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Notizie del 18 settembre 2014

SAN SEVERO – nel week-end al Mat ‘Giornate europee del Patrimonio’

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

IL MAT – Museo dell’Alto Tavoliere e il Club di Territorio di San Severo del TCI celebrano le Giornate del Patrimonio Europeo in programma sabato 20 settembre e domenica 21 settembre, aderendo alle “Giornate Europee del Patrimonio” promosse dal Consiglio d’Europa, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

“Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza – spiega il sindaco Francesco Miglio – per riaffermare, presso l’opinione pubblica, il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche sociali italiane.

In città, grazie alla direttrice del Mat, Elena Antonacci, lo staff del Mat e al TCI, sarà organizzata un’interessante iniziativa tesa a promuovere la valorizzazione del centro storico e nel contempo a far conoscere le collezioni museali stimolando gli utenti in un percorso di innovazione e di coinvolgimento sui social”.

L’iniziativa dal titolo “‘Basta un click!’. Visita guidata al centro storico e al MAT” si terrà domenica 21 settembre a partire da Piazza Municipio alle 17.30. In particolare l’appuntamento prevede una visita al centro storico con un nuovo punto di vista, in cui gli utenti potranno documentare con il proprio cellulare sia particolari architettonici d’interesse sia elementi che abbruttiscono il tessuto urbano.

In seguito, condotti all’interno del MAT per visitare la collezione archeologica e le opere artistiche conservate, potranno fotografare liberamente ciò che più li ha colpiti. L’intento è di far conoscere e valorizzare il patrimonio storico-artistico locale e nel contempo sensibilizzare i cittadini al rispetto e alla sua tutela.

In particolare i partecipanti all’iniziativa potranno ammirare e fotografare, oltre che le collezioni permanenti del MAT, anche i quadri e le sculture esposti nella mostra temporanea, organizzata dall’Amministrazione Comunale di San Severo, “Luigi Schingo (1891-1976).

Il colore e lo splendore” in programma fino al prossimo 3 novembre. I partecipanti potranno scegliere di inviare il materiale fotografico raccolto al seguente indirizzo email dedicato: [email protected]. Le immagini più significative verranno pubblicate all’interno dei maggiori Social Network.

Sabato 20 settembre, invece, dalle 18 alle 21, il MAT-Museo dell’Alto Tavoliere celebra le Giornate Europee del Patrimonio con visite guidate gratuite alla mostra temporanea su Schingo ed alle esposizioni permanenti di reperti archeologici. Il programma del MAT di San Severo in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio è anche sul sito del Ministero dei Beni Culturali www.beniculturali.it.

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA – ‘Passeggiata riflessiva’ verso l’Abbazia di Pulsano

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

“ESPERIENZA di Bellezza con dedicazione del nuovo anno scolastico alla Santissima Maria. Da Tomaiuolo alla Abbazia di Pulsano.

Una camminata nella natura con una meta: La SS Maria di Pulsano, perchè?. A questa domanda tenteremo di rispondere, partendo dal l’osservazione della propria esperienza quotidiana. Durante il percorso, ci saranno delle soste con momenti di riflessione e socializzazione, per facilitare l’azione del Mistero che apre all’amicizia. Con noi ci sarà Don Fabio, dei Ricostruttori della Preghiera (Abbazia di San Leonardo) e il Priore dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano.

Programma:
Appuntamento a Tomaiuolo alle ore 9.00. Per chi parte da Manfredonia, alle ore 8.00 davanti l’ingresso del Liceo Roncalli ( ex Magistrale), Piazzale Europa.

Info: 3400742966 -0884533512 Angelo Torre
[email protected]

http://www.facebook.com/pro.onlus

di: Pro Valloni Garganici Onlus

da Stato Quotidiano

San Severo, statale 16, nasce Comitato sulla sicurezza stradale

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

Sicurezza Strada statale 16: nasce il Comitato. Prima l’incontro con ANAS e Società Autostrade a Bari. Due giorni fa la richiesta di un Tavolo tecnico in Prefettura. San Severo, e Foggia unite per affrontare, nel breve periodo l’emergenza sicurezza stradale. parlarne i due promotori, e consiglieri di cetrodestra dei rispettivi comuni, Francesco Stefanetti, e Salvatore de Martino per “Destinazione Comune”.

San Severo – NASCE il Comitato per la sicurezza sulla Strada statale 16: due sedi una a San Severo, e l’altra a Foggia. Una questione diluita da oltre due decenni, tra proclami poltici, innumerevoli tavoli tecnici, milioni di euro spesi per progettazioni esecutive mai realizzate, e previsioni di realizzazione dai tempi biblici. Ma qualcosa di concreto nel medio-breve termine si può ancora fare. A riferirlo i consiglieri di centrodestra, Francesco Stefanetti, e Salvatore de Martino.

Una settimana fa l’incontro a Bari con il Capocompartimento Anas Puglia, e il Responsabile operativo dell 8° tronco Società Autostrade. Ieri la richiesta inoltrata al Prefetto Luisa Latella, per istituire, a breve il tavolo tecnico tra i vari Enti. All’Orizzonte la possibilità di giocare tutto sul piano dell’efficacia minimizzando i costi, massimizzando l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione a favore di scontistiche sul pedaggio autostradale, relative a circa 500 veicoli leggeri al giorno che verrebbero dirottati sull A14.

Ma si parla anche: di dissuasori della velocità acquistati con i proventi delle sanzioni, di eliminazione del traffico lento sulla statale, deviandolo lungo le arterie secondarie, e di scontistiche per i pendolari, che ogni giorno si riversano dal centro celestino al Capoluogo dauno.

