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Notizie del mese febbraio, 2014

MONTE SANT’ANGELO – Topo d’appartamento arrestato in un bar, incastrato dalle telecamere e dai Ris

Pubblicato : venerdì, 28 febbraio 2014

Nel maggio del 2013 svaligiò un appartamento a Monte Sant'Angelo. Nella sua abitazione sono stati sequestrati 18 coltelli a serramanico, gioielli, chiavi alterate e dei grimaldelli

La refurtiva

E’ stato incastrato dalle immagini del sistema di videosorveglianza che lo hanno immortalato, chiaramente, mentre in compagnia di un complice armeggiava nei pressi di un appartamento che poco dopo sarebbe stato svaligiato.

Per questo, i carabinieri della stazione di Monte Sant’Angelo hanno arrestato, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, Armilotta MIchele., 20enne di Monte Sant’Angelo, che dovrà rispondere del reato di furto aggravato.

Nel caso specifico, le indagini hanno permesso di accertare la responsabilità del 20enne nel compimento di un furto in abitazione, commesso nel maggio del 2013.

In particolare, l’acquisizione delle immagini di telecamere di videosorveglianza, poste nei pressi del luogo, hanno consentito di riconoscere come l’arrestato fosse presente in zona in orari compatibili con l’evento.

Lo stesso, infatti, è stato filmato in una via adiacente mentre, insieme ad altro soggetto in corso di identificazione, controllava gli attrezzi da scasso da utilizzarsi per l’effrazione della porta di ingresso, ovvero un piede di porco ed un cacciavite.

I militari, inoltre, nell’appartamento dove è stato consumato il furto, avevano modo di repertare tracce ematiche, certamente dovute ad una ferita procurata nell’azione di scasso.

I successivi esami svolti dai carabinieri del RIS di Roma, mediante la comparazione del DNA estrapolato dalle tracce ematiche, hanno consentito di accertare la compatibilità del profilo genetico estrapolato con quello dell’indagato, dimostrando quindi la responsabilità del ventenne nel reato. Annuncio promozionale

Nel corso delle operazioni di arresto, avvenute in un bar del centro, il 20enne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, motivo per il quale è stato deferito anche per porto di oggetti atti ad offendere.

Durante la perquisizione domiciliare, invece, i militari hanno recuperato un considerevole quantitativo di gioielli, altri 18 coltelli a serramanico, delle chiavi alterate e dei grimaldelli, e un dispositivo elettronico per la ricerca di microspie, tutto sottoposto a sequestro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Foggiatoday

BRUXELLES – Puglia e Basilicata fra le più povere nell’Unione europea

Pubblicato : venerdì, 28 febbraio 2014

Bolzano resta la più ricca d’Italia, ma scivola all’ultimo posto della top 20 delle regioni europee con il pil pro capite più alto nel 2011, dove da anni il primato è detenuto da Londra.

La Campania si conferma invece la più povera della Penisola e, sempre insieme a Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata, fa parte delle regioni più svantaggiate d’Europa, dove la maglia nera continua comunque a essere di Bulgaria e Romania.

È la fotografia, piuttosto stabile nel tempo, che emerge dagli ultimi dati Eurostat. Questi, però, sul medio periodo, con l’arrivo della crisi, evidenziano sia a livello italiano che europeo una tendenza all’aumento della povertà.

Posto uguale al 100% il pil procapite medio Ue espresso in termini di potere d’acquisto (Spa), se il numero di regioni più benestanti con un pil superiore al 125% sono tendenzialmente rimaste stabili nel tempo (circa 41 dalla seconda metà degli anni 2000), quelle più in difficoltà, cioè con un pil inferiore al 75%, sono invece aumentate progressivamente, passando dalle 65 del 2009 a 68 nel 2010 sino a 75 nel 2011.

La stessa Italia ha visto crescere da 4 a 5 il numero delle sue regioni sotto il 75%: a Campania, Calabria (che nel tempo si sono contese la «maglia nera» italiana), Sicilia e Puglia, si è aggiunta nel 2010 la Basilicata. E sempre nel 2010 è sceso da 4 a 3 il numero di quelle più ricche (ovvero sopra il 125%): Bolzano, Lombardia e Val d’Aosta hanno perso l’Emilia-Romagna. Bolzano, invece, ha scalato le classifiche e, dopo aver staccato la Lombardia nel 2008, è entrata nel 2009 al 19esimo posto delle 20 aree più ricche d’Europa.

Posizione mantenuta per due anni e persa nel 2011 a favore di Salisburgo; un sorpasso che ha fatto scivolare la città-provincia alla 20esima posizione (pil al 147%). Nel 2011 Lombardia e Val d’Aosta si sono assestate al 132%, l’Emilia al 125% e Trento al 122%.

Al Sud, dove il pil pro capite continua a restare in media quasi la metà di quello delle regioni del Nord Ovest ed Est (rispettivamente 67% contro 124% e 122%), nel 2011 la Campania registra 63%, la Calabria il 64%, la Sicilia il 65%, la Puglia il 67% e la Basilicata il 71%.

L'impatto della crisi si vede anche sulle zone più ricche d’Europa: la stessa area di Londra, da sempre al top della classifica, ha visto scendere il suo pil dal 343% del 2008 al 321% del 2011, mentre Lussemburgo, al secondo posto, è passata dal 279% al 266%.

La regione di Bruxelles capitale, invece, è rimasta stabile in terza posizione oscillando intorno al 222% (2011).

da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – AD OGNUNO LA SUA …CROCE

Pubblicato : venerdì, 28 febbraio 2014

AD OGNUNO LA SUA …CROCE – (comunicato stampa)

Abbiamo molto apprezzato il restauro che ha finalmente restituito alla sua originaria bellezza la croce cinquecentesca posta sulla sommità della colonna che di fronte alla chiesa di San Giovanni Battista, così come abbiamo condiviso la scelta di non riposizionarla – per preservarla – nella sua originaria collocazione, sostituendola con una copia. Purtroppo sono passati alcuni mesi e della copia si son perse notizie e tracce.

È nello stile del GADD (gli amici della domenica) segnalare, denunciare e proporre soluzioni evitando per quanto possibile di sostituirci a chi ha il dovere di “risolvere”, ma questa volta abbiamo fatto un passo in avanti: la tanto attesa copia della croce l’abbiamo realizzata noi, a nostre spese.

Invitiamo tutti gli amici e tutti i cittadini a presenziare al grande evento del riposizionamento della croce, che avverrà DOMENICA 2 MARZO, alle ore 11,30. Ci vediamo alla colonna!

infocontatto: [email protected]

Infrastrutture aeroporti, ok Ue anche per Foggia

Pubblicato : giovedì, 27 febbraio 2014

Aiuti di start-up alle compagnie aeree per lanciare nuove rotte sono «consentiti purché limitati nel tempo»

Il progetto per l'allungamento

Via libera sostanziale della Ue all’allungamento della pista del «Gino Lisa» di Foggia.

La Commissione europea ha adottato lo scorso 20 febbraio nuove linee guida sulle modalità di supporto degli aeroporti e delle compagnie aeree in tema di aiuti di Stato. In particolare, sono consentiti se vi è una reale necessità di trasporto e il sostegno pubblico risulti necessario a garantire condizioni di accessibilità di una specifica regione.

Le possibilità di concessione degli aiuti sono più elevate per gli aeroporti più piccoli: per gli aeroporti fino a 1 milione di passeggeri l’anno, l’aiuto può essere concesso fino al 75 % dei costi ammissibili, per gli aeroporti tra 1 e 3 milioni, il 50%, per gli aeroporti tra i 3 ei 5 milioni, il 25%.

Nel caso di regioni remote queste proporzioni possono essere aumentate del 20%. Il nuovo corso della Commissione europea è un sostanziale via libera all’allungamento per la pista di Foggia — il cui bando venne bloccato dalla Regione (e poi fatto ripartire sull’onda delle proteste del territorio) — nonostante la nota diffusa ieri sull’argomento dall’assessore ai Trasporti Gianni Giannini non faccia alcun riferimento alla procedura in corso per il «Gino Lisa».

Il nuovo corso potrebbe invece creare problemi per il rinnovo del contratto di Aeroporti di Puglia con Ryanair: aiuti di start-up alle compagnie aeree per lanciare nuove rotte aeree sono infatti «consentiti purché rimangano limitati nel tempo». E per Ryanair si tratterebbe di rinnovare per altri quattro anni dopo i primi quattro.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA -«Provincia, troppe consulenze»

Pubblicato : giovedì, 27 febbraio 2014

L'amministrazione nel mirino della Corte dei Conti – Sotto accusa finiscono contratti e speseSede della Provincia

Sede della Provincia

 L’amministrazione provinciale nuovamente nel mirino della Corte dei Conti per i danni arrecati alle casse dell’ente da «illegittimo conferimento di incarichi di consulenza e collaborazione».

Nel 2012, durante l’amministrazione di centrodestra, sono stati conferiti dall’ente 254 incarichi di collaborazione a figure esterne costate 824 mila euro.

Contratti che «non sono stati sottoposti, come prescritto, al preventivo parere del collegio dei revisori e non sono stati trasmessi alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti per l’esercizio del controllo successivo sulla gestione».

Lo ha sostenuto nella sua relazione il Procuratore regionale della Corte dei Conti, Francesco Paolo Romanelli nell’udienza dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

La Provincia di Foggia è fra i tre enti pubblici della Puglia, insieme ai Comuni di Taranto e di Lecce e alla Camera di commercio di Foggia, citati come esempio negativo.

Consulenze e incarichi professionali che, secondo la magistratura contabile nella maggior parte dei casi si configurano come «elargizioni benefiche, essendo del tutto evanescenti gli effettivi obiettivi perseguiti, la dubbia l’utilità che ne deriva per l’amministrazione, oppure palesemente sproporzionati i compensi erogati rispetto alla natura e all’oggetto dell’incarico».

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

VICO DEL GARGANO -Piana di Calenella è pronta, presto un villaggio turistico

Pubblicato : giovedì, 27 febbraio 2014

Via libera del Comune al piano di lottizzazione – Sfuggita al cemento negli ultimi 20 anni

La baia di Calenella

 L’ultima grande piana nel cuore del Gargano, la baia di Calenella è sfuggita, a fatica, in questi vent’anni al cemento, alle lottizzazioni, ai complessi turistici, persino al devastante incendio del 2007.

Fino ad ora. Ma non è sfuggita alla nuova pianificazione urbanistica che l’amministrazione di Vico del Gargano, Comune territorialmente competente, ha approvato in questi mesi.

Il Pug contiene la previsione per la costruzione di un villaggio turistico nella piana dove insistono anche due siti archeologici: Monte Pucci e Macchia di Mare.

Il Pug a fine gennaio è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e ora è partito il conto alla rovescia: 60 giorni per presentare osservazioni e bloccare quello che associazioni, movimenti civici hanno definito l’ultima «peschicizzazione» nel Gargano.

Il piano urbanistico prevede dieci lottizzazione localizzate fra Vico del Gargano, San Menaio e la piana di Calenella. Qui dovrebbe sorgere una struttura ricettiva da 300 posti in costruzioni tutte ad un piano, disposte come un quarto di luna con un edificio centrale a due piani.

Il complesso turistico è collocato sul lato sinistro della baia. Da un punto di vista squisitamente paesaggistico il mare non sarebbe più visibile da quel punto di osservazione.

L’intera piana, che dal curvone di Monte Pucci migliaia di turisti ogni anno fotografano, non sarà mai più la stessa. Quando non c’è foschia, prima del tramonto, è possibile vedere l’intero litorale da Monte Pucci sino a Rodi Garganico.

Una fascia di verde selvaggio che termina nel mare. Nel Pug per giustificare le scelte fatte si parla di «aree inedificate da destinare ad insediamenti di nuovo impianto con prevalente destinazione produttiva a bassa densità turistico-ricettiva-commerciale».

Trecento posti letto possono sembrare pochi, in realtà bisogna calcolare, fanno notare le associazioni ambientaliste locali, l’impatto delle opere di urbanizzazione, gli scarichi, le auto che percorreranno la baia giornalmente, la produzione di rifiuti che il nuovo centro turistico determinerà (in un Gargano che non ha più discariche ma neppure impianti di smaltimento), il via vai di mezzi per la fornitura di beni.

L’amministrazione comunale sostiene che la lottizzazione, si legge nel piano urbanistico e nei documenti che lo accompagnano, «nel rispetto dei vincoli paesaggistici e ambientali» e che l’obiettivo è «il rilancio e la riqualificazione di un’offerta turistica di alta qualità architettonica ed ambientale, di servizi pubblici e privati».

Secondo le associazioni ambientaliste e gli stessi consiglieri comunali di opposizione, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Sementino ex socialista, che governa Vico con alcuni pezzi del Pd e del Nuovo centrodestra, non avrebbe tenuto in debito conto, invece, né le prescrizioni del piano paesaggistico né quanto prescritto dall’Autorità di bacino per quell’area.

La piana, infatti, è soggetta ad inondazione e per questo il progetto di lottizzazione prevede che a monte vengano costruite delle enormi vasche per contenere e dunque mitigare l’arrivo a valle delle piogge.

Senza contare che nella baia di Calenella insiste un vecchio canale che corre parallelo all’area che dovrebbe diventare edificabile. Insomma non sarebbe stato preso in considerazione il rischio idrogeologico che caratterizza quel sito.

Turisticamente dagli anni’70 in poi, Calenella è soprattutto la meta preferita per i camperisti che si fermano a pochi passi dalla battigia.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – Attraversa i binari e viene investito dal treno sulla tratta Bari-Foggia: è salvo

Pubblicato : giovedì, 27 febbraio 2014

A Bisceglie, ritardi sulla linea ferroviaria

E’ ripresa alle 11.20 la circolazione ferroviaria sulla linea Bari – Foggia, sospesa dalle 10.30 per l’investimento non mortale di una persona nella stazione di Bisceglie.

I RITARDI. Coinvolti due treni a lunga percorrenza – con ritardi fino a 60 minuti – e un treno regionale che ne ha registrati 45 minuti.

LA DINAMICA. Da una prima ricostruzione dei fatti pare che la persona investita stesse attraversando i binari senza servirsi dell’apposito sottopasso.

Fortunatamente, l'uomo non ha perso la vita e sull’episodio sono in corso le indagini a cura delle forze dell’ordine.

L’INVITO. “Ricordiamo – si legge nella nota della Rete ferroviaria italiana – che il modo più sicuro per raggiungere i binari è utilizzare gli appositi sottopassaggi, anche quando apparentemente non transitano convogli. Un treno in arrivo in velocità può non essere percepito in tempo”.

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Amiu, il 30% di capitale vale 7 milioni di euro

Pubblicato : giovedì, 27 febbraio 2014

 Quasi conclusa la procedura di valutazione, a marzo toccherà ai consigli comunali pronunciarsi

Il valore totale di Amiu è di circa 16,5 milioni di euro. E per l'acquisizione del 30% del capitale sociale, il Comune dovrà conferire circa 7 milioni di euro.

La procedura di verifica, a Palazzo di Città, sui dati presentati dalla municipalizzata barese confermerebbe in sostanza le risultanze dei tecnici baresi, ponendo un primo punto fermo nell'iter che dovrà portare all'ingresso del Comune di Foggia in Amiu.

