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Da Kalena a Pizzomunno. Ecco le 11 «meraviglie» del Gargano
1) Peschici - Abbazia di Kàlena | ss89, Peschici Foggia
L'abbazia di Santa Maria di Kàlena, sita in agro di Peschici, è da annoverare fra le più antiche d'Italia.
L'Abbazia divenne ben presto un punto di passaggio per i pellegrini, famosi e non, che sbarcavano sui litorali del Gargano del Nord per recarsi a Monte Sant'Angelo (San Michele Arcangelo in Puglia).
Le continue donazioni dei pellegrini fecero si che l'Abbazia divenne ricca e potente, ricevendo ricchi privilegi e ampliando i suoi possedimenti ben oltre l'area garganica
2) Rodi Garganico - Il campanile bizantino della Chiesa San Nicolò di Mira
La Chiesa di San Nicola di Mira con il campanile in stile greco-bizantino è anche la chiesa madre di Rodi Garganico, la cui costruzione risale intorno al Seicento.
Questo campanile, nato originariamente come torre di avvistamento, a cui in momenti successivi si sono aggiunti un tamburo ottagonale e una cupola orientaleggiante, che culmina in una cuspide, serviva come orologio della comunità: le campane venivano usate per richiamare le persone che erano nei campi ricordando loro l’ora di pranzo e di cena.
Il campanile articolato su tre piani e realizzato in due differenti momenti.
La prima parte, una torre quadrangolare di stile romanico, fu costruita verso la seconda metà del XII secolo durante la dominazione normanna.
Di circa un secolo più tardo è il tamburo ottagonale con il sovrastante coronamento in laterizio rosso di chiaro stile gotico.
Fino al XVII secolo fu adibita a torre di avvistamento e faceva parte del sistema difensivo costiero.
3) Manfredonia - Castello Svevo Angioino
Fu iniziato da Manfredi e continuato da Carlo I d'Angiò, che nel giro di quattro anni (1279-1283) realizzò un'imponente costruzione utilizzando il materiale dell'antica Siponto.
Era dotato inizialmente di cinque torri quadrate (solo una si è conservata) che, dopo appena un secolo, furono trasformate in forma cilindrica.
Nel '400 gli Aragonesi, per motivi di sicurezza, modificarono alcune parti e aggiunsero il recinto esterno e il fossato.
4) San Giovanni Rotondo - Chiesa di Santa Maria delle Grazie e Convento di Padre Pio
Cinque secoli fa un tale di nome Antonio Landi, proprietario di una vigna con casupola, spinto da generoso impulso religioso, donò ai Padri Cappuccini il suo podere, adagiato su un poggio, ad ovest dell’abitato di S. Giovanni Rotondo.
Su questo terreno i cappuccini innalzarono le mura del convento, edificato nell’anno 1540 sotto gli auspici dell’arcivescovo sipontino Giammaria di Monte San Sabino, divenuto poi pontefice col nome di Giulio III.
La chiesa ivi esistente, inizialmente intitolata a Santa Maria degli Angeli, fu ampliata e poi dedicata a Maria Santissima delle Grazie il 5 luglio 1676.
Qui il Padre Santo , Padre Pio, occupò prima la cella n. 5; poi la cella n. 1; ricevette le stimmate, confessò, si umiliò, pregò, soffrì per il bene di tutti, guadagnandosi fin dal suo arrivo, a furor di popolo, l’appellativo di Santo, tantissimi anni prima che lo diventasse anche per la Chiesa ufficiale.
5) Vieste - Pizzomunno - Lungomare Enrico Mattei e Architiello di San Felice - Lit. Mattinata - Vieste, KM 8
Pizzomunno, incantevole pietra calcarea dal fascino leggendario, alto più di 20 metri e, dall'aspetto incredibile è forse la maggiore attrattiva naturale di Vieste.
Si racconta che Pizzomunno era un pescatore che si innamorò della belle Vieste, ciò provocò l’invidia delle sirene, che la uccisero.
Il dolore pietrificò Pizzomunno, che tuttora sorge dalle profondità del mare di fronte alla città che dalla sua amata prese il nome.
All’interno di una delle più suggestive e rinomate baie del Gargano, la Baia di San Felice, si può ammirare una delle bellezze naturalistiche più spettacolari di tutta la costa, il famoso Architiello di San Felice.
