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Notizie del 19 dicembre 2014

TORNEO DI BENEFICENZA

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014

TORNEO DI BENEFICENZA 

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DEDICATO

AI BAMBINI DI S.GIUSEPPE

SI SVOLGERA’ DOMENICA 21 / 12 / 2014

PRESSO SALA POKERKKKK DI FOGGIA

 VIA GENOVEFFA DE TROIA 27

IL TORNEO INIZIERA’ ALLE ORE 20:00

Foggia, ’Paiadea acquatica e solidale’ per bambini dai 3 mesi ai 3 anni

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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L’AS.SO.RI Onlus di Foggia (in via Biagi 3) apre le porte ai bambini e alle famiglie sabato 20 dicembre, dalle ore 9.30 alle 11.00, per promuovere il progetto 'Paiadea acquatica e solidale'. Destinatari dell'iniziativa sono i bambini, nella fascia d'età compresa tra i tre mesi di vita e i tre anni, ed i loro genitori che nella mattinata di sabato potranno entrare in acqua per sperimentare una delle attività extracurricolari promosse dall'AS.SO.RI. L’associazione, da decenni impegnata nella promozione socio-culturale, sportivo dilettantistica e nella riabilitazione dell’handicappato, è risultata tra i vincitori del bando 'Orizzonti Solidali 2014' per il finanziamento di iniziative di responsabilità sociale. Il progetto ‘Paiadea acquatica e solidale’, che si fonda sulla filosofia di crescere in salute attraverso una buona alimentazione e una sana attività sportiva in una costruttiva performance sociale, si rivolge ai bambini – nella fascia d’età compresa tra i tre mesi di vita e i tre anni – accolti in asilo nido. La finalità del progetto è di soddisfare i bisogni emergenti del territorio attraverso l’allestimento di uno spazio-gioco in acqua, seguendo i principi dell’attività motoria adattati in acqua. “Vogliamo rendere accessibili a tutti, nell’ottica dell’inclusione sociale e dell’integrazione, le attività ludico-educative in acqua, per garantire la partecipazione all’attività fisica importante in questa fase della vita”, afferma Costanzo Mastrangelo, presidente AS.SO.RI. Il progetto è promosso dalla Fondazione Megamark Onlus, vanta il patrocinio della Regione Puglia e dell’Assessorato al Welfare ed è organizzato in collaborazione con i supermercati A&O, Dok, Famila e Iperfamila. 

da spaziosociale.it

Foggia, la Biblioteca cerca ’Donatori di Voce’ per registrare libri parlati

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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“Mamma, papà, mi leggete una favola?” Quant'è bello ascoltare qualcuno leggere qualcosa specie quando vogliamo rilassarci, chiudendo gli occhi e lasciando spazio all'immaginazione. Crescendo scegliamo cosa leggere e lo facciamo in autonomia. Ma non è così per tutti, pensiamo ad anziani con difficoltà di lettura, ipovedenti, disabili fisici, persone ospedalizzate o affette da dislessia. Per rispondere a questo bisogno è nato il progetto ‘Libro Parlato Lions' presentato presso questa mattina presso la Biblioteca Provinciale di Foggia, nell'ambito dell'iniziativa ‘Donatori di voce'. Si tratta di un'audiobiblioteca dedicata a non vedenti, ipovedenti e dislessici nata nel 1975 su iniziativa del ‘Lions Club di Verbania', che raccoglie un catalogo di libri registrati interamente da una voce parlante. La ‘Magna Capitana' offrirà infatti la possibilità, per chiunque desideri donare la propria voce, di sostenere un provino secondo le procedure stabilite dal centro di Verbania. Tra i primi a sostenere il provino per donatori di voce gli alunni di tre scuole campione della nostra città (il liceo ‘C. Poerio' e gli istituti comprensivi ‘'Catalano-Moscati e ‘Foscolo-Gabelli'), ma l'opportunità di donare la propria voce è aperta a tutti coloro che vogliono regalare qualcosa agli altri. L'accesso all'audiobiblioteca avviene mediante un'iscrizione online dal sito del progetto inserendo i propri dati e allegando un certificato medico di comprovata invalidità. E per coloro che non abbiano la possibilità di collegarsi ad internet è in programma l'attivazione di sentinelle che possano orientare e assistere gli utenti con disabilità nelle procedure di accesso al servizio. Il convegno si è aperto con i saluti delle istituzioni, del direttore della Biblioteca Provinciale Franco Mercurio, la coordinatrice del progetto Enrichetta Fatigato e i rappresentanti del Lions Club di Foggia e Lucera. A seguire, la relazione di Annamaria Antonucci, psicologa dell'Associazione italiana di ricerca in psicopatologia dell'apprendimento di Puglia e Basilicata, che ha focalizzato il suo intervento sull'efficacia del libro parlato come strumento compensativo per disturbi dell'apprendimento, il cui utilizzo è auspicabile nelle scuole; e la relazione di Giovanni Agresti,   docente dell'Università di Teramo, che ha evidenziato come le minoranze siano invisibili, inudibili e quanto il libro parlato e i media digitali siano importanti per rendere noto all'opinione pubblica culture e lingue sconosciute. Triste tuttavia pensare come un progetto così bello veda luce in un momento politico-culturale delicato che non lascia alla biblioteca la certezza di poter garantire i servizi essenziali per il 2015.