(a cura di Ines Macchiarola – [email protected]) Casa madre del servizio Teledauna Srl

(immagine d’archivio)

VIDEO

VIESTE – Sul Gargano il Raduno Nazionale della Protezione Civile: dal 18 al 21 settembre

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

Dopo 11 anni di raduni invernali svolti in Trentino Alto Adige, è la Puglia ad ospitare il primo Raduno estivo della Protezione Civile. Dal 18 al 21 settembre a Vieste i volontari di tutta Italia.

È la suggestiva baia di Pugnochiuso a Vieste a fare da cornice al primo Raduno Nazionale estivo della Protezione Civile, in programma da oggi 18 settembre fino al 21 settembre. Per l’occasione arriveranno da ogni parte di Italia volontari di Protezione civile, funzionari e dirigenti degli enti e delle istituzioni a qualunque livello (regioni, province, comuni) che si occupano di Protezione civile, rappresentanti istituzionali del Dipartimento nazionale di Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dopo 11 anni di raduni in Trentino. Si tratta di un importante momento per il sistema di Protezione civile nazionale e pugliese in particolare. Per 11 anni questa originale iniziativa si è organizzata in Trentino Alto Adige, con il campionato italiano di sci della Protezione civile e il Raduno invernale della Protezione civile. Dal 2014 i fondatori dell’iniziativa, la Provincia Autonoma di Trento, il Dipartimento della Protezione civile nazionale e la rivista “la Protezione civile italiana” hanno deciso di spostarsi in Puglia, sia per la presenza sul territorio pugliese di una serie di località ad alto richiamo turistico, anche dell’efficienza del sistema regionale di Protezione civile pugliese.

Il programma della manifestazione prevede gare di corsa, pallavolo e nuoto, un torneo di calcetto e, sabato 20, il convegno nazionale con il capo dipartimento Franco Gabrielli dal titolo “Abolizione delle Province, riduzione delle Prefetture, riforma del Titolo V della Costituzione: cosa accadrà e cosa non dovrebbe accadere alla Protezione Civile…il dibattito è aperto”.

Le Istituzioni. Oltre che del Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile Franco Gabrielli, al Raduno è prevista anche la presenza del Governatore della Puglia Nichi Vendola, dell’assessore regionale alla Protezione civile della Regione Puglia Guglielmo Minervini, dei massimi vertici della Protezione civile delle Regioni italiane e del direttore della rivista “La Protezione Civile Italiana”, Franco Pasargiklian.

“Dopo i giorni del disastro – ha detto l’assessore regionale alla Protezione Civile, Guglielmo Minervini durante un incontro organizzato il 15 Settembre all’interno della Fiera del Levante di Bari – questo evento lancia due messaggi: il primo è che il Gargano è in piedi, non è chiuso per disastro, mentre curiamo le ferite andiamo avanti; il secondo è il riconoscimento del valore del volontariato pugliese e del sistema della Protezione Civile nella nostra regione. Storie di piccolo eccezionale eroismo – ha continuato Minervini – hanno impedito che quella ferita ambientale diventasse tragedia”.

Vendola. Un evento significativo anche per Nichi Vendola che ha spiegato come non sia un caso che un importante raduno, svoltosi per tanti anni in Trentino Alto Adige, oggi si faccia proprio in Puglia e proprio in quel Gargano che è stato ferito duramente dagli ultimi eventi alluvionali:

“E’ il riconoscimento di quanto sia cresciuta la Protezione Civile in Puglia in questi anni – ha commentato il governatore della Puglia – ieri non era niente mentre oggi è una macchina, un gioiello, un’organizzazione che è capace di mettere insieme il cuore e il cervello, di donare una parte del proprio tempo di vita al servizio della comunità, del territorio, a servizio degli altri”.

da Il Resto del Gargano

SAN MARCO IN LAMIS – La Regione Puglia riattiva i servizi sociali

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

Concesso il nulla osta per il ripristino dei fondi vincolati del Piano Sociale di Zona

L’assessore ai Servizi Sociali del Comune di S.Marco in Lamis, Bonifacio D’Amico, fa sapere che la Regione Puglia – Area politiche per la Promozione della salute, delle persone e delle pari opportunità -, con nota del 15 settembre 2014, ha concesso il nulla osta per il ripristino decennale dei famosi fondi vincolati del Piano Sociale di Zona, «utilizzati diversamente dalla precedente Amministrazione, per un ammontare complessivo di circa 4 milioni di euro».

«Tale nulla osta – spiega D’Amico – che sarà sicuramente approvato anche dal Coordinamento istituzionale dell’Ambito territoriale di Zona, il cui Comune capofila è San Marco in Lamis, permetterà al nostro Ente di sviluppare la procedura di riequilibrio finanziario in maniera più corretta e secondo gli indirizzi disposti dalla deliberazione n. 154/PRSP/2014 della Corte dei Conti – Sezione Regionale di controllo per la Puglia. Grazie a questa attività messe in atto – illustra ancora l’assessore -, il nostro P.S.Z. potrà ricevere tutte le risorse previste sia per il 2013 che quelle relative al nuovo Piano 2014/2016».

«Infine – conclude l’Assessore ai Servizi Sociali – si vuole manifestare l’apprezzamento per la decisione del Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Puglia che da un lato favorisce la possibilità di riequilibrio di cassa del nostre Ente e dall’altro permette la normale ripresa e la riattivazione delle prestazioni e dei servizi ai cittadini del nostro Ambito Territoriale».

Quanto deciso dalla Regione fa finalmente venir meno il pericolo di continuare a procurare danno alle categorie più deboli e svantaggiate della popolazione locale.

da www.sanmarcoinlamis.eu

SAN GIOVANNI ROTONDO – Nella mia città…

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

… è tutto così bello… che sembra irreale…

Vivo in una città pulita, dove ogni giorno simpatici operatori spazzano le strade, ripuliscono le aiuole, salvaguardano il nostro cimitero.

