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Notizie del 17 agosto 2013

Antenne territoriali antidiscriminazione, c’è anche Foggia

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Una banca dati contro omofobia e transfobia

Antenne territoriali antidiscriminazione, c'è anche FoggiaUna banca dati contro omofobia e transfobia Si chiama “BackOffice” ed è il progetto promosso da Unar e Arcigay, con tanto di avvallo della regione Puglia, di concerto con le regioni meridionali di Campania, Calabria e Sicilia.

L'obiettivo? Costruire banche dati sulla discriminazione. 

 SEGNALALO!. Sono delle vere e proprie antenne territoriali e tra queste c'è anche Foggia, inteso come punto di riferimento per quanto riguarda la Puglia. Scrivendo infatti a [email protected], si segnalano comportamenti di discriminazione contro identità di genere e sessuali che possono aver luogo nel territorio, con il fine di compiere quel primo passo utile a rendere visibile qualsiasi comportamento lesivo della dignità della persona.

“Se sei vittima o testimone di una discriminazione diretta o indiretta – si legge infatti sulle brochure di BackOffice – a causa dell'identità di genere o dell'orientamento sessuale, segnalalo!”.

 COSTRUIRE UNA BANCA DATI. L'idea è quella di far emergere i casi, di denunciarli, di parlarne, allo scopo di combattere qualsiasi forma di omofobia e transfobia. Un vero e proprio progetto mirante a costruire una banca dati contro le discriminazioni che troppo spesso vengono subite da persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Oltre a Foggia, le altre antenne sparse nel Meridione sono quelle di Palermo ([email protected]), Salerno ([email protected]), Cosenza ([email protected]) e Messina ([email protected]). 

da Foggiacittaaperta

SERRACAPRIOLA ( FOGGIA) – Mordi e fuggi? No, mangia e cammina.

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

La seconda tappa del tour enogastronomico tra le viuzze del centro storico

                                                                                                                                              Prodotti tipici locali

 I palati di residenti e visitatori saranno deliziati ancora una volta dai prodotti tipici locali e dalla buona cucina casalinga degli stands aderenti all’iniziativa

.Dal corso Garibaldi ai vicoli del borgo antico di Serracapriola: è questo l’itinerario della seconda tappa del “Mangiacammina”, il tour enogastronomico partito lo scorso giugno dalla Masseria Casacapanna di Chieuti e organizzato dall’associazione culturale “Il Melograno”.

Questa sera i palati di residenti e visitatori saranno deliziati ancora una volta dai prodotti tipici locali e dalla buona cucina casalinga degli stands aderenti all’iniziativa. La serata si aprirà con la performance estiva dei cantori del “Sent’Éntone” (Il Sant’Antonio), il tradizionale repertorio di canti che normalmente viene eseguito la sera del 16 gennaio, vigilia della festa di Sant’Antonio Abate, e che verrà riproposto in questa occasione ai turisti. Arricchiranno il gustoso percorso mostre artistiche ed esposizioni di artigianato.

La seconda tappa del “Mangiacammina” raccoglie l’eredità dei “Portoni Aperti”, manifestazione che negli anni scorsi ha introdotto i visitatori all’interno dei palazzi storici di Serracapriola facendo loro riscoprire le tradizioni paesane e rivivere così ricordi impressi nella memoria di tutti. Un evento da non perdere, a chiusura della SerraEstate 2013, prima che sopraggiunga la nostalgia delle vacanze.

Teresa Silvestris da Il Mattino di Foggia

Marotta supercommissario liquidatore delle Comunità Montane di tutta la Puglia

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Funzionario Inps, già sindaco di Anzano di Puglia

                                                                                                                                                     Giuseppe Marotta

Vendola ha scelto Marotta «in ragione della esperienza già maturata nell’attività di liquidazione della soppressa Comunità montana dei Monti Dauni Meridionali a lui affidata con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 marzo 2010 n. 224, nonché della provata professionalità nel corso della stessa attività di liquidazione»

Giuseppe Marotta, funzionario INPS, e già sindaco di Anzano di Puglia, di cui è originario pur risiedendo a Foggia, è stato nominato commissario liquidatore di tutte le Comunità Montane della Puglia. Il decreto, n. 550 del 9 agosto scorso, porta la firma del presidente della Regione Nichi Vendola; che ha scelto Marotta «in ragione della esperienza già maturata nell’attività di liquidazione della soppressa Comunità montana dei Monti Dauni Meridionali a lui affidata con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 marzo 2010 n. 224, nonché della provata professionalità nel corso della stessa attività di liquidazione».