Comuni Bicicloni, in Puglia c’è ancora molto da ’pedalare’

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014

In Puglia c'è ancora molto da ‘pedalare' per ridisegnare la mobilità urbana in una logica di sostenibilità, sicurezza, efficienza e qualità ambientale. Lo dimostra il dossier ‘Comuni Bicicloni 2014' realizzato da Legambiente Puglia che fotografa lo stato della mobilità nei Comuni pugliesi. Del resto, l'obiettivo dell'iniziativa punta da un lato a denunciare la scarsa attenzione delle Amministrazioni Comunali sul versante della mobilità sostenibile e dall'altro a premiare quelle Amministrazioni locali che favoriscono una mobilità in grado di soddisfare il più possibile le diverse esigenze di spostamento, quelle dei pedoni, dei ciclisti e del trasporto collettivo. E per realizzare il dossier, Legambiente ha raccolto i dati relativi all'anno 2013 attraverso l'invio di un cicloquestionario ai 258 Comuni pugliesi. Al questionario hanno risposto 72 Comuni, inutile dire che quello di Foggia non ha neanche azzardato delle risposte e di conseguenza non fa parte della classifica e non rientra tra i Comuni Bicicloni. Le classifiche, dunque, sono state elaborate prendendo in considerazione la capacità di soddisfare i quesiti presenti nelle macroaree: Infrastrutture (presenza di piste ciclabili, isole pedonali, zone a traffico limitato, zone 30); politiche sulla mobilità sostenibile (attività di sensibilizzazione, percorsi ciclabili per studenti e bambini realizzati dalle amministrazioni comunali, realizzazione di un Piano della Mobilità e presenza di un Mobility Manager); risposta dei cittadini alla mobilità sostenibile (quali mezzi di trasporto utilizzano i cittadini per gli spostamenti in città); ricezione turistica ed associativa (la presenza sul territorio di strutture turistiche e di associazioni che favoriscono e promuovono l'utilizzo della bicicletta, presenza di ciclofficine per la vendita, il noleggio e la riparazione di biciclette). Lo scenario delineato dal Rapporto Comuni Bicicloni 2014 non è confortante  ̶  commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – . I Comuni pugliesi devono ‘pedalare' ancora molto per ridisegnare la mobilità urbana in una logica di sostenibilità, sicurezza, efficienza e qualità ambientale. Se sul fronte delle infrastrutture si raggiunge la sufficienza, va peggio sulle politiche poste in essere per promuovere la mobilità sostenibile. A fare da contraltare, per fortuna, vi sono le associazioni attivamente impegnate in tal senso, a differenza delle strutture turistiche che sono carenti nel favorire la ciclabilità”. Sono 4 i Comuni vincitori, classificati in altrettante categorie: Accadia, Piccolo Comune Biciclone, premiato fra i Comuni sotto i 5.000 abitanti; Otranto, Medio Comune Biciclone, premiato fra i Comuni tra i 5001 e i 20.000 abitanti; Ostuni, Grande Comune Biciclone, premiato fra i Comuni con più di 20.000 abitanti; Bari, Comune Biciclone Capoluogo di Provincia, premiato fra i capoluoghi di provincia. Invece, due sono gli Enti che ricevono la Menzione Speciale per aver realizzato un progetto o una campagna per la promozione della mobilità sostenibile. Nei 72 Comuni pugliesi che hanno risposto ai cicloquestionari, quasi 1 milione di mq sono occupati da isole pedonali, e quasi 3 milioni da zone a traffico limitato (ZTL). Sono invece 112 le piste ciclabili a fronte di circa 2300 km di rete ciclabile. Le Zone 30, ovvero quelle zone fondamentali per la circolazione delle biciclette, in cui il limite massimo di velocità è pari a 30 km/h, sono presenti solo in 34 Comuni. I cicloparcheggi, considerando sia gli stalli che quelli ad interscambio, sono installati solo in 32 Comuni. Quanto alle politiche intraprese dai 72 Comuni per favorire la mobilità sostenibile, e nello specifico l'utilizzo della bicicletta, c'è ancora molto da fare. Solo 9 amministrazioni comunali hanno provveduto all'installazione del servizio di bike sharing (a Monopoli e a Ostuni è in corso di realizzazione). In merito alle attività di pedibus e bicibus, cioè dei percorsi protetti ‘casa-scuola' realizzati per i bambini, i Comuni che hanno attivato il servizio sono rispettivamente 14 e 2. Restando sempre nell'universo scuola, le amministrazioni concentrano la loro attenzione sull'installazione dei ‘divieti di sosta' nelle aree antistanti gli edifici scolastici, presenti in 55 Comuni. Le cifre tornano a essere molto basse se consideriamo il piano della mobilità, realizzato solo in 8 Comuni e il mobility manager, la cui figura è presente solo a Bari e a Lecce. Gli unici Comuni, invece, a possedere l'ufficio biciclette sono Andria, Bari, Barletta, Castellaneta, Lecce e Melendugno. Sono 29 i Comuni che ogni anno organizzano almeno una attività comunale di sensibilizzazione, informazione o comunicazione sui temi della mobilità sostenibile (come ad esempio le domeniche ecologiche, la settimana europea della mobilità sostenibile). Modesti e incompleti i dati sul modal split, ossia l'analisi sulla ripartizione modale degli spostamenti in città suddivisi tra pedoni, ciclisti, trasporto pubblico, moto e auto. In base al campione considerato, i pugliesi si impegnano molto sul fronte associativo: in 40 Comuni sono infatti presenti associazioni attivamente impegnate sui temi della mobilità, dove vengono organizzate attività concrete sul territorio (escursioni, manifestazioni e ciclopasseggiate). Le ciclofficine per la vendita, il noleggio e la riparazione delle biciclette, sono presenti in 39 Comuni. Deludente invece il dato relativo alle strutture turistiche che favoriscono la ciclabilità, presenti solo in 14 Comuni: un aspetto fortemente negativo, se pensiamo che la nostra regione accoglie ogni anno numerosi turisti provenienti dall'Italia e dall'estero. 