La raccolta differenziata è a livelli record nazionali, il porta a porta è efficace e puntuale. Gli operatori della ditta appaltatrice sono messi in condizione di operare al massimo grazie ai potenti mezzi loro forniti e sono regolarmente contrattualizzati. La vigilanza sul rispetto del conferimento è a livelli mai visti, non vi è ombra di mini discariche cittadine a cielo aperto.

Nella mia città, i servizi sociali sono efficientissimi, e premiati come i migliori fra tutti gli ambiti di zona pugliesi. Così organizzati da non aver avuto mai un centesimo di contributi persi, e mai palesata nemmeno l’idea di un commissariamento.

Vivo in una Città dove le strade sono perfette e se nel remoto caso compaia una buca si interviene subito per tapparla con del catrame, e non mettendo ridicole e pericolose transenne in mezzo la strada per delimitarle.

Nella mia città non si costruisce nelle conche alluvionabili, e anche se domani parte un super progetto nuovo di zecca per la fogna bianca, non si allaga mai lo stesso, grazie ad efficienti interventi tampone che garantiscono anche una giusta quantità di zanzare durante l’estate e ora anche l’inverno.

Nella mia Città i proprietari di determinati immobili finalmente possono dormire sonni tranquilli, senza la paura che un giudice fallimentare vada a cacciarli fuori di casa.

Nella mia città c’è uno stadio tenuto in condizioni ideali per spronare e diffondere la cultura sportiva nel mio paese. Tutte le associazioni sportive hanno i loro spazi senza dover elemosinare nulla dal contatto politico di turno. Inoltre è stato ricostruito un altro campo adiacente allo stadio con perfette misure regolamentari per poter permettere lo svolgimento delle partite di campionati calcistici giovanili. Un campo non come quello precedente fuori misura e che non poteva essere utilizzato secondo la Figc.

Nella mia Città tutte le associazioni culturali, sono trattate allo stesso livello. Hanno tutti dei contributi senza distinzione di etichetta politica. Hanno degli spazi pubblici dove poter incontrarsi e programmare, senza necessariamente essere messe sempre in secondo piano per questioni politico/parrocchiali.

Nella mia Città, il turismo è la maggiore attrattiva. E per promuoverlo al massimo ci sono tanti Totem informativi perfettamente funzionanti e pieni zeppi di informazioni. C’è poi un info point multilingue che non chiude nei giorni festivi, perché si sa che nei giorni festivi ci sono più turisti. Sono banditi i “i volantinari abusivi” che aggrediscono e disturbano i turisti. E poi tutte le chiese sono sempre aperte per permettere ai turisti di scendere in Paese e visitare il centro storico più popolato e curato dell’intero Mezzogiorno d’Italia.

Proprio per la sua vocazione turistica, la mia città è dotata di gente competente che organizza eventi importanti pensati culturalmente così da attrarre turismo. Eventi pensati in chiave di marketing e promozione territoriale ed enogastronomica. Non come altri Comuni nei dintorni che strapagano cantanti di dubbia popolarità, giostrai e bancarelle organizzate alla meglio alle feste patronali.

La mia Città è diventata città dello sport paralimpico, non esistono barriere architettoniche e le auto non sostano dinanzi agli scivoli.

Nella mia città l’Amministrazione si fa in quattro in caso di emergenze, scende addirittura in strada con stivali e pala sotto la pioggia. Il Sindaco è sempre in prima linea nei momenti difficili, e si impegna costantemente a dare informazioni tempestive ai cittadini sul come comportarsi nelle situazioni di emergenza. E lo fa attraverso un sito istituzionale curato nei minimi dettagli, da una società scelta per meriti ed economicità in una regolare gara di appalto.

Nella mia Città l’amministrazione comunale è dotata di un perfetto ufficio stampa, deontologicamente appropriato, con costi contenuti e soprattutto che mantiene un rapporto ufficiale e ufficioso con i media locali, senza preferirne uno solo perché gli altri parlano di cose scomode.

Nella mia Città non si fa terrorismo psicologico e non si chiede ai media locali di mistificare la realtà dirottando il problema dal ‘perché succedono cose preoccupanti’ al ‘dire o non dire ciò che succede’.

Nella mia Città non esiste che si organizzi una gara di appalto per sdemanializzare un terreno del valore di due milioni di euro in favore di un importante ente cittadino per la costruzione di uno spazio polifunzionale, e poi non si sa come e perché finisca ad altri privati per un terzo del suo valore.

Nella mia Città le tasse sono ai minimi storici, e pur quando per mancanze amministrative si è (stra)aumentata la Tares, si sono da subito promessi rimborsi a chi è stato più penalizzato; e puntualmente questi sono avvenuti.

Nella mia Città se qualche “buontempone” denuncia le carenze e le anomalie di alcuni servizi, gli amministratori non lo querelano sapendo di avere torto, ma si prodigano per migliorare le cose.

Nella mia Città le istituzioni non si sono mai permesse di dare del“terrorista” a 200 ragazzi africani richiedenti asilo politico solo per il gusto di fare polemica politica con la Regione di opposto stampo politico. Anzi si sono fatte in otto pezzi per gestire al meglio la situazione, e non lasciando l’onere dell’accoglienza e dell’aiuto per mitigare la situazione di emergenza a comitati spontanei di giovani/cittadini e alle strutture ospitanti.

Nella mia città, non si storpiano storiche piazze che hanno visto manifestazioni di libertà, comizi e anche eccidi sullo sfondo del quadro dell’avvento fascista, intitolandole a presunte rivoluzioni fasciste per interpretazioni capricciose e nostalgiche.

Nella mia Città se i cittadini criticano queste scelte, non ci si amareggia come i bambini. Non si fanno comunicati per disprezzare i cittadini, ma il Sindaco in primis si adopera per trovare soluzioni, se ne è capace. Altrimenti si dimette dignitosamente e passa la parola agli elettori.