Il decreto, già operativo perché pubblicato sul BUR (Bollettino Ufficiale Regionale) del 14 agosto scorso, stabilisce anche che: «I Commissari già nominati con il compito di provvedere alle attività di liquidazione e ai compiti previsti dall’art. 15 della legge regionale n. 36/08, con i decreti del Presidente della Giunta regionale 8 marzo 2010 n. 221, n. 222, n. 223, n. 224, n. 225 e n. 226 e successive modifiche e integrazioni sono dichiarati decaduti dai rispettivi incarichi ai sensi dello stesso art. 29 della citata legge regionale n. 26/2013 e cessano la propria attività con l’insediamento del Commissario liquidatore unico.

da Il Mattino di Foggia

SAN MARCO IN LAMIS – Questa sera a S. Marco, lo sballo di “Cchiù fa notte e cchiù fa forte”

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

- Si parte alle 22.30 con la musica popolare e si va avanti fino all'alba

                                                      La locandina della manifestazione

Si parte alle ore 22.30 con la musica popolare contaminata dei “Festa, Farina e Folk”, a seguire, il concertone dei “No Braino” che faranno letteralmente tremare la piazza con il loro genere particolare, impegnato e divertente. Ultimo evento in programma, in attesa dell’alba, un dj set d’eccezione con “Lady Nefer Dj”, “Ludo Dj” e Mister Paky, animazione di “Miss Naty’” e le “Dai Peso”

Si andrà avanti fino all’alba tra animazione, cultura, musica, spettacoli ed enogastronomia. Tutto pronto per la notte bianca più  colorata del Gargano: quella che ci si prepara a vivere questa sera a San Marco in Lamis. È “Cchiù fa notte e cchiù fa forte”, organizzata da A.r.c.i. Pablo Neruda e BorgoMagna, giunto alla 6° edizione.

Si parte alle ore 22.30 con la musica popolare contaminata dei “Festa, Farina e Folk”, a seguire, il concertone dei “No Braino” che faranno letteralmente tremare la piazza con il loro genere particolare, impegnato e divertente.

Ultimo evento in programma, in attesa dell’alba, un dj set d’eccezione con “Lady Nefer Dj”, “Ludo Dj” e Mister Paky, animazione di “Miss Naty’” e le “Dai Peso” Si andrà avanti fino all’alba tra animazione, cultura, musica, spettacoli ed enogastronomia. Molto ricco il cartellone musicale con  concerti e spettacoli lungo tutte le strade della cittadina garganica. Musica e spettacoli per tutti i gusti: rock, liscio, classica, popolare e soul. Le strade del paese saranno colorate da artisti di strada, stands associativi e artigianali

. Mostre e teatro in vernacolo arricchiranno culturalmente la manifestazione. Attraverso la cartina della città, si potrà scegliere in che modo e dove passare una divertente serata in nostra compagnia.  Tra le tante attrattive proposte, la musica è sicuramente la punta di diamante dell’evento che quest’anno sarà rappresentato dai “NOBRAINO” reduci dal concertone del primo 1° maggio a Roma dove la folla era letteralmente impazzita per il sound/spettacolo di questo gruppo travolgente. Gli organizzatori, A.r.c.i. Pablo Neruda e BorgoMagna, sono costantemente alla ricerca di gruppi emergenti di talento che negli anni raggiungono successi nazionali ed esteri.

Nulla è dato al caso, ogni particolare è curato relativamente alla location per unire tradizioni e musica. Si inizia con lo Swamp fest in villetta comunale, dove 8 gruppi giovanili dei vari comuni dell’ambito si esibiranno con il loro rock emozionale. Nella Piazza centrale prima dei NoBraino, si esibiranno i “Festa Farina e FolK” con musica popolare contaminata. Per info: www.artefacendo.it, www.arcismil.it, 329.3620650 Mariano

da Il Mattino di Foggia

MANFREDONIA – Meteo, calo temperature, sole ma con nuvole nel week-end

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

 METEO week-end. Golfo di Manfredonia: Cielo poco nuvoloso. Vento da Est-Nord-Est con intensità di 9 km/h. Raffiche fino a 16 km/h. Temperature minime comprese tra 21 e 22 °C e massime comprese tra 31 e 33 °C. Quota 0°C a 4100 metri. Lesina – Varano – Tremiti. Ampio soleggiamento e caldo. I venti saranno prevalentemente moderati e soffieranno da NNO con intensità di 13 km/h. Possibili raffiche fino a 19 km/h. Temperature minime comprese tra 20 e 23 °C e massime comprese tra 28 e 32 °C. Zero termico a 4250 metri. Gargano SerenoT°C 16 / 28.

Ampio soleggiamento sul Gargano. Vento da Nord-Ovest con intensità di 11 km/h. Raffiche fino a 19 km/h. Temperature minime comprese tra 16 e 20 °C e massime comprese tra 26 e 28 °C. Quota 0°C a 4200 metri. Monti della Daunia – Capitanata Poco nuvoloso T°C 15 / 31.

