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Notizie del 18 agosto 2013

SAN MARCO IN LAMIS – La “dea bendata” bacia San Marco: vinti 203 mila euro

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

Nella ricevitoria di Teresa Canzio, in Via Roma

In paese, dove la notizia sta rimbalzando sui social network, è scattata infatti la «caccia» al fortunato ma al momento, almeno secondo i bene informati, nessuno si sarebbe fatto vivo. Il fortunato giocatore ha scelto 4 numeri sulla ruota di Bari. I numeri giocati sono stati 6, 10, 86, e 90.

Vincita record a San Marco in Lamis dove sabato scorso un giocatore ha centrato una quaterna, sei ambi e tre terni aggiudicandosi oltre 203 mila euro(203.604,00 per l'esattezza, 191 mila euro al netto delle tasse secondo i calcoli della tabaccheria). Si tratta di una delle vincite più alte mai realizzate

. La giocata fortunata è stata fatta nella ricevitoria di Canzio Teresa, in Via Roma. In paese, dove la notizia sta rimbalzando sui social network, è scattata infatti la «caccia» al fortunato ma al momento, almeno secondo i bene informati, nessuno si sarebbe fatto vivo. Il fortunato giocatore ha scelto 4 numeri sulla ruota di Bari. I numeri giocati sono stati 6, 10, 86, e 90.  

Antonio Ciavarella da Il Mattino di Foggia

RODI GARGANICO – riecco il Far West: fucilate contro due dipendenti del porto turistico

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

Il ragioniere ferito alla spalla. Incendiata anche la cabina elettrica del campo sportivo

Così, dopo la lunga serie di attentati a consiglieri comunali ed amministratori, ecco la recrudescenza criminosa farla da padrona nella bella città del Gargano che, evidentemente, è diventata prateria di criminali e sciacalli in guerra tra loro.Torna ail Far West a Rodi Garganico.

Questa volta a finire nel mirino della malavita sono stati due dipendenti del porto turistico: nella tarda serata di ieri, intorno alle 22;30 circa, contro l'appartamento preso in fitto dai due, al Quartiere Fontana, sono stati esplosi colpi di fucile a pallettoni, in perfetto stile mafioso. Il ragioniere del porto turistico è stato ferito ad una spalla.

E come se non bastasse, sempre ieri sera, è stata data alle fiamme la cabina elettrica del campo sportivo. Così, dopo la lunga serie di attentati a consiglieri comunali ed amministratori, ecco la recrudescenza criminosa farla da padrona nella bella città del Gargano che, evidentemente, è diventata prateria di criminali e sciacalli in guerra tra loro.

Gli ultimi episodi di violenza accaduti ieri sera sconfessano anche l'impegno professato da forze dell'ordine e istituzioni (ricordiamo il vertice convocato nei mesi scorsi dal Prefetto per rafforzare il controllo del territorio) per prevenire e reprimere criminalità e malaffare. D'altra parte, quale segnale di presidio del territorio si vuole dare se persino il Tribunale di Rodi viene inesorabilmente chiuso?

da Il Mattino di Foggia

FOGGIA – Tra i Ristoranti a Foggia scegli il Ristorante “La Perla di Damal”

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

Diamo un calcio alla crisi!!!!! un antipasto; pizza a giro a volontà; una bibita e coperto omaggio!!!!

 

da Foggiaweb.it

MANFREDONIA – Laboratori didattici l’ultima novità dell’oasi Lago Salso

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

 L’idea di installare le gigantografie di alcuni volatili che abitano l’oasi Lago Salso, nelle aiuole di piazza del Popolo, ha richiamato l’attenzione su quel comprensorio naturalistico tra i più importanti quanto meno del meridione facente parte del Parco nazionale del Gargano.

Le visite hanno fatto registrare un picco assai confortante. Non solo gruppi di turisti ospiti della riviera sud di Manfredonia, ma anche gente del luogo che in gran parte non aveva mai messo piede in quella realtà fuori dal comune.

In modo particolare i bambini che hanno scoperto un mondo fantastico immaginato attraverso i cartoni animati della tv. Bambini che hanno modo di vivere in quella dimensione a diretto contatto con piante e animali straordinari.