Nella mia Città…………. BOOOOOOOOMMMMMMMMM!!! (forte boato)

………………………………… Mi sono appena svegliato, si torna all’amara realtà.

da Sangiovannirotondonet

MANFREDONIA – Dalla Regione Puglia, un finanziamento di 350mila euro per l´albergo diffuso a Lago Salso

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

La Regione Puglia dispone il finanziamento di 350mila euro per completare la struttura destinata all’ospitalità nell’Oasi Lago Salso.

“E’ possibile conciliare lo sviluppo economico con la conservazione e la valorizzazione del territorio”, ha commentato così Angelo Riccardi, Sindaco di Manfredonia, il protocollo di Intesa che ha firmato nei giorni scorsi a Bari, con l’Assessore alla qualità del Territorio Angela Barbanente.

Un protocollo che suggella la sinergia tra il Comune di Manfredonia e la Regione Puglia: un finanziamento finalizzato a completare la ristrutturazione di un fabbricato agricolo da destinare all’ospitalità diffusa, con venti posti letto estensibili a trenta, nell’Oasi Lago Salso.

Un risultato rilevante per il territorio e che ne implementa l’offerta turistica in maniera mirata. I 350mila euro vanno a sommarsi al precedente finanziamento pari a 430.000 euro, rivenienti da un bando per la fruizione delle aree umide: un totale di 780mila euro, la somma totale occorrente per l’intervento previsto.

“L’ambiente integro è, per il turismo, un forte motivo di attrattiva. Ma il turismo, viceversa, per l’impatto che ha sul territorio può rappresentare, per l’ambiente, un fattore di rischio. Iniziative come quella dell’albergo diffuso – afferma Riccardi – dimostrano invece la possibilità, attraverso la realizzazione di un’attività ricettiva nel rispetto dei luoghi e dell’ambiente che ci circonda, di conciliare l’esigenza di sviluppo economico con quella di conservazione e valorizzazione del nostro territorio”.
da Teleradioerre

RODI GARGANICO – Il Nuovo Centro Destra fa festa a San Menaio. Ma gli “Innovatori” vanno via…

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

Ospite questa sera il ministro Beatrice Lorenzin

E’ il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin l’ospite più atteso della giornata inaugurale della prima Festa regionale e provinciale del Nuovo Centrodestra, dal tema ‘Verso la Costituente popolare’ e in programma da oggi, giovedì 18 settembre, nell’elegante struttura ‘Orchidea Blu’ di San Menaio (Vico del Gargano). Ma alla festa mancheranno degli invitati: il circolo degli “Innovatori”, che annunciano: “Non saremo più targati Ncd”.

LA FESTA NCD. L’apertura, alle ore 18, è affidata al saluto del sindaco di Vico del Gargano Michele Sementino e di Foggia Franco Landella, cui seguiranno gli interventi di Franco Di Giuseppe, dell’ex presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, del presidente della VII Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia Giannicola De Leonardis, dell’on. Antonio Leone, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina nel Consiglio superiore della magistratura, e del sottosegretario al Lavoro e coordinatore regionale del Ncd Massimo Cassano. A seguire, intorno alle ore 20, l’atteso intervento del Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin.

GLI OSPITI. Si prosegue poi, nei prossimi giorni con, tra gli altri, il vicesindaco di Foggia, Francesco D’Emilio, i consiglieri regionali del Nuovo Centrodestra, i senatori Antonio Azzolini e Massimo Cassano, l’on. Fabrizio Cicchitto e l’on. Nunzia De Girolamo, presidente del gruppo alla Camera dei Deputati, il segretario nazionale dell’Udc, on. Lorenzo Cesa e il coordinatore nazionale di Ncd, sen. Gaetano Quagliariello.

GLI INNOVATORI. Ma c’è qualcuno che ha deciso di non partecipare alla festa. “Abbiamo appreso solo dalla stampa i nomi dei candidati al Consiglio provinciale del Nuovo Centrodestra – si legge in una nota firmata dal Presidente del Circolo Innovatori, Raffaele Di Mauro – notando che non vi sono candidati della città di Foggia.

Nel chiederci quale sia il motivo dell’esclusione dei consiglieri del capoluogo dalla possibilità di concorrere alla carica di consigliere provinciale dopo aver portato lustro al partito nella recente campagna elettorale, notiamo con dispiacere che è mancato del tutto il coinvolgimento degli ‘Innovatori’ in questa scelta. Dobbiamo pensare dunque che Ncd non ha bisogno di noi”.

I “PRECEDENTI”. Di Mauro rievoca tensioni mai sopite (GUARDA: “Siete dei bolscevichi!”, bagarre alla conferenza stampa del Nuovo Centro Destra): “Responsabilmente non ci eravamo opposti alla scelta di Luigi Fusco quale capogruppo perché quella era stata la scelta del gruppo consiliare.

Responsabilmente nulla abbiamo detto sull’ingresso di un assessore esterno in Giunta benché il metodo proposto dal partito non prevedesse figure esterne alla lista. Nulla abbiamo eccepito sulla composizione delle commissioni consiliari in virtù di quella tanto ricercata conciliazione e riappacificazione.

Almeno su elezioni provinciali e manifestazione di partito pensavamo che il buon senso portasse a concordare con una parte – come dimostrano i fatti! – importante come la nostra. Dobbiamo dunque prendere atto di ciò e alla luce della direzione che il Ncd in maniera definitiva ha deciso di prendere, sempre e solo per quel senso di responsabilità nei confronti del partito, che riteniamo un’istituzione nell’ambito politico, siamo tenuti a dichiararci indipendenti”.