A marzo, presumibilmente, i Consigli comunali di Foggia e Bari saranno chiamati a pronunciarsi definitivamente sull'operazione.

LA VERIFICA DEL COMUNE DI FOGGIA. Dopo la presentazione della documentazione contabile da parte di Amiu nello scorso gennaio, il Comune di Foggia ha affidato alla società Ria Grant Thornton di Milano – la stessa che da anni si occupa dell'attività di revisione legale ed organizzazione contabile di Ataf e Amgas – la verifica dei valori stimati.

Le analisi effettuate quantificherebbero il valore del patrimonio complessivo di Amiu in circa 16,5 milioni di euro con un lieve ritocco verso l'alto rispetto a quanto prospettato, dovuto al fatto che i nuovi dati si riferiscono al 31 dicembre (anziché al 30 settembre) e comprenderebbero gli utili registrati da Amiu nello scorso anno.

CONFERIMENTO DA 7 MILIONI DI EURO. Per l'acquisizione del 30% del capitale sociale, al Comune di Foggia toccherà dunque "sborsare" un totale di circa 7 milioni di euro.

L'importo comporterebbe in pratica il conferimento di tutti gli immobili già individuati nel piano delle alienazioni 2013 anche se sulla valutazione finale degli stessi dovrà pronunciarsi un perito nominato dal Tribunale di Bari.

L'elenco, oltre agli immobili di Via Miranda e Via Fratelli Biondi, comprende anche l'impianto di multi selezione per la raccolta differenziata presente nella discarica di Passo Breccioso.

DUBBI SULLA CESSIONE DELL'IMPIANTO. Proprio sull'impianto di multi selezione che, se gestito a pieno regime, consentirebbe di ottenere ricavi dalla vendita del materiale differenziato, si era soffermata l'attenzione dei consiglieri di minoranza che avevano avanzato dubbi sulla possibilità di cessione dello stesso (LEGGI: "FUORI I BILANCI AMIU").

Tuttavia, su questo punto, sarebbero stati consultati gli uffici regionali che avrebbero rassicurato sull'inesistenza di vincoli di indisponibilità. Occorrerà, ora, un passaggio in consiglio Comunale, sia di Foggia che di Bari, per il via libera definitivo. In entrambe le città la legislatura è alla fine e le elezioni sono alle porte. La riuscita dell'operazione si gioca sul filo di lana.

Michele Gramazio da Foggiacittaaperta

SAN SEVERO – Una lite per il furto di bottiglie di vino finisce a colpi di bastone in testa: grave un 42enne

Pubblicato : giovedì, 27 febbraio 2014

 Arrestato l'aggressore, un 30enne con problemi psichici

Un presunto furto di bottiglie di vino. Sarebbe questa la motivazione alla base del litigio, degenerato a tal punto da causare il ricovero – in gravissime condizioni –, Matteo Cerrone, 42enne di San Severo, colpito con un bastone alla testa e ora all'ospedale di San Giovanni Rotondo.

L’ARRESTO. L'aggressore, di 30 anni, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio e per problemi psichiatrici è stato ricoverato in una casa di cura.

LA LITE A TAVOLA. Secondo quanto accertato dai militari, il 13 febbraio scorso il 30enne stava pranzando con i suoi genitori, la vittima e la sua compagna: questi ultimi infatti erano ospitati nel casolare della famiglia dell'aggressore.

Mentre erano a tavola, è nato un litigio tra la vittima e il padre dell’aggressore su un presunto furto di bottiglie di vino. 
Tutto sembrava chiarito e terminato, ma il 30enne è tornato in cucina e ha colpito Cerrone violentemente al capo.

IN UNA CASA DI CURA. Nei giorni immediatamente successivi è stato sostenuto che Cerrone fosse caduto da solo sbattendo la testa sul pavimento. Il gip del tribunale di Foggia ha emesso un decreto di fermo per il 30enne che è stato ricoverato in una casa di cura dato che le sue condizioni psichiche sono incompatibili con il regime carcerario.

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – pronti per inaugurazione terzo Cineporto pugliese: c’è Vendola

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

L’APULIA Film Commission, sabato 1° marzo alle 12, inaugura a Foggia il terzo Cineporto pugliese, realizzato all’interno dell’ex Mediafarm (via San Severo Km 2,00).

Alla presentazione interverranno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli, la presidente di Promodaunia Billa Consiglio e la presidente e il direttore di Apulia Film Commission, rispettivamente Antonella Gaeta e Silvio Maselli.

da Stato Quotidiano

MONTE SANT’ANGELO – Sac Gargano, firmato accordo per riqualificazione rete turismo

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

“SAC GARGANO”, obiettivo centrato. Con la formale firma degli atti propedeutici, si è concluso il ciclo di animazione territoriale del Parco Nazionale del Gargano relativamente alla progettualità dei “Sistemi Ambientali e Culturali” che ha visto il Presidente Stefano Pecorella rinsaldare il patto con il territorio, i suoi attori e la popolazione.

Il trittico di incontri face to face, come dimostra la presenza delle diverse decine di rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e associazionistico, è stato emblematico rispetto alla vivacità del territorio e la diffusa presenza di un patrimonio che con pochi accorgimenti in poco tempo può generare quel ristoro economico e sociale da tempo atteso. Momento clou della giornata è stato la firma della convenzione tra PARCO NAZIONALE DEL GARGANO, GAL DAUNO OFANTINO, GAL GARGANO e l’Agenzia Regionale del Turismo “PUGLIAPROMOZIONE” per la riqualificazione della rete informativa dell’area turisticamente rilevante del territorio del SAC e dei GAL.

“L’obiettivo dell’accordo – spiega il Presidente Pecorella – è assicurare l’integrazione dei punti informativi realizzati nei comuni del territorio SAC GARGANO nell’ambito della rete regionale degli IAT, con i punti informativi costituiti dal Gal Gargano e dal GalDaunoOfantino, nonché sperimentare una innovativa modalità di organizzazione degli Uffici di Informazione Turistica (IAT) basata su erogazione dei servizi pubblici di informazione e accoglienza turistica all’interno di beni culturali e ambientali e forte integrazione degli Uffici IAT all’interno dello stesso ambito territoriale identificabile quale prodotto turistico omogeneo.

Altresì – prosegue – ci sarà maggiore sostenibilità della gestione attraverso economie di scala, esternalizzazioni di servizi, raccordo con gli attori del territorio ed integrazione con i punti informativi della rete dei GAL per lo scambio di informazioni, di materiale, di impostazione della comunicazione, di promozione del territorio e di attività. Ulteriore, obiettivo del presente accordo è assicurare l’integrazione delle iniziative ed attività di valorizzazione delle risorse ambientali e culturali e delle produzioni territoriali che ricadono nelle aree di competenza del SAC e dei GAL sottoscrittori”.

Nello specifico l’accordo intende integrare i punti informativi di Vieste, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Rodi Garganico, Peschici, Vico del Gargano, Mattinata e Manfredonia del presente accordo nel sistema a rete degli IAT regionali coordinati da PugliaPromozione, nonché la verifica e condivisione i materiali informativi e promozionali realizzati nell’ambito delle attività del GAL Gargano e dal GalDaunoOfantino.

“Il territorio risponde alle sollecitazioni ed è giusto che riceva anche risposte in tempi certi – sottolinea Pecorella -. Solleciteremo la Regione affinchè gli interventi materiali ed immateriali del SAC, siano cantierizzati e resi fruibili celermente. Non vanificheremo questi tre anni di duro lavoro da parte del Gargano, dell’Ente Parco, delle altre Istituzioni e della sua gente”.

da Stato Quotidiano

FOGGIA – detenuti in attività presso Masseria Giardino, “Campi liberi”

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

                                                                                                                          Palazzo D'Avalos (Masseria Giardino)

 VENERDI’ 28 febbraio, alle ore 10.30, presso la Sala Giunta di Palazzo di Città si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del progetto di reinserimento sociale “Campi Liberi”, che coinvolgerà alcuni detenuti della Casa Circondariale di Foggia impegnati in attività esterne presso Masseria Giardino.

Nello specifico, tre detenuti (che diventeranno 6 nel corso dell’anno) avranno a disposizione mezzo ettaro di terreno da coltivare a ortofrutta per una durata di 4-5 ore al giorno Alla conferenza stampa parteciperanno il sindaco Gianni Mongelli, gli assessori Giusy Albano e Franco Arcuri, la dirigente Gloria Fazia e il direttore dell’Ataf Massimo Di Cecca.

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA – L’ODISSEA INFINITA DI VENTI OPERAI DELL’EX ENICHEM DI MACCHIA

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

Dopo quasi 35 anni passati alle dipendenze dell’Enichem di Macchia-Monte Sant’Angelo prima e della Syndial poi, gli operai specializzati e i semplici lavoratori che hanno dedicato una vita al duro lavoro in fabbrica vivono una condizione di vera indigenza, dimenticati dai datori di lavoro in primis e trascurati in secondo luogo dal sindacato che avrebbe dovuto tutelarli e che invece sembra essersi del tutto scordato della sorte di queste persone

. I lavoratori dell’ex-Enichem di Macchia-Monte Sant’Angelo stanno vivendo un’odissea davvero dolorosa perchè da qualche anno sono privi di reddito e come se non bastasse non riescono nemmeno ad ottenere il riconoscimento per aver lavorato a contatto con materiali d’amianto eternit e con altre sostanze cancerogene nocive per la salute.

Si tratta per la precisione di una ventina di operai ex Enichem che da circa sei anni hanno richiesto, tramite il sindacato, il riconoscimento degli emolumenti e dei contributi previsti per legge a vantaggio di tutti quei lavoratori che hanno prestato servizio dal 1978 al 2002 presso lo stabilimento Enichem Agricoltura (poi trasformatosi in Syndial) e che da circa 12 anni hanno potuto tirare avanti solo grazie agli ammortizzatori sociali messi a disposizione dallo Stato, cassa integrazione e mobilità che però non sono sufficienti a condurre un’esistenza dignitosa

. I venti operai in questione hanno avviato le pratiche, tramite la CGIL che si è servita di avvocati di fiducia, per il riconoscimento delle indennità e di quei cinque anni di contributi, previsti per legge, che permetterebbero loro di andare in pensione e di lasciarsi finalmente alle spalle la  vita da operaio

. In realtà per altri ex lavoratoriEnichem (più di 800) questi emolumenti sono stati già riconosciuti tramite sentenza giudiziaria, una sentenza che i venti ex operai affidatisi alla CGIL locale, stanno aspettando da troppo tempo. La vertenza legale sembra sia stata affidata allo studio dell’avvocato Arcangelo Sannicandro, il quale ha forse incaricato della causa altri avvocati del suo studio legale.

Fatto sta che nonostante siano passati  ben 6 anni e nonostante altri operai montanari abbiano già ottenuto ciò che gli spettava di diritto, il problema per questi venti ex lavoratori non trova ancora soluzione. “Per quale ragione – si chiedono questi venti operai – i nostri colleghi hanno già ottenuto il riconoscimento delle indennità e degli emolumenti e noi siamo  ancora ad una fase iniziale della causa, anzi non siamo nemmeno al corrente se essa sia stata incardinata o meno?

La nostra è una condizione davvero precaria, da un  momento all’altro ci ritroveremo senza più un soldo in tasca e non avremo nemmeno la possibilità di goderci la meritata pensione. Per anni abbiamo lavorato giorno e notte nello stabilimento di Macchia – Monte Sant’Angelo e dopo circa trentacinque anni di onorato servizio non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di maturare gli anni di contributi che la legge ci offriva.

Anzi con la legge Fornero – dicono gli operai ex Enichem – gli anni di contributi speciali per aver lavorato in ambienti insalubri e a contatto con materiali d’amianto, sono stati ridotti da 10 a 5 e questo ci ha penalizzati tantissimo perché il provvedimento dall’ex Ministro del Lavoro del governo Monti ha inciso sull’età per ottenere il pensionamento. Ci siamo recati più volte anche dal sindaco di Monte Sant’Angelo a chiedere un suo autorevole intervento, ma non è servito a niente perché il nostro problema a tutt’oggi non è stato risolto.

Ciò che chiediamo è che la nostra vertenza venga portata avanti fino alla fine in modo da ottenere una sentenza che ci riconosca quanto ci spetta di diritto, una sentenza che per altri nostri colleghi è già arrivata e che noi invece attendiamo vanamente da oltre 6 anni. Facciamo un appello agli avvocati incaricati di seguire la nostra causa affinchè procedano con celerità e ottengano quanto è stato da noi richiesto in modo da soddisfare anche i loro onorari”.

Insomma dopo anni dalla chiusura di uno stabilimento forse dannoso per la salute degli operai che vi lavoravano e per l’ambiente circostante c’è chi  reclama un diritto sacrosanto che ancora per alcuni non viene riconosciuto. Quando si dice che la legge è uguale per tutti.

da News Gargano

MONTE SANT’ANGELO – IL PARCO INCONTRA E SI CONFRONTA CON GLI ALLEVATORI DEL GARGANO

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

Si è tenuto ieri mattina presso gli uffici dell’Ente Parco Nazionale del Gargano un proficuo incontro tra il Presidente Stefano Pecorella, il Sindaco di Monte sant’Angelo, Antonio Di Iasio, gli allevatori di diversi comuni del Parco e i loro rappresentanti nelle associazioni di categoria, per affrontare, in pubblica assemblea, l’annosa questione dei danni causati dai lupi. “E’ stato un incontro partecipato, sincero e intenso – spiega il Presidente Pecorella – , quello con gli allevatori del territorio.

E’ estremamentepositivo aver finalmente chiarito alcune informazioni del tutto errate sulla gestione del parco che erano diventate quasi leggende popolari, come quella che il parco avesse liberato nell’area i Lupi. Informazioni false e tendenziose messe in giro ad arte per screditare l’immagine dell’ente, invece, da sempre al fianco dei nostri allevatori e mai contro. Il ruolo del Parco è si quello di tutelare le specie protette, come il Lupo, e salvaguardare la biodiversità come patrimonio inestimabile dell’area protetta ma è anche un mio personale obiettivo costante la tutela e la stabilità economica delle aziende agro- zootecniche dell’area.

Per questo motivo il Parco finanzia il mantenimento in purezza della mucca podolica con oltre 80.000 euro l’anno ed ha approvato un regolamento per la copertura dei danni da fauna, che negli ultimi 3 anni hanno portato il Parco adindennizzare gli allevatori per circa 300.000 euro.

Raddoppiando, solo negli ultimi due anni, l’importo erogato fino al 2010.” Gli allevatori, presenti ed i rappresentati delle associazioni hanno riconosciuto l’impegno crescente del presidente nel sostenere le problematiche dei danni da fauna, hanno evidenziato il disagio nel dover affrontare ulteriori danni collaterali per mancato reddito e per la perdita di vitelli troppo piccoli, non ancora registrati in anagrafe e che vivono in stato brado, quindi difficilmente riconoscibili. Non da meno il malumore crescente per gli allevamenti fuori dall’area protetta che, per questo motivo, non percepiscono alcuni tipo di risarcimento da parte degli Enti preposti.

