Rodi, dopo l’ennesima intimidazione. Sindaco e assessori: «Non ci dimetterete»
LA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il sindaco di Rodi Garganico, Nicola Pinto
L'indignazione per la profanazione della tomba di famiglia del vicesindaco Il sindaco di Rodi Garganico, Nicola Pinto
Chi auspica le dimissioni di questa Amministrazione, per chissà quali oscuri obiettivi, sta sbagliando strada.
Non saranno due bossoli di pistola a convincerci. Non ci dimetteremo, non ci dimetterete. Il voto del popolo sovrano conta molto di più di qualsiasi atto intimidatorio, anche a difesa della democrazia e delle Istituzioni», conclude una nota a firma del sindaco Nicola Pinto, degli assessori e dei consiglieri comunali «La misura è colma, il disegno criminoso è chiaro, è giunto il momento di dire basta ad una escalation barbarica che ha investito la nostra città.
Se già quanto precedentemente è successo, è insopportabile, la profanazione di una tomba di famiglia è di una gravità unica ed inaudita».
Così l'amministrazione comunale di Rodi Garganico reagisce all'ennesimo atto intimidatorio portato a segno, questa volta, nei riguardi del neo vicesindaco Carlo Vallese Vallese con la devastazione della tomba di famiglia.
«Questo è quanto accaduto al neo vice sindaco, l’amico Carlo Vallese. Il sonno eterno del padre e dei suoi cari è stato violato da esseri immondi, vigliacchi, vermi, bastardi.
Non c’è altra definizione per chi si nasconde, in maniera vile, dietro simili gesti animaleschi.
Chi auspica le dimissioni di questa Amministrazione, per chissà quali oscuri obiettivi, sta sbagliando strada.
Non saranno due bossoli di pistola a convincerci.
Non ci dimetteremo, non ci dimetterete. Il voto del popolo sovrano conta molto di più di qualsiasi atto intimidatorio, anche a difesa della democrazia e delle Istituzioni», conclude una nota a firma del sindaco Nicola Pinto, degli assessori e dei consiglieri comunali.
da Il Mattino di Foggia