Per le elezioni regionali di Puglia sarà il caso di scomodare Andrea Camilleri o Carlo Lucarelli? L´itinerario per la designazione dei candidati presidenti ha piú a che vedere con il plot di un thriller che con un processo politico.
Mentre questo numero va in tipografia, ad esempio, le primarie fra Boccia e Vendola (in foto), ritenute inevitabili fino a stamattina, sono messe in forse dalla tempesta giudiziaria che ha portato in carcere Lady Asl Lea Cosentino insieme ad alcuni amministratori sanitari e medici. La repentina accelerazione imposta ad un´inchiesta che andava avanti da tempo é destinata a far discutere, tanto piú che la disputa fra Boccia e Vendola sta assumendo punte di asprezza inusitata.
A dar fuoco alle polveri proprio il deputato-economista, che ha rivolto a Vendola dieci 'domande´ che, proprio come quelle indirizzate da 'Repubblica´ a Berlusconi, sono in realtà dieci pesantissimi capi d´accusa. La linea di demarcazione fra il presidente uscente e il candidato aspirante non sembra essere esclusivamente legata all´allargamento della coalizione all´Udc, ma alla valutazione sull´operato del governo uscente, che Boccia attacca con energia sia sul piano dei risultati sia su quello della trasparenza dei metodi.
Una presa di posizione cosí netta da far guadagnare a Boccia l´ironia di Salvatore Tatarella, che minaccia di denunciarlo per appopriazione indebita del ruolo di oppositore.
Domani, sabato, l´assemblea del Pd scioglierà il nodo delle primarie, che si svolgeranno effettivamente solo se Pierferdinando Casini e l´Udc, che in ogni caso non vi parteciperanno, decideranno di poter attendere il loro esito. Diversamente l´intesa fra centristi e Pd salterà e si riapriranno tutti i giochi, compresi quelli sul versante del centrodestra.
Nel Popolo delle Libertà, infatti, é in corso una sorda contrapposizione fra il partito 'romano´, che vorrebbe puntare sul magistrato Stefano Dambruoso, e quello pugliese, Fitto compreso, che preferirebbe la designazione di un politico. Sandro Bondi ed Angelino Alfano premono su Berlusconi perchè il premier indichi il giudice (figura prestigiosissima a livello internazionale, ma totalmente sconosciuta in sede locale); i consiglieri regionali del Pdl chiedono invece di designare il parlamentare Antonio Distaso o il capogruppo in Regione Rocco Palese. La decisione, anche per non trovarsi spiazzati da un cambio di direzione dell´Udc, dovrebbe essere presa mercoledí prossimo.
All´accantonamento di Dambruoso sembrano legate anche le residue chances di investitura per Adriana Poli Bortone: l´ex-sindaco di Lecce é pronta a correre anche da sola, sapendo che la sua presenza potrebbe bilanciare in parte la divisione nel campo avverso e determinare la sconfitta del centrodestra. Ma la sua designazione potrebbe essere utile al Pdl per agganciare in extremis l´Udc o comunque per smontare il fronte terzopolista che Casini vuole costruire in tutta Italia a partire dalla nostra regione.
Due coalizioni sull´orlo di una almodovariana crisi di nervi, dunque; sullo sfondo restano le grandi questioni dello sviluppo della Puglia, a cominciare dal destino dell´Acquedotto Pugliese, la cui natura pubblica Vendola vuole difendere anche sollevando un conflitto con lo Stato davanti alla Corte Costituzionale. Non é ancora chiaro in quale misura le iniziative della magistratura potranno determinare l´esito della partita: per il momento la svolta riguarda solo i livelli gestionali di alcune aziende sanitarie. Ma nelle carte del Pm Digeronimo ci sono anche molti nomi di politici, a cominciare dal senatore Alberto Tedesco, del gruppo Pd.
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Foggia & Foggia