Manfredonia, al via il ’lavoro minimo di cittadinanza’

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014

In attesa della riforma sul lavoro del governo, la Regione Puglia già dalla scorsa estate si è adoperata per intervenire sulla situazione occupazionale mediante l’attivazione di ‘cantieri di cittadinanza’ e il protocollo d’intesa ‘Per un lavoro di cittadinanza’. Manfredonia è stato il primo Comune della provincia di Foggia a siglare ieri 17 dicembre il protocollo con la Regione Puglia sul lavoro minimo di cittadinanza e cantieri di cittadinanza a complemento del quale è stato approvato, con delibera di Giunta n. 305, l’Avviso pubblico funzionale alla creazione di una banca dati dei destinatari degli interventi. "Procederemo in tempi brevi nello stilare una banca dati – spiega il sindaco Angelo Riccardi – destinata a selezionare, in una prima fase di sperimentazione, i percettori di ammortizzatori sociali che versano in condizioni di particolare fragilità. Ciò allo scopo di intraprendere azioni volte all’inserimento e al reinserimento lavorativo”. I ‘cantieri di cittadinanza’ – aperti a comuni associati negli Ambiti Territoriali di Zona e degli organismi di diritto pubblico – sono una misura volta all’inserimento socio-lavorativo dei disoccupati di lunga durata e degli inoccupati favorendo l’inclusione sociale di soggetti di particolare fragilità. All’interno di questa azione, la Regione – come spiega la delibera L. n. 37/2014 – ha sottoscritto il protocollo d’intesa ‘Per un lavoro di cittadinanza’ con Cgil, Cisl, Uil e Ugl Puglia. Attraverso i cantieri verranno realizzate opere e servizi di pubblica utilità a fronte di misure di sostegno al reddito per il contrasto della povertà. L’azione si avvale di una copertura finanziaria di 4.000.000 euro con la possibilità di ulteriori fondi strutturali, nazionali e comunitari assegnati alla Regione. La durata dell’intervento è di 6 mesi con possibile proroga a 12 per motivate esigenze. Il compenso per i beneficiari sarà di 23 euro al giorno per un massimo di 5 ore lavorative per un totale di 130 ore semestrali. L’indennità mensile è inoltre comprensiva di percorsi formativi per la riqualificazione e la crescita professionale dei beneficiari. Hanno preceduto la città di Manfredi, 39 comuni della provincia di Lecce che hanno siglato il protocollo a fine luglio scorso, e a ruota quelli della provincia di Bari e Bat (Taranto ha incontrato a riguardo la Regione il 9 dicembre). Nella difficile situazione occupazionale e sociale di Foggia, specie in un momento storico di sofferenza economica e di tagli al welfare, un’opportunità come questa cade a fagiuolo per ridare respiro alle necessità dei meno abbienti ed intervenire in modo collaterale sul fenomeno della criminalità e microcriminalità. Qualsiasi cambiamento economico, sociale e culturale non può prescindere dalla capacità del lavoro di restituire dignità, speranza e benessere. Ad oggi, tuttavia, il Comune di Foggia è l’unico tra i centri più grandi della Puglia a non aver ancora sottoscritto il protocollo. Attendere ancora rischiando di perdere i fondi per implementare le politiche locali di welfare già in atto, sarebbe una grave colpa, un lusso imperdonabile. Questa città è stata fin troppo piegata da logiche di potere autoreferenziali anziché rivolte alla collettività. Ora più che mai, dunque, diviene un atto dovuto da parte delle istituzioni rispettare pienamente il ruolo di rappresentanti della cosa pubblica e dei bisogni pubblici. Sarebbe davvero un bel regalo di Natale nonché slancio verso un nuovo – e si auspica – migliore anno.

da spaziosociale.it

PIANO SOCIALE DI ZONA: APRICENA E TORREMAGGIORE CHIEDONO IL COMMISSARIAMENTO

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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APRICENA – “Non possiamo continuare a fare da stampella alle inadempienze del Piano Sociale di Zona e del Comune di San Severo, esponendo a rischio di danno erariale le nostre casse comunali. Ecco perché abbiamo proposto una mozione per chiedere il commissariamento del Piano, passata a maggioranza nell’ultima riunione di coordinamento. Nessuno di noi vuole sospendere i servizi socio-assistenziali, ma è giusto che i nostri Concittadini conoscano i responsabili di questa situazione”. I Sindaci di Apricena e Torremaggiore, Antonio Potenza e Costanzo Di Iorio criticano l’operato dell’Ambito, che dal 2012 non trasferisce a tutti i Comuni i fondi per il cofinanziamento dei servizi socio-assistenziali, già giunti dalla Regione Puglia. Apricena e Torremaggiore vantano crediti, in totale, per centinaia di migliaia di euro. Il solo Comune di Apricena, tra Asilo Nido “Don Tonino Bello”, trasporto disabili e centro “La Ninfea” deve incamerare oltre 300mila euro. “È una situazione inaccettabile.

