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Notizie del 23 agosto 2013

RODI GARGANICO – A Rodi la malavita fa … traslocare la Ricciarelli

Pubblicato : venerdì, 23 agosto 2013

 Che stecca… Katia Ricciarelli non canterà domenica sera nella cornice del porto turistico di Rodi. Non per un’improvvisa defaillance dell’artista, ma per colpa della criminalità.

L’annullamento (in area porto perchè il Comune ha deciso che lo spettacolo si terrà ugualmente in un lido adiacente) del concerto è una conseguenza indiretta dei due colpi di fucile caricato a pallettoni esplosi sabato sera contro un’abitazione del centro garganico fittata dall’impresa romana «Pietro Cidonio» che gestisce il porto turistico, col ferimento di un ragioniere della ditta e di un amico.

L’impresa romana in un comunicato ha annunciato «l’annullamento del concerto musicale “Altro di me…” dell’artista Katia Ricciarelli in programma domenica, e di ogni altra manifestazione o evento presso il Marina di Rodi. Vogliamo così dare massima evidenza alla insostenibile situazione susseguente il noto ennesimo atto omicida tentato in danno di nostro personale dipendente.

La società non potrà concedere il proprio assenso a tenere il programmato spettacolo della Ricciarelli nell’area portuale, ritenendolo – come ogni qualsivoglia manifestazione e/o spettacolo – incompatibile con la seria e profonda riflessione che si impone sui gravi fatti accaduti». Immediata la risposta del sindaco Nicola Pinto: «lo spettacolo con la Ricciarelli si terrà ugualmente sempre domenica sera, in un tratto di spiaggia adiacente al porto. La società non può annullare il concerto, anche se comprendo i motivi che hanno portato a questa decisione».

Resta il clima di paura che si vive nel piccolo centro garganico, alla luce dei ripetuti avvertimenti ad amministratori locali e imprenditori registrati ultimamente, pur se il sindaco rimarca: «non credo che siano episodi collegati e collegabili». Le indagini dei carabinieri su quanto successo sabato sera proseguono nel massimo riserbo, sperando che questo silenzio sia foriero di sviluppi investigativi- giudiziari che mancano ancora per i tre precedenti avvertimenti registrati a Rodi tra marzo e aprile: tentativo di incendio del lido prima e incendio 48 ore dell’auto del vice sindaco che si dimise; fucilate contro casa dell’ex sindaco dove c’erano tre persone riaste illese; atti vandalici e due proiettili lasciati nella cappella della famiglia del nuovo vicesindco.

Chi ha fatto fuoco dalla strada alle 22.30 del 17 agosto in via Michelangelo Della Grazia, mirando contro la finestra dell’abitazione al secondo piano fittata dalla «Pietro Cidonio spa» e messa a disposizione del ragioniere della ditta, ha usato un’arma caricata a pallettoni rischiando di uccidere il dipendente dell’’impresa e l’amico che erano in casa: i due giovani abruzzesi sono stati feriti in maniera non grave a scapola e braccio il primo, ed al petto il secondo. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori, quasi obbligata vista l’estensione del fenomeno sul Gargano, è che dietro le fucilate ci possa essere la mano del racket della guardiania: ipotesi che il prosieguo delle indagini dovrà confermare o smentire.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

MANFREDONIA –Mercato Ittico, II acconto a Belviso, “luce su cause fallimento”

Pubblicato : venerdì, 23 agosto 2013

 “PERCHE’ silenzio sul Mercato ittico di Manfredonia? Quali le attività del liquidatore della gestione del Consorzio, dopo lo scioglimento per integrale perdita del capitale sociale?”

                                                                                                            Esterno struttura Mercato Ittico di Manfredonia

. Lo aveva chiesto un lettore a Stato anche in seguito alla liquidazione e al pagamento della somma complessiva di € 8.808,80 in favore dell’avv. Saverio Belviso di Bari a titolo di 1° acconto di consulenza giuridica tributaria ed amministrativa per la carica di liquidatore della gestione del Consorzio ittico di Manfredonia, giusta delibera 53/2011.

Domanda replicabile dopo la liquidazione – sul cap. “oneri straordinari x compensi liquidatore” del bilancio per l’E.f. 2013 – R.P. 2012 – di € 8.808,80 – in favore dello stesso avvocato di Bari – a titolo di 2° acconto di consulenza giuridica tributaria ed amministrativa per la carica di liquidatore della gestione del Consorzio ittico di Manfredonia, giusta delibera 53/2011

. IL 4.11.2011 LO SCIOGLIMENTO DEL COGEIM PER “INTEGRALE PERDITA DEL CAPITALE SOCIALE”. Come risaputo, il 4 novembre 2011 l’assemblea straordinaria del Consorzio Gestione Mercato Ittico Manfredonia società cooperativa, con sede in Manfredonia al Lungomare N. Sauro – società partecipata del Comune – ha deliberato, ai sensi dell’art. 2545 duodecies c.c. – causa presunto debito milionario – lo scioglimento per integrale perdita del capitale sociale e contestualmente ha provveduto alla nomina del citato liquidatore. al quale è stata conferita la rappresentanza della Società ed i poteri per lo svolgimento del mandato conferitogli

. Con deliberazione n. 53 del 22/11/2011 il Consiglio comunale ha preso atto dell’avvenuto scioglimento del citato Consorzio e della nomina del Liquidatore; con determinazione dirigenziale n. 2013 del 31/12/2012 si è impegnata la somma di € 42.000,00 al cap. 5665 “oneri straordinari x compensi liquidatore” quale compenso in favore del nominato avv. Belviso per l’attività di liquidazione descritta in premessa (..) dunque la somma liquidata pari a € 8.808,80 relativa al 1° acconto; ora il II acconto.