Per loro gli operatori del centro studi naturalistici che ha sede nell’oasi, hanno infatti predisposto una serie di laboratori didattici nei quali gli ospiti ascolteranno tante storie di animali che vivono nell’oasi, impareranno a conoscere cos’è un ecosistema, una zona umida, come vivono gli animali e quanto importanti sono le piante per la nostra vita

. Le attività sono organizzate in tre moduli di due ore ciascuno da realizzare nell'arco di una settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle 17,30 alle 19,30. Potranno partecipare ai laboratori bambini da 6 a 11 anni. Per aderire all'iniziativa occorre prenotarsi telefonicamente per la settimana prescelta al n. 377/5314241

. La partecipazione ai laboratori è gratuita. Ai bambini sarà fornito il materiale didattico necessario. Grazie alla collaborazione con il comune di Manfredonia e l’agenzia del turismo, per raggiungere l'oasi è a disposizione un servizio navetta gratuito con i seguenti percorsi ed orari.

Andata: Manfredonia (piazza Marconi ore 16,15); Siponto (Lido Aurora Beach, ore 16,30); Sciale delle Rondinelle (in fondo al viale principale, ore 16,45); Sciale degli Zingari (ingresso strada delle saline, ore 16,50); Ippocampo (spiazzo antistante la barra d'ingresso, ore 17,00); Scalo dei Saraceni (fermata Cotrap, ore 17,05); Oasi Lago Salso (ore 17,10).

Ritorno: Oasi Lago Salso (ore 19,30), Ippocampo (ore 19,40), Scalo dei Saraceni (ore 19,45), Sciale degli Zingari (ore 19,50), Sciale delle Rondinelle (ore 19,55), Siponto (ore 20,10), Manfredonia (ore 20,25). I bambini saranno accompagnati sulla navetta dagli operatori dell'oasi, sia all'andata che al ritorno.

Le straordinarie caratteristiche naturalistiche-ambientali utilizzate come grande libro della natura da far leggere ai bambini. Si potranno ammirare le varie specie di anatre e aironi, la gallinella, la folaga, Martin pescatore, il cormorano, le cicogne, i rapaci come il lanario, il falco pellegrino, ma anche molte specie di anfibi e persino mammiferi come la volpe, il tasso, la faina, la lepre. Una avventura tutta da scoprire.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

PANNI (FG) – le zampogne suonano anche nei giorni d’agosto

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

 E' ormai diventata consuetudine che Panni dedichi nel mese di agosto una serata alla zampogna.Infatti anche quest'anno,nella serata del 21 agosto, in C.so Margherita,(Chiesa Madre) si svolgerà la seconda rassegna musicale come omaggio alla sua mitica zampogna,unica della Puglia.Organizzata dall'Associazione culturale:

"La zampogna del capricorno: suoni della Daunia". L'attesa manifestazione mira ad avere un consenso sempre più ampio e nello stesso tempo a collocare questo strumento, tutt'altro che modesto, oltre una visione strettamente folcloristica, recuperando l'autenticità, il valore ed il ruolo nell'ambito della cultura popolare tradizionale e rendendolo sempre più attraente per il gusto e la sensibilità musicale dei nostro tempo, con repertori musicali sempre più ampi stimolando i compositori a scrivere di più per questo strumento,contribuendo a far sperimentare nuove tecniche di costruzione proprio per meglio interpretare le nuove composizioni musicali.

Infine, sottolinea il Presidente dell'Associazione, Tonino Mauriello, con queste iniziative di divertimento e di cultura all'insegna di suoni, colori e sapori che riempiono i vicoli e le piazzette del centro storico,si sta cercando di richiamare un pubblico sempre più numeroso che costituisce un potenziale volano per l'economia del nostro paese e dell'intero territorio del Subappennino Dauno, attivando un flusso turistico sempre più qualificato e sostenibile, naturalmente pensando sempre a nuove iniziative e strategie capaci di diventare marketing territoriali.

