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Notizie del 17 dicembre 2014

Donatori di Voce in Biblioteca Venerdì 19 dicembre 2014, nell’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia “La Magna Capitana”, presentazione dell’Audiobiblioteca con il progetto Libro Parlato Lions

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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Alla Biblioteca Provinciale di Foggia “La Magna Capitana” sarà possibile, previo provino, donare la propria voce per registrare audiolibri nell’ambito del progetto Libro Parlato Lions. I dettagli saranno illustrati nel corso del convegno Donatori di voce in biblioteca, in programma venerdì 19 dicembre 2014, alle ore 10.00, nell’Auditorium della Biblioteca. Il Libro Parlato Lions è un’audiobiblioteca dedicata a non vedenti, ipovedenti e dislessici, nata nel 1975 su iniziativa del Lions Club Verbania, con la denominazione di Servizio del Libro Parlato per i ciechi d’Italia “Robert Hollman” del Lions Club Verbania, grazie al sostegno della “Fondazione Robert Hollman”. “Le biblioteche devono valorizzare la loro funzione sociale, offrendo servizi di welfare, capaci di aggiungersi e di integrarsi a pieno titolo con gli attori tradizionali dello stato sociale, perché nelle attuali società complesse e dell’informazione, le biblioteche sempre più diventano luoghi di scambio, di incontro, in cui si rinsalda il vincolo comunitario e di appartenenza”, sottolinea il Presidente della Provincia di Foggia Francesco Miglio, ricordando che il cambiamento delle biblioteche valorizza il loro ruolo di centri dell’educazione permanente. Grazie all’utilizzo di nuovissime tecnologie, il Libro Parlato Lions può oggi essere utilizzato dalle persone impossibilitate, per varie ragioni, a leggere in autonomia: anziani con difficoltà di lettura, disabili fisici e psichici, persone ospedalizzate o affette da dislessia. Sede del Libro Parlato Lions sin dal 2007 – a seguito di una convenzione stipulata tra la Provincia di Foggia, il Club Lions “Giordano” di Foggia e l’Associazione Amici del Libro Parlato di Verbania – la Biblioteca Provinciale rilancia ed espande questo servizio. Dalla data della sua nascita, infatti, l’audiobiblioteca del Libro Parlato Lions è in continua evoluzione: la conversione digitale degli audiolibri, in particolare, consente il loro trasferimento via Internet agli utenti in possesso di credenziali d’accesso.La Biblioteca Provinciale e il Distretto Lions Puglia intendono sostenere e potenziare il servizio dell’audiobiblioteca anche attraverso attività promozionali e divulgative che coinvolgeranno gli studenti. Alla ripresa delle attività didattiche, dopo la pausa natalizia, nel mese di gennaio, tre scuole-campione, prenderanno parte al progetto, partecipando ai provini per donatori di voce, secondo le procedure stabilite dal Centro di Verbania. Si tratta del Liceo Psicopedagogico “Carolina Poerio” e degli Istituti Comprensivi “Catalano-Moscati” e “Foscolo-Gabelli” di Foggia. Il progetto è coordinato da Enrichetta Fatigato, bibliotecaria responsabile della Sala Consultazione della Biblioteca e referente del Libro Parlato Lions 1à Circoscrizione Distretto 108-AB Puglia I lavori del convegno si apriranno con i saluti delle autorità: Il Presidente della Provincia di Foggia Francesco Miglio; il Sindaco del Comune di Foggia Franco Landella; il Sindaco del Comune di Lucera Antonio Tutolo, il Governatore del Distretto Lions 108 AB Puglia Giovanni Ostuni. Dopo gli interventi del Direttore della Biblioteca Franco Mercurio e di Gianfranco Nassini, Officier Libro Parlato Lions – Distretto 108-AB Puglia Lions Clubs International, seguiranno le relazioni. In particolare, Annamaria Antonucci, Psicologa dell’Associazione italiana di ricerca in psicopatologia dell’apprendimento di Puglia e Basilicata, interverrà sul tema Strumenti compensativi nelle difficoltà di lettura; Giovanni Agresti, docente dell’Università di Teramo, si occuperà di Tecnologie digitali e comunità linguistiche minoritarie; Giulio Gasparini, Presidente dell’Associazione Amici del Libro Parlato per i Ciechi d’Italia “Robert Hollman” del Lions Cub Verbania, illustrerà L’audio biblioteca dei Lions. Il convegno, che si avvale del patrocinio del comune di Foggia e del Comune di Lucera, è realizzato in collaborazione con Lions Club Foggia host, Lions Club Lucera, Lions Club Foggia Arpi, Lions Club Foggia e Leo Club Foggia Host e in partnership con l’Associazione Italiana Dislessia e con l’Associazione Italiana Ricerca e intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento – Sezione Regionale di Puglia e Basilicata.

Torna il Teatro Civile Festival di Legambiente per dire no al potere criminale. Legambiente e Libera insieme a Monte Sant’Angelo. Dal 28 al 30 dicembre, tre giorni di teatro, musica e parole per un rinnovato impegno antimafia 30 dicembre antemprima nazionale “L’amico degli eroi” di Giulio Cavalli liberamente ispirato alla vita di Marcello Dell’Utri