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Da più due anni anticipiamo la quota che dovrebbe versare il Piano Sociale. Come Amministratori ci siamo presi la responsabilità di avallare delle proroghe, rischiando sulla nostra pelle. Dopo la mozione passata in coordinamento attendiamo sviluppi dalla Regione Puglia”. “Alla riunione dell’Ambito – prosegue Potenza – ci siamo recati insieme ai Cittadini che usufruiscono dei servizi. Anche loro hanno ampiamente compreso le problematiche che devono affrontare i Comuni. Non abbiamo alcuna intenzione di chiudere o sospendere questi servizi essenziali per la collettività”. Siamo disposti ad andare avanti, a presentarci al Comune di San Severo e a Bari e ad incatenarci, se necessario, davanti le sedi opportune per far valere i diritti dei Cittadini. Non è concepibile che il Piano Sociale di Zona non abbia un conto corrente dedicato per incamerare i fondi provenienti dalla Asl e dalla Regione. Tutto viene trasferito al Comune di San Severo, con i soldi che restano bloccati in quelle casse. È una situazione non più sostenibile, che mette sul lastrico gli altri Comuni dell’Ambito. I problemi di Apricena e Torremaggiore sono condivisi anche dagli altri centri del territorio, come si evince dai verbali delle riunioni di coordinamento. Ecco perché chiediamo il commissariamento: a questo punto – concludono Potenza e Di Iorio –  riteniamo sia meglio far gestire i fondi e i servizi direttamente dai nostri Comuni”.

Ufficio Stampa Comune di Apricena

Il corto ‘Treno’ finalista al festival Cinemavvenire di Roma. Nei prossimi giorni il primo ciak di ‘Oh My God’ con un cast d’eccezione

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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FOGGIA, 19 dicembre 2014 –  Grande risultato per la Dream&Life, l'associazione di produzione e cinematografica di Capitanata che con il suo corto 'Treno' è arrivata in finale al festival internazionale Outlook – Cinemavvenire di Roma. il corto , girato l'anno scorso nel mese di settembre sui Monti Dauni con il patrocinio  del Comune di Sant'Agata,  è stato diretto da Guido Di Paolo..La sceneggiatura, firmata da Guido Di Paolo , Fabrizio Errico , Maristella Mazza e Francesca Di Gianni, vede come protagonista Tom, un uomo dalla vita normale che d'un tratto assume atteggiamenti incomprensibili allo spettatore, che solo alla fine del corto riuscirà a ricomporre il quadro. Gli interpreti principali sono Amedeo De Paolis , Ennio De Paolis , Annamaria Casamassima , Stefano Corsi , Fulvio Di Martino e Maddalena Zoppoli. La notizia della selezione ad Outlook- Cinemavvenire arriva alla vigilia di due altri appuntamenti per l'associazione.   A breve sarà presentato il documentario' Scurìa-le città sono di chi le ama' che racconta l'avventura dell'omonimo  centro sociale foggiano. Nei prossimi giorni ci sarà il primo ciak del film 'Oh My God' scritto da Tony Di Corcia e diretto da Guido di Paolo. Il cast d'eccezione vede la presenza di  Tony Di Corcia, Adriano Santoro,  Michele Stella e Luca Varone.  Il film affronta il tema delicato dell'omosessualità e verrà distribuito in formato blu Ray nei maggiori festival nazionali. Nata nel 2010, la Dream&Life è una Associazione Culturale Cinematografica Indipendente con l'obietti vo di produrre e diffondere prodotti audiovisivi originali valorizzando i talenti artistici e tecnici di Capitanata. Inoltre, si propone di condensare le varie individualità creative in un unico contenitore espressivo che si concretizza nella produzione di artefatti audiovisivi (cortometraggi, medio metraggi, lungometraggi, documentari, sit-com etc) che costituiscono uno strumento di comunicazione complesso e di impatto immediato e forte.  A tal proposito la mission della Dream&Life è valorizzare il tessuto socio-culturale della Capitanata con attenzione alle risorse paesaggistiche, artistiche ed umane presenti nella Regione Puglia.