Alla rassegna, presentata da Giusy Lembo, parteciperanno oltre ai suonatori locali di ciaramelle e zampogne, anche dell'Irpinia e del napoletano, una rappresentanza della banda musicale di Panni, gruppi del Molise col M.stro Piero Ricci, la cornamusa del M.stro Duilio Vigliotti, il gruppo folcloristico Skaria di Deliceto, il cantanti Michele e Grazia Liscio di Panni e Tonino Buonpensiero di Foggia, scrittori di poesie come Lorenzo Morra, Giovanni Rainone e Luciano Cifaldi di Panni,Giovanni Guadagno di Troia, Angelo Capozzi ed altri ospiti che allieteranno lo spettacolo.Alla fine della serata ci sarà una serenata in un vicolo di Panni con buffe' canti e balli tradizionali.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Allerta Seu: «I ruminanti all’origine dell’infenzione che si è avuta in Puglia»

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

 Il piano di allerta per una possibile epidemia da Escherichia Coli in Puglia è stato lanciato. Tutto è partito dai numerosi casi di sindrome emolitico uremica in pazienti residenti nella nostra regione o che vi avevano soggiornato durante il periodo di incubazione.

Infatti tra il primo e 14 agosto sono stati ricoverati otto bambini e un adulto con esordio della patologia con diarrea, spesso sanguinolenta, vomito e dolori addominali.

Le autorità sanitarie della Regione Puglia in collaborazione con il ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità sono al lavoro per cercare una possibile fonte comune di infezione.

«Dalle informazioni ad oggi disponibili, probabilmente è in atto un’epidemia causata da un particolare tipo di Escherichia coli». A parlare è Giovanni Normanno medico veterinario, esperto in sicurezza microbiologica degli alimenti e docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell'Università degli Studi di Foggia che da anni studia le problematiche di sicurezza alimentare legate a Escherichia coli verocitotossico.

«Si tratta di un batterio generalmente “buono”, ma in alcuni casi può causare malattia, anche grave, nell’uomo. L’aggressività di questo gruppo particolare di E. coli è dovuta soprattutto alla capacità di sintetizzare una tossina (verocitotossina) in grado di attaccare l’intestino e il rene dell’uomo»

. Dove vive questo batterio? Le varianti verocitotossiche di E. coli, come quelle che verosimilmente stanno causando i ricoveri registrati in Puglia, generalmente provengono dall’intestino dei ruminanti domestici e selvatici, pertanto possono contaminare le carni, il latte, gli ortaggi e l’acqua che entrano in contatto con materiale fecale proveniente da questi animali. 

Ciò può verificarsi durante la macellazione, la mungitura o fertilizzando i terreni coltivati con letame contaminato.

Come si infetta l’uomo? La trasmissione all’uomo avviene principalmente mediante il consumo di alimenti o di acqua contaminati; è possibile il contagio anche mediante il contatto diretto con gli animali portatori.

Come prevenire l’infe zione? Le comuni norme igieniche sono alla base della prevenzione: lavare bene le mani e gli utensili dopo il contatto con gli alimenti (specialmente dopo aver manipolato carne cruda), assumere solo acqua potabile, evitare assolutamente di utilizzare latte crudo, non pastorizzato; lavare accuratamente insalata e altri ortaggi e cuocere la carne, specialmente le preparazioni a base di carne macinata, come l’hamburger.

Ma i nostri alimenti sono sicuri? Gli alimenti commercializzati nel rispetto della legislazione vigente sono sicuri; così pure sono numerosi i controlli che l’autorità competente effettua lungo tutta la filiera agro-alimentare.

Tuttavia, è necessario ricordare sempre che il rischio zero non esiste, pertanto acquistando alimenti che derivano da circuiti commerciali garantiti e seguendo le norme igieniche di cui sopra, si riduce il rischio a livelli di accettabilità

. [Antonio Gattulli] da La Gazzetta del Mezzogiorno

Banca dei semi è scontro tra Bari e Foggia

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

 Ricercatori sul piede di guerra. L’idea che l’Istituto per la genetica vegetale (Igv), già Banca del germoplasma, possa migrare da Bari a Foggia non la mandano proprio giù.

