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 BARI – la Regione ‘garantisce’ con 300mila euro – Progetto dʼinserimento sociale con la Banca Popolare Etica Casa agli emigrati,

Pubblicato: venerdì, 12 novembre 2010 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

 “Stando agli ultimi dati emergenti dal rapporto effettuato dalla Caritas Italiana sull’attuale volto della povertà, delle emergenze della crisi e dell’inclusione/ esclusione sociale, la Puglia si inserisce tra le regioni in cui c’è il più alto tasso di discriminazione e il più basso di integrazione”.
A dirlo, l’assessore regionale alle Politiche giovanili e Cittadinanza sociale, Nicola Fratoianni che, in risposta a queste ‘scintillanti’ statistiche e in controtendenza rispetto al resto del Paese, “che tratta il tema dell’immigrazione collegandolo costantemente a quello della sicurezza e dell’emergenza”, ha presentato una ‘Puglia aperta e solidale’.
Si tratta di un progetto che la Regione ha avviato insieme alla Banca Popolare Etica, basato sulla costituzione di un Fondo di garanzia pari a 300 mila euro, che serve a consentire l’accesso alla casa ai cittadini emigrati.
 Detto in soldoni, la Regione si fa garante per uomini e donne immigrati, in regola ma svantaggiati e in difficoltà, che necessitano di un prestito per il dispiego di quelle pratiche e procedure per le quali occorre un sostegno finanziario, in modo che possano rivolgersi tranquillamente alla Banca per richiedere un microcredito (si attingerà ai 300 mila euro in caso di insolvenza).
 Il tetto massimo di prestito per singolo individuo sarà di 2500 euro. Scopo del progetto non è soltanto agevolare il microcredito, ma creare anche un reale ed effettivo contesto di integrazione: partendo dall’elemento ‘casa’, si cercherà infatti di realizzare una ‘rete’ che consenta agli immigrati di contare sull’appoggio di rapporti pseudo-famigliari trasversalmente concepiti. Ed è qui che entra in gioco un ulteriore soggetto:
 le Asia (agenzie sociali di intermediazione abitativa). Compito di queste agenzie, diffuse sul territorio, è fare da intermediari tra i soggetti interessati e la Banca, occupandosi di quella che potrebbe essere definita una ‘prima conoscenza’ dell’immigrato, finalizzata a verificare le condizioni soggettive ed effettuare una selezione in base alle necessità e ai bisogni, garantendo che il soggetto sarà in grado di pagare le piccole rate mensili.
 Il progetto ‘Puglia aperta e solidale. Diritto alla casa. Diritto di cittadinanza’ va considerato quasi un ‘fiore all’occhiello’ per la nostra Regione, in questo momento delicato, in cui il tema dell’immigrazione compie passi considerevolmente importanti, sia in positivo che in negativo. Pertanto l’assessore Fratoianni ha espresso “soddisfazione ed orgoglio per aver aggiunto un apprezzabile tassello alle politiche di accoglienza”.
 Corinna Trione da quotidianopuglia.it

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