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Notizie del 4 maggio 2014

FOGGIA – IL VOLO DEL PERDONO

Pubblicato : domenica, 4 maggio 2014

Non so dire se ho mai perdonato qualcuno, non so se qualcuno ha mai perdonato me. Ho ricevuto delle scuse, le ho chieste, le ho accettate, qualcuna l'ho ignorata. Ma il perdono, quello solenne ed ecumenico, quello che ha a che fare (anche) con delle forme di pentimento o espiazioni da peccati, praticarlo onestamente mi dà un po' di soggezione.

Preferirei parlare di chiarimenti che potrebbero non avere alla fine la clausola relativa alla pace, potrei parlare di scontri verbali in difesa delle proprie posizioni al limite del doversi sputare in faccia; potrei però anche raccontare di rotture che si sono sanate con la generosità della comprensione, di crisi vorticose che si sono ricomposte con il dialogo spietato ma necessario, di un saggio ed evoluto ascolto che non addebita colpe ad ogni costo, che non vuole offrire troppa rabbia cattiva al tempo e non vuole sprecare neanche un pezzetto di cuore attratto soltanto dal rifiuto.

Il peccato alla fine non è il non-perdono, semmai il non aver provato a spogliarsi di ogni elemento rancoroso e tentare di capire, di inumidirsi la ferita con le lacrime dell'altro/a, di organizzarsi non per 'finire', ma per provare a continuare. Il vero perdono, secondo me, non è la dimenticanza dell'offesa, né l'assoluzione, che danno solo i preti, è invece il rigore da applicare nel raccogliere tutti gli elementi  e poi sentirsi liberi ad accettare le ragioni o le responsabilità di chi ci ha arrecato il danno, ma senza sanzioni o pretese di crediti che possono diventare degli antipatici vitalizi.

Naturalmente sempre che l'altro sia abbastanza disponibile e adeguatamente ragionevole a spiegare con onestà intellettuale e sentimentale le sue tesi. Fondamentalmente non esiste una territorialità precisa che tracci confini rigidi fra il perdono e la matura comprensione, l'accettazione, la riconciliazione

. Gli incidenti possono essere certamente più o meno gravi, possono arrecare ferite dolorose e durature, possono fare malissimo, e sicuramente quanto più è serio il dolore tanto più si fa ricorso al perdono perché le scuse potrebbero sembrare inappropriate e insufficienti, ma alla fine il risultato è il medesimo: ricompattare, se si può, un rapporto, una relazione, una comunicazione

. Ed è significativo come, nel pensare a questo ultimo passaggio, mi venga in mente l'immagine calda di un abbraccio, che 'chiude' e circoscrive la deflagrazione avvenuta e sprigiona una esplosione di neutrini energicamente pacifici. E forse, fra un 'ti perdono' da elargizione liturgica e un più coraggiosamente umano "tengo a te, tu sei importante per me'', io vorrei sentirmi dire la seconda.

Mariantonietta Ippolito da Il Mattino di Foggia e Provincia

FOGGIA – Giorgia Meloni a Foggia per presentare la lista di ‘Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale’

Pubblicato : domenica, 4 maggio 2014

Con il capolista alle elezioni Europee anche Mimmo Farina e Giuseppe Mainiero, oltre al candidato sindaco Franco Landella

Giorgia Meloni

Sarà l’On. Giorgia Meloni a presentare martedì 6 maggio i 32 candidati al Consiglio comunale di Foggia della lista ‘Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale’ alle amministrative del prossimo 25 maggio. L’ex ministro della Gioventù e presidente del partito, capolista alle elezioni Europee, accompagnata dai portavoce provinciale e cittadino,

Domenico Farina e Giuseppe Mainiero, e dal candidato sindaco della coalizione di centrodestra, Franco Landella, alle 17.30 inaugurerà il comitato elettorale di corso Cairoli (dove incontrerà la stampa) e alle 18.00 terrà un comizio in corso Vittorio Emanuele (Isola Pedonale).

“La presenza di Giorgia Meloni conferisce all’apertura della campagna elettorale un doppio significato: da un lato affermare le ragioni politiche che sono state alla base della nascita di ‘Fratelli d’Italia’ e che oggi caratterizzano le battaglie per la sovranità in cui siamo impegnati in Italia ed in Europa; dall’altro costruire una prospettiva nuova per Foggia sul piano amministrativo dopo dieci anni fallimentari di governo del centrosinistra – afferma Farina –. Abbiamo la qualità, le competenze e la passione necessarie per imprimere una svolta decisa alle sorti del capoluogo, contribuendo ad aprire una nuova ed esaltante stagione per il centrodestra in Capitanata”.