E ne spiegano i motivi in una lunga lettera sottoscritta dai sindacati e inviata al presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, da cui l’Igv dipende, Luigi Nicolais. Una guerra di campanile? Poteva apparire così e invece, gratta gratta, si scopre che così non è. Il Comune di Foggia, inizialmente indiziato per aver spinto il trasferimento dell’istituto di ricerca di caratura internazionale, non ha interesse specifico.

La convenzione con il Cnr, infatti, è di carattere generico. L’ente locale ha semplicemente messo a disposizione i locali, attualmente liberi, del distretto dell’Alto Tavoliere (Dat). Nessuna volontà esplicita, dunque, di scippare l’Igv a Bari. C’è tutta una serie di questioni – logistiche, tecniche, tecnologiche e soprattutto economiche – alle quali i ricercatori fanno riferimento per chiarire come l’ipotetico passaggio dell’Igv dal capoluogo di regione fino in Capitanata potrebbe creare molti più costi che benefici.

L’Istituto per la genetica vegetale, istituito nel 1969, costituisce infatti un’avanguardia in una vastissima area geografica per la salvaguardia della biodiversità e ha assolto per decenni al compito di tutelare e conservare le risorse genetiche vegetali di interesse per l'agricoltura italiana e mediterranea in specie risorse erbacee, arboree e forestali.

Tale salvaguardia è garantita dall’attività di ricerca garantita attraverso tecnologie avanzate e ambienti dedicati portati a una temperatura di meno 20 gradi per preservare le sementi. Primo problema: quanto costa garantire che il materiale genomico resti ai meno venti gradi nel trasporto da Bari a Foggia?

E quanto costa dover replicare anche nella nuova sede le condizioni di temperatura già esistenti nell’attuale istituto ospitato nel perimetro del campus universitario barese? Nessuno, infatti, mette in discussione che l’operazione sia tecnicamente realizzabile. Il problema è un altro: vista la carenza di fondi riservati alla ricerca anche nelle ultime leggi finanziarie del governo italiano, che senso ha che il Cnr impegni risorse per non meno di 600mila euro destinandole a un trasferimento del quale pochi, in realtà, comprendono i reali motivi?

Meglio sarebbe, spiegano i rappresentanti dei ricercatori Igv, se Foggia, ad esempio, divenisse un avamposto di quella che un tempo è stata la banca del germoplasma. Ragionevolmente, insomma, sarebbe il caso di lasciare l’Igv a Bari e di istituire a Foggia un laboratorio per la sperimentazione in campo del patrimonio genomico.

D’altronde, il Consiglio nazionale delle ricerche non potrebbe neanche fare e disfare a suo piacimento di personale e laboratori della sede Igv di Bari. I semi custoditi nella banca a meno venti gradi sono infatti vincolati da trattati internazionali sulla base di direttive legate proprio alla necessità di evitare che le specie autoctone, quindi tipiche, del Mediterraneo, scompaiano

. L’azione della salvaguardia ha a che vedere, poi, con politiche più generali di contrasto alla fame. Per questo c’è un filo diretto tra Igv di Bari a Fao (organizzazione mondiale per l’alimentazione e l’ag ricoltura). In più è stato recentemente avviato un progetto per il recupero biodiversità in collaborazione con parco dell’Alta Murgia. I ricercatori attendono risposte. 

GIUSEPPE ARMENISE da La Gazzetta del Mezzogiorno

Celenza Valfortore (Foggia) – La decima edizione del Festival d’arte Apuliae si chiude nel segno del successo

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

 Note di tutti i tempi e musiche per tutti i gusti nei dieci appuntamenti del Festival d’arte Apuliae Dieci edizioni, dieci appuntamenti, dieci tra anfiteatri, palazzi, cortili, chiostri, piazze, teatri e castelli, dieci serate nei borghi di Capitanata sempre affollati da centinaia di spettatori accorsi anche nei centri più piccoli per assistere agli spettacoli proposti dal Festival d’arte Apuliae.