“La tutela dell’area protetta – conclude Pecorella – non va in disaccordo con gli interessi degli allevatori, tutt’altro. Come dimostrano i risultati degli ultimi anni, gli allevatori non avrebbero ricevuto alcun indennizzo se non esistesse l’area protetta del Parco Nazionale del Gargano. In ogni modo mi sento molto vicino alle particolari difficoltà che sta vivendo l’attività pascoliva sul nostro territorio e mi impegnerò,per quanto riguarda le norme di indennizzo, a valutare la possibilità di integrare la tutela risarcitoria anche al mancato reddito oltre che all’indennizzo per il danno subito.

Così come voglio intervenire sul Servizio Veterinario pubblico per attenuare i costi dell’intervento dei veterinari. Inoltre, accertate le presenze dei predatori, nelle diverse aree, prevedere forme di intervento come la dotazione agli allevatori di cani contro le aggressioni da Lupo, come succede in altre parti d’Italia. Mi farò, inoltre, portavoce delle istanze degli allevatori fuori area Parco per chiedere al Ministero, alla Regione e alla Provincia un intervento risolutivo per sostenere concretamente  la categoria.

Adesso, però, mi aspetto – conclude il Presidente Pecorella – anche un diverso atteggiamento della categoria che deve prestare più attenzione alla cura del proprio bestiame, che non può essere lasciato incustodito ed al pascolo brado anche di notte, poiché, in tal modo è certo che le povere bestie non potranno essere difese contro le aggressioni dei predatori, siano essi animali od uomini.

Se resteremo uniti potremo affrontare anche questi problemi e sono certo che un passo alla volta possiamo cambiare il destino di questa nostra terra, tutti assieme.”

da News Gargano

MANFREDONIA – ZE PEPPE SCENDE IN CAMPO: AL VIA LA 1^ COPPA CARNEVALE DI MANFREDONIA. ECCO I MATCH IN PROGRAMMA GIOVEDI’ 27 FEBBRAIO

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

Zè Peppe scende in campo. Giovedi 27 Febbraio dalle ore 17.00 presso lo Stadio Miramare di Manfredonia, si svolgerà la prima giornata di Qualificazioni della Prima Coppa Carnevale di Manfredonia, Promossa dall'Agenzia del Turismo, dal Carnevale di Manfredonia in collaborazione con l'ASD Manfredonia Calcio.

Questo il Calendario delle Partite

: 1° Partita – 27 Febbraio 2014 – Ore 17.00 ASD Manfredonia Calcio – Polisportiva G. Salvemini

2° Partita – 27 Febbraio 2014 - Ore 17.50 Herdonia Calcio – Real San Giovanni Rotondo

3° Partita – 27 Febbraio 2014 - Ore 18.40 Gioventù Calcio Foggia – San't Onofrio Calcio

4° Partita – 27 Febbraio 2014 - Ore 19.30 Nuova Gioventù Vieste - Nuova Focus Donia

5° Partita – 27 Febbraio 2014 - Ore 20.20 United Club Foggia – Cosmano Sport Le Finali del Torneo si Svolgeranno il Giovedi

6 Marzo 2014 L'Ingresso per assistere alle partite è Gratuito! ———————-

REGOLAMENTO 1^COPPA CARNEVALE MANFREDONIA ARBITRI UISP. LE REGOLE SARANNO LE STESSE ADOTTATE DEI COMPIONATI REGIONALI ALLIEVI(97-98)

, LE UNICHE VARIAZIONI SONO:

• LE SQUADRE SARANNO COMPOSTE DA 20 GIOCATORI(11 IN CAMPO 9 IN PANCHINA ); • TUTTI I GIOCATORI POTRANNO ESSERE SOSTITUITI;

• IN PANCHINA POTRANNO ANDARE MASSIMO 4 DIRIGENTI ,COMPRESO IL MISTER; • I TEMPI DI GIOCO SARANNO 20+20 CON UN INTERVALLO SENZA INTERVALLO ,MA SOLO INVERSIONE CAMPO:

• ANCHE NELLE SEMIFINALI E FINALE I TEMPI SARANNO DI 20+20 CON UN INTERVALLO DI 5 MINUTI; • SOLO NELLE SEMIFINALI E FINALE CI SARA’ LA TERNA;

• LE SQUADRE CHE PARTECIPERANNO AL TORNEO SARANNO 8, SI AFFRONTERANNO A SEGUITO DI UN SORTEGGIO CHE SI SVOLGERA’ IL 24/02/2014 PRESSO LA SEDE DEL MANFREDONIA CALCIO ,

 

• NELLE GARE DEL 27/02 LA SQUADRA CHE AVRA’ LA MIGLIORE DIFFERENZA RETI(FATTE) ACCEDERA’ DIRETTAMENTE IN FINALE; • LA FINALISSIMA SARA’ COMPOSTA DA TRE SQUADRE , NEL CASO DI VITTORIA DI TUTTE E TRE LE SQUADRE SARA’ DICHIARATA VINCITRICE LA SQUADRA CON MIGLIOR DIFFERENZA RETI (FATTE)

. • ANCHE NELLA SEMIFINALE SI ANDRA’ DIRETTAMENTE AI RIGORI IN CASO DI PARITA’ • TUTTE LE SOCIETA’ SONO PREGATE DI SEGUIRE LE PARTITE DEL TORNEO IN TRIBUNA , NEL CAMPO ANDRANNO SOLO LE SQUADRE E I DIRIGENTI DELLE STESSE CHE SI AFFRONTERANNO.

 

QUINDI IL 27/02/ 2014 TUTTI GIOCHERANNO UNA SOLA GARA ; • IN CASO DI PAREGGIO PER TUTTE LE GARE SI ANDRA’ DIRETTAMENTE AI RIGORI;

• IL 6/02/2014 è GRADITA LA PRESENZA DI ALMENO UN COMPONENTE DELLA SOCIETA’ PER RITIRARE IL PREMIO.

• LE DISTINTE GARA DA PRESENTARE POSSONO ESSERE PERSONALIZZATE DALLE SOCIETA PARTECIPANTI. MODALITA’DI SVOLGIMENTO

da News Gargano

FOGGIA – La “missione” Federalberghi di Gino Notarangelo

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

Al famoso imprenditore turistico del Gargano il compito del rilancio La "missione" Federalberghi di Gino Notarangelo

L'imprenditore turistico Gino Notarangelo

Maggiore visibilità per il territorio, cooperazione tra gli operatori della provincia, dialogo serrato e strategie comuni con gli altri imprenditori della filiera turistica, sostegno e innovazione nei processi di gestione delle strutture alberghiere: sono queste le parole chiave dell’azione che Federalberghi intende sviluppare su tutto il territorio provinciale.Gino Notarangelo, titolare ed amministratore delegato di Gattarella Resort di Vieste, è il nuovo responsabile di Federalberghi provinciale.

L’incarico, su delega del presidente provinciale di Confcommercio, Damiano Gelsomino, è stato deciso per dare nuovo slancio al sindacato di categoria. Maggiore visibilità per il territorio, cooperazione tra gli operatori della provincia, dialogo serrato e strategie comuni con gli altri imprenditori della filiera turistica, sostegno e innovazione nei processi di gestione delle strutture alberghiere: sono queste le parole chiave dell’azione che Federalberghi intende sviluppare su tutto il territorio provinciale

 da Il Mattino di Foggia e Provincia

MANFREDONIA – V.Marmo: due postazioni 118 a Manfredonia, a Nord e Sud della Città

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

Vincenzo Marmo, Rsa UGL di Manfredonia, Lpu di Manfredonia (St@)

“SONO un dipendente dell’Asl fg con impiego al P.O. San Camillo De Lellis di Manfredonia. Giorni fa ho appreso da un quotidiano che la categoria degli infermieri lamenta il mancato servizio degli ausiliari, in quanto la loro professione infermieristica sarebbe emarginata per la mancanza di figure professionali, degli Oss, e quelle degli ausiliari specializzati”.

“Il tutto da quando si sarebbe stabilizzata la nuova legge europea”. “Si parla tanto di stabilizzazione del personale del 118 di Manfredonia, di Mattinata, di Zapponeta, di Cerignola, ma come è possibile sbloccare la graduatoria infermieristica se in primis ci sono i dipendenti ASL che fanno turnazioni sottoforma di volontariato, percependo un lauto stipendio.

Per quando mi riguarda, anzi ci riguarda, la figura di ausiliario non esite più da anni, sarebbe ora che anche l’Assessore regionale Gentile – o chi per lei – si decida a sbloccare i corsi interni alle ASL regionali da OSS”. “In questo modo ci si potrebbe organizzare senza carichi di lavoro al solo infermiere, dandogli la possibilità di poter effettuare anche i turni nel 118″.

“Per quando riguarda la nuova postazione del 118 che da anni si sta discutendo a Manfredonia c’è necessità di creare una postazione a nord ed una a Sud del territorio, anche perché una città che abbraccia una estensione territoriale abbastanza vasta non si può basare su una sola postazione.

Si è aggiunta un’ambulanza demedicalizzata per fare cosa, per creare ancora più disagio, portando i pazienti bisognosi al pronto soccorso creando affollamento, solo perché hanno un raffreddore o un dolore addominale che con una flebo il medico del 118 potrebbe somministrarla a domicilio senza creare confusione al pronto soccorso”.

“In questo modo si darebbe maggiore possibilità ai 118 di prestare il servizio più efficiente e di dare prestazioni più serie ai codici, di emergenza urgenza”

(Nota stampa a cura Vincenzo Marmo, RSA UGL Foggia)

TRINITAPOLI – Ancora stalking: perseguitava la moglie nonostante il divieto di avvicinarsi a lei

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

Arrestato dai Carabinieri un 43enne a Trinitapoli

Un uomo di 43 anni, M.S, è stato arrestato dai carabinieri di Trinitapoli per atti persecutori continui nei confronti della moglie.

CONTINUE PERSECUZIONI. L'uomo aveva già ricevuto in passato un provvedimento restrittivo che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie, ma nonostante il divieto continuava a perseguitare la vittima.

Lo stalker adesso è agli arresti domiciliari in un luogo di dimora diverso da quello della vittima.

Tiziana Cuttano da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Nuove proteste al Cara: in 50 bloccano la strada d’accesso a Borgo Mezzanone

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

 Ieri nel centro di accoglienza richiedenti asilo

Nuove proteste al Cara, il Centro di accoglienza per richiedenti asilo, di Borgo Mezzanone.

LA PROTESTA. Ieri pomeriggio per circa tre ore una cinquantina di ospiti della struttura che sorge a una decina di chilometri da Foggia hanno bloccato la strada di accesso alla borgata per protesta.

A manifestare – secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine – sarebbero stati in particolare i cittadini nigeriani, che lamentano problemi di convivenza con ospiti di altre nazionalità.

I PRECEDENTI. In particolare, anche secondo quanto emerso dalle dichiarazioni di alcuni stranieri, da tempo ci sarebbero problemi all'interno del Cara, soprattutto tra nord-africani, pakistani e iracheni. La situazione all’interno del Cara, già in passato, ha causato violenti risse terminate con feriti e contusi.

LEGGI: CARA, troppo dinieghi e tempi di attesa lunghi: la protesta dei richiedenti asilo

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – L’Asl di Foggia «costretta» ad assumere i medici all’estero

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

 Non ci sono più i medici di una volta, verrebbe da dire. Se non altro perché prima si trovavano, oggi invece…

Guardate un po’ cosa sta accadendo all’Asl: per ottenere la disponibilità di un anestesista pronto a trasferirsi in Capitanata, si è dovuto andare a bussare fino in Romania.

Oddio, non che non ci fossero anestesisti italiani pronti a venire: difatti in piazza della Libertà stanno per far firmare il contratto di assunzione anche a un medico sardo.

E i foggiani dove sono finiti? «Quest’anno avremo una congiuntura sfavorevole – spiega il direttore generale dell’Asl, Attilio Manfrini – il corso di specializzazione durerà un anno in più, per cui i neo-anestesisti dovranno attendere ancora un po’ prima di poter rispondere ai nostri avvisi.

Ma il problema, ahimè, non riguarda solo gli anestesisti». Il panorama delle professioni sanitarie nella nostra provincia è pieno di falle, le figure di cui ci sarebbe realmente bisogno nei nostri ospedali scarseggiano mentre siamo all’overbooking per psichiatri, psicologi, dermatologi.

Massimo Levantaci da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Verso la galleria che cambierà il trasporto sul Gargano e in Capitanata

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

Abbattimento dell'ultimo diaframma all'interno del tunnel ferroviario di Monte Tratturale. Il tracciato del tunnel ad unico binario si sviluppa principalmente ad Apricena

Ecco la galleria che cambierà il trasporto sul Gargano e in Capitanata „ Ultimi colpi di piccone separano il ricongiungimento dei due tunnel della galleria, ultime rincorse di ruspa per rendere un tutt’uno, quella galleria destinata a passare alla storia come una delle grandi opere pubbliche degli ultimi anni, che cambierà il trasporto sul Gargano e in tutta la provincia di Foggia.

L’appuntamento è per la mattina del 28 febbraio, alla presenza di tutti i sindaci del Gargano, e dei rappresentanti dell’ufficio regionale dei Trasporti e dell’assessore.

Con l’abbattimento dell’ultimo diaframma all’interno del tunnel ferroviario di Monte Tratturale, avrà di fatto inizio la fase che, nel breve volgere di tempo, porterà alla conclusione dei lavori nell’ambito del secondo lotto della Variante di tracciato, tra le località di San Severo e San Nicandro Garganico, della linea regionale San Severo–Rodi–Peschici C. esercitata dalle Ferrovie del Gargano.

Un’opera ingegneristica che, con la sua lunghezza di poco meno di 3 mila duecento metri, unitamente al ponte metallico per l’attraversamento della autostrada A 14, è la più significativa dell’intero intervento di ammodernamento, conquistandosi una posizione di rilievo tra tutte le opere infrastrutturali regionali e non solo.

È un tunnel che, come la restante linea, è ad unico binario (con origine alla progressiva km 16+300 e termine al km 19+478) il cui tracciato si sviluppa interamente in agro di Apricena con un andamento che prevede l’inserimento di due curve di raggio, rispettivamente, pari a 1.400 m e a 1.250m.

Per quanto riguarda il profilo longitudinale si rileva una pendenza pari al 26 per mille. Si sottolinea come il tunnel è pienamente conforme ai requisiti del D.M. Infrastrutture e Trasporti 28.10.2005 in materia di sicurezza delle gallerie ferroviarie con particolare riguardo alle vie di esodo in caso di eventi incidentali.

Ad intervento completato si otterrà, tra le località di San Severo e di San Nicandro Garganico, una sensibile riduzione della lunghezza del tracciato, pari a poco più di 4 km, unitamente ad un ancor più sensibile abbattimento dei tempi di percorrenza, nonché l’eliminazione di numerosissimi PP.L.

Il tutto ad innalzamento delle condizioni di sicurezza e di comfort di viaggio. L’abbattimento, inutile dirlo, corre veloce verso quella soluzione su rotaia, che non si è riusciti a trovare con la viabilità, ossia l’accorciamento del periplo garganico.

Ma c’è un altro dato da non sottovalutare: il tunnel agevola l’istituzione di quel treno tram che Fergargano ha già sperimentato con successo sulla Foggia-Lucera dopo 42 anni e che pian pianino si evolverà in altre zone della provincia, dal Gargano a Foggia, non ultimo a Manfredonia.

