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Notizie del 2 giugno 2013

FOGGIA – Tratturo Biccari, neppure il “cantiere della riqualificazione” risparmiato dai ladri

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

 Furto di materiale elettrico. Il Comitato protesta “Un ingente furto di materiale elettrico è avvenuto questa notte lungo il Tratturo Biccari attualmente interessato da lavori di riqualificazione che lo renderanno, tra qualche settimana, un percorso pedonale e ciclabile arricchito con diverse tipologie di attrezzature per lo sport”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I DANNI. E’ quanto afferma il coordinatore del Comitato di quartiere Comparto Biccari, Antonello Abbattista che spiega: “Dalle informazioni che, tempestivamente, ci ha fornito l’impresa che sta realizzando il lavori, la Russo Vito s.a.s., risultano essere state asportate a una cinquantina di lampioni a led: cavi dall’armatura all’asola e da questa al pozzetto;

le corde di rame nude di messa a terra dei pali; le morsettiere portafusibili da palo, buona parte dei portelli copriasola e, con ogni probabilità, sono state seriamente danneggiate le stesse armature installate in cima ai lampioncini. Ulteriori danni sono ancora in corso di valutazione.

ASSENZA DI CONTROLLI. Un “lavoro” che, dunque, ha portato via tempo senza che nessuno, pare, si sia accorto di nulla e che è solo l’ultimo in ordine cronologico dato che dal cantiere, nelle scorse settimane, sono stati sottratti altri tipi di materiali. – spiega Abbattista

– e la gravità di quanto accaduto dimostra, ancora una volta, la totale assenza di controlli da parte di tutti gli organi preposti in un quartiere diventato da tempo terra di nessuno dove già si è costretti a combattere, ormai senza differenza tra una stagione e l’altra, con furti in appartamento e furti d’auto o di pezzi di queste ultime.

I ripetuti, recenti e giusti appelli lanciati dalle Istituzioni alla Comunità foggiana affinché vi siano maggiore collaborazione e senso civico, affinché l’illegalità diffusa che soffoca la città possa essere meglio combattuta rischiano, tuttavia, di restare un mero esercizio retorico se a ciò non si aggiunge un reale e capillare controllo del territorio con uomini e mezzi che siano messi nelle condizioni di poter operare al massimo delle loro potenzialità, tanto in centro quanto, soprattutto, nelle periferie.

IL RUOLO DI CITTADINI E ISTITUZIONI. Ciò, ovviamente, deve fare il paio con un elevato grado di attenzione e collaborazione da parte dei cittadini che, però, non devono sentirsi soli.

Né è immaginabile che i cittadini debbano essere costretti a organizzarsi in ronde – cosa che alcuni residenti, ormai giustamente esasperati, iniziano a chiedere in modo sempre più pressante – per sopperire all’assenza dei pattugliamenti”.

Abbattista conclude “esprimendo solidarietà ai tecnici e agli operai dell’impresa che sta realizzando i numerosi lavori di riqualificazione che il Comparto Biccari attendeva da anni e che sono il frutto di un vivace percorso di copianificazione a cui hanno dato vita negli ultimi tre anni

il Comitato, la Circoscrizione Nord Arpi-Croci e l’assessorato comunale all’Urbanistica. I residenti della Zona 167 cercheranno, in tutti i modi e con tutte le forze possibili, di essere i primi custodi del bene pubblico. Ma farlo in solitudine non è auspicabile e soprattutto non è ormai più tollerabile”.

LEGGI. BUON COMPLEANNO COMPARTO BICCARI

da Foggiacittaaperta

FOGGIA – Satira. 10 cose che dovreste sapere sul nostro Forum col Sindaco

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

Mongelli Il 6 giugno ci sarà un incontro pubblico tra il sindaco Mongelli e i cittadini e le associazioni. Qui trovate tutte le informazioni. Visto che se prendo la parola durante la manifestazione finisce che il Sindaco pensa che siamo un gruppo di cretini e se ne va preferisco limitarmi a scriverne qui…

1. Innanzitutto l'incontro si farà all'Amgas. Sai che figata per una volta entrare là dentro senza dover pagare la bolletta?

