FOGGIA – Gestione rifiuti, i dipendenti rischiano il posto
La Regione dovrà prolungare l'ordinanza che consente all'Amiu di Bari di operare a Foggia
Il Comune di Foggia di nuovo con l’acqua alla gola nella gestione dei rifiuti. La prossima settimana potrebbero partire le lettere di licenziamento per i 320 dipendenti foggiani se la Regione Puglia non prolungherà di altri sei mesi l’ordinanza dell’otto gennaio scorso che consente all’Amiu di Bari di operare a Foggia.
I lavoratori finirebbero nuovamente nel tritacarne della disoccupazione, la città sarebbe immersa nei rifiuti. L’amministrazione Mongelli ne porterebbe per intero il peso.
L’ ordinanza scade l’otto luglio come il contratto di servizio tra Comune e Amiu. Non essendoci ad oggi la proroga, l’Amiu dovrebbe attivare le procedure per i licenziamenti.
L’amministrazione ha deciso di entrare in Amiu acquisendo il 30 per cento delle azioni. Ma la delibera con la manifestazione di interesse, che serve alla Regione per motivare una proroga in vista di una gestione definitiva dell’intero ciclo dei rifiuti, è stata licenziata dall’esecutivo Mongelli solo giovedì.
L’amministrazione poteva approvare la sola delibera di giunta, ha invece inteso coinvolgere il Consiglio. Questo ha determinato ritardi e un clima di incertezza sia a Bari che tra i lavoratori foggiani. Ieri il sindaco ha ricevuto una delegazione dei rappresentanti aziendali di Cisl, Uil e Ugl ai quali ha assicurato che il Consiglio si terrà martedì mattina
. I sindacati hanno ribadito che sono favorevoli alla soluzione Amiu e «non ad altre». Perché stando ad alcuni rumors di Palazzo ci sarebbe un fronte trasversale composto da pezzi del Pd e del centrodestra che spingerebbe per una società in house rimettendo in ballo la Smat, società che ha perso il ricorso al Tar contro l’Amiu.
Antonella Caruso da Corriere del Mezzogiorno/Foggia