La decima edizione della manifestazione itinerante dei Monti Dauni, che si è chiusa ieri sera a Celenza Valfortore, può senz’altro tracciare un bilancio altamente positivo: dal 21 giugno eventi si sono susseguiti a Foggia, Lucera, Torremaggiore, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio dei Sauri, Biccari, Roseto, Celenza Valfortore, pubblico sempre numeroso venuto da ogni parte della provincia e non solo, spettacoli variegati ed eterogenei che hanno reso omaggio a Giuseppe Verdi, all’opera comica del Settecento con l’allestimento della Serva Padrona di Pergolesi, a pezzi poco eseguiti come il Gran Duo di Bottesini, ma anche a Fred Buscaglione e Domenico Modugno.

E se il Festival è diventato un appuntamento fisso dell’estate di Capitanata è grazie soprattutto alle scelte e alle proposte affascinanti della direzione artistica lungimirante e coraggiosa del maestro Dino De Palma, violinista foggiano che si contraddistingue in Italia e all’estero per le sue programmazioni originali e basate sull’ideazione e sulla produzione in loco di eventi spesso in prima assoluta. Una sfida vinta per la decima volta, un’altra scommessa difficile per il coraggio di proporre musica colta dove mai era stato fatto

: “Quest’anno non soltanto siamo riusciti a coinvolgere comuni più grandi come Torremaggiore e Lucera – dichiara soddisfatto De Palma – ma anche a offrire eventi di pregio tutti prodotti in Puglia, secondo un’idea di programmazione sempre innovativa che assicura la presenza in cartellone delle grandi realtà artistiche del territorio, tra musicisti e cantanti che esportano il nome della Puglia nel mondo.

Mi riferisco in particolare all’Ensemble Umberto Giordano di Foggia in partenza per un lungo tour nei più importanti teatri del Sudamerica in cui proporrà uno degli spettacoli del Festival d’arte Apuliae, alla direzione di una direttrice foggiana nota in tutto il mondo, Gianna Fratta, e alle numerose presenze di altri artisti pugliesi di grande valore”. Grande affluenza per tutti gli spettacoli:

“La serva, il padrone e i due virtuosi”, andato in scena a Biccari, Torremaggiore, Lucera e a Celenza, è stato uno sfoggio di virtuosismo strumentale, vocale e umano sulle note di Bottesini e di Pergolesi. Virtuosismo strumentale nel primo brano che ha visto sul palcoscenico il violinista Dino De Palma e la contrabbassista Liang Yen Chi sfidarsi in un duello strumentale all’ultima nota; virtuosismo vocale e umano, messo in musica da Pergolesi, nel noto intermezzo comico

La serva padrona con le apprezzatissime voci di Ida Fratta e Matteo D’Apolito. Seguitissimi anche i due omaggi al grande operista italiano Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita: “Viva Verdi!” è stato il tributo del Festival Apuliae al più prolifico compositore d’opera italiano sulle note de La Traviata, Rigoletto, Macbeth e Falstaff con la voce narrante di Loris Castriota Skanderbeg.

Molto apprezzati anche gli appuntamenti più “leggeri” proposti dal Festival Apuliae, ossia i due omaggi a Fred Buscaglione e Domenico Modugno. Il 10 agosto l’appuntamento a Casalvecchio di Puglia con “Criminalmente bella”, l’omaggio al grande Fred Buscagione, è stato un vero successo di pubblico, terminato con richieste ripetute di bis e vere ovazioni per Eri piccola, Guarda che luna, Che bambola, Love in Portofino, Teresa non sparare, Whisky facile, Mambo italiano.

Apprezzata l’orchestra da camera I Suoni del Sud diretta da Alessandro Inglese. Stessa sorte per “Meraviglioso”, in scena il 6 agosto a Castelluccio dei Sauri e replicato l’8 agosto a Roseto e l’11 agosto a Torremaggiore: pubblico coinvolto fino a cantare tutti insieme il più grande successo del cantautore pugliese, Nel blu dipinto di blu.