2. Io non c'era quando l'hanno invitato, ma ecco come dev'essere andata secondo me: – Sindaco vuole venire ad un forum pubblico? Potrà parlare direttamente con tutti i cittadini di Foggia. – Bello! Ma mica stanno pure i socialisti?

3. La modalità è quella del Question Time. Ma non come quella della Parlamento, dove un deputato protesta per una cosa e il Ministro gli risponde che si impegnerà ma dopo due minuti entrambi se ne sono scordati.

Stavolta le domande le fanno persone realmente interessate e le risposte vengono registrate. E' come quando prometti a qualcosa a tua moglie, non hai speranze che se ne dimentichi..

. 4. Il 6 giugno è anche il compleanno del sindaco. Venite e portatevi un cellulare che fa i video. Il direttore di Foggia Città Aperta che canta “tanti auguri a te” a Mongelli oscurerà perfino Marilin Monroe che canta “happy birthday to you” a John Kennedy.

5. L'iniziativa verrà trasmessa in diretta streaming. Il nostro obiettivo è avere più foggiani che guardano Mongelli su foggiacittaaperta.it rispetto a quelli che guardano Sasha Grey su Youporn.

6. Si potranno fare domande al sindaco anche via facebook. No, non potete sfidarlo a Ruzzle, n'accumz'm.

7. Vi invitiamo a prenotare l'intervento via mail. Così potremo anche mettere una di seguito all'altra quelle sullo stesso argomento. E pure gli insulti, li mettiamo tutti all'inizio e ci togliamo il pensiero

. 8. Sono invitati anche i consiglieri comunali. Ma dubito verranno, quelli non vanno a discutere il bilancio, figurati se vengono da noi…

9. Su facebook abbiamo invitato 3500 persone e 200 hanno già detto che verranno.

Se avessimo scritto che alla fine c'era il buffet avremmo dovuto spostare l'incontro allo Zaccheria.

10. Qualcuno ha insinuato si tratti di una sorta di spot elettorale e che prima o poi il Comune ci pagherà per sta cosa. In realtà basterebbe vedere quanto volte abbiamo criticato Mongelli e la sua Giunta.

Ma soprattutto, secondo voi, siamo così fessi da far credito al Comune?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sandro Simone da Foggiacittaaperta

A San Severo, scippi e rapine in città

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

VENERDI’ nero per la città celestina, assediata tra rapine e scippi. Tre malviventi armati, e a volto coperto hanno preso sotto tiro il Centro Ortopedico in Viale 2 giugno, portandosi via un bottino di quasi 400 euro.

I rapinatori facendo irruzione nella struttura, con minacce sono riusciti a sfilare alle casse del centro i proventi di una intera giornata di lavoro, ottenuti dalla vendita di prodotto sanitari. Intanto in pieno centro storico, un uomo non ancora identificato tenta, riuscendoci, uno scippo ai danni di una donna di 49 anni.

La signora mentre opponeva resistenza è caduta rovinosamente in terra subendo contusioni, con successivo trasporto in ospedale.

da Stato Quotidiano

Manfredonia/Isole Tremiti –Corpi e Santi, la storia del Beato Tobia delle Tremiti

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

 IN una piccola chiesetta dell’Isola di San Nicola, nell’Abbazia dell’Isola principale di Santa Maria a Mare, riposa in un’urna il corpo del beato Tobia da Cosmo, del quale se ne parla molto poco o addirittura quasi niente.

 

Si è ritrovato un documento del 1566, dove viene citato in un libro scritto da Francesco Delli Muti, nel testo si legge che il priore del’ Monastero di Santa Maria della Pace’ di Roma ordinò all’Abate di Tremiti, sul quale aveva una giurisdizione, fra le atre cose, di custodire il corpo di un certo Tobia, in modo che non sia alla vista di tutti e non induca erroneamente ad idolatria.

Comunque la tradizione racconta e vuole che fu trovato chiuso in una cassa dell’equipaggio di un veliero diretto a Rodi Garganico dove avrebbe dovuto consegnarlo.

Poiché il mare era in tempesta, ed avendo più volte tentato di approdare alla cittadina garganica ma senza mai riuscirci, si rifugiarono nella rada delle Isole Tremiti, lasciando qui la cassa, che i Tremitesi già dall’ora popolo misto di vari paesi, accolsero con giubilo e riconoscenza .

