Foggia - Di Giuseppe e De Gregori - 'L'uomo che cammina sui pezzi di vetro', e non si puó non apprezzarne l'abilità (18/09/2009)

L'arte della guerra, da Sun Tzu a Von Clausewitz, ama la velocità e aborrisce la fretta.

Un eccesso di movimentismo puó tradursi in una condotta irresponsabile ed estemporanea; ma la semplice tenuta delle posizioni lascia al nemico la possibilità di decidere se, come e quando colpire. Una condotta strategica esiziale se l'avversario é preponderante per numero: Milziade a Maratona, Annibale a Canne, Tucidide a Salamina e cento altri condottieri d'ogni epoca trionfarono grazie ad un superiore dinamismo.

Essendo la politica una forma specialistica dell'arte bellica, Franco Di Giuseppe (nella foto) segretario provinciale e da poco vicesegretario regionale dell'Udc, si preoccupa di dare agilità all'azione del suo partito, che dopo avere capitalizzato al massimo la stagione dei ballottaggi, ha in mano il pallino per determinare l'esito delle elezioni regionali del prossimo marzo.

Di Giuseppe sa, peraltro, che proprio questa posizione privilegiata rappresenta la piú seria incognita per il futuro dei centristi: alle regionali ballottaggi non ce ne sono.

Si tratta di rendere definitivo lo strappo con il Pdl appoggiando un secondo mandato di Nichi Vendola (non ci pare ci siano le condizioni per un candidato centrista o per le ambizioni di Adriana Poli Bortone) ovvero di ricucire con Raffaele Fitto e fare delle elezioni una semplice formalità (non é vero l'inverso, perchè il verminaio che i magistrati stanno scoperchiando non gioca a favore del centrosinistra, comunque alleato).

Resta l'ipotesi di andare da soli, che equivale a far vincere il Pdl dandosi appuntamento ad un futuro non meglio determinato.

In questa situazione sospesa, Di Giuseppe dà un colpo al cerchio e uno alla botte: tira per la giacchetta Mongelli sulla sostituzione dei Cda nelle aziende pubbliche, esprime perplessità sulla vendita di Amgas Blu e sul bilancio, ma sempre senza mettere in discussione i patti di coalizione e l'alleanza; ed in parallelo dà sulla voce ad Agostinacchio per la verifica a Palazzo Dogana, ma riconferma lealtà e sostegno ad Antonio Pepe, offrendo al centro-destra irritato la restituzione della delega all'Apeac di Pasquale Pellegrino, assessore al Comune con il centrosinistra.

Per dirla con De Gregori, Di Giuseppe é l'uomo che cammina sui pezzi di vetro, e non si puó non apprezzarne l'abilità. Ma la scelta per le regionali é senza ritorno, in un caso come nell'altro, E non é l'abilità funambolica a permettere di evitarne le conseguenze.
da Foggia & Foggia