 

Al via un intervento completo di potatura e sanificazione degli alberi presenti in corso Garibaldi, viale Matteotti e viale Capuccini

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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Il Sindaco Francesco Miglio e l'assessore ai Lavori Pubblici e all'Igiene Urbana, Lino Albanese, hanno annunciato che sono partiti i lavori di potatura degli alberi presenti lungo corso Garibaldi, viale Matteotti e viale Capuccini.  “Questo intervento – spiega il sindaco Francesco Miglio – consentirà di risolvere i problemi lamentati dai residenti di quelle aree che da anni chiedevano una sistemazione agli alberi, inoltre abbiamo predisposto non soltanto una semplice potatura ma anche un intervento di sanificazione per valutare complessivamente lo stato di salute dei viali alberati della città”. I dettagli degli interventi sono stati illustrati dall'assessore Lino Albanese. “Erano anni – continua l'assessore Lino Albanese – che in città non veniva effettuata una potatura completa, che servirà anche ad evitare che gli alberi risentano dell'eccessivo peso dei rami causando pericoli per la pubblica incolumità. Le potature effettuate consentiranno un contenimento in altezza degli alberi dando così visibilità maggiore sia alle strade che ai residenti dei primi piani che si affacciano su quelle aree e che da tempo vivono situazioni di disagio”. Un intervento completo mirato anche a sanificare gli alberi, alcuni dei quali, affetti da carie. “La poca manutenzione degli scorsi anni – conclude l'assessore Lino Albanese – ci ha consegnato alberi affetti da carie sui quali con un intervento di sanificazione e cicatrizzazione siamo intervenuti. Ora l'Amministrazione Comunale è al lavoro per avviare una manutenzione ordinaria di tutto il verde pubblico, così da evitare di dover rincorrere sempre le emergenze e allo stesso tempo prevenire i disagi dei residenti”.

PROCLAMAZIONE VINCITORE VII EDIZIONE PREMIO ROCCO DRAICCHIO

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014

Con "Una bella Italia" sono Fabrizio Pizzulo e Valentina Marchesi i vincitori della VII edizione del Concorso Videmaker del Carpino Folk Festival! Grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato a realizzarlo, sono le parole di Fabrizio Pizzulo. E Grazie a chi l'ha votato, condiviso, guardato e apprezzato. Volevamo "raccontare" del Gargano, del canto popolare e di una Cultura che ha bisogno di essere tramandata in tutti i modi possibili. Rocco Draicchio ci ha lasciato in una notte di febbraio del 1998, in un incidente stradale. Un vuoto incolmabile è rimasto in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Tra queste, quelle che hanno avuto l'onore di continuare la sua opera, per sentirlo più vicino, hanno dato vita a un premio a lui intitolato per commemorarlo degnamente ogni anno nel corso della realizzazione del suo festival. 

I video in concorso sono stati:

"Il folklore di una terra" di Antonio Gerardo Risi

"Una bella Italia" di Fabrizio Pizzulo

"(S)Carpini…amo" di Gianni De Serio

"Lu Sole lu folk" di Maria Di Tuoro

Per la giuria tecnica cosi composta:

Antonella Gaeta – Presidente Apulia Film Commission

Giancarlo Piccirillo – Direttore Pugliapromozione

Fabio Porreca – Presidente Camera di Commercio di Foggia

Nicola Cirasola – regista

e per la giuria popolare che ha previsto il coinvolgimento di tutti fan della pagina ufficiale facebook del Carpino Folk Festival è risultato vincitore del premio Rocco Draicchio 2014 il video "Una bella Italia" di Fabrizio Pizzulo. Fabrizio vince un assegno di 800,00 euro che gli verrà consegnato in agosto nel corso della XX edizione del Carpino Folk Festival.

Hanno detto del video:

– Antonella Gaeta – Presidente Apulia Film Commission: Buona l'idea che lo regge e buono l'occhio documentario. Il senso della trasmissione generazionale e del "canto popolare come segno di comunione" va a segno.

– Giancarlo Piccirillo – Direttore Pugliapromozione: Perfetta aderenza alle richieste del bando. Ottima selezione di immagini ma di durata eccessivamente lunga.

– Fabio Porreca – Presidente Camera di Commercio di Foggia: bello, vivo (una fotografia splendida; focalizzazione sugli individui, sui volti)

In occasione della XIX edizione del Carpino Folk Festival, tenutasi nel mese di Agosto, l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival ha bandito un concorso video finalizzato a elaborare proposte e idee per qualificare l'intangible cultural heritage che il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni mira a valorizzare. L'intangible cultural heritage pur essendo molto fragile è un importante fattore per il mantenimento della diversità culturale di fronte alla crescente globalizzazione. La comprensione dell'intangible cultural heritage delle diverse comunità aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei modi di vita degli altri. L'importanza del festival di Carpino non è la manifestazione culturale in sé, ma piuttosto la ricchezza di conoscenze e competenze che si trasmettono attraverso di esso da una generazione a quella successiva. Il valore sociale ed economico di questa trasmissione di conoscenza rilevante per la comunità organizzatrice, col tempo si è dimostrato essere importante evidentemente anche per le migliaia di persone che annualmente si recano presso questo santuario delle tradizioni musicali. Il Premio Rocco Draicchio, oltre alla finalità descritta, consente di rivivere la location e i momenti più belli di una estate pugliese e contestualmente di raccontare e rendere conto di quanto un piccolo gruppo sociale è stata in grado di realizzare, attivare e produrre con il sostegno degli enti pubblici e di molti privati.

Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival

 

DI GUARDIA ALL’ASSOCIAZIONE PENSIONATI DI PUGLIA IL NUOVO PRESIDENTE E’ ANGELO MARSEGLIA DI BOVINO (FG)

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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Passaggio del testimone all’Associazione Pensionati della Coldiretti di Puglia. Nel corso dell’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali è stato eletto il nuovo Presidente fino al 15 dicembre 2018: è Angelo Marseglia, classe 1946, di Bovino in provincia di Foggia. Sostituisce Antonio Mansueto che ha guidato l’associazione dal 2010. I due vicepresidenti sono Lucrezia Angiulli di Monopoli e Ugo Giaracuni di Lecce. Per Marseglia, nato nel movimento giovanile della Coldiretti, continua a prendere forma il sogno che sin da bambino l’ha accompagnato di impegnarsi attivamente a beneficio dei coltivatori e della civiltà contadina. "Il dibattito assembleare – ha dichiarato il neo Presidente Marseglia  – è la testimonianza tangibile della dinamicità dell’associazione e della voglia di fare. Il consiglio direttivo uscente ha lavorato bene e sono convinto che i nuovi eletti dimostreranno lo stesso entusiasmo e capacità". “L’operosità, l’esperienza e l’entusiasmo dei nostri pensionati – ha commentato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – rappresentano un inestimabile patrimonio di saggezza, valori e tradizioni. Nel corso dell’Assemblea è stato disegnato un primo programma di attività che prevede azioni incentivanti per l’assistenza alla persona e proposte concrete per migliorare il reddito dei soci della Federpensionati Puglia”.

 

 

FOGGIA & SEGRETI

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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Foggia, per esempio. Una città relativamente nuova: dopo i sanguinosi bombardamenti che l’hanno devastata (e i danni dei precedenti terremoti) è stata ricostruita nel dopoguerra. Male, come avveniva allora: palazzina dopo palazzina, magari addossata a un edificio di pregio. Così, nonostante i lacerti di centro storico, il cuore della città somiglia molto a una periferia. Eppure. Eppure ci sono anche qui tesori nascosti. E non solo negli ipogei che la crosta di asfalto nasconde, cuore celato a chi non lo conosce di storia e memoria. A dare un’occhiata anche superficiale al Museo Civico si capisce subito: colpisce la ricostruzione della Tomba della Medusa, i suoi colori, il pregio delle finiture, e quella testa che guarda, cieca e accecante, a guardia di un aldilà misterioso. È dell’epoca daunia, 2.400 anni fa, singolare e ricca cultura preellenica. medusa foggiaDov’è la tomba, quella vera? Appena fuori città, ma può trovarla solo chi la conosce. A pochi metri dalla superstrada A14, località Arpi, avrebbe dovuto essere aperto un punto di ristoro per viaggiatori, a cui offrire con il caffè e il wc anche una visita a un luogo di arte e storia. Fallito il progetto, mai fatto lo svincolo, la tomba ipogea è protetta da una costruzione di cemento, metallo e vetri, una sorta di fermata di metropolitana piantata nel nulla. Anzi, sarebbe protetta se almeno il lavoro fosse stato consegnato: bloccato da un contenzioso legale con la ditta appaltante, invece, è solo abbandonato, tirassegno per vandali. Divelte le recinzioni, frantumate a pietrate le vetrate, le colonne di cemento in lento disfacimento eppure ancora involtate nella plastica, mosaici e decorazioni pittoriche sulle pareti quasi completamente compromessi. La tomba vera è lì, con quel che resta delle sue pareti pitturate, con i letti funerari e un fascino indicibile. È lì, preda di chiunque ma visitata da nessuno: una colonna è stata abbattuta per trafugarne il capitello. Chi volesse inerpicarsi fino a lì sui tratturi tra i campi agricoli (pomodori d’estate, cavoli finocchi e asparagi d’inverno) non incontrerebbe che gli sguardi ostili di chi lavora nei campi. E lo sgonnellare veloce di qualche prostituta che si nasconde sotto la strada o a ridosso della tomba con un suo cliente. Basterebbe poco a rimettere in sesto la zona, passando sopra all’estetica di quel brutto edificio di protezione. Ma tutto resta così, tanto che c’è chi parla, ora, di riseppellire la Tomba della Medusa per, almeno, preservarla com’è.

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Una resa. Herdonia foggiaEppure. Un salto di qualche secolo e qualche decina di chilometri e ecco Herdonia, a ridosso di Ordona. Una città romana dalla politica sfortunata: si alleò con Annibale che poi venne sconfitto, e dunque i suoi abitanti furono tutti deportati, le costruzioni distrutte e ferro e fuoco. Per poco: la costruzione della via Traiana ne fece di nuovo, almeno fino all’epoca federiciana, un luogo di commerci, tappa importante per i carri di grano di cui Roma aveva bisogno. Il Foro, la Basilica, il Macellum, le botteghe, le terme e l’anfiteatro sono lì a dimostrare l’opulenza dell’insediamento. Per vederli bisogna entrare nell’aia di una masseria, scivolarle accanto e affacciarsi sul terreno degli scavi, finora privati. Dall’erba alta piegata dal vento spuntano capitelli, colonnati, nelle botteghe ancora i recipienti di terracotta interrati, steli, mosaici… Quel che è stato scavato è un quarto appena dell’insediamento, andrebbe ripresa la campagna di scavi. Ma andrebbe anche protetta l’area, ancora incustodita, e fatto conoscere un luogo di grande bellezza, deturpato solo dalle grandi pale eoliche qualche centinaio di metri più in là.. Eppure. Alla periferia di Foggia, circondati da un quartiere intensivo e in rapida espansione, ci sono due luoghi che potrebbero sparire. Uno è la Masseria Reale: grandi saloni per conservare le derrate alimentari, volte a botte costruite con la tecnica delle bubbole (dette anche pignatelli o caccavelle, elementi vuoti e cilindrici di terracotta di gran lunga più leggeri dei mattoni) mura dipinte. La costruzione risale al diciottesimo secolo, ma vennero usate fondamenta del palazzo federiciano. Già, la Masseria Reale racconta anche la storia di Foggia Capitale, quando Federico II trasferì qui il cuore del Regno delle due Sicilie, venendo a soggiornarvi. E se del palazzo che si costruì nel centro di Foggia restano pochi brandelli e l’iscrizione del portale (Hoc fieri iussit Federicus Cesar ut urbs sit Fogia regalis sede inclita imp(er) ialis) alla Masseria Reale c’era il Palazzo d’estate: le cui fondamenta, probabilmente, danno sostegno alla Masseria Reale.