Il 20 di giugno del 1842 dal regio parroco Giuseppe Petrucci, essendo Vescovo di Larino della provincia di Campobasso, Mons. Vincenzo La Rocca, decise di traslare il corpo del Beato Tobia in una seconda urna e successivamente il 28 di gennaio 1886 con l’approvazione del Vescovo Mons. Francesco Gianpaolo, mentre il Beato girava in una continua traslazione, con il parroco Puchetti che lo traslò in una terza urna in legno.

Così finalmente il 26 di maggio del 1998 il parroco don Carmine Rinaldi,con l’approvazione dell’allora Vescovo di Manfredonia – Vieste Mons. Vincenzo D’Addario,che lo ha traslato nell’attuale sarcofago in pietra preziosa di Trani. (A cura di Claudio Castriotta, poeta e cantautore)

da Stato Quotidiano

MANFREDONIA –Mariano: “per mancata potatura insetti e fogliame in casa: aiuto”

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

 “GLI alberi piantati dal Comune sono oramai arrivati ad altezza ringhiera-balcone, senza che nessuno si curi di provvedere alla loro potatura o al disagio che potrebbero arrecare”.

Lo scrive in una lettera a Stato Mariano Libero B., residente a Manfredonia e domiciliato ad inizio di Viale Aldo Moro, al 2^ piano, marito di una donna “affetta da sclerosi multipla e che quest’anno ha subito due interventi per pneumotorace”.

“Un raffreddore allergico non sarebbe proprio il caso e nè tantomeno mia moglie può ogni giorno spazzare i balconi a causa del fogliame”. “Con l’arrivo della primavera e con l’approssimarsi della stagione estiva, in considerazione dell’attuale situazione – dice Mariano – mi vedo costretto con la presente a richiedere un intervento, onde evitare che fogliame, pollini e insetti riempiano la mia casa“.“Sono costretto a tenere finestrone e balcone quasi sempre chiusi cosa che limita la mia libertà e necessità di aereare i miei spazi”.

“La sera il lampione dell’illuminazione stradale ormai scomparso tra rami e foglie raccoglie attorno a sè sciami di insetti che se trovano le finestre aperte riempiono ‘allegramente’ casa mia”.

“A seguito di ciò – dice Mariano , che scrive di “aver contattato tramite e-mail il sindaco e di essersi presentato presso la segretaria dell’assessore alle opere pubbliche, oltre ad avergli inoltrato e-mail ma senza risposta” – esorto bonariamente i referenti del Comune di Manfredonia a provvedere alla risoluzione delle mie problematiche (ma guardando le abitazioni vicine credo di non essere il solo ad avere quest’ultime) mediante potatura o altro (dal fusto degli alberi al mio balcone ci sono meno di 3 mt.!).

Resto in attesa di una vostra cortese,espero,celere risposta”. “Io abito al 2° piano ma quelli del 1° oltre ai mie stessi problemi non possono nè godere della meravigliosa vista del mare nè del cielo,ma loro sono altra storia”

. da Stato Quotidiano

FOGGIA – investono giovane donna e scappano

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

 DUE pirati della strada avrebbero investito a bordo di uno scoter una giovane donna. Dalle ricostruzioni riportate l’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 13.30 circa, orario di punta coincidente con l’uscita da scuola degli studenti degli istituti Lanza Perugini e Poerio.

Dalla ricostruzione riportata dal quotidiano “Foggia città aperta” dei due malviventi uno si sarebbe dato alla fuga, mentre l’altro si sarebbe nascosto chiudendosi a chiave nel bagno di un negozio di via Brindisi. Sul posto intervenuto personale della “mobile” di Foggia, e del 118.

da Stato Quotidiano

Manfredonia, sosta selvaggia, viale Aldo Moro ‘imbottigliato’ (Ftgallery)

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

Manfredonia – “COME visibile dalle immagini, questa la situazione che tutti i giorni si presenta agli occhi dei passanti in Viale Aldo Moro: parcheggi ai divieti di fermata, parcheggi in doppia fila ai divieti di fermata, auto parcheggiate sullo spartitraffico”.

Segnalazione dei referenti di Manfredonia+Civile, gruppo Facebook.