“Abbiamo l’ambizione di rappresentare la destra della legalità, del merito e dei valori, capace di coniugare l’autorevolezza delle nostre radici con il coraggio di affrontare le sfide dell’innovazione e del futuro che il nostro tempo pone di fronte a noi – aggiunge Mainiero – Vogliamo declinare il governo del territorio in modo partecipato, inclusivo, moderno, intelligente e responsabile, parlando quel linguaggio della verità che è fondamentale per affrontare la drammatica situazione che il centrosinistra ci ha lasciato in eredità. Vogliamo abolire rendite di posizione e potentati, schierandoci accanto al nostro popolo senza riserve. Senza essere né zitti né fermi. Interpretando la politica così come dovrebbe essere”.

da Foggiatoday

FOGGIA – Ecco il Dauno, la moneta complementare per rilanciare l’economia a Foggia

Pubblicato : domenica, 4 maggio 2014

L'iniziativa promossa dal Patto Civico per Foggia, sarà illustrata il 12 maggio nell'Aula Magna della Biblioteca Provinciale di Foggia da Mauro Pagano e dall'economista e scrittore, il dott. Marco Saba

Il Comitato Civico Patto per Foggia promuove l'adozione di una moneta complementare denominata Dauno e ha incaricato il dott. Marco Saba del Centro Studi Monetari di predisporre un documento introduttivo per quanti siano interessati all'iniziativa.

Il 12 maggio, presso l’Aula Magna della Biblioteca di Foggia, saranno illustrati esempi di impiego delle valute locali e la possibilità di attuazione dell’esperienza a Foggia. All’incontro, introdotto dal promotore del Patto Civico, Mauro Pagano, interverrà l’economista e scrittore, Marco Saba.

PREMESSA. Nel mondo intero, e specialmente in occasione delle ricorrenti crisi indotte dal sistema bancario, fioriscono iniziative di autodifesa dell'economia locale basate sull'adozione di monete locali complementari alla valuta ufficiale. Anche in Italia si stanno diffondendo dal 2000 iniziative simili e ne troviamo memoria nella cronaca recente. Il fenomeno delle monete non convenzionali è stato analizzato anche dalla Banca Centrale Europea in un recente documento ufficiale.

L'esempio più antico ancora in vigore ci giunge dall'isola di Bali dove da secoli esiste una moneta complementare a quella ufficiale. In Europa, l'esempio più datato tutt'ora funzionante è il WIR che in Svizzera si affianca al Franco svizzero dal 1936 e che è diventato poi una vera e propria banca con 5 filiali sul territorio della Confederazione). La rete regio in Germania coinvolge circa 60 città dove in ognuna la moneta complementare assume una propria denominazione

. In Francia due professori della Università Bocconi, Amato e Fantacci, hanno dato vita a Nantes al progetto di moneta "SoNantes" che ha subito un rallentamento da quando il sindaco della città che promuoveva l'operazione è stato nominato Primo ministro francese.

Ma già precedentemente, sempre in Francia, un sistema chiamato SEL, della rete "SELidaire", aveva ricevuto contributi per oltre un milione di euro dalla stessa Unione Europea dove, sul sito stesso della Commissione, è disponibile ampia documentazione sulle valute complementari.

La vasta documentazione oggi disponibile ha dato vita alla nascita di una rivista scientifica dedicata all'argomento che esce regolarmente dal 1997: l' International Journal of Community Currency Research, dove è possibile seguire periodicamente gli sviluppi delle varie iniziative nel mondo. Il nostro Centro Studi Monetari si occupa del'argomento dal 2005 ed ha seguito la nascita dello SCEC a Napoli.

COME ADOTTARE IL DAUNO. I passi formali necessari perché avvenga l’adozione di una moneta locale, nel caso di una iniziativa del Comune e limitata al territorio di pertinenza, sono abbastanza semplici: si tratta di organizzare un incontro illustrativo con le parti sociali (Consiglio comunale, Associazioni di Categoria, Ordini Professionali, Organizzazioni Sindacali ecc) per verificare la possibilità di coordinamento dell'iniziativa ed assicurare una disponibilità a sottoscrivere un Patto Territoriale di cooperazione affinché l'iniziativa abbia il massimo di adesioni. Dopodiché il Comune propone formalmente ai voti in seduta comunale l'adozione del Dauno e ne dispone le modalità d'emissione e la pubblicazione del regolamento che gestirà l'iniziativa.

