FOGGIA —La campanella suona, ma non per tutti – I bimbi disabili sono ancora fuori dagli asili
In ritardo la gara per il «sostegno», malumore dei genitori
La campanella nelle scuole materne comunali è suonata ma non per tutti. Non sono stati accolti in questo inizio d’anno scolastico «per problemi organizzativi»: questa la giustificazione fornita ai genitori dei bimbi diversamente abili tra i 3 e i 5 anni regolarmente iscritti.
Alle famiglie dagli operatori delle scuole materne è stato riferito che i bambini potranno frequentare le scuole quando nelle sezioni giungeranno gli assistenti specialistici, gli insegnanti di sostegno.
Sono 11 i bambini in questa situazione, malumore tra le famiglie sulle quali si è scaricato un disservizio degli assessorati all’Istruzione e ai servizi sociali del Comune.
Anche ieri mattina a Palazzo di Città sono giunte telefonate di genitori che chiedevano quando i propri figli potranno essere accolti. Ci si chiede perché, come accade in tutte le scuole statali, non sono stati ammessi lo stesso alla frequenza anche in assenza dell’assistenza specialistica. L’amministrazione comunale ha pubblicato il bando di gara il 4 luglio, la giunta non si era ancora insediata, dunque il ritardo è da ascriversi a dirigenti e funzionari.
Non si tratta di una gara che espleta l’assessorato all’istruzione, l’incombenza è dei servizi sociali settore al quale l’istruzione indica i posti disponibili. La commissione di gara si è riunita due volte per valutare le offerte il 26 agosto e il 9 settembre, a pochi giorni dall’avvio nell’anno scolastico.
La gara è stata aggiudicata l’11 settembre alla Cooperativa sociale San Giovanni di Dio. Ma quando materialmente il personale entrerà in servizio non è stato possibile saperlo né dall’assessorato all’istruzione né da quello ai servizi sociali.
Secondo indiscrezioni, i bambini potranno finalmente entrare in classe e come gli altri bambini frequentare la scuola materna lunedì. Brutto scivolone per l’amministrazione comunale che al di là dell’assenza del personale di fatto non ha garantito ai bambini disabili l’ingresso a scuola regolarmente.
da Corriere del Mezzogiorno/Foggia