Esso è infatti una delle immagini simbolo del Gargano nel mondo.
Si tratta di un vero e proprio arco, simile ad una vera opera d’arte architettonica, scolpito nelle candide rocce della costa, dal mare e dal vento.
6) Mattinata - I Faraglioni
Il tratto di mare che va da Mattinata a Vieste è rinomato per le sue bianche falesie, per i faraglioni e per i suoi anfratti e grotte.
I faraglioni di Baia delle Zagare, sono talmente belli e rinomati, che sono diventati uno dei più importanti simboli delle bellezze naturalistiche di tutta la Puglia .
I due faraglioni emergono dallo splendido mare turchese e cristallino di una delle più belle baie del Gargano, la Baia delle Zagare.
La spiaggia e il mare di Baia delle Zagare distano Km 15 da Mattinata e Km 26 da Vieste, è indubbiamente uno dei siti balneari più noti di tutto il promontorio garganico, il suo nome deriva dal nome del fiore degli aranci presenti nella zona.
7) Parco Nazionale del Gargano - Foresta Umbra
La Foresta Umbra può essere considerata il cuore del Parco Nazionale del Gargano .
E' una riserva naturale che occupa la parte centro-orientale del Promontorio Gargano.
Una delle foreste più antiche d'Europa .
La Foresta, estesa per olte 10'000 ettari, è caretterizzata da una flora impressionante tanto che in molti punti, anche di giorno, non batte il sole (da cui Umbra).
La Foresta Umbra è attraversata da 14 sentieri realizzati dal Corpo Forestale dello Stato.
In generale i sentieri sono facilmente percorribili a piedi con l'abbigliamento giusto (scarpe da trekking, vestiti "a cipolla", acqua quanto basta).
La Foresta Umbra e' un monumento della natura che dal mare sale fin oltre i mille metri e dove i giovani alberi vogliono seguire le orme dei loro patriarchi, vogliono farsi insegnare da questi come si fa a vivere per centinaia di anni.
La Riserva è raggiungibile, in auto, dall'autostrada A14 Adriatica, uscendo al casello di Poggio Imperiale-Lesina, e percorrendo la strada a scorrimento veloce del Gargano in direzione Vico del Gargano, fino al termine della stessa, si seguono poi le indicazioni per Foresta Umbra-Monte Sant'Angelo.
La Riserva dista circa 13 chilometri.
8) Isole Tremiti - Riserva Naturale Marina Isole Tremiti
Il parco marino delle Isole Tremiti, uno degli habitat naturali più belli dell'intero mediterraneo, riserva marina: paradiso dei sub di tutto il mondo, area protetta.
La straordinaria limpidezza delle acque che circondano le isole, permette, con estrema facilità, di osservare già a pochi metri di profondità spugne coloratissime che incrostano le rocce; Anellidi con i loro eleganti e variopinti ventagli tentacolari; ricci che la erodono scavando delle tane, coloratissime stelle marine, il tucano dalla caratteristica colorazione rosso- arancione.
Numerose alghe verdi, quali i caratteristici ombrellini di acetabularia, la fogliacea Udotea petiolata e l'articolata a dischi appiattiti Helimeda tuna, Alghe brune come Padina pavonia, Dictyopteris polypodiedes e Dyctiota dichtoma.
Importantissima poi è la presenza della poseidonia oceanica, vera e propria pianta con fiori fusto e frutti.
Scendendo più in profondità lungo le falesie rocciose è possibile incontrare rigogliosi e variopinti ventagli di gorgonie.
Le pareti rocciose presenti in prossimità di punta Secca di Caprara, offre ai subacquei una visione di straordinaria bellezza.
Paramuricea clavata con le sue colonie rosse e gialle; Eunicella cavolinii dalle gracili colonie giallastre.
In queste splendide chiazze di colore giallo e rosso è facile trovare polipi solitari di un bel colore giallo. Numerose e vivacemente colorate anche i Poliferi con Axinella cannabina, Axinella polypoides.
Tra i naturali ventagli delle gorgonie nuotano numerosisseme castagnole mentre negli anfratti è facilissimo incontrare delle cernie e murene, gronchi e aragoste, abbondanti anche i saraghi fasciati e dentici nonché nei periodi di passo ricciole.