Ultime Notizie da Foggia e dalla provincia di Foggia

Rassegna della stampa locale e comunicati delle Associazioni

Siti web e servizi internet - il tuo business online


Audiofon Apparecchi acustici AUDIOFON A FOGGIA E LUCERA: esame dell'udito gratuito
Apparecchi acustici e assistenza a 360 gradi



Foggia cresce? invia un'email a [email protected]

Bioecoagrim: “se ci fosse volontà politica si risolverebbe tutto”

Pubblicato: sabato, 19 settembre 2015 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

logoLucera – Riceviamo e di seguito pubblichiamo in formato integrale:
”Condividiamo e apprezziamo le dichiarazioni, pubblicate su “La Gazzetta del Mezzoggiorno”, del Presidente del WWF di Foggia, Carlo Fierro, a proposito dell’importanza degli impianti di compostaggio; nel merito il Presidente sostiene con vigore questo tipo di impianto e condivide l’iniziativa di crescita IMPRENDITORIALE presentata dal Sindaco di San Severo, Avv. Miglio Francesco, per l’approvazione e l’insediamento di un impianto di compostaggio in zona ex Safab. Gli ambientalisti, che rappresentano la cittadinanza attiva nella difesa dell’ambiente , ma anche della salute, hanno il “dovere civico” di interloquire e sferzare giusti interventi, laddove sono sostenibili; pertanto le dichiarazioni del WWF,gettano uno squarcio di luce sulla necessità di salvaguardare gli impianti di compostaggio esistenti, come quello della Bioecoagrim srl, sebbene dalla lettura dell’articolo del “la Gazzetta del Mezzoggiorno” del 14/09/2015, intitolato “”COMPOST, LA RICETTA DEL WWF””, si percepisce – ma solo per l’impostazione data, dal giornalista, alle dichiarazioni – una sorta di contrarietà verso l’impianto, e , al contrario , di elogio verso il “primo cittadino” di Lucera. 

Sorvolando, tuttavia, su tale “indiscrezione” del giornalista, siamo pienamente concordi con il WWF che, a fronte degli innegabili benefici ambientali di questi impianti, che non riproponiamo in questa sede, vi è, a dire del Presidente“”…..il problema delle emissioni odorose devono essere individuate e risolte.“ ”Ed è proprio sulle parole “individuate e risolte”, che ci vogliamo soffermare: due parole che racchiudono, in un certo senso, tutta la vicenda della Bioecoagrim e che, se da un lato ci infondono soddisfazione, dall’altro, (non possiamo negarlo) ci lasciano increduli e indignati , nei confronti di chi, appunto, continua ad avere una posizione netta e di scontro verso l’impianto di compostaggio di Lucera: per fortuna, solo il Sindaco Tutolo e l’Arpa Puglia, che, a sostegno delle loro argomentazioni, non lasciano infatti spazio al confronto e ad alternative di sorta per la soluzione del “caso” Bioecoagrim. Ciò detto, a scopo di precisione – tralasciata , anche questa, dal redattore dell’articolo – evidenziamo che l’ultimo campionamento dell’area effettuato dall’Arpa, erroneamente riportato nell’articolo della Gazzetta del Mezzoggiorno come “recente” e “nuovo”, è stato effettuato solo per un giorno nel lontano mese di settembre 2014, e le simulazioni di ricaduta al suolo delle emissioni odorigene, INDIVIDUATI dall’Arpa, in quell’occasione, sono da considerarsi parziali, e non rappresentative di un monitoraggio continuo ed in linea con l’attività a pieno regime; circostanza confermata anche dagli stessi funzionari dell’ Arpa nella medesima relazione. E ancora di più, Il sopralluogo e il prelievo sono stati effettuati senza alcun contraddittorio, tant’è che la relazione dell’Arpa è stata ampiamente contestata, rilievo per rilievo, con nostra nota del 24/03/2015; eppure laBioecoagrim srl aveva dato a luglio 2014 , durante la convocazione tenutasi fra vari Enti Istituzionali il 30/07/2014, quindi, in data antecedente ai sopralluoghi, la piena disponibilità a fare installare, anche a proprie spese, i ricettori suggeriti dalla stessa Arpa al fine di captare le emissioni odorigene dell’impianto per non confonderle con quelle di altre siti. Stranamente ancora oggi, nessun naso elettronico è stato installato ai confini dell’azienda, al fine di monitorare in tempo reale le emissioni odorigene prodotte dalla Bioecoagrim, dando così adito a chiunque di continuare a colpevolizzare l’azienda per tutte le “puzze” che si sentono in Italia e nelle isole minori. Di contro, alle accuse strumentali e generiche, sparate a mucchio, da anni, dal Sindaco di Lucera e dell’Arpa Puglia, si contrappone un’azienda, la Bioecoagrim , che ha presentato un progetto per “RISOLVERE” definitivamente il problema delle proprie emissioni odorifere; progetto che sia l’Arpa Puglia, sia il sindaco di Lucera si ostinano ad ostacolare con il loro diniego. Il progetto propone la realizzazione di un nuovo impianto da affiancare a quello esistente, allo scopo di trasformare il processo produttivo in ambiente anaerobico; l’ impianto anaerobico eliminerebbe le “esalazioni” nauseabonde, e i rifiuti macerati nell’impianto anaerobico, oramai esausti da odori, continuerebbero poi il processo di trasformazione nel vecchio impianto che sarà attivato anche per il multi materiale da differenziare dando lavoro anche a centinaia di altre persone. Purtroppo però il sindaco contrasta questo progetto , accecato, evidentemente, da congetture personali, e disattende completamente la proposta di riconversione dell’impianto che abbatterebbe, totalmente , gli odori nauseabondi, anche in loco. Si spera in un confronto pubblico, richiesto anche dallo stesso Sindaco di Foggia, con tutte le Istituzioni per chiarire e poter smentire quanto afferma il Sindaco di Lucera, che continua a non capire e ad ignorare che la realizzazione dell’impianto ANAEROBICO in affiancamento a quello aerobico già esistente, comporterà necessariamente la riduzione del quantitativo di rifiuti in ingresso che passerebbero dagli attuali t 232.000 alle t 190.000 annue ed eliminerebbe completamente gli odori emessi dalla Bioecoagrim. Evidentemente fa comodo dare la colpa all’azienda di compostaggio per tutte le puzze che appestano Foggia e Lucera, per salvaguardare i veri untori colpevoli di tali miasmi. Se ci fosse la volontà politica e delle Istituzioni, si potrebbe superare ogni ostacolo e si potrebbe arrivare, in tempi rapidi, a risolvere definitivamente la problematica almeno degli odori prodotti in loco dalla Bioecoagrim”.

da StatoQuotidiano

 

FacebookLinkedInWhatsAppMySpaceEvernoteGoogle+Twitter
Inizio pagina

Scrivi un commento