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Notizie del 8 giugno 2013

MANFREDONIA – controlli nel territorio, elicottero CC a bassa quota

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

COME nei mesi passati, servizi di controllo in atto dei carabinieri del Comando provinciale di Foggia, nel territorio del Comando compagnia di Manfredonia e dunque Monte Sant’Angelo, Mattinata, Zapponeta, Manfredonia.

Un elicottero del nucleo CC di Bari sta effettuando dei controlli a bassa quota. Come in precedenza, il servizio è stato disposto nel fine settimana. Nel corso dell’ultimo servizio di controllo nel territorio i carabinieri avevano eseguito delle misure cautelari, con denunce e sequestri di droga.

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA – con il Suv sul marciapiede a rifornirsi d’acqua (VIDEO)

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

 TEMPO fa era stato fotografato un uomo intento a riempire taniche d’acqua con la macchina sul marciapiede del Lungomare del Sole.

Lo stesso “personaggio” è stato filmato in piazza Falcone-Borsellino a Manfredonia.

Segnalazione Manfredonia+Civile, gruppo Facebook

VIDEO

 

 

da Stato Quotidiano

Manfredonia – Asl ribadisce: ospedale Manfredonia non chiude, sarà potenziato

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

 L’OSPEDALE “San Camillo De Lellis” non chiuderà. Come ribadisce l’Asl/Foggia in una nota lo hanno affermato l’assessora regionale alle Politiche della Salute Elena Gentile e il direttore generale della ASL della provincia di Foggia Attilio Manfrini nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamani a Manfredonia.

L’incontro, a cui hanno preso parte anche il sindaco del comune sipontino Angelo Riccardi e parte della giunta comunale, si è presto trasformato in un dibattito pubblico a cui non si sono sottratti l’assessore Gentile e il manager Manfrini, consapevoli della rilevanza dell’argomento e desiderosi di chiarire definitivamente le scelte di Regione e ASL in merito all’ospedale cittadino

. “Abbiamo dovuto chiudere oltre 20 ospedali – ha chiarito l’assessora Gentile – Chiuderanno tutti i punti nascita indicati negli atti deliberativi regionali per scelte che la Regione ha subìto, e probabilmente saremo costretti a chiuderne altri l’anno prossimo.

Il nostro tentativo è sotto gli occhi di tutti: ripensare le strutture ospedaliere, che abbiamo dovuto dismettere, come luoghi dove la medicina del territorio incontri la cultura ospedaliera, dove è possibile attrezzare un livello di presa in carico dei bisogni che corrisponda per davvero alla stragrande maggioranza della domanda di salute che i cittadini pongono”.

Evitando la mera elencazione dei progetti realizzati a Manfredonia, oggi sotto gli occhi di tutti, a chiara dimostrazione della volontà di mantenere in attività l’ospedale cittadino, Manfrini ha chiarito entro quali limiti Regione e ASL possono muoversi. “Tutto quello che facciamo deve essere fatto all’interno di regole, nel rispetto delle programmazioni nazionali e regionali.

Se non facessimo così, resteremmo sempre in piano di rientro, situazione che ci costringe a queste difficoltà. Ci sono vincoli per la spesa del personale: centinaia di dipendenti andati in pensione in questi anni non sono stati sostituiti a causa del blocco del tourn over.

Questa ASL infatti avrebbe bisogno di altri 500 dipendenti, ma non è possibile oggi impegnarci in una ulteriore spesa del personale. Queste sono le risorse che abbiamo. In altre ASL si stanno chiudendo i reparti per mancanza di personale.

Dobbiamo muoverci all’interno di regole precise. La struttura di Manfredonia è individuata come Ospedale di Base, atto ad assicurare i livelli essenziali di assistenza e non possiamo pretendere di farla funzionare come un policlinico.

Comunque siamo riusciti, dove possibile, a migliorare la situazione prestabilita. La Cardiologia, per esempio, con regolamento regionale del 2012, era individuata come “Cardiologia senza UTIC”. La dotazione prevista per tale struttura era di sei unità mediche.

Con l’impegno di tutti si è riusciti a prevedere un’area critica che potesse supportare meglio le emergenze. Così abbiamo inserito altre due unità. Credo che stiamo facendo il nostro dovere, ci stiamo adoperando al massimo perché i reparti, nel limite delle risorse a nostra disposizione, possano funzionare”. Tutto questo, ha concluso Elena Gentile, richiede lo sforzo generale. “La sfida appartiene a tutti.

