Analizzando una serie di dati statistici elaborati in 36 classifiche, dal reddito all'occupazione, dalla natalita' alla sanita' , dai reati alle opportunita' per il tempo libero, Il Sole 24 Ore ha fotografato i progressi e gli scivoloni della qualita' della vita nelle province italiane.
E proprio come in una fotografia, la Capitanata resta immobile, congelata a fondo classifica, nella stessa esatta posizione di un anno fa.
La provincia di Foggia rimane ancorata nel 2009 alla 99esima posizione con i suoi 469 punti, 45 in meno rispetto alla media italiana che e' di 514 e con ben 172 punti di scarto rispetto alla provincia in cui, secondo i 36 indicatori analizzati dal quotidiano economico, si vive meglio, ossia la provincia di Trieste.
Secondo il Sole 24 Ore, in 12 mesi in provincia di Foggia nulla e' cambiato, si continua a rimanere a galla, pericolosamente vicini al fondo.
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SICUREZZA E LEGALITÀ ALLA MERCÈ DELL’INDIFFERENZA

Pubblicato: martedì, 16 novembre 2010 Commenta questo articolo 3 Commenti

da NICO BARATTA

Sicurezza e Legalità in discesa, senza presidi costanti e sanzioni adeguate.

I residenti sollevano il problema mentre la “Circoscrizione” latita e le autorità disertano.

Tra le ore 21 e 22 del 09 novembre scorso, a Foggia si è consumato l’ennesimo atto vandalico che la dice lunga sia sulla sicurezza urbana, sia sul senso di responsabilità che ogni cittadino dovrebbe avere nei confronti dell’altro e sia sulla funzione della Circoscrizione come “occhio vigile” del territorio gestito.

A pagarne le spese, questa volta è stato un edicolante che gli è stata distrutta parte del suo luogo di lavoro.

 L’edicola, presa di mira dai delinquenti di turno, è quella ubicata in Piazza Fratelli Bandiera – Via Caracciolo, davanti alla Scuola Media Statale “De Sanctis – Moscati” a Foggia.
Da quanto si è appreso dall’edicolante, il bottino è stato misero, quasi nullo giacché la refurtiva era costituita da qualche rivista con CD allegati, mentre il danno alla struttura supera i 1000 euro.

Secondo quanto si è visto e dall’accertamento dei Carabinieri, i delinquenti, utilizzando presumibilmente un “piede di porco”, hanno scardinato la saracinesca posteriore dell’edicola distruggendola pezzo per pezzo e forzando in seguito la porta d’ingresso rompendo con calci il vetro.
Un’azione rumorosa che ha richiesto del tempo e, vista l’ora, sotto gli occhi del vicinato e degli automobilisti di passaggio.
Sempre da quanto rilasciato dall’edicolante, l’edicola aveva già subito atti vandalici ma non di questa entità e pare che da qualche giorno, l’edicola dopo le ore 21 fosse diventata la sede esterna preferita di alcuni tossicodipendenti per le loro “abituali spade”.

A fronte di quanto accaduto, è evidente che l’area interessata dall’atto vandalico non è ben sorvegliata. Se qualcuno ricorda, giacché non è la prima volta che scrivo e denuncio simili vicende, è la stessa area cittadina che da più di due anni è “prigioniera” del suo stesso male:
- L’indifferenza di parecchi abitanti della zona poco responsabili;
- Di chi dovrebbe intervenire per le numerose chiamate rivolte a chi indossa una divisa;
- Di chi ha il compito circoscrizionale di controllarne lo stato sociale, seppur lontana dalla sede amministrativa.

Perciò la mia riflessione si soffermerà principalmente sulla sicurezza dell’area cittadina, che ricordo, è interessata anche da altri fenomeni vandalici da qualche tempo denunciati e mai risolti, su cui ritornerò.

Come già detto, l’edicola è situata davanti ad una scuola, la stessa che da anni subisce periodicamente furti di ragguardevole entità.

 Il caso della Scuola Media “De Sanctis – Moscati” è stato più volte sollevato dagli organi d’informazione e dai residenti responsabili, “quelli che non si ritengono sicuri in casa propria”, preoccupandosi prevalentemente per l’incolumità dei propri figli che frequentano quel plesso scolastico.
Per la cronaca, va detto che l’area citata e in particolare sui gradini della scuola, è diventata la sede abituale di “bulli” che si riuniscono, a “mo’ di branco”, dal pomeriggio fino a sera inoltrata creando disordine e schiamazzi.

Ma non è tutto: difatti il “branco” si esercita al tiro al bersaglio con pietre alle bottiglie e vetri di finestre, “fumate” di gruppo con le loro ragazze, saggi di semantica dialettale su organi genitali, parenti e stato sociale di ogni grado, e il tutto anche durante le lezioni pomeridiane svolte dall’istituto scolastico.

Un bel esempio pedagogico dell’era post-moderna suburbana, non vi pare?
Assurdo!

L’ennesimo atto vandalico all’edicola, è il segno tangibile che quell’area cittadina non è sufficientemente presidiata poiché il perdurare di attività delinquenziali e malcostume è all’ordine del giorno; chi ricorda i molti casi di pneumatici forati, evidente segno di abbandono dell’area?

A “voce alta” ricordo che lì c’è una scuola e perciò va intensificata l’azione di controllo, di educazione e, in casi estremi, di repressione di tutte quelle forme che minano la sicurezza personale e psicologica degli studenti.
Dotare l’area di un controllo di videosorveglianza, potrebbe essere un repellente alle attività delinquenziali.