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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“La Mafia non esiste” è il titolo dell’ottava edizione del Teatro Civile Festival, che si terrà a Monte Sant’Angelo dal 28 al 30 dicembre. Il festival è diretto da Legambiente con la collaborazione di Libera e LUL Rita Atria e con il sostegno della Regione Puglia. Eroi ed antieroi sono i protagonisti dell’evento con teatro, musica e incontri. Sulla scena il 28 dicembre Alessio di Modica con “Ossa”, i cunti siciliani su Placido Rizzotto, e Vodisca Teatro che racconta le Storie di una Scampia viva e che reagisce contro il dominio criminale “Al di là della neve”, cioè al di là dello spaccio. Il 29 dicembre è la volta di Andrea Satta, versatile leader dei Tetes de Bois, che porta in scena “Munnizza”, spettacolo teatrale che racconta la vicenda umana di Peppino Impastato con lo sfondo sonoro delle sue registrazioni radiofoniche. Il 30 dicembre il debutto, con Giulio Cavalli che, con le musiche dal vivo di Cisco, porta in scena per la prima volta “L’amico degli eroi”, uno spettacolo liberamente ispirato alla vita di Marcello Dell’Utri. Due gli appuntamenti musicali con i Tetes de Bois il 29 e Cisco Bellotti il 30 dicembre. Due anche gli incontri: l’apertura del 28 dicembre con l’aperitivo antimafia delle cooperative cerignolane di Libera Terra e il dibattito del 29 dicembre dedicato al fenomeno delle Infiltrazioni mafiose nell’economia e nelle istituzioni. Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, evidenzia la valenza civica ed educativa del festival: "Teatro Civile Festival all'insegna dell'impegno contro la mafia, il malaffare, il degrado morale e culturale dei territori: questa la cifra della edizione di quest'anno, con una nutrita e felice presenza di spettacoli e di artisti impegnati nella tutela delle qualità fondamentali della società civile, la trasparenza, la correttezza, la pulizia morale. Saremo dunque tutti insieme, – continua Godelli – solidali e coesi, cittadini artisti e istituzioni: con uno sguardo attento volto alla speranza di un nuovo futuro, di un mondo più limpido e libero. " “La bellezza e l’educazione alla bellezza è il miglior antidoto contro l’arroganza e la prepotenza delle mafie e dell’illegalità. E quando l’arte del teatro si unisce all’impegno civile – ha dichiarato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – allora crediamo che questo possa essere il miglior mezzo per sollecitare le coscienze e diffondere bellezza. Le opere scelte per questa rassegna vogliono far riflettere sull’attualità riportando le parole di eroi della legalità come Placido Rizzotto e Peppino Impastato. Figure che non ci stancheremo mai di ricordare affinché anche i più giovani possano conoscere le azioni il pensiero di chi è stato ucciso per aver voluto difendere la legalità e il bene comune”.  “Un festival di teatro civile per scuotere le coscienze – dichiara Enrico Fontana, direttore di Libera – Il teatro, la cultura, l'arte in generale come capacità di rappresentare il nuovo, di vedere e andare oltre la superficie delle cose, di tradurre in un linguaggio accessibile e stimolante  ma non banale le aspirazioni più profonde delle persone, la fame di bellezza e di giustizia, la sete di conoscenza. Quando esprime questo, l'arte diventa un fatto non solo estetico ma sociale, educativo e, in senso lato, politico. E dà una mano a sconfiggere la superficialità, l’indifferenza e l’egoismo di cui si nutrono le mafie. Perché loro vogliono attorno a sé sudditi compiacenti, ignari o impauriti, non cittadini responsabili dei propri diritti e doveri”. “Mafia Capitale e le indagini sull'espansione nel centro nord dei tentacoli delle mafie rendono attuale la riflessione sulla vera natura del "mondo di mezzo" tra mafia, economia e politica”, spiega il direttore del festival, Franco Salcuni. “Ma alla scelta di dedicare proprio alle mafie l'VIII edizione del Teatro Civile Festival contribuisce anche uno spunto locale: l'attivazione da parte della prefettura di Foggia della commissione di accesso agli atti per l'accertamento di eventuali infiltrazioni mafiose nell'amministrazione di Monte Sant'Angelo, la città sede del festival. Un fatto che impone il massimo dell'attenzione da parte dell'opinione pubblica, anche se, da cittadini di questa comunità, ci auguriamo che l'indagine escluda qualsiasi inquinamento delle istituzioni”.

Legambiente circolo FestambienteSud di Monte Sant’Angelo – 3494597927

L’impianto di biogas delle fattorie di Casa Sollievo L’inaugurazione giovedì 18 dicembre alle 11.30 nell’azienda agricolo-zootecnica “Posta La Via”

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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Sarà il cardinale Domenico Calcagno, presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, ad inaugurare, giovedì 18 dicembre alle 11.30, il nuovo impianto di produzione di biogas dell'azienda agricolo-zootecnica "Posta La Via", la fattoria di Casa Sollievo della Sofferenza situata in località Amendola a San Giovanni Rotondo (al km 186,200 della SS. 89 Manfredonia-Foggia). All'inaugurazione saranno presenti anche monsignor Michele Castoro e Domenico Crupi, presidente e direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza e il relativo consiglio di amministrazione. L'impianto di biogas è composto da un "digestore", una vasca chiusa di forma cilindrica termicamente isolata e realizzata in cemento armato, che contiene la biomassa da digerire. A monte del digestore è stata installata una vasca per raccogliere liquami, letame e siero da latte, tutti prodotti di scarto dell'allevamento e della produzione di latticini. Il calore necessario al processo di digestione viene fornito dal cogeneratore alimentato con il biogas prodotto dall'impianto stesso. In questo modo l'impianto si autoalimenta e non richiede energia esterna. Inoltre l'acqua calda prodotta dal sistema viene recuperata e riutilizzata per il caseificio. Il risultato di tutto il processo è la produzione di energia elettrica – direttamente utilizzata dalle fattorie e in parte venduta al gestore della rete elettrica – e del digestato, un solido de-odorizzato utilizzabile per il compostaggio e per l'utilizzo agronomico come fertilizzante. Così Carlo Gatta, direttore delle fattorie dell'Opera di San Pio: «Stimiamo che, unitamente ai pannelli fotovoltaici già installati nel febbraio 2013, che producono 200Kwh, l'impianto per la produzione di biogas ci darà la possibilità di produrre altre 823.536 kwh all'anno. Aggiungendo anche l'impianto fotovoltaico di Masseria Calderoso, raggiungeremo così la produzione annua di 1.147.000 kwh. Il risultato sarà una riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera pari a 608 tonnellate. Si tratta di un'ulteriore conferma della sostenibilità ambientale dell'Opera di San Pio che utilizza, per buona parte del suo approvvigionamento alimentare, prodotti a "Km 0" delle proprie fattorie e del territorio circostante». L'impianto è stato finanziato in proprio per il 60% e per il 40%, tramite il Gal Gargano, dai fondi PSR 2007/2013 misura 311 "Diversificazione in attività non agricole". L'azienda "Posta la Via" si sviluppa su oltre 200 ettari di terreno coltivato, in località Amendola in agro di San Giovanni Rotondo, con una allevamento di circa 700 bovini da latte e da carne, nati in azienda e alimentati con foraggio di propria produzione. Il latte così ricavato viene trasformato dal caseificio aziendale in diversi prodotti latto-caseari. La "Masseria Calderoso", in agro di San Marco in Lamis, invece, si estende per 71 ettari e comprende 12.000 piante di olive secolari per produrre olio extravergine di oliva da agricoltura biologica, molito direttamente in masseria. Tutti questi prodotti forniscono sussistenza all'Opera di San Pio finendo nel piatto dei pazienti e degli ospiti delle 3 strutture: l'IRCCS Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza", la residenza per anziani "Casa Padre Pio" e il Centro di Accoglienza "Santa Maria delle Grazie". L'eccedenza dei prodotti viene venduta nelle 5 rivendite aziendali, 3 a San Giovanni Rotondo e le rimanenti a Manfredonia e Foggia.