FOTOGALLERY

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da Stato Quotidiano

FOGGIA – FoggiaPalooza: Indipendent Music Festival

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

 DOPO un anno di eventi live mensili che hanno visto salire sul palco di questo festival le band più interessanti della scena underground di Capitanata (e non solo!), il Foggiapalooza chiude la stagione con un concerto live per presentarsi alla città. Il Collettivo “Foggiapalooza” presenta, in collaborazione con il Comune di Foggia:

FOGGIAPALOOZA: Indipendent Music Festival; Presso Piazza Cesare Battisti – Foggia (davanti al Teatro U. Giordano). Le band che si esibiranno a partire dalle 18:30: – STEREOFAB – www.facebook.com/stereofabband – IL GIUNTO DI CARDANO – www.facebook.com/ilgiunto.dicardano – BIFROST – www.facebook.com/pages/Bifrost/39094992030 – FUKJO – www.facebook.com/fukjoband – BLIND COWS – www.facebook.com/pages/Blind-Cows-Page/200696336634206 – THE BIG SNAIL’S CRUNCH – www.facebook.com/TheBigSnailsCrunch – PRETI PEDOFILI – www.facebook.com/pages/Preti-Pedofili/248148671888647 ORE 23.00: LILIES ON MARS (SPECIAL GUEST FROM LONDON) – www.facebook.com/liliesonmarsofficial Lilies On Mars: un sound non consueto, un progetto tutto al femminile di Lisa Dply Masia e Marina Cristofalo, due italo/aliene (a loro piace definirsi così) trasferitesi a Londra, che contaminano le passate esperienze con la scena underground tipica della capitale inglese.

Svelate al grande pubblico grazie alla collaborazione con Franco Battiato nell’album “Il vuoto”, hanno avuto la fortuna di partecipare all’omonimo tour del Maestro e di apparire nel suo film “Niente è come sembra”. Info: www.facebook.com/events/464841266923835

www.facebook.com/pages/Foggiapalooza/265948056816415 http://foggiapalooza.blogspot.it/ da Stato Quotidiano

FOGGIA – Impiegato mitomane – «Un milione o faccio esplodere 10 bombe»

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

«Sono Marco, chiamo a nome di dieci imprenditori tartassati e stanchi di questa politica: dovete consegnare un milione di euro entro mezzogiorno, altrimenti ci sono dieci bombe che faremo esplodere in altrettanti posti in città».

La paura corre sul filo del telefono per l’intera mattinata, sino a quando una ventina di agenti in borghese di Digos, squadra mobile e «volanti» individuano al centro commerciale Mongolfiera il telefonista dopo la terza e ultima chiamata al «113».

E’ UN IMPIEGATO - Chi è? Un foggiano di una cinquantina d’anni, impiegato nel mondo della sanità pubblica, un nome che sino a ieri non diceva nulla alle forze dell’ordine per il suo passato immacolato: è stato identificato e rilasciato dopo alcune ore, sarà denunciato a piede libero per procurato allarme.

Ai poliziotti che chiedevano il perchè quelle telefonate, l’indaato ha risposto di non saperne nulla: per la Questura il caso è chiuso perchè ci sono i filmati che lo ritrarrebbero nelle tre cabine pubbliche usate per le telefonate e perchè a disposizione della Procura c’è la sua voce registrata al «113» e disponibile per una perizia fonica.

Una perquisizione a casa dell’indagato, atto dovuto per verificare se nascondesse esplosivo, ha dato esito negativo.

ALLARME BOMBA - Il fatto che il misterioso telefonista potesse essere un mitomane chiaramente è stato valutato sin dal primo momento dagli investigatori considerata anche l’insolita richiesta di un «riscatto» alla Polizia (nemmeno si trattasse del film «Ispettore Callaghan, il caso Skorpio è tuo»), ma non per questo i poliziotti hanno certo sottovalutato la vicenda come dimostra l’impiego di oltre una ventina di agenti impegnati nella caccia al presunto bombarolo.

PRIMO SQUILLO - La prima telefonata anonima al «113» è arrivata alle 7.15: «Mi chiamo Marco» (non è il vero nome dell’indagato) «e faccio parte di un gruppo di artigiani e piccoli imprenditori: siamo in dieci, siamo stanchi di tutte queste tasse e di questa politica che ci ha deluso. Cosa voglio?