Poche nubi sui Monti della Daunia – Capitanata. Vento da Nord-Ovest con intensità di 7 km/h. Raffiche fino a 12 km/h. Temperature minime comprese tra 15 e 18 °C e massime comprese tra 27 e 31 °C. Quota 0°C a 4200 metri.

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA – Progressione economica dipendente Comune, Usppi: graduatoria errata

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

                                                                                                        Massimiliano Di Fonso, segretario Usppi Foggia

 “PROGRESSIONE economica dipendenti del Comune: causa errata inversione dei requisiti l’aggiudicazione dell’attribuzione ha riguardato un’altra dipendente”. Lo scrive il segretario provinciale dell’Usppi Massimiliano Di Fonso in un esposto inviato alla Direzione provinciale del lavoro, al Prefetto di Foggia, dr.ssa Latella, e per conoscenza alla Procura di Foggia e al sindaco di Manfredonia.

Oggetto della diatriba: la progressione economica anno 2010 – con presunta errata valutazione in danno di una dipendente – P.A. – del Comune di Manfredonia.

A riguardo della problematica, il segretario cittadino dell’ Usppi Aldo A.Gatta ha già inviato il 17 luglio 2013 una richiesta di incontro urgente – al segretario generale del Comune di Manfredonia F.G.Fiorentino, al presidente dell’O.I.V. prof. Nunzio Angiola, al dirigente comunale Matteo Ognissanti, al sindaco, all’assessore al personale del Comune – per “l’annullamento della determina dirigenziale n.911 del 15.06.2013″, adottata – secondo Gatta – “in spregio della normativa regolante tanto la procedura di riesame dei provvedimenti adottati, quanto di quella contenuta nel vigente Contratto collettivo decentrato integrativo di lavoro.

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA – incendia stoppie ma viene travolto dalle fiamme: morto agricoltore

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

L'uomo è rimasto incastrato ed è stato travolto dalle fiamme alimentate dal forte vento. Il fatto è accaduto in una campagna sita nella frazione di Borgo Fonterosa

Si chiamava Ciro Di Cosmo l’agricoltore di anni 75 morto a causa dell’incendio delle stoppie che aveva appiccato nel suo terreno. E’ accaduto ieri quando il proprietario di una campagna sita nella frazione di Borgo Fonterosa è stato circondato e travolto dalle fiamme alimentate dal forte vento.

L’anziano infatti non è riuscito a controllare ed è rimasto incastrato, ucciso dal fuoco amico. Le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato di Manfredonia.

da Foggiatoday

FOGGIA – Anziano alla guida imbocca via contromano, 40enne muore per evitare scontro

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Vito Valenzano è stato arrestato per omissione di soccorso e per l'omicidio colposo di Marco Andrea Massimo Armillotta, dipendente Peugeot morto all'incrocio tra via Manfredonia e via delle Casermette

E’ stato identificato l’autista che ieri sera, in via Manfredonia, ha provocato l’incidente stradale che ha causato la morte di Marco Andrea Massimo Armillotta, 40enne foggiano impiegato presso la concessionaria Peugeot di Foggia. Si tratta di Vito Valenzano, pensionato 80enne del capoluogo dauno, al quale i carabinieri del comando provinciale gli hanno contestato i reati di omissione di soccorso e omicidio colposo.

I carabinieri del Nucleo Radiomobile erano intervenuti sul posto, poco dopo le 20, all’altezza dell’incrocio con via delle Casermette per via di un incidente stradale che ha visto coinvolta una Peugeot 206 finita ai lati della strada dopo aver urtato violentemente contro un palo dell’illuminazione. All’arrivo dei militari e dei medici del 118 purtroppo per il conducente non c’era più nulla da fare.

Fondamentale ai fini della ricostruzione della dinamica dell’incidente le dichiarazioni di un testimone oculare che dal balcone della sua abitazione ha sentito una brusca frenata ed un violento impatto provenire dall’incrocio. Nella circostanza, h visto allontanarsi dal luogo una Opel Corsa di colore blu.

Durante le operazioni di rimozione del veicolo incidentato, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco di Foggia, è stata rinvenuta incastrata sotto il paraurti anteriore della macchina incidentata la targa anteriore della Opel, dalla quale si è risaliti al conducente. I militari dell’Arma si sono recati presso l’abitazione dell’anziano conducente per effettuare i relativi accertamenti sulla targa che non risultava denunciata per smarrimento o furto.

Per entrarvi è stato necessario l’intervento della figlia in quanto l’uomo stava dormendo. Interrogato sull’accaduto, Valenzano ha accompagnato gli investigatori nel box sotto casa dove i carabinieri hanno effettivamente accertato che l’Opel Corsa, di colore blu, era sprovvista della targa anteriore. Condotto in caserma, l’80enne ammetteva di essere transitato in via Manfredonia e di aver tentato di imboccare contromano via della Casermette.