 

Nell’ambito del progetto di “Orto-silvoterapia” di Orsara di Puglia “Adotta un albero di Natale” Alle ore 12.00 consegna di un abete rosso alla ASL FG

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014

Questa mattina, alle ore 12.00, presso la Direzione Generale della ASL FG, si è tenuta  la cerimonia di consegna e di posizionamento di un albero di Natale all'ingresso della sede di piazza della Libertà, alla presenza del direttore generale Attilio Manfrini. Subito dopo, un secondo albero è stato consegnato alla direzione del Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL FG, in via Nedo Nadi. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di "Orto-silvoterapia", promosso dal comune di Orsara di Puglia, in collaborazione con l'ARIF (Agenzia Regionale Attività irrigue e Forestali), il Centro Salute Mentale ed il Centro Diurno "Itaca" di Troia, il Consultorio Familiare di Orsara di Puglia e realizzato dalla cooperativa sociale "Medtraining". Tra le varie attività previste dal progetto c’è infatti quella denominata "Adotta un albero di Natale": numerosi alberi con radici della specie "peccio" o abete rosso (Picea abies) sono stati preparati ed addobbati dal gruppo di lavoro del progetto che li sta consegnando in questi giorni alle istituzioni pubbliche e private più rappresentative del territorio. Al termine delle festività natalizie, l'albero potrà essere piantato, a cura di chi lo ha ricevuto, in un posto prescelto, dandone conferma al gruppo di lavoro per la catalogazione ed il monitoraggio successivo. Il prendersi cura di una pianta, vederla crescere, fiorire, diventare grande, e poi albero, bosco, foresta, significa ridare speranza per ricolmare la natura, ma significa anche prendersi cura della persona, degli spazi, degli affetti e delle relazioni che nutrono la vita della comunità che tutto contiene. Il progetto di "Orto-silvoterapia", della durata di otto mesi, prevede inoltre, una serie di azioni formative e laboratoriali nell'ambito di attività forestali ed ortocolturali che si svolgono presso il vivaio forestale "Acquara" di Orsara di Puglia.

A PIETRAMONTECORVINO UN NATALE “INTRAMONTABILE” Il 22 dicembre si festeggeranno i centenari del Paese. Calendario ricco di eventi

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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PIETRAMONTECORVINO – Natale ricco di appuntamenti a Pietramontecorvino, dove l’Amministrazione proporrà eventi per tutti i gusti. Si è partiti l’8 dicembre con “E’ sul nu sonn”, la commedia teatrale di Alfonso Piccirillo, e il tutto si concluderà il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Il clou si avrà il 22 dicembre alle ore 17 presso il Teatro comunale, in cui verranno festeggiati i centenari di Pietramontecorvino (sette solo nel 2014). Un evento, denominato “Pietra, un paese longevo”, che avrà come obiettivo quello di omaggiare la “lunga vita” degli abitanti della città e la qualità della vita che si respira in paese, e che vedrà la partecipazione del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dell’europarlamentare Elena Gentile. Poco prima, il 20 e 21 dicembre, alle ore 19 sempre al Teatro comunale, sarà in programma “Eh sì, a Pietra non si è mai soli”, spettacolo dei ragazzi della scuola primaria e media nell’ambito del progetto umanitario “A Natale: tutti uniti per i bambini del Rwanda”, a cura di Scuola Primaria, CIF, La Formica e Terra Mia. Il 23 dicembre, a due giorni dal Santo Natale, ci si scambierà gli auguri con “Babbo Natale consegna i doni ai bimbi”, serata di festa con genitori e bimbi a cura delle associazioni Sbandieratori e Terra Mia. La sera di Natale, suggestivo concerto gospel alla chiesa madre, diretto dal maestro Francesco Finizio che presenterà “Cheryl Nickerson & Frances e Gospel Italian Singers”. Appuntamento invece al teatro comunale nel giorno di Santo Stefano: alle 21 sarà infatti possibile seguire “U pulverone da fest d’auste”, commedia teatrale a cura della compagnia La Formica di Alfonso Piccirillo. 

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Si continua il 27 dicembre al salone dell’infanzia dell’edificio scolastico con una serata danzante promossa dal gruppo Folk Terra Mia, su iniziativa della Direzione Didattica di Pietramontecorvino. Il 28 dicembre, alle ore 10, ci sarà spazio per la beneficenza in favore dei bambini del Rwanda: in programma ci sarà infatti “Marciamo insieme per la Solidarietà”, un percorso cittadino non competitivo di 4 km, a passo libero di marcia, con partenza da Piazza Martiri del Terrorismo. Sempre nella stessa giornata, inoltre, è prevista la replica dello spettacolo “U pulverone da fest d’auste”. L’antivigilia di Capodanno caldarroste, musica e vino terranno compagnia i cittadini dalle 19 in piazza Martiri del Terrorismo, in una serata promossa dall’associazione Protezione Animali. Il 6 gennaio, infine, spazio a “Un lunghissimo secondo”, recital in due tempi di Andrea Lo Vecchio, con Antonella Bucci e Mauro Mengali. Un calendario natalizio, insomma, ricco di appuntamenti che non annoierà di certo gli abitanti di Pietramontecorvino. “Abbiamo inteso programmare degli eventi che andassero incontro a tutte le esigenze dei nostri concittadini – afferma il sindaco Raimondo Giallella – in particolare, il 22 dicembre invitiamo tutti ai festeggiamenti dei nostri ultracentenari, un primato di longevità che conferma come a Pietra si viva bene grazie alla sua connotazione rurale, a una sana alimentazione, e l’Amministrazione continuerà a mettere al primo posto la qualità della vita dei nostri abitanti ”.