Proprio a Manfredonia si stanno facendo grandi passi per l’istituzione e la realizzazione di un ambizioso progetto «fronte-mare», destinato a cambiare volto e sistemi di vita del comprensorio del Golfo.

L’appuntamento alle porte di San Nicandro Garganico coincide con il compleanno dell’uomo delle ferriere, l’avvocato Vincenzo Scarcia, patron di Fergargano. Un tunnel in regalo per un progetto che si completa.

da FoggiaToday

ASCOLI SATRIANO – Nascondevano “tesoro archeologico” in casa: reperti di inestimabile valore sottratti agli scavi

Pubblicato : mercoledì, 26 febbraio 2014

I carabinieri hanno sequestrato anfore, piattini, coppe e statuette di ogni genere e fattura, risalenti al III e V secolo A.C., dal valore inestimabile. Denunciati due soggetti di Ascoli Satriano

             Uno dei reperti sequestrati

Una vera e propria collezione privata, un piccolo tesoro archeologico rinvenuto nelle abitazioni di due persone di 63 e 59 anni, entrambe di Ascoli Satriano deferite in stato di libertà per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato e ricettazione.

Da tempo, ormai, i militari della stazione locale erano sulle tracce dei due “collezionisti” che, nel corso degli anni, si erano impossessati illecitamente – in parte ereditandoli (in quanto "patrimonio" che si tramandava di padre in figlio) in parte sottraendoli a scavi archeologici sparsi per la provincia – di un elevatissimo numero di reperti archeologici, consistenti in anfore, piattini, coppe e statuette di ogni genere e fattura, risalenti al III e V secolo A.C..

La collezione completa, di valore artistico ed economico inestimabile, in quanto composta da pezzi rari ed unici, era custodita nelle abitazioni dei due uomini.

Sul fatto sono in corso ulteriori indagini per rintracciare ulteriori pezzi eventualmente ceduti a terzi. Tutto il resto è stato sottoposti a sequestro in attesa dell’intervento di personale specializzato per un’accurata classificazione e restituzione al Patrimonio Artistico Nazionale.

FOTO | Ascoli, un "tesoro" di reperti archeologici conservato in casa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Foggiatoday

FOGGIA – lavoro e giovani sempre più lontani

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

Trentaseimila giovani in cerca di occupazione e il precipizio continua.

Nel 2007 erano la metà, in Puglia il totale dei disoccupati residenti colloca oggi la Capitanata in coda tra le province che hanno fatto peggio dal periodo pre-crisi. E non c’è verso di tirarsi su.

Si fa affidamento adesso sui nuovi strumenti di politica economica: dall’industrial compact dell’Unione europea (1 miliardo di euro di risorse disponibili), alle misure per favorire l’autoimpiego fino al nuovissimo Nidi della Regione che verrà presentato dal Gal Meridaunia venerdì a Lucera (finanziamenti a fondo perduto per nuove imprese e prestito rimborsabile).

Ma il vero nodo da sciogliere si chiama burocrazia: quattro dei nove bandi pubblici si sono chiusi (dopo due anni) prima che l’imprenditoria foggiana riuscisse ad afferrarli. Finanziavano assunzioni con i tirocini formativi, strada tra le più battute oggi dalle aziende sia private che pubbliche (vi è ricorso anche il poligrafico) per fare nuove assunzioni di personale a costi contenuti.

La colpa viene addebitata alla «indicibile burocrazia», così il dirigente del settore lavoro della Provincia, Geppe Inserra, che avrebbe dilatato i tempi d’attesa «fino a un anno», rafforza la tesi un imprenditore costretto – sostiene – a rinunciare a questa opportunità. Si cerca ora di recuperare.

Le misure della Provincia per incentivare l’occupazione poggiano le basi su cinque bandi pubblici destinati a giovani, donne, manager e quadri estromessi dai processi produttivi. Si parte dall’erogazione di contributi, i cosiddetti “bonus assunzionali”, in favore delle imprese che assumono ex manager e quadri disoccupati; al riconoscimento di incentivi per la creazione di impresa o l’autoimpiego (manager to work).

Il “Sostegno alle imprese per l’acquisizione di servizi di accompagnamento alla crescita” permetterà alle piccole imprese di assumere figure manageriali fino al 75 per cento della spesa (importo complessivo di 656mila euro).

Ci sono poi gli “Interventi aziendali volti a favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa in un’ottica di flexicurity”, ovvero progetti aziendali rivolti ai lavoratori dipendenti e parasubordinati per favorire flessibilità organizzativa e servizi di supporto (218.024 euro). Il quinto bando, infine, favorisce l’accesso al microcredito imprenditoriale delle «iniziative imprenditoriali meritevoli» (10mila euro l’importo massimo dei finanziamenti).

Con queste misure, dice Angelo Irano di Italia Lavoro, «la provincia di Foggia può colmare il vuoto occupazionale che si è creato soprattutto nell’edilizia, a causa della contrazione di nuovi appalti». «L’edilizia in questa provincia – aggiunge – è da sempre strategica, ma per favorire nuove opportunità di lavoro bisognerà investire su quei segmenti, come la filiera dell’efficientamento energetico, che assicurano lavoro qualificato e di maggiori prospettive».

m.lev. da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Fondazione BdM finanzia un restauro a Passo di Corvo

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Banca del Monte di Foggia ha deciso finanziare il ripristino del diorama a grandezza naturale che si trova nel Parco archeologico di Passo di Corvo a 7 km dal capoluogo dauno. L’intervento riguarda il modello a grandezza naturale che ricostruisce la tipica capanna usata come abitazione dalle famiglie della comunità neolitica stanziata nel villaggio che sorgeva in quell’area tra il VI e il IV millennio a.C.

Il progetto presentato alla Fondazione prevede il ripristino ma anche il miglioramento del modello, attraverso la realizzazione di una struttura metallica di supporto e di una base di vetroresina per il tetto saldata all’intelaiatura, la messa in opera di un rivestimento con giunchetto misto a cannuccia locale, la saldatura dello strato vegetale con una colata di resina ad alta trasparenza e il ripristino del rivestimento vegetale interno.

Una serie di interventi che, oltre a riportare la capanna ad un aspetto simile a quello che dovevano avere le abitazioni del Neolitico nella piana del Tavoliere, assicurerà alla struttura una resistenza maggiore alle intemperie che avevano causato il graduale degrado del modello originale Il finanziamento destinato a Passo di Corvo rientra nell’impegno che la Fondazione mantiene a sostegno anche delle strutture che svolgono un prezioso lavoro di divulgazione delle ricchezze archeologiche della Daunia.

da Teleradioerre

FOGGIA – Al Moody jazz cafè Gaetano Curreri e i Solis String Quartet

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

Il leader degli Stadio riproporrà i brani più importanti della sua carriera di interprete e autore con gli arrangiamenti raffinati e del tutto originali del quartetto d’archi più eclettico d’Italia

Mercoledì 12 Marzo il Moody jazz cafè ospiterà – nell’unica data in Puglia – “CANZONI DA CAMERA” il nuovo progetto di Gaetano Curreri e i Solis String Quartet in cui il leader degli Stadio riproporrà i brani più importanti della sua carriera di interprete e autore con gli arrangiamenti raffinati e del tutto originali del quartetto d’archi più eclettico d’Italia.

A completare la formazione ci sarà il pianista Fabio Liberatori, co-fondatore degli Stadio, dedicatosi successivamente alla musica elettronica e alla realizzazione di colonne sonore, tra cui quelle di quasi tutti i  film di Carlo Verdone.

La strada dei Solis String Quartet e quella di Gaetano Curreri si era già incrociata in occasione della registrazione del disco dei Solis “R-EVOLUTION”. L’idea del disco era stata quella di riprendere alcune fra le più belle canzoni d’autore per portarle in una dimensione sonora più intima, come si usava nel ‘800 con i lieder.

Oggi finalmente, quell’idea prende corpo in uno spettacolo che vede sul palco due artisti che vantano collaborazioni con i più grandi musicisti italiani ed internazionali. Un concerto ricco di stile ed eleganza che spazia a 360 gradi nel panorama della musica con omaggi che vanno dai Beatles a Lucio Dalla senza chiaramente dimenticare i numerosi successi scritti da Curreri per gli Stadio, Vasco Rossi, Patty Pravo e Irene Grandi. Una voce unica ed un ensemble raffinato per un omaggio appassionato alla canzone in senso lato, un viaggio ricco di sonorità che si fondono per dare vita ad un evento unico nel suo genere. 

da Il Mattino di Foggia e Provincia

TORREMAGGIORE – ass.Capitano Ultimo, passeggiata per legalità

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

                                                                                                                                               (Ph: pinkroma)

TUTTO pronto per l’inaugurazione a Torremaggiore dell’associazione antiracket Capitano Ultimo in programma venerdì 28 febbraio alle 19 presso la sala del trono del Castello di Torremaggiore, con il patrocinio del Comune di Torremaggiore e alla presenza delle autorità civili e militari.

L’Associazione in data 13 Febbraio 2014 ha ottenuto l’iscrizione nell’Anagrafe unica delle O.N.L.U.S. L’incontro intende spiegare a commercianti, artigiani, liberi professionisti, istituzioni e cittadini l’obiettivo dell’associazione che si impegnerà per promuovere su tutto il territorio un programma di sicurezza ideato da ex carabinieri, poliziotti e mebri governativi che hanno fatto della sicurezza e della legalità lo scopo della loro vita.

Dopo la manifestazione di presentazione ufficiale a seguire ci sarà una passeggiata della legalità, che dal castello ducale si muoverà fino alla sede dell’associazione in via Carmine Celozzi, 7, attraversando le vie principali della città. A presiedere l’associazione, che ha raccolto l’appello di imprenditori e liberi professionisti allarmati per il crescente fenomeno delle estorsioni sul territorio, sarà il maresciallo dei carabinieri in quiescenza Pietro Iaffaldano.

“L’associazione antiracket Capitano Ultimo – spiega il presidente Pietro Iaffaldano – si preoccuperà di attivare un piano territoriale Antiracket e un piano antiusura, finalizzato a sostenere quelle realtà economiche che purtroppo sono vittime di richieste estorsive. In queste settimane abbiamo già raccolto l’adesione di molti commercianti, liberi professionisti e artigiani non soltanto di Torremaggiore ma dell’intero Alto Tavoliere”. da Stato Quotidiano

FOGGIA FILT di Foggia, al via integrazione con Bat

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

 LA categoria dei trasporti della Cgil foggiana ha celebrato ieri il suo X congresso provinciale. Il titolo scelto per l’importante appuntamento – richiamando lo slogan nazionale – è stato “Il lavoro trasporto il futuro”. I lavoro del congresso hanno dato il via libera al processo di integrazione tra i territori di Foggia e della Bat, che continueranno ad avere autonomia operativa ma guidati da una segreteria unica.

Passaggio obbligato l’elezione di un unico segretario per i due comprensori: è stato allora eletto alla guida della Filt Ruggiero Dinoia, già nella segreteria della Filt regionale. La relazione congressuale è stata svolta dal segretario uscente, Giovanni Occhiochiuso, ed è stata tutta incentrata sulla centralità delle infrastrutture di trasporto e mobilità per sostenere lo sviluppo economico e quindi le imprese del territorio ma anche per migliorare la qualità della vita dei cittadini grazie al ridotto impatto ambientale e al miglioramento dei servizi

. “A leggere i dati relativi alla dotazione infrastrutturale della provincia non si può certo parlare di un sistema sottodimensionato. Peccato però che vi siano disconnessioni nella rete che non permettono di valorizzare fino in fondo le infrastrutture”. E’ questa la denuncia del segretario uscente della Filt foggiana, Giovanni Occhiochiuso. “Vi sono strozzature sulla rete ferroviaria – per lunghi tratti a binario unico – sia sulla linea adriatica che sulla Foggia-Caserta. Così la stragrande maggioranza delle merci e delle persone continua a muoversi su gomma”.

Carenze che penalizzano anche il centro intermodale della zona industriale del capoluogo. “Allo stesso modo andrebbero collegati alla rete ferroviaria il porto industriale di Manfredonia e il distretto produttivo che lì insiste, saldando l’asse proprio con la piattaforma logistica di Foggia”.

Altro progetto che per la Filt è determinante per migliorare la mobilità delle persone è quello relativo all’integrazione treno-tram, con il capoluogo collegato ai quattro grandi centri della provincia. Infine c’è il capitolo aeroporto: “I progetti di allungamento della pista dello scalo devono vedere attivarsi gli operatori turistici per attrarre voli charter”. Progetti, tanti, molti già finanziati, “con risorse che superano i 500 milioni e potrebbero dare lavoro a 5mila unità per i prossimi cinque anni”.

da Stato Quotidiano

Manfredonia – PUG Manfredonia (comparti e altro), M.Basta: mirata strategia o incapacità?

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

L'avvocato Michelangelo Basta, già consigliere comunale nel gruppo di opposizione durante la passata Amministrazione Campo (2005/2010), attuale presidente Nuovo Centro Destra circolo di Manfredonia (st)

 UNA sinistra allo sbando e senza dignità politica anziché chiedere scusa pentendosi degli scempi prodotti con l’assenza di pianificazione urbanistica, tenta di riabilitarsi agli occhi dei cittadini rinnegando il suo operato degli ultimi 15 anni.

Troppo tardi! Oggi i fatti e la stessa sinistra danno ragione ad un’opposizione che negli ultimi 10 anni ha sostenuto in ogni sede una diversa visione di sviluppo urbanistico della città. Con il PUG l’amministrazione di Manfredonia focalizza l’attenzione su alcuni temi strategici per lo sviluppo urbanistico della città ai fini di migliorare la vivibilità e la qualità urbanistica del tessuto urbano.

PUG MANFREDONIA – FOCUS Gli interventi riguarderanno il piano coste ed il recupero del rapporto della città con il mare, il piano di recupero del centro storico ed infine, la ricostruzione del bordo urbano. Nel progetto si legge che le aree CB che si trovano a corona tra il vecchio ed il nuovo edificato, sono strategiche nel ricucire il tessuto urbano e quindi colmare i vuoti urbanistici che negli anni sono stati creati.

Gli spazi CB sono quelli di completamento tra il vecchio edificato e le nuove zone. Tali spazi sono stati lasciati vuoti, in quanto dovevano essere il luogo dove realizzare tutti gli standard urbanistici che per legge sono obbligatori in riferimento all’edificato: destinazione a verde, servizi, attrezzature. Impianti sportivi…., in poche parole tutto ciò che migliora la qualità urbana e la vivibilità della città.

Questi standard obbligatori per legge e mai realizzati furono destinati all’interno dei CB mentre oggi decidono di portarli nei valloni. I canaloni diventano i parchi verdi urbani, dove garantire il loro mantenimento significa garantire anche la sicurezza idraulica di tutto l’abitato.

Peccato che si è costruito ultimamente nei canaloni vedasi Gozzini, Algesiro e comparto CA9. Premesso che con la L.20 del 2001 ( DRAG documento regionale di assetto generale) la Regione Puglia esortava i Comuni a rivisitare le tradizionali dinamiche di pianificazione sostituendo lo strumento del PRG con quello del PUG e che i lavori nei comparti CA sono iniziati in data successiva al gennaio 2006. Il NCD Manfredonia si chiede: come mai hanno iniziato a lavorare nei comparti CA nel 2006 considerato che già dal 2001 l’amministrazione di sinistra aveva lo strumento normativo per cambiare rotta?