Accentuare la disaffezione dei cittadini alle strutture ospedaliere non aiuta a superare questa fase di difficoltà, a restituire fiducia ai cittadini e a conservare quello che faticosamente cerchiamo di mantenere. In questa partita ci siamo tutti: politici, amministratori locali, istituzioni, professionisti, medici, infermieri, operatori.

Ribadisco l’impegno della Regione a mantenere in piedi questo presidio. Un impegno sottoscritto e confermato negli ultimi mesi. Voglio ribadire anche che nessuna differenza di trattamento è stata fatta tra i presidi della provincia: alla base delle nostre decisioni vi è una classificazione rispetto alla quale ci siamo attivati.

Ora bisogna lavorare, con la speranza e l’auspicio che da oggi si ricostituisca un clima di serena collaborazione tra chi ha la responsabilità di governo, di gestione e chi opera per assicurare i livelli essenziali di assistenza. Questo è il momento di fare sistema: di raccontare ai manfredoniani che questo ospedale non chiuderà, ma che anzi, nei limiti delle condizioni date, verrà ulteriormente potenziato”.

IERI IL PRESIDIO DI SINDACO E GIUNTA IN OSPEDALE

 

FOTOGALLERY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Disposizioni Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-2012 – Modifica ed Integrazione al Regolamento Regionale 7 GIUGNO 2012, n. 11, di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia

SAN GIOVANNI ROTONDO – una “tre giorni” di convegno

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Per i direttori degli uffici diocesani, delle associazioni e degli operatori di pastorale dalla salute  

 Dal 10 al 12 giugno, presso il Centro di spiritualità “Padre Pio” di San Giovanni Rotondo, si aprirà il “XV convegno nazionale dei direttori degli uffici diocesani per la pastorale della salute, delle associazioni e degli operatori di pastorale della salute”, organizzato dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana.  L’incontro vuole contribuire a sostenere una rinnovata pastorale al servizio del vangelo della vita.

 Prevista la partecipazione, tra gli altri, di mons. Giuseppe Merisi, presidente della Commissione per il servizio della carità e la salute della Cei, don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, il cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia accademia per la vita. Per la Casa Sollievo della Sofferenza interverrà, mercoledì 12 giugno, alle 10.15,  il vicepresidente e direttore generale, Domenico Crupi.  

da Daunia News

ORSARA DI PUGLIA – scenario del corto cinematografico “Stripes”

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Sarà girato dall’11 al 13 giugno, regia di Marco Adabbo  

Sarà presentato lunedì 10 giugno, alle ore 19, nell’Aula consiliare del Comune di Orsara di Puglia, il corto cinematografico “Stripes”, che sarà girato a Orsara di Puglia da martedì 11 a giovedì 13 giugno.

All’incontro, moderato dal vicesindaco di Orsara Rocco Dedda, parteciperanno il sindaco Tommaso Lecce, il produttore Roberto Moretto, il regista Marco Adabbo e tutto il cast tecnico e artistico.

L’autore della sceneggiatura di “Stripes” è il romano Massimiliano de Angelis che per la sua opera si è aggiudicato il contest per sceneggiatori “Il Cortificio” indetto dalla Jrstudio nel 2012. A interpretare le scene della pellicola saranno gli attori Roberto Galano e Riccardo Garrone. 

da Daunia News

SANT’AGATA DI PUGLIA – commedia in vernacolo

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Oggi e domani al Teatro c’è “Spòsete…ca steje calle”      

Una commedia in bilico tra realtà e fantasia che parla delle vicissitudini, incomprensioni e conflitti dei membri di una famiglia locale. Si terrà oggi (sipario ore 21) a cura della Compagnia Teatrale Santagatese e, in replica, domenica 9 (ore 19.30), presso il Teatro comunale di Sant’Agata di Puglia, la commedia brillante in vernacolo “Spòsete…ca steje calle”, tre atti di Lidia Delle Noci che ne ha curato anche la regia.  Nel cast della commedia, Gerardo Lionetti, Maria De Leo, Ortenzio Mocciola, Michela Maruotti, Rosario Brescia, Michele Ciciretti e la stessa Lidia Delle Noci.

