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Masseria Sociale: un dialogo aperto

Pubblicato: sabato, 24 ottobre 2015 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

asl“È a garanzia della qualità e della trasparenza dell’operato aziendale che si è optato per quattro avvisi pubblici piuttosto che per la chiamata diretta”. È così che Vito Piazzolla, nominato lo scorso 2 ottobre Direttore Generale della ASL di Foggia, dopo un approfondimento ed un confronto con l’equipe multidisciplinare (ASL – Università di Foggia, Dipartimento di Economia) del progetto della Masseria sociale di Cerignola, spiega le modalità utilizzate per il reperimento di quattro figure professionali che hanno suscitato attenzione e perplessità. Assunta di Matteo, esperta in Agricoltura Sociale e pedagogista clinica e componente dell’equipe di progetto, convocata in Direzione Generale, ha chiarito che “Per mantenere l’elevato standard di qualità che già contraddistingue i professionisti attualmente impiegati nella struttura, ognuno in possesso di almeno due specializzazioni, è stata adottata una procedura che permettesse di scegliere tra diversi curricula, a differenza della chiamata diretta, che pure è prevista da un regolamento aziendale della ASL”. Il regolamento, adottato con delibera n. 777 del 16 aprile 2009, prevede proprio la chiamata diretta per le prestazioni lavorative con compenso inferiore a € 5.000,00 al netto di Iva. “Detto ciò,  – non esita ad affermare Piazzolla – non avrei mai consentito ad effettuare una chiamata diretta, secondo me non sussistono le condizioni.

Tuttavia, siamo pronti a riaprire i termini se, da una ulteriore verifica, i giorni di pubblicazione degli avvisi sul sito aziendale dovessero risultare insufficienti. Sarà, inoltre, mia premura seguire tutta la procedura relativa alle selezioni”. Nato dalla partnership tra ASL FG e Università di Foggia e finanziato con i fondi del Gal Piana del Tavoliere, il progetto “Villaggio delle arti e del benessere” è la prima masseria sociale creata all’interno di un ospedale (il “Tatarella” di Cerignola): l’iniziativa mira a favorire la fruizione di servizi educativi e progetti innovativi nei contesti rurali da parte di persone con disagio fisico e/o psicofisico e in condizioni di fragilità (e non solo affetti da autismo come erroneamente riportato dai mezzi di stampa).

 