Nel compiere la manovra vietata si era reso conto che alla sua destra sopraggiungeva un’autovettura, ma che, nonostante la brusca frenata, non era riuscito ad evitare l’impatto. L’uomo ha raccontato anche di aver proseguito verso casa e di non essersi reso conto che l’altra autovettura era andata ad urtare contro il palo.

In effetti, l’Armillotta, nel tentativo di evitare l’impatto, avrebbe deviato a destra perdendo il controllo del veicolo, il quale, dopo aver colpito con violenza il marciapiede, ha terminato la corsa contro un grosso palo di sostegno delle insegne luminose. Valenzano Vito, arrestato per omissione di soccorso ed omicidio colposo, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia. Anche in questo caso le indagini sono dirette dal sostituto procuratore Dr.ssa Maria Giuseppina Gravina

da Foggiatoday

FOGGIA -Travolto e ucciso da un’auto – trovato il pirata della strada

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

I carabinieri hanno individuato, partendo dai pezzi di auto rinvenuti sul luogo dell'incidente, l'uomo che ha investito il ventiseienne Redis Rosa e ha abbandonato il corpo sul ciglio della strada. Danut Marcel Deagoe, 32enne, cittadino rumeno dovrà rispondere di omissione di soccorso e omicidio colposo.

I carabinieri del comando provinciale di Foggia, al termine di alcune indagini, hanno localizzato ed identificato il presunto pirata della strada che la sera di ferragosto ha travolto ed ucciso un ragazzo di ventisei anni in località Borgo Tavernola, alla periferia di Foggia.

Si tratta di Danut Marcel Deagoe, 32enne cittadino rumeno. I reati contestati sono omissione di soccorso e omicidio colposo

. IL VIDEO

I militari lo hanno raggiunto ieri, nel primo pomeriggio, nell'azienda agricola dove lavora, nelle campagne del comune di Foggia, in località Borgo La Rocca, dopo una ricerca che era cominciata alle prime luci dell'alba quando, ai lati di una strada interpoderale che collega la Strada Comunale 17 in località Borgo Tavernola, era stato ritrovato il cadavere di Redis Rosa, bracciante agricolo di origine albanese.

I carabinieri hanno ricostruito l'intera vicenda a partire dalle dichiarazioni del fratello, apprendendo che la vittima la sera di ferragosto, verso le 21,30, dopo aver passato il pomeriggio nella sua abitazione, lo aveva salutato per rientrare a casa, in un edificio a poche centinaia di metri di distanza.

Proprio quei metri di strada di campagna gli sono stati fatali. A quell'ora infatti la zona è completamente immersa nel buio ed il "pirata" deve essersi accorto di lui solo quando era ormai troppo tardi. La cosa certa era che nell'impatto l'automobilista aveva travolto il giovane albanese finendo la propria corsa in un vigneto adiacente.

Un sopralluogo sulla scena del delitto ha consentito di rinvenire la targa anteriore ed alcuni frammenti del paraurti dell'auto investitrice, appartenenti ad una Peugeot 106 di colore bianco. Così è iniziata la caccia all'auto pirata, terminata con l'arresto di Danut Marcel Deagoe. Il mezzo riconducibile all'incidente è stato rinvenuto sulla strada comunale 17, nella zona limitrofa a Borgo Arpinova, ad alcuni chilometri in linea d'aria dal punto dell'investimento.

Risultava intestato a una ditta la cui attività è cessata da svariati anni. Inoltre il veicolo dal 2006 è sprovvisto di copertura assicurativa. Gli accertamenti svolti dai carabinieri della compagnia di Foggia, partendo dai soci della ditta intestataria del veicolo, hanno quindi consentito di risalire all'effettivo possessore dell'auto. Il veicolo infatti, essendo parte del patrimonio della ditta foggiana in fallimento, era stato affidato dai proprietari ad un imprenditore agricolo locale, che la custodiva nella sua masseria in contrada Borgo La Rocca.

Lì i militari hanno raggiunto l'agricoltore che, all'arrivo dei carabinieri, si è reso conto che la Peugeot non era più presente in azienda. Interrogando i due operai che lavorano nei suoi terreni, una coppia di sposi rumeni, i carabinieri hanno raccolto la confessione dell'uomo che, dopo essere scoppiato in un pianto liberatorio, ha riferito ai militari che la serata precedente, dopo aver cenato con la moglie ed un amico, lo aveva accompagnato a casa a via Del Mare, a pochi chilometri da Borgo Tavernola

