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Notizie del 11 maggio 2014

SAN SEVERO – Incidente stradale sulla Statale 16: motociclista muore alle porte di San Severo

Pubblicato : domenica, 11 maggio 2014

Il motociclista era diretto a un motoraduno a San Severo. Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente. Sul posto il 118 e i carabinieri

Ennesima tragedia sulla Statale 16 alle porte di San Severo, dove alle 8 di questa mattina ha perso la vita un motociclista che probabilmente era diretto al raduno dei biker del Moto Club Turbolenti della città dell’Alto Tavoliere. 

Per il ragazzo non c’è stato nulla da fare, inutile l’intervento dei sanitari del 118 sul posto insieme ai carabinieri, che indagano sul tragico sinistro. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente.

 

 

 

da Foggiatoday

FOGGIA – Aumentano i furti in casa nella provincia di Foggia. E il 2014 è iniziato davvero male

Pubblicato : domenica, 11 maggio 2014

Scarica il report 11 maggio 2014 · 162 anni per la Polizia. Foggia ha celebrato l’anniversario nella giornata di ieri con una cerimonia in Piazza Italia dove si è reso onore ai caduti. Presenti il questore, Piernicola Silvis e il prefetto, Luisa Latella. Dopo l’evento e la deposizione della corona d’alloro, la Questura di Foggia ha snocciolato i dati del biennio 2012-2013. Preoccupa l’aumento di furti nell’intera provincia.

Si è passati dai 14490 del 2012 ai 14659 del 2013, una crescita sensibile che diventa più netta per i furti in abitazione. I ladri hanno messo gli appartamenti nel mirino. Nel 2012 si erano intrufolati in casa 1589 volte, nel 2013 ben 1773 volte. Gli omicidi volontari scendono da 17 a 11 ma crescono quelli colposi (da 20 a 25).

Lieve aumento di tentati omicidi: da 24 a 27. Calano le estorsioni (160 a 151) e aumentano gli episodi di usura (da 5 a 10), dati viziati dallo scarso numero di denunce. Nel focus relativo alla sola città di Foggia si nota (anche qui) l’aumento di furti: 5886 del 2012 contro i 6034 dell’anno successivo.

Nel capoluogo cresce anche il numero di rapine: da 187 a 194. Ma a preoccupare maggiormente è quest’inizio di 2014. Il primo quadrimestre dell’anno in corso è peggiore di quello del 2013. L’anno scorso c’era stato solo un omicidio volontario, adesso siamo già a 3. I tentati omicidi erano 6, oggi sono 11, le lesioni dolose 494, ad oggi già 558

. Diminuisce il numero totale di furti e cresce il numero totale di rapine. Il 2013 è stato un grande anno nella lotta ai furti di rame, alla mafia garganica e alla Società foggiana. Le operazioni più rilevanti sono indicate nel report scaricabile in basso, assieme a tutti i dati del biennio appena trascorso.

SCARICA IL REPORT DELLA QUESTURA DI FOGGIA: CLICCA QUI

da Immediato.net

FOGGIA – Aeroporto «Gino Lisa» a rischio i fondi per la pista

Pubblicato : domenica, 11 maggio 2014

 «L’arretratezza delle infrastrutture di mobilità è un pesante handicap con il quale il territorio della Capitanata deve fare i conti e, di fatto, determina l’impossibilità per gli operatori economici di poter competere, ad armi pari, con altre realtà produttive del Paese.

Tutto ciò, in una situazione in cui la crisi economica continua ad affossare lo sviluppo e ad aumentare in termini esponenziali il numero dei disoccupati, appare del tutto incomprensibile e irragionevole.

Non si può più sopportare tali ritardi, come non si può dimenticare lo spreco delle risorse pubbliche sino ad ora investite e gli ostacoli burocratici e politici posti da chi colpevolmente tende a ritardare i lavori di tale opera nel tentativo di declassare l’aeroporto e l’intera economia del territorio».

È lo sfogo del deputato Lello Di Gioia (Psi) sull’annosa vicenda della piena operatività dello scalo foggiano Gino Lisa che – sottolinea – «ha ormai assunto i toni della farsa: un’opera per la quale sono già state spese decine di milioni di euro». La nuova interrogazione parlamentare, indirizzata al ministro di Infrastrutture e Trasporti, auspicandone l’intervento da parte del Presidente del Consiglio, prende il via a seguito della manifestazione indetta da associazioni e comitato “pro Gino Lisa”, davanti alla sede di Aeroporti di Puglia a Bari, per decidere, in tempi rapidi, non solo l’apertura dello scalo ma l’avvio dei lavori per l’allungamento della pista. «Sulla realizzazione di tale opera, il sottoscritto ha presentato numerosi atti di sindacato ispettivo, eppur nonostante continuano a riscontrarsi ritardi e scelte che rischiano di penalizzare un territorio già duramente in crisi.