Il Progetto, finanziato nel dicembre 2013 e avviato a gennaio 2015, si sarebbe dovuto concludere lo scorso giugno. La Regione, su proposta di rimodulazione, ha concesso una proroga al progetto sino al 23 dicembre prossimo in modo da utilizzare interamente le risorse ancora a disposizione che, altrimenti, sarebbero andate perse. Dall’avvio del progetto la masseria sociale ha accolto centoventiquattro persone e, nel contempo, ha offerto nuove opportunità lavorative a ruoli professionalmente adeguati e funzioni innovative basate su competenze esperite nell’ambito specifico e all’interno di determinati vista dei setting assistenziali. La ASL ha voluto fortemente offrire la possibilità ad altri utenti di afferire al servizio (gratuito) e pertanto ha ritenuto opportuno procedere alla ulteriore selezione. Nonostante il tempo a disposizione fosse limitato, il bando è stato pubblicato sul sito web aziendale, prevedendo tempi ristretti nella presentazione delle candidature in considerazione anche delle procedure di valutazione dei curricula. Il Direttore Generale ha rilevato che l’operazione di pubblicazione ha richiesto più tempo del previsto per via di alcuni inconvenienti di natura tecnico-informatica. Tuttavia, i candidati hanno avuto a disposizione, per la presentazione delle domande, sei giorni complessivi (compreso quello di scadenza), una tempistica ritenuta al momento ragionevole data la facilità di accesso alle informazioni. In merito ai dubbi sollevati sui profili professionali e i requisiti previsti, il Direttore Sanitario della ASL FG, nonché coordinatore sanitario della masseria sociale Luigi Pacilli e il direttore del Distretto socio-sanitario di Cerignola Anna Michelina D’Angelo hanno chiarito che tutte le figure, attivando una metodologia cibernetica, sono state scelte per precise necessità operative emerse in “masseria” nel corso delle attività e più precisamente: il primo avviso è relativo alla selezione di un “addetto alla disabilità”: potrebbe risultare inusuale come denominazione, ma non ne esiste una univoca tanto è vero che tale figura viene definita a volte “addetto alla comunicazione e all’autonomia”, altre “addetto all’integrazione alla disabilità”, altre ancora “operatore di assistenza”. In realtà si tratta di figure professionali che non trovano collocazione all’interno di un albo o ordine professionale. Sono operatori di assistenza con esperienza diretta di lavoro con soggetti disabili il cui compito sta nel favorirne l’autonomia e l’inclusione sociale; tale profilo nasce in riferimento al comma 2 dell’art. 42 del DPR 617/77 (assistenza ai minorati psicofisici), nonché al comma 3 dell’art. 13 della legge 104/92 (Obbligo per gli enti locali di fornire assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale agli alunni con handicap fisici e sensoriali). Nella scelta dei requisiti si privilegiano, di conseguenza, quelli a carattere pratico. Infatti il Regolamento Regionale n° 04 del 18/01/2007 all’art. 46 comma 5, conosciuto dagli addetti al settore del Welfare e fiore all’occhiello della Regione Puglia, prevede che: “In via transitoria e nelle more della definizione a livello nazionale di ulteriori profili professionali sociali, nonché nelle more della definizione a livello regionale del regolamento di cui all’art. 57 della legge regionale, ed a titolo meramente ricognitivo, per lo svolgimento della funzione educativa nel settore dei servizi socioassistenziali e sociosanitari sono impiegati anche operatori in possesso di diploma di maturità di scuola media superiore, che abbiano una esperienza documentata almeno triennale nel settore dei servizi educativi e di cura delle persone”. L’opportunità di inserire un operatore/addetto all’interno della masseria sociale è emersa in considerazione della necessità, per l’utenza di età infantile, di una figura che potesse coadiuvare le attività laboratoriali già attive e strutturate dai professionisti esperti, educatore, pedagogista, fisioterapista, psicoterapeuta specializzato in approccio cognitivo comportamentale e psicoterapeuta specializzato in arti terapie; il secondo avviso prevede la selezione di un “esperto in tecnologie alimentari”, avente tra i requisiti specifici esperienza sull’educazione alimentare e le intolleranze alimentari e non di un “tecnologo” in senso generico (come frainteso). Tale figura è centrale in quanto il disturbo fisico e/o psichico è spesso correlato ad un disagio/disturbo alimentare che necessita anche della presenza di un esperto che accompagni gli utenti dall’orto della masseria sociale alla individuazione di una alimentazione personalizzata (molti di loro, infatti, selezionano gli alimenti in virtù del loro colore e della loro forma e non per le loro caratteristiche nutrizionali). Una funzione utile, inoltre, alla promozione di corretti stili di vita;  il terzo avviso, che prevede la selezione di un educatore dell’infanzia, delinea perfettamente i requisiti specifici senza alcun errore o “refuso” infatti, tra questi, compare, oltre alla Laurea in Scienze della Formazione Primaria, anche il Diploma di Maturità con corsi post diploma di alta formazione, purché vertenti su tematiche educative per l’infanzia ed esperienza lavorativa presso asili nido e/o scuola dell’infanzia, come tutti sanno; il quarto avviso per la selezione di un logopedista, infine, contempla, tra i requisiti specifici richiesti, oltre alla Laurea in Logopedia anche quelle equipollenti. Il dubbio sollevato relativamente all’esistenza di queste ultime è inconsistente poiché il decreto del 27 Luglio 2000 del Ministero della Sanità riconosce equipollenze con innumerevoli figure professionali quali, per citare solo alcuni esempi, Tecnico di logopedia, Terapista della riabilitazione, Tecnico di foniatria, Tecnico di ortofonia. La Direzione Strategica Aziendale ringrazia comunque quanti con molta attenzione seguono il nostro operato invitandoli a segnalarci sempre le loro perplessità ed a manifestarci i loro suggerimenti che saranno sempre tenuti in grande considerazione e recepiti, qualora pertinenti. “È doveroso – dichiara infine il Commissario Straordinario – a difesa anche dei collaboratori, rilevare che la fretta e le condizioni tecniche nelle quali si è costretti a lavorare in affanno ed urgenza possono determinare qualche criticità. Ma si tratta di criticità sempre causate dalla voglia di fare e di fare di più. Mai dalla volontà di ledere i diritti e mancare di trasparenza. La Direzione Strategica della ASL di Foggia ha mantenuto, mantiene e manterrà in futuro il massimo dell’equilibrio e della equità nella realizzazione dei percorsi assistenziali e nell’uso delle risorse pubbliche. Non è qui che possono albergare retro pensieri e sospetti”.

comunicato stampa

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