Giacché Foggia è stata corredata di telecamere, non solo per il controllo del traffico automobilistico, perché non dotare i presidi scolastici con questa tecnologia?

La stesse lamentele e, gli stessi disagi dei residenti, le stesse attività svolte da altri “bulli”, interessano altre zone limitrofe l’edicola.
E’ il caso dell’area dell’istituto scolastico “Edmondo De Amicis”, una scuola elementare frequentata da centinaia di bambini e che fa parte della stessa circoscrizione: per fortuna che all’uscita Volontari e Vigili sorvegliano l’area, a volte ostinati (anche troppo e senza capir ragione) sull’effettiva necessità di lasciare un’auto per un minuto in doppia fila per accompagnare i propri figli sotto la pioggia all’ingresso del plesso scolastico, tralasciandone altre su suoli non autorizzati che ostacolano il flusso viario creando ingorghi.

Forse è colpa della giovane età di chi indossando una divisa dovrebbe mettere in campo il buon senso piuttosto che il “verbale”, aiutando il cittadino impossibilitato a sostare in emergenza per un minuto in aree non consentite. Ciò non è incitare a non rispettare le regole, ma a farle osservare verso chi effettivamente le viola senza alcun motivo valido.

Infine, rimango attonito e con me gran parte dei residenti “Zona Stadio” della totale assenza e continua tacita azione di chi dovrebbe controllare l’area urbana e pedonale che ogni domenica si ripete in occasione della partita in casa della squadra di calcio del Foggia.

Molte volte, noi residenti, siamo costretti a posticipare uscite e servizi vari per l’impossibilità di utilizzare auto e portoni.

Auto parcheggiate davanti ai portoni d’ingresso delle abitazioni e/o in modo da bloccarne altre, in sostanza “sequestrati in casa propria” dalle stesse autorità che dovrebbero provvedere al rispetto del Codice Stradale, oppure dai parcheggiatori abusivi che “pretendono” l’euro a pochi metri dall’agente in divisa pur di far parcheggiare le auto e ottenere il “non-dovuto” compenso.

Una “convivenza forzata”, fra abusivismo – non rispetto delle regole – autorità competenti che non fa bene alla città.

Mi chiedo: e se un giorno un’autoambulanza dovesse prestare soccorso, come la mettiamo?

Spesso, noi residenti ci siamo rivolti alla Polizia Municipale (tel. 0881. 790511) per sollecitarne l’intervento e spesso abbiamo ricevuto sempre la stessa risposta: «Chiami la Polizia, il 113 o la Stradale; loro hanno il compito d’intervento. Se poi ritiene opportuno far togliere un’auto che tra meno di 90 minuti andrà via, ce lo dica».
E mi ripeto, voglio credere che sia solo frutto della giovane età dei nostri Vigili in strada.
Non è ciò che il cittadino vuole, perché la segnalazione dovrebbe essere l’ultima azione se un servizio funziona, specie in occasioni importanti come una partita di calcio in pieno centro cittadino, e non solo.

Il cittadino va seguito, ascoltato, servito e supportato, non solo negli uffici (dove funzionano), soprattutto nei luoghi dove vive, lavora e educa i propri figli, specie se questo rispetta le regole e paga quelle tasse con cui sono pagati molti soggetti per servizi oggi inadeguati, non professionali e arroganti.
La percezione è un ottimo strumento per misurare lo stato sociale delle comunità: non alteriamola!

Ad Maiora

NICO BARATTA

Argomento : Delinquenza, Incivilta', Vigili Urbani • • Inizio pagina

3 Commenti per “SICUREZZA E LEGALITÀ ALLA MERCÈ DELL’INDIFFERENZA”

Commento di Fabio
Data 17 novembre 2010 ora 06:48

Vicenda incredibile sopratutto perche’ l’edicola e’ posta in un punto estremamente ben visibile, sia di giorno che di notte. Fossi io il sindaco di Foggia, questa citta’ la riempirei di telecamere, come ha fatto Emiliano con Bari.

Commento di Mario
Data 17 novembre 2010 ora 07:30

…purtroppo i nostri amatissimi vigili hanno ben altro da fare ( posti di blocco extraurbani, rincorsa in centro città di poveracci che – meno male – sbarcano il lunario vendendo qualche cd contraffatto( a qusto proposito vorrei far notare che non sono solo extracomunitari , visto che in piazzetta vi è una nutrita esposizione e vendita di prodotti analoghi che avviene, però, in modo del tutto indisturbata ), lunghe ed interminabili telefonate mentre “strusciano” per Via Lanza / Piazza Giordano, con la contemporanea presenza di spericolati ciclisti sui marciapiedi e centauri per strada, mentre basta allontanarsi di qualche centinaio di metri dal centro ( es. Via Matteotti e traverse limitrofe )ove è praticamente impossibile camminare sia a piedi ( a causa dei soliti cogli… che parcheggiano lungo tutto il perimetro dei marciapiedi ) che in auto per la presenza di altrattanti cogli… che arrivano a parcheggiare anche in terza fila.
Quando è capitato di segnalare il tutto ai nostri amati vigili in servizio, come belle statuine, a piazza Giordano la risposta è stata: non possiamo intervenire perchè da qui non possiamo muoverci ( ??!!).
A quel punto mi sono chiesto: ma chi è veramente il cogli…? a voi la risposta.

Commento di Mario
Data 17 novembre 2010 ora 12:01

si muovono quando minacci di chiamare i carabinieri. Putroppo i nuovi vigili fanno le multe solo quando vedono che il tizio non è zannir o delinquente.

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