. In seguito era rientrato verso la masseria, uscendo di strada con l'auto, per poi percorrere alcuni chilometri, fermandosi per via di una gomma squarciata nell'impatto e continuando fino a casa a piedi. Il cittadino rumeno, che nell'impatto ha detto di non essersi accorto di aver travolto un pedone, è stato arrestato per omissione di soccorso ed omicidio colposo. Al momento si trova nella casa circondariale di Foggia, a disposizione della procura della Repubblica di Foggia. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore Maria Giuseppina Gravina.

da bari.repubblica.it

S.AGATA DI PUGLIA – Solfrizzi interpreta Agatone

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Stasera la rievocazione storica per le vie del piccolo centro medievale

 Emilio Solfirizzi interpreterà Agatone nella 15.ma edizione del Corteo storico medioevale "Agatho Dux Arcis Sanctae Agathae" organizzato dalla Pro loco di Sant’Agata guidata da Pierino D'Onofrio in collaborazione con il Comune e la Compagnia teatrale santagatese.

 Il corteo partirà alle ore 21 dal Castello Imperiale di Sant’Agata per poi districarsi nelle stradine e nelle "trasonne", tipiche del borgo medioevale, prima di giungere in piazza XX Settembre. Lì, sul palco delle Puglie, avrà luogo la messa in scena della tragicomica storia di Agatone, diretta da Lidia Delle Noci, su testo del compianto autore santagatese Sergio Barbato.

Il capitano Agatone, interpretato negli anni passati da celebri attori quali Enzo De Caro, Tullio Solenghi, Michele Placido, Toni Santagata, Michele Mirabella e altri, quest’anno avrà il volto di Solfrizzi, pugliese doc, popolare volto del cinema e della televisione, amatissimo protagonista della fiction

Tutti pazzi per amore, diretta da Riccardo Milani. Solfrizzi è molto celebre in Puglia anche per i personaggi interpretati dal duo Toti e Tata, che spopolava sulle tv del Sud Italia e ha reso celebri Emilio Solfrizzi e la sua spalla Antonio Stornaiuolo.

da Daunia News

FOGGIA – arrestato per tentato furto

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

E’ il 24enne Vincenzo Delli Carri      

 Con l’accusa di tentato furto, gli agenti della questura di Foggia hanno arrestato il 24enne Vincenzo Delli Carri.

da Daunia News

ORSARA DI PUGLIA – rivive gli anni di piombo

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Sabato 17 agosto la presentazione del libro di Cornacchia      

Incontro con l'autore oggi, alle ore 19. Nella Sala consiliare, sarà presentato il libro “Airone I” con una iniziativa organizzata dalla Pro Loco. L’autore del volume, il generale dei carabinieri Antonio Cornacchia (nella foto), ripercorre alcuni degli eventi più tragici e misteriosi degli anni di piombo, accadimenti che egli stesso si trovò a vivere in prima linea, cercando di contrastare il terrorismo e il dilagare della criminalità organizzata a Roma sul finire degli anni ’70.

Non è un caso che, sulla copertina del libro, alle spalle di Francesco Cossiga (nel periodo del caso Moro era Ministro dell’Interno), ci sia proprio lui, il carabiniere Antonio Cornacchia, all’epoca impegnato nel Nucleo Investigativo dell’Arma. Il libro è stato dato alle stampe nel 2011 dalla Effe Fabrizio Fabbri Editore: 472 pagine con 222 foto e illustrazioni a colori, vere e proprie istantanee della memoria.   

da Daunia News

FOGGIA – Tra i Ristoranti a Foggia scegli il Ristorante “La Perla di Damal”

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Diamo un calcio alla crisi!!!!! un antipasto; pizza a giro a volontà; una bibita e coperto omaggio!!!!

 

da Foggiaweb.it

FOGGIA – Pomodoro, quasi addio piante zeppe di parassiti

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

  Tra le novità della nostra estate, i foggiani più attenti ne avranno colta una davvero singolare: non si vedono Tir carichi di pomodori sulle strade. Di questi tempi viaggiare sulla superstrada per Candela, ovvero la via più diretta verso i conservifici campani, significava doverla percorrere quasi per intero sulla corsia di sorpasso tanto era lungo l’incolonnamento dei mezzi pesanti carichi di pomodoro appena raccolto e pronto a diventare passata o conserva.

Ma se per gli automobilisti questa è senz’altro una buona notizia, lo stesso non può dirsi per chi il pomodoro lo coltiva anche se sa di appartenere a una specie ormai in via di estinzione.

Diciamo che gli agricoltori un po’ se l’aspettavano, quest’anno, un calo generalizzato del raccolto nell’ex regno dell’«oro rosso» di Puglia. Alcune associazioni agricole, come Confagricoltura, avevano invitato i propri iscritti a boicottare la campagna in polemica con le industrie di trasformazione che prenderebbero per «la gola» i coltivatori con i loro prezzi imposti a saldo.