Ha dato voce a mister Volare l’artista foggiano Cristian Levantaci che tra parole e suoni ha condotto il pubblico nel mondo di un uomo semplice e forte, umile e rivoluzionario, di una persona fermamente ancorata alla sua origine, alle sue radici meridionali mai rinnegate, alla gente di quella terra che ha cantato e raccontato come nessuno prima.

Sostenuto da numerosi enti pubblici e privati, tra cui spicca la Regione Puglia con l’Assessorato al Mediterraneo, il Festival d’arte “Apuliae” è una delle realtà culturali del territorio della Capitanata che si pone come evento estivo di riferimento per la qualità delle scelte artistiche e per la capacità di produzione degli spettacoli, che ogni sera accendono i riflettori su piccoli borghi, piazze, chiostri, palazzi ducali e anfiteatri con la finalità di valorizzare la buona musica e le bellezze architettoniche e culturali della Provincia di Foggia.

da Puglialive

PHOYOGALLERY

Carlantino (Foggia) – Inaugurato il parco che affaccia su Occhito

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

Scivoli, giochi per i bambini, un anfiteatro da 250 posti a sedere e perfino le “arrampicate” Il paese della diga sta cambiando volto grazie ai progetti finanziati per la rigenerazione urbana

E’ stato inaugurato a Carlantino il parco realizzato all’interno del progetto “Le piazze della pace e della natura” finanziato dalla Regione Puglia e rientrante nel Piano di Sviluppo Territoriale denominato “I Luoghi della Natura”.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Carlantino Dino D’Amelio. “Continua l’azione di rinnovamento del paese – ha dichiarato il primo cittadino – L’amministrazione ha creduto e investito molto su questo progetto che unisce bambini, giovani e meno giovani”.

Per la costruzione del parco, sono stati investiti circa 330mila euro così da recuperare una zona degradata e donare una nuova funzione aggregativa e sociale a un luogo con una vista spettacolare pensato per il benessere psico-fisico dei cittadini. Il parco si apre alla vista del lago di Occhito con i suoi spazi enormi e il suo inconfondibile skyline, che rapisce l’animo di chiunque costituendo un sollievo dagli stress quotidiani per chi si vuol concedere un ritaglio di riposo e serenità in compagnia di figli o nipoti.

Il parco, adagiato sul declivio naturale che da corso Europa porta giù fino alla circonvallazione Giovanni Paolo II, sfrutta un salto di quota di circa dieci metri, che da handicap iniziale è stato trasformato in un punto di forza. È così che sono nate le aree gioco con le “arrampicate” inclinate e verticali, gli scivoli incassati nel terreno, i percorsi che coprono tutta l’area senza tuttavia escluderne la fruizione ai diversamente abili e, infine, l’anfiteatro per spettacoli all’aperto, capace di contenere oltre 250 posti a sedere e altrettanti sui lati.

“Le forti connotazioni innovative rappresentano un vanto per il paese ma soprattutto per questa amministrazione – ha dichiarato il sindaco D’Amelio – Un’amministrazione comunale che, fra tante difficoltà, ha scommesso e investito sulle proprie risorse più forti, vale a dire il capitale umano, valorizzando, allo stesso tempo, le imprese e i professionisti locali”. I lavori sono stati eseguiti da un’impresa edile del posto, la “Tecnocad Costruzioni” del geometra Giuseppe D’Amelio, mentre la direzione e la progettazione dei lavori sono stati affidati a un architetto locale, Maria Maggio.

Dopo il parco della Pace, è partito anche il progetto che permetterà ad alcuni comuni dell’area nord dei Monti Dauni di migliorare il proprio aspetto urbano e di arricchire edifici degradati e spazi aperti. Anche questo programma, denominato “Rigenerazione urbano territoriale”, rientra nel “Piano integrato di sviluppo territoriale” de “I luoghi della Natura” .

