circa 5 ore in avvincenti incontri. I primi classificati di questa tappa, oltre ai premi forniti dalla Konami, otterranno la qualificazione agli “Europei” che si disputeranno in estate (nel 2014 si sono svolti ad Amsterdam ed a vincere è stato lo svizzero Eugene Heidt, che poi ha rappresentato l’Europa ai “mondiali” di Rimini). Amo dire che questi duelli sono come una partita a scacchi, solo un po’ più complicati. Chiudo con la considerazione che i praticanti di questa disciplina ludica, in Italia, sono centinaia di migliaia ed in netto aumento”.

 

Il raccordo tra due caselli sarà realizzato da impresa di Isernia

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014

FOGGIA – Sarà un’associazione di impresa di Isernia, la Favellato Claudio spa e la Grz Costruzioni a realizzare l’orbitale urbana, il grande anello di raccordo tra i due caselli esistenti, Candela e Foggia Nord e quello in costruzione Foggia sud Incoronata. Una delle più importanti opere infrastrutturali finanziata dal Cipe all’interno del Piano strategico Capitanata 2020, finanziata con 30milioni di euro. L’appalto è stato assegnato alla vigilia di natale, il 22 dicembre dalla commissione aggiudicatrice. L’associazione temporanea d’impresa ha vinto con n ribasso del 12.4 per cento. Nel marzo del 2013 all’interno dell’intesa quadro tra Regione Puglia e Ministero delle infrastrutture e Trasporti fu individuato il progetto dell’orbitale fra quelli candidabili a finanziamento; il Cipe lo avevo ammesso nel 2011. Otto mesi fa, dalla precedente amministrazione, fu approvato il progetto preliminare a luglio fu bandita la gara d’appalto. Nove le società che hanno risposto al bando e che sono state ammesse: Favellato Claudio spa – Grz Costruzioni, Guidi Costruzioni Srl-I.CO.Ge.S srl (di Candela), R.T.I Consorzio stabile Building-Consorzio stabile Conpat (Lucera), R.T.I Fratelli Di Carlo srl-Adriatica strade – Astra (LucerA), Coop costruzione- Cbr (Bologna), Mataresse impresa costruzioni – Gianni Rotice – Abacus srl (Bari cordata con Matarrese e l’attuale presidente di Assindustria Rotice), Research consorzio stabile-Florio Group-CTM srl (Milano), Taddei spa-Fratelli De Bellis srl-Sideco-De Grecis Cosema verde (Roma), S.C.E.A.P srl (Andria). Dopo le feste ci sarà la firma del contratto per la predisposizione del progetto esecutivo. Il cantiere dovrebbe partire a marzo.