Ebbene tutti questi discorsi a breve potrebbero rappresentare solo un ricordo dal momento che il futuro del pomodoro in Capitanata rischia di fermarsi a questa stagione. Non siamo nemmeno al giro di boa della campagna di raccolta, ma gli agricoltori già la definiscono «fallimentare ».

E pensare che quest’anno i prezzi sono stati unilateralmente aumentati dalle industrie (dopo tre anni), sia pure di appena un centesimo al chilo: da 8 a 9 centesimi per il tondo; da 9 a 10 centesimi per il lungo. Un riallineamento alle richieste ormai datate dei produttori che sa di contentino se pensiamo alla linea di break-even costi/ricavi reclamata dagli agricoltori rispettivamente a 11 e 12 centesimi.

Ma il problema non sembra più essere questo. I terreni sono allo stremo in Capitanata, dopo oltre trent’anni di coltivazioni intensive (fino a 24 milioni di quintali record europeo nel 2007), quest’anno la resa media è crollata a 600-700 quintali a ettaro quando un tempo chi raccoglieva mille quintali poteva dirsi deluso.

Il vero nemico del pomodoro si chiama «orobanche», è un parassita che si alimenta delle radici delle piante e ne risucchia il suo potenziale fino a lasciarla marcire. I campi ne sono quasi completamente infestati, sta accadendo quel che accadde con la virosi a Battipaglia e dintorni nella metà degli anni Ottanta

. La causa scatenante dei parassiti (anche Tuta absoluta e Nottua, il primo un lepidottero il secondo un bruco, sono fonte di preoccupazione sulle rese) sarebbe nel maltempo di fine maggio che ha già condizionato il raccolto del grano duro

. Tuttavia la crisi del pomodoro non sembra solo dovuta a una perturbazione, ma si ritiene da più parti che lo stress sia dovuto alla superproduzione ininterrotta che ha ridotto i terreni della Capitanata come quelli campaniche furono difatti bipassati spostando le coltivazioni nei terreni adiacenti.

Parliamo di un’estensione agricola intorno ai 20mila ettari, scesa negli ultimi anni intorno ai 15mila e quest’anno ancor meno. Anche il «business » del pomodoro, un tempo valutato in 300 milioni di euro, sembra destinato a un brusco ridimensionamento. Un altro cambiamento arriverà dalla nuova Pac, dal 2014: i generosi titoli finora assegnati al pomodoro da industria subiranno, sia pure gradualmente, una flessione. Il meccanismo funziona pressappoco così: chi ha prodotto per anni pomodoro intasca oggi dall’Ue una sorta di vitalizio finanziario calcolato sulla media storica aziendale.

Se questa certifica di aver prodotto per tre anni 1500 quintali a ettaro (praticamente un’azienda su due in Capitanata) senza interruzioni, si ritrova oggi con titoli da passare all’in – casso pari a 2mila-2500 euro a ettaro

. Dunque oggi sul pomodoro vale la massima napoletana del «chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto», per questo la scena negli ultimi anni è stata sempre più occupata dagli affittuari e da faccendieri in cerca dell’ultimo affare, mentre gli agricoltori tradizionali hanno cercato di restare alla larga dopo aver però chiarito i propri conti con l’Unione europea.

MASSIMO LEVANTACI da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Ferragosto senza fuochi, il sindaco si difende: “Il Comune non c’entra nulla”

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Mongelli attacca i “professionisti della critica”

Probabilmente non si aspettava tanto clamore per la “spending review” pirotecnica. Dopo una intera giornata di polemiche e critiche, però, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli ha deciso di intervenire sulla questione dei mancati fuochi d’artificio di Ferragosto. “

 

 

 

 

 

 

 

 

COLPA” DEL COMITATO. Lo fa in maniera informale, su facebook – forse prendendo spunto anche da qualche aspro commento sul suo profilo personale – e al tema dedica un post “solo per amore di verità”. “Il programma delle manifestazioni – si giustifica subito Mongelli – è deciso dal Comitato Feste patronali e non dal Comune. Il Comune ha dato come contributo per il 2013 settemila euro (come per il 2012) e ha organizzato a sue spese lo spettacolo con Pino Campagna (una scelta di Foggianità che mi è sembrata gradita dai tanti che erano in piazza ieri sera)”.

“COME FAI SBAGLI”. Poi una ulteriore stoccata. “Altri Enti – scrive il primo cittadino – non hanno contribuito in alcun modo e il Comitato ha fatto le sue scelte sulla base delle disponibilità finanziarie e sulle spese degli anni passati ancora da saldare”.

LE CRITICHE. Dallo sfogo al contrattacco: “L’anno scorso vi sono state critiche feroci per lo “spreco dei soldi per i fuochi” e quindi come fai sbagli” si lascia andare il sindaco, prima di scagliarsi contro i detrattori: “Non penso che la nostra festa patronale abbia la sua sola essenza nei fuochi. In ogni caso basta con i “professionisti” della critica”. Infine, un post scriptum sibillino e quasi irriverente: “p.s. per i fuochi?? Alla prossima occasione”.

