Cerignola – La Cicogna e Fratelli d’ Italia contro privilegi e vitalizi
FRATELLI d’Italia, circolo di Cerignola, aderisce con convinzione alla giornata di protesta organizzata dal Movimento Politico La Cicogna per domenica 5 maggio.
A darne notizia Mimmo Farina, che aggiunge: “Ci sono cose che francamente suscitano preoccupazione ed indignazione vera; una di queste è il recente provvedimento adottato dal Consiglio Regionale della Puglia, con il quale sono stati ripristinati privilegi, prebende e vitalizi in favore dei consiglieri regionali della Puglia aboliti appena quattro mesi prima”.
Il 3 aprile scorso, infatti, in un minuto e venti secondi, il Consiglio regionale ha approvato un emendamento di sette righe e mezzo, con il quale è stata ripristinata la situazione preesistente.
“Non c’è che dire -continua Farina- i nostri consiglieri regionali si sono fatti un bel regalo con un provvedimento bipartisan. Probabilmente i nostro eroi pensavano che nessuno se ne sarebbe accorto ed invece è successo il contrario.
Ora si rimedi subito a questa nequizia, ripristinando il vecchio deliberato ed abolendo una volte per tutte i vitalizi e gli altri benefit in favore dei consiglieri”.
“Il mio auspicio -ha concluso Farina- è che tutti i politici di Cerignola, tutti i partiti e tutti i movimenti cittadini aderiscano alla protesta per costringere la Regione a tornare sui propri passi.
Mi auguro, in particolare, di poter notare fra i presenti l’assessore Elena Gentile ed il neo consigliere regionale Roberto Ruocco e di vederli, poi, fattivamente all’opera per rimediare a questa autentica porcheria.
Sarebbe bello, infine, vedere in prima linea il Sindaco di Cerignola e la sua amministrazione a testimoniare che anche loro sono in disaccordo con l’operato bipartisan della regione e, dunque, sono contro prebende e privilegi”.
“Per parte nostra -ha affermato Stefano Giannatempo, responsabile cittadino del circolo di Fratelli d’Italia- saremo in piazza impegnati in un volantinaggio per far conoscere questa storia indecente, sensibilizzare l’opinione pubblica e costringere la regione Puglia a riaffrontare immediatamente il problema”.
da Stato Quotidiano