Leggiamo nell’aggiornamento del DPP di febbraio 2014: “ in questi ultimi anni si è avuta un’espansione urbana che ha prodotto un notevole consumo di suolo e poca qualità urbana ed edilizia. I comparti realizzati, senza alcuna logica programmatoria e localizzativa, hanno cosparso il territorio di una tassonomia di palazzine con recinto, con totale indifferenza per l’orografia ed il contesto più generale”.

A leggere tali affermazioni appare evidente il fallimento della programmazione fatta dalle passate amministrazioni di sinistra che nonostante avessero lo strumento per correggere la politica urbanistica dal 2001, non lo facevano! Un vero e proprio atto di autoaccusa, un mea culpa che purtroppo scarica i suoi effetti su cittadini inconsapevoli! Come mai non è stata applicata la L.R. 20 del 2001?

In realtà l’amministrazione comunale nel 2004 aveva affidato ad una STU società di trasformazione urbana- ecosfera di Bologna-, lo studio per riqualificare le aree dei comparti CB5-CB6-CB7, sfruttando lo strumento previsto dalla L.20 del 2001, pagando alla stessa per consulenza € 300.000,00 circa.

La domanda che NCD Manfredonia pone è il seguente: perché l’amministrazione paga una consulenza di circa € 300.000 nel 2004 in conformità alla L.R. 20 del 2001, fa partire dei comparti di espansione CA nel 2006 dimenticandosi dei comparti CB5-CB6-CB7, ed a distanza di 6 anni critica la scelta urbanistica dei comparti CA e torna sui suoi passi riprendendo la strada interrotta con il progetto di Ecosfera?

O meglio, si abbandona il progetto di Ecosfera costato circa € 300.000 per seguire i nuovi progetti del Waterfront e del PIRP, insistenti sulle stesse aree! Ricordiamo a noi stessi che l’attuale assessore all’urbanistica è il progettista del Waterfront. L’attuale situazione urbanistica è diretta conseguenza del fallimento del contratto d’area che questa sinistra non ha saputo gestire!

Infatti, è figlia dell’entusiasmo che il contratto d’area aveva portato sul territorio; a seguito delle rosee previsioni che quantificavano in circa 1.500 le nuove unità lavorative furono pianificate le azioni urbanistiche per rispondere alla richiesta di appartamenti per le nuove probabili 1.500 famiglie. A tal fine era stata pronosticata una crescita della popolazione di Manfredonia di circa 10.000 abitanti che avrebbe portato la popolazione a circa 70.000 per il 2010. In virtù di tale previsione furono calcolati come necessari circa 5.000 nuovi alloggi.

Ad oggi la popolazione si è ridotta di circa mille unità con 57.000 abitanti! Tale sbagliata previsione, a seguito del completo e prevedibile fallimento del contratto d’area, ha prodotto un’offerta superiore alla domanda; numerosi giovani illusi dall’Eldorado del contratto d’area hanno acquistata casa contraendo mutui che oggi non riescono a pagare avendo perso il posto di lavoro. Al danno si unisce la beffa!

Oggi a questi ragazzi viene detto che le case che hanno acquistato dieci anni fa con tanti sacrifici, sono state un errore urbanistico ed edilizio, quindi l’amministrazione fa marcia indietro e punta dritto alle zone più appetibili ( a vantaggio di chi?) La strategia del PUG è quella di prendere volumetrie dei comparti CA6-CA7-CA8 non ancora partiti e destinarle alle aree CB, al fine di garantire il principio del non consumo del suolo. In questo modo si premiano i proprietari di terreni in zone periferiche, garantendogli di edificare in pieno centro cittadino! Portare queste volumetrie all’interno della città sembra un metodo per congestionare ulteriormente il tessuto urbano, soprattutto quelle aree che dovevano essere destinate ai servizi per la cittadinanza, al verde, ai parcheggi, agli impianti sportivi.

Servizi la cui realizzazione spetta ad un’amministrazione che dopo tanti anni, gestendo anche un contratto d’area, non è riuscita a realizzare neanche in minima parte. Considerato il contesto socio economico locale, l’assenza di domanda e la presenza di una fortissima offerta in ambito immobiliare, riteniamo che il miglior modo per non consumare il territorio sia quello di preservarlo o al massimo destinare quelle aree per migliorare i livelli di standard.

Una cosa è certa! La sinistra ha fallito anche nella pianificazione territoriale della nostra amata Manfredonia! Strategia affaristica o incapacità? A voi la risposta. (Manfredonia 25.02.2014; Il Presidente del Circolo del Nuovo Centro Destra Avv. Basta Michelangelo Antonio)

da Stato Quotidiano

MATTINATA – “Mettiti in regola o lo stabile diventa cenere”: ma la vittima denuncia e fa arrestare estorsori

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

 Il coraggio di un commerciante di Mattinata

Incutevano timore soltanto nel presentarsi alle loro vittime, che poi minacciavano se non acconsentivano alle loro richieste economiche.

Antonio Quitadamo, conosciuto come il ‘Baffino’ di 39 anni, e Francesco Notarangelo, soprannominato il ‘Natale’, di 49 anni, e vicino al clan malavitoso dei Romito, sono stati arrestati dai carabinieri di Manfredonia per tentata estorsione ai danni di un commerciante di Mattinata.

LA LETTERA INTIMIDATORIA. Tutto era iniziato con il recapito di una busta, posta sulla maniglia della serranda dell’attività commerciale, contenete un foglio con il messaggio minatorio: “Avete una settimana di tempo per mettervi in regola, sapete a chi rivolgervi altrimenti il vostro stabile diventerà cenere.

Occhio alle confidenze, non interpellate le forze dell'ordine per il quieto vivere. Distinti saluti”. Inoltre, all’interno della busta vi erano 3 proiettili per pistola calibro 9X21.

LA DENUNCIA. Il destinatario dell’inquietante minaccia, anziché scoraggiarsi, ha deciso di denunciare prontamente il tutto ai Carabinieri. Anche perché le intimidazioni non si erano fermate lì. I due estorsori, infatti, avevano lanciato all'interno del cortile dell'abitazione della vittima una bottiglia incendiaria che per fortuna non aveva provocato gravi danni.

LA TELEFONATA MINATORIA. A tutte le minacce ha fatto seguito anche una telefonata nella quale i due avevano avvertito la vittima: “Quello che è successo alla sua macchina è solo un altro avvertimento. Lei sa a chi rivolgersi”. I carabinieri sono riusciti a scoprire che la telefonata era stata effettuata da una cabina telefonica di Cerignola, utilizzata già in passato dai due aguzzini per altre richieste estorsive.

Tiziana Cuttano da Foggiacittaaperta

SAN MARCO IN LAMIS – fiamme alla sede di Forza Italia

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

 Danni per duemila euro

La scorsa notte alcuni ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile la porta d’ingresso della sede di Forza Italia, in via Gioberti, e le hanno dato fuoco. Sul posto sono giunti immediatamente vigili del fuoco e i carabinieri che stanno indagando sull’accaduto.

LE REAZIONI. Immediata la risposta sdegnata del Consigliere regionale PDL-FI Giandiego Gatta, “un palese, inquietante, intollerabile atto di intimidazione perpetrato da ignoti vigliacchi al quale gli amici sammarchesi sapranno certamente reagire con la testa alta che li contraddistingue.

Da parte mia la più sentita solidarietà e la certezza che le Forze dell’Ordine sapranno assicurare alla giustizia i responsabili, a garanzia del libero esercizio dei diritti democratici in quella operosa cittadina della Capitanata”

Foto di Gabriele Soccio

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Il “guru” della cucina giapponese, a Foggia, per una puntata di un reality show

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

Protagonista il famoso cuoco di ramen, Ichiro Furuya

Non soltanto di pellicole d’autore e festival del cinema: Foggia è anche teatro di reality internazionali. A pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale del cineporto, infatti, il capoluogo dauno estende oltreconfine la sua vocazione televisiva ospitando le riprese di un noto format giapponese prodotto e trasmesso da TBS – Tokyo Broadcasting System, la maggiore rete nazionale del paese del Sol Levante (in virtù dei suoi 28 canali televisivi e 34 stazioni radio all’attivo).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NUOVO FORMAT. E’ successo tutto lo scorso weekend, quando Ichiro Furuya, il più apprezzato cuoco di ramen giapponese, titolare della catena di ristoranti ‘Nantsuttei’ (presenti anche a Singapore e in Thailandia), è sbarcato per la prima volta in Italia per girare una delle puntate del suo nuovo format televisivo: si tratta di un programma itinerante che, dopo aver toccato già il Messico e la California, farà tappa in molti altri paesi del globo per testare, secondo le tipiche modalità della candid camera, la qualità del cibo giapponese nei ristoranti sparsi nel mondo.

FURUYA SCEGLIE FOGGIA. Per l’Italia, dove non era mai stato prima, Ichiro Furuya, dopo un’accurata indagine condotta con l’ausilio del suo staff, ha scelto proprio Foggia che, in virtù delle prestigiose certificazioni vantate dal ‘Sometimes Japanese Restaurant’ (premiato al 2Night Awards 2012 e da TripAdvisor nel 2013) e dell’idoneità della nostra provincia a tramutarsi in set televisivo, ha sbaragliato la concorrenza di altre location apparentemente ben più attrezzate come Milano, Roma e Pescara.

Dopo il primo sopralluogo conoscitivo di un mese fa, il cuoco nipponico e i suoi cameramen sono quindi tornati al ‘Sometimes Japanese Restaurant venerdì scorso per girare la puntata italiana del programma tv che ha poi previsto anche delle riprese nel ristorante e bed&breakfast ‘Bella Napoli’ (scelto dallo staff per i pernottamenti), al centro commerciale ‘Mongolfiera’ ed una trasferta a Manfredonia.

SET INTERNAZIONALE. Un’esperienza molto divertente, come racconta Danilo Cucci, titolare del ristorante di via Mandara: “quando abbiamo ricevuto la telefonata della delegata italiana della TBS per concordare una prima intervista abbiamo pensato ad uno scherzo ma quando, dopo soltanto un paio di settimane, abbiamo visto la troupe televisiva materializzarsi nel locale con tanto di ciak, telecamere e faretti, abbiamo dedotto che era tutto vero.

Ma il copione” continua Danilo “prevedeva che non dovessimo sapere subito che quel simpatico signore di mezza età fosse uno dei più prestigiosi cuochi giapponesi.

Infatti ci era stato presentato come un apprendista tokyota cui io e il mio cuoco Jie avremmo dovuto insegnare a preparare le due nostre specialità: il ramen e gli onigiri!

Solo domenica, a fine riprese, Ichiro Furuya ci ha rivelato la sua vera identità, svelandoci le ricette per cui è amato in patria e che saremo lieti di inserire nel nostro menu per i clienti più affezionati”.

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Fisco, agenzia di Foggia accerta una frode Iva di 420mila euro

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

 Denunciato titolare di azienda nel settore di ricambi auto

Nell’ambito di un’attività di controllo nel settore dell’IVA intracomunitaria, i funzionari dell’Ufficio Dogane di Foggia hanno scoperto un’evasione di circa 420.000 euro.

MAXI EVASIONE. Le indagini si sono concentrate su un’azienda operante nel settore del commercio di parti di ricambio e pneumatici di autoveicoli, provenienti in maggior parte dall’Olanda, per la quale si è accertato il mancato adempimento di natura fiscale previsto per le transazioni intracomunitarie.

Il rappresentante della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Nel 2011 andavano rimosse, oggi le ripara: lo strano rapporto tra Mongelli e le panchine

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

 Dr Jekyll e Mr Hyde? O semplice campagna elettorale?

Dicembre 2011: il Comune di Foggia fa smontare le panchine del Viale della Stazione perché le usano (anche) persone “poco raccomandabili”. C’è bisogno di una campagna stampa (a proposito, leggetevi la satira di Foggbook sull’argomento) per ripristinarle.

Il sindaco è Gianni Mongelli. FEBBRAIO 2014. Meno di due settimane alle primarie del centrosinistra, a poco più di tre mesi dalle elezioni amministrative. Il Comune di Foggia si affanna al ripristino delle panchine del centro cittadino: dopo corso Vittorio Emanuele e viale XXIV Maggio – si legge in una nota di Palazzo di Città -, gli addetti ai lavori stanno riparando le panchine di piazza Cavour e successivamente passeranno a quelle poste in corso Roma. Il sindaco è Gianni Mongelli.

SINDACO DI STRADA. Qualcosa deve essere cambiato in poco più di due anni. Non il sindaco che, anzi, stamattina ha anche postato sui suoi profili social una foto con cui “si sporca le mani” e si adopera al fianco del personale impegnato nel ripristino delle singole doghe.

Ora, tanto era necessario ripristinare quelle panchine nel 2011 quanto lo è riparare queste nel 2014. Ma non è che tutto questo dispiegamento di energie sia come dire… un poco strumentale?

O, come dire, leggermente ed esageratamente elettorale? Insomma, il buon Gianni non si è mai affannato per apparire un tipo dinamico, anche quando ha smesso la giacca per il famigerato maglione da guerra.

Nel giro di un paio di settimane, invece, (ri)scopre e (ri)valuta facebook, s'impossessa di twitter manco fosse Obama e scende in strada con gli operai a scalpellare le panchine rotte dai vandali, con tanto di fotografo al seguito.

TRA VANDALI E POCO RACCOMANDABILI. Non che i suoi “competitors” non lo facciano. Ma il sindaco uscente è, oggettivamente, una preda più facile per i confronti con il suo operato. Lui a Palazzo di città c’è già stato e c’è ancora. E vuole restarci.

Ecco perché, quando si lascia andare a un monito (questo sì, più che condivisibile) con cui invita i cittadini a un atto civico – “Stiamo riparando le panchine di Piazza Cavour, danneggiate dai vandali. Foggiani, denunciate i vandali” -, la domanda nasce spontanea: “Ma i vandali, signor sindaco, non sono persone "poco raccomandabili"?”

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Palazzetto dell’arte intitolato a «Paz» Mongelli: «Tributo alle sue opere»

Pubblicato : martedì, 25 febbraio 2014

Il sindaco: «Diamo seguito alle numerose richieste di associazioni e nostri concittadini»

Palazzetto dell’Arte di Foggia sarà intitolato ad Andrea Pazienza. Lo ha deciso il sindaco Gianni Mongelli dando così seguito «alle numerose richieste di associazioni e nostri concittadini e ho dato disposizioni agli uffici competenti di preparare gli atti per l’intitolazione.

Un artista talentuoso e irriverente – continua il primo cittadino -, capace di raccontare, attraverso le sue creazioni, la complicata generazione a cavallo degli anni '70 e '80. La Città di Foggia onora così un talento indiscusso, autore di fumetti di altissimo livello, ma anche di manifesti, come quelli realizzati per Federico Fellini. Il nostro Palazzetto dell’Arte è il luogo giusto per ricordare “Paz”, che troppo presto ci ha lasciato».

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – Soldi fermi all’Asl di Foggia, 94 affetti da Sla senza sostegno

Pubblicato : lunedì, 24 febbraio 2014

La denuncia degli assistiti:da 10 mesi privi di contributi

 Un destino segnato da una malattia inesorabile come la sclerosi laterale amiotrofica, situazione già difficile e «aggravata» dall’Azienda sanitaria che da quasi dieci mesi non eroga l’assegno di cura. Novantaquattro malati tra Foggia e provincia costretti a barcamenarsi con la pensione d’invalidità, a far fronte alle cure pesando, quando è possibile, sui bilanci dei propri familiari.