FUORI DA NCD. Da oggi – annuncia Di Mauro – il circolo politico “Innovatori” non sarà più targato Ncd. “È stato deciso durante l’ultimo consiglio direttivo del circolo e lo consideriamo un gesto di educazione politica e di responsabilità nei confronti di chi ha votato per gli ‘Innovatori’ pur senza provare alcun affetto per il Nuovo Centrodestra.

La nostra storia e le nostre idee sono di centrodestra e senza ombra di dubbio è a centrodestra che continueremo la nostra azione politica nel solco dell’indipendenza e tenendo conto solo e soltanto del bene comune e delle istanze che ci verranno poste dai cittadini.

I vertici nazionali e regionali – conclude – sono stati ampiamente informati sulla strada che a livello locale man mano veniva scelta, strada che da tempo non ci ritrovava concordi.

La passione e il credere di poter dare un’impronta di novità importante in questo partito, unita alla responsabilità, ci hanno fatto attendere e sperare che intelligenze diverse potessero unirsi per crescere, ma non vi è stato modo. Il nostro impegno da oggi sarà certamente maggiore nel massimo rispetto di quanti continueranno un percorso che non sarà più il nostro”.

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Ecomostri sul Gargano: scatta la “tolleranza zero”. Nel giro di 1 anno saranno demoliti 40 edifici

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

L’accordo tra la Procura di Foggia e l’Ente Parco

Tolleranza zero in tema di abusivismo edilizio sul territorio garganico: è la nuova linea della Procura della Repubblica di Foggia, d’intesa con l’ente Parco nazionale del Gargano, con cui è stata ratificata una convenzione che permetterà di abbattere nel giro di un anno, a partire dai prossimi mesi, circa 30-40 immobili costruiti illegalmente (e su cui c’è già una sentenza esecutiva per la demolizione) in anni di abusivismo sul Gargano, permesso, tollerato, in ogni caso mai avversato dalle precedenti amministrazioni comunali interessate dal fenomeno.

Ecco perché, all’interno dell’accordo, è stato già istituito l’Ufficio demolizione (retto da 2 sostituti procuratori e da un nutrito team di polizia giudiziaria) che si preoccuperà di organizzare ed eseguire il dispositivo della Procura.

La demolizione degli edifici abusivi interesserà, in prima istanza, l’area del Parco nazionale del Gargano e le zone colpite dall’alluvione.Ad accelerare l’iter risolutivo per la pesante problematica ha contribuito, infatti, proprio la terribile catastrofe naturale dei giorni scorsi, che ha svelato, ove ce ne fosse ancora bisogno, i gravi ostacoli costituiti dal cemento abusivo (in prossimità di spiagge, falesie, canali) al normale percorso di scolo dell’acqua piovana, creando così grande devastazione nel sistema idrogeologico garganico, con i danni, visibili agli occhi di tutti, che ne sono conseguiti.

Il nuovo quadro operativo contro l’abusivismo edilizio è stato illustrato alla stampa questa mattina, presso i locali del Tribunale, dal procuratore della Repubblica di Foggia, Leonardo Leone De Castris, e dal presidente dell’Ente Parco nazionale del Gargano, Stefano Pecorella.

L’esecuzione di queste prime operazioni di abbattimento e del relativo trasferimento dei materiali di risulta in discarica, sarà, dunque, possibile grazie ai 500mila euro sbloccati dal Ministero dell’Ambiente. “I fondi – ha spiegato Pecorella – giacevano da tempo nel bilancio dell’ente Parco ma erano vincolati alla necessaria presenza di un quadro di pianificazione dell’area.

Ora, dunque, contestualmente, stiamo lavorando perché venga velocemente approvato il Piano regolatore del Parco, anche se inevitabili step burocratici ne rallentano la realizzazione. Puntiamo, oltre che all’abbattimento degli edifici abusivi, anche alla rinaturalizzazione dell’area, in una prospettiva di maggiore valorizzazione turistica, economica e occupazionale del territorio”.

“Disponiamo di una lista di tutti gli edifici abusivi garganici condannati, in sede giudiziaria, alla demolizione – ha spiegato de Castris -. Procederemo dunque all’individuazione di quelli da abbattere in questa prima tranche operativa secondo criteri d’urgenza ben precisi, ma che, comunque, avranno un ‘volto umano’: intendiamo allora procedere prima di tutto sulle strutture abusive a rischio crollo o molto vecchie, compresi gli eco-mostri abbandonati da tempo, sugli edifici che presentano un maggior pericolo di incidenza nei fenomeni idrogeologici del territorio, su strutture turistiche e commerciali prima che su quelle ad uso abitativo”.

“Abbiamo già individuato – ha continuato De Castris – alcune ditte interessate ad appaltare i lavori, e lo abbiamo fatto secondo un principio di risparmio: il prezzario, a ribasso, lo abbiamo stabilito noi. Affidare la demolizione ai privati, dunque, costerà un minor dispendio di risorse pubbliche rispetto a quanto avrebbe richiesto l’affidamento delle operazioni al Genio militare. I lavori – ha concluso De Castris –, nell’ottica di uno svolgimento in tempi rapidi, verranno effettuati attraverso i fondi messi a disposizione dal Ministero.

L’abbattimento, allora, in prima analisi, verrà effettuato a carico dello Stato, ma quest’ultimo potrà successivamente rivalersi legalmente sui proprietari degli immobili per il risarcimento dei danni”.L’impunità, dunque, sta per finire.

Chiunque è avvisato per il futuro, ci ha tenuto a precisare De Castris: “L’abusivismo edilizio sul Gargano, d’ora in poi, sarà contrastato con tutti i mezzi di cui la Procura di Foggia dispone. Diventerà un affare che non conviene più: chi continuerà a costruire illegalmente metta in conto per se stesso grossi rischi economici e giudiziari ”.