Appoggio anche dalla Camera di Commercio e l’Associazione Industriali di Foggia, convinti della importanza strategica dello scalo per l’intero comparto dell’economia locale», dice Di Gioia che aggiunge: «Non è più tempo di tergiversare considerando anche che il prossimo 30 giugno scadranno i termini per usufruire dei 14 milioni di euro di fondi comunitari destinati all’allungamento della pista e – evidenzia il deputato Psi – i cittadini e gli operatori economici non potranno accettare in silenzio tale eventualità, che si accompagnerebbe ad altre sottrazioni, come lo spostamento dell’Agenzia per la sicurezza alimentare, che di per sé ha rappresentato una preoccupante avvisaglia.

Non si possono più sopportare tali ritardi, come non si può dimenticare lo spreco di risorse pubbliche sino ad ora investite e gli ostacoli burocratici e politici posti da chi, colpevolmente, tende a ritardare i lavori dello scalo, nel tentativo di declassare l’aeroporto e l’intera economia del territorio».

«Oltre le formali dichiarazioni di buona volontà, come si intende attivarsi, nell’ambito delle proprie competenze, sul necessario confronto con le istituzioni regionali e Adp, affinché si concluda questa annosa vicenda della piena operatività dell’aeroporto Gino Lisa, e si diano risposte alle istanze avanzate dai comitati locali, per dare il via, in seguito, ad un reale potenziamento infrastrutturale dell’intero territorio che rappresenta un fattore strategico per la ripresa e lo sviluppo economico».

da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Emergenza a Foggia mancano 120 poliziotti

Pubblicato : domenica, 11 maggio 2014

 «Noi di Foggia a Rimini c’eravamo e abbiamo applaudito e apprezzato la relazione del neo segretario generale del Sap, che ha illustrato proposte concrete per la sicurezza dei cittadini e dei poliziotti».

Ispettore Vigilante, che fa?  Dopo tutte le polemiche torna a rivendicare l’applauso tributato in occasione del congresso nazionale del Sap (sindacato autonomo di polizia) a 3 dei 4 poliziotti condannati per la morte di Aldo Aldovrandi durante un controllo di Polizia a Ferrara il 25 settembre del 2005?

«No, non dica questo» ribatte Giuseppe Vigilante, ispettore superiore in servizio alla squadra mobile, segretario provinciale del Sap, presente a Rimini: «Il nostro è stato un applauso di solidarietà umana a dei colleghi, gli applausi sono stati strumentalizzati: non riapriamo quindi una polemica, che ci ha visto anche indirizzare una lettera di chiarimento al presidente della Repubblica.Parliamo dei problemi dei poliziotti, e i problemi dei poliziotti sono quelli dei cittadini».

Oggi (ieri per chi legge, ndr) si è celebrata la festa della Polizia anche a Foggia, il senso di questa festa per il Sap?

«L’orgoglio di indossare una divisa come seconda pelle, ma anche la rabbia perchè tanti, troppi, si ricordano di noi quando rischiamo la vita o addirittura quando la perdiamo; un poliziotto sottoterra è sempre un poliziotto buono e meritevole di lode».

Non le paiono parole eccessivamente dure?

«No, sono le parole giuste per esprimere il mio stato d’animo e quello di decine di migliaia di colleghi davanti ad attacchi strumentali che ci arrivano a livello nazionale»

. Fuor di polemica, il Sap cosa consiglia per migliorare la sicurezza?

«L’uso di telecamere sui caschi per monitorare quanto succede in occasione delle manifestazioni di ordine pubblico, magari alla presenza di un magistrato; e l’installazione di telecamere sulle “volanti”, cui è demandato principalmente il controllo del territorio: consentirebbero di monitorare ciò che facciamo e di punire se sbagliamo, perchè qua nessuno ha mai chiesto l’impunità».

E la situazione foggiana qual è, vista dalla prospettiva del sindacato?

«Non buona. Sarò ripetitivto, ma nel giorno della nostra festa quando opportunamente vengono diffusi anche i dati sull’attività svolta, torno a citare alcuni numeri: negli ultimi 3 anni in città e in provincia sono andati via 120 colleghi, tra pensionamenti e trasferimenti, e non sono stati sostituiti; non c’è turn over per via della «spending review» e delle assunzioni bloccate; l’età media di noi poliziotti si alza sempre più intorno ai 50 anni, e invece in strada ci vogliono poliziotti più giovani. In Questura siamo rimasti, è la parola giusta, in 330 e dovremmo essere 420»

. La chiusura della sede della Polizia postale è ormai un dato di fatto?

«Temo proprio di sì, rientra in quei tagli decisi a livello centrale chiaramente ma che faranno perdere professionalità e specializzazioni. Da quando, proprio sulla «Gazzetta» a febbraio lanciammo come Sap l’allarme sulla chiusura della Polposta che scatterà a breve, non una voce s’è levata a livello politico e istituzionale quantomeno per protestare. In altre città zetta la reazione c’è stata. Almeno quella».

da La Gazzetta del Mezzogiorno