Da giugno del 2013 la Asl ha «dimenticato» questi malati ed è rimasta sorda alle loro sollecitazioni: l’assegno che va da 500 a 1000 euro al mese è rimasto prigioniero prima dei ritardi della Regione e dopo delle maglie della burocrazia della Asl. Nei giorni scorsi alcuni malati, fra di loro anche ragazzi molto giovani e che alle spalle hanno famiglie monoreddito o genitori con la pensione sociale, hanno per l’ennesima volta sollecitato l’accredito delle somme.

«La prossima settimana» si sono sentiti ripetere agli uffici dell’azienda di piazza Libertà. Un ritornello che va avanti da mesi. A quanto è stato riferito ai malati in un primo tempo la Regione Puglia ha accreditato alla Asl di Foggia con ritardo le risorse destinate all’assegno di cura del 2013.

Da qualche mese però le somme sono state trasferite ma restano bloccate in tesoreria. Ed è qui che entrano in gioco gli uffici della Asl. Gli assegni sono fermii perché il funzionario preposto da tempo è in malattia e la direzione dell’azienda sanitaria non avrebbe affidato ad altri le pratiche.

Domani l’assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, presenterà a Bari le nuove linee e i finanziamenti per gli assegni di cura del 2014. Ma in Capitanata i malati di Sla vorrebbero ricevere i soldi maturati nel 2013, tra i 4800 e i 6000 euro. L’assegno di cura è stato pensato per sostenere quei pazienti che di trovano in una situazione di grave non autosufficienza connessa alla malattia.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – Gino Lisa tra gli scali «nazionali», l’ente camerale chiama la «Bocconi»

Pubblicato : lunedì, 24 febbraio 2014

Commissionato uno studio sulle potenzialità dell'aeroporto classificato di interesse regionale

                                                                                                                         Il «Gino Lisa» di Foggia

Se venissero meno gli aeroporti italiani con traffico inferiore a 2 milioni di passeggeri ci sarebbe uno spostamento di ricchezza dalle aree meno sviluppate a quelle più ricche, accentuando il divario economico e sociale già fortemente esistente nel nostro Paese».

Questa l’opinione, suffragata da uno studio dettagliato, di Unioncamere, che la scorsa settimana ha riunito a Roma i suoi soci, oltre a diversi esperti, per fare il punto sul Piano aeroporti nazionale, nel momento di passaggio dal governo di Enrico Letta a quello di Matteo Renzi.

Il ministro (riconfermato) alle Infrastrutture Maurizio Lupi ha di recente redatto un piano aeroportuale — dopo aver corretto quello ereditato dal predecessore Corrado Passera — aggiungendo una clausola apprezzata sui territori: saranno accettati suggerimenti e si cercherà di farne tesoro.

Per questo le Camere di commercio sperano che il loro grido d’allarme sia raccolto nel momento della stesura definitiva del Piano (che passerà al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e quindi del Parlamento). Piano che ha suddiviso il territorio in dieci bacini di utenza omogenei, ciascuno dei quali avrà un aeroporto strategico, circondato da uno o più scali di interesse nazionale. C’è un’unica eccezione: il Centro-Nord ne avrà due di strategici.

Tutti gli altri saranno di carattere regionale. Ma è proprio sugli scali con meno traffico (che possono essere anche nel gruppo dei nazionali) che si è appuntata l’attenzione di Unioncamere: considerando l’attrattività turistica, la chiusura degli aeroporti minori metterebbe a rischio almeno parte dell’ammontare di entrate derivanti dalla spesa del turismo in arrivo, pari ad oltre 1 miliardo e 450 milioni di euro.

La spesa è stimabile in oltre 500 milioni di euro per i soli aeroporti con traffico inferiore a 1 milione di passeggeri all’anno. La percentuale di turisti stranieri che utilizza l’aeroporto per accedere al nostro Paese è pari a circa il 30% medio. Ma — si aggiunge nel report — per alcune province periferiche, come Ragusa, Trapani, Taranto, o difficilmente raggiungibili con altre modalità di trasporto, come Siena e Perugia, la quota è molto più significativa.

A Trapani e Ragusa, ad esempio, supera l’80%, a Taranto il 70%, a Siena e Perugia sfiora il 50%». Questi sono alcuni spunti dello studio curato da Uniontrasporti-Iccsai, che ha alzato il livello di allerta in particolare «per le scelte che l’Unione europea si appresta a compiere e che minacciano la sopravvivenza della stragrande maggioranza degli aeroporti italiani, e di società di gestione che in Italia, come in gran parte dei Paesi europei non possono stare in equilibrio senza un aiuto pubblico».

Si è — per dirla con il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello — «di fronte ad uno scenario di cambiamenti del sistema aeroportuale che produrranno sensibili effetti per le imprese».

L’Italia non è sola in questa situazione: in Europa, infatti, due terzi degli aeroporti gestisce volumi di traffico annuali inferiori al milione di passeggeri. In questa categoria sono 23 gli aeroporti italiani, 17 quelli tedeschi (18 con traffico superiore), 22 quelli spagnoli (24 quelli con traffico superiore).

Chiudendo in Europa gli aeroporti minori (come sostengono alcuni mirando all’accorpamento), circa 4,5 milioni di persone, per raggiungere il resto del Continente, subirebbero aumenti dei tempi medi di viaggio di oltre il 20%. In Italia, «l’azzeramento dei voli in partenza e in arrivo nelle 23 strutture con meno di 1 milione di passeggeri provocherebbe un aggravio dei costi per l’utenza stimato in 21,5 milioni di euro nell’ipotesi ottimistica che la chiusura dei collegamenti di linea su ciascuno scalo non modifichi abitudini di volo dei passeggeri, ma comporti solo un aumento del percorso di viaggio. In particolare — secondo Unioncamere — l’entrata in vigore dei nuovi indirizzi creerebbe grossi problemi di mobilità su tutto il corridoio adriatico e nelle regioni geograficamente più «periferiche», come Calabria e Sicilia.

Il Piano di Lupi individua 11 aeroporti strategici: Milano Malpensa, Venezia, Bologna e Firenze/Pisa (se si consorzieranno), Roma Fiumicino, Bari, Lamezia, Catania, Palermo, Cagliari. Sono 26 quelli nazionali: Torino, Cuneo, Genova, Milano Linate, Bergamo, Brescia, Verona, Treviso, Trieste, Parma, Rimini, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Brindisi, Taranto (ma solo per le merci), Salerno, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia Alghero.

Tutti gli altri sono scali regionali, come il foggiano «Gino Lisa». Questo, infatti non risponde, secondo il Piano, ai criteri richiesti per diventare «nazionale»: ruolo definito nel bacino e specializzazione; equilibrio economico-finanziario, anche da raggiungersi ma in un tempo ragionevole.

Secondo Fabio Porreca, presidente della Camera di Commercio di Foggia, invece i due requisiti ci sono, a cominciare dalla vocazione turistica del vicino Gargano e dalla domanda in un bacino di utenza che si spinge fino a Campobasso, Avellino e Potenza (pari a circa 1 milione e 300 mila abitanti).

Quanto all’equilibrio economico — oggi non verificabile perché lo scalo è utilizzato solo da elicotteri — se ne capirà di più quando entro la prima metà di marzo sarà pronto uno studio affidato a Lanfranco Senn, direttore del Centro studi trasporti dell’università Bocconi.

Comunque vada a finire si procederà con l’allungamento della pista, dagli attuali 1.600 metri ai futuri 2.000, misura che consentirebbe l’atterraggio di aerei da 200-250 posti.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – A Foggia dopo mesi riaprono i cantieri

Pubblicato : lunedì, 24 febbraio 2014

 «Il via libera al finanziamento sulla Chiesa delle Croci e al cantiere per il Centro socio-educativo e gli orti urbani al CEP sono un’ottima notizia ma anche la riprova di quanto debba radicalmente cambiare il sistema decisionale pubblico».

Augusto Marasco, ex assessore all’urbanistica e candidato sindaco di Foggia alle primarie del centrosinistra del 9 marzo prossimo, commenta le notizie su due dei suoi principali impegni amministrativi rallegrandosene «ma anche ripetendo quello che con qualche ruvidezza ho sottolineato sia da presidente dell’Ordine degli Architetti che nel biennio da assessore: quando ci si pone obiettivi condivisi e utili alla comunità, tutte le persone e gli uffici coinvolti devono avvertire il dovere di concorrere al raggiungimento».

«La Chiesa delle Croci è il monumento-cartolina di Foggia e la struttura dello stesso codice genetico della città -aggiunge Marasco- non è una cosa che interessa me, il FAI, che ringrazio per la generosità e la caparbietà con cui ha esercitato la sua pressione, o il Circolo ‘Contardo Ferrini’ che ne custodisce il valore storico e simbolico da anni.

Possibile che far avanzare un progetto di restauro sia stato avvertito come un onere solo dagli uffici che erano sotto la mia responsabilità fino a dieci giorni fa e che, per di più, non ne avevano la competenza diretta?».

«Esempio di come andrebbe diversamente orientato un sistema pubblico che usa risorse di tutti -prosegue Marasco – è il progetto di rigenerazione urbana al CEP: un anno fa eravamo stati primi in Puglia a presentare un progetto innovativo, che coinvolge il Terzo settore e che promuove servizi innovativi con cui lanciare quella che chiamammo operazione di agopuntura urbana.

 Saremo gli ultimi ad aprire il cantiere per la solita paralisi determinata dai ricorsi amministrativi a cui non si oppongono azioni responsabili e veloci: bisogna capire che anche un appalto da 400 mila euro, oggi, significa pane e lavoro oltre che la cura dei pezzi di città che viviamo».

Il piano di urbanizzazione in via Alfieri, su due aree di circa 5.200 metri quadrati, destinate l’una a verde pubblico, l’altra ad aree sportive prevede la riqualificazione e rifunzionalizzazione di un edificio pubblico per servizi culturali, sociali, sportivi e ricreativi e la riqualificazione di altre aree pubbliche realizzando giardini e orti urbani.

«Al CEP – San Lorenzo – aggiunge a sua volta il sindaco Gianni Mongelli – porteremo 15 orti urbani, impianti sportivi e un centro sociale educativo. I lavori saranno completati entro i prossimi tre mesi. Le periferie non possono essere un dormitorio ma devono essere luoghi vivi, tutti i giorni e a tutte le ore del giorno.

Questo intervento sarà possibile grazie alla collaborazione tra Comune di Foggia e Regione Puglia. Abbiamo speso bene i fondi europei, contrariamente a ciò che alcuni politici locali dicono».

«Credo che la finanziabilità di un primo parziale restauro della Chiesa delle Croci sia il giusto compimento di un impegno comune e di un modus operandi che, dal 2008, dai tempi di Capitanata 2020, ha coinvolto sinergicamente Istituzioni, volontariato e popolazione tutta che, per ben due volte, in occasione dei Censimenti promossi dal Fai “ I luoghi del cuore “, ha dimostrato la propria volontà portando ai primi posti della classifica nazionale

“ Il Cappellone”, quel monumento nazionale, simbolo della storia di Foggia. L’azione costante e coordinata del Sindaco Gianni Mongelli e dell’Assessore Augusto Marasco, che ha saputo fare avanzare le elaborazioni in modo da rendere il progetto finanziabile almeno per stralci, hanno fatto breccia presso la Regione Puglia, sapendo interloquire con amministratori di grande sensibilità e competenza come la professoressa Angela Barbanente», aggiunge Maria Luisa D’Ippolito, presidente del Fai di Foggia.

FILIPPO SANTIGLIANOda La Gazzetta del Mezzogiorno

CERIGNOLA (FOGGIA) – Furto e ricettazione 5 arresti a Cerignola

Pubblicato : lunedì, 24 febbraio 2014

 Gli agenti della Squadra Mobile di Foggia hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone accusate di aver fatto parte di una banda dedita al furto e alla ricettazione.

Gli arrestati sono Rocco Giuliano, di 50 anni, Vincenzo Ruglio, di 49 anni, Angelo Pugliese, di 42 anni e Nicola Marinaro, di 39 anni, tutti di Cerignola, e Domenico Pasquariello, di 36 anni, di Foggia.

L’ordinanza è stata firmata dal gip del tribunale di Foggia Antonio Buccaro su richiesta del pm Alessandra Fini. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto di autoveicoli e alla ricettazione.

Le indagini sono scattate da accertamenti su rapine a furgoni blindati e hanno consentito di appurare che l'associazione criminale era articolata secondo uno schema consolidato e con ruoli ben definiti.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Nuovo Centrodestra: “Franco Landella candidato sindaco di Foggia”

Pubblicato : lunedì, 24 febbraio 2014

Come Forza Italia, anche il NCD punta su Landella candidato sindaco di Foggia L'On. Tonio Leone: "E' ormai tratta la decisione per Foggia sulle linee programmatiche e la scelta del candidato sindaco".

Con il NCD anche Alfonso Fiore del Movimento Nuova VoceNuovo Centrodestra: "Franco Landella candidato sindaco di Foggia" „ “I tempi sono ormai maturi per assumere una decisione importante nell’interesse di Foggia, del Nuovo Centrodestra e dell’intera alleanza.

Abbiamo avuto ragione a non esasperare la ricerca del nome di un candidato alla carica di primo cittadino, rispetto alla necessità di individuare serie linee programmatiche per il futuro governo.

Positiva è stata l’esperienza partecipativa del circolo Innovatori, giovani a cui il partito deve prestare attenzione, che ha aperto ai consigli della gente l’individuazione delle priorità per la città.

In tale ottica, dobbiamo definire queste, prima di procedere risolutivamente all’accordo su chi rappresenterà l’intera coalizione nella prossima campagna elettorale. Avvio della competizione che non possiamo ritardare oltre”.

Ma dopo un incontro chiarificatore sono convinto che ci siano tutti i margini favorevoli per rimuovere gli ostacoli sino ad ora incontrati.

Prendo atto, altresì, con soddisfazione, che la mia azione, assieme a quella di tutti gli amici del NCD di Foggia, ha riaffermato la dignità politica di una classe di rappresentanti territoriali capaci ed in grado di elaborare e presentare ai cittadini una concreta proposta amministrativa e politica.

Dopo il rincorrersi di nomi di autorevoli esponenti della società civile, da chiamare alla responsabilità di un ruolo politico, è necessario prendere atto che l’unica soluzione concreta per la rappresentanza degli interessi della città di Foggia non può che essere affidata a uomini di sicura esperienza politica.

L’antipolitica non può essere contrastata e vinta se non con un serio, trasparente e concreto impegno della stessa politica e di uomini con un pensiero nuovo.

Auspico che da Foggia riparta questo momento di rivalsa per tracciare una via democratica e partecipata,che riporti con trasparenze nelle stanze pubbliche le decisioni del governo cittadino.

Ecco perché sono convinto che, dopo la disponibilità data al Nuovo Centro Destra, né pregiudiziale né strumentale, del Capogruppo al comune di Foggia, Francesco D’Emilio (sostenuto e condiviso anche dal Consigliere De Leonardis), ad assumere il ruolo di candidato sindaco, si debba partire da questi per favorire la sintesi con l’unico nominativo che oggi, più di ogni altro, può rappresentare il programma e l’intera coalizione: Franco Landella.