Tolleranza zero in tema di abusivismo edilizio sul territorio garganico: è la nuova linea della Procura della Repubblica di Foggia, d’intesa con l’ente Parco nazionale del Gargano, con cui è stata ratificata una convenzione che permetterà di abbattere nel giro di un anno, a partire dai prossimi mesi, circa 30-40 immobili costruiti illegalmente (e su cui c’è già una sentenza esecutiva per la demolizione) in anni di abusivismo sul Gargano, permesso, tollerato, in ogni caso mai contrastato dalle precedenti amministrazioni comunali interessate dal fenomeno.

ISTITUITO L’UFFICIO DEMOLIZIONE. Ecco perché, all’interno dell’accordo, è stato già istituito l’Ufficio demolizione (retto da 2 sostituti procuratori e da un nutrito team di polizia giudiziaria) che si preoccuperà di organizzare ed eseguire il dispositivo della Procura.

La demolizione degli edifici abusivi interesserà, in prima istanza, l’area del Parco nazionale del Gargano e le zone colpite dall’alluvione.

Ad accelerare l’iter risolutivo per la pesante problematica ha contribuito, infatti, proprio la terribile catastrofe naturale dei giorni scorsi, che ha svelato, ove ce ne fosse ancora bisogno, i gravi ostacoli costituiti dal cemento abusivo (in prossimità di spiagge, falesie, canali) al normale percorso di scolo dell’acqua piovana, creando così grande devastazione nel sistema idrogeologico garganico, con i danni, visibili agli occhi di tutti, che ne sono conseguiti.

I FONDI PER L’OPERAZIONE: 500MILA EURO DAL MINISTERO. ll nuovo quadro operativo contro l’abusivismo edilizio è stato illustrato alla stampa questa mattina, presso i locali del Tribunale, dal procuratore della Repubblica di Foggia, Leonardo Leone De Castris, e dal presidente dell’Ente Parco nazionale del Gargano, Stefano Pecorella.

L’esecuzione di queste prime operazioni di abbattimento e del relativo trasferimento dei materiali di risulta in discarica, sarà, dunque, possibile grazie ai 500mila euro sbloccati dal Ministero dell’Ambiente.

“I fondi – ha spiegato Pecorella – giacevano da tempo nel bilancio dell’ente Parco ma erano vincolati alla necessaria presenza di un quadro di pianificazione dell’area. Ora, dunque, contestualmente, stiamo lavorando perché venga velocemente approvato il Piano regolatore del Parco, anche se inevitabili step burocratici ne rallentano la realizzazione. Puntiamo, oltre che all’abbattimento degli edifici abusivi, anche alla rinaturalizzazione dell’area, in una prospettiva di maggiore valorizzazione turistica, economica e occupazionale del territorio”.

LA LISTA DELLE PRIORITA’. “Disponiamo di una lista di tutti gli edifici abusivi garganici condannati, in sede giudiziaria, alla demolizione – ha spiegato de Castris -. Procederemo dunque all’individuazione di quelli da abbattere in questa prima tranche operativa secondo criteri d’urgenza ben precisi, ma che, comunque, avranno un ‘volto umano’: intendiamo allora procedere prima di tutto sulle strutture abusive a rischio crollo o molto vecchie, compresi gli eco-mostri abbandonati da tempo, sugli edifici che presentano un maggior pericolo di incidenza nei fenomeni idrogeologici del territorio, su strutture turistiche e commerciali prima che su quelle ad uso abitativo”.

L’APPALTO DEI LAVORI DI ABBATTIMENTO. “Abbiamo già individuato – ha continuato De Castris – alcune ditte interessate ad appaltare i lavori, e lo abbiamo fatto secondo un principio di risparmio: il prezzario, a ribasso, lo abbiamo stabilito noi. Affidare la demolizione ai privati, dunque, costerà un minor dispendio di risorse pubbliche rispetto a quanto avrebbe richiesto l’affidamento delle operazioni al Genio militare. I lavori – ha concluso De Castris –, nell’ottica di uno svolgimento in tempi rapidi, verranno effettuati attraverso i fondi messi a disposizione dal Ministero. L’abbattimento, allora, in prima analisi, verrà effettuato a carico dello Stato, ma quest’ultimo potrà successivamente rivalersi legalmente sui proprietari degli immobili per il risarcimento dei danni”.

“TOLLERANZA ZERO”. L’impunità, dunque, sta per finire e chiunque è avvisato per il futuro, ci ha tenuto a precisare De Castris: “L’abusivismo edilizio sul Gargano, d’ora in poi, sarà contrastato con tutti i mezzi di cui la Procura di Foggia dispone. Diventerà un affare che non conviene più: chi continuerà a costruire illegalmente metta in conto per se stesso grossi rischi economici e giudiziari”.

Fabrizio Sereno da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Alluvione Gargano, di chi sono le responsabilità? Indagano i carabinieri

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

I militari dell’Arma sono stati chiamati dalla Procura della Repubblica di Foggia ad indagare ed accertare eventuali responsabilità

La Procura di Foggia ha delegato ai carabinieri del comando provinciale di Foggia il compito di avviare le indagini per far luce sulle eventuali responsabilità emerse dall’alluvione che ha colpito il Gargano.

In particolare, i militari dell’Arma dovranno accertare se il deflusso delle acque sia stato ostacolato dalla presenza di insediamenti residenziali o produttivi abusivi, ovvero sia riconducibile a condotte omissive relative alla manutenzione dei canali.

Si cercherà di accertare anche se la quantità di acqua piovana caduta sui territori maggiormente colpiti possa essere considerato evento eccezionale sulla base della media del periodo e, quindi, verificare se tale evento sia stato preventivamente ed adeguatamente segnalato alle autorità locali di Protezione Civile e quali iniziative abbiano assunto le predette autorità a tutela dell’incolumità pubblica. Coadiuvati dal Corpo Forestale dello Stato, i carabinieri compiranno ogni ulteriore investigazione necessaria per accertare i fatti.

da Foggiatoday

FOGGIA – Tasi sugli immobili invenduti? Mainiero agli imprenditori edili: “Si è costruito troppo….”