Sangalli scrive alle istituzioni locali e la RSU risponde

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014

«Gentilissimi, dalla lettera inviata al Prefetto, alla Provincia di Foggia, all’Associazione degli industriali di Foggia, al Sindaco di Manfredonia,  di Monte Sant’Angelo e di Mattinata, al La Gazzetta del Mezzogiorno e per conoscenza alle Organizzazioni Sindacali, si evincono diverse incongruenze che pongono degli interrogativi importanti.  A mio avviso tali interrogativi vanno analizzati con attenzione. La famiglia Sangalli afferma che nella vetreria di Manfredonia (Sangalli Vetro Manfredonia) ha investito mezzi propri con poco meno di 40 milioni di euro, senza fare accenno ai 70/80 milioni di euro elargiti dallo Stato, soldi a fondo perduto, attraverso l’ottimo strumento del Contratto d’Area per la realizzazione dello stabilimento in oggetto. Voglio ricordare, a tutti, che lo stabilimento è costato tra i 120 e i 130 milioni di euro e che l’ottimo strumento del Contratto d’Area nasce per la riqualificazione dell’area industriale e del territorio e per la ricollocazione dei dipendenti ex Enichem, (basta leggere lo statuto del contratto d’area). Quindi, non per creare un valore aggiunto all’imprenditore ma al territorio che era ed è ritornato ad esserlo ad elevato rischio desertificazione industriale, con un livello di disoccupazione più alto di quello regionale e nazionale. Oltretutto, accenna che le difficoltà vengono fuori solo ed esclusivamente dalla congiuntura economica e dall’elevato costo energetico, senza parlare minimamente di scelte industriali sconsiderate che cadevano, in piena crisi mondiale, con la costruzione di un nuovo stabilimento gemello. Uno stabilimento, per dirla tutta, con una capacità produttiva maggiore, pari a circa 700 tonnellate contro le 550 di Manfredonia. Facciamo un passo indietro ricordando che i lavori dello stabilimento del Nord dell’Italia partono il 18 Ottobre 2010, concludendosi con l’avviamento realizzato e seguito per circa 3 mesi dai dipendenti della Sangalli Vetro Manfredonia, e precisamente il 20 Aprile 2011. Oggi, con il nostro forno a fine ciclo produttivo, il Patron Sangalli parla di un mercato che non risulta più in grado di assorbire l’offerta di due forni. Ricordo che la crisi è partita nel settembre del 2008, che ci ha portato già nel marzo del 2009 ad aprire una cassa integrazione ordinaria per crisi di mercato per 13 settimane. Il tutto mentre la famiglia Sangalli continuava con la fase di progettazione per la realizzazione di un altro float nella bassa friulana. Ed ancora, il Patron Sangalli, nella lettera, parla di un atto dovuto per quanto riguarda la fermata del forno e che il concordato preventivo per la Sangalli Vetro Manfredonia serve a dare tutela ai creditori e per preservare quanto più valore possibile al territorio e alle maestranze. Con tal progetto in atto la Sangalli si è prefissata la continuità per la produzione nello stabilimento di Porto Nogaro, con il vetro satinato e quello magnetronico, oltre il funzionamento degli uffici, delle spedizioni e della manutenzione. Il risultato è che ha omesso di dire che il tutto non ha motivo di esistere e di continuare qui in Capitanata, insistendo sul territorio perché non rifacendo il forno di Manfredonia, e quindi non producendo più vetro float, non vige più la condizione redditizia ed economica per continuare a mantenere questi asset a 800km di distanza. Il risultato, di conseguenza, è che il vetro satinato e quello magnetronico (già espressamente dichiarata la sua volontà alla delocalizzazione), gli uffici e la manutenzione non avrebbero più motivo di esistere. In più il Patron Sangalli nella sua lettera aggiunge che gli dispiace constatare che il sindacato non abbia approvato con favore la salvaguardia di 70/80 unità.  Il sindacato non approva con favore che si dica che a Manfredonia si esclude la sola linea di produzione float legata al forno, cioè solo 170 unità lavorative buttate per strada con una prospettiva di ripartenza del sito produttivo e di tenuta a medio termine per le restanti 70/80 unità pari a zero, accusando la RSU di voler spingere l’intero Gruppo verso il fallimento attraverso il diritto allo sciopero. Tanto da dichiarare che per questo fine non sono stati lesinati mezzi estremi, quali uno sciopero ad oltranza, il blocco delle attività nella palazzina uffici che dovrebbe dare servizi a tutte le società del gruppo compresa Porto Nogaro, società deputata all’acquisto di taluni asset di Manfredonia al fine di sostenere le esigenze di concordato. Da queste dichiarazioni si evince nettamente l’intenzione di acquistare, dopo il concordato, attraverso un fitto di ramo d’azienda gli asset che a lui interessano per completare la gamma di prodotti presso Porto Nogaro per poi, appena ci sarà la liquidità a disposizione, delocalizzarli come dichiarato e presentato nel primo piano industriale bocciato dalle banche all’inizio di Dicembre. La Sangalli Vetro Porto Nogaro è controllata dalla Sangalli Vetro Manfredonia per circa il 50% che a sua volta controlla la Sangalli Vetro Satinato e Magnetronico. Infine, Patron Sangalli, sempre nella lettera, ha omesso di dire che ha violato il diritto alla famiglia, non retribuendo parte o tutta la tredicesima mensilità ai dipendenti della Sangalli Vetro Manfredonia, perché in sciopero; a Porto Nogaro, mentre, anticipava anche senza cedolini buste paga. Lo Stato Italiano, i Comuni, la Provincia, la Regione Puglia, la stessa Associazione Industriale di Foggia dovrebbero costituirsi parte civile nei confronti del Presidente perché da un lato chiedeva aiuto per la difficoltà economica che l'azienda sta attraversando e dall'altro metteva in piedi un piano industriale che prevede il depauperamento di un'azienda e di conseguenza del territorio in cui produce e delle sue maestranze…….».

