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Notizie del 21 marzo 2016

La Società Foggiana è diventata la mafia più brutale e sanguinosa d’Italia

Pubblicato : lunedì, 21 marzo 2016

CUHXuoYWEAAxpD3"Io sono un killer. Gli sparo in testa a quel bastardo, quel cornuto di Sanna. Mo gli devo accendere anche la macchina." Angelo Sanna è l'ispettore capo della polizia mobile di Foggia, e il suo omicidio era stato pianificato nei minimi dettagli. Questa frase, intercettata dagli uomini della DDA di Bari il 19 gennaio scorso, ha portato al fermo di otto esponenti del clan Moretti-Pellegrino-Lanza. Ancora pochi giorni, spiegano gli inquirenti, e i sicari sarebbero entrati in azione. Il piano omicida nei confronti di Sanna è solo uno degli ultimi tasselli di una lunga striscia di violenza composta da esecuzioni, sparatorie e attacchi dinamitardi. Questo è il modus operandi della Società Foggiana, l'organizzazione criminale considerata come la più brutale in Italia. Una mafia che "da 35 anni a questa parte uccide e continua a uccidere," ma che sta diventando sempre più potente. E violenta. Solo negli ultimi mesi – da settembre a oggi – si contano quattro uccisioni, sette tentati omicidi e una dozzina di pacchi bomba fatti detonare fuori dai negozi della città. A fare le spese di questa nuova guerra mafiosa, molto spesso, sono anche comuni cittadini. A metà novembre, per esempio, una bomba ha devastato uno storico negozio di calzature del centro. L'esplosione è stata così forte da svegliare l'intero quartiere nel cuore della notte.

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Le sedi religiose: il Santuario incoronata di Foggia

Pubblicato : lunedì, 21 marzo 2016

incoronata_santuarioTra i diversi luoghi in Puglia e nello specifico nella Provincia di Foggia da visitare per una vacanza o come pellegrini e quindi a scopi religiosi troviamo il Santuario incoronata che nel tempo ha subito diverse trasformazioni e oggi è meta di gite e pellegrinaggi. Le sedi religiose e di raccolta spirituale nel corso del tempo hanno mostrato una costante considerazione nel popolo e questa struttura non fa differenza in tal senso.

Il vecchio complesso religioso

Quello che viene definito come vecchio complesso del Santuario consisteva in due dormitori con relativi capannoni in aggiunta al convento e ovviamente alla chiesa. Quest’ultima era situata sulla spianata e la sua pianta era rettangolare in cui unico prospetto era orientato in direzione NordOvest, ciò avvenne perché agli altri lati erano addossate diverse altre costruzioni. La chiesa sul lato posteriore consente di salire al suo interno grazie a due rampe site nella cappella sopraelevata della Madonna. Questa parte era in comunicazione sia sulla sua parte destra sia su quella sinistra e rispettivamente con l’interno dell’antico convento sul lato destro, mentre sul lato sinistro con il loggiato che era finemente decorato – e delimitato – da pilastri piccoli realizzati in mattoni contornati da una ringhiera in ferro cui vicino erano sistemate due campane di piccole dimensioni. Sempre nella chiesa e vicino alla rampa una scalinata che era utilizzata per accedere ai vecchi locali del convento e atta a far uscire i fedeli, non era però l’uscita principale di questi ultimi ma quella secondaria.

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La geopolitica chiude Colloquia 2016

Pubblicato : lunedì, 21 marzo 2016

foggiaweb_colloquiaColloquia 2016, il Festival delle idee innovative organizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia, va in archivio con la seguitissima conferenza di ieri sera dedicata alla geopolitica con riferimento alla politica estera dell'Italia tra paure e speranze. Al dibattito, moderato da Gad Lerner, hanno preso parte Riccardo Iacona, autore e conduttore di Presa-diretta, Emanuele Parsi, editorialista de Il Sole 24 ore ed esperto di politica internazionale, e Alessandro Politi, analista politico e direttore del centro di ricerca affiliato direttamente alla NATO. Tanti gli argomenti trattati dagli illustri ospiti. Dall'emergenza migranti alla politica di Renzi rapportata a quella estera. "L'Italia è debole nella politica estera – hanno detto sia Politi che Parsi – i quali hanno poi aggiunto come due grandi nazioni come la Cina e gli Usa si stanno indebolendo, di come l'Africa sta crescendo, diventando economicamente e strategicamente importante anche se non si è ancora integrata.

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ARTANDO A SAN GIOVANNI ROTONDO

Pubblicato : lunedì, 21 marzo 2016

Artando SGR (1)Gioia ed inquietudine si alternano attraverso i colori e le forme di Artando, in questo momento tra i corridoi, nelle sale e su per le scale della nuova sede della BCC di San Giovanni Rotondo. Per un mese le opere di artisti provenienti da ogni continente saranno qui, a disposizione del pubblico, grazie all’iniziativa del Consorzio delle Pro Loco Gargano. «Portare l’arte nei luoghi di lavoro, diffondere la cultura della consorziobellezza, ma riaccendere anche l’attenzione su questioni di rilevanza mondiale, come la guerra. Tutto questo è Artando – sottolinea Angelo Marino, presidente del Consorzio – un’iniziativa che, pur “volando alto”, si distingue per una forte attitudine alla concretezza ed alla operatività». Durante il convegno del 18 marzo scorso, infatti, organizzato per inaugurare la mostra a San Giovanni, i rappresentanti del progetto “La Casa delle Arti Sociali, TeatroStalla Matteo Latino” – Daniela Delzotti, Michele Cavallo, Cristina Barbuti ed Andrea Ciommiento hanno spiegato come intendono realizzare il sogno del compianto regista teatrale e poeta Matteo Latino: trasformare una stalla abbandonata in uno spazio teatrale, rigenerando le aree concesse in comodato d’uso gratuito dall’azienda agrituristica Montesacro di Mattinata, per dar vita ad un progetto permanente che mira ad uno sviluppo culturale, economico e sociale del promontorio.

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GIORNATA CONTRO LE MAFIE A FOGGIA “Noi la mafia non la vogliamo”. 

Pubblicato : lunedì, 21 marzo 2016

10151957_984966661556737_1196971475332259283_nSi è appena concluso il corteo regionale per la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno organizzata da Libera contro tutte le mafie e in ricordo delle vittime innocenti. Oggi, 5000 studenti e studentesse da tutta la Puglia hanno riempito le strade e le piazze foggiane con cori, musica, colori e striscioni a suon di "Noi la mafia non la vogliamo". Le cronache di Foggia degli ultimi mesi raccontano di tanta disgregazione, solitudine e violenza che la cittadinanza tutta subisce ogni giorno. Esplodono le bombe in pieno centro, sparatorie, racket. " Purtroppo la mafia è ancora ben radicata su tutto il territorio pugliese." dichiara Nunzio Nardulli, Coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia "Tuttavia, la lotta alla mafia da parte delle Istituzioni non sempre si articola sul campo culturale, nè sulla comprensione e sulla risoluzione dei disagi che spingono tantissimi ragazzi ad entrare nelle file delle organizzazioni criminali.  La militarizzazione delle piazze, non è di certo una misura efficace. " "Oggi abbiamo manifestato anche affinché la povertà sia presa seriamente in considerazione e per far sì che si scelga di invertire la rotta di una crisi sociale sempre più drammatica, in cui le mafie crescono con sempre più forza. Fino a quando ci sarà ingiustizia sociale, non ci sarà nè democrazia nè sconfitta delle mafie nel nostro Paese." Conclude Nicolò Ceci, Coordinatore dell'Unione degli studenti Puglia.  In Puglia il rischio di povertà assoluta è a quota 27 per cento e il tasso di dispersione scolastica al 17,6%, sintomatico di una trasmissione delle diseguaglianze tra generazioni che non trova risposte strutturali e materiali nelle politiche proposte sia sul piano locale che nazionale. Da anni portiamo avanti con Libera la proposta per un Reddito di Cittadinanza, un strumento di welfare diretto che permetterebbe a migliaia di persone di uscire dalla loro condizione di povertà e di avere la possibilità di emanciparsi, slegandosi dal ricatto sociale a cui sono sottomesse. 


 

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