Dovete preparare un milione di euro entro mezzogiorno altrimenti abbiamo pronte dieci bombe da far esplodere in dieci distinti punti in città», tutto registrato dalla Questura.

E’ scattato immediatamente l’allarme, e si è subito individuata la cabina pubblica da cui era partita la telefonata di minacce, in corso Roma angolo via Mario Pagano: i poliziotti hanno acquisito le immagini registrate da sistemi di videsorveglianza della zona e visto un uomo (un volto sconosciuto per gli investigatori) che telefonava proprio all’ora in cui è giunta la chiamata in Questura.

da La Gazzetta del Mezzogiorno

FOGGIA – Salva Enti, arrivano i primi 9 milioni. Mongelli: “Mettiamo a frutto il lavoro svolto”

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

L'assessore al Bilancio, Rocco Lisi: "Tagliamo il costo del debito e immettiamo denaro nel circuito economico". Il sindaco, Gianni Mongelli: "Vecchi e nuovi avversari temono gli esiti del nostro gran lavoro"

Il Comune ha ottenuto l'assegnazione di 9.351.379,89 euro a titolo di anticipazione dei fondi richiesti con l'adesione al cosiddetto 'Salva Enti'. La decisione è stata formalizzata con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell'Interno di concerto con quello dell'Economia e delle Finanze.

La somma, pari al 25% dei 37,4 milioni, che saranno accreditati entro la fine dell'anno, è destinata esclusivamente al pagamento delle spese di gestione ordinaria (personale, servizi e forniture)

. Entro la metà di giugno, inoltre, è atteso l'accreditamento di circa 7,5 milioni da parte della Cassa Depositi e Prestiti, pari al 50% del fondo attribuito al Comune per fronteggiare il pagamento dei debiti contratti con le imprese fornitrici.

"Grazie ai fondi della Cassa Depositi e Prestiti, immettiamo nel circuito economico locale una consistente quantità di denaro utile ad arginare gli effetti della crisi economica e l'emorragia di posti di lavoro – spiega l'assessore al Bilancio, Rocco Lisi

- Con i soldi del 'Salva Enti' potremo evitare di ricorrere alle anticipazioni di tesoreria, risparmiando il relativo costo degli interessi e avendo, per conseguenza, una maggiore disponibilità di risorse per i servizi da erogare ai cittadini"

. Lisi, il direttore generale Mario Pazzaglia e il dirigente dei Servizi finanziaria, Carlo Di Cesare, "hanno svolto un ottimo lavoro tecnico, riconosciuto anche dalla Corte dei Conti, e ottenuto un risultato eccellente nella relazione con le istituzioni coinvolte in questa complessa procedura – commenta il sindaco

- Le decisioni assunte a Roma, ai massimi livelli istituzionali, certificano la fondatezza e la linearità del percorso intrapreso dall'Amministrazione comunale per risolvere in modo strutturale la crisi finanziaria del Comune.

Questi non sono i pannicelli caldi applicati in passato, e che hanno prodotto ustioni, né sono l'effetto di magiche pozioni, che hanno lasciato l'amaro in bocca ai foggiani una volta cessato l'effetto.

Abbiamo lavorato seriamente e con impegno per raggiungere questo e molti altri obiettivi che stanno ricostruendo il senso stesso della missione istituzionale del Comune di Foggia: niente più sprechi, servizi più efficienti, maggiore efficacia dell'azione di governo.

L'ho detto e lo ribadisco, di qui alla fine della consiliatura potremo mettere visibilmente a frutto il gran lavoro svolto – conclude Gianni Mongelli – È ciò che si aspettano i cittadini ed è ciò che temono i nostri avversari politici, vecchi e nuovi".

da Foggiatoday

SAN GIOVANNI ROTONDO – “Padre Pio vuole che lo guardiamo in faccia e che lui possa guardare noi”

Pubblicato : domenica, 2 giugno 2013

Ieri le celebrazioni dell'ostensione perenne delle spoglie mortali di San Pio da Pietrelcina. Migliaia di fedeli sono giunti a San Giovanni Rotondo. Confermato il "no" al trasferimento del cuore del Santo

 

Grande festa per i frati Cappuccini e soprattutto tra i fedeli di Padre Pio, giunti in tanti a San Giovanni Rotondo per la messa solenne che ha avviato la venerazione permanente delle spoglie mortali di San Pio di Pietrelcina, il frate delle stimmate.

