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Notizie del 5 gennaio 2014

MONTE SANT’ANGELO – National Geographic: la grotta di “archangel Michael” tra le più belle del mondo

Pubblicato : domenica, 5 gennaio 2014

  entra nella "top ten" Belize, India, Sri Lanka. Malta, Cina, Grecia. E Italia. Anzi, Monte Sant'Angelo. Tra le 10 grotte più belle del mondo, c'è anche quella di San Michele Arcangelo. 

 IL RACCONTO DI NATIONAL GEOGRAPHIC. "Christian legend says that this cave shrine in Monte Sant’Angelo was chosen by the archangel Michael”: nella descrizione che ne dà la più grande autorità d'informazione in tema di ambiente e territorio, si racconta proprio nello specifico la leggenda legata all'arcangelo Michele, il quale sarebbe apparso nella grotta nel 490 dopo Cristo, comparendo dinanzi al “Bishop of Sipontum”, ossia al vescovo di Siponto. “Where the rocks open widely, the sins of men may be pardoned”: National Geografic riporta alla lettera le parole dell'Arcangelo il quale, secondo le fonti cristiane, avrebbe detto: “là dove si spalanca la roccia, possono essere perdonati i peccati degli uomini”.

La testata internazionale infine, non dimentica di segnalare ciò che Michele avrebbe lasciato in loco: “an altar, a red cloth, and his footprint in stone to mark the spot – un altare, un panno rosso e la sua impronta scolpita nella pietra”. 

LE ALTRE TRE APPARIZIONI. In realtà, National Geografic, inserendo la grotta di Monte Sant'Angelo – ragionevolmente tra le più visitate dai pellegrini di tutto il mondo – non menziona le altre tre apparizioni dell'Arcangelo, due di poco successive alla prima, l'unica narrata dalla famosa testata. Si tratta delle due apparizioni definite dall'agiografia rispettivamente “Della Vittoria” e “Della Dedicazione”, collocate tra il 492 e il 493. Pertanto, stando alla leggenda, l'altare, il panno rosso e l'impronta dell'Arcangelo sarebbero giunte proprio in occasione di questa terza apparizione, la quale avrebbe sancito definitivamente il culto.La quarta e ultima apparizione invece, sarebbe arrivata molti secoli dopo, esattamente nel 1656, al cospetto dell'Arcivescovo Alfonso Puccinelli.

San Michele sarebbe apparso dopo le invocazioni del prelato, all'interno del Palazzo Vescovile questa volta, in difesa della popolazione di Monte a quel tempo flagellata dalla peste. Ancora oggi, nella piazza centrale di Monte Sant'Angelo, c'è un monumento eretto al tempo il quale reca la seguente iscrizione: “Al Principe degli Angeli Vincitore della Peste Patrono e Custode monumento di eterna gratitudine Alfonso Puccinelli 1656”.

da Foggiacittaaperta

E a Stornarella il matrimonio corre sui pattini, con un “si” di ghiaccio

Pubblicato : domenica, 5 gennaio 2014

E domani si ritorna in pista dopo l'happening "on ice" di Capodanno

                                               Gli sposi sulla pista di ghiaccio a Stornarella (Ph. Francesco Loparco)

La struttura, autentica novità nel panorama locale in questo lungo periodo festivo, riscuote tante visite da parte di curiosi e appassionati, molti dei quali ormai divenuti provetti pattinatori.

In particolare, ha avuto successo il singolare happening “on ice” della notte di Capodanno, che ha riunito tantissimi ospiti provenienti da svariati centri della Daunia e della Bat: auguri, musica e allegria fino all’alba del nuovo anno.Restare di ghiaccio dopo il fatidico "si". È il caso di dirlo per una coppia di sposi di Stornarella che hanno voluto celebrare il loro matrimonio in maniera singolare: sulla pista di pattinaggio su ghiaccio allestita nella Villa Comunale del paese dalla Associazione Sportiva Dilettantistica “Zaga”.

I novelli sposi Francesca e Luigi si sono dati appuntamento sul rettangolo bianco: un brindisi e qualche ballo sui pattini subito dopo il fatidico “sì”, sotto lo sguardo premuroso del responsabile della pista Maurizio Cappiello.

