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Notizie del 12 marzo 2014

RIGNANO GARGANICO – La più grande centrale a biomasse di Puglia sorgerà in Capitanata

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

Nella terra che elegge l’agricoltura sua stella polare dello sviluppo economico, arriva la prima centrale a biomasse alimentata da scarti agricoli di coltivazione. La costruiranno i francesi di Enterra, società partecipata al 30% dal gruppo Stilo di Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta calcio e grande sponsor dell’impianto dal 2007.

La centrale avrà una produzione di energia elettrica nominale di 13 megawatt, sarà costruita nell’a re a dismessa da trent’anni dell’ex zuccherificio Eridania di Rignano scalo e avrà un’occupazione a regime di 103 addetti fra fissi (25) e indotto. Un grande impianto energetico, il più grande in Puglia: investimento di 48 milioni di euro (come riferito ieri dalla Gazzetta ), 22 milioni finanziati da Enterra, gli altri 26 da Invitalia (12,76 milioni di contributo in conto impianti; 13,58 milioni di finanziamento agevolato).

Con l’accordo firmato lunedì scorso a Roma, quello di Rignano diventa perciò il progetto più avanzato tra tutti quelli finora proposti in Capitanata sulle biomasse. Approderà adesso a destinazione? Legittimo chiederselo dopo i passi falsi registrati fino a questo momento.

MASSIMO LEVANTACI da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Galleria Pavoncelli-bis, altro stop – In 33 anni soltanto 2,5 chilometri

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

La seconda galleria che porta l’acqua dall’Irpinia alla Puglia è attesa dal terremoto dell’80C’è chi pensa che sia il fantasma di Giuseppe Pavoncelli a ostacolarne i lavori ogni volta che stanno per avviarsi. Perché quell’opera resti unica, senza bis, come recita la targa che la celebra: «Grande galleria dell’Appennino "Giuseppe Pavoncelli", tenace promotore di quest’opera di cui il mondo non ricorda l’eguale».

Eppure, l’«eguale» è atteso da quasi 34 anni, dal terremoto dell’Irpinia dell’80 che danneggiò la galleria di 16 chilometri (iniziata nel 1906) che, unendo la valle del Sele a quella dell’Ofanto, rappresenta il primo tratto della grande rete dell’Acquedotto Pugliese che ha inizio a poche centinaia di metri dalle sorgenti della Sanità di Caposele (Avellino) e termina nei pressi di Montefellone, nell’agro di Villa Castelli (Brindisi), dopo 245 chilometri in cui l’acqua si muove sfruttando soltanto il dislivello di 90 metri (da 420 a 330), pari a 25-40 centimetri ogni chilometro.

Dopo il terremoto, per consentire i lavori di ripristino della funzionalità della galleria, venne costruito, nel 1982, un by pass per sollevare una quota ridotta di portata verso la Puglia con notevole dispendio di energia. È allora che si cominciò a pensare a una Pavoncelli-bis, in grado di permettere il ripristino definitivo della galleria originaria.

Ma ad oggi, dopo 33 anni, solo 2,5 chilometri sui complessivi 12 sono stati terminati, nonostante il progetto iniziale risalga al 1985: dal terremoto la Pavoncelli-bis si è quindi «mossa» — si fa per dire — di 75 metri all’anno, con un passo da 20 centimetri al giorno. E adesso deve fermarsi sul più bello, proprio alla vigilia dell’entrata in funzione, prevista ad aprile, della «talpa» (nome ufficiale Epb Tbm, Earth pressure balance Tunnel boring machine) da 220 metri, costruita in Germania, che dopo i lavori di consolidamento avrebbe consentito di avviare lo «sfondamento».

Lo stop ai lavori arriverà a fine mese e non per mancanza di fondi, come spesso avviene in Italia: la disponibilità c’è ed è di 163 milioni, addirittura in aumento rispetto ai 128 milioni previsti nel 2010 per venire incontro alle esigenze degli ambientalisti, in particolare del Parco dei Monti Picentini, del Wwf e dell’Ato Alto Calore che hanno avuto ragione prima da una sentenza del Tribunale superiore delle acque (che nel 2007 ha invalidato gli atti amministrativi precedenti la gara a causa della mancata

Valutazione dell’impatto ambientale) e poi, nel 2008, dalla Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dal ministero delle Infrastrutture, dal commissario straordinario, dall’Acquedotto Pugliese e dalla Regione Puglia. Quel che verrà a mancare a fine mese è la gestione commissariale.

«E senza questa gestione — spiega il commissario delegato all’opera, Roberto Sabatelli — sarò costretto a sospendere i lavori». Sabatelli è commissario delegato dal marzo 2010: in precedenza era commissario straordinario (funzione che si è esaurita con l’apertura dei cantieri). Nel progetto attuale è previsto che i lavori (avviati il 5 novembre 2012) — e il commissariamento — terminino in 1.200 giorni, a maggio del 2016.