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

Mainiero al presidente dell’Ance Foggia, Gerardo Biancofiore: “In una situazione di così drammatica crisi economica tutti hanno il dovere di compiere dei sacrifici, anche gli imprenditori del settore edile”

Giuseppe Mainiero

“In una fase di criticità economica tutti devono compiere dei sacrifici. Ciascuno, in quota parte, ha il dovere di stringere la cinghia e dare una mano alla propria comunità.

Lo stanno facendo i cittadini, che da anni sopportano il peso della condizione finanziaria del Comune di Foggia. Credo possano farlo anche gli imprenditori del settore edile”.

È la replica di Giuseppe Mainiero, portavoce cittadino e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Consiglio comunale, alle affermazioni del presidente dell’Ance Foggia, Gerardo Biancofiore, relativamente applicazione della Tasi anche agli immobili invenduti.

“Quando il presidente dell’Ance parla di una misura impositiva estremamente penalizzante ed inopportuna, forse dimentica la condizione generale e complessiva della città.

Un’amministrazione comunale ha il dovere politico di prestare un’attenzione particolare innanzitutto alle fasce più deboli della popolazione, alle famiglie con redditi bassi, per le quali abbiamo infatti disposto piccole detrazioni. Questo, ovviamente, non significa penalizzare chi fa impresa.

Ma credo che anche chi ha investito ed investe nel settore edile debba sentirsi chiamato a dare il proprio contributo, tanto più in presenza di un obbligo imposto dall’adesione al decreto ‘Salva Enti’ per quel che riguarda l’applicazione delle aliquote massime in materia di fiscalità locale.

Foggia potrà rialzarsi soltanto se tutte le sue componenti sapranno ragionare in una logica di collaborazione e non di interesse di parte, sia pure legittimo. Da questo punto di vista invito anche la componente imprenditoriale della città ad essere parte attiva di questo percorso.

L’elevatissimo numero di immobili invenduti, peraltro, certifica a mio avviso l’urgente opportunità di aprire, finalmente, una seria riflessione sulle politiche urbanistiche ed edificatorie attuate negli ultimi decenni. Appare evidente che si è costruito troppo spesso facendo ricorso a varianti e senza che vi fosse una reale e sufficiente domanda di case. Una situazione che innanzitutto chi opera nel settore dell’edilizia dovrebbe valutare con spirito critico.

Il mondo dell’impresa ricopre un ruolo centrale nelle dinamiche di crescita socio-economica che è fondamentale mettere in campo. Dobbiamo però entrare nell’ordine di idee che Foggia ha bisogno di un approccio nuovo per risollevarsi. I sacrifici vanno compiuti in modo proporzionale, affermando un principio di equità che è insieme una necessità ed una precisa scelta politica”.

da Foggiatoday

FOGGIA – Ospedali Riuniti, casi sospetti di intossicazione dal consumo di noci: i controlli

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

Le analisi di laboratorio sono state effettuate tempestivamente da parte dell’ARPA Puglia e le stesse hanno dato esito negativo per la ricerca di residui fitosanitari.

In riferimento agli episodi di sospetta intossicazione dal consumo di noci il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL FG comunica quanto segue.

Sabato 13 e domenica 14 settembre 2014 i Tecnici della Prevenzione del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL FG Sud sono intervenuti presso gli Ospedali Riuniti di Foggia, a seguito della chiamata del Dirigente Medico incaricato, per sospetta intossicazione alimentare, dovuta al consumo di noci fresche.

Così come previsto dai regolamenti della Comunità europea, è stato effettuato il Controllo Ufficiale per la garanzia della sicurezza alimentare mediante la campionatura delle noci poste in vendita dagli operatori del settore alimentare interessati. Le analisi di laboratorio sono state effettuate tempestivamente da parte dell’ARPA Puglia e le stesse hanno dato esito negativo per la ricerca di residui fitosanitari.

da Foggiatoday

FOGGIA – Assalto a portavalori bandito incastrato da Dna in un guanto

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

E’ stato arrestato dai Carabinieri di Foggia uno dei presunti componenti del commando che, tre anni fa, assaltò a colpi di kalashnikov un furgone portavalori.

In carcere, con l’accusa di rapina, detensione e porto illegale di armi e ricettazione, è finito Pio Francesco Gentile, 46enne di Mattinata. Incastrato dal Dna rinvenuto in uno dei guanti trovati in una delle auto abbandonate dopo la rapina

Il 2 settembre 2011 n furgone portavalori dell’istituto di vigilanza NP Service, al cui interno viaggiavano tre guardie particolari giurate, mentre stava percorrendo la SP 41 bis in direzione San Nicandro Garganico, all’altezza del km 4, fu oggetto di agguato da parte di almeno dieci persone armate con fucili kalashnikov.

Lo scopo era portare via i valori in cassaforte, ma l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri – con cui fu ingaggiato un conflitto a fuoco – mandò in fumo il colpo.

A consentire la ricostruzione dei momenti salienti risultavano determinanti le dichiarazioni rese da quanti, loro malgrado, erano stati protagonisti della vicenda.

Innanzitutto venivano ascoltate le guardie giurate in servizio a bordo del furgone blindato raccontando che nel mentre si dirigevano verso San Nicandro Garganico, dopo una curva, si trovavano di fronte una betoniera che procedeva verso di loro al centro della strada; intuite le intenzioni malsane, il conducente del furgone portavalori tentava di allontanarsi con una manovra in retromarcia, notando cinque o sei individui che, usciti dal mezzo, iniziavano a sparare.