 

 

 

RICOSTITUITA LA SEZIONE A.M.C.I. A LUCERA

Pubblicato : sabato, 27 dicembre 2014
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Grazie alla tenacia del Dott. Enrico Scarano è stata ricostituita la Sezione A.M.C.I. a Lucera. Nei giorni scorsi nella sala Convegni del Seminario Vescovile, alla presenza di S.E. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Lucera – Troia è stata inaugurata la sezione diocesana della Associazione Medici cattolici Italiani (AMCI). L'A.M.C.I. è riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana; aderisce alla Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali; collabora con il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute) e con la Pontificia Accademia per la Vita; per il conseguimento delle sue finalità istituzionali opera con altre organizzazioni scientifiche e professionali; è membro della Federazione Europea e Internazionale dei Medici Cattolici; partecipa al Forum di Associazioni e Movimenti di ispirazione cristiana che operano in campo socio-sanitario.

Scopi della Associazione sono:

•          provvedere alla formazione morale, scientifica e professionale dei medici;

•          promuovere gli studi medico-morali, ispirandosi ai principi della Dottrina Cattolica e nel fedele rispetto del Magistero della Chiesa;

•          animare e difendere lo spirito di autentico servizio umano e cristiano dei medici nel rapporto con l'ammalato;

•          agire per la sicurezza del più dignitoso esercizio della professione e per la tutela dei giusti interessi della classe medica;

•          educare i Soci alla retta corresponsabilità ecclesiale praticando anche una efficace attività caritativa nell'esercizio della professione;

•          favorire l'evangelizzazione del mondo sanitario per la realizzazione, unitamente agli ammalati e agli altri operatori sanitari, di un'autentica comunità che testimoni i valori cristiani della vita;

•          sviluppare il collegamento e la collaborazione con le altre istituzioni e associazioni sanitarie cattoliche, anche con iniziative volte all'inserimento e alla valorizzazione dei gruppi di volontariato; Possono aderire all'AMCI come Soci ordinari i laureati in medicina e chirurgia e in odontoiatria. Possono iscriversi come Soci aggregati gli studenti in Medicina dell'ultimo biennio e i diplomati dei corsi universitari per le professioni sanitarie nell'ambito della Facoltà di Medicina nonché i laureati in discipline affini (Infermieri, Fisioterapisti, Tecnici di Laboratorio e di Radiologia, Biologi, Chimici, Psicologi, ecc.). Possono essere nominati Soci onorari quelle personalità che abbiano acquisito, nel campo della medicina e delle scienze affini, particolari benemerenze al servizio della Chiesa, della società e dell'Associazione. Possono essere Soci sostenitori persone, Enti, Associazioni, Fondazioni che liberamente, secondo le modalità concordate con la Presidenza Nazionale, contribuiscono al raggiungimento degli scopi dell'AMCI. L'AMCI ritiene sua caratteristica fondante la fedeltà al Magistero della Chiesa, la disponibilità alla collaborazione a livello parrocchiale e diocesano. L'AMCI scambia la collaborazione per il conseguimento delle sue finalità istituzionali con altre Organizzazioni scientifiche e professionali facenti parte della Federazione europea (FEAMC) ed Internazionale (FIAMC) dei Medici Cattolici. L'AMCI cura in modo particolare la formazione del medico promuovendo studi, incontri, ricerche, intese alla "umanizzazione" della Medicina e alla promozione dello spirito di servizio ispirandosi al Magistero della Chiesa Cattolica. L'AMCI collabora attivamente con la Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali, è presente nella Consulta Nazionale della Pastorale Sanitaria della CEI; ha istituito, insieme al Movimento per la Vita, il FORUM di Associazioni e Movimenti di Ispirazione Cristiana operanti in campo socio-sanitario (Presidente del FORUM è lo stesso Presidente dell'AMCI). È presente nei vari Comitati regionali e locali di Bioetica. Ha istituito, con altri organismi cattolici, la SIBCE (Società Italiana di Bioetica e dei Comitati Etici). Collabora attivamente con i Centri di Aiuto alla Vita, con le comunità terapeutiche e con le varie sedi delle CARITAS Diocesane. Inoltre i responsabili nazionali dell'AMCI seguono meticolosamente, anche partecipando ad audizioni presso le Commissioni Affari Sociali del Senato e della Camera, l'iter di alcune leggi con grande valenza etica.

Il Consiglio Direttivo della Sezione AMCI di Lucera – Troia è costituito da:

•          Presidente: Dott. Enrico Scarano

•          Vice Presidente: Dott.ssa Maria Teresa De Vita

•          Segretario: Dott. Pietro Iorio

•          Tesoriere: Dott. Giuseppe Lembo

•          Consigliere: Dott.ssa Anna Maria D’Apollo

•          Assistente Spirituale: Don Ciro Fanelli

L’Associazione ha sede nel Palazzo Vescovile e può essere contattata scrivendo alla e-mail [email protected] o tramite il profilo Facebook Amci Lucera Troia.