BARI – È corsa a ostacoli per legge regionale su gestione rifiuti
Ore febbrili per la legge che regolamenterà, per la prima volta dopo la gestione commissariale, il sistema di raccolta, trattamento e valorizzazione dei materiali di risulta in Puglia.
Gli uffici dell’assessorato regionale alla Qualità dell’Ambiente lavorano per recepire o respingere le osservazioni inviate entro la scadenza del 15 luglio.
Si corre per preparare il testo definitivo del piano regionale dei rifiuti, farlo discutere in commissione, dargli l’ok nel consiglio regionale di fine luglio. Il presidente della giunta regionale, Nichi Vendola, e l’assessore competente, Lorenzo Nicastro, vorrebbero fare presto.
Ci sono però una serie di questioni di carattere procedurale che inducono a ipotizzare uno slittamento a settembre. Le posizioni in campo sono state formalizzate, ma non è da escludere che dall’evoluzione del quadro politico nazionale, in fibrillazione per i problemi legati alla posizione del ministro Pdl Angelino Alfano, possano discendere ripercussioni anche a livello locale e determinare la formazione di «strane maggioranze» intorno a inevitabili pressioni.
Al momento si sa che parte delle organizzazioni sindacali (Cisl e Uil) e Confindustria Puglia continuano a credere fermamente che per una corretta chiusura del ciclo di gestione rifiuti occorra puntare sulla valorizzazione termica dei rifiuti.
Poi c’è il partito di chi vuole che dal piano regionale dei rifiuti venga stralciata la parte relativa a discariche e impiantistica. Il centrosinistra parrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) ricompattato sugli inceneritori solo come extrema ratio.
In questo contesto politico, da Sel, il capogruppo Michele Losappio ribadisce la necessità che nel piano sia più evidente di quanto appare ora una scelta di campo, «un’ulteriore sottolineatura – la chiama Losappio – al fine di definire in maniera inequivoca la scelta politica della Puglia per la residualità degli impianti di incenerimento e il recupero di materia».
Il Pdl, alla conferenza programmatica sui rifiuti, ha ribadito con il capogruppo Ignazio Zullo il suo convinto sì all’incenerimento, ma senza irrigidimenti. «Saremo rispettosi di ciò che dice la legge» è la posizione.
Giuseppe Armenise da La Gazzetta del Mezzogiorno