Le scenografie sono state curate da Gerardo Rauseo, i costumi sono stati realizzati dalla Sartoria Adriana Monaco di Ariano Irpino (Avellino) e curati da Rachele Palombino, trucco e parrucche da Rita Lionetti, luci e musiche da Rocco Lionetti.

da Daunia News

ASCOLI SATRIANO – alla ribalta nazionale

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Grazie all’impegno nel campo patrimonio culturale, in particolare archeologico  

Ascoli Satriano torna ancora una volta all’attenzione nazionale, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale in favore del patrimonio culturale -in particolare, archeologico- del territorio. E’ stato, infatti, presentato ufficialmente  il catalogo della mostra archeologica intitolata "Lo spreco necessario

. Il lusso nelle tombe di Ascoli Satriano", promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e dal Comune di Ascoli Satriano, con il patrocinio della Provincia di Foggia, diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e allestita sin dallo scorso anno presso il Polo Museale ascolano, grazie al coordinamento di Marisa Corrente, direttore archeologo, della stessa Soprintendenza.

  da Daunia News

RIGNANO GARGANICO – giochi senza frontiere

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Appuntamento domani con i giovani della diocesi    

Arriveranno da tutti i paesi della diocesi per essere protagonisti di “Giochi senza frontiere”, in programma domani. Sono i giovani. La manifestazione è organizzata dal settore giovani di Azione cattolica.

Il tema della festa è “Heal the world” e richiama alla responsabilità dei giovani verso il mondo che abitano, per  sensibilizzarli al bene comune e ai nostri stili di vita.  La location è piazza San Rocco, con inizio alle ore 10.  

da Daunia News

SAN NICANDRO GARGANICO – D’Ambrosio o Gualano: chi sarà il nuovo sindaco?

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Domani e lunedì il paese torna alle urne per la sfida finale  

Si conoscerà lunedì prossimo il nuovo sindaco di San Nicandro Garganico. Domani e lunedì il centro garganico tornerà alle urne per il ballottaggio. La sfida finale è tra Pierpaolo Gualano e Mario D'Ambrosio. Chi vincerà indosserà la fascia tricolore per la prima volta.

da Daunia News

POGGIO IMPERIALE – finisce con l’auto in una scarpata e muore

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Si chiamava Paolo Preziosi, 62enne: era titolare di un'agenzia pubblicitaria  

Stava rientrando a casa con l'auto quando, per cause ancora in fase di accertamenti, il mezzo è uscito fuori strada finendo in una scarpata. E' morto così Paolo Preziosi, 62 anni, di Poggio Imperiale, titolare di un'agenzia pubblicitaria.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alle 21.45 di ieri la vittima stava rientrando a casa percorrendo la provinciale "37", quando alle porte del paese ha perso il controllo del mezzo. Inutile ogni tentativo di soccorso: Preziosi è morto sul colpo. Sul posto i carabinieri per gli adempimenti di rito.

da Daunia News

FOGGIA – Sosta selvaggia, è linea dura: in quattro giorni 574 multe

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

 Auto abbandonate in doppia fila, sugli incroci, attraversamenti pedonali e scivoli per disabili Multa a Foggia

In quattro giorni 574 multe. È il bilancio del lavoro attuato dalla polizia municipale di Foggia.

Risultato di un’intensa opera attivata per combattere la piaga della sosta selvaggia. Fenomeno che imperversa in tutta la città: dal centro alla periferia.

Tra i casi di illeciti si registrano infrazioni per divieto di sosta e di fermata (anche in prossimità di incroci, attraversamenti pedonali e scivoli per disabili) e doppia fila.

Un lavoro che ha visto il comando della Polizia Municipale impegnato in gruppi di lavoro coordinati da ufficiali presenti sul posto.

da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – La petizione non basta, Oda teatro resta chiuso

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

 La Provincia non ha le risorse per l’adeguamento della struttura alle norme di sicurezza Il capannone da adeguare

 L’Oda teatro non riaprirà. Le quattromila firme fin qui raccolte con la petizione lanciata all’indomani della chiusura sono significative, ma non serviranno a riaccendere le luci sul palcoscenico. L’incertezza che pesa sul futuro della Provincia in termini di competenze e ambiti di intervento, è uno dei motivi.

Ma la ragione principale è che non ci sono risorse da destinare all’adeguamento del teatro alle norme antincendio e di sicurezza. Il commissario Fabio Costantini, che in queste settimane ha incontrato i rappresentanti della cooperativa e compagnia teatrale «Il Cerchio di gesso» che per dieci anni ha gestito l’Oda, ha spiegato che non ci sono possibilità di riaprirlo.

La cooperativa potrà però mantenere all’interno l’ufficio e tutte le attrezzature attraverso un contratto di comodato d’uso; ma non sarà possibile realizzare alcuno spettacolo, se non all’esterno con piccole rappresentazione come la prima ieri con Carlo Formigoni, fondatore della compagnia.