Negli scorsi giorni, anche la visita di tante persone che, per motivi di lavoro, risiedono ormai stabilmente al Nord e in altri Paesi europei come Germania e Svizzera, ma tornano nei luoghi del cuore in occasione del Natale: forse molto più avvezzi -a quelle latitudini- a piste e palazzetti stabili sul ghiaccio, ma di sicuro piacevolmente sorpresi nel trovare a Stornarella un luogo di incontro così inedito. E domani si ritorna in pista per una serata all'insegna dell'intrattenimento con tante sorprese predisposte per tutti i presenti.

La struttura, autentica novità nel panorama locale in questo lungo periodo festivo, riscuote tante visite da parte di curiosi e appassionati, molti dei quali ormai divenuti provetti pattinatori. In particolare, ha avuto successo il singolare happening “on ice” della notte di Capodanno, che ha riunito tantissimi ospiti provenienti da svariati centri della Daunia e della Bat: auguri, musica e allegria fino all’alba del nuovo anno.

da Il Mattino di Foggia e Provincia

FOGGIA – vandalizzati e distrutti i cestini di piazza Baden Powell e via Cavotta

Pubblicato : domenica, 5 gennaio 2014

E' accaduto la notte di Capodanno. Pasquale Russo, assessore all'Ambiente: "Sistemare o sostituire i cestini danneggiati costerà altro denaro della comunità

"Vandalizzati e distrutti numerosi cestini gettacarte in piazza Baden Powell e in via Cavotta, quest’ultima oggetto di un recente intervento di riqualificazione che ha restituito decoro al quartiere e migliorato la qualità della vita di chi ci abita e frequenta quei giardini. Si aggrava così il bilancio dei danni dei botti di Capodanno. Pasquale Russo, assessore all’Ambiente:

“L’amministrazione comunale ha investito risorse finanziare e speso energie per riseminare il prato, riattivare l’illuminazione e arredare i giardini e la piazza risorse che provengono dalle tasse dei cittadini, magari anche dalle tasche dei genitori degli inqualificabili che hanno trovato divertente distruggere parte del patrimonio comunale.

Sistemare o sostituire i cestini danneggiati costerà altro denaro della comunità che avremmo potuto destinare ad uno scopo certamente migliore. Fosse anche solo per questa motivazione – conclude Russo – mi auguro, per il futuro, che i cittadini comprendano meglio qual è il senso della richiesta di una loro collaborazione alla tutela dei beni comuni”.

da Foggiatoday

FOGGIA – A Foggia ora si riapre la corsa per l’Authority sulla sicurezza alimentare

Pubblicato : domenica, 5 gennaio 2014

 Si muovono a fari spenti, senza una rotta nè una stella che li guidi. L’ordine del giorno approvato dalla Camera, dopo ben due bocciature in commissione Bilancio (sia a Montecitorio che a Palazzo Madama), ha però sorpreso anche loro che l’avevano proposto a mo’ di tentativo disperato: si può riprendere a sognare l’Authority per la sicurezza alimentare a Foggia? I deputati Colomba Mongiello e Lello Di Gioia ne sono convinti e parlano di «filiera parlamentare foggiana» che si starebbe cementando intorno alle grandi questioni della Capitanata.

Destra, centro e sinistra combattono ora dalla stessa parte, vedere per credere cosa è successo per la Cartiera: la battaglia di emendamenti per la difesa degli appalti pubblici in via del Mare è stata vinta grazie all’asse fra Tarquinio (centrodestra), Mongiello e Di Gioia (centrosinistra). Così anche l’odg sull’Authority è stato firmato dai parlamentari foggiani di tutti gli schieramenti.

Dal punto di vista politico è una novità importante: è nota la freddezza (e l’imbarazzo) con cui i parlamentari del centrodestra accolsero l’approvazione della legge nel decreto Milleproroghe del governo Prodi (febbraio 2008). «Quella legge, ancora in vita nonostante vari tentativi di affossarla, fu accantonata dal centrodestra andato al governo nonostante vi fossero le risorse per sostenerla, 9 milioni per tre anni ottenuti su mia proposta – ricorda l’on. Lello Di Gioia – che avrebbero garantito il funzionamento della sede operativa a Foggia con le sue strutture».