Comune di Pietramontecorvino

LE SFIDE DI EXPO 2015. SI E’ TENUTO A FOGGIA EXPO EXTRA TOUR

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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“La Capitanata e il nostro agroalimentare devono cogliere questa straordinaria opportunità di Expo 2015. Auspichiamo una regia unica, affinché un unico vagone pugliese si agganci al treno di Expo”. L’auspicio del presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo che ha fatto da padrone di casa ieri sera, a Palazzo Dogana, all’iniziativa “Le sfide di Expo 2015. Il cibo giusto: legalità e responsabilità”. Iniziativa voluta da Coldiretti Puglia e dal vicepresidente della commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, Colomba Mongiello che hanno fatto sì che anche a Foggia facesse tappa l’Expo extra Tour. La Regione Lombardia da un anno sta promuovendo l’esposizione universale tra gli operatori economici del mondo agricolo e agroalimentare, come ha spiegato ieri ai tantissimi operatori che affollavano il salone del Tribunale della Dogana, Gianni Fava, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia. “Expo 2015 è una grande opportunità economica. Ad oggi sono stati venduti 6milioni di biglietti all’estero. Si stima che i visitatori possano essere tra i 20 e i 24milioni. Un evento irripetibile che non può essere vissuto e confinato come un evento di Milano e della Lombardia. E’ un evento del nostro Paese. La vera sfida sarà quella di fare in modo che i visitatori stranieri si spostino dalla Lombardia e raggiungano altri luoghi, quelli dell’eccellenza agroalimentare italiana. E la  vostra provincia è uno di quei luoghi. Serve quindi – ha sottolineato Fava rivolgendosi anche all’assessore regionale pugliese all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni – una programmazione seria per far diventare Expo 2015, l’Expo dei territori. Expo sarà un successo non se i pugliesi saranno a Milano, ma se Milano arriverà in Puglia”. E la Capitanata con il “suo cibo giusto, buono e di qualità” ha tutte le carte in regola per fare in modo che questa sfida venga colta. E sul cibo, sulla qualità, sul rapporto tra città e campagna, sulla battaglia difficile che l’Italia deve combattere contro il falso made in Italy, sulla necessità che vengano utilizzate quelle norme approvate dal parlamento contro le sofisticazioni, si sono concentrati gli interventi di Agostino Sevi, direttore del dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Foggia, di Stefano Masini, responsabile area Ambiente e territorio di Coldiretti nazionale e della parlamentare Colomba Mongiello. “Spero che Milano e l’Italia non perdano l’occasione affinché ad Expo 2015 possa essere sottoscritto un protocollo sul cibo, sulla falsa riga di quello che è stato il protocollo di Kyoto per l’ambiente – ha auspicato la deputata del Pd – Dobbiamo difendere un sistema di eccellenza che l’Italia possiede”. A tirare le somme di una serata ricca di spunti, il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele: “Sta crescendo nella nostra regione l’attenzione nei confronti di quello che sarà un grande appuntamento. E noi abbiamo potenzialità incredibili. Dobbiamo fare in modo che quei sei mesi dell’esposizione universale siano per noi, per l’agroalimentare pugliese, per le sue imprese una palestra che contribuisca anche a modificare il sistema con il quale facciamo e si fa promozione. L’agroalimentare è un settore sano, l’agricoltura è un mondo sano. E siamo i primi a dover praticare la legalità e poi a richiederla con forza”. Nel corso del suo intervento Cantele ha pungolato l’assessore regionale Nardoni: “E’ il momento che il governo regionale dia risposte ai territori. Da troppo tempo, soprattutto negli ultimi mesi, in Regione Puglia non si sta decidendo. Una Regione che ambisce all’eccellenza non può pensare che la sua attività si blocchi per le primarie e poi per le elezioni regionali. Dobbiamo sederci e assumere quelle decisioni che i territori attendono”.

Teatro Manfredonia: il caso Ilva con “Capatosta” della compagnia Crest in scena sabato 20 dicembre per “Rigenera”

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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"Sono andato a parlare con gli operai. Per giorni, settimane. Solo loro potevano restituire la dimensione del dramma, di quella frattura insanabile fra salute e lavoro che si sta vivendo in maniera sempre più violenta negli ultimi mesi". Così Gaetano Colella, in scena con Andrea Simonetti, racconta "Capatosta", lo spettacolo della compagnia Crest sullo stabilimento più grande d'Europa, l'Ilva di Taranto. "Capatosta" è il quinto appuntamento di "Rigenera", la Stagione di prosa del Teatro Comunale "Lucio Dalla" di Manfredonia e andrà in scena sabato 20 dicembre 2014, alle ore 21. Biglietti a partire da € 6. Info 0884.532829 o 335.244843. Siamo nello stabilimento più grande d'Europa, l'Ilva. Siamo in uno dei tanti reparti giganteschi della fabbrica, Acciaieria 1 reparto RH. Qui l'acciaio fuso transita per raggiungere il reparto della colata e gli operai sono chiamati a controllare la qualità della miscela. La temperatura è di 1600 gradi centigradi. Due operai sul posto di lavoro. Il primo è un veterano, venti anni di servizio alle spalle e un carattere prepotente, di chi si è lavorato la vita ai fianchi e il poco che ha lo difende coi denti, compreso il suo piccolo desiderio: fuggire da Taranto, coi suoi figli, per non tornarci più. Il secondo è una matricola, un giovane di venticinque anni appena assunto nello stabilimento. I due potrebbero essere padre e figlio. In questo stabilimento dal 1962 ci sono generazioni di operai che si avvicendano, si confrontano, si scontrano e si uniscono. I padri hanno fatto posto ai figli e ai nipoti senza che nulla sia intervenuto a modificare questo flusso di forza lavoro. Si sono tramandati saperi ed esperienze così come usi e abusi, leggi tacite e modi di fare. Sembra che in questo scenario nulla sia destinato a mutare, che i figli erediteranno fatica e privilegi dei padri. Ma è davvero così? "Capatosta" è una produzione della compagnia di Taranto Crest, con Gaetano Colella e Andrea Simonetti, composizione sonora Mirko Lodedo, scene Massimo Staich, disegno luci Fausto Bonvini, datore luci Vito Marra, in collaborazione con Armamaxa teatro. La regia è firmata da Enrico Messina.

