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Il fantasma di Monte Sant'Angelo

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Il fantasma della rocca di Monte Sant’Angelo: lo spettro di Bianca Lancia

La dama bianca del Gargano, i lamenti, i fiori

Fantasmi in Capitanata: è di Bianca Lancia lo spettro di Monte Sant'Angelo?

La bella dama che apparirebbe nel castello pugliese – in questi casi il condizionale è d’obbligo – può essere considerata lo spettro più famoso nella provincia di Foggia ed anche in tutta la regione.
Però, l’affermazione è fin troppo assoluta e forse è il caso di sfumarla, perchè ogni paese ha il suo fantasma da proporre come il “più famoso in Puglia” e sarebbe giusto evitare conflitti di campanile.
Non foss’altro perché Rignano, ad esempio, di spettri ne vanta addirittura tre, le streghe di Lamasecca, e sono molto vendicative.
Cerignola ha il Fatone e quello è davvero tremendo.
Sicchè, per evitare gelosie, ci si limiterà a dire che la Dama Bianca di Monte Sant’Angelo è un fantasma molto conosciuto e la storia è molto delicata, se così si può dire, parlando di manifestazioni spettrali.

Il castello lassù, sul balcone naturale del Gargano, si dice abitato da una presenza misteriosa.
Talvolta, una figura lattiginosa circolerebbe nottetempo sulla rocca federiciana.

La diceria popolare, rilanciata però da fonti rispettabili e messa in circolazione anche su Internet, attribuisce le apparizioni a Bianca Lancia, amante e poi moglie in punto di morte di Federico II, a lungo reclusa nelle fortezze pugliesi per la gelosia del Puer Apuliae.
Di sicuro la bella signora dimorò anche sul Gargano, reclusa di fatto ma padrona di diritto (il feudo le era stato donato dal sovrano).

Quanto alla morte nella rocca è solo una leggenda, visto che diverse località – non ultima Gioia del Colle, con un altro maniero federiciano - si contendono d’aver ospitato il presunto suicidio.

Comunque, la versione garganica vuole che la regina si sia gettata dal torrione, affranta dalla lontananza fisica e sentimentale dal marito, distratto da altri impegni e bellezze femminili.
Invece sappiamo che Federico l’ha sposata in articulo mortis, perciò di che trascuratezza si parla?
Tornando al fantasma di Monte Sant’Angelo, oltre alla figura che si materializzerebbe tra le rocce, si vogliono interpretare come gemiti di Bianca i suoni lamentosi generati dai venti invernali tra le antiche mura.
È sempre legata alla regina triste la pianta selvatica che cresce tra le pietre alla base della costruzione.
Un vegetale bianco, ch’è poi il colore della veste indossata al momento di lasciarsi cadere nel vuoto.
Un fantasma gentile e malinconico nella fortezza dauna.
Può capitare di molto più oscuro e però altrettanto intrigante.

Il fantasma del Castello di Monte Sant'Angelo
la camera dei segreti del Castello di Monte Sant'Angelo
Interno del Castello di Monte Sant'ngelo
La Torre del castello di Monte Sant'Angelo

Il castello di Monte Sant'Angelo, localizzato nell'area del Parco Nazionale del Gargano, può essere descritto come una ''narrazione storica'' plurisecolare, che ancora oggi testimonia l'alternarsi di dominazioni, popoli e stili architettonici.

La prima struttura della fortificazione fu realizzata dai Longobardi. Sotto la dominazione normanna furono edificate la torre dei Giganti e la ''torre Quadra'', mentre Federico II di Svevia fece costruire la cosiddetta ''sala del tesoro''.

L'attuale fortificazione evidenzia soprattutto l'influenza degli Aragonesi che, per difendersi dai nemici, realizzarono il torrione a forma di mandorla e il fossato che precede il portale di ingresso.

Le origini del castello sono da ricondurre alla figura di Orso I, vescovo di Benevento e Siponto, che lo volle edificare per difendere il santuario dell'Arcangelo e offrire ricovero ai pellegrini.

La progettazione del torrione a mandorla e delle due torri cilindriche fu commissionata dagli Aragonesi al celebre architetto senese Francesco di Giorgio Martini.


Particolare del Castello di Monte Sant'Angelo nel Gargano

Da non Perdere:
L'antica Torre denominata ''dei Giganti'', la torre quadra e la sala del tesoro.

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