Un pasticcio quello dell’Oda teatro che fa emergere ancora una volta le gravi inadempienze della Provincia e dei suoi uffici, ma anche di una certa leggerezza in chi lo ha gestito.

Un vecchio capannone industriale trasformato nel 2003 dall’amministrazione guidata dall’allora presidente Antonio Pellegrino dove, stando alle carte spulciate dal commissario, non sono stati mai eseguiti quegli interventi indispensabili e richiesti dalle norme di sicurezza.

Per il futuro la compagnia, che impiega una ventina di persone e che gode di finanziamenti regionali, sempre se può dimostrare di avere un teatro stabile dove operare, potrà utilizzare il Teatro del fuoco

. Ma a questo punto serve un progetto di lungo respiro che potrebbe nascere dalla sinergia tra Provincia e Comune.

Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA -L’Aeronautica ko al Tar,inefficaci gli sfratti intimati

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

Le 11 famiglie rimangono al Villaggio azzurro non dovranno lasciare gli alloggi di fronte al «Lisa»

 

 Undici famiglie a Foggia rischiavano di rimanere senza un tetto. Un anno fa era arrivata la comunicazione di sgombero imminente delle abitazioni, ritenute inagibili.

Oggi il Tar ha dato loro una nuova speranza. Possono tirare un sospiro di sollievo gli ex dipendenti dell’Aeronautica militare che risiedono all’interno del «Villaggio Azzurro» in via Ascoli, di fronte all’aeroporto Gino Lisa.

Si tratta di piccole case ad un piano, singole o bifamiliari, costruite negli anni ’40 e occupate per lo più da famiglie monoreddito. Gli alloggi si trovano all’interno di una zona militare recintata.

Contro il provvedimento dell’Aeronautica e quindi del ministero della Difesa di abbandonare gli alloggi, le undici famiglie si erano subito ribellate. Al panico erano seguiti appelli e richieste di aiuto, fino alla decisione di fare ricorso al tribunale amministrativo.

A distanza di un anno, dopo una prima ordinanza di sospensione dell’atto di sgombero, è arrivata la sentenza che i nuclei familiari tanto aspettavano. Sentenza che accoglie in pieno le loro ragioni e annulla di conseguenza le pratiche di sfratto.

Per i giudici, l’Aeronautica militare non ha condotto analisi adeguate che possano confermare l’inagibilità degli immobili. Il 29 gennaio 2012 alle undici famiglie era stato intimato il rilascio degli alloggi «con carattere di immediatezza», si legge nel provvedimento dell’amministrazione, pena l’immediato sgombero forzoso.

Gli ex militari dovevano abbandonare le loro case perché erano state riscontrate problematiche di natura igienico sanitarie, tanto da ritenerle inagibili.

Più precisamente, si sarebbero verificati gravi problemi negli impianti che, secondo l’Aeronautica, non potevano essere risolti con normali interventi di manutenzione.

C’erano addirittura concreti pericoli di crollo. Eppure, come hanno dimostrato i ricorrenti, appena un anno prima, ad ottobre 2011, era stato loro notificato il nuovo canone, con tanto di scheda annessa e certificata.

Tra gli altri valori, la scheda riportava il coefficiente di età, qualità e stato di manutenzione che dimostrava la regolarità delle abitazioni. Insomma un certificato che escludeva il pericolo di crollo e l’eventuale sgombero. Un motivo in più per mobilitarsi.

Anche i giudici del Tar a distanza di mesi hanno riscontrato che non ci sono stati né sopralluoghi né ispezioni che hanno confermato l’inagibilità delle abitazioni.

«Non è dato comprendere l’iter logico attraverso il quale l’amministrazione sia pervenuta alle valutazioni finali di pericolosità degli immobili stessi, a prescindere da specifiche indagini», spiegano i giudici della prima sezione che hanno firmato la sentenza. Al contrario le perizie esibite dai ricorrenti hanno accertato la regolarità delle costruzioni e delle strutture igienico-sanitarie.

«Le conclusioni alle quali l’amministrazione è pervenuta indifferentemente per tutti gli alloggi ricompresi nell’area in esame (inagibilità e pessime condizioni igieniche), a prescindere dal tipo di criticità riscontrata – aggiunge il collegio del Tar – conducono sul piano logico a dubitare della puntualità degli accertamenti condotti».

Valentina Marzo da Corriere del Mezzogiorno/Foggia

FOGGIA – LA PERLA DI DAMAL

Pubblicato : sabato, 8 giugno 2013

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