Biglietti: Platea I settore: intero € 12, ridotto € 10; Platea II settore e Galleria: intero € 10, ridotto € 8. Ridotto Under 19: Platea II settore e Galleria € 6.

La Stagione "Rigenera" è promossa dal Comune di Manfredonia, dal Teatro Pubblico Pugliese e da Bottega degli Apocrifi all'interno della rete Teatri Abitati (nell'ambito di "Azione di sistema, accompagnamento alla visione della drammaturgia contemporanea nella rete Teatri Abitati" finanziati nell'ambito del PO FESR PUGLIA 2007-2013 – Asse IV – Linea d'intervento 4.3.2 – Lettera I").

Info e prenotazioni:

Bottega degli Apocrifi

Via della Croce – Manfredonia / Teatro Comunale "Lucio Dalla"

Apre a Foggia il Centro Salute Giovanni Paolo II, la nuova sfida del Gruppo Salatto.

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014

Il 17 dicembre 2014, il Gruppo Salatto presenterà ufficialmente, alla stampa e alla città, il “Centro Salute Giovanni Paolo II”, un nuovo concept di assistenza sanitaria che intende offrire risposte a quelle patologie che, per loro natura, interessano e coinvolgono branche diverse della medicina. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Gruppo Salatto, ancora una volta pronto ad anticipare le tendenze verso le quali la Sanità si va orientando, puntando ad un approccio multidisciplinare che consenta di ottenere diagnosi precoce e la conseguente eventuale terapia. Una sorta di day service multidisciplinare, elegante e confortevole, concepito sulla base di  standard moderni e funzionali alla salute. La nuova struttura sanitaria del Gruppo Salatto, è in grado, grazie ad una equipe affiatata di medici professionisti, di disegnare una serie di percorsi assistenziali, assicurando servizi medico/sanitari nei seguenti ambiti:

Cardiologia,  Dermatologia, Medicina Interna, Medicina del Lavoro, Neurologia, Oncologia, Pediatria, Pedagogia clinica, Psicoterapia, Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica ed Estetica, Chirurgia Vascolare, Ginecologia e Ostetricia, Oculistica, Ortopedia, Urologia – Andrologia, Anestesia e Terapia del Dolore.

“L’investimento più sicuro è quello sulla propria salute”, afferma il dott. Potito F.P. Salatto, Presidente del Gruppo. “Poter disporre di una pronta e professionale risposta, oggi, è una necessità sempre più impellente. La persone sentono il bisogno di ricevere cure certe e immediate, con la consapevolezza che la propria salute è un bene primario che deve essere salvaguardato. Il tutto con chiarezza e trasparenza dei costi”.

Il Centro Salute Giovanni Paolo II sarà attivo

dal lunedì al venerdì, dalle ore 08.30 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 20.00

e il sabato, dalle ore 08.30 alle ore 13.00.

FESTA DEL LAUREATO: RITORNANO LE BORSE DI STUDIO

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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APRICENA – Il prossimo 30 dicembre torna a Casa Matteo Salvatore la “Festa del Laureato”, manifestazione che riconosce meriti agli Apricenesi che hanno conseguito una laurea triennale, magistrale e specialistica. Vista la mancata organizzazione nel 2013 durante la gestione commissariale, quest’anno verranno premiati i laureati del 2013 e del 2014. Contestualmente è stato riattivato il tirocinio retribuito per due neolaureati magistrali e specialistici da effettuare presso gli uffici comunali. Gli assegnatari, che verranno selezionati con bando pubblico con criterio di merito e reddito, riceveranno un rimborso di 3.600 euro in sei semestralità, con possibilità di rinnovo. Possono presentare domanda per il tirocinio coloro che negli anni 2013 e 2014 hanno conseguito una laurea magistrale o specialistica nelle discipline indicate nel bando e che hanno meno di 27 anni. La documentazione, compreso il modello della domanda, è disponibile sul sito del Comune di Apricena. La documentazione deve essere consegnata entro le ore 12.00 del 31.12.2014 presso il protocollo del Comune in Corso Generale Torelli, 59. “Abbiamo voluto fortemente riprendere l’idea delle borse di studio, collegata alla classica “Festa del Laureato”, che avevamo costituito nel 2012 – commenta l’Assessore alla Cultura Anna Maria Torelli – in modo da dare una opportunità a giovani qualificati della nostra Città in un periodo di grave e cronica crisi occupazionale. Viste le difficoltà, anche per i laureati, di inserirsi nel mondo del lavoro ci è sembrato doveroso ripristinare le due borse di studio e coinvolgere anche i laureati del 2013”. “Con questa ulteriore iniziativa – aggiunge il Sindaco Antonio Potenza – si dimostra l’attenzione di questa Amministrazione al mondo dei giovani e dell’istruzione. Ma anche alle problematiche occupazionali, con un provvedimento che si aggiunge all’istituzione di quattro tirocini formativi in collaborazione con la Provincia e la Camera di Commercio di Foggia che vedrà l’impiego di altri 4 giovani neolaureati negli uffici comunali. Oltre al bando per l’assunzione di un geometra, in  fase di ultimazione, e le tante persone impiegate con le borse lavoro. Una direzione – conclude Potenza – sulla quale proseguiremo anche in futuro”.

Ufficio Stampa Comune di Apricena

A Foggia debutta ´Motus´, progetto UniFg, Cus e Asd Tennis Tavolo

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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L’Unifg non smette di stupire. Così, dopo il Gluten Friendly, la partecipazione al Premio Areté per la campagna adv dell’a.a. 2014/2015, il recente sodalizio con il Foggia Film Festival e la convenzione stipulata con Casa Sollievo della Sofferenza, l’Università degli Studi di Foggia presenta un nuovo sodalizio, quello l'Asd Tennis Tavolo Siani di Foggia. – Mercoledì 17 dicembre – alle ore 19.00, presso la palestra del corso di laurea in Scienze delle attività motorie e sportive in viale Virgilio a Foggia – l’Ateneo dauno illustrerà i dettagli del neonato progetto – ‘Motus’ – in breve come fa presente la stessa Unifg “un primo passo verso la costituzione di una rete di collaborazioni che pone davanti a tutto gli interessi di studenti e sportivi”. Motus, diventerà una cabina di regia che, ristabilendo priorità e articolandone le condizioni, dovrà interpretare le esigenze e le emergenze del mondo sportivo di Capitanata. A partire da gennaio 2015, corsi di Tennis Tavolo gratuiti per docenti, personale e studenti dell'Ateneo organizzati dall’Unifg, dal Cus Foggia e dall'Associazione Tennis Tavolo di Foggia. Gli appuntamenti si terranno presso la palestra del corso di laurea Scienze delle attività motorie e sportive in viale Virgilio, nei giorni dispari a partire dalle ore 19.00. Da Palazzo Ateneo fanno sapere che “i maestri federali che impartiranno le lezioni sono di altissimo livello, i corsi sono del tutto gratuiti perché rientrano nel programma e nello spirito del progetto ‘Motus’ con cui l'Università di Foggia intende cambiare proprio la mentalità dell'approccio, della pratica e dell'apprendimento dello sport senza per questo sostituirsi agli organi ufficiali preposti al coordinamento delle attività”.

Fiera di Natale: in Fiera dal 18 al 21 dicembre

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014
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La Fiera di Natale di Foggia – che si svolgerà in Fiera nel padiglione 71 dal 18 al 21 dicembre con ingresso gratuito – sarà presentata in occasione di una conferenza stampa avrà luogo venerdì 21 novembre. Appuntamento alle ore 11.30 nel quartiere fieristico al quale parteciperanno il sindaco Franco Landella, il presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, il presidente della Fiera, Fedele Cannerozzi, il segretario generale della Fiera, Raimondo Ursitti, il responsabile della ‘Fager srl’ organizzatrice dell'evento, Rocco Fabiano e il coordinatore del progetto, Nico Palatella. L'evento è patrocinato da Comune di Foggia, Provincia di Foggia, Ente Fiera, Assindustria, Confesercenti, Confartigianato e Coldiretti. Patrocineranno l'evento e saranno presenti con propri stand anche Telethon, Fai, Foggia Calcio, Avis, Protezione Civile e Croce Rossa.

 

V.Rizzi: fabbrica segreta per produzione armamenti chimici

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014

Foggia – COS’E’ l’Iprite? È uno dei gas impiegati come arma chimica nella seconda guerra mondiale, successivamente, per il suo odore caratteristico, fu ribattezzato con il nome di gas mostarda E cos’è il Fosgene? È un gas estremamente tossico e aggressivo, incolore dall’odore di fieno ammuffito. Anche questo gas, come l’Iprite, fu utilizzato durante la seconda guerra come arma chimica.

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Cosa hanno in comune questi due gas, e come mai suscitano il nostro interesse nonostante siano stati catalogati dalle Nazioni Unite come armi di distruzione di massa le cui produzioni e stoccaggi furono messi al bando dalla Convenzione sulle Armi chimiche del 1993? In realtà sono in pochi a sapere che a Foggia, in via del Mare, in corrispondenza del cartello “Foggia città denuclearizzata”, all’interno della recinzione dei terreni dell’I.P.Z.S. (Cartiera), durante la seconda guerra mondiale, c’era una fabbrica che produceva tali armamenti, e pare che i suoi resti e il sito della fabbrica abbandonata non siano stati mai bonificati e che per questo, ancora oggi, si corra il rischio di poter venire a contatto con i veleni che produceva.

Alcuni studiosi ipotizzano che la presenza della fabbrica nel nostro territorio fu una delle cause dei furiosi bombardamenti dell’estate del 1943 da parte degli alleati. La fabbrica oggi abbandonata, realizzata nel 1941 dai fascisti sotto la guida di esperti tedeschi (spacciata per fabbrica di birra) entrò in funzione nel 1943 per essere distrutta nello stesso anno, prima della ritirata dei Nazisti, sorge a ridosso di un centro abitato, ed è circondata da campi agricoli.

In un documento storico rinvenuto negli anni ’90 compaiono indicazioni minuziose su come si doveva procedere alla distruzione della “fabbrica della morte” che fu ordinata dall’alto comando tedesco. Il sito venne distrutto il 26 settembre del 1943. La scelta di questo giorno, in cui il vento non soffiava verso le linee nemiche distanti circa 10 Km, aveva il preciso intento di evitare che da esse potesse partire un contrattacco pensando che l’odore fosse dovuto ad un attacco chimico. La distruzione della fabbrica avvenne senza preoccuparsi minimamente di evitare la contaminazione dei resti e dell’area circostante, anzi furono posti dei cartelli che occultavano la reale natura della fabbrica. Ovviamente gli alleati non tardarono a comprendere di cosa si trattasse.

Presso l’archivio di stato di Foggia, è possibile reperire il carteggio con il quale il prefetto di Foggia nel 1948 tentò di adoperarsi per la bonifica del sito, utilizzando gli stessi operai che vi avevano lavorato, ma tale proposta non fu accolta dal Ministero della Difesa non ritenendo idoneo l’utilizzo di semplici operai per bonificare il sito, data l’elevata pericolosità. Ci sono testimoni che raccontano che per molti anni in tutta l’area che circondava la fabbrica non crebbe mai erba.

Dal Blog di Gianni Lannes http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/04/armi-chimiche-duefabbriche-segrete.html, giornalista che si è già occupato della vicenda della fabbrica denunciando gli orrori presenti nel nostro territorio, si può leggere un documento che fu inviato al prefetto del capoluogo di capitanata in data 11 giugno 1948 a firma del ministro della Difesa.

Dal documento si legge quanto segue: «Oggetto: Foggia – lavori di bonifica dell’ex centro Chimico Militare – Con riferimento a quanto segnalato con il telegramma a cui si risponde, si fa presente quanto segue: a) – i lavori di bonifica e sgombero macerie e materiali degli ex impianti di produzione aggressivi chimici di Foggia, non possono essere eseguiti che da personale specializzato, in quanto il personale stesso, durante il lavoro, deve essere munito di maschere antigas, guanti e indumenti protettivi, dati che esistono ancora sotto le macerie apparecchi contenenti quantità considerevoli di yprite e di fosgene;

b) – i menzionati aggressivi, per il modo col quale vennero effettuate le distruzioni dai tedeschi, hanno inquinato, oltre le parti costituenti gli impianti, anche le macerie dei fabbricati crollati. Questo Ministero, pertanto, dopo attento e ponderato esame della questione, allo scopo di evitare possibili gravi infortuni, è venuto nella determinazione di far effettuare i lavori sopraccennati da personale di questa A.M., pratico di maneggio delle sostanze tossiche». Sempre sul blog del giornalista, si legge che i cartelli con i quali si avvisava la popolazione del pericolo furono affissi solo nel 2008.

Ma com’è possibile che a Foggia, nonostante la Costituzione sancisca nell’articolo 32, la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, a distanza di 71 anni ci si debba ancora preoccupare di una fabbrica segreta nazi-fascista che produceva armamenti chimici? Una fabbrica che produceva in media una tonnellata di iprite al giorno, oggi è in uno stato di totale abbandono, e nonostante i terreni, dal suolo al sottosuolo furono contaminati, oggi non sono ancora pervenute notizie sull’avvenuta bonifica del territorio con il conseguente grave rischio di salute per i residenti e per chissà quante altre persone, considerando che l’area in questione è un terreno agricolo.

Il giorno 17 gennaio 2015 Il giornalista G. Lannes terrà presso la sala conferenza della libreria Ubik un convegno organizzato dall’Associazione di cittadini attivisti “FoggiAttiva” per informare la cittadinanza della fabbrica occulta creando nel contempo un dibattito sulla questione. Il Consigliere Comunale Vincenzo Rizzi, su richiesta di FoggiAttiva si è fatto portavoce in Consiglio Comunale di un’interrogazione nella quale intende chiedere al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e all’assessore all’Ambiente di procedere ad istituire un tavolo tecnico con tutte le autorità competenti (Arpa, ASL, Istituto Superiore della Sanità, IZP, ecc.) allo scopo di verificare se sussistono pericoli oggettivi per la salute pubblica e nel caso, di procedere ad una bonifica del sito.

di Katia Basile

(comunicato stampa a cura di Vincenzo Rizzi – Consigliere Comunale Foggia, 16 dicembre 2014)

Da Stato Quotidiano

Oggi, 17 dicembre 1954, prende vita il cantiere per la costruzione del Convento Cappuccini dell’Immacolata di Foggia

Pubblicato : mercoledì, 17 dicembre 2014

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(dall'Agenda 2014 della Fondazione Banca del Monte di Foggia. Progetto editoriale: Filippo Santigliano. Ricerca e testi: Davide Grittani. Editing e curatela: Saverio Russo, Filippo Santigliano)

SESSANT'ANNI DI IMMACOLATA A FOGGIA

(da Wikipedia)

Il progetto della costruzione del convento con l'annessa chiesa, nacque dall'esigenza dei Frati Minori Cappuccini della provincia religiosa di Sant'Angelo di erigere una nuova sede della Curia Provinciale, giudicando non più adatto l'antico convento di Sant'Anna. L'occasione per attuare tale progetto fu offerta dalla generosità di Francesco Saverio Di Iorio e Raffaele Cristofaro, che donarono ai Frati Minori Cappuccini una porzione di terreno della contrada "Pantanella e Pila e Croce".

I lavori iniziarono l'8 dicembre 1954, nel Centenario della proclamazione dogmatica della Concezione Immacolata di Maria SS. La prima pietra venne posta, assieme alla benedizione, da Mons. Giuseppe Amici. Il progetto originale venne elaborato dall'Arch. Giuseppe Gentile di Boiano al quale subentrò l'Arch. Fredegolli di Brescia che ridisegnò l'intera chiesa eliminando l'originaria divisione in tre navate (oggi ne presenta una), che avrebbe ridotto notevolmente lo spazio riservato ai fedeli. Egli rielaborò anche la facciata e il piazzale antistante.

Il tempio venne inaugurato con il rito della benedizione l'8 dicembre 1958 da Mons. Paolo Carta. La consacrazione venne officiata il 28 maggio 1960 da Mons. Mario Di Lieto vescovo di Ascoli Satriano e Cerignola. Quattro anni più tardi Mons. Giuseppe Lenotti propose al Padre Provinciale di innalzare a Parrocchia la chiesa del convento. Il 16 luglio 1963 con bolla ufficiale la chiesa della Beata Maria Vergine Immacolata diventava quindi, anche sede parrocchiale. Il 25 aprile 1965 dopo la canonica ricognizione vennero traslate nella chiesa le spoglie mortali della Venerabile Genoveffa De Troia, Terziaria Francescana, già sepolte nel cimitero della città presso la cappella di santa Monica. Il giorno 1 marzo 2012 dinanzi all'Arcivescovo della Diocesi di Foggia – Bovino, Francesco Pio Tamburrino, si è proceduto ad una nuova ricognizione del corpo della Venerabile. Il 14 ottobre dello stesso anno, con una solenne celebrazione, l'urna contenente le spoglie di Genoveffa de Troia è stata ricollocata nella campata laterale della chiesa dove riposava già dal 1965.

Lavori di ristrutturazione. Nel 1970 per conformare la chiesa alle nuove norme liturgiche, il Padre Guardiano Luigi Ciannilli affidò all'Ing. Domenico Mazzamurro il compito di ridisegnare il presbiterio: la nuova mensa venne collocata al centro dell'area presbiteriale, la sede del celebrante venne posta alla sinistra guardando dal fondo e l'ambone, per la proclamazione della Parola di Dio sulla destra. Nuovi lavori vennero attuati su iniziativa del parroco Padre Fortunato Grottola nel 1993: sotto la direzione dell'Arch. Michele Stasolla vennero demoliti gli altari laterali e le pedane pavimentate che correvano lungo i lati della navata. Venne inoltre creata un'aula per le Confessioni inaugurata il 4 ottobre 1993. Nel febbraio 2012 il tabernacolo viene spostato dall'altare, nell'apposita cappella sul lato sinistro della chiesa, secondo le norme attuali.

 

L'esterno. La chiesa, rialzata dal piano terra, presenta una facciata strutturata da un motivo orizzontale con forme triangolari e da un motivo verticale con cinque cuspidi che sormontano la ripartizione in cinque vele, in corrispondenza dei portali di ingresso. Il motivo verticale è sottolineato dalla decorazione in fasce inclinate a spina di pesce con alternate lastre di pietra naturale chiara e graniti grigi e rossi. La facciata è sormontata da un timpano, al cui centro troviamo una scultura bronzea dello Stemma Francescano, opera degli Artisti di Macerata. Al vertice del timpano è collocata una croce.

L'interno. La chiesa presenta una pianta rettangolare. La volta, a nervature incrociate, è sorretta da dodici pilastri a pianta trapezoidale. Le pareti sono composte da fasce orizzontali che alterano pietra naturale chiara a mattoncini cotti. Secondo la tradizionale struttura delle chiese francescane, un imponente coro sovrasta l'ingresso della chiesa, sorretto da quattro pilastri orizzontali. I dodici pilastri verticali suddividono le pareti laterali in piccole campate, dove troviamo, sul lato destro partendo dall'ingresso la statua di Santa Rita da Cascia, le spoglie della Venerabile Genoveffa de Troia, un bassorilievo raffigurante San Michele Arcangelo, una copia della Pietà di Michelangelo e Sant'Antonio da Padova; mentre sul lato sinistro, la statue di San Giuseppe e San Pio da Pietrelcina, un bassorilievo della Madonna del Rosario, la cappella del Santissimo ed infine la statua di San Francesco d'Assisi. Sempre sul lato sinistro, appena dopo l'ingresso, troviamo l'aula delle confessioni. L'intera chiesa è illuminata da dodici finestre triangolari disegnate dalla parte finale delle nervature della volta. Mentre, finestre di color arancio, alte e strette, raffiguranti una croce stilizzata, bianca, illuminano l'area del presbiterio, il coro e la cappella del Santissimo. Il mosaico dell'Immacolata, che sormonta l'altare, è ispirato al famoso dipinto del Murillo. L'opera è incorniciata da due grandi vele murarie. La base delle vele è ornata da bassorilievi in terracotta realizzati da Enzo Liberti, raffiguranti episodi biblici e francescani riguardanti il dogma dell'Immacolata Concezione. L'altare è sorretto da quattro pilastri marmorei e racchiude una scultura bronzea rappresentante l'Ultima Cena realizzata dallo scultore Michele Vedani. Il motto francescano "Per Christum praeservata, per Franciscum defensa" sovrasta il mosaico. La frase è riferita al dogma dell'Immacolata Concezione: la Trinità ha preservato Maria da ogni peccato fin dal suo concepimento e Francesco e i suoi figli hanno avuto l’onore di difendere per sette secoli questo dogma, fino alla proclamazione da parte di Pio IX.

Opere presenti nella chiesa

Il mosaico dell'Immacolata. Il grande mosaico raffigura l' ”Inmaculada Concepción de Aranjuez” del pittore spagnolo Bartolomè Esteban Murillo conservata oggi nel Museo Del Prado di Madrid. La riproduzione è ad opera dello Studio del Mosaico R.D.S.P Vaticano ed è stata realizzata nel 1958. Nel giugno del 1997, in occasione di lavori di ristrutturazione, voluti dal parroco Padre Antonio d'Addario il grande mosaico venne ripulito.

I pannelli in ceramica ai lati del mosaico dell'Immacolata. I pannelli in ceramica a bassorilievo, alla base delle vele in muratura ai lati del grande mosaico, raffigurano episodi biblici e varie figure di francescani che hanno trattato il dogma dell'Immacolata Concezione. L'opera è stata realizzata da Enzo Liberti nel 1959.

La scultura dell'Ultima Cena. La scultura bronzea, realizzata da Michele Vedani, raffigurante l'Ultima Cena è collocata sotto l'altare.. Le statue di San Luigi re di Francia e Sant'Elisabetta d'Ungheria. Le due sculture lignee sono opera di Ferdinand Stufflesser di Ortisei e sono collocate nella cappella laterale del Santissimo.. La statua di San Giuseppe. La scultura lignea di San Giuseppe è opera di Fiorenzo Bazzanella di Sover.. La statua di San Pio da Pietrelcina. La statua lignea di San Pio prima collocata nel corridoio dell'ufficio parrocchiale, oggi in chiesa, è opera di Ferdinando Perathoner di Ortisei ed è stata realizzata nel 1993.. La Madonna dell'Abbondanza. La statua bronzea è posta all'esterno della Chiesa, alla destra della facciata. È stata realizzata dalla Fonderia Artistica Battaglia e C. di Milano.

I portali d'ingresso Il rivestimento dei portali di ingresso in ferro battuto nascono dal disegno dell'Arch. Arnaldo Pomodoro del 1958. Simboleggiano il tormento dell'umanità alle porte della Chiesa. L'altorilievo di Padre Pio che assolve un penitente L'altorilievo bronzeo è collocato nell'aula delle confessioni ed è un'opera di Franco Campanari del 1993. Campanari fu anche autore, sempre a Foggia, del “Memoriale di Padre Pio” (1986), posto nella piazza dedicata al Santo. L'opera consta di 5 gruppi scultorei.

Da Il Mattino di Foggia