La retromarcia non aveva l’esito sperato poiché il furgone veniva bloccato da un’autovettura AUDI A4 di colore scuro che gli bloccava la strada consentendo alla betoniera di impattare con il blindato. I rapinatori costringevano quindi le tre guardie giurate a scendere dal mezzo e sdraiarsi per terra.

Immediatamente i malviventi sottraevano loro le pistole in dotazione, il munizionamento ed i giubbotti antiproiettile ed avevano appena iniziato con una fiamma ossidrica a tagliare le lamiere del furgone quando giungevano sul posto i Carabinieri ingaggiando il conflitto a fuoco.

I Carabinieri accertavano anche che prima dell’agguato i rapinatori avevano provveduto a bloccare il traffico sulla strada, costringendo gli automobilisti a consegnarli le chiavi delle autovetture fermate.

La ricostruzione della vicenda consentiva, quindi, di ipotizzare la presenza di tre gruppi di uomini armati: due tesi a bloccare l’andamento dei mezzi sulle due direzioni di marcia; il terzo interessato a bloccare il furgone blindato.

I Carabinieri rinvenivano sulla pavimentazione stradale 16 bossoli di cartuccia cal. 7,62 esplosi dai kalashnikov, 2 cartucce inesplose di fucile cal.12 a pallettoni e 5 bossoli di cartuccia cal.9.

Le indagini proseguivano e due giorni dopo, in località “Spina Pulci” di San Nicandro Garganico, venivano rinvenute, nascoste tra la vegetazione le tre autovetture, una FIAT STILO e due AUDI A4, tutte provento di furto che, sulla base delle testimonianze dei presenti all’agguato, non vi era dubbio fossero quelle utilizzate dai rapinatori per la fuga. Le guardie giurate avevano dichiarato inoltre che i malviventi indossavano dei guanti in lattice di colore blu.

Sui mezzi i Carabinieri effettuavano accertamenti tecnici e rilievi finalizzati ad individuare profili genetici sul materiale sequestrato all’interno e poiché la dinamica della vicenda presentava similitudini con analoghi episodi avvenuti in passato, le indagini si indirizzavano verso taluni personaggi tra i quali l’odierno indagato.

Dal prelievo del tampone salivare, infatti, risultava la piena sovrapponibilità tra il profilo genetico di GENTILE Pio Francesco ed il profilo genetico ottenuto da un paio di guanti in gomma di colore blu, rinvenuto e repertato all’interno di una delle due AUDI A4 trovata due giorni dopo non lontano dal luogo dell’agguato.

L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

SAN SEVERO – Droga e rapine, blitz a San Severo: 6 arresti e due ricercati. Base operativa il ‘Texas’

Pubblicato : giovedì, 18 settembre 2014

Otto persone destinatarie di un’ordinanza applicativa a carico di otto sanseveresi. In manette sono finite sei persone (una ai domiciliari), mentre altre due risultano al momento irreperibili

“Da una parte la consolidata attività di spaccio, dall’altra la recrudescenza di episodi di rapine. Dall’inizio dell’anno, San Severo sta vivendo un momento di massima gravità”. Così la dirigente del Commissariato di San Severo, Cristina Finizio, che ai fatti risponde con i fatti.

E d’intesa con la squadra mobile di Foggia e gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce ha presentato i risultati del blitz messo a segno all’alba di oggi, con l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di sette custodie cautelari in carcere ed una di arresti domiciliari a carico di otto sanseveresi emessa dal Tribunale di Foggia, su richiesta del sostituto procuratore Ileana Ramundo.

In manette sono finite sei persone, mentre altre due risultano al momento irreperibili. Sono accusati, secondo vari profili di responsabilità, di aver consumato alcune rapine avvenute a San Severo, oltre ad aver posto in essere una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti abbastanza variegata: dalla marijuana all’eroina.

Per gli inquirenti, l’anello di congiunzione tra i due gruppi sarebbe Angelo Bocola, 21enne del posto. Insieme al 25enne Hasene Sehili, è ritenuto responsabile della violenta rapina messa a segno il 27 marzo, ai danni di una sala scommesse del centro dell’alto Tavoliere quando quattro persone, tutte travisate ed una armata di coltello hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale aggredendo il titolare con una mazza di baseball.

Una rapina brutale, nella quale gli autori hanno dimostrato un’efferatezza e una crudeltà inaudita pur di impossessarsi di appena 600 euro. Un sintomo evidente dell’emergenza in atto, che seguiva di poche settimane un’altra violenta rapina consumata il 30 gennaio, all’interno dell’esercizio commerciale GMB, sempre a San Severo, dove i rapinatori era armati di pistola ed erano pronti a sparare.

DROGA E RAPINE, BLITZ TEXAS A SAN SEVERO: FOTO ARRESTATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La successiva attività investigativa, coordinata dalla Procura di Foggia, ha permesso di ricostruire anche una ben ramificata attività di spaccio, che vedrebbe protagonista ancora una volta il 21enne Bocola, insieme agli altri soggetti coinvolti nel blitz odierno, ovvero il 32enne Nicola Forte e la moglie Raffaella Florio (ai domiciliari), il 19enne Raffaele Savino ed il 21enne Danilo Viele, insieme ad uno dei due ricercati.

La loro base operativa era il “Texas”, il quartiere terra di nessuno che si sviluppa attorno all’agglomerato dell’istituto autonomo casa popolari, più volte agli onori delle cronache, quale luogo ad alta densità criminale e teatro di numerosi traffici illeciti. Nonostante la giovane età, per gli inquirenti si tratterebbe di soggetti di elevata caratura criminale.

Anche durante il regime dei domiciliari, Bocola e Forte, ugualmente la loro attività di spaccio, quest’ultimo con la complicità della moglie, Florio Raffella che operava materialmente su indicazioni del marito. Durante tutta l’attività investigativa sono stati sequestrati oltre 500gr tra marijuana, eroina e cocaina.

da Foggiatoday