MERCATO ITTICO: ATTUALE GESTIONE DIRETTA DEL COMUNE DI MANFREDONIA, FINO AL 31.07.2013. Si ricorda che, dopo rinnovo, spetta attualmente all’Ente comunale la gestione diretta del mercato ittico all’ingrosso, fino al prossimo fermo biologico,( in corso: 4 agosto/15 settembre,ndr) “salvo che prima di tale data non si addivenga alla individuazione dell’assetto definitivo della gestione del mercato”, come scritto nell’atto.

“Nel corso dei mesi di gestione diretta, tenuto conto del periodo di fermo biologico, il valore del pescato è stato pari ad € 2.534.325,70, che, su base annuale, è di circa 5 milioni di euro. Su tali valori, il Comune di Manfredonia ha incassato un aggio del 6% pari a circa 150 mila euro, attraverso cui ha garantito la copertura delle principali spese di gestione”, come emerso dalla relazione del Consuntivo 2012 del Comune di Manfredonia e come reso noto dall’Assessore al bilancio Pasquale Rinaldi.

Nell’atto relativo alla prosecuzione della gestione provvisoria, confermato, per l’affidamento dei servizi, quanto stabilito nelle precedenti deliberazioni di G.C. n. 131/2012 e n.174/2012, mentre al Dirigente del 3° Settore è stato demandato il compito di “prevedere gli appositi stanziamenti nel bilancio del prossimo esercizio finanziario sulla base dell’andamento delle contrattazioni svoltesi nel mercato durante il periodo della gestione diretta comunale”

. L’Ente comunale di Manfredonia ha inoltre precisato che “per un’efficace gestione degli aspetti contabili non risulta conveniente, trattandosi di un intervento temporaneo da parte del Comune, impiantare appositi programmi gestionali e per tale ragione è opportuno acquisire il supporto dei servizi aggiuntivi di contabilità già in uso nella precedente gestione del mercato ittico per evitare più dispendiosi sistemi, non consoni alla limitata durata dell’intervento”.

LE DOMANDE; LA PASSATA INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE DI IC AVV.M.OGNISSANTI. Il dubbio resta: quale l’origine della situazione debitoria? Quali – se esistenti – i crediti del Consorzio nei confronti delle cooperative di Manfredonia e altresì quali i crediti delle ditte locali nei confronti del citato Consorzio ittico?

“In altre simili situazioni, i libri contabili sarebbero stati messi nelle mani della Procura, in modo da accertare (presunte,ndr) responsabilità soggettive e politiche per cui paga chi ha sbagliato e non gli ignari cittadini”, aveva detto il consigliere comunale avv. Matteo Ognissanti – in rappresentanza dell’associazione ”IMPEGNO COMUNE” – in una interrogazione, dove ha sottolineato che la struttura Mercato ittico di Manfredonia sarebbe “costata ai cittadini Euro 5.980.570,89 in più di 7 anni di gestione”. “Visto che i bilanci comunali e quelli delle partecipate (“il comune di Manfredonia, la Provincia di Foggia e la Camera di Commercio hanno partecipato con un quota del 22,50% pro capita.

Totale partecipazione pubblica pari al 67,50%. La parte rimanente del 32,50% era affidata a 12 cooperative e 1 associazione armatori pesca. Il tutto, tra questi ultimi, in parti uguali”) sono atti pubblici, perché dopo l’approvazione non vengono messi in rete in modo che si possano consultare e avere un quadro generale degli andamenti amministrativi degli anni passati?

Non solo i bilanci ma anche le concessioni, gli statuti, i regolamenti, le garanzie fideiussorie, i contratti di servizio con le banche, le relazioni dei Collegi Sindacali e tutto ciò che si articola intorno ad attività dell’amministrazione e delle sue partecipate”, aveva detto il consigliere Ognissanti, che aveva aggiunto di aver “trovato difficoltà a reperire, per esempio, i bilanci dell’ex mercato ittico del quale ci sono stati forniti solo i bilanci degli anni 2009, 2010 e quello conclusivo del 2011. La legge, inoltre, impone un monitoraggio continuo sulle attività delle partecipate.

Siamo venuti in possesso oltre che dei bilanci menzionati, del contratto di concessione del Consorzio Mercato ittico di Manfredonia e dello statuto. Non siamo venuti in possesso del regolamento. Il Contratto di Concessione poneva vincoli specifici circa la conduzione del Mercato”.

da Stato Quotidiano