COMUNICAZIONE DA MIGLIORARE. Appare un atteggiamento eccessivamente vittimistico, ma il discorso del sindaco sul “come fai sbagli”, mai come in questo caso sembra appropriato. Su un punto, però, il primo cittadino dovrà convincersi: in casi come questi meglio la chiarezza e la trasparenza dal primo minuto.

La replica è diretta e aggressiva (come il sindaco ci ha abituati in quest’ultimo periodo), ma sarebbe bastata una comunicazione efficace prima della Festa (non sono mancate famiglie rientrate a Foggia solo per lo spettacolo pirotecnico), per risparmiarsi (o almeno ridimensionare) tutte queste polemiche.

Fulvio di Giuseppe da Foggiacittaaperta

MANFREDONIA – area piazza Bolivar, oltre il busto il degrado (Ftgallery)

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

 AREA “verde” di fianco alla piazza da poco intitolata a Simon Bolivar. Lo scenario è raccapricciante. Queste foto sono state scattate nel giro di 24 ore. Come si può notare, la sporcizia è aumentata (basti vedere la presenza di un carrello della spesa). Si possono trovare rifiuti di ogni sorta: sedie, mutande, stracci, carte, cartoni, lattine, bottiglie (mezze piene e vuote)… Di chi è la colpa?

Quella zona è frequentata -di sera e non solo- da gente che bivacca felicemente, sporcando e lasciando rifiuti ovunque e distruggendo quello che c’è. Infatti, si possono vedere nelle foto diverse panchine che ormai non possono più essere chiamate tali. Ma in un giorno è possibile ridurre un’area in quel modo? Abbiamo fatto delle domande ad alcuni frequentatori della piazza (in particolare a persone che portano a giocare i cani in quella zona).

A quanto pare la pulizia non viene effettuata in modo regolare. La sporcizia si accumula, ma nessuno se ne occupa. La piazza principale (dove è situata la statua) viene pulita da gente comune (questi i dati ricevuti, se qualcuno ne sa di più potrà intervenire nei commenti).

Abbiamo infatti parlato con una signora che ci ha riferito che qualche giorno prima, portando il cane a spasso e vedendo bottiglie, lattine e cartoni di pizza ovunque, ha iniziato a raccogliere i rifiuti e a riporli nell’apposito cassonetto. Certo è che l’inciviltà che regna in questa zona è a dir poco sconvolgente.

Sarà pur vero che gli spazzini non passano (sono stati in tanti a dirlo), ma situazioni di questo genere sono inaccettabili. Mutande, sedie, carrelli della spesa non ci arrivano lì da soli. Quella zona, se ben curata, potrebbe essere un luogo di pace e tranquillità in cui chiunque potrebbe passare qualche minuto a conversare sotto l’ombra di un pino. Purtroppo sembra non esserci amore e rispetto per il territorio

. (Segnalazione a cura gruppo facebook Manfredonia+civile – [email protected])

Fotogallery


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Stato Quitidiano

FOGGIA – La palma di piazza del Lago è un pericolo Il Comune «verrà abbattuta il 20 agosto»

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

 Le analisi condannano uno dei simboli della città antica In quel punto, vicino via Arpi, nacque la prima Foggia Le tre storiche palme di piazza del Lago

                                                                                                                                           Le tre storiche palme di piazza del Lago

È uno dei simboli della città. Ma rischia di essere estirpato. La palma più alta di piazza del Lago sarà abbattuta martedì prossimo. È quanto stabilito dal Comune di Foggia per via dello stato di alterazione in cui versa il legno interno dell pianta, che rischia il cedimento.

LA RELAZIONE- A decretare lo stato di salute della storica palma, la più alta delle tre presenti nella piazza, è la relazione sullo stato vegetativo e fitosanitario e sulla stabilità, compiuto dal fitopatologo Michele Fede, documento datato 13 luglio e richiesto dall'assessore all'ambiente e l'energia del comune di Foggia Pasquale Russo.

L'ABBATTIMENTO - La rimozione sarà a cura delle cooperative le Tre Fiammelle e Ariete. Ciò si è reso necessario dopo l'analisi strumentale compiuta su tutti e tre gli esemplari di palma con l'ausilio del tomografo ultrasonico tridimensionale; è stato accertato il perfetto stato di salute delle due palme messicane (16 metri entrambe), ma su quella californiana, di 19 metri, Fede si è così espresso «C'è un grave problema al legno interno, in fase di alterazione, la classe di propensione al cedimento della palma è estrema. Consiglio di eseguire l’abbattimento della stessa per motivi di pubblica sicurezza».