E’ opportuno in tale sede che sia nominato un responsabile per approvvigionare il Comune degli strumenti gestionali dell'operazione (consulenza operativa, programma software per la valuta virtuale , cartamoneta per il contante, etc.).

Occorre tener presente che esiste già un programma open source disponibile gratuitamente su internet per gestire l'operatività delle monete complementari e che può essere facilmente adottato. Per l'identificazione degli utenti è possibile utilizzare la scheda dei servizi sanitari che contiene l'univoco codice fiscale degli utenti e che potrà anche essere usata per prelievi e versamenti.

In pratica, il Comune decide tramite le varie delibere le spese da effettuare in Dauno ed accredita di conseguenza la voce "beni patrimoniali fungibili del bilancio" di modo che il bilancio risulti sempre in pari. Infatti, a differenza dell'euro, la moneta complementare non viene emessa al passivo e non genera interessi né passivi né attivi.

Si tratta in sostanza di un simbolo econometrico d'emergenza (S.E.D.E.) volto a favorire gli scambi e la messa in circolazione dei beni e servizi che rimarrebbero altrimenti inutilizzati nell'economia attuale, anche a causa di vincoli di bilancio in ambito euro.

MISURE ED EFFICACIA. Tra le misure adottabili fin da subito abbiamo quindi un reddito locale di cittadinanza che garantisce i minimi diritti fondamentali della popolazione in attuazione del dettato costituzionale, salvaguardando da subito le famiglie in difficoltà ed i piccoli imprenditori/artigiani che attualmente versano in condizioni disperate senza alcuna tutela concreta, come i fatti di cronaca purtroppo registrano quotidianamente.

Partendo da questa considerazione, sarà cura del consiglio comunale, su suggerimento degli aderenti al circuito, individuare di volta in volta ulteriori provvedimenti che mirino tempestivamente a risolvere le esigenze econometriche che si presenteranno. L'entità dei benefici attesi dipende quindi molto dalla velocità di diffusione ed adesione all'iniziativa da parte di tutti i soggetti coinvolti e dall'eventuale collaborazione attiva da parte delle autorità sul territorio.

da Foggiatoday

FOGGIA – Paura a Foggia, palo della pubblica illuminazione cade in Corso Giannone

Pubblicato : domenica, 4 maggio 2014

Sul posto gli uomini della Polizia Municipale, che hanno circoscritto la zona, e i vigili del fuoco. Il palo è andato a finire sulle auto in sosta

                                                   Foto VOCE DI FOGGIA

Avrebbe potuto provocare una tragedia il palo della pubblica illuminazione che nella tarda mattinata di oggi, in corso Giannone, è caduto sulle auto in sosta. Fortunatamente non ci sono feriti. A provocarne la definitiva caduta, oltre al precario stato in cui probabilmente versava, il vento forte. Sul posto gli uomini della Polizia Municipale, che hanno circoscritto la zona, e i vigili del fuoco

da Foggiatoday

MANFREDONIA – Discarica rifiuti tossici dell’ex Enichem stanziati fondi per bonifica

Pubblicato : domenica, 4 maggio 2014

 Saranno utilizzati 3 milioni di euro a carico della Syndial spa per la bonifica della cosiddetta “piscina marchesi” (dal nome del capo della produzione di caprolattame che pare ne avesse curaro il riempimento) ovvero la discarica di rifiuti tossici e nocivi interrata sotto la pista dei vigili del fuoco che venne realizzata nell’isola 16 ai fini della sicurezza dello stabilimento.

E' quanto emerso dalla conferenza di servizi svoltasi al ministero dell’ambiente a Roma il 30 aprile scorso, alla presenza di Laura D’Aprile, responsabile Ispra del servizio interdipartimentale per le emergenze ambientali, dei rappresentanti delle segreterie nazionali di Cgil e Cisl e di Gino Lauriola, storico sindacalista dei chimici della Cgil, recentemente nominato segretario generale territoriale di Filctem Cgil delle province di Foggia e Bat.

