FOGGIA – «Piazza pulita» a Foggia – Estorsioni mafiose Amica scarcerati i due condannati
Arrestati 13 mesi fa, condannati a febbraio a 7 anni e 2 mesi a testa in primo grado, lasciano il carcere per trasferirsi ai domiciliari due ex dipendenti dell’«Amica» coinvolti il 6 aprile 2012 nel blitz «Piazza pulita» perchè accusati di estorsione aggravata dalle finalità mafiosa ai danni della stessa ex azienda per la raccolta rifiuti, costretta a pagare loro gli stipendi nonostante fossero assenteisti, stando all’accusa.
Hanno così lasciato il carcere foggiano Giuseppe Trisciuoglio , 36 anni (difeso dagli avvocati Giulio Treggiari e Raffaele Quarta) che si è trasferito ai domiciliari fuori regione; e Mario Lanza, 32 anni (assistito dagli avv. Michele Vaira e Giancarlo Chiariello), ritenuto uno degli esponenti del clan Sinesi-Francavilla che è ora ai domiciliari a Pescara (Lanza è in attesa di giudizio anche per un blitz antidroga dell’autunno scorso, anche per questa vicenda aveva ottenuto i domiciliari).
L’inchiesta «Piazza pulita» della direzione distrettuale antimafia di Bari, della Procura di Foggia, degli agenti della sezione criminalità organizzata della squadra mobile e dei colleghi della sezione di polizia giudiziaria del Tribunale conta 9 imputati (tra cui esponenti di spicco della mafia foggiana) arrestati nel blitz del 6 aprile 2012 ed accusati a vario titolo di 4 estorsioni e tentate estorsioni ai danni di Amica,
Comune e di una cooperativa sociale, oltre che di corruzione. Tre i filoni d’indagine del processo che si è diviso in due tronconi: per 5 imputati è in corso davanti ai giudici foggiani, altri 4 (i fratelli Lanza, Giuseppe Trisciuoglio e il padre Federico al vertice dell’omonimo clan) scelsero invece il giudizio abbreviato e sono stati condannati in primo grado dal gup del Tribunale di Bari a 7 anni e 2 mesi a testa per estorsione aggravata dai metodi mafiosi.
da La Gazzetta del Mezzogiorno