A lui spetterà il compito di unire attorno a sé la coalizione i suoi uomini ed i suoi valori e rappresentare credibilmente la volontà di intercettare il nuovo vento di rinnovamento politico che a gran voce ci viene chiesto dai cittadini. Sarà compito di chi ha partecipato al tavolo delle trattative di elaborare i punti programmatici dai quali non può prescindere una coalizione che intenda governare la città.

Il Nuovo Centro Destra sosterrà convintamente la scelta che sarà il risultato della condivisione dei principi sopra citati, fiduciosi di un immediato avvio della competizione elettorale che darà certamente un nuovo volto al Sindaco di Foggia”.

Il Nuovo Centrodestra ha incassato anche l’appoggio di Alfonso Fiore, del Movimento Nuova Voce: “Da oggi Il Movimento Nuova Voce combatterà al fianco del Nuovo Centro Destra NCD in cui il senatore Massimo Cassano, l’onorevole Antonio Leone e il consigliere regionale Giannicola De Leonardis hanno voluto a tutti i costi la mia presenza e quella di tutti i miei amici. Quella di schierarsi con il NCD è stata una scelta ponderata ma decisa perché si hanno le stesse idee e gli stessi valori”.

Alfonso Fiore è un amico, una persona che ha dimostrato, in questo anno e non solo, di essere vicino alle problematiche della gente e di volerci mettere la faccia per cambiare le situazioni sgradevoli che da troppo tempo esistono nella nostra città.

Ho costituito il Movimento Nuova Voce un anno fa grazie all’aiuto del vice presidente Giuseppe Lauda e di tutti gli amici che credono in me e che hanno le mie stesse idee.

Nel nostro piccolo siamo riusciti a denunciare molte situazioni di difficoltà e alcune siamo riusciti a eliminarle. “Mi batterò per la gente con programmi chiari e regole precise e sono convinto che oggi più di ieri ci sia bisogno di un cambiamento radicale, un cambiamento per un futuro migliore che la nostra città merita, dobbiamo fare la politica dei fatti e del rinnovamento questo è il mio programma” così Alfonso Fiore “

da FoggiaToday

Foggia, voragine in via Monte Sabotino

Pubblicato : lunedì, 24 febbraio 2014

Sul posto gli agenti della Polizia Municipale che hanno provveduto a transennare l'area

Foto Voce di Foggia

Fortunatamente non ha provocato feriti e coinvolto alcun mezzo stradale la voragine che questa mattina si è aperta in via Monte Sabotino, causando la chiusura parziale dell’arteria e rallentamenti alla circolazione. Sul posto sono immediatamente giunti gli agenti della Polizia Municipale che hanno provveduto a transennare l’area.

da Foggiatoday

FOGGIA – Occultavano beni al Fisco, Guardia di Finanza sequestra beni per 1,5 milioni di euro

Pubblicato : lunedì, 24 febbraio 2014

Posti sotto sequestro 17 immobili, 20 autoveicoli e 4 cavalli da corsa, sequestrati per reati tributari e in applicazione della normativa antimafia. I blitz dei finanzieri a Cerignola e a San Severo

Un'immagine delle operazioni della GdF“

Due distinte operazioni dei finanzieri del comando provinciale di Foggia hanno portato al sequestro di beni, per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro.

La prima, eseguita dai militari della Tenenza di Cerignola, è scaturita da reati tributari accertati nel corso di cinque verifiche fiscali svolte nei confronti di aziende riconducibili a C.M. di anni 32, originario di Cerignola, conclusesi con la constatazione di ricavi occultati al fisco per oltre 5 milioni di euro.

In particolare, l’indagato, titolare di aziende operanti nei settori del commercio di autoveicoli provenienti da paesi UE e di quello di parti di ricambi per autocarri, aveva posto in essere una c.d. “frode carosello” attraverso la costituzione di società di comodo intestate a 3 prestanome.

Il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca – emesso dal GIP su richiesta della locale Procura della Repubblica – ha riguardato 5 fabbricati, 1 box, 5 terreni agricoli e 20 autoveicoli, per un valore stimato di oltre un milione di euro.

La seconda operazione è stata eseguita dai militari della compagnia di San Severo nei confronti di R.M., sanseverese di 54 anni, già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, il cui patrimonio è risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

In particolare, i finanzieri hanno ricostruito il patrimonio riconducibile alla effettiva disponibilità del pregiudicato, accertando che una parte dei beni posseduti erano stati “schermati” attraverso l’intestazione a prestanome, in modo da impedire l’applicazione delle misure patrimoniali previste dalla normativa antimafia.

Sulla base degli elementi acquisiti dai verificatori, il GIP presso il Tribunale di Foggia, condividendo la proposta avanzata dalla locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro di 6 beni immobili (tre abitazioni e tre garage) per un valore di circa 400 mila euro.

Durante l’operazione sono stati scoperti anche 4 cavalli da corsa, di cui 3 iscritti all’UNIRE, tutti sottoposti a sequestro.

da Foggiatoday

Foggia, con De Sica il cinema ‘prende’ forma

Pubblicato : domenica, 23 febbraio 2014

Foggia – STORIA, cinema, teatro: tutto in una sera. Prendi in mano la tua vita e fanne un film. Viaggio tra passato, presente e futuro con un grande del cinema: Vittorio De Sica tra pubblico e privato. Tutto in un ciak.
Uno dei padri del cinema che ha saputo raccontare “in punta di piedi”, con ironia, sobrietà, tanta passione e allo stesso tempo con distacco, timori paure sogni e speranze di chi, dopo la Grande Guerra, tra case distrutte e abbandonate, aveva voglia di buttarsi tutto alle spalle e ricominciare una vita nuova. A conversare con Antonio Daniele, Ricercatore presso il Dipartimento Studi Umanistici – Università degli Studi di Foggia, lo scorso 21 febbraio 2014, a partire dalle 17,30, davanti ad un pubblico attento e coinvolto, presso la Biblioteca Provinciale “Magna Capitana” di Foggia, durante l’ incontro dal titolo: “Vittorio De Sica: un Maestro del Cinema a quarant’anni dalla sua scomparsa”, nella suggestiva e ormai consolidata formula del dialogo, Lucio Dell’Accio. Regista cinematografico laureatosi presso il D.A.M.S. di Bologna, ha al suo attivo molte pubblicazioni in campo letterario e cinematografico.

Molti gli scritti pubblicati sulla rivista “Cinema nuovo”. La Manifestazione si inserisce all’ interno della rassegna “Sapere e saperi” organizzata dall’ Associazione Culturale “Dante Alighieri” di Foggia. Presente la Presidente dell’ Associazione “Dante Alighieri” di Foggia, Donatella Di Adila.

La serata è stata introdotta da un “tappeto musicale” di sottofondo dal titolo “Parlami d’amore Mariu”, tratto dal film “Gli uomini sono tutti mascalzoni” (1932), scritto da Cesare Bixio e Ennio Neri, con l’ indimenticabile e soave voce di Vittorio De Sica. Sullo sfondo, su telo video-proiettato, con lo sguardo che trasmette serietà, sincerità e sicurezza allo stesso tempo, un’istantanea del grande Attore e Regista.

Cornice della piacevole chiacchierata, una Sala – Proiezioni calda e accogliente, allestita, per l’occasione, come una piccola sala – cinematografica in cui potersi rifugiare, anche per poche ore, lontani dal caos della vita quotidiana, “assaporando” i film che hanno fatto la Storia del Cinema Italiano.

Qui, gli intervenuti, ciascuno dal proprio campo di indagine, “versante” storiografico da un lato e estetico-linguistico dall’ altro, hanno ripercorso le tappe più significative del percorso artistico del grande regista e attore. Il professor Dell’ Accio ha magistralmente sottolineato come le riprese delle scene vanno dalle campagne alle città, dalla povera gente al lavoro duro della campagna o a quello che, come ha “incalzato” il moderatore, “si stentava a trovare”. Film che raccontano le fragili condizioni economiche e morali in cui versava l’ Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Questi, accompagnato dalla visione di alcune “pillole cinematografiche” tratte dai maggior film di successo di De Sica, ha “incalzato” il suo intervento, evidenziando come, nei suoi film, nulla era lasciato al caso: gli sguardi, le scene e le pause dei personaggi. Tutto “cadenzato” in modo attento e accurato. Esempi che, ha continuato il professore, è possibile rivedere in “Ladri di biciclette”, in cui oltre ad evidenziare la situazione di degrado del dopo-guerra col lavoro che “si stentava” a trovare, cresce l’ uso del piano-sequenza, ne “L’ oro di Napoli” con la grande Sophia Loren in cui emerge l’ importanza degli sguardi e la capacità di raccontare tutto con poche scene.

Parole chiave del suo intervento: buoni pensieri, buone parole, buone azioni.

Un De Sica “enciclopedico”, ha continuato il moderatore, Antonio Daniele, scatenando l’ applauso ironico del pubblico presente, perché ha saputo trasmettere grande umanità e dedizione al proprio lavoro sia sul “set” che come regista, “spronando” gli attori a migliorarsi scena dopo scena. Nel suo intervento si è sottolineato come, nei film del Neorealismo, movimento culturale nato a cavallo tra gli anni 40 e 50, forte era la “carica” emotivo – realista, con scene che erano volontariamente girate tra le strade, accanto alle macerie delle case distrutte dalla “furia tempestosa” della Grande Guerra.

Il linguaggio utilizzato era fresco, pulito, lineare ma “tagliente” allo stesso tempo, in quanto capace di “lasciare il segno” nel cuore dello spettatore. I giovani registi usciti dalla guerra erano alla ricerca del contatto diretto della realtà, della “presa diretta”, di quella verità che per troppi anni era rimasta nascosta sotto l’ incombente “cuscino” del regime fascista pieno di retorica e “mistificazioni”.

Ne è scaturita una piacevole chiacchierata tra “vecchi amici” in cui, ognuno secondo il proprio settore di competenza, ha ribadito come, nei film di De Sica, predomina l’elemento gioioso e vitale, il senso dell’ ironia, ma anche il lato amaro, l’ incertezza e la paura per il domani.

Filo conduttore della serata: Il cinema come “strumento veicolatore di cultura” per tenere unito il Paese senza distinzione di costume, religione, tradizione. Vivere meglio il presente, con uno sguardo al passato. Il cinema come una dolce melodia che accompagna il tortuoso e spesso angusto cammino del vivere quotidiano.

Come momento per ricordare, per riflettere, per acclamare,per commemorare o semplicemente per lasciare un segno nel caos della routine quotidiana. La figura del “Maestro” vista come un punto di riferimento, un “faro-guida”, un’”impronta senza tempo”. Parole chiave: essere “empatici”, vedendo nell’ altro non un’ ostacolo ma una risorsa da cui “attingere” in positivo e la capacità, così come è emerso da alcuni interventi attenti e puntuali del pubblico, di guardarsi dentro per sentirsi migliori fuori.

La serata si è sviscerata lodevolmente con la visione di alcune scene tratte dai suoi maggiori film di successo tra cui “Roma città aperta”, “La Ciociara”, durante i quali gli intervenuti hanno evidenziato come De Sica ha saputo “trasportare” sulla scena l’ aspetto drammatico dell’ Italia del Dopoguerra e, al contempo, la voglia di rialzarsi sempre.

Tutti d’accordo nel ribadire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’ importanza di riportare il cinema soprattutto tra i banchi di scuola, come momento di condivisione, riflessione, per ridere e sorridere, ritrovando i veri valori della vita: l’amore, l’amicizia, lo star bene insieme. Perché, come hanno sottolineato più volte gli intervenuti, la vita è come un film in “presa diretta”, sta a noi farsì che abbia un lieto fine tutto da raccontare. Basta “rimboccarsi le maniche”.

(A cura di Marco Bonnì)
da Stato Quotidiano

FOGGIA – «Mi sposo a Foggia» L’annuncio a sorpresa di Fausto Leali

Pubblicato : domenica, 23 febbraio 2014

Cinquant’anni di carriera e non sentirli. Avere quasi settant’anni («Li compirò il prossimo ottobre, ma dentro ho 17 anni e mezzo » commenta) e ruggire con la grinta di sempre nell’intraprendere una nuova carriera, quella di scrittore. Fausto Leali, ribattezzato «il negro bianco» negli anni Sessanta per la voce roca e potente, si presenta così per la presentazione di «Notti piene di stelle», il suo primo libro, scritto con Massimo Poggini (biografo di Vasco Rossi, Jovanotti, Ligabue,

Pooh), edito da Rizzoli. Accolto da una folla di fan, look sportivo e sorriso accattivante, arriva alla libreria Mondadori di via Oberdan a Foggia accompagnato dalla sua compagna, la cantante Germana Schena che sposerà il prossimo 14 giugno, proprio nel capoluogo dauno

«È lei la mia energia » afferma. «Il legame con Foggia nasce nel 1985 perché la mia band era composta sin da allora da validissimi musicisti foggiani, con cui è nato anche uno splendido rapporto d’amicizia, grazie al mio impresario dell’epoca Nando Sepe, produttore anche di Anna Oxa» spiega Leali, rispondendo alle domande dei giornalisti. «A quei tempi prezioso fu anche il contributo di Gino Sannoner che vorrei ricordare – aggiunge – ma altrettanto importante fu il sostegno di Renzo Arbore»

. «Notti piene di stelle» è il racconto della sua carriera, iniziata da ragazzino – a 14 anni ebbe già il suo primo ingaggio, dopo un’inf anzia semplice e un’adolescenza a lavorare come garzone di salumeria – che s’intreccia con la storia degli anni d’oro della canzone italiana, con fenomeni che appaiono lontani anni luce dalle odierne vicende dei talent show, cui pure è dedicato un capitolo del libro.

Dalle cover di «Please, please me» e di «She loves you» dei Beatles nel 1965 all’amicizia e alla collabora zione con Wilson Pickett – padrino di sua figlia Deborah – dagli aneddoti inediti degli incontri con Francesco De Gregori e Lucio Battisti, dall’amicizia con Diego Armando Maradona, che volle conoscerlo perché la celebre

«A chi» era la sigla di un noto sceneggiato argentino di cui era appassionato, alla svolta con Mina che lo aiutò a risollevare le sorti di una carriera che sembrava ormai aver detto tutto: «In quel periodo, alla fine degli anni Settanta, andavano la disco music e i cantautori» racconta alla giornalista Marzia Campagna.

La storia di Leali si intreccia a doppio nodo con Sanremo e con il confronto tra il festival di ieri e quello di oggi: «Sanremo è uno show – conclude – la musica è intervallata dagli ospiti, si parla molto e per l’artista c’è poca concentrazione.

Ritornerei a Sanremo. Dedicherò tutto il 2014 al nuovo disco e se ci sarà un brano forte lo porteremo al «estival nel 2015. Mi piacerebbe collaborare con Emma e Noemi, ma stiamo lavorando per un duetto con Elaida Dani, vincitrice di «The Voice»

[Enza Moscaritolo] da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA -Luana e Luca cervelli di ritorno… in cucina con il nonno

Pubblicato : domenica, 23 febbraio 2014

C’è una ragazza foggiana che aspetta i voti dei suoi concittadini per vincere un’importante competizione europa.