La Syndial, società del gruppo Eni impegnata da più di 10 anni nelle operazioni di bonifica dell’area su cui sorgeva il sito industriale insediato nella piana di Macchia a confine con l’abitato di Manfredonia e costate già 240 milioni di euro, alla luce dell’accertata presenza del considerevole deposito dei pericolosi fusti nascosti nel sottosuolo dell’isola 16, si era detta pronta a integrare il programma dei lavori di bonifica avviati nel 2000 con interventi mirati alla rimozione e avvio a smaltimento dei rifiuti e al risanamento ambientale della zona

. “La richiesta era partita nel 2012, all’esito delle ispezioni effettuate alla fine del 2011. A distanza di due anni – spiega Lauriola- disponiamo ufficialmente del decreto che dà via libera ai lavori. L’inizio dovrà avvenire entro un tempo massimo di 90 giorni e dureranno presumibilmente 4-5 mesi.

Il risultato è doppiamente importante perché se da un lato si aggiunge un altro tassello alla bonifica dell’area industriale ormai in fase di completamento, dall’altro si può cominciare a pensare più concretamente al suo pieno riutilizzo in termini di reindustrializzazione e valorizzazione delle infrastrutture presenti: depuratore, alta tensione, rete gas, rete telefonica e adsl veloce, la ferrovia che con un piccolo sforzo può essere portata all’interno, il porto industriale e la retroportualità: tutti elementi favorevoli ad un possibile sviluppo futuro dell’area da interconnettere ad altre importanti realtà produttive della Capitanata come la zona Asi di Foggia, l’industria agro-alimentare di Cerignola, quella della pietra di Apricena che, ad esempio, ha avviato una fiorente attività di spedizione verso la Cina”.

ANNAMARIA VITULANO da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Il «mercato del sesso» nelle strade del centro

Pubblicato : domenica, 4 maggio 2014

 Di giorno l’allegra confusione di studenti, biciclette, scooter e anche auto e pullman che faticano a passare, di sera il “passeggio” di ragazze e giovanotti, che spesso finisce …nell’ippodromo. E’ la triste realtà quotidiana di via Caggese, strada centralissima dove ha sede il cuore dell’Università, con l’aula magna che ospita le manifestazioni più importanti. 

Lì, dove di mattina transitano anche tantissimi bambini della scuola elementare, di sera continua ad andare in scena il mercato del sesso. poco è servita la «bonifica» del proprio marciapiede da parte dell’Istituto case popolari: nuovi alberi e lampioni funzionanti che sottraggono quel pezzo della strada al buio che prima era grande complice del “passe ggio” serale e notturno.

Chi offre compagnia a pagamento spesso resta in piedi in piena luce e lì svolge le proprie contrattazioni. Altre (ed altri) vengono avvicinati dalle auto che di sera continuano ad intralciare il traffico su via Galliani, con le improvvise inversioni di marcia all’al – tezza del teatro Mediterraneo.

Neppure la presenza del luna park (andato via da qualche settimana) ha interrotto nei mesi scorsi questo andazzo. Stessa situazione nel quartiere Ferrovia, altro pezzo di centro assediato dalla prostituzione. Le “donnine” qui prendono servizio già all’ora di pranzo, soffermandosi negli angoli delle strade attorno al viale della Stazione: sostano con fare distratto, oppure fingono lunghissime telefonate. Al tramonto è una vera invasione, con relative soste e frenate improvvise da parte di potenziali “clienti”.

Soprattutto su di una strada veloce e trafficata come via Scillitani: sul marciapiede di fronte all’Opera Pia, complici le chiome di alcuni alberi, si schierano decine di “passe ggiatrici”, spesso giovanissime, in abbigliamento che non passa certo inosservato. E ogni sera si ripete lo stop and go delle auto.

Strada meno centrale ma sempre molto trafficata via Manfredonia, dove le prostitute continuano ad essere presenze fisse davanti al cimitero. A poco servono le proteste di quanti vedono in questa situazione anche un atto di irriverenza verso i defunti.

Di sera non si interrompe il flusso delle auto in entrata e in uscita dal piazzale davanti al camposanto, macchine di clienti che spesso tagliano il traffico sul cavalcavia infischiandosene di precedenze e del pericolo di incidenti. A dispetto della crisi che attanaglia tutti i settori, il mercato del sesso a Foggia resta un’attività fiorente, anzi, in espansione, in barba a decenza e leggi.

da La Gazzetta del Mezzogiorno