Massimo Levantaci da Foggiacittaaperta

MONTE SANT’ANGELO – proteste tasse e lavoro, boicottata riapertura biblioteca (Foto-Video)

Pubblicato : domenica, 5 gennaio 2014

NON si placa la rabbia del Comitato spontaneo di cittadini e commercianti che ieri pomeriggio, radunatisi in piazza De Galganis, hanno di fatto disertato la cerimonia di riapertura della biblioteca comunale “Ciro Angelillis”. La piazza gremita e rumorosa ha colpito con una fragorosa bordata di fischi, schiamazzi, trombette e campanacci l’arrivo del sindaco Di Iasio e di altri esponenti della giunta tra cui gli assessori Mazzamurro e Granatiero (turismo-ambiente e cultura).

Quest’ultimo episodio di protesta civile è avvenuto in concomitanza con un evento importantissimo per la città ormai da anni privata della sua biblioteca a causa di errori programmatici e superficialità. Dopo aver bloccato il Consiglio Comunale dello scorso 30 dicembre e manifestato con blocchi stradali in piazza il giorno dopo, il terzo appuntamento della saga senza precedenti per Monte Sant’Angelo si consuma in un clima di dissenso civile da parte di una cospicua fetta di commercianti, lavoratori e cittadini stanchi (a loro dire) di soprusi e malaffare. Una folta schiera di carabinieri presidia l’entrata della biblioteca; il sindaco prova più volte a prendere la parola ma puntualmente il fragore dei manifestanti di fatto glie lo nega. “Tutti a casa”, il grido di battaglia.

Si chiedono le dimissioni di sindaco e giunta nonché la cancellazione della cerimonia prevista. Incuranti, si procede lo stesso col risultato che la folla comincia ad innervosirsi ed i capannelli tra forze dell’ordine e rappresentanti della protesta si moltiplicano.

Si tenta di spiegare le proprie ragioni che vanno oltre l’aumento del 46% dell’imposta sulla nettezza urbana stabilita e successivamente sospesa dall’amministrazione comunale; si punta il dito sull’ipotetico “clientelismo diffuso”, sulle ipotetiche “raccomandazioni”, sull’operato dei capo settori e sull’impunità di discutibili atti amministrativi su cui sarebbero in corso anche indagini da parte della Guardia di Finanza.

La sala conferenze delle Clarisse pare comunque riempirsi in piccola parte ma in concomitanza con i saluti iniziali di rito da parte del sindaco, i presenti si alzano in blocco abbandonando la sala. La cerimonia-farsa continua a svolgersi come se nulla fosse fra il calore di pochi intimi, per lo più parenti. Anche alcuni relatori, tra cui il prof. Giorgio Otranto, decidono di rimanere in piazza solidarizzando con la cittadinanza.

La gente continua ad aspettare fuori con l’intenzione di dileguarsi di colpo nel momento conclusivo della scoperta della targa commemorativa; vengono portati dentro due mazzi di fiori in risposta alle accuse di manifestazioni violente. Non si comprende come si sia potuto procedere con tanta disinvoltura, in maniera così irriverente nei confronti di tanta gente stanca e sfiduciata ma che dimostra di avere ancora tanta dignità dalla sua parte. Tanta gente è rimasta a casa e non certo perché insensibile alla questione; il fatto è che vent’anni di amministrazioni discutibili hanno svilito tanti onesti montanari ormai nauseati da una sfilza infinita di episodi deplorevoli

. La politica al servizio dei politici piuttosto che della comunità. “Non finisce qui, continueremo con la protesta fino a quando questi signori daranno le dimissioni!”, tuonano. Una cosa è certa: comunque vada a finire, gli eventi di questi giorni rimarranno indelebilmente nella memoria storica di Monte Sant’Angelo. Un’impennata d’orgoglio, un risveglio dei sensi, un riscatto di civiltà. Una dimostrazione di forza verso chi pensa di essere padrone incontrastato delle sorti di un’intera comunità fermo restando che i rappresentanti, in palazzo di città ce li mandano gli elettori. (A cura di Antonio Gabriele – [email protected] Redazione Stato)

da Stato Quotidiano

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