MONGIELLO, senatrice Pd - Le primarie di domenica prossima non sono un referendum su due persone, ma il modo più lineare di confermare una scelta politica, che è quella di non consegnare alla destra il governo della Puglia. Il nostro pieno e convinto sostegno a Boccia non viene solo dalla stima per un parlamentare di grandissima preparazione e di assoluta irreprensibilità; lo consideriamo l’interprete migliore di una nuova stagione, alla testa di una coalizione più ampia di quella del 2005, che riprenda il meglio dell’esperienza di governo di Nichi Vendola.

Ci dispiace che il presidente uscente, che il Partito Democratico ha sempre lealmente sostenuto e difeso, abbia dato l’impressione di anteporre il suo ruolo personale alle sorti dell’alleanza; ma non è più tempo di polemiche e di distinguo. Daremo un voto per Boccia e per la Puglia, non un voto contro Vendola.

PISICCHIO, Api Puglia - Rispettiamo la procedura delle primarie che il Pd ha deciso di adottare per mettere fine al pericoloso dualismo delle candidature del centrosinistra in Puglia, ma non parteciperemo alla consultazione.

Il nostro interesse primario è per i profili programmatici della coalizione che andrà al voto ed è al tavolo del programma che vogliamo sederci.

Come abbiamo già ribadito in altre occasioni – ha proseguito Pisicchio – i punti irrinunciabili riguardano l’uscita dalla sanità pugliese della politica, l’approvazione di una legge sul conflitto d’interessi, una netta scelta di campo in favore delle famiglie, dei giovani e di chi viene espulso dal mercato del lavoro, una politica per le piccole e medie imprese e la loro proiezione verso i nuovi mercati del Mediterraneo.

MERLO, deputato Pd - Con l’Udc l’alleanza è obbligata altrimenti l’alternativa è la vittoria della destra. Piaccia o non piaccia all’onorevole Di Pietro - aggiunge - ci sono due elementi decisivi che portano all’alleanza con l’Udc: da un lato il tentativo di dar vita ad un centro sinistra che non sia solo la riedizione di un caravanserraglio dove convivono riformisti, giustizialisti ed estremisti di ogni coloritura e, dall’altro, la necessità di battere la destra a partire dalle prossime regionali.

Chi finge di non capire queste due semplici considerazioni - prosegue - lavora direttamene per fare del centro sinistra un cartello indigeribile ed improponibile. Come gli italiani hanno del resto capito, e deciso, nel 2008 alle elezioni politiche.

ROTONDI, ministro per l’Attuazione del Programma - La crociata contro l’Udc non ha senso. Facciamo le regionali, per un chiarimento ci saranno tempi e luoghi diversi.

DONADI, capogruppo Idv alla Camera - Liste pulite per un vero rinnovamento nelle regioni italiane. E’ un impegno che l’Italia dei Valori chiede alla coalizione di centrosinistra. Le regioni - aggiunge Donadi - gestiscono grandi risorse, soprattutto nella sanità e per questo è importante che gli eletti siano al servizio dei cittadini e non della Casta o delle lobby. I troppi scandali che hanno coinvolto le amministrazioni regionali dimostrano che è necessario candidare nomi di qualità, non solo per vincere, ma anche per dare un segno tangibile della nostra diversità dal centrodestra.

BORRACCINO, consigliere regionale Csp - Un convinto sostegno alle primarie per una Puglia migliore. Per Nichi Vendola presidente. La mia decisione, quella dei Comunisti sinistra popolare, è naturale. Siamo stati, in questi anni, leali sostenitori della giunta Vendola pur non facendo mai venir meno la nostra autonomia di pensiero.
da quotidianopuglia.it