Beneficiari di questo ulteriore finanziamento, pari a 4 milioni e 200 mila euro sono, oltre a Carlantino, i comuni di Roseto, Alberona, Biccari, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore e Volturara. Per quanto riguarda il progetto del comune di Carlantino, le zone interessate sono: l’area a valle del parco della Pace, che con la realizzazione dei percorsi di salute completa la dotazione di spazi pubblici e verde attrezzato; la riqualificazione della villa comunale e parte di corso Europa, ad esclusione del centro storico e della zona a nord, aree già in buona parte riqualificate con interventi precedenti (P.I.R.P).

da Puglialive

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Orsara di Puglia (Foggia) – Approvato il piano per il nuovo tronco idrico

Pubblicato : domenica, 18 agosto 2013

  Dopo le sollecitazioni del Comune, l’Acquedotto Pugliese si è impegnato a intervenire I disagi dovuti alla sospensione dell’erogazione idrica saranno affrontati da Aqp Nei prossimi mesi, i disagi vissuti dalla cittadinanza orsarese per quanto riguarda la continuità dell’erogazione idrica finiranno.

L’Amministrazione comunale, infatti, in seguito alle sollecitazioni operate presso l’Acquedotto Pugliese, ha ricevuto rassicurazioni importanti su tutte le questioni poste all’attenzione di Aqp: oltre a una serie di interventi di manutenzione programmata sulla rete, è stato approvato e finanziato il progetto inerente alla realizzazione di un nuovo tronco idrico per distribuire più efficacemente l’acqua a tutte le utenze di Orsara.

Presto, inoltre, entrerà in funzione la condotta Foggia-Troia (che si estende fino a Località Magliano) costruita circa 3 anni fa, ad opera della Comunità Montana dei Monti Dauni Meridionali, per sostituire quella attualmente attiva. In aggiunta, sarà realizzata la nuova condotta di alimentazione dell’abitato che va da Località Magliano a Orsara. “All’inizio del mese, e precisamente il 2-3 e 4 agosto – spiega il sindaco Tommaso Lecce – la popolazione ha vissuto il disagio di vedere sospeso il servizio di erogazione idrica.

L’Acquedotto Pugliese ha fatto del suo meglio per ovviare al problema predisponendo un servizio di distribuzione dell’acqua attraverso autobotti. Un’autobotte ha servito i locali commerciali, facendo in modo che le attività potessero continuare a restare aperte. Aqp ha risposto alle nostre sollecitazioni garantendoci che ai problemi e alla vetustà della rete idrica a servizio di Orsara sarà posto rimedio nei prossimi mesi.

Le nostre sollecitazioni sono state ripetute, visto che avevamo messo in evidenza la questione già un anno fa e prima ancora con la precedente giunta. La realizzazione di un nuovo tronco idrico ad opera dell’Acquedotto Pugliese, con progetto già approvato e finanziato, farà in modo che i disagi vissuti dalla popolazione non si ripetano più in futuro”.

Attualmente, l’acqua erogata alle utenze orsaresi proviene dal serbatoio posto in Località Magliano, a circa 8 chilometri da Orsara di Puglia. Da quel serbatoio, l’acqua viene distribuita attraversando una rete idrica ormai molto vecchia che necessita di essere sostituita.

Nei giorni in cui l’erogazione è stata sospesa, il Comune di Orsara di Puglia ha inviato telegrammi di sollecitazione ad Aqp, Prefettura e Protezione Civile. “Alla nostra richiesta d’intervento, l’Acquedotto Pugliese ha risposto con solerzia e attenzione”. Le più recenti sospensioni dell’erogazione sono state dovute a rotture improvvise della condotta, mentre in precedenza il problema era stato causato da furti di rame che hanno interrotto l’energia elettrica necessaria al funzionamento degli impianti di sollevamento.

“I funzionari Aqp si sono messi subito a disposizione e hanno compreso che gli interventi necessari al ripristino di un servizio efficace e continuo non sono più procrastinabili. Il nostro auspicio – conclude il sindaco Tommaso Lecce – è che l’Acquedotto Pugliese mostri la stessa solerzia ed efficienza che ha dimostrato durante l’emergenza degli scorsi giorni. Da parte nostra, naturalmente, ci sarà la massima collaborazione e attenzione affinché gli interventi e la realizzazione delle opere necessarie possano diventare operativi quanto prima”.

da Puglialive