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Accanto, un bosco dove cacciare, e un vivarium con pesci ed uccelli. Il cui ovale, che dà il nome alla zona, Pantano, è ancora rilevabile dall’alto. masseria FoggiaA chi importa? La Masseria Reale è assediata da montagne di calcinacci e mattonelle sbreccate, risultato di ristrutturazioni o nuove costruzione, uno schifo. A difenderla dalle incursione dei vandali (alcune delle volte a botte sono già state distrutte a sassate o con bastoni) un’inutile rete da polli bucata in più parti. Anche se il pozzo è probabilmente un pericolo vero. Intanto la periferia avanza. Nuove palazzine si aggiungono alle palazzine già vuote di un quartiere che non ha servizi se non supermercati e centro commerciale. Le gru e le betoniere si spostano sempre più avanti, stringono a cerchio la Masseria e la testimonianza di Foggia Capitale. Poco importa che un sito neolitico sia già praticamente compromesso, poco importa che da lì parta il tratturo della transumanza, anche questa testimonianza a rischio. L’edilizia, sempre più “finanziarizzata”, risponde ad altre leggi. Foggia, e la sua storia. Non mancano alla città intellettuali di pregio, e istituzioni che fanno il loro dovere. Perché allora non prendere in mano la storia della città e delle sue terre, “adottare” la Masseria Pantano e la Tomba della Medusa, farne patrimonio di tutti, visitato, capito, amato? Una buona notizia c’è, almeno. Pare che l’esproprio di buona parte delle terre sotto cui si stende Herdonia sia in dirittura di arrivo, a breve dovrebbe essere espropriata anche la parte rimanente, quella già scavata. E dunque anche gli scavi riprenderanno insieme alla valorizzazione. Pare, speriamo.

da succedeoggi.it

 

Prosegue, a Foggia, la mostra su Domenico Caldara

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014
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E’ in corso a Foggia la mostra intitolata 'Pittore di Corte e ritrattista. Domenico Caldara, nel bicentenario della nascita 1814 -1897', curata da Luisa Martorelli, storica dell'arte presso la Soprintendenza al Polo Museale Napoletano ed autrice di fondamentali saggi sulla pittura napoletana dell’800, e da Francesco Picca, responsabile della Pinacoteca Civica “Michele de Napoli” di Terlizzi. L’evento, organizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia, in collaborazione con il Comune di Foggia e con il patrocinio della Regione Puglia, della Banca della Campania – Gruppo BPER-Banca Popolare dell´Emilia Romagna, è stato inaugurato lo scorso 15 novembre e sta avendo un buon riscontro di visitatori. In esposizione una settantina delle opere del pittore foggiano che ebbe notevole fama nell’ambiente di corte ed aristocratico della Napoli di metà ‘800. Nella galleria della sede della Fondazione Banca del Monte di Foggia (via Arpi 152), sono in mostra diversi ritratti che Caldara realizzò per famiglie aristocratiche pugliesi, ma anche dipinti con soggetti religiosi e storici e qualche paesaggio. Tanti i disegni, realizzati da Caldara con tecniche diverse ed esposti nella seconda sede della antologica, presso il Museo Civico di Foggia (al secondo piano della sede di Via Arpi 1) che abitualmente li conserva nella propria collezione che comprende anche numerosi ritratti di esponenti delle classi dirigenti foggiane. La mostra è visitabile fino al 17 gennaio 2015. L’ingresso alle sedi espositive è gratuito (anche presso il Museo civico di Foggia la gratuità è assicurata per chi visita soltanto le sale riservate alla mostra). E’ ancora possibile prenotare visite guidate, telefonando alla sede della Fondazione Banca del Monte di Foggia, in orari di ufficio, al numero 0881.712182 o inviando una mail a [email protected] 
Orari di visita: Fondazione: dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12.30 e dalle 17 alle 20. Domenica e festivi chiuso; chiusa nei pomeriggi del 24 e del 31 dicembre. 
Museo Civico: per tutta la settimana, la mattina dalle 9 alle 13. Martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 16 alle 19.

