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Giannini: eliminare strozzatura ferrovia Termoli-Lesina

Pubblicato: martedì, 30 aprile 2013 Commenta questo articolo Nessun commentoTorna alla pagina iniziale

L’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Giovanni Giannini, ha scritto una lettera agli omologhi assessori delle regioni Adriatiche (Friuli, Veneto, Emilia, Marche, Abruzzo e Molise) sulla questione dei trasporti ferroviari sull’asse adriatico e sulla “strozzatura” della rete a binario unico tra Termoli e Lesina.

Giannini ha chiesto agli assessori regionali competenti di intraprendere “azioni comuni” e di concordare un incontro sul tema, per eliminare il gap di Lesina e per potenziare la linea, nell’interesse di tutte le Regioni attraversate dalla direttrice.

Ecco il testo: “Le dinamiche in atto nel sistema dei trasporti a livello regionale, nazionale e transnazionale e la necessità di consolidare lo scenario dell’offerta infrastrutturale e dei servizi mi spinge a scriverVi – spiega Giannini – per evidenziare, ancora una volta, il problema rappresentato dalla strozzatura di cui soffre la direttrice adriatica in corrispondenza del tratto Termoli-Lesina.

“Come noto, la linea Adriatica – prosegue l’assessore – costituisce una risorsa strategica per il trasporto delle merci nel medio e lungo periodo. Essa rappresenta, alla luce delle caratteristiche orografiche della linea tirrenica, l’unica dorsale nord-sud di collegamento con i porti a servizio del transhipment, che sarà interamente adeguata al trasporto di container di sagoma high cube (grazie all’adeguamento della galleria di Cattolica)”.

“Di fatto – scrive l’assessore – questo comporta che la linea Adriatica si candida ad essere specializzata per il traffico merci proveniente dai porti transhipment non solo di Taranto, ma anche di Gioia Tauro.

L’Unione Europea l’ha, infatti, collocata all’interno della rete TERFN (Rete Ferroviaria Transeuropea per il trasporto delle merci) e l’ha individuata come asse fondamentale del trasporto ferroviario intermodale anche in virtù dei suoi collegamenti trasversali che la congiungono ai porti del basso Tirreno e dello Ionio, naturale ingresso dei traffici da e per il Mediterraneo e il Sud-Est asiatico”.

“Questa vocazione – continua – che rappresenta una grande opportunità non solo per la Regione Puglia ma, in una logica di connessione alle destinazioni del Nord Italia e del Centro e Nord Europa, anche per tutte le regioni attraversate dalla stessa direttrice, non può essere vanificata sul piano dell’offerta su ferro dal collo di bottiglia tra Termoli e Lesina.

Inoltre, sul piano del trasporto passeggeri, nel corso degli ultimi anni si è registrato un progressivo allontanamento di Trenitalia dal segmento delle medie e lunghe percorrenze sulla direttrice Adriatica cui ha corrisposto un forte incremento dei servizi sulle direttrici AV; ultima, ma solo in ordine di tempo, la polemica innescata dalle dichiarazioni dell’AD del Gruppo FS che denotano ancora una volta la scarsa sensibilità del management del gruppo nei confronti delle tematiche trasportistiche e infrastrutturali del Mezzogiorno d’Italia, a fronte della incontestabile necessità di potenziare le infrastrutture nel Sud del paese e migliorare i collegamenti con Nord Italia ed Europa”.

Conclude Giannini: “Alla luce di quanto esposto, ritengo sia necessario concordare un’azione comune che garantisca da un lato supporto costante all’avanzamento della realizzazione del raddoppio della tratta Termoli-Lesina e dall’altro la condivisione di un modello di esercizio della linea in grado di massimizzare la capacità della stessa sia in favore del trasporto passeggeri, soprattutto in corrispondenza dei nodi principali, sia del trasporto merci”.

da Stato Quotidiano

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