E’ Luana Stramaglia, 27 anni, vincitrice del bando Principi attivi 2012 della Regione con la sua idea imprenditoriale “Fork in progress”.

Luana ha unito cucina e social business, in altre parole: nonni e nipoti nella stessa cucina. Fork in progress nel 2013 è stata seguita, nell’ambito di StartCup, da Antonio Corvino e Alberto Torchetti, docenti del dipartimento di Economia dell’Università di Foggia. “Fork in progress” è ora fra i 30 semifinalisti di European Social Innovation Competition (premio finale 30 mila euro), competizione della Commissione Europea dedicata alle idee innovative per combattere la crisi sociale e occupazionale.

Per votare “Fork in progress” è sufficiente collegarsi al sito di ateneo www.unifg.it e seguire le indicazioni.

Far lavorare nella cucina di un ristorante, nonni (anziani a rischio di emarginazione sociale) e nipoti (studenti dell’istituto alberghiero) è la grande idea di Luana che ha contagiato anche sua sorella

Tonia, 25 anni, affascinata dalla possibilità di creare, mettendo insieme più generazioni, piatti della tradizione rinnovati e… a km 0. Luana Stramaglia, dopo la laurea in Scienze Politiche a Roma e un Master sull’utilizzo dei fondi europei in chiave locale, è tornata a Foggia e qui è nata la sua idea vincente.

La ragazza è partita dal fatto che suo nonno, a causa di un incidente in campagna, ha perso una gamba: questo lo ha costretto a rimanere a casa dove si è reinventato nella passione per la cucina, animato dal desiderio di fare felici le persone care.

Mentre trascorreva del tempo con il nonno Peppe impegnato a cucinare, Luana ha realizzato che proprio la magia che si crea attorno ai fornelli può fare da punto d’incontro fra generazioni.

Questa idea la giovane laureata l’ha trasferita nel progetto con cui ha partecipato a Principi attivi, il bando regionale che offre un finanziamento a fondo perduto di 25mila euro.

Il suo è il progetto di un ristorante “for mativo”, dove in cucina un anziano insegni a un giovane, proprio come farebbe un nonno con un nipote. Luana sceglie però un nonno (o una nonna) a rischio di emarginazione sociale, proprio come suo nonno Peppe: un modo per rimettere in gioco l’anziano che, attraverso l’esperienza trasmessa al giovane, vede rivivere la propria vita.

ANNA LANGONE da La Gazzetta del Mezzogiorno

Foggia, auto incendiate in zona Stadio. Atto doloso (VIDEO)

Pubblicato : sabato, 22 febbraio 2014

ORE 01, sabato 22 febbraio, ancora una volta la criminalità locale minaccia l’incolumità dei cittadini. Un’auto, una Opel Astra SW di colore blu, è stata data alle fiamme nel Piazzale di San Giuseppe Artigiano, antistante l’omonima chiesa e lo stadio Pino Zaccheria.

La certezza della dolosità dell’incendio è stata appurata da alcuni testimoni che hanno visto fuggire una persona incappucciata dopo aver dato fuoco all’automobile. Prontamente son stati chiamati i Vigili del Fuoco che dopo meno di 5 muniti erano già sul posto per domare le fiamme. Lingue di fuoco che dopo aver distrutto l’Opel, ha incendiato un’altra auto parcheggiata vicino quella presa di mira.

Una Fiat Panda Natural Power di color grigio è andata semidistrutta. Sul luogo si è rancata anche una pattuglia della Polizia di Stato che ha raccoltole informazioni sul dolo. Da porre in evidenza che è l’ennesimo atto doloso incendiario per le auto parcheggiate nel piazzale. Un atto criminale, forse intimidatorio, che, contestualmente ai vari accaduti negli ultimi periodi come furto di cerchioni d’auto, squartamenti di pneumatici, furti d’appartamento, etc…, incutono paura nei residenti che da tempo chiedono legalità e maggiormente più presenza delle Forze dell’Ordine. Forse sarebbe il caso che quel piazzale ritornasse ad essere chiuso come lo era tanti anni fa.

(A cura di Nico Baratta – [email protected])

VIDEO

 

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FOGGIA – protesta dipendenti Metropol: “Prefetto, 215 famiglie nelle sue mani”

Pubblicato : sabato, 22 febbraio 2014

 “PREFETTO intervenga, 215 famiglie nelle sue mani“. Protesta pacifica ieri 21 febbraio 2014 fuori la Prefettura a Foggia da parte di dipendenti dell’istituto di vigilanza Metropol.

I lavoratori chiedono garanzie per la futura occupazione. Recenti erano state le lamentele – da parte di Rsa dell’azienda – per il mancato pagamento delle retribuzioni.

Redazione Stato@riproduzioneriservata

da Stato Quotidiano

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FOGGIA – Fausto Leali: ottimi cittadini; città? In condizioni pietose

Pubblicato : sabato, 22 febbraio 2014

                                                                                                                                                  Leali a Foggia

 OLTRE cinquant’anni di carriera, con un precoce ingaggio a soli 14 anni e primo componente di un gruppo a 16, Fausto Leali ci regala il suo scrigno di ricordi in “una notte piene di stelle”, un libro biografico scritto a quattro mani con il giornalista Massimo Poggini.

Presentato ieri sera alla libreria Mondadori in via Oberdan e affiancato dalla giornalista Marzia Campagna, sono accorsi in molti ad ascoltare e a farsi autografare il libro dal cantante. “Non sono un buon parlatore perché non mi trovo a mio agio a raccontare qualcosa di me; perciò questa idea è partita essenzialmente dal mio nuovo discografico Mario Limoncelli, che mi ha spronato a scrivere qualcosa su di me”, ha confessato il cantante.

Piccoli anneddoti di una carriera musicale iniziata sin da piccolo, quando studiava chitarra e racconti di incontri e amicizie con artisti nazionali e internazionali, con una visione al di fuori dell’immaginario collettivo: “un Lucio Battisti che soleva fare battute in romanesco; un Francesco De Gregori comico; una pantera dalla bellezza incredibile con un carattere forte e violento, ma sostanzialmente buona come Loredana Bertè; un viaggio compiuto insieme ai Beatles considerati all’epoca dalla RAI come ‘dei ragazzotti di passaggio’, di cui ha composto le due cover ‘Please please me’ e ‘Lei ti ama (she loves you)’; un Maradona affezionato a cui ha fatto una sorpresa.

” Ma di certo l’incontro più importante è stato quello con Mina, in uno dei suoi momenti più bui, ricordando una cena con Massimiliano, il figlio di lei. E quando gli si chiede cosa ne pensa di Sanremo e dei talent show risponde: “Sono stato 13 volte sul palco dell’Ariston e ho vinto anche con la canzone ‘Ti lascerò’ duettando con Anna

Oxa. Prima le cose erano diverse: c’era solo la canzone e poi, la sera, la votazione e l’eliminazione; ora i tempi e gli spazi sono diventati troppo lunghi e, per questo, distraggono. Tra i maschi spero che vinca Francesco Renga non solo perché è bravo, ma anche perché è un mio amico; invece tra le donne chi fa la differenza è Arisa. Per quanto riguarda i talent show illudono: adesso i gruppi non sono più richiesti”

Un buon conoscitore della città di Foggia: “Il detto fuggi da Foggia non per Foggia, ma per i foggiani lo direi al contrari: è la città che si trova in condizioni pietose, mentre ho avuto la fortuna di incontrare cittadini di questa provincia simpaticissimi”. Con questa battuta tra il sarcastico e l’apprezzamento, il nostro artista italiano dimostra i legami affettivi che ha qui.

Infatti la maggior parte dei suoi musicisti sono foggiani, tra cui Enzo Palma, il quale gli cura anche il sito (importante per un artista) e foggiana è persino la sua compagna, Germana Schena . Infine lascia presagire qualcosa sul futuro:

“Tutto il 2014 voglio dedicarlo all’incisione di un nuovo disco con il mio nuovo discografico , che vedrà la luce nel 2015. Penso, quindi, che l’anno prossimo risalirò sul palco di Sanremo.”

(A cura di Sonia Scarpiello- [email protected])

da Stato Quotidiano

Manfredonia, allarme scarico acque da molitura olive in zona ex DI46 (FOTO)

Pubblicato : sabato, 22 febbraio 2014

 ALLARME scarico acque miste a sansa prodotte dalla lavorazione delle olive, sversate sul suolo e negli strati superficiali in area EX DI/46, zona industriale di Manfredonia, dove sono presenti alcune delle aziende in attività del Contratto d’Area territoriale.

Come visibile dalle immagini, in alcune parti di terreno, i prodotti dalla lavorazione delle olive, sono stati anche ricoperti con fogliame e arbusti di uliveto; in un’altra zona, la stessa situazione si è riscontrata ad oggi in alcune parti di suolo.

A livello giurisprudenziale, sversare sul terreno acque di vegetazione da attività di molitura delle olive è possibile se tale attività ha un’utilità a fini agricoli rimanendo quindi soggetta alle procedure sulla disciplina delle acque ex Dlgs 152/2006 (parte terza). In caso contrario può rientrare nella disciplina dei rifiuti integrando il reato di abbandono o deposito incontrollato.

La Corte di Cassazione (sentenza 8 gennaio 2013, n. 512) ha annullato la sentenza di merito che assolveva i titolari di un frantoio dal reato ex articolo 256, commi 1, lettera a) e 2, Dlgs 152/2006 (abbandono o deposito incontrollato di rifiuti) per avere abbandonato nel terreno acque di vegetazione e sanse da molitura di olive.

L’utilizzo agronomico dei reflui oleari se ha una utilità a fini agricoli rientra nel regime di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione ex articoli 74 e 112, Dlgs 152/2006. Se invece tale utilizzazione non è effettuata in modo corretto, scatta la disciplina dei rifiuti: l’abbandono sul terreno integra il reato di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti ex articolo 256, comma 2, Dlgs 152/2006.

Quanto alla sansa, i titolari del frantoio la hanno considerata “sottoprodotto” in quando usata come ammendante per il terreno. Invero, se il Giudice del merito aveva correttamente distinto tra acque di vegetazione derivanti dalla molitura delle olive e sansa, potendosi applicare solo alle prime la possibilità di utilizzazione agronomica ex articolo 74, comma 1, lettera p), Dlgs 152/2006, nessuna prova era stata fornita sulla “certezza” di utilizzazione della sansa come ammendante così come richiesto dall’articolo 184-bis, Dlgs 152/2006. (fonte www.reteambiente.it/news/17866/scarico-di-frantoio-sversamento-lecito-su-terreno/#sthash.WZyklDbx.dpuf)

da Stato Quotidiano

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SAN SEVERO – Dino Marino: “Se diventerò sindaco devolverò il mio compenso”

Pubblicato : sabato, 22 febbraio 2014

A poche ore dalle primarie del centro sinistra a San Severo, il candidato sindaco del PD, Dino Marino, avanza una nuova proposta. "Devolverò il mio compenso di sindaco. Sarà il mio primo atto concreto d’amore verso i sanseveresi.

Lo farò perché penso che la politica, deve tornare ad avere i pensieri lunghi e proprio in questi momenti di grave crisi, deve dare segnali, ripensandosi, tornando a quell’idea di volontariato che ha caratterizzato l'impegno politico alla fine della seconda guerra mondiale e ha costruito il nostro Paese .

Ho deciso di fare il sindaco perché tra patti di stabilità e vincoli di bilancio basterebbe mettere lì un ragioniere. E invece no, è proprio in questo tempo di contrazione finanziaria, di perdita di fiducia, di paura di mancanza di lavoro che la politica si deve rimettere in gioco e trovare la strada per progettare il futuro.

E’ finito il tempo delle promesse, ora è il tempo dei fatti, per questo proporrò un patto tra la politica che vuole ripartire dai bisogni dei cittadini e chi invece i fatti in questi anni lì ha costruiti, sviluppando un forte senso civico, parlo delle tante associazioni di volontariato che operano nella nostra città.

Voglio che esse mi aiutano a costruire un programma condiviso capace di rispondere alle tante articolazioni della nostra comunità. Un programma che metta al primo posto il lavoro, sfruttando i fondi europei e liberando risorse, attivando politiche d’intervento, nei settori come l’ambiente e i servizi alle persone per favorire il lavoro con le nostre forze senza asperrettare che qualcun altro lo faccia per noi".

da Teleradioerre

ORSARA DI PUGLIA – accoglie il Vescovo e rilancia sulla green economy

Pubblicato : sabato, 22 febbraio 2014

 “L’agricoltura, i settori dell’agroalimentare e della ristorazione di qualità, sono vitali per la nostra economia e rappresentano anche una leva fondamentale per lo sviluppo e la crescita del tessuto sociale.

L’iniziativa della Diocesi Lucera-Troia, con la visita pastorale del Vescovo Domenico  Cornacchia a Orsara di Puglia, è un’occasione importante per confrontarsi anche su questi temi”.

E’ Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia, a esprimere con queste parole la propria soddisfazione per le iniziative intraprese dalla Diocesi Lucera-Troia nell’ambito della visita pastorale al paese dell’Orsa. Il Vescovo, Monsignor Domenico Cornacchia,

lunedì 24 febbraio sarà a Villa Jamele, proprio a Orsara di Puglia, per presiedere l’incontro su ‘Ristorazione e economia sociale’ e officiare la Santa Messa.

L’evento è organizzato dalla Diocesi Lucera-Troia nell’ambito dell’ultimo giorno della visita pastorale a Orsara di Puglia. All’incontro, che comincerà alle ore 17, sono invitati gli amministratori locali, i sindaci, le imprese della ristorazione, le aziende del settore agroalimentare, le realtà imprenditoriali del comparto enogastronomico dei Monti Dauni e della Capitanata, i cuochi, le imprese agricole, i responsabili delle aziende di trasformazione presenti sul territorio.

Al termine del confronto, e dopo la Santa Messa, gli ospiti potranno degustare alcuni dei piatti che hanno reso Peppe Zullo uno dei cuochi italiani più conosciuti e apprezzati. 

“Crediamo fortemente nelle vocazioni del nostro territorio”, prosegue Tommaso Lecce. “Nei primi 21 mesi di lavoro dal nostro insediamento, la nostra Giunta ha lavorato proprio in questa direzione, facendo approvare una lunga serie di progetti, iniziative e provvedimenti utili alla valorizzazione delle nostre risorse ambientali e alla dotazione infrastrutturale delle zone rurali”

Nel 2007, il ‘paese dell’Orsa’ è stato premiato con l’ingresso nella rete delle Cittaslow; nel 2010 sono arrivati la ‘Bandiera Arancione’ del Touring Club Italiano e il marchio di ‘Comune amico del turismo itinerante’ assegnato da una rete nazionale di associazioni che mette insieme 108 gruppi italiani di camperisti.

E poi nel 2011, la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) ha riconosciuto a Orsara di Puglia la ‘Bandiera Verde-Agricoltura 2011’, marchio di qualità nazionale che attesta la bontà delle politiche attuate per promuovere ‘la qualità e la tipicità delle produzioni agroalimentari’. Nel 2012, infine, sono arrivati dapprima l’ingresso nella ‘Rete italiana di cultura popolare’, poi il premio ‘Antichi Sapori delle Puglie’.

da Teleradioerre