Da palazzo di città sventolavano le bandiere, mentre in strada i pellegrini fremevano per l'apertura delle porte della chiesa inferiore. La messa solenne è stata celebrata nella chiesa progettata da Renzo Piano, dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi.

''Sostando davanti alle spoglie del santo – ha detto il cardinale Amato – i pellegrini riprenderanno il colloquio con Padre Pio''. ''Con l'opportuna ostensione perpetua del suo corpo Padre Pio – ha aggiunto – vuole essere più vicino a noi. Vuole che lo guardiamo in faccia e che anche lui possa guardarci negli occhi".

Dalle 13.15 di ieri, 1 giugno, le spoglie del frate delle stimmate sono dunque nuovamente visibili e questa volta per sempre. Diciassette mesi fa furono cinque milioni e mezzo le persone che pregarono davanti alle reliquie, tra esse anche papa Benedetto XVI, in visita il 21 giugno 2009.

Da allora sono passati quasi quattro anni. I resti di San Pio sono stati nel frattempo trasferiti nella cripta dell'adiacente chiesa nuova realizzata dall'architetto Renzo Piano, ma le richieste di una nuova ostensione non si sono interrotte.

Con telefonate, e-mail e lettere – hanno fatto sapere i Cappuccini – in tanti hanno espresso il desiderio di poter vedere i resti del Santo. E, d'accordo con la Diocesi di Manfredonia Vieste San Giovanni Rotondo, si è così deciso per una nuova esposizione, questa volta permanente.

Il corpo di san Pio resterà nello stesso luogo, cioè nell'intercapedine del plinto centrale della chiesa inferiore, custodito in un'urna di vetro, dove ieri, al termine della celebrazione, hanno reso omaggio i frati, i concelebranti, le autorità.

L'avvio della ostensione è avvenuto in un clima sereno, nonostante le polemiche di questi ultimi giorni culminate con la netta presa di posizione del Consiglio comunale che giovedì scorso, in una seduta monotematica, all'unanimità ha detto che il cuore di San Pio deve rimanere a San Giovanni Rotondo.

Una presa di posizione, questa, scaturita dalla intenzione dei frati annunciata qualche settimana fa a Pietrelcina – in occasione del 126/esimo anniversario della nascita del santo – dal ministro provinciale dei Frati Minori, frate Francesco Colacelli, di trasferire il cuore di Padre Pio nella sua città natia.

Amministrazione comunale e frati, nel d-day di Padre Pio, hanno messo da parte i motivi di attrito ed entrambe le parti hanno deciso di vivere in serenità questo momento:

"Auspichiamo che i pellegrini che vengono a San Giovanni Rotondo, sostando davanti alle spoglie mortali del Santo cappuccino – ha detto durante la celebrazione solenne l'arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro – avvertano il richiamo e il monito ad una vita santa, vissuta nella fedeltà a Cristo e nell'amore alla chiesa".

''E' un giorno di festa'', ha detto il vicario generale dell'ordine dei Frati Minori Cappuccini, Stefan Kozuh. "L'ostensione perenne – ha aggiunto – è stata decisa nella certezza di poter rinnovare i benefici spirituali suscitati dalla precedente ostensione"

Annuncio promozionale I frati e l'arcivescovo hanno ritenuto opportuno rispondere positivamente alle domande dei fedeli rinnovando quella tensione spirituale colta durante l'ostensione

- dal 24 aprile 2008 al 24 settembre 2009 – e, in particolare, per risvegliare nei cuori dei tanti pellegrini la fede, virtù di cui Padre Pio è stato, e continua ad essere, un testimone esemplare con i suoi scritti, con la sua spiritualità e, soprattutto, con la coerenza della sua vita. In serata si è svolta una fiaccolata in cui tutta la comunità del centro garganico ha espresso il “no” al possibile trasferimento del cuore del frate con le stimmate.

da Foggiatoday