FOGGIA – Spara al figlio e lo uccide – tragedia a Foggia
La vittima ha 33 anni, il padre ha usato un fucile – I due, secondo testimoni, litigavano molto spesso
Continui dissidi e litigi e continue richieste di denaro. Sarebbero questo il movente della tragedia familiare che si è consumata questa mattina in un appartamento al settimo piano di via della Repubblica a Foggia dove un uomo Luigi Stefanelli di 68 anni ha ucciso il figlio, Roberto di 33.
Il genitore ha sparato con un fucile da caccia, colpendo il congiunto in pieno volto. L’omicidio, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe avvenuto sull’uscio di casa e, pare, al termine dell’ennesimo litigio familiare.
Al momento della tragedia in casa c’era anche la madre della vittima. E’ stato l’assassino, dieci minuti prima delle 13, a chiamare le forze dell’ordine spiegando quanto aveva fatto.
Sul posto, poco, dopo gli agenti di polizia delle Volanti e della squadra mobile di Foggia a cui si è presentata una scena orrenda: il corpo del giovane a terra – tra l’uscio di casa e il vano ascensore – in una pozza di sangue. Il padre era in camera da letto, visibilmente scosso.
Foggia, pensionato uccide il figlio
LA LITE - Dalle prime parole agli inquirenti avrebbe lasciato intendere i continui litigi con il figlio. Padre e figlio gestivano un locale, il Bar Italia che si trova sempre in via della Repubblica a pochi metri dal palazzo dove l’anziano risiede.
L’uomo è stato accompagnato in questura dove è stato ascoltato dagli investigatori e dal sostituto procuratore del tribunale di Foggia, Alessandra Fini che cercheranno di andare a fondo alla vicenda per comprendere le vere ragioni che ha scatenato il raptus omicida dell’anziano.
La vittima viveva con una compagna e la figlia di pochi anni. Una tragedia non annunciata. I vicini di casa, infatti, hanno descritto Luigi Stefanelli come una persona tranquilla che mai aveva dato dei problemi.
Qualcuno stentava persino a credere che fosse stato lui l’autore di un delitto così atroce: fino a quando ha visto l’uomo scendere di casa scortato dalla polizia.
Luca Pernice da Corriere del Mezzogiorno/Foggia