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Localita' > Lesina

Ancora discussa l'origine di Lesina : alcuni la vogliono fondata da abitanti di Lucera intorno al 663; altri da pastori slavi; la maggior parte degli autori, tuttavia, basandosi sui numerosi ritrovamenti archeologici d'eta' classica, concorda nell'indentificarla con l'antica Alexina romana.

Mappa di Lesina

E' comunque certo che, sin dai primi tempi del Cristianesimo in Capitanata, Lesina fu un centro importante di predicazione e di irradiazione religiosa per la sede di quel Vescovato che le venne tolto intorno alla meta' del 1500, quando il suo prestigio e la sua importanza erano, ormai , irrimedialbilmente tramontati.
Posizione geografica e benessere economico portarono in Lesina, agli inizi del secolo VIII, i primi insediamenti cassinesi di Capitanata.

Disporre, infatti, di possessi sulle rive di quel Lago pare che fosse molto ambito : le anguille della laguna, famose per il loro sapore, costituivano una risorsa alimentare non trascurabile per le mense monastiche che non conoscevano la carne; inoltre, per alcuni grandi monasteri il lago rappresentava il piu' vicino sbocco marittimo nell'ambito dei possessi beneventani.

Quando il Ducato di benevento si smembro' in 34 contee, Lesina assurse a capitale di quella omonima, ben piu' vasta e importante delle altre, perche' di essa facevano parte molte terre del Gargano settentrionale, tra cui Cagnano, Carpino, Vico e Peschici.

Nel 1085 ne era signore Goffredo o Loffredo, cui successero, nel 1269, Carlo II lo zoppo, figlio del primo Angioino e, nel 1306, Bartolomeo Siginulfo, Gran Camerario del Regno.

Due anni dopo, pero', nel 1308, la contea ritorno' a fare parte delle terre demaniali sino al 1390, quando la regina Margherita di Durazzo infeudo' nuovamente Lesina, per donarla, nel 1411, alla casa Santa dell'Annunziata di Napoli che la possedette sino al 1751 allorche', in seguito a gravi dissesti finanziari, fu costretta a metterne all'asta la proprieta'.

Il feudo venne, allora, in possesso del marchese Placido Imperiale che ne fu signore sino a quando le leggi eversive della feudalita' fecero decadere ogni suo diritto e conferirono a Lesina piena autonomia comunale.

Oggi il paese, adagiato su una limitata lingua di terra nella laguna conserva ancora testimonianze del suo illustre passato: la
cattedrale e le rovine delle grandi abbazie di San Giovanni in Piano e di Ripalta rievocano la munificenza cristiana degli antichi conti che predilessero questa laguna per i saporiti frutti delle sue acque e per la pregevole selvaggina che in ogni tempo vi si e' diretta.

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