da teleradioerre.it

Foggia: 18 dicembre, Flai celebra Giornata Internazionale del Migrante

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014

In occasione della Giornata Internazionale del Migrante che cade il 18 dicembre, la FLAI CGIL, ponendo al centro il lavoro migrante in agricoltura, purtroppo aggredito dai fenomeni dello sfruttamento, del caporalato e di forme di abusi, celebrerà questa giornata in quattro località, quattro piazze d’Italia. "Ci sono" è lo slogan scelto per portare l'attenzione di tutti sulla condizione dei lavoratori migranti, troppo spesso invisibili o ancora peggio ignorati e dimenticati, seppure sono evidenti ed alla luce del sole le continue negazioni di diritti cui sono sottoposti. Schiavonea (CS), Gioia Tauro (RC), Mondragone (CE) e Foggia sono i luoghi in cui contemporaneamente il 18 dicembre, la Flai Cgil, insieme a rappresentanti della politica e delle istituzioni, sarà presente con la formula del Sindacato di Strada e con incontri ed assemblee nei luoghi di ritrovo dei lavoratori. Anche in questa giornata la Flai intende presidiare i territori, contattare i lavoratori migranti direttamente lì dove alloggiano (spesso veri e propri ghetti o tendopoli) o cercano lavoro per la giornata, dare corrette informazioni e supporto. Il 18 dicembre si vuole ribadire la necessità di intensificare a tutti i livelli gli sforzi nella lotta allo sfruttamento, a cominciare dal completamento delle norme contro il caporalato, che rafforzino quanto già previsto dall’art. 603bis del codice penale. A Foggia il programma prevede un’assemblea con i lavoratori al “ghetto di Rignano” a partire dalle ore 12.30. Alle 15 la delegazione della Flai si sposterà al cosiddetto “ghetto Ghana” in località Borgo Libertà per una seconda assemblea con i lavoratori migranti. All’incontro parteciperanno la segretaria nazionale della Flai, Sara Palazzoli; l’assessore all’Immigrazione della Regione Puglia, Guglielmo Minervini; il segretario generale della Cgil di Capitanata, Filomena Trizio; il segretario generale della Flai Puglia, Giuseppe Deleonardis; l’onorevole Arcangelo Sannicandro; il segretario generale della Flai di Foggia, Daniele Calamita.

IL CASO L.U.C. (LABORATORIO URBANO CULTURALE) A CULTURALMENTE IMPEGNATO

Pubblicato : venerdì, 19 dicembre 2014

Andrà in onda questa sera – venerdì 19 dicembre 2014 dalle ore 21:00 su Manfredonia Tv (Canale 645 del Digitale Terrestre e in streaming su www.manfredoniatv.it-,  l’appuntamento settimanale con “Culturalmente Impegnato”, il format culturale dell’emittente sipontina condotto da Felice Sblendorio. La settima puntata della seconda stagione – preludio delle feste natalizie – sarà incentrata su un approfondimento speciale sull’attività di alcuni luoghi culturali della Città di Manfredonia e della Provincia di Foggia. Nella prima parte del programma si parlerà della riapertura del Teatro “Umberto Giordano” di Foggia. L’ospite dell’incontro è Francesca Rinaldi, Soprano di fama nazionale ed internazionale, ultimamente convocata – come esperta del settore – per i nuovi progetti lirici dello storico teatro foggiano. Dopo l’inaugurazione con il concerto del Maestro Riccardo Muti e la stagione di prosa diretta da Michele Placido, il Teatro Giordano cerca di ripartire dalla lirica con le produzioni, con il coro stabile del teatro e con un susseguirsi di attività e concerti dedicati al mondo della musica lirica. Nel cuore del programma “L’Intervista” con il personaggio della settimana. Nella settima puntata si parlerà del L.U.C.  – “Peppino Impastato”, il Laboratorio Urbano Culturale della Città di Manfredonia. Ospite della puntata è l’Avvocato Marco Di Sabato, Vicepresidente della Cooperativa “Pandemia”, cooperativa sociale che ha gestito per quattro anni il laboratorio culturale cittadino.  Dopo quattro anni di gestione un confronto sulle attività, sui dati di questa nuova esperienza culturale per la città, sull’occupazione giovanile, sulle politiche giovanili, sulle polemiche legate alla gestione del Bar,  al budget disponibile per la gestione, al target di riferimento e le proteste dei vicini del Laboratorio Urbano Culturale. Ampio spazio per parlare del Bando della nuova gestione del L.U.C., vinto dal “Consorzio Libero” di San Severo che lo gestirà per sette anni con 161mila euro. Nell’ultima parte del programma spazio ai libri. “15 Minuti con L’Autore” per presentare le nuove proposte editoriali del territorio. L’ospite della puntata sarà Silvia Ortuso Mazzone, Autrice del libro: “ Ho Mangiato Pane Verde. Storia di Silvia” – Andrea Pacilli Editore.  Il libro, fondamentalmente pensata come un’autobiografia, è un racconto di denuncia sociale. Una denuncia contro tutti i soprusi e le vessazioni degli uomini sulle donne, una denuncia contro le donne che tacciono le angherie cui sono sottoposte dai loro uomini, talvolta rimettendoci la vita, una denuncia sociale contro l’ignoranza e i pregiudizi. Perché seguirci? Perché la cultura arricchisce (sempre), perché la cultura permette di superare tutti i limiti e perché la cultura è (libertà) di espressione e di parola.