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ARCHIVIO ULTIME NOTIZIE DA FOGGIA E PROVINCIA dal 1 GENNAIO 2007 al 15 AGOSTO 2010


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Buon Ferragosto ( 15/8/2010)
BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!

Buon Ferragosto se siete sotto l’ombrellone, se state in casa col condizionatore, se - ahivoi - siete al lavoro (come questa redazione).
Buon Ferragosto! Se siete stanchi di "scaldarvi" per Berlusconi, Fini, Casini, Bersani, Di Pietro, Vendola e Bossi, se siete angustiati dalla crisi e dal malcostume italico, se avete seri dubbi che il futuro possa essere migliore.
Buon Ferragosto! Ovunque voi lo passiate.
Buon Ferragosto anche per quelli che sognano Foggia e la sua provincia migliore di quella che e', e anche per quelli che, invece, non sognano piu'.

Lo staff di foggiaweb.it
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Autopsia: bimbo di Foggia azzannato a morte alla giugulare (14/8/2010)

L'autopsia sul corpo di Pasquale Pio Meola – il bimbo di due anni morto due giorni fa per le conseguenze di un’aggressione da parte di un cane rottweiler - ha confermato che è risultato letale il morso avuto nella parte sinistra del collo con avulsione traumatica della clavicola e della vena giugulare, che ha determinato l’insorgere di un’ischemia cerebrale. L’esame necroscopico è stato compiuto dal medico legale Stefano D’Errico.

L'aggressione di una femmina di Rottweiler, di proprietà della famiglia Meola, avvenne lo scorso 6 agosto nella tenuta del nonno alla periferia di Foggia. Con l’accusa di omicidio colposo è indagato il padre della vittima, un autotrasportatore di 33 anni.
L’uomo all’inizio raccontò che erano stati cani randagi ad aggredire il figlio; successivamente è stato accertato che era stata una sua negligenza nella custodia di uno dei due Rottweiler che vivono nella tenuta a causare la tragedia.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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«Puglia e Basilicata sono a rischio desertificazione» (14/8/2010)

La sfida per il Pianeta nel prossimo decennio sarà quella della lotta alla desertificazione: il fenomeno minaccia il 44% delle terre coltivate sul Pianeta e studi recenti indicano che le zone aride non solo occupano fino al 41,3% della superficie terrestre, ma sono anche la «casa» di 2,1 miliardi di persone, cioè circa una persona su tre. Le stime parlano di oltre un miliardo di persone sul Pianeta in circa 100 Paesi, la cui sopravvivenza viene messa a rischio.

E' quanto afferma l’Onu, che ha deciso di dedicare ai deserti e alla lotta contro il fenomeno desertificazione il decennio 2010-2020. Il lancio di questo impegno a livello globale è previsto lunedì prossimo a Fortaleza, in Brasile, in occasione della seconda Conferenza internazionale su cambiamenti climatici, sostenibilità e sviluppo nelle regioni semi-aride. Di fatto, terribili siccità come quelle vissute oggi nella regione del Sahel, fra Niger, Ciad e Mali, per il segretario della Convenzione Onu per la lotta alla desertificazione, Luc Gnacadja, «non necessariamente finiscono in una simile tragedia, ma accadono e continueranno ad accadere, a meno che non ci sia un’azione risolutiva che cominci ora per il prossimo decennio, ponendo fine a questi drammi».

E considerando gli scenari dell’emergenza clima e il progressivo aumento degli eventi estremi, «è evidente – ha aggiunto Gnacadja – che i fenomeni di siccità diventeranno più intensi e frequenti in posti già colpiti e si presenteranno anche in nuove aree». A livello globale, di fatto la popolazione è in costante aumento e il nuovo business è la caccia a nuove terre da coltivare.

Ecco le coordinate del fenomeno desertificazione, nel mondo e in Italia:
- CHE COS'E': per desertificazione si intende il processo che porta ad una riduzione irreversibile della capacità del suolo di produrre risorse. Costituisce una minaccia per le regioni aride, semi aride e sub umide e secche presenti in tutti i continenti;
- TERRA FERTILE PERSA OGNI ANNO: a causa di siccità e desertificazione ogni anno si perdono 12 milioni di ettari di terra, un’area grande quasi quanto lo Stato del Benin;
- ITALIA: secondo il Corpo forestale dello Stato, oltre il 21% del territorio nazionale è a rischio di desertificazione. In pericolo sarebbero soprattutto 5 regioni: Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Secondo dati Legambiente, che aggiunge anche Campania e Molise all’elenco delle regioni minacciate, la situazione è particolarmente grave in Sardegna, dove a rischio è oltre la metà del territorio regionale, mentre l’11% è già colpito dal fenomeno;
- NEL MONDO: la situazione è drammatica in Africa, dove il 73% delle terre aride coltivate sono interessate dal degrado e dalla desertificazione, ma esistono vaste aree colpite o a rischio anche in Asia, in America Latina e nel Nord del Mediterraneo, oltre che in Usa e Russia;
- LA CACCIA A NUOVE TERRE: Secondo la Fao, il nuovo Eldorado è l'Africa, lo stesso continente che soffre di più del fenomeno desertificazione. Negli ultimi anni milioni di ettari di suolo fertile in Paesi come Mali, Ghana, Etiopia e Madagascar sono stati affittati o venduti a investitori stranieri, per produrre biocombustibili o produrre cibo per altri Stati, a discapito delle risorse della popolazione locale.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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TROIA-ATESSA E I RITI DELLA SETTIMANA SANTA (14/8/2010)


Si è tenuto ieri pomeriggio nell’Aula Consiliare del comune di Atessa (Ch), in occasione dell’edizione estiva della rappresentazione della ‘Passione vivente’, il previsto gemellaggio tra la locale fondazione ‘Ate-Tixe Studium’ e il gruppo ‘Amici Passione Vivente Troia’.
Entrambi i sodalizi da oltre vent’anni organizzano lo spettacolo, con tanto di attori, comparse, scenografie, abiti d’epoca che riproduce i momenti legati alla Passione di Cristo. Visibilmente soddisfatti i troiani Antonio Marino e Carlo Rubino e l’atessino Giuseppe Rancitelli che rappresentano le due organizzazioni. Presenti anche rappresentanti dello Staff dell’organizzazione che opera nella città della provincia di Chieti.
La cerimonia ufficiale che ha dato vita al gemellaggio è stata suggellata da uno scambio di doni alla presenza dei rappresentanti delle due Amministrazioni Comunali: per Troia, l’assessore alla Cultura Renato Ciccarelli, per Atessa il sindaco Nicola Cicchitti.
L’incontro sottolinea la vivacità culturale delle città di Troia e di Atessa, suggestivi scenari naturali dei riti della Settimana Santa, e mette in evidenza lo sforzo compiuto nella ricerca e nella ricostruzione storica degli eventi legati, appunto, alla Passione di Cristo.
Numerosi gli attori del Gruppo Teatrale Troiano, che integra le sue attività con il gruppo ‘Amici Passione Vivente Troia’, che al termine della serata hanno partecipato alla sfilata per le vie della città di Atessa. Sempre forti le emozioni vissute, legate ad un momento devozionale intenso e molto sentito dalle nostre popolazioni.
Surreale l’atmosfera creata dai tanti appassionati, operai, scenografi, attori, che hanno operato in un clima caldo e umido ai limiti della sopportazione. Il gemellaggio si inserisce nel quadro delle iniziative di carattere culturale legate al circuito delle attività promozionali turistico-religiose, da attivare attraverso la valorizzazione delle identità territoriali e la salvaguardia della memoria delle tradizioni popolari
da Il Corriere del Sud
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APRICENA - AL VIA SUONINCAVA 2010 (14/8/2010)


Ritorna con l’estate “SuonInCava” e il fascino dell’anfiteatro naturale della Cava Pizzicoli di Apricena. La kermesse musicale, giunta alla sua XI edizione, riporta nelle viscere della terra la magia dei suoni e dei colori. Quattro serate per cinque concerti.
Una molteplicità di generi: rock, folk, jazz, bossa nova, teatro-canzone. Apertura il 16 agosto con la Bandabardò (ingresso 8 euro). Martedì, 17 agosto, sarà il turno di Nicola Conte in “Jazz Combo” (ingresso 7 euro).
Un ensemble di grandi musicisti presenta dal vivo le raffinate visioni musicali di Nicola Conte, già espresse dal celebre dj/produttore/musicista in album straordinari come "Other Directions", Rituals" ed il nuovo "The Modern Sound of Nicola Conte. Un live jazz apprezzatissimo dal Giappone agli USA così come nei migliori club europei. Mercoledì, 18 agosto (ingresso 7 euro), ci sarà Andrea Rivera con “Me li suono e me la canto”.
Attore, comico e musicista, conosciuto dal grande pubblico per i suoi interventi, nei panni del "citofonista", nella trasmissione “Parla con me” di Serena Dandini su RAI 3 con cui collabora da diversi anni. A seguire: Round Midnight con gli Etnia Supersantos.
La chiusura dell’undicesima edizione di SuonInCava, giovedì 19 agosto, sarà affidata alla PFM “Premiata Forneria Marconi” (ingresso 12 euro). “Nel 2010 la manifestazione – dichiara Nunzio Francalancia (Presidente dell’Associazione Culturale SuonInCava) – proseguendo l’avventuroso e stimolante percorso di ricerca musicale che ha intrapreso fin dalle sue origini, intende valorizzare, da un lato, il ruolo di una cava attiva, affascinante e ricca di una lunga storia secolare e, allo stesso tempo, uno spazio notturno, un punto d’incontro di generazioni cresciute attraverso l’universale linguaggio della musica.
L’evento diviene ogni anno un “richiamo sonoro” per avvicinare, attraverso SuonInCava, culture, suoni e colori, così da ottenere una commistione di espressioni, che rappresentano il meglio della tradizione musicale”.
da Il Corriere del Sud
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Manfredonia, chiuso al traffico il tratto tra piazzetta Mercato e corso Roma (14/8/2010)

Il 14 e 15 agosto in via sperimentale una zona di Manfredonia verrà chiusa al traffico veicolare. Riguarda il tratto compreso tra Piazzetta Mercato e Corso Roma.L'intervento è inteso ad eliminare una pericolosa situazione segnalata dai cittadini e che si verfica tra Corso Manfredi e Via Santa Chiara, all'incrocio con la parte più stretta dell'arteria.
In quel punto le auto non avendo abbastanza visuale, possono mettere a rischio l'incolumità dei cittadini, altri veicoli percorrono la strada anche ad elevata velocità, mentre durante il passeggio quotidiano si verificano imbarazzanti situazioni in cui code di auto aspettano il passaggio dei pedoni, e quindi rimanendo in moto, immettono nell'aria ossido di carbonio a scapito dei passanti.
Per cui l'Assessore alla Sicurezza Anna Rita Prencipe e il Comandante dei Vigili Mariano Ciritellla, sono corsi ai ripari per andare a sperimentare un servizio che potrebbe essere esteso anche a più giorni durante l'anno.

Saverio Serlenga da Teleradioerre
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Coppa Italia, L'Aquila - Foggia 1-2 (14/8/2010)


Esordio con vittoria esterna per il nuovo Foggia di Zeman; al Fattori di L'Aquila i rossoneri si impongono due a uno nella gara innagurale del turno eliminatorio della Coppa Italia Lega Pro. Davanti a circa duecento tifosi rossoneri vanno a segno Insigne e Sau. Provvisorio pari abruzzese di Galli. Finisce due a uno, mercoledì satanelli di nuovo in campo a Vasto contro il Giulianova.

Antonio Di Donna da Teleradioerre
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FOGGIA - Aggrediti da ambulante due agenti di Polizia municipale (14/8/2010)

Pomeriggio movimentato oggi in piazza XX Settembre, dove nell'ambito dei controlli della Polizia municipale per contrastare il fenomeno dell'abusivismo commerciale in occasione della festa patronale, due vigili urbani sono stati aggrediti da parte di un ambulante regolare. Per consentire il passaggio della processione un agente ha chiesto al
venditore palloncini di spostarsi sul marciapiedi. Pronta la reazione dell'uomo, che per tutta risposta, ha sferrato un colpo in pieno volto all'agente.
Di lì a poco è seguita una colluttazione che per fortuna non ha portato a conseguenze più gravi, grazie anche all'intervento di altre pattuglie allertate via radio. Sul posto è giunta anche autoradio dei Carabinieri, che viste le lesioni provocate ai due agenti, ha provveduto a fermare l'uomo portandolo in caserma.
I due agenti sono stati medicati al Pronto Soccorso. Ne avranno, uno per 10 giorni, mentre per l'altro, che ha ricevuto il colpo in viso, si attende l'esito dei raggi al volto.

Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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Controlli Cc su litoranea Sud. Dal Comune presunta ‘inagibilità’ dell’area (14/8/2010)
L'ex sindaco di Manfredonia Paolo Campo, il dir.F.Zoccano durante l'incontro a novembre 2009 con i residenti del Villaggio Ippocampo (copyright Stato)


LE PASSATE POLEMICHE FRA EX SINDACO E RESIDENTI
Lo scorso primo novembre 2009, il “Consorzio Ippocampo”, presieduto da Francesco Zoccano (Amministratore del Consorzio e direttore di ragioneria del Comune) incontrò nella sala consiliare del Comune gli amministratori dei condomini dell’area residenziale del villaggio turistico, al fine di discutere “la situazione gestionale del Consorzio”, ma anche le “prospettive future” alla base dello stesso progetto.
Fra i presenti nella sala consiliare: l’ex sindaco di Manfredonia, Paolo Campo, e il liquidatore della Iti srl (vedi nota in seguito), Franco Manfredi.

Il Consorzio Ippocampo annoverava al tempo 140 consorziati; consorziati che rappresentavano circa il 12% della volumetria della zona.
La costituzione del Consorzio è stata redatta in base all’Accordo transattivo preliminare, del 26 febbraio 2008, tra Comune e liquidatore della stessa Immobiliare L’accordo transattivo preliminare. Come detto, il gruppo è convalidato ad agire purché vi aderiscano “proprietari rappresentanti almeno il 60% (sessanta per cento) della volumetria dell’intero Villaggio Ippocampo”.
Al momento dell’incontro emersero difficoltà per il raggiungimento del “60% di partecipazione, quota minima prevista”, per l’attivazione del Consorzio. Gli scenari che potrebbero aprirsi pertanto ad oggi non sono ancora prevedibili. La municipalità di Manfredonia, da un punto di vista amministrativo, non dovrebbe (nè potrebbe) consentire la chiusura dell’area residenziale di Ippocampo.
Il Comune è tenuto infatti ad un accollo “diretto” dell’onere gestionale del villaggio: un”indicazione richiesta dalla stessa Curatela Fallimentare della Iti ( in merito penderebbe un giudizio davanti al Consiglio di Stato). Il presidente del Consorzio (rappresentante del Comune, al tempo l’ex sindaco Paolo Campo) e il liquidatore dell’ITI srl Franco Manfredi cercarono durante l’incontro di novembre di chiarire le motivazioni alla base della costituzione del gruppo.
Motivazioni che, per gli imprenditori e residenti della Riviera Sud, non furono al tempo “abbastanza chiare”.

VILLAGGIO IPPOCAMPO: TUTTO NACQUE DA UN’IDEA DI PICARDI
Nel 1969, da un’idea dell’imprenditore di Barletta, Francesco Picardi, coadiuvato dai figli Vincenzo Dario e Pasquale, nacque la I.T.I . , Immobiliare Turistica Ippocampo srl, con due miliardi (di vecchie lire) di capitale versato.
Il progetto, all’epoca avveniristico, si fondò sulla realizzazione di un mega villaggio turistico, per la fruizione del turismo locale (per investitori o meno). Nell’oggetto sociale della ditta furono diverse le attività previste: dalla costruzione degli edifici alla gestione degli alberghi, dai bar ai ristoranti, dalle pensioni ai camping e alle spiagge, fino alle tendopoli.

I TERRENI ACQUISTATI DALLA IMMOBILIARE- LE DIVERSE PROROGHE PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI
Al tempo, la Iti immobiliare acquistò diversi terreni nell’area, così iniziando i lavori per la costruzione del villaggio. La società ottenne anche dei finanziamenti da banche del territorio (SanPaolo, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Popolare dell’Irpinia).
Ad agosto del 1975 (28) l’Iti stipulò, con il Comune di Manfredonia, una convenzione urbanistica, per l’attuazione del piano generale di lottizzazione di un terreno di 1.159.213 metri quadrati (un terreno dove la società costruttrice si impegnò, tra l’altro, ad eseguire opere di urbanizzazione: illuminazione, strade, fogna, etc).
Una convenzione della durata complessiva di 10 anni.

A CARICO DELL’ITI LA COSTRUZIONE DEL DEPURATORE, LE PROROGHE NELLA CONVENZIONE, LA VENDITA SELVAGGIA DI APPARTAMENTI PER “FARE CASSA”
Il 13 gennaio del 1978, ad integrazione della Convenzione sudetta, la ITI si assunse anche l’obbligo di costruire il depuratore per i rifiuti liquidi nell’area. Ovviamente, per “fare subito cassa”, l’immobiliare turistica di Picardi cominciò a vendere subito villette, bilocali, ma anche appartamenti a schiera, in fase di ultimazione di lavori e di accatastamento. Tuttavia la stessa turistica immobiliare non riuscì a rispettare l’ultimazione di tutte le opere di urbanizzazione che il Comune aveva richiesto.
Nel 1986 la situazione economica, per l’immobiliare, divenne “preoccupante”. Mentre tre anni dopo, il primo luglio del 1989, la convenzione urbanistica del 1975 venne modificata, con cessione da parte della ITI in proprietà al comune di Manfredonia, degli immobili relativi, ma senza la consegna del “possesso materiale” delle strade dei parcheggi e dei suoli sui quali completare la lottizzazione. Lottizzazione (scuole, impianti sportivi, ecc) che l’Iti doveva completare entro il 31 dicembre del 1992.
L’otto luglio del 1994 fu stabilita un’ulteriore proroga del termine per la urbanizzazione fissata al tempo il 27 gennaio del 1997, precisando come “gli impianti di tutti i servizi” dovevano “passare” al Comune di Manfredonia, con completamento degli stessi fissato, come detto, entro il 27 gennaio del 1997.

L’OBBLIGO NELLA MANUTENZIONE
Con il passaggio di proprietà degli impianti al comune sarebbe stato trasferito anche l’obbligo della loro manutenzione: fino al momento del mancato trasferimento l’obbligo di manutenzione rimaneva a carico della ITI. Il 27 gennaio del 1997 avvenne la scadenza degli effetti della convenzione del 19 agosto del 1975 senza però che il Comune di Manfredonia riuscì ad “assumersi la proprietà delle opere di urbanizzazione” sostenendo infatti che le stesse opere erano “ancora incomplete”, con la gestione che passò dunque “a carico dei lottizzanti (ITI)”.
Il 3 dicembre del 1997, gli ingegneri Di Bari e Bisceglia incaricati dal Comune accertarono come “non ultimati” i lavori di urbanizzazione nell’area, sia per opere difformi che per quelle non realizzate, per un totale complessivo di 3 miliardi delle vecchie lire.

LA CRISI DELLA IMMOBILIARE TURISTICA
Tuttavia, con il passare del tempo, la Iti non riuscì più a pagare in tempo gli istituti di credito, con i quali l’immobiliare turistica aveva contratto dei finanziamenti: la situazione determinò un peggioramento della quadro commerciale dell’impresa, culminato nella procedura del concordato preventivo aperto nel 1996, e ammesso nel 2007 con un decreto del Tribunale di Foggia.
Il 3 febbraio del 1998, il Comune di Manfredonia per recuperare le somme per il completamento delle opere di urbanizzazione citò in giudizio la stessa ITI ed i suoi fideiussori, che a loro volto chiamarono in causa l’immobiliare.
Nel corso del giudizio la ITI, il 6 dicembre del 1999, venne dichiarata fallita dal Tribunale di Foggia. La Corte di appello di Bari revocò il fallimento della stessa, il 24 gennaio del 2003, trasformandolo in concordato preventivo con cessione dei beni. Il curatore fallimentare della ITI non potendo più completare le opere di urbanizzazione,in quanto fallita la srl, mise in mora il comune di Manfredonia affinchè “ritenesse acquisite alla sua proprietà le opere di urbanizzazione primaria” come da atto del 1 luglio 1989 (24/1/2003). Il 22 maggio del 2003, il Comune di Manfredonia non aderì alla richiesta della curatele fallimentare dato che le opere non erano state ancora completate.
Il 25 settembre del 2003, alla risposta della curatela fallimentare, la Iti fece ricorso al TAR Puglia, con il Tar (20 gennaio del 2005) che ritenne inammissibile il ricorso della ITI contro la decisione del Comune di Manfredonia.
A tale sentenza la ITI ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, consiglio che alla fase attuale delle cose non risulta ancora essersi pronunciato.

AZIONE DELLA MASSA DEI CREDITORI, AL TEMPO NOMINATO CURATORE FRANCO MANFREDI
La massa dei creditori della Iti riuscì in ogni modo ad ottenere la sentenza, bloccando gli immobili della stessa impresa (immobili “numerosi” e non ancora venduti). Al tempo venne nominato come curatore e liquidatore dei beni dell’impresa, il commercialista Franco Manfredi. Manfredi, oltre alla massa dei creditori partecipanti al passivo della società, dovette occuparsi anche delle opere non ancora realizzate di chi aveva acquistato le case “in tempi non sospetti”, nonostante le opere di urbanizzazione non fossero state ultimate.
La soluzione scelta dalle istituzioni, “per salvare il salvabile”, fu quella di costituire un Consorzio.
Un Consorzio istituito con atto del notaio Rizzo Corallo Filippo in data sette maggio 2009, con inziali 32 partecipanti (pochi se si considera che il villaggio ospita oltre settemila persone).

Lo scorso 26 febbraio del 2008 ci fu dunque un accordo tar il Comune di Manfredonia ed il liquidatore della ITI per promuovere la costituzione di un consorzio per la manuntezione e gestione degli immobili dell’area.
Compiti di tale consorzio: completamento, adeguamento, manutenzione, riparazione, sostituzione, funzionamento, pulizia, custodia e gestione delle opere di urbanizzazione e l’espletamento dei relativi servizi. Consorziati i proprietari di fabbricati, immobili e stabilimenti balneari di Ippocampo.
L’atto costitutivo doveva essere stipulato entro 3 mesi (26 maggio 2008) secondo lo schema stabilito dal Comune di Manfredonia.
Come detto, al tempo fu deciso che se entro 8 mesi dalla costituzione del Consorzio (ora prorogata a dicembre 2010) vi fosse stata l’adesione del 60% della volumetria di Ippocampo poteva essere stipulato un atto con il quale la ITI cedeva al Comune la proprietà delle aree residue destinate alla urbanizzazione e la proprietà di tutti gli impianti e servizi.
Il liquidatore con il consenso del Comune avrà l’obbligo di consegnare il possesso materiale delle aree per la urbanizzazione e gli impianti al Consorzio che dovrà “completarle, adeguare , mantenere e gestire tali opere e servizi a totali ed esclusive cure, rischio e spese di esso Consorzio e dei suoi consorziati manlevando il comune ed il liquidatore della ITI da ogni responsabilità o ingerenza al riguardo”.
Con la stipula dell’accordo si intenderà concluso il giudizio pendente presso il Consiglio di Stato. Tutte le spese anche per quanto attiene all’accordo del 26 febbraio 2008 e fino al trasferimento degli oneri sul Consorzio sono state decise a carico del Consorzio.

IPPOCAMPO A QUALCUNO PIACE COSI’
L’art. 4 della Convenzione del 29/8/1975 della lottizzazione Ippocampo prevedeva che tutti gli impianti e i servizi generali del villaggio fossero custoditi e gestiti sia per la manutenzione ordinaria che straordinaria dalla ITI fino al passaggio in proprietà al comune di Manfredonia.
“Purtroppo il completamento di tale urbanizzazione non è stata realizzata anche per il sopraggiunta dichiarazione di fallimento dell’impresa lottizzante la ITI SpA” – dice a Stato l’amministratore del Condominio Polari del Villaggio Ippocampo Riccardo Andrea Bevere.- Artefice di tale dichiarazione di fallimento può anche considerarsi il Comune di Manfredonia”, che chiedendo infatti alla ITi ed ai suoi fideiussori “il pagamento delle somme necessarie alla manutenzione dell’impianto di depurazione”, avrebbe di fatto “escluso tale fideiussione e causato da parte dei fideiussori esclusi un’azione contro la ITI provocandone il fallimento”.

CON IL FALLIMENTO SRL ESCLUSA DA OBBLIGHI PER ULTIMAZIONE OPERE
Con il fallimento della ITI la stessa si liberò a sua volta “dai suoi obblighi di ultimare le opere di urbanizzazione dovendo la procedura fallimentare procedere solo alla vendita dei beni ed alla ripartizione del riscosso fra i creditori tra i quali avrebbe dovuto inserirsi anche il comune di Manfredonia per le opere che la ITI avrebbe dovuto realizzare e/o mantenere e che non ha realizzato”, dice Bevere.
Purtroppo il Comune di Manfredonia non avrebbe “mai inteso farsi carico delle sue responsabilità per quanto riguarda il villaggio Ippocampo”.
Difatti, “con il pretesto che le opere di urbanizzazione non sono state ancora completate” il Comune non intenderebbe “farsi carico dei relativi oneri nonostante abbia avuto in proprietà fin dal dal primo luglio 1989 le strade, i parcheggi ed i suoli di Ippocampo ma senza il possesso materiale”.

“La ITI in liquidazione – dice ancora Bevere – cercò di far assumere al comune di Manfredonia le sue responsabilità con i relativi oneri” ma la stessa fu “costretta ad adire per vie giudiziali”.
Come detto, è attualmente pendente una causa in attesa di giudizio presso il Consiglio di Stato. “Ecco probabilmente motivata – dice Bevere – la decisione del Comune di Manfredonia di istituire di farsi promotore nel febbraio del 2008 della costituzione del Consorzio”, al fine di “risolvere i problemi della stessa amministrazione e la lite giudiziale tra la ITI ed il comune”.
Ora “tutti gli oneri” dovrebbero ricadere sui proprietari di Ippocampo, “liberando così il Comune da qualsiasi impegno anche finanziario”. “E’ come – continua – se si fosse detto io Comune non voglio o non posso assolvere ai miei compiti anche istituzionalmente previsti, per cui chiedo a voi proprietari di immobili di Ippocampo di pagarvi tutti i servizi e le necessità che io amministrazione non riesco a garantirvi anche se ne sono legalmente tenuto”.

IL MALUMORE INEVITABILE DEI RESIDENTI
Che il Consorzio di Ippocampo così come nato non potesse che ricevere un “basso grado di accoglimento da parte degli Ippocampesi era quindi ovvio”; anche perchè, quando si è cercato di conoscere le cifre da sostenere a carico degli stessi “non si sono ancora ricevute delle risposte concrete”.
Inoltre, osserva l’amministratore del Condominio Polari, “quali le opere da ultimare ed a quanto ammontano?”
In definitiva – continua l’amministratore del Condominio – quanto occorre per rendere il villaggio vivibile e far da lustro anche alla città di Manfredonia come polo di attrazione della cosiddetta riviera sud ?”

IL RUOLO DELLA PEGASO SRL
Intanto, il villaggio Ippocampo da anni viene gestito da una società a responsabilità limitata, la Pegaso, che non avrebbe ricevuto il mandato alla gestione dal Comune di Manfredonia “che in tal caso avrebbe dobvuto quantificare e pagare quanto dovuto alla stessa società gestrice del Villaggio”.
La gestione del Villaggio fu affidata ancora alla Pegaso “fino a quando il Consorzio, al quale la stessa Pegaso ha aderito, non sarà autonomamente funzionante”.
Una funzionalità di base (ancora da definire) che sarebbe potuta avvenire, nelle intenzioni dei responsabili del Consorzio, “entro l’estate”.
Il dirigente Zoccano chiarì al tempo l’equivoco “da qualche parte ingiustificatamente insinuato” in merito all’attività della Pegaso che, come è noto, ha detto Zoccano, da diversi anni ormai cura la gestione dei servizi del villaggio. “La Pegaso – rilevò Zoccano – ha un contratto annuale che scade il 31 dicembre di ogni anno.
Ugualmente accadrà per quello stipulato per l’anno in corso al quale succederà automaticamente quello per l’anno successivo cioè il 2010 che avrà effetto, come detto, fino a quando non subentrerà il Consorzio. Il dato burocratico non influirà sui servizi che continueranno pertanto ad essere erogati”.

L’OBBLIGO DELLA SOTTOSCRIZIONE, LA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA
“Ma è abitudine farsi sottoscrivere tale mandato dai proprietari di immobili di Ippocampo – osserva l’amministratore del Condominio Polari- e per essi dai relativi amministratori condominiali. Non avendo tutti gli amministratori incarico assembleare a sottoscrivere tale mandato ne riviene che la contribuzione è spesso su base volontaria e quindi non sempre è sufficiente ad assolvere gli impegni necessari alla gestione del villaggio”.
D’altronde non sempre i proprietari del Villaggio verserebbero “con molta facilità e naturale volontà” le quote che sono stabilite dalla Pegaso”. Difatti, osserva ancora il dottor Bevere, “la Pegaso srl è una società privata che non ha obbligo di rendicontazione nei confronti della committenza, ma offre dei servizi ad un prezzo che lei si assume di riscuotere in funzione del mandato ricevuto”. Ne riviene che spesso “la gente è sempre meno invogliata a pagare servizi non dovuti legamente agli stessi e non all’altezza di quello che sono le loro aspettative”. “Gente che spesso ricorda com’era vent’anni fa il villaggio di Ippocampo e che non puo fare a meno di confrontarlo con quello che è diventato ora nonostante la loro buona volonta e l’ICI al 7 per mille”, dice ancora l’amministratore del Condominio Polari.

IL FUTURO DEL VILLAGGIO, L’IPOTESI ASSOCIAZIONE – “Purtroppo manca ancora una figura che possa liberamente ed indipendentemente rappresentare i proprietari di immobili di Ippocampo – dice il dottor Bevere- ci vorrebbe un’associazione che, facendosi carico delle problematiche di Ippocampo, con l’intelligenza e la passione cerchi di far rispettare (che sono tutelati dalla normativa vigente) in tutte le sedi competenti i legittimi interessi dei proprietari di immobili di Ippocampo che non sono diversi da quelli degli abitanti di Monticchio”.

IN CONCLUSIONE, RESTA IL PROBLEMA DEI COSTI EFFETTIVI A CARICO DEI RESIDENTI – Il problema dello scarso numero di adesione, fu ribadito nell’incontro del novembre 2009 anche dall’Amministratore Zoccano e ripreso dallo stesso ex sindaco Campo: “con la partecipazione di tutti i proprietari dell’area il Comune potrebbe avere un ruolo ancora importante per l’urbanizzazione dell’area residenziale – disse Campo – in caso contrario, spiegò il sindaco, i proprietari del villaggio potrebbero anche “perdere tutto”.
“Io posso anche andare via – disse Campo – arriverà un altro amministratore, ma se non si troverà a breve una soluzione, i vostri immobili rischiano di andare in malora”.
Dunque, il Consorzio Ippocampo fu comunque istituito, al tempo nonostante non erano stati anora definiti i costi, peri i singoli amministratori, delle spese da affrontare.
“Il piano del Consorzio – disse l’amministratore Zoccano – è dimensionato sulla base delle risorse conferite dai proprietari delle villette nella stessa misura fino ad ora fissata.
Le spese saranno pertanto calibrate sulla entità delle entrate”. E dal momento che il Consorzio “non ha scopo di lucro, è prevedibile che si possono realizzare delle economie che andranno investite nel miglioramento e nell’allargamento dei servizi erogati nel villaggio.
In questa prospettiva è importante che le adesioni al Consorzio avvengano senza ritardi in modo da consentire la stesura di un piano finanziario il più possibile aderente alla realtà”, disse fra l’altro il dirigente del Comune Zoccano.
“Il Consorzio Ippocampo finora è un completo fallimento perchè basato anch’esso su regole condominiali ma queste sono rivolte alla gestione di palazzi e non certo alla gestione di Villaggi residenziali con migliaia di proprietari”, scrisse invece un residente del villlaggio in piena campagna elettorale.
Giuseppe de Filippo da Stato Quotidiano
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Manfredonia - Controlli Cc su litoranea Sud. Dal Comune presunta ‘inagibilità’ dell’area (14/8/2010)

Manfredonia – CONTROLLI e verifiche in atto da giorni sul litorale della Riviera Sud di Manfredonia, ad opera dei carabinieri della Stazione di Zapponeta, con i militari del Comando Compagnia di Manfredonia, con il rilevamento di mancate autorizzazioni amministrative, nonché licenze, da parte di alcune attività commerciali.
Oltre a questo: la presenza accertata di venditori ambulanti abusivi, fino ad una presunta inagibilità dell’intero Villaggio Ippocampo. Una presunta inagibilità ‘temporanea’, secondo alcuni rappresentanti del Comune, e alla quale gli stessi tecnici dell’amministrazione avrebbero già fatto fronte “attraverso un piano di risanamento dell’area”.
Piano di risanamento relativo ad interventi “per il ripristino dell’energia elettrica, la fortificazione delle barriere di sabbia sulla battigia”, grazie allo studio di “un gruppo di lavoro composto da esperti del Politecnico di Bari con il supporto tecnico scientifico del Laboratorio di ingegneria delle coste dello stesso Politecnico”, in azione da mesi per “risolvere i problemi del litorale sud del golfo di Manfredonia che va da Ippocampo fino a Margherita di Savoia” (coordinamento dello studio di fattibilità da parte del professor Piccinni ordinario di costruzioni idrauliche presso il Politecnico di Bari, sede di Foggia, al quale il Comune di Manfredonia ha affidato l’incarico di “affrontare nei suoi e diversi aspetti il problema delle mareggiate che omai con frequenza ravvicinata si abbattono sul litorale sud di Ippocampo”).

MA RESTA LA PRESUNTA INAGIBILITA’ DELL’INTERO VILLAGGIO, IN BASE AD UNA RECENTE ORDINANZA
I controlli dei carabinieri di Zapponeta, congiuntamente con i militari del Comando Compagnia di Manfredonia, sono partiti dallo scorso giugno 2010 – con la partenza della stagione estiva – con alcune verifiche sull’intera litoranea locale.
Nello scorso luglio, i militari citati avrebbero notificato 4 proposte di chiusure su relative attività commerciali fra Scalo dei Saraceni e il Villaggio Ippocampo.
Ricevute le notifiche di chiusura delle attività commerciali (fra i quali lo stesso lido Playa del Sol – Riprende l’attività lido Scalo dei Saraceni), l’amministrazione comunale di Manfredonia avrebbe emesso un’ordinanza dirigenziale di cessazione di attività nella prima decade di agosto, a seguito dei controlli dei carabinieri locali (ordinanza a firma della dirigenza dell’Ottavo Settore – Attuazione Politiche per lo Sviluppo Economico – e del settore Annona – al quale spetta la verifica della “veridicità delle dichiarazioni e il possesso dei requisiti contenute nell’istanza ad esempio del Commercio in forma itinerante su aree pubbliche e del Commercio su aree pubbliche, rilascio autorizzazioni di Pubblici Esercizi, rilascio autorizzazione per esercizio di albergo, avvio Bed & Breakfast, ed altro – Se l’istruttoria è favorevole rilascia l’autorizzazione, altrimenti rigetta l’istanza.
In entrambi i casi ne dà notizia all’interessato).

NELL’ORDINANZA in questione si sarebbe indicato – come riscontrato da una visione del documento, documento pubblico e dunque visibile a tutti – la “non agibilità” dell’intero villaggio Ippocampo. In base a quanto presente nell’ordinanza dirigenziale di cessazione attività, la mancata agibilità del villaggio avrebbe causato un ‘rimando’ relativamente ai procedimenti di chiusura richiesti al Comune, dopo i controlli dei carabinieri, relativamente alle attività commerciali risultate non in regola da un punto di vista delle autorizzazioni amministrative e delle licenze.
Ma in base a quanto appreso – da fonti attendibili – dovrebbe essere prossima l’emissione di una nuova ordinanza nella quale si indicherebbe con maggiore precisione lo stato di agibilità del Villaggio Ippocampo. Attesa dunque per una risoluzione dell’indicazione riportata nell’ordinanza prima della scadenza di agosto. Resta in ogni modo la necessità di una maggiore chiarezza amministrativa, in considerazione della rilevanza dell’area, tanto per il momento storico in atto – stagione estiva – quanto per l’intera stagione (immobili di residenza anche annuale).

I CONTROLLI DEI CARABINIERI DI MANFREDONIA-ZAPPONETA continueranno in ogni modo per tutta la stagione estiva. Stasera, 13 agosto, sarebbero stati fatti dei controlli su cittadini extracomunitari presenti nel Villaggio Ippocampo, dediti al commercio di prodotti ed oggetti. Extracomunitari che sarebbero risultati presenti nell’area ma in maniera abusiva, come rilevato in precedenza anche a Zapponeta.
Venditori extracomunitari che avrebbero attuale dimora nello stesso VIllaggio.
Attesa per una definizione e sistemazione consona per gli stessi. La denuncia per la presenza dei venditori extracomunitari ad Ippocampo sarebbe partita, alcune settimane, da parte di un residente del Villaggio.

GLI INTERVENTI DEL COMUNE – ALLA BASE DELL’INAGIBILITA’ LE INFILTRAZIONI DELL’ACQUA MARINA DERIVANTE DALLE MAREGGIATE
Ora, fermo restando una situazione di instabilità generale presente da mesi nell’area (o forse da anni, con mancata definizione da tempo del ruolo del Comune – per i servizi, le pulizie, le opere di urbanizzazioni – ma anche dopo l’istituzione di un Consorzio che stenta ancora a ricevere il numero di adesioni necessarie per la sua attivazione – vedi Focus in seguito), nell’area Ippocampo permane – così ledendo permanentemente la consolidità dell’agibilità strutturale – il verificarsi delle mareggiate invernali (situazione oggetto di interrogazioni di consiglieri regionali, interventi della Provincia ed altro – Per mareggiate Ippocampo il Comune stanzia 57mila euro).
Il Comune di Manfredonia era intervenuto nello scorso giugno, attraverso un comunicato del 21 giugno, rendendo noto “le azioni messe in atto – dall’amministrazione – per adempiere alle richieste di intervento da parte dei proprietari degli immobili di Viale Azzurro e Viale Fantasia”.
“Sono diverse le azioni intraprese per eliminare la situazione di disagio igienico-sanitario, causata dalle violente mareggiate che hanno interessato il litorale sud”, spiegò l’assessore alla Pianificazione Urbanistica Matteo Palumbo, delegato alla Definizione di interventi e soluzioni per i villaggi della Riviera Sud.

GLI INTERVENTI: RIPRISTINO ENERGIA ELETTRICA, FORTIFICATE LE BARRIERE DI SABBIA SULLA BATTIGIA
Diffatti, in questi mesi, si sarebbe già provveduto a “ripristinare l’energia elettrica, che alimenta l’impianto di sollevamento delle acque reflue verso l’impianto di depurazione”, questo anche “per – come già indicato nel giugno 2010 – ripristinare le condizioni di agibilità dei fabbricati”.
Inoltre il Comune aveva comunicato di aver “fortificato le barriere di sabbia sulla battigia del tratto di litorale soggetto a inondazione”; inoltre, nei tratti vuoti del perimetro delle strade allagate, sarebbero state elevate barriere, composte da materiale di cava e cemento, come misura preventiva a ulteriore tutela delle abitazioni presenti nella zona”.

In data 17 giugno 2010 sarebbe stata messa in servizio anche una motopompa, allo scopo di diminuire il livello di acqua che circonda il Viale Azzurro e il Viale Fantasia, per impedire eventuali allagamenti della zona, come comunicato dallo stesso assessore alla Pianificazione Urbanistica Palumbo.
Nell’immediato il Comune stabilì interventi per complessivi 57.000 euro, che avrebbero dovute riguardare: la sostituzione delle opere provvisionali, realizzate a chiusura delle aree libere da costruzioni sui due Viali, con muretti in cemento armato; opere di miglioramento per l’impianto di depurazione; sistemazione delle pendenze stradali nelle zone interessate dalla permanenza di acqua, per facilitarne il deflusso nei pozzetti di scolo.

IL professor Piccinni, ordinario di costruzioni idrauliche presso il Politecnico di Bari, sede di Foggia, al quale il Comune di Manfredonia ha affidato l’incarico di affrontare nei suoi e diversi aspetti il problema delle mareggiate che omai con frequenza ravvicinata si abbattono sul litorale sud di Ippocampo, disse invece che “prima di definire le strategie di intervento – come scritto nella nota preliminare redatta a seguito dei sopralluoghi effettuati nella zona interessata – è necessario eseguire un approfondito studio sulla dinamica costiera finalizzata a ricostruire le tendenze evolutive in atto”. Sarebbe stato infatti “appurato che gli interventi di protezione realizzati nel tempo hanno prodotto più danni che benefici”.
Determinante, secondo il professor Piccinni, “la costruzione del porto di Margherita di Savoia”. “Occorre pertanto mettere a punto – affermò Piccinni – una strategia complessiva di interventi finalizzati alla stabilizzazione della spiaggia in zona Ippocampo senza che le nuove misure abbiano ripercussioni negative su altri aspetti del problema”. Soluzione: “ricostruzione originale della spiaggia con un ripascimento artificiale protetto”.
La sabbia necessaria per la ricarica della spiaggia dovrebbe essere prelevata “direttamente in mare previa specifica indagine volta a definire la cava sottomarina di prestito”.

L’ASSESSORE ANGELILLIS A STATO: “INAGIBILITA’ ? NON MI RISULTA. MA RESTA IL PROBLEMA DELLE INFILTRAZIONI MARINE. ATTIVI DA SETTEMBRE”
“Non mi risulta alcun stato di inagibilità presentato in una recente ordinanza dirigenziale – ha detto a Stato l’assesore Assessore con delega alle Risorse del Territorio e sviluppo economico Antonio Angelillis – soprattutto dopo le verifiche attuate da una ditta italiana dedita al controllo delle acque nella zona.
I problemi relativi al depuratore sono stati superati – continua Angelillis – necessarie ora delle opere di difesa con relativi flangifrutti. A livello statico i locali sono stabili – dice l’assessore – anche se poi è sufficiente un solo acquazzone per rendere nuovamente inagibile le strutture dell’area. Da settembre il Comune sarà impegnato per la risoluzione del problema, ma servono fondi dell’Unione Europea, della Regione, per una esatta analisi delle acque infiltrate, forse causa di questa presunto stato di inagibilità del villaggio”.
Per i controlli delle forze dell’Ordine: “continueranno su tutta la litoranea ed anche a Siponto”.

IL PROBLEMA DEPURATORE
Fra le problematiche della Riviera Sud, causa anche dell’inagibilità precedente nell’area, come indicato a Stato dallo stesso assessore Angelillis, “il problema depuratore”. Come evidenziato con determina della Provincia di Foggia – del dirigente dottor Giovanni D’Attoli, responsabile del servizio ambiente, del 25.11.2009 – era stata data “autorizzazione provvisoria, di 120 giorni, al sig. Giosafatte Borgia , amministratore del Supercondominio Scalo dei Saraceni, allo scarico nel Canale degli Sciali delle acque reflue rivenienti dall’impianto di depurazione – l’unico per l’intera area – a servizio dell’insediamento turistico stesso, sito in agro di Manfredonia sulla S.P. 141 delle Saline”.
Difatti, l’insediamento turistico Scalo dei Saraceni, costituito da circa 1800 alloggi tra condomini e ville, comprese attività commerciali, artigianali, alberghi e strutture balneari, è ubicato in agro di Manfredonia, sulla S.P. n. 141 ed è dotato di un proprio impianto di depurazione, con gestione del villaggio turistico e, in particolare, dell’intera rete fognante, del depuratore e del tratto di tubazione che convoglia le acque in uscita dall’impianto direttamente nel corpo ricettore, affidata al Supercondominio citato”.
In precedenza (istanza pervenuta alla Provincia il 05.08.09, prot. n. 43788), Borgia aveva chiesto “l’autorizzazione allo scarico nel canale di bonifica “Canale degli Sciali” e, di qui, nel torrente Cervaro, tramite l’impianto idrovoro “Cervaro”, delle acque reflue rivenienti dall’impianto di depurazione a servizio del villaggio turistico Scalo dei Saraceni; allegato all’istanza l’amministratore citato aveva trasmesso il verbale dell’assemblea del Supercondominio Scalo dei Saraceni, tenutasi il 02.08.09, dal quale si evinceva la nomina dello stesso ad amministratore del Supercondominio e l’approvazione del preventivo di spesa di 275.000 euro per lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione a servizio del villaggio e, inoltre, ha allegato anche il parere igienico sanitario rilasciato dall’ASL FG – Servizio Igiene e Sanità Pubblica di Manfredonia – favorevole allo scarico in quanto non vi sono usi concomitanti nell’area interessata.

FOCUS DETERMINA PROVINCIALE
La determina provinciale per l’autorizzazione provvisoria

IL DISSEQUESTRO COMUNICATO DAGLI STESSI AMMINISTRATORI
Come si legge su un sito di informazione della stessa Riviera Sud, il 5 luglio era stata data notizia del dissequestro del depuratore, come comunicato dallo stesso amministratore Borgia. “Certificati di agibilità: il Comune di Manfredonia pronto al rilascio – Manca un’ultimo documento”.
“Dopo tanto lavoro, dopo risorse ed attività spese, attente procedure, finalmente il nostro depuratore è stato dissequestrato – scriveva l’amministratore- All’esito dell’incontro tenutosi nei giorni passati tra il responsabile del procedimento del N(ucleo) O(perativo) E(cologico), l’amministratore Borgia ed il legale che ha curato la procedura di dissequestro (avv. Concetta Castriotta dello Studio Legale Tributario Balsamo), eseguite le verifiche sulla corposa documentazione richiesta dal G(iudice) per le I(ndagini) P(reliminari) di Foggia, il responsabile del NOE dei Carabinieri ha rilevato la sostanziale conformità del nostro depuratore alle rigorose attività di depurazione dei reflui.
Ottenuto il riscontro favorevole dei Carabinieri, il legale del villaggio ha in seguito puntualmente rappresentato tale parere favorevole del NOE al Giudice competente”.

Come indicato nel commento, “sollecitata una richiesta immediata, per garantire ai residenti, villeggianti ed attività commerciali, la possibilità di fruire dei servizi e degli immobili del nostro villaggio nella imminente stagione estiva, comprese le corrette richieste degli istanti, il GIP ha immediatamente disposto il dissequestro” del depuratore. Pertanto, in data 3 luglio 2010, all’esito di un ulteriore incontro, tra i soggetti già indicati, il dirigente del reparto operativo ecologico dei Carabinieri di Bari ha comunicato ufficialmente il dissequestro.
A tali attività, come sarebbe stato disposto dal Giudice, dovevano seguire “altri controlli, cadenzati nel tempo, affinché venga attestato che il depuratore – anche a pieno regime, funzioni correttamente”. Solo in seguito “l’autorizzazione permanente”.

IL CONSORZIO ‘DIMEZZATO’ PER LA GESTIONE DEL VILLAGGIO
Infine il Consorzio. Nello scorso luglio è stata istituita una sede nel Villaggio Ippocampo per l’omonimo Consorzio, istituito a maggio 2009, anche se continua a permanere la mancanza della quota minima di adesione (60%) per la “convalida ad agire del gruppo”.
Alla base dell’istituzione della sede del Consorzio nel villaggio Ippocampo “una più assidua e completa assistenza ai villeggianti” e la volontà di “rilanciare” la stessa località turistica della Riviera Sud. La nuova sede, situata nella piazzetta centrale del Villaggio Ippocampo, funzionerà anche come ufficio informazioni e sarà operativa da sabato 19 giugno.
“ Termine ultimo per l’adesione al consorzio il 31 dicembre 2010. Termine prorogato, dato che l’adesione minima per la convalida al progetto resta ancora lontana.
Giuseppe de Filippo da Stato Quotidiano
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Barletta, guida spericolata in pieno centro: denunciati due cerignolani (14/8/2010)

Barletta – EVOLUZIONI pericolose con una macchina di grossa cilindrata lanciata a folle velocità in pieno centro hanno rischiato di cagionare l’investimento di pedoni. È successo ieri sera a Barletta, dove i pirati della strada, due ragazzi cerignolani di 26 e 24 anni, hanno sbandato all’incrocio tra corso Garibaldi e corso Vittorio Emanuele, impattando contro alcune automobili parcheggiate, e si sono poi dati alla fuga. Le telecamere di videosorveglianza cittadina, i cui monitor sono attestati presso la Centrale Operativa della Polizia Comunale, hanno consentito ai vigili di vedere – in tempo reale – quello che stava succedendo, così da poter diramare le ricerche della macchina pirata tempestivamente alle altre Forze dell’Ordine. Una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia, infatti, ha subito dopo intercettato l’auto e bloccato i giovani, che sono stati denunciati, oltre che per la guida pericolosa, anche per il possesso di alcuni oggetti atti allo scasso, rinvenuti all’interno del veicolo. Ora, oltre alle salate multe comminate dai Carabinieri, dovranno anche risarcire i danni ai proprietari delle auto danneggiate.

BISCEGLIE, SORPRESI CON LA MARIJUANA E LISTA DELLO SPACCIO, DUE GIOVANI ARRESTATI – Sono stati sorpresi per strada con 5 dosi di marijuana pronte per essere spacciate e per questo sono finiti in carcere. Si tratta di Andrea Leone e Angelo Ventura, rispettivamente di 19 e 23 anni, entrambi di Bisceglie e già noti alle Forze dell’Ordine, arrestati nella tarda serata di ieri in quel centro dai Carabinieri della locale Tenenza, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari del Nucleo Operativo, durante uno specifico servizio eseguito in occasione di un concerto musicale svoltosi in piazza Vittorio Emanuele, di passaggio nella vicina via G. Pasquale, hanno notato due individui, i cui movimenti sono subito apparsi sospetti. Per tale motivo gli operanti hanno proceduto alla loro perquisizione, nel corso della quale sono stati recuperati 215 euro in banconote di piccolo taglio, 5 dosi di marijuana, pronte per essere spacciate e una “lista dello spaccio”, ovvero un foglio di carta sul quale vi erano riportati importi di denaro. A questo punto, valutata la situazione, i due sono stati tratti in arresto e successivamente trasferiti nel carcere di Trani. La droga, unitamente a 215 euro trovati nelle loro tasche e ritenuti provento dell’illecita attività, è stata posta sotto sequestro.

SANTERAMO IN COLLE, SORPRESO IN SELLA AD UNA MOTO RUBATA: IN CARCERE UN 18ENNE – È stato sorpreso in sella ad una moto rubata e per questo, dopo aver scatenato un pericoloso inseguimento, è finito in carcere. Si tratta di un 18enne incensurato, V.L. le sue iniziali, arrestato nella tarda serata di ieri a Santeramo in Colle dai Carabinieri della locale Stazione con l’accusa di furto aggravato. I militari, durante un servizio perlustrativo, di passaggio in corso Tripoli, hanno notato un giovane in sella ad una moto, priva di targa, che accortosi di loro ha invertito la propria direzione di marcia ed è fuggito via. È cominciato così un pericoloso inseguimento lungo le strade cittadine, durante il quale il centauro non ha esitato ad effettuare manovre estreme e pericolose, pur di sottrarsi al controllo, mettendo in serio pericolo l’incolumità propria, dei carabinieri e di altri utenti della strada, numerosi a quell’ora. Finalmente bloccato ed effettuate alcune verifiche, gli operanti hanno accertato che il ciclomotore, un Piaggio Bravo, era stato rubato poco prima in quello stesso centro. Inevitabile, a questo punto, l’arresto per il neo maggiorenne, che dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale. Il ragazzo è stato poi rinchiuso nel carcere del capoluogo barese, mentre la moto è stata restituita al legittimo proprietario, ignaro dell’accaduto.
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Allarme furti sulle spiagge pugliesi: fughe dei turisti (14/8/2010)

Manfredonia – LA perla bianca si è sporcata, ora la bellezza e il candore di Ostuni appartengono solo ai muri e ai monumenti di questa ventilata stagione estiva. Coste ricamate da antiche torri da avvistamento, dune di sabbia e mare cristallino sono le voci delle sirene che richiamano visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa.
Una vacanza amara per quanti hanno subito furti e danni che si ripetono puntualmente durante il periodo estivo tra i lidi e le calette sperdute, una trappola che ogni anno attira gli ignari visitatori, che dopo aver lasciato l’auto, non la ritrovano.

Restano i danni provocati dai numerosi furti ai danni degli automobilisti che parcheggiano nei pressi della costa che si estende meravigliosa e frastagliata. Un paesaggio che incanta ma allo stesso tempo “tradisce” i turisti che cadono nelle trappole della malavita locale, molto attiva nel brindisino, come testimoniano le tristi statistiche dell’Osservatorio provinciale. Sono in aumento i reati di furto in tutta la provincia brindisina. Con la collaborazione di prefettura e forze di polizia, l’Osservatorio in questi mesi ha studiato l’andamento dei numeri per rilevare, in maniera oggettiva, debolezze e peculiarità del territorio.

“Nei primi tre mesi del 2010 – ha esordito il prefetto Domenico Cuttaia nel suo intervento durante il primo seminario dell’Osservatorio – ci sono stati 336 arresti, a fronte dei 267 dello stesso periodo dello scorso anno. Un dato che, se da un lato mostra la grande attenzione delle forze dell’ordine, dall’altro evidenzia anche un aumento della criminalità”.

Non solo bandiere blu sventoleranno nella zona, ma anche quelle nere della malavita rappresentano il segnale e il ricordo di una stagione da dimenticare. Un territorio dove la ricettazione è il pane quotidiano, le bande dei “ladruncoli da spiaggia”, che spesso provengono dalla vicina Carovigno e da Brindisi realizzano anche dieci furti al giorno lungo la costa.

Come affermano i carabinieri del Comando di Ostuni, è ormai prassi estiva conclamata la scorribanda dei malviventi, che si appostano tra le dune e attendono il momento giusto per il colpo, a discapito di chi lavora tutti l’anno e si illude di cercare il meritato riposo e la agognata vacanza salentina. Il Sud ancora e sempre violentato dalla delinquenza a discapito dello sviluppo e del benessere di un territorio sempre più infangato da atti malavitosi e giri di traffici illeciti. Una abominevole consuetudine che si intreccia tra omertà e pratiche illegali, dove i giovani sono gli attori più coinvolti.

Nella provincia di Brindisi infatti, lo dimostrano i dati, dei 13210 reati del 2008 (furono 12824 nel 2007), ben il 54% pari a 7096 sono furti. Nella classifica dei reati brindisini più commessi sono poi i più evidenti. “Questo studio – ha spiegato all’assessore provinciale ai servizi sociali Francesco Mingolla – ci consentirà di comprendere quali sono i deficit della nostra provincia e, dunque, di intervenire in particolare sui giovani e nelle scuole curando con attenzione le debolezze. Con una circolare inviata oggi ai venti comuni della provincia brindisina, il prefetto Domenico Cuttaia ha sollecitato gli enti locali ad affiancare le forze di polizia nel controllo del territorio, con particolare riferimento ai furti nelle zone rurali. Per assicurare la vigilanza nel modo più efficace, il prefetto ha chiesto la collaborazione anche della Provincia. “Pur nella consapevolezza che per poter sradicare il fenomeno occorra innanzitutto rimuovere le cause di origine sociale ed economiche – ha scritto Cuttaia nella circolare – che effettivamente favoriscono la tendenza a dedicarsi a tali tipologie di reati predatori, non c’è dubbio che una più accurata e coordinata presenza delle forze dell’ordine può consentire di ottenere, soprattutto sul piano della dissuasione, risultati tangibili”. Per meglio definire gli ambiti di competenza, il prefetto ha chiesto anche ai sindaci di fornire il quadro della disponibilità di utilizzo degli operatori di polizia locale nelle fasce orarie 19-01 e 01-07.

IL MODUS OPERANDI – Lo schema operativo dell’organizzazione malavitosa prevede dapprima il furto di veicoli (vetture o moto), seguito, a strettissimo giro, dall’estorsione ai danni dei proprietari costretti a versare somme di denaro pur di non perdere definitivamente il mezzo. In alcuni casi una variante era costituita dal riciclaggio delle vetture rubate. Altro schema operativo consolidato era quello dei furti in appartamento successivi alla sottrazione delle chiavi dalle vetture parcheggiate. Non si contano i furti con scasso all’interno di esercizi commerciali soprattutto di abbigliamento. Una vera e propria emergenza in atto se si pensa che in uno stesso giorno, vengono commessi più reati( fonti da brindisi report). Se questo è il prezzo da pagare per una vacanza tra gli ulivi e il mare limpido, prima o poi la città bianca saccheggiata dai Longobardi e dai Saraceni, dovrà attivarsi immediatamente contro le fughe dei turisti indignati e spogliati dei propri averi affinché non solo le bellezze naturali siano l’unico biglietto da visita.
Maria Pia Telera da Stato Quotidiano
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Miss Italia a San Ferdinando di Puglia - vince Annarita Granatiero (14/8/2010)

Annarita Granatiero è “Miss Sasch Modella Domani”. Per la 20enne di Manfredonia (FG) eletta ieri sera a San Ferdinando di Puglia (BT) Miss Italia continua nella Finalissima del 22 agosto

Aspirante giornalista, se riuscisse a sfondare nel mondo dello spettacolo vorrebbe intraprendere la carriera di presentatrice, per ora si arma di tanta grinta e per lei Miss Italia continua: Annarita Granatiero è “Miss Sasch Modella Domani”. Venerdì sera, a San Ferdinando di Puglia (BT), la 20enne di Manfredonia (FG) ha sbaragliato la concorrenza di altre 27 ragazze in gara in Piazza Umberto I.

Alta 170 centimetri, ha lunghissimi capelli castani e occhi verdi. È iscritta al primo anno della Facoltà di Scienze Politiche a Roma, indirizzo giornalistico. Mamma sarta, papà operaio, ha un fratello maggiore. A convincerla a partecipare al Concorso la sua migliore amica e la mamma.

Annarita accederà alla Finalissima di Miss Puglia, in programma il 22 agosto al Forum Eventi di San Pancrazio Salentino (BR): in palio c’è un posto alle Finali nazionali del 71° Concorso di Miss Italia in diretta su Rai Uno.

Occupa il secondo gradino del podio Claudia De Cataldo, 23 anni di Bari che indossa la fascia di “Miss Rocchetta Bellezza”. Terzo posto per Michela Soloperto, 24 anni di Milano, mentre il titolo di “Miss Peugeot” va a Debora Padula, 18 anni di Apricena (FG). Indossa la fascia di “Miss Wella” Myriam Santoro, 23 anni di Manfredonia (FG). La loro avventura continua nelle Finali regionali del Concorso.

Accederanno alle Finali regionali nel 2011 le due concorrenti elette “Miss Mascotte”: si tratta di Federica Gelso, 16 anni di Taranto e Antonella Conte, 17 anni di Barletta. Il titolo viene assegnato alle concorrenti nate tra il primo aprile 1993 ed il 31 marzo 1994, che non possono concorrere ai titoli nell’anno in corso.

Più di due ore di spettacolo in Piazza Umberto I hanno tenuto incollato un folto pubblico fino al verdetto finale. Scroscianti gli applausi per Cintia

Moreira, la ballerina e coreografa del tour che sprigiona tutta l’energia del Brasil in un allegro Carnevale che rivive sulla passerella luminosa. La performance del rumorista di fama internazionale Ivano Trau lascia tutti senza fiato: i suoi effetti sonori da Oscar conquistano la platea che sente passare una vecchia locomotiva, il suo cavallo di battaglia. Alla conduzione un’esperta Angelica Gianfrate, presentatrice di Locorotondo che presto sarà su Rai Due con un nuovo programma.

Alla regia Mimmo Rollo, l’esclusivista regionale di Miss Italia che con la sua Agenzia Parole & Musica organizza le selezioni del Concorso in tutta la Puglia. L’evento è stato patrocinato dal Comune di San Ferdinando di Puglia.

Comunicato stampa Agenzia Parole & Musica di Domenico RolloEsclusivista per le selezioni pugliesi di Miss Italia
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Una pagina di Storia del Sud : L'industria nel Regno delle Due Sicilie (14/8/2010)

Nell'Esposizione Internazionale di Parigi del 1856, il Regno delle Due Sicilie ricevette il Premio come terzo Paese industrializzato del mondo, dopo l'Inghilterra e la Francia. Un Paese ancora essenzialmente agricolo, che ben presto sotto il Regno di Ferdinando II si ha una notevole crescita industriale, moderna ed autonoma, atta a liberarsi da ogni dipendenza straniera, dovuta alla mancanza di materie prime.

In Calabria, tra le regioni più ricche e industrializzate del regno, sorse il complesso siderurgico della Mongiana, nel cuore dell'aspra montagna calabra, sorto per la presenza nelle vicinanze di ricche miniere di ferro, era il sito con la maggiore produzione di ghisa e semilavorati in Italia, e vi lavoravano 1500 operai.
Nel 1761 a Torre Annunziata, venne aperta la Real Fabbrica d'Armi per la produzione di fucili.
L'officina di Pietrarsa sorta nel 1840,fiore all'occhiello dell'industria del regno, per la produzione di locomotive, carrozze ferroviarie e binari, contava più di mille operai, ed era la più grande industria metalmeccanica d'Italia.
Il cantiere navale di Castellammare di Stabia, il più grande del mediterraneo, e tra i più prestigiosi d'Europa, grazie alla maestranza secolare dei maestri d'ascia del luogo, costruito in vicinanza della presenza di materia prima dei boschi del Monte Faito, vi lavoravano circa 1800 operai.
L'industria tessile era un settore molto florido, e la produzione avveniva in varie regioni del regno, ma celebre in tutta Europa l'opificio di San Leucio, noto per la produzione di sete pregiate.
Tra le numerose e fiorente cartiere del regno, spiccava quella di Fibreno, nella valle del Liri, la più grande d'Italia che dava lavoro a 500 operai. Grazie alla presenza di fiumi, il Liri, il Rapido, il Fibreno, ricchi di acque purissime e fredde, caratteristiche che riducono la nascita dei microrganismi animali e vegetali adatte per la lavorazione della carta, qualità che favorirono la nascita di numerose cartiere lungo le loro sponde, le prime risalenti all'inizio del 500.
All'antica Repubblica di Amalfi, però si deve l'importazione e diffusione delle tecniche di lavorazione della carta nel Regno, grazie ai loro rapporti commerciali.
Con l'unità d'Italia, si cominciava progressivamente alla chiusura e smantellamento delle industrie del meridione, per essere montate al nord.
Iniziava da allora per il meridione, l'esodo biblico dell'emigrazione.
da Orgoglio Sud
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Cresce la protesta dei cacciatori aderenti all’associazione Anuu (14/8/2010)

Cresce la protesta dei cacciatori aderenti all’associazione Anuu (Associazione dei Migratoristi Italiani) contro il calendario venatorio 2010/2011 della regione Puglia, diffuso nei giorni scorsi. I soci ed i simpatizzanti dell’associazione hanno deciso di scendere in campo per protestare e chiedere la modifica del calendario venatorio regionale.

“Dopo i piccoli passi avanti – spiegano dalla segreteria Provinciale Anuu -, compiuti per ottenere la modifica della legge 157 del 92 che penalizzava fortemente le attività venatorie, dalla Regione ci arriva l’ennesima mazzata. Il nuovo calendario venatorio, infatti, ci vede penalizzati nel periodo, nei giorni e nelle specie cacciabili. Si compie così un passo indietro di 20 anni”.

Dalla segreteria provinciale esprimono rammarico per le scelte adottate dalla Regione che puntano a ridimensionare una categoria di appassionati che ama la natura, rispettosa dell’ambiente, della natura, delle norme del mondo agricolo. Una categoria che ha sempre manifestato lealtà verso la flora, la fauna e al suo ecosistema attuando una caccia sostenibile.

“Purtroppo, alla luce dei fatti – proseguono dalla segreteria provinciale -, siamo gli unici a pagare sia da un punto di vista economico che normativo. Per questo motivo non intendiamo più subire e vogliamo stanare i responsabili di quest’ennesima disfatta. Siamo diventati noi una specie in via di estinzione, da abbattere perché nociva a qualcuno o a qualcosa, invece di essere valorizzati come risorsa economica e sociale da sostenere e sviluppare”.

I cacciatori, secondo la segreteria provinciale Anuu, dovrebbero essere considerati come parte importante della filiera del mondo naturale e venatorio, dei veri e propri artisti della caccia.

“Nella sede provinciale – concludono dalla segreteria Anuu -, ‘Casa del cacciatore’ di via Achille Grandi 71 in San Severo, siamo pronti ad accogliere appassionati e simpatizzanti che intendono unirsi a noi in questa battaglia finalizzata a migliorare il futuro della Caccia”.


Comunicato stampa Segreteria Provinciale Anuu
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Arriva il gran caldo in Puglia e Basilicata. Ferragosto di sole (14/8/2010)

Se per gran parte dell’Italia centro-settentrionale le vacanze sembrano già finite sotto i colpi dei numerosi temporali che stanno imperversando da quelle parti, non si può dire altrettanto delle nostre regioni che, come tutto il sud, continueranno a beneficiare di un cuneo di alte pressioni in risalita dal Nord Africa. La continua rotazione delle correnti in senso antiorario in seno ad una profonda depressione presente tra Francia e Inghilterra, andrà a “pescare” aria sempre più caldo dall’entroterra africano, facendo sì che i termometri arrivino nei prossimi giorni a temperature di molti gradi sopra la media, specialmente nel Salento dove sono attese punte fino a 40 gradi.
Anche le minime, che fino ad ora si erano mantenute più o meno nelle medie, subiranno un’impennata a causa dei venti meridionali (sia in quota che al suolo) provocando un senso di afa, visto che proprio in corrispondenza delle ore notturne l’umidità tende ad aumentare.

L’Europa, quindi, continuerà ad essere divisa in due tronconi, con la parte centro- occidentale (Italia del nord compresa) alle prese con continuo maltempo e un altro troncone comprendente tutta la Russia europea, la zona balcanica e il meridione dell’Italia che, invece, saranno protette da una robusta cellula di alte pressioni con tempo prevalentemente stabile e temperature costantemente sopra la media.

Previsioni per oggi. Il tempo rimarrà abbastanza buono anche oggi nonostante qualche nuvola in più (più che altro stratificata) che non dovrebbe portare fenomeni significativi; per la verità qualche pioggia è attesa tra la serata e la notte in particolare tra le province di Foggia e Bari e quella di Potenza ma nel complesso si tratterà di fenomeni davvero passeggeri; gran caldo specie nel Metapontino e nel Salento, dove già domani si potrebbero sfiorare i 40 gradi, mentre avremo valori compresi tra i 33 e i 36 gradi nelle altre città (tranne Potenza con 31 gradi).

Previsioni per domenica. La giornata di Ferragosto vedrà un po’ di nubi nelle primissime ore del mattino con deboli piogge ancora una volta nel Centro-nord della Puglia e nel Potentino, in successivo rapido miglioramento; sul resto della Puglia e della Basilicata il sole sarà piuttosto presente; le temperature saranno in ulteriore aumento ovunque (tranne che nel Potentino e nel Foggiano) con punte intorno ai 40 gradi su Lecce e dintorni e nel basso materano.

Tendenza successiva. Il bel tempo resisterà ancora; solo per quanto riguarda le temperature assisteremo ad un temporaneo calo intorno a metà settimana in vista di un successivo ulteriore aumento.
da La Gazzetta del Mezzogiorno
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Aperture straordinarie Polo Museale Ascoli Satriano (13/8/2010)

Si rende noto che il 16 agosto, in occasione della Notte Bianca, e il 20 agosto, per la festa patronale di San Potito, il Polo Museale di Ascoli Satriano aprirà in orario notturno dalle 21.30 alle 01.00.
I visitatori potranno usufruire di visite guidate gratuite al Museo Civico Archeologico, al Museo Diocesano e alla Mostra "Policromie del Sublime", con i meravigliosi marmi dipinti del IV secolo avanti Cristo; oppure potranno tranquillamente passeggiare tra le sale museali del Monastero di Santa Maria del Popolo e nel chiostro quattrocentesco, dove l'artista Cosimo Tiso già sta esponendo la sua personale dal titolo "Tra Percezioni ed Emozioni, un viaggio nell'Archeologia", mentre il fotografo Saverio Simone, nelle aperture serali, guiderà i presenti in una sorta di visita virtuale e immaginifica dei luoghi ascolani più suggestivi.

Comunicato stampa Polo Museale di Ascoli Satriano
Via Santa Maria del Popolo 68
Tel. e Fax: 0885/651756
Assessore Biagio Gallo - cell. 3349946986
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A CASTELLUCCIO VALMAGGIORE IN SCENA LA TARANTA CON GLI “ALLA BUA” (13/8/2010)

Il 15 agosto, il viaggio estivo della Rete Italiana di Cultura Popolare si ferma a Castelluccio Valmaggiore, dove verrà allestito il Campus del Festival delle Province che viaggia in tutta Italia per scovare le differenze di cui ogni territorio è depositario e per portare al grande pubblico il patrimonio di tradizioni artistiche popolari a rischio d'estinzione. Si terranno, per tutto il giorno, in piazza e tra le strade letture, spettacoli, laboratori, incontri, approfondimenti condotti da docenti universitari e artisti.
Saranno raccontate, attraverso la lingua, la poesia, la musica, la danza e il teatro, le tradizioni ancora vive nel centro-sud di Italia. Il Campus vuole essere il luogo di incontro dei saperi e delle tradizioni. Il luogo dove le culture dei territori vengono presentate, studiate, tramandate. Argomento principale sarà “ La taranta magica ed altri medicamenti “ che nella tradizione popolare, rappresentava il rimedio per sanare i “malanni dell'animo” dai “guaritori-musicanti”.
Il Campus si concluderà, in serata, con il concerto del gruppo ALLA BUA che nasce dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Dalle ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, alle notti itineranti del canto a Santu Lazzaru, alle tipiche feste nelle corti. Alla Bua, che in griko significa medicina alternativa, o altra cura, ispira l'animo e il suono del gruppo.
La cura: nel passato contro il morso velenoso della leggendaria taranta, oggi contro la piattezza della società moderna. Una cura a suon di pizzica-pizzica, danza forte, calda e liberatoria. Negli ultimi anni il repertorio si è arricchito di brani originali composti dagli stessi autori.
I componenti del gruppo provengono da vari paesi del Salento ed hanno tutti la comune coscienza di sentire propria l'eredità della musica popolare con la grande voglia di suonarla, tramandarla e divulgarla, ma anche di farla evolvere in modo del tutto "spontaneo" e creativamente influenzato dalle loro varie radici musicali.

Antonella Mazzilli Comunicato stampa Comune di Castelluccio Valmaggiore
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In una cerimonia tenutasi alla House of Lords del Regno Unito e’ stato presentato il dipinto "La nefrectomia finger-assisted” . 813/8/2010)

L’ iniziativa e’ stata presa dal prof. Nadey Hakim, chirurgo dei trapianti a Londra e Past President dell’ ICS, e dall’ International College of Surgeons per simboleggiare la cooperazione didattica, scientifica e assistenziale a livello internazionale

Alla cerimonia nel Palazzo di Westminster erano presenti vari membri del Parlamento e del Corpo Diplomatico, il Presidente dell’ International College of Surgeons, il Sir Roy Calne professore di Chirurgia dell’ Universita’ di Cambridge, Sir Peter Morris professore di Chirurgia dell’ Universita’ di Oxford e Presidente del Royal College of Surgeons, molti Presidenti di associazioni chirurgiche internazionali, e rappresentanti di varie organizzazioni come la Croce Rossa .

Il prof. Rocco A. Maruotti ha partecipato su invito della Speaker della House of Lords in rappresentanza dei Chirurghi italiani.

Il Professor Rocco Maruotti è nato a Foggia, lavora a Milano, è stato Presidente della Commissione Nazionale ACOI di Videochirurgia ed è attualmente Segretario Mondiale dell’ International College of Surgeons a Chicago, USA. L’ International College of Surgeons è l’ unica associazione chirurgica in rapporti ufficiali con l'Organizzazione Mondiale della Sanità come ONG Organizzazione Non Governativa.

Il quadro, che si ricollega in via ideale al celebre ritratto del gruppo di chirurghi fatto da Rembrandt, dopo essere stato in mostra al Parlamento inglese e’ ora esposto in mostra alla National Portrait Gallery di Londra.

Il dipinto vuole sottolineare ad una delle questioni più attuali e piu’ significative della chirurgia : far comprendere al massimo numero di persone la necessita’ di donazioni da viventi e la assoluta importanza della trasparenza e della legalita’.

Al centro del quadro si vede il prof. Hakim che mostra al prof. Maruotti in primo piano sulla destra la riuscita di un prelievo di rene da trapiantare con una tecnica mini-invasiva.

Ospite principale della cerimonia il Prof. Frank Delmonico, Presidente della Transplantation Society e Professore alla Harvard University, che ha presentato osservazioni sullo stato attuale del trapianto di organi umani a livello mondiale sugli attuali principi guida a livello mondiale relativi alla donazione di organi e sul problema del traffico di organi e il cosiddetto turismo chirurgico.

Il prof. Maruotti ha avuto modo di fare una analisi dei dati sul traffico di organi che comunque a tutt’ oggi non riguardano l’ Italia, ma soprattutto di mostrare i forti dubbi dal punto di vista etico delle varie forme di pubblicita’ tra cui quella delle agenzie di intermediazione per turismo chirurgico.
Comunicato stampa International College of Surgeons
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FOGGIA - La morte di Pasquale, ancora dolore e rabbia (13/8/2010)

Ancora ore di agonia e di sofferenza per Pasquale Pio e la sua famiglia.
Da quando il rottweiler Luna, il 6 agosto, ha azzannato la gola del piccolo di soli due anni, è stato un crescendo di dolore, alternato a momenti che sono diventati sempre più difficili con il passare delle ore, fino a ieri, quando poco dopo le 16 i medici hanno dichiarato la morte del bambino.
E così quel dolore è diventato troppo forte da poter essere arginato ed è esploso nella peggiore delle forme. La rabbia e il risentimento.
Una famiglia distrutta che ha cercato di reggere, ma alla fine non ce l'ha fatta. Momenti difficili ieri pomeriggio, alla notizia della morte del bambino. Hanno discusso fra loro a voce alta i parenti, alla ricerca di un perchè e di qualcuno a cui attribuire la colpa.
Quella responsabilità sfuggita da qualche parte, e che adesso rimbalza fra loro, quella distrazione che si è trasformata nell'impeto inaspettato del cane. Il papà del bimbo è accusato di omessa custodia, il corpo di Pasquale è ancora in ospedale, con il magistrato che non ha rilasciato il nulla osta.
Il cane è sotto osservazione. Lunedì i veterinari termineranno la profilassi e il magistrato si esprimerà sulle sorti di Luna.
Potrà decidere di lasciarla ai proprietari e farle seguire un percorso di riabilitazione, oppure se affidarla ad altri proprietari come chiedono le associazioni animaliste. Ma non è escluso che si decida di abbatterla.

Tommi Guerrieri da Teleradioerre
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