Ma il progetto non prevedeva la svolta della scorsa primavera, iniziata con la decisione del capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, di sfoltire le gestioni commissariali. «Quando feci presente — spiega oggi l’allora assessore alle Opere pubbliche della Regione Puglia Fabiano Amati — che senza il commissario l’Acquedotto Pugliese non avrebbe potuto farsi carico dell’opera, ma l’incombenza sarebbe ricaduta sul ministero delle Infrastrutture, ci fu una mezza marcia indietro. Pensai: meglio feriti che morti»

. La marcia indietro si concretizzò nel decreto legge del 26 aprile 2013 (l’ultimo del governo Monti) che con l’Expo 2015, le aree industriali di Piombino e la ricostruzione in Abruzzo si occupò anche della Pavoncelli-bis, decretando la proroga della gestione commissariale al 31 marzo 2014 «in considerazione del permanere di gravi condizioni di emergenza connesse alla vulnerabilità sismica».

«Sollevai il problema della discrepanza di tempi con la conclusione prevista dell’opera — spiega Sabatelli — e i senatori Guido Viceconte e Luigi D’ambrosio Lettieri presentarono un emendamento al Milleproroghe che prevedeva la scadenza dell’incarico a novembre 2016, al collaudo. L’emendamento fu approvato dal Senato, ma alla Camera un ulteriore emendamento presentato da M5s e Lega Nord ha cancellato, a febbraio 2014, la nuova proroga». E adesso i lavori si fermeranno di nuovo. Anche i 20 centimetri al giorno diventeranno un record d’altri tempi.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

CERIGNOLA – Minaccia ex fidanzata con un’ascia

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

I carabinieri arrestano un 27enne – Aveva vecchi rancori con la famiglia della ragazza

 I carabinieri di Cerignola hanno arrestato un 27enne con l'accusa di lesioni personali, minaccia e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Secondo quanto accertato dai carabinieri, giunti sul posto dopo una segnalazione al 112, il giovane stava minacciando con un’accetta, la sua ex-fidanzata. Inoltre dopo averla accompagnata a casa, si era avventato contro l’intera famiglia, aggredendo con pugni e calci il padre, la madre e i fratelli, provocando lesioni con diversi giorni di prognosi ad ognuno di essi

. L'aggressore è stato rintracciato pochi minuti dopo: all'interno della sua automobile i carabinieri hanno trovato l'accetta. Dalle indagini è emerso che tutto sarebbe stato causato da vecchi rancori tra lui e la famiglia della ex fidanzata.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA assalto con pistola – Morto un 61enne artigiano

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

Diversi proiettili hanno raggiunto il corpo dell'uomo – Sul posto i rilievi degli agenti della squadra mobileFOGGIA – Un uomo di 61 anni, Antonio Cavaliere, è stato ucciso con alcuni colpi di pistola in via Fiorello La Guardia alla periferia di Foggia.

La sparatoria in via Fiorello La Guardia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La vittima era un piccolo artigiano che realizzava forni in muratura per pizzerie e ristoranti.Sull'accaduto indagano gli agenti della squadra mobile. Al momento tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti che stanno interrogando amici e partenti.

A dare l'allarme una telefonata anonima al 118 che segnalava la presenza di un uomo che si era sentito male. Giunto sul posto il personale sanitario ha invece constatato la morte del 61enne dovuta alle ferita d'arma da fuoco.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – Landella lancia la sfida a Marasco: “Pallone preso in prestito gli sarà tolto a maggio”

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

Intervista al candidato sindaco del centrodestra, Franco Landella: "Se la palla è venuta a prenderla in prestito nel centrodestra per vincere le primarie, quella palla il centrodestra se la riprenderà"

 Chiusa la partita/battaglia delle primarie del centrosinistra, tacciate di robuste incursioni politiche dal campo avversario, tali da “alterare la serenità del risultato” (cit. Mongelli), ne parliamo con Franco Landella, candidato in pectore del centrodestra (il via libera unanime da tutti i partiti della coalizione, ne è certo, dovrebbe essere davvero questione di ore).

Se lo scenario consumatosi il 9 marzo è stato quello descritto dal sindaco uscente, il coordinatore provinciale di Forza Italia, consigliere comunale e vicepresidente dell’assise, avrebbe di che preoccuparsi.

Landella, la spaventa la vittoria di Augusto Marasco?

Assolutamente, perché dovrebbe?

E’ una figura trasversale, che “pescherebbe” anche nel centrodestra, potrebbe contenderle una fetta di elettorato…

Non mi pare. Se la palla è venuta a prenderla in prestito nel centrodestra per vincere le primarie, quella palla il centrodestra se la riprenderà.