IL PERICOLO- Le tre palme sono infatti ubicate nelle vicinanze del Duomo e nel caso di cedimento ci potrebbero essere gravi conseguenze per la cittadinanza.

IL SINDACO- «Sarà doloroso assistere al taglio di un albero così antico e così simbolico, ma non possiamo ignorare la relazione senza assumere una responsabilità, umana prima ancora che istituzionale e giuridica, troppo grande in relazione a potenziali e tragici incidenti. Mi auguro che i cittadini comprendano si tratti di un intervento effettuato esclusivamente per garantire la loro sicurezza» ha dichiarato il sindaco di Foggia Gianni Mongelli.

LE TRE PALMEE LE ORIGINI DELLA CITTA'- Le piante, ubicate in un'aiuola, si collocano nella storica piazza del Lago, chiamata così perchè pare che un tempo qui vi fosse appunto un lago.

La zona è nel borgo antico a ridosso di via Arpi (antico nome della città) e storica arteria di Foggia. La leggenda racconta di due pastori che videro una tavola di legno affiorare dall'acqua, sulla quale aleggiavano tre fiammelle. I due pastori, dopo aver ripulito il legno dalla melma, vi riconobbero il volto di una Vergine con bambino e lo portarono al sicuro nell'antica taverna del gufo. In ricordo del lago sorge ora una fontana. Le tre fiammelle sono ancora oggi il simbolo della città di Foggia.

Cristina Giovenale da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – Auto travolge e uccide 26enne: carabinieri sulle tracce del pirata della strada

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Il cadavere di Redis Rosa è stato trovato in via del Mare all'intersezione con Borgo Tavernola. Prima di fuggire l'auto sarebbe finita fuori strada. Trovati alcuni pezzi

Si chiamava Redis Rosa, di 26 anni, il bracciante agricolo di origini albanese travolto e ucciso la scorsa notte su una strada di campagna a Borgo Tavernola, alla periferia di Foggia, come confermato anche dal medico legale.

A trovare il corpo senza vita del malcapitato è stato il fratello, che questa mattina, intorno alle 7, non vedendolo rientrare è uscito a cercarlo. Il cadavere del 26enne era ai margini della carreggiata in via del Mare, all’intersezione con Borgo Tavernola. Quando sono arrivati sul posto, sul selciato i carabinieri hanno trovato i segni di una Peugeot 106.

L’auto infatti, dopo aver investito il pedone, è finita fuori strada perdendo alcuni pezzi della carrozzeria. Il conducente, invece, sarebbe riuscito a rientrare sulla carreggiata e a fuggire. Il decesso di Redis Rosa, che abitava in via del Mare con il fratello in località Tortorella, risale alla serata di ieri. Di fatto la vittima presentava contusioni agli arti inferiori, alla schiena e un trauma cranico. Sul posto è intervenuto anche il pm di turno del Tribunale di Foggia, Giuseppina Gravina.

da Foggiatoday

Ferragosto amaro per ladri foggiani in trasferta: due arresti per tentato furto

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Per entrambi, un 19enne e un 30enne, sono scattate le manette dei carabinieri. I tentativi di furto sono avvenuti a Roma e a Riccione

Ferragosto amaro per due foggiani in trasferta, entrambi arrestati per furto. Un 19enne già noto alle forze di polizia è finito in manette dopo esser stato sorpreso, insieme a un 23enne di Fonte Nuova, armeggiare vicino a una mountain bike del valore di 2mila e 400 euro posteggiata in piazza di Porta Maggiore a Roma.

L’altro, I.G. di anni 30, disoccupato e pregiudicato, stava tentato di aprire, con l’ausilio di un cacciavite, un'auto in sosta nel parcheggio antistante il parco acquatico di Riccione. Colto in flagranza di reato, per lui sono scattate le manette dei carabinieri.

da Foggiatoday

MARGHERITA DI SAVOIA – Entrano in un bar per bere un caffè, ma escono con il cellulare del titolare

Pubblicato : sabato, 17 agosto 2013

Due foggiani sono stati arrestati a Margherita di Savoia, dove erano entrati nel bar per un caffè ed erano usciti con il cellulare del titolare dell'esercizio Sono entrati in un bar del centro di Margherita di Savoia e nel sorseggiare un caffè, approfittando di un momento di distrazione del titolare dell’esercizio, hanno rubato un cellulare e sono usciti indisturbati.

Quando il barista si è accorto del furto, ha chiamato i carabinieri fornendo la descrizione dei due malviventi e le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza. C.R., classe 1968 e Z.P., operaio 35enne, entrambi foggiani, sono stati rintracciati a distanza di alcune centinaia di metri dal luogo del furto e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, tradotti presso le rispettive abitazioni dove sono sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Il cellulare è stato restituito al legittimo proprietario.

da Foggiatoday