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FEDERCONSUMATORI |
Via della Repubblica,68 71100 FOGGIA |
Ogni prodotto alimentare deve indicare tassativamente la
durata entro il quale esso deve essere consumato. Non sempre per� � semplice
districarsi tra le informazioni presenti sull'etichette delle confezioni. Qui di
seguito vi forniamo un breve legenda sul significato delle due pi� frequenti
indicazioni utilizzate: "Da consumarsi preferibilmente entro il
��.." e "Da consumarsi entro il��.".
DATA DI NASCITA E TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE
"Da consumarsi preferibilmente entro il ��..".
"Da consumarsi entro il��.".
Cosa significano queste affermazioni che compaiono sulle etichette dei prodotti alimentari e quale differenza c�� tra le due?
La prima indica il termine minimo di conservazione, mentre la seconda la data di scadenza: due concetti ben diversi.
TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE
Indica la data fino alla quale il produttore garantisce che quel tipo di prodotto manterr� le sue caratteristiche specifiche, se conservato come si deve.
Oltre quel termine non si deve pensare che il prodotto diventi tossico e vada buttato, ma � forse meno buono e magari ha perso parte delle sue propriet� nutritive. Quindi tratta di un consiglio per il consumo ottimale del prodotto.
Il termine di conservazione � deciso dal produttore e pertanto non � da escludere che due prodotti analoghi confezionati lo stesso giorno, ma da produttori diversi, riportino termini minimi di conservazione differenti.
Al momento in Italia il periodo di conservazione stabilito per legge solo per il latte, ed � il seguente:
Latte fresco pastorizzato 4 giorni; | ||
Latte a lunga conservazione UHT (ultra high temperature): 90 giorni; si tratta di un latte sottoposto a un trattamento termico pi� spinto di quello pastorizzato; | ||
Latte sterilizzato: 180 giorni; si tratta di un latte UHT sottoposto a un secondo trattamento termico dopo essere stato chiuso nel contenitore. |
� la data entro cui il prodotto deve essere consumato. Oltre quella data il prodotto non deve essere utilizzato e quindi nemmeno commercializzato. Non � dunque tanto un consiglio, ma un invito a usare l�alimento solo entro, e non oltre, il giorno indicato.
La legge vieta espressamente che siano posti in vendita prodotti che riportano la data di scadenza a partire dal giorno successivo a quello indicato sulla confezione.
Naturalmente la data di scadenza interessa in particolare prodotti altamente deperibili.
COME VA INDICATA LA DATA
Una data di norma si compone di giorno, mese ed anno, ma non sempre nell�etichetta � necessario esprimerla in modo cos� completo. E precisamente � sufficiente:
In certi casi per� potremmo anche non trovare alcuna data, e dunque n� un termine minimo di conservazione, n� una scadenza.
Questo � possibile nei seguenti casi:
prodotti di panetteria e pasticceria normalmente consumati entro le 24 ore successive alla fabbricazione; | ||
frutta e verdura fresche, anche confezionate, purch� non abbiano subito trattamenti e non siano stati tagliati o sbucciati; | ||
vini, liquori, spumanti e simili; | ||
bevande con contenuto alcolico superiore al 10%; | ||
aceto; | ||
sale, zucchero; | ||
gomme da masticare, caramelle, pastiglie e prodotti di confetteria consistenti quasi unicamente in zuccheri, aromi e coloranti; | ||
gelati monodose, cio� in confezione singola. |
DATA DI PRODUZIONE
La legge purtroppo non la richiede, eppure sarebbe certamente utile per il consumatore per conoscere ancora meglio il prodotto e valutarne la freschezza.
CONSIGLIO
Quando facciamo la spesa prestiamo pi� attenzione a queste indicazioni e soprattutto rispettiamole, tenendo anche presente che sono valide purch� la confezione sia integra e sia stata conservata secondo le modalit� suggerite.
RIFERIMENTI NORMATIVI
D. LGS. 27 gennaio 1992, n. 109 Art. 10 Etichettatura, presentazione e pubblicit� dei prodotti alimentari. | ||
D.LGS. 27 gennaio 1992, n. 110, norme particolari riguardanti la conservazione dei prodotti surgelati. |