Si fida dei suoi “colleghi”? Non teme che intorno a lei si possa consumare il doppio gioco?

Non credo che qualcuno si voglia impiccare. Voglio immaginare che ora sia stato un gesto d’affetto, per dare una mano. Marasco rappresenta la continuità del centrosinistra perché non può prendere le distanze dall’amministrazione Mongelli di cui è stato parte integrante, peraltro senza raggiungere gli obiettivi consegnatigli.

Ripeto la metafora calcistica: il pallone preso in prestito gli sarà tolto a maggio, per portare in gol la vittoria del centrodestra.

Quindi crede anche lei che le “incursioni” ci siano state, in misura tale da “alterare la serenità del giudizio del popolo del centrosinistra”…

Guardi, io dico semplicemente che questa competizione non è stato un momento democratico ed aggregante. La vittoria di Marasco ha lasciato crepe nel centrosinistra.

Abbiamo ragione noi ad avere legittime perplessità sul fenomeno primarie. I partiti si devono assumere l’onere e la responsabilità della scelta.

Ma parte della dirigenza Pd non riteneva più Mongelli vincente…

Prima i comunisti si mangiavano i bambini, adesso si mangiano gli amministratori.E’ accaduto con Ciliberti, è accaduto con Mongelli. Accadrà con Marasco. 

Lei dice?

Scaricare le responsabilità di una gestione fallimentare condivisa da tutto il centrosinistra solo su una persona è poco corretto da un punto di vista sia politico che intellettuale. Bocciando Mongelli si sono autobocciati tutti. Non è sostituendo l’orchestrante che la musica cambierà. Dunque, nessun timore da parte sua. Avrei avuto più paura di una vittoria di Saraò, Frattarolo o Abate.

Erano gli unici candidati davvero “nuovi”, estranei alla gestione degli ultimi dieci anni. Non avrei avuto molti strumenti per contrastarli.

Lei parla da candidato sindaco già ufficiale.

I tre partiti maggiori, Forza Italia, Nuovo Centrodestra ed Udc sono con me. Aspettiamo i partiti più piccoli, che incontreremo questa sera. Ma siamo convinti che ci siano tutti gli elementi per fare sintesi.

Ed allora perché il parto appare così travagliato?

Le forze minori hanno contestato il metodo, non il mio nome. Pensavano che dietro quegli “accordi bilaterali” di cui parlano ci fossero già intese su posizionamenti in termini di assessorati. Nulla di più infondato. Se a questo aggiungiamo che ci sono gli avvelenatori di pozzi di professione, capisce bene. Ma è qualcosa che non mi appartiene. Io vado avanti.

da FoggiaToday

FOGGIA – Uffici dei giudici di pace non saranno soppressi: salvi quelli della Capitanata

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

Il decreto firmato dal ministro Andrea Orlando salva 35 uffici in Puglia dei 285 in Italia. Bordo: "Accolte istanze comuni, che assicureranno apertura a loro spese"

Non saranno soppressi gli uffici giudiziari di Manfredonia, Cerignola, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Severo e Vieste. E’ quanto risulta dal decreto firmato dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che dispone il mantenimento di 285 uffici dei giudici di pace.

 Così il deputato manfredoniano del Partito Democratico e presidente della Commissione Politiche UE della Camera, l’on. Michele Bordo. “La decisione presa dal ministro, accogliendo le istanze dei comuni che assicureranno a loro spese l'apertura degli uffici , garantisce almeno un presidio giudiziario e di legalità in quei territori che altrimenti ne sarebbero stati sprovvisti, a seguito della riforma delle circoscrizioni giudiziarie che ha determinato la soppressione di alcuni tribunali, sezioni distaccate e di un gran numero di giudici di pace. Particolarmente significativo il mantenimento di ben 35 uffici in Puglia”

da FoggiaToday

LECCE – Trasportarono maxi carico di droga e armi nel Leccese: lucerino condannato a 5 anni

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

Ciro Fiore, arrestato nel luglio scorso con altri tre complici, ha patteggiato la pena davanti al gup Simona Panzera.

Il carico di droga  Il carico sequestrato era destinato nelle province dell'Italia settentrionaleLecce, trasportarono maxi carico di droga e armi: condannato lucerino „ ’è anche un lucerino tra i quattro uomini arrestati nel luglio scorso, per aver speronato un’auto dei finanzieri mentre scortavano un maxi carico di armi e droga, a Martignano, nel Leccese.

 

Si tratta di Ciro Fiore, 47enne di Lucera, che davanti al gup Simona Panzera ha patteggiato una pena pari a cinque anni, insieme a Giuseppe Morelli, 26enne di Polistena (Reggio Calabria) e agli albanesi Alex Perci e Xhezo Achir, rispettivamente di 20 e 25 anni, tutti coinvolti nel medesimo blitz.

L’arresto, lo ricordiamo, avvenne ai primi di luglio dello scorso anno. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i quattro stavano trasportando un carico record di armi e droga, probabilmente da poco sbarcato dalle coste albanesi.

Furono fermati dai militari della guardia di finanza con quasi 900 chilogrammi di marijuana, suddivisa in 55 sacchi, cinque mitragliatori kalashnikov con caricatori, una mitraglietta Uzi con silenziatore e due pistole con silenziatore, oltre a 400 munizioni. In particolare, i quattro furono incastrati dopo un’indagine avviata dal Nucleo di polizia tributaria di Varese che agì nel Salento con la collaborazione dei colleghi di Otranto e Lecce.

Il carico era presumibilmente destinato nelle province dell’Italia settentrionale, in particolare Lombardia e Piemonte. Dopo aver raccolto le informazioni sufficienti per avviare l’operazione, i finanzieri approntarono un paziente dispositivo di controllo.

All’alba del 5 luglio, i trafficanti furono intercettati mentre accedevano a una zona boschiva nei pressi di un agriturismo in località Porto Badisco.

Dopo un’ora il convoglio si rimise in moto e a quel punto scattò un inseguimento spericolato. All’altezza di Martignano i finanzieri intimarono l’alt, ricevendo per tutta risposta diversi tentativi di speronamento da parte delle auto destinate alla scorta del carico.

Ma i mezzi della finanza ressero l’impatto e costrinsero furgone e due delle auto al seguito ad arrestare la folle corsa. Durante i successivi sopralluoghi nelle zone in cui presupponeva fossero state sbarcate le armi e la droga, furono ritrovati altri tre quintali di sostanza stupefacente.

da FoggiaToday

CERIGNOLA – minaccia ex con accetta e picchia i suoi familiari: arrestato 27enne

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

La vicenda sarebbe scaturita da futili motivi di rancore personale e pregresse vicissitudini di contrasto tra la famiglia dell'ex-fidanzata e l'arrestato

Vito Sblendorio, 27enne di Cerignola, è stato arrestato per i reati di lesioni personali, minaccia e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Mentre era all’interno della propria autovettura, il ragazzo ha minacciato, brandendo un’accetta, la sua ex fidanzata con la quale aveva da poco cessato una convivenza.

Poi, dopo averla accompagnata a casa, si è avventato contra la famiglia di lei, aggredendo con pugni e calci il padre, la madre e i fratelli, e provocando a ciascuno lesioni con diversi giorni di prognosi.

L’aggressore, dopo la segnalazione al 112, veniva rintracciato poco dopo dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, il quale, espletate le formalità di rito, veniva arrestato e trasferito nel carcere di Foggia.

La vicenda sarebbe scaturita da futili motivi di rancore personale e pregresse vicissitudini di contrasto tra la famiglia dell’ex-fidanzata e l’arrestato.

da FoggiaToday

FOGGIA – Prevenzione e contrasto, dalla periferia al centro controlli di Polizia e Municipale

Pubblicato : mercoledì, 12 marzo 2014

Foggia, stretta di Polizia e Municipale: controlli dalla periferia al centro „

Proseguono a tappeto, da oltre un mese a Foggia, i controlli congiunti tra il personale della Questura, i reparti di prevenzione e crimine di Bari e Lecce e il nucleo territoriale della Polizia Municipale, volti al contrasto della prostituzione, dell’abusivismo commerciale (sequestrati scarpe, cd pirata, giocattoli contraffatti e pericolosi) e delle infrazioni al codice della strada (con posti di controllo).

Operazioni di controllo del territorio che rientrano nelle attività di prevenzione e contrasto del 'Pacchetto Sicurezza' presentato dal questore Piernicola Silvis. Ottimi, finora, i risultati ottenuti. Azioni di contrasto in periferie, zona cimitero, viale della Stazione, piazza Giordano, piazza del Lago e piazza Mercato.

Numerosi i controlli compiuti anche nei circoli privati.

FOGGIA, VIDEO CONTROLLI POLIZIA E MUNICIPALE

Polizia e Municipale sequestrano materiale contraffatto: 

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Contattato telefonicamente, Stefano Berardino, sindacalista e segretario provinciale della UIL FP, ha così commentato: “Il lavoro svolto in sinergia sta producendo ottimi risultati. Lavorare a contatto con la Polizia di Stato ci fa capire il grado d’ importanza che rivestono queste azioni per la collettività, in servizi che durano fino alle due di notte”.

Berardino conclude: “Voglio precisare che non siamo armati e che questi controlli dimostrano come l’armamento della polizia municipale non sia una priorità. Avremmo bisogno, invece, di più di radio e dei contratti full time per 50 vigili urbani”.

da FoggiaToday