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Le orchidee del Gargano

LE ORCHIDEE DEL GARGANO

Il Gargano rappresenta un unicum nella biogeografia del nostro Paese: una struttura geologica insolita, un popolamento biologico strettamente collegato all'altra sponda dell'Adriatico, specie ed associazioni che non si potrebbero ritrovare informa analoga da altre parti.

La storia geologica di questo territorio spiega almeno in parte queste caratteristiche, che tuttavia dipendono anche strettamente dall'evoluzione della flora della parte meridionale della nostra penisola, che in questa zona evidentemente ha avuto una storia del tutto particolare.

Nel mondo garganico si ha una faggeta imponente che si sviluppa a livello molto inferiore a quello usuale dell'Appennino, e questo conferisce all'ambiente un carattere in qualche modo settentrionale.

Però d'altra parte troviamo anche una vegetazione xerofila collegata a quella della Grecia e quindi di ambienti caldi ed aridissimi.
La straordinaria ricchezza dei popolamenti di orchidee è proverbiale e forse unica in Europa.


ESCURSIONI A MATTINATA - GARGANO - PUGLIA. ALLA SCOPERTA DELLE ORCHIDEE DEL GARGANO

Rare, delicate, affascinanti, colorate.
L’orchidea è un fiore d’origine antichissima, le prime risalgono a 80 milioni di anni fa.
Sono le orchidee spontanee, veri e propri gioielli della natura incastonati nella straordinaria biodiversita' paesaggistica del Gargano, il
fiore all'occhiello di Mattinata che, ad oggi, e' rinomata come il paradiso e la culla di questo prezioso elemento naturalistico.

In primavera la natura risveglia tutti i sensi, e a pochi passi dal mare, tra l'odore salmastro dell'Adriatico il Gargano offre la possibilità di fare passeggiate tra piante di straordinaria bellezza.

La flora in questa stagione esplode in tutto il suo vigore, e tra il verde dei prati si possono ammirare numerose orchidee spontanee, alcune tipiche (Ophrys apulica, O. archipelagi, O. bertoloniiformis, O. biscutella, O. garganica, O. promontorii, O. sipontensis , Orchis quadripunctata e Serapias apulica).

Intere distese di petali di variegate e singolari tonalita' esplodono sul far della primavera emozionando a occhio nudo i visitatori, non solo esperti botanici, provenienti da ogni angolo del pianeta.

Un fenomeno che va prendendo piede di anno in anno, rendendo
Mattinata meta ambitissima da chi rinuncia alla classica vacanza estiva, preferendo una destagionalizzata full immersion nella natura.

Tutto il territorio di
Mattinata e' caratterizzato da una spiccata variabilita' fioristica, da considerarsi uno dei piu' bei paesaggi del Regno delle Due Sicilie.

La particolare posizione geografica , la morfologia del territorio, l'infinita varieta' di ambienti hanno favorito lo sviluppo di una flora quanto differenziata, un vero laboratorio botanico a cielo aperto!
E' qui il vero paradiso delle orchidee spontanee : circa il 70% delle specie presenti in Europa fioriscono in un territorio ristretto sulle falde del Monte Sacro poco sopra Mattinata.

Alcune sono comuni, altre presenti solo qui e in pochissimi altri siti, praticamente endemiche.

Botanici e appassionati da tutto il mondo visitano il
Gargano in primavera, quando le orchidee fioriscono in numero maggiore.

I fiori di alcune specie di orchidee sono simili ad alcuni insetti : il calabrone, l'ape, il ragno, il bombo e altri ancora.
La forma di insetto che assume il fiore serve ad uno scopo ben preciso quello della conservazione della singola specie.

Il fiore e' ermafrodita con simmetria bilaterale ( zigomorfo) ed e' composto da tre sepali ( o tepali esterni) , due laterali e uno mediano; da due petali ( tepali interni) ; e da un labello, la parte piu' vistosa, destinata ad attirare gli insetti.

L'aspetto del labello e' una delle principali caratteristiche da analizzare per il riconoscimento dell'orchidea, in quanto si e' trasformato nelle piu' svariate forme per richiamare gli impollinatori.

L'apparato riproduttore e' chiamato ginostemio ed e' costituito da organi maschili e femminili saldati in una unica struttura, collocata sopra il labello.

Questa e' una caratteristica esclusiva della famiglia delle Orchideaceae ed e' quindi importantissima per la loro identificazione.

Tutte le orchidee sono protette, ne e'vietata la raccolta degli steli fiorali e dell'apparato radicale.
Si tratta di entita' molto delicate poiche' e' sufficiente un piccolo turbamento del terreno ( come l'uso di diserbanti) , l'incontrollata diffusione di animali che si nutrono nelle radici ( come gli istrici e i cinghiali) o intervento sul territorio per distruggere completamente un florido habitat, il quale per molti anni o addirittura per sempre non ospitera' piu' nessun tipo di orchidea.

Dal 1994 esiste in Italia un'associazione nata per divulgare la conoscenza delle orchidee e per la protezione delle stesse.

Si tratta del G.I.R.O.S. ( Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee) che ha soci in tutta la penisola e non solo.

Veri e propri custodi e sentinelle a Mattinata di questo inestimabile tesoro, sono Angela Rossini e Giovanni Quitadamo che da diversi anni si applicano in studi scientifici e storici
an plein air, dedicandosi anche all'accompagnamento scursionistico di turisti e botanici.

Links utili:

ESCURSIONI A MATTINATA - GARGANO - PUGLIA. ALLA SCOPERTA DELLE ORCHIDEE DEL GARGANO

Comune di Mattinata

Orchidee del Gargano

Orchidea Purpurea
Orchidea dell'uomo nudo
Orchidea del Gargano
Orchidea spontanea del Gargano
Orchidea Ophrys garganica

Gargano: una tappa obbligata per la conoscenza naturalistica

Le scienze della natura cominciano la loro storia con piante e fiori: medici, farmacisti sin dal Rinascimento saranno impegnati in prima persona nella faticosa ricerca di vegetali da utilizzare a scopo medicinale.
Nel Medio Evo il vegetale era il componente principale delle poche medicine conosciute.
Tuttavia la ricerca di piante con proprietà medicinali era quasi disperata data la scarsa conoscenza naturalistica, (sino al 1400, il numero di specie vegetali conosciute era più o meno vicino a quello già definito da Aristotele).

I primi nomi delle scienze della natura, dunque, non possono essere che di studiosi di piante, i quali si distinguono nel nord come nel sud dell'Italia.
Per i più noti di questi è stata d'obbligo una tappa esplorativa, alla ricerca di nuove piante medicinali, nel Gargano.
Oggi, da studi in corso, (Biscotti-Basta, 1996) (1) sembra che un buon 37% delle specie della flora garganica abbiano potenzialità medicinali.
Ci lasciano le loro tracce illustri studiosi veneti come il BRA-SAVOLA (1550) (2), napoletani come il MARANTA (1559), DELLA PORTA (1570) (4) e stranieri come BAUHIN(l623), BOCCONE